CRONACA DELLA SETTIMANA. 20 OTTOBRE 1867

   Le notizie che ci giungono dall’agro romano, dove si combatte la suprema lotta della civiltà italiana contro la secolare barbarie del potere temporale, sono sempre più confortanti; sì che possiamo accogliere la speranza di vedere finalmente spuntare quel giorno, in cui potremo salutare sul Campidoglio nella bandiera italiana l’UNITÀ D’ITALIA e il più grande trionfo del secolo, a malgrado di quel possente partito che si agita in Francia, e che vorrebbe vedere perpetuato nel mondo l’ignominia del papato temporale.

   Che le appaurate coscienze de’cattolici non si turbino e non si spaventino. Col cadere del potere temporale, la divina religione del Cristo risorgerà più splendida, più pura, più feconda di benessere, di civiltà e di progresso.

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   Le milizie della guarnigione di Napoli, eccetto il reggimento di fanteria di marina e qualche battaglione di bersaglieri, partirono mercoledì sera alla volta della frontiera romana.

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   In Cassino, la sera dell’otto corrente venne aggredito il sindaco sig. Pasquale Grosso mentre si dirigeva a casa insieme al prete Monaco Pasquale. Sì l’uno come l’altro furono lievemente feriti con un colpo d’arma da fuoco che loro si sparò contro dall’aggressore, il quale venne tosto arrestato.

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   Mercoledì sera andrà in iscena al teatro Partenope un altro lavoro drammatico del signor Domenico Jaccarino col titolo Padre Fontanarosa. Pare che questo lavoro debba avere per iscopo lo sbarbicare alcuni pregiudizi del nostro popolaccio.

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   La sera del 14 ottobre si rappresentarono sul teatro Goldoni un dramma originale del giovine Luigi Tedesco col titolo Vizio e virtù e la farsa Il Fornaio e la Cucitrice. Il giovine autore mostra non comune attitudine a questo genere di lavori. L’esecuzione fu affidata alla filodrammatica compagnia diretta dal sig. G. Chiarini, ed in generale quei valorosi dilettanti mostrarono di essere già provetti, in specialità i signori Chiarini e Tedesco, autore del dramma, i quali si distinsero per intelligenza e per arte.

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   Annunziamo con piacere che è venuto alla luce il secondo volume del romanzo del giovine Francesco Zappalà col titolo Un figlio della sventura, del quale demmo un cenno bibliografico nel n.° 42 di questo giornale. Ci auguriamo che il signor Zappalà non si arresti a questo primo esperimento, che è stato abbastanza favorevolmente accolto da’nostri concittadini

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Con piacere abbiamo inteso che nello accreditato Istituto della signora Cordella si stieno concertando da quelle alunne taluni pezzi musicali espressamente scritti dal noto maestro signor Giuseppe Ciollaro su una bella poesia fatta in occasione dell’onomastico dell’esimia direttrice – Aspettiamo con ansia di sentire quanto prima quest’altro parto della valentia del giovine artista, ed essere al caso di ammirarne i pregi.

                                                                                                 FRANCESCO MASTRIANI