AMENITÀ (DAL FRANCESE)

   Volete sapere perché i libri prestati spesso non si restituiscono? Perché è più facile ritener quelli che ciò che contengono.

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   Un famoso giureconsulto in non cale i suoi studi da che si fu maritato. Un suo amico, facendogliene le maraviglie, gli citò l’esempio di Socrate che anche dopo il suo matrimonio non aveva per niente interrotto i suoi studi ‒ «Non ne sono punto sorpreso – rispose il legista – la moglie del filosofo era brutta e cattiva; ma la mia è buona e molto bella.»

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   Il Cavaliere di Mirabeau, capitano di vascello, trovandosi un giorno a Civitavecchia, chiese permesso di presentare a Benedetto XIV i suoi guardiamarini. Costoro, ammessi al cospetto del Santo Padre, furono presi da un riso sì pazzo, durante la cerimonia, che il capitano ne fu oltremodo e visibilmente sdegnato. ‒ «Calmatevi, signor capitano – gli disse Benedetto XIV – Quantunque io fossi papa, pure non mi sento tanto potere per impedire ad un Francese di ridere: all’impossibile nessuno è tenuto.»

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   Il cardinale Mazzarino raccontava che una famiglia a Roma, un membro della quale era stato di recente beatificato, avendo dato motivo di dispiacenza ad Urbano VIII, il papa, preso da giusto sdegno, esclamò: Questa gente è molto ingrata! io ho beatificato uno de’loro parenti, che non lo meritava.

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   Madama si Stâel, che divideva con Madama di FI… le preferenze del sig. di Talleyrand, voleva assolutamente sapere da costui quale delle due egli amasse di più; al qual oggetto faceva continue insistenze, ma non le riusciva mai di obbligare il galante abate a pronunziarsi…

«Confessate, gli disse finalmente un giorno, che se noi due stessimo insieme per affogare nella Senna, non sarei io al certo la prima, che pensereste di salvare. ‒ Affè mia, madama, è ciò probabile, perché voi avete l’apparenza di saper meglio nuotare.»

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   Plutarco assomigliava le orecchie d’un curioso alle coppette, che attirano tutto il cattivo; e diceva essere l’adulterio la curiosità de’piaceri altrui.

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   Un giorno il parroco di un villaggio si scatenava sul pergamo contro la lettura de’romanzi, e raccontava tra le altre belle cose: «Non ha guari mi recai a far visita ad una mia penitente, e la trovai con un libro nelle mani, ma che libro! O mio Dio! era un detestabile romanzo, ch’ella fu accorta a nascondere al mio apparire, ma non appena le voltai il deretano, ella tosto vi ficcò di nuovo il naso dentro.»

                                             FRANCESCO MASTRIANI