… Si deve un richiamo, non ingiusto, alla memoria del popolarissimo romanziere della vita popolare napoletana: l’autore dei Misteri di Napoli, dei Vermi, delle Ombre, in cui, e più degnamente nei Lazzari, proponevasi dipingere al vero l’indole, i gusti, le tendenze, i costumi, il naturale insomma dei nostri popolani e tessere sommariamente la storia civile e domestica pel volgersi dei secoli. Ciò prima dello Zola. Non perciò del povero Francesco Mastriani faremo un precursore del Zola. Proveniva dal Sue; ma dalla vita reale, dal costume, dall’ambiente ove contenevasi la sua vita, la sua povertà ebbe impronte e tinte vive, ritrasse tipi di popolo e caratteristiche, e fu danno che il bisogno l’obbligasse a improvvisare e a prodigarsi così come fece ».

.                                                         ADOLFO ALBERTAZZI