ALLA RISCOPERTA DEL VERO MASTRIANI

   Quattro anni orsono, accidentalmente, rincontrai il Dr. Emilio Mastriani (per me l’amico Emilio) che non vedevo da moltissimi anni.

   In passato, complici i nostri rispettivi ruoli, io funzionario dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Napoli e lui Segretario Regionale del Sindacato UIL – Scuola Campania, avevamo avuto solo qualche incontro: ma questo fu sufficiente a creare tra noi una corrente di simpatia e stima.

   Nel 2016, grazie alla sua adesione all’Associazione Mondo Scuola (da me presieduta), ebbe inizio una collaborazione, forte e salda, conseguente alla sua sollecitazione ad approfondire la figura e l’opera di Francesco Mastriani, eccellente scrittore napoletano dell’Ottocento, di cui Emilio è un diretto discendente.

   Egli coinvolse me e l’Associazione nell’organizzazione di Manifestazioni e Convegni tesi ad una riscoperta delle opere di questo grande autore partenopeo, la cui rilettura, più matura e più sistematica, mi andava via via disvelando l’enormità del patrimonio letterario pervenutoci e la particolare caratura umana di un personaggio irripetibile.

   Forse per empatia con l’approccio esistenziale dell’autore, sono stato spinto a cercare di comprendere sempre di più la filosofia di vita dell’infaticabile scrittore, ispirata a rigorosa coerenza e profonda dignità che gli impedirono, durante l’intera esistenza, ogni pur minima compromissione.

   A mio avviso, Francesco Mastriani non è un romanziere che cavalca qualche filone letterario per “mostrare” la sua bravura: è l’opposto!

   Infatti, ripercorrendo la sua travagliata esistenza appare del tutto manifesto che fu di natura schivo e riservata, che non frequentò mai persone o salotti in ragione della loro importanza o influenza e che non fu mai iscritto ad alcun circolo privato; amò soltanto la scrittura, la letteratura e la famiglia. Pur in possesso di una cultura vastissima, colloquiava amabilmente e semplicemente con le persone più umili.

   Da autentico poliglotta, che conosceva alla perfezione cinque lingue, fu chiamato per la sua elevatissima conoscenza della lingua spagnola, come interprete presso il Vaticano, allorché il Sommo Pontefice Pio IX dovette ricevere il Ministro Plenipotenziario del Costarica.

   La sua perfetta comprensione delle lingue gli consentiva, nella lettura in lingua originale di una sterminata quantità di libri, di cogliere pienamente sia le sfumature che il vero senso delle parole.

   Ad altri e più autorevoli studiosi tocca il compito di delineare l’ampiezza, la profondità e la poliedricità dell’opera di Francesco Mastriani; ma a me sia consentito di affermare che la sola definizione di romanziere è estremamente riduttiva.

   Infatti la sua riscoperta, che è una vera opera di archeologia culturale, promossa da suoi diretti discendenti, Emilio e Rosario Mastriani, tendente ad evidenziare la validità, la ricchezza e la modernità della vasta produzione letteraria del loro avo, appare un’opera meritoria e appena riparatrice dell’incomprensibile sottovalutazione di un genio letterario.

   Il loro impegno appassionato, unito a quello dell’Associazione Mondo Scuola e di altri sodalizi culturali, propone e sollecita, da circa quattro anni, attraverso appositi convegni, una nuova lettura dell’opera di Mastriani. Operazione, questa, che assume autentico valore culturale e, soprattutto, un valore etico per la finalità posta del superamento di una ingiusta marginalizzazione e per il riconoscimento di una piena dignità letteraria. È stato evidenziato in precedenza che definire romanziere Mastriani appare una definizione inadeguata e riduttiva.

   Così, come in tempi recenti, per altri noti personaggi si è resa necessaria una definizione sintetica della loro poliedricità creativa (Eduardo è il Teatro e Totò è il Principe della Risata), anche il nostro instancabile Scrittore (letterato, drammaturgo, attore, insegnante, sociologo, regista, poeta, direttore di giornale, scenografo, ecc.), la necessità di portare a sintesi la sua sterminata opera creativa. Questo va fatto perché la piena coincidenza con l’umanità, la sofferenza, le contraddizioni della sua terra, con le tradizioni e la cultura millenaria della stessa, ha suggerito una suggestiva immagine: Francesco Mastriani è Napoli, la sua cultura e il suo popolo.

   Francesco Mastriani, vissuto per tutta la sua vita nei vicoli di Napoli, conoscitore come pochi dei pregi e difetti del popolo napoletano, legato indissolubilmente alla sua città tanto da rinunciare a più che lauti guadagni che gli furono offerti per la direzione della famosa casa editrice Rothschild a Parigi, a buon titolo merita di essere identificato con Napoli, la sua cultura e il suo popolo.

   Appare utile evidenziare che il suggestivo percorso intrapreso da Emilio e Rosario Mastriani, ha via via colto significativi apprezzamenti da parte di molteplici Enti, Istituzioni, Fondazioni ed Associazioni.

   Fra questi vanno citati:

  • La Direzione Scolastica Regionale della Campania, che ha concesso il proprio autorevole patrocinio sia ai convegni di studi che ai tre concorsi a premi (una tesi di laurea, una tesina storico-letteraria ed un’opera artistica, ispirati alla figura ed all’opera di Francesco Mastriani.;
  • L’Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, che ha offerto il patrocinio morale;
  • L’Intercral Campania e l’Associazione culturale “Megaris”, presieduta dal Prof. Carlo Postiglione, che hanno fornito un significativo sostegno a diversi convegni;
  • Il Centro Studi e Ricerche “Cinzia Santulli”, presieduta dal Prof. Paolo Santulli, già parlamentare della Repubblica Italiana che, dopo aver curato la pubblicazione di un pregevole saggio sul nostro romanziere, licenzia alle stampe anche questo testo celebrativo del bicentenario della nascita.
  • L’istituendo Museo antropologico di Napoli, fondato dal Sig. Gaetano Bonelli, mette a disposizione una significativa parte di reperti su Napoli antica e alcune stampe e libri di Francesco Mastriani;
  • La Banca di Credito Emiliano, che ha sostenuto le iniziative necessarie alla organizzazione di un importante convegno.
  • La sezione dei Lions Club di Torre del Greco, presieduta dal Dr. Alfonso Vitiello, che ha concesso il proprio patrocinio:
  • Il Comune di Napoli e la III ͣ Municipalità Stella/San Carlo all’Arena, che hanno patrocinato i vari convegni.

   A tutti va riconosciuto il prezioso sostegno in vario modo offerto, in forza del quale si è potuto avviare la riscoperta dell’opera del nostro grande letterato, apprezzarne la significativa attualità e toglierlo dal dimenticatoio!

   Nella suggestiva esperienza, umana e culturale, che ha accompagnato i molteplici convegni preparatori alla celebrazione del Bicentenario della nascita del nostro autore, non può essere dimenticato l’appassionato contributo di studio e ricerca offerto dal compianto Dr. Pasquale Capo (per lungo tempo Capo-dipartimento del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca).

   L’illustre uomo di scuola tenne a battesimo il primo convegno dal tema “Vita, pensiero ed opere di Francesco Mastriani” (Scuderie di Villa Fiorita ad Ercolano 2016), svolgendo una approfondita analisi sui romanzi “I Vermi”, “Le Ombre” ed “I Misteri di Napoli” che per il loro alto contributo di valore sociale, vennero successivamente denominati la “Trilogia Socialista”.

   Ed è proprio per un sentito e giusto riconoscimento che, in occasione della cerimonia di celebrazione del bicentenario in esame, è stata condivisa, con i figli, proff. Giovanni e Giuditta Capo, l’idea di istituire Primo Memorial Pasquale Capo.

   Con l’evento celebrativo, previsto per il giorno 22 novembre 2019, presso la Biblioteca Nazionale di Napoli, sembrerebbe esaurito il compito che in molti si sono prefigurati per una globale riscoperta di Francesco Mastriani.

   Un rinnovato interesse per gli aspetti umani dell’Autore e per la relativa sterminata produzione letteraria, lasciano, invece, pensare che quel compito sia appena iniziato.

                                                                                                                  GENNARO MANTILE