CRONACA DELLA SETTIMANA. 3 FEBBRAIO 1867

   S. A. R. il Principe di Carigliano ha largito a sollievo de’poveri della nostra città la somma di seimila lire.

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   Si preparano numerosi inviti per balli e pranzi di Corte; ma non si parla di feste private nelle regioni dell’aristocrazia. Noi loderemmo ne’nobili questi risparmi, se fossero dettati dalla carità cittadina in questi tempi di penuria; ma temiamo che sia piuttosto per ispirito di grettezza o di avarizia ch’eglino si astengono.

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   I veglioni son cominciati quest’anno ne’teatri de’popolani. Domenica a sera ci fu festino al Teatro del Popolo e la Teatro Favorita nel Borgo Loreto. Terremo i nostri lettori al corrente delle scene più caratteristiche che accadono in questi veglioni del popolo.

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   Sabato la sera, 26 p. mese, nella casa dell’Associazione nazionale di mutuo soccorso degli Scienziati Letterati ed Artisti ebbe luogo la solita pubblica Conferenza mensuale tenuta da quella Sezione di Scienze.

   Presedeva all’Assemblea l’onorevole Consigliere Cav. Nicola Alianelli: e la tornata si aprì alle 7 ½ p. m. Salì alla cattedra pel primo il prof. Giuseppe Mastriani, nostro fratello; il quale lesse un breve discorso, avente per titolo La virtù e la verità nelle assemblee deliberanti. Non ci conviene giudicare il detto discorso; ma possiamo dire che, quantunque letto alquanto freddamente, produsse negli ascoltatori quell’effetto profondo, che le grandi convinzioni e gli affetti gagliardi debbono di necessità produrre in tutti. Dovrebbe la stampa occuparsi un poco di quello che in questa scientifica riunione si disse, che furono cose gravissime. Surse ad argomentare contro il detto oratore l’ex deputato Barone Mazziotti, parlando di quella prudenza e discretezza che bisogna avere anche nel dire la verità, specialmente nel politico Parlamento; e il Mastriani gli rispose così freddamente logico ed incisivo, che tutti ne rimasero soddisfatti.

   Venne di poi alla cattedra il ch. Prof. Raffaele Fioretti, presidente generale dell’Associazione, e continuò la sua lettura (già cominciata in altra Conferenza) sulle Condizioni politiche d’Europa. Tutti conoscono l’ingegno e l’eloquenza di questo egregio giureconsulto ed avvocato. Egli con bel modo di porgere parlò della inutilità di ogni Impero in Europa e specialmente del Papato come arbitro delle nazioni – Presero a fargli osservazioni l’Auriti Procuratore Generale, il Mazziotti suddetto ed il Mastriani; tutti presso a poco sostenendo la possibilità e l’utilità di un supremo arbitrato in Europa.

   Queste Conferenze continueranno ogni ultimo sabato del mese e certamente meritano che siano sempre affollate come fu il p. p. di sabato.

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   Quel tale Concorso per 4 posti di Segretarii di 4 ͣ  Classe e per 20 posti di alunni, bandito dall’Amministrazione del Banco, e che doveva aver luogo ne’principii di gennaio ultimo, se n’è forse andato in fumo come tanti altri concorsi? Circa 300 giovani che si sono iscritti per questo concorso sono rimasti finora colle mosche in mano.

   Si farà si o no questo Concorso? Eh, per San Gennaro benedetto, date qualche segno di vita, signori amministratori, direttori, ispettori o come diavolo vi chiamate, che siete alla testa del Banco.

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   Si parla di una grande riforma nelle prigioni del regno; e si aggiunge che il Ministro Guardasigilli abbia affidato al Consigliere Gemma un’opera di tanta importanza.

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   La soppressione de’monasteri continua su vasta scala mentre il ministro Scialoja discute nel Parlamento la legge sull’asse ecclesiastico. Intanto, a seconda che i cenobiti abbandonano i siti delle loro dimore, il Museo Nazionale prende possesso degli oggetti di antichità e di qualunque altro monumento d’arte ivi si trovi. Dopo il chiostro de’Girolomini colla sua maravigliosa biblioteca e pinacoteca, venne la volta de’Teatrini di S. Paolo, ed ora quella del Convento si S. Martino che è per sé stesso un piccolo Museo. Il ministro Berti si propone di formarsi  in questo stabilimento un ramo della scuola archeologica di Pompei co’manoscritti cavati dalle nostre biblioteche; e farne così un centro per lo studio della Storia naturale e della letteratura antica e moderna.

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   È voce che il Ministro della Pubblica Istruzione intenda introdurre parecchi miglioramenti nelle scuole governative nelle provincie napolitane; e vuolsi che tra breve ne presenterà un progetto de legge alla Camera de’Deputati.

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   Nel corso dell’anno 1866, 130 persone perirono per le ferite riportate da accidenti di varia specie; mentre le morti per suicidio giunsero appena alla esigua cifra di 16. Ciò prova quanto profondamente abbarbicato sia nell’animo de’Napolitani il sentimento religioso. In Milano, città grande appena un terzo di Napoli, ci furono nello scorso anno 162 suicidii.

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   Nella sera di martedì un uomo fu aggredito lungo la strada Rosariello Portamedina da tre uomini armati che gl’ingiunsero a dar loro quanto avea. Aiutato dalle grida al ladro! al ladro! povero figlio mio! di una donna che affacciata al balcone aspettava appunto suo figlio, e che nella semi oscurità del detto vicolo (siccome avemmo l’onore di far notare al Vice-Sindaco della Sezione) aveva creduto che fosse quindi il figliuolo, l’aggredito si difese con coraggio col suo bastone, tanto da ferire, a quanto si dice, qualcuno degli aggressori, che dovettero darsela a gambe.

                                          FRANCESCO MASTRIANI