DIZIONARIO DESUETI LETTERA E

237 vocaboli 

ebbemi. verb. • Mi ebbe [TM-26(226.I)] e com’ebbemi accorto da ch’io mi ero rizzato in piedi, 

ebbersi. verb. • Si ebbero [TM-21(280)] ed ebbersi gli occhi suoi riscontrati  con quelli di Ezilda, 

ebbra. agg. • Esaltata, eccitata [Z-21(238)] E però tutta ebbra dalle carezze che riceveva dalla dama, 

ebbrofestante. agg. • Esaltante [TM-29(93.II)] Poggioreale significava un tempo lo splendore, la gaiezza, la vita ebbrofestante, l’amore nello sterminato arcobalenno de’suoi piaceri…

ebdomadario. agg. • Che accade ogni settimana [Z-15(49.VIII)] la prostituzione clandestina sfugge alla matricola governativa, alla doppia visita ebdomadaria,

ebe. s.f. • Divinità che serviva nettare e ambrosia agli dei [GO-93(39 – Guida.50)] La sciancata Dorotea era l’ebe di quei numi.

ebetismo. s.m. • Ottusità [Z-30(68.I)] In tutto il resto un sapore di ebetismo o vero di storditaggine. 

ebete. agg. • Ottuso di mente, debole, fiacco [Z-38(202.IV)] Alla lapidazione ripetè la sciagurata come persona ebete. 

ebeto.  s.m. •  Dimora dei morti [Z-La Domenica («Affitti di case» 20 gennaio 1867)] Ecco il tugurio come lo intendono le signorine! Potenze dell’erebo!

eburneo. agg. • Bianco come l’avorio [Z-96(175 – Guida.149)] Una pezzuola di seta scempia color rosso vivace era gittata con istudiata negligenza su l’eburneo collo:

eccehomo.. Ecco l’uomo, persona malandata e smunta [Loc. Lat.-26(297.II)] Visto ignudo questo arnesuccio era un eccehomo su può un tal paragone aver luogo 

eccelsa. agg. • Altissima, somma, eminente [Z-91(Guida.167): Dolorinda per la eccelsa bontà del suo cuore, 

eccelsitudine. s.f. • Altezza, grandezza onorofica [Z-37(112.II)] Tutto parea che gli rammentasse la grandezza della divina natura dell’uomo e la eccelsitudine de’suoi destini.

eccentrico. agg. • Bizzarro, singolare, stravagante [Z-36(6.I)] uno di quelli che con moderno vocabolario si addimandano eccentrici. 

eccettochè. prep. ● A meno che [Z-22(186)] eccettochè non abbiano forme più gentili e più belle delle vostre,

eccheggiare. verb • Echeggiare, risuonare [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 27 Ottobre 1867»)] Il colpo orrendo al capo aveva eccheggiato sulla sua ragione.

echinoderma. s.m. • Stella marina [Z-99(40)] il suo bel viso fu coperto di un in tegumento crostaceo e coriaceo come in que’ zoofiti che si dimandano Echinodermi.

eclamsia. s.f. • Perdita di coscienza [P-77(297 – Guida.272))] attestavano una specie di eclampsia che avesse colto la povera donna.

eclissare. verb • Andarsene di nascosto, non farsi vedere [Z-92(62– Guida.57)] e quando tutta la nostra compagnia trasse sul terrazzo della osteria io mi eclissai per poco? 

eclittica. s.f. • Fig.  Gobba, cerchio che divide lo zodiaco in due parti uguali [P-93(135 – Guida.163)] Gli avea fatto un giamberghino così attillato che le eclittiche dinanzi e di dietro si manifestavano con maggiore evidenza.

eculeo. s.m. • Strumento di tortura [Z-82(297– Guida.261)] e questa falange di martiri santificava il patibolo politico, come i martiri della fede di Cristo santificarono gli eculei e le croci.

edace. agg. • Che divora, consuma [Z-24(19.V)] Bisognava ad ogni costo far le fiche al tempo edace.

eddomatario. s.m. • Ebdomadario, ecclesiastico di turno [Z-30(23.II)] e la collegiata degli Eddomatarî affinchè io senta il loro parere e provveda all’uopo. 

edificare. verb • Indurre al bene [Z-34(122)] rimase talmente commosso e edificato dalla robusta e santa eloquenza del figliuolo, 

edifizîo. s.m. • Edificio, costruzione [Z-30(7.I)] Non pochi edifizî furono adeguati al suolo in questa nostra città. 

edile. s.m. ● Magistrato dell’antica Roma [Z-8(78)] Se le bottiglie di prelibato vino non portavano gli anni di qualche console o edile,

editto. s.m. ● Ordine, comando [Z-31(51.III)] era indispensabile per far revocare lo stolido editto che vi ha colpito. 

educere. verb • Condurre fuori [Z-26(314.I)] la condizione dell’uomo che educe dal seno della terra le sostanze di che ci alimentiamo. 

edulcherato. s.m. ● Edulcorato, dolcificante [Z-14(80.I)] impedirne la soffocazione per via di edulcherati e di sciroppi.

edulcorare. verb. • Rendere dolce [Z-24 (88.I)] Certo è che con questo giuleppo edulcherò siffattamente il cuore dell’azzimato sessagenario. 

efelide. s.f. • Macchia cutanea, lentiggine [Z-30(29.III)] non senza che questi avesse più volte riportato scottature ed efelidi.

effemeride. s.m. • Almanacco, lunario [Z-80(239 – D’Amico.201)] dei cui forbiti articoli si fregiavano le effemeridi di quei tempi,

efferata. agg. • Feroce, crudele [Z-31(49.III)] è d’uopo sottrarsi alle ricerche della efferata sbirraglia. 

effervescenza. s.f. • Vivacità, brio [Z-34(86)] in cui disfogavasi la prima effervescenza amorosa degli adolescenti 

effettuazione. s.f. • Esecuzione, realizzazione [Z-31(55.III)] la cui effettuazione sarebbe statoin pari tempo l’assassinio del suo secondo padre. 

effigiare. verb. • Raffigurare qualcosa in effigie, ritratto [Z-28(49.II)] Alla sinistra è effigiata la Vergine Santissima nel cenacolo co’dodici apostoli.

effigie. s.f. • Figura, ritratto [Z-92(147 – Guida.128)] Venite qua Vittorina guardate questa effigie.

effluvio. s.m. ●Esalazione di un odore [Z-35(191.I)] Gli effluvii di tutte quelle mortifere piante aveano gittato un lento ma efficace veleno 

effondere. verb. • Manifestare, diffondere [Z-18(79.IV)] provvedere efficacemente a che il morbo non pigliasse gran forza e non si effondesse; 

effusione. s.m. • Emissione [Z-26(357.I)] affinchè io potessi per quella notte risparmiare la effusione di sangue umano. 

efimero. agg. • Effimero, che ha breve durata [Z-18(20.IV)] Efimero è stato il tuo regno o giovinetta che oltraggiasti le leggi del pudore e dell’onestà. 

egida. s.m. • Protettore [Z-12(105)] Non pensò né ai rischi del viaggio, né alla difficoltà di farsi lui, sì giovane d’anni e di esperienza, egida di quella fanciulletta,

eglino.  pr. pers. ●  Essi [Z-93(7 – Guida.14)] Maravigliati di tal fatto eglino si erano cacciati entro; 

egloga. s.f. • Componimento poetico [Z-35(111.I)] i miti di Esiodo e di Omero, le egloghe di Virgilio i versi di Lucullo.

egro. agg. ● Infermo, debole [Z-27(39.II)] giovarsi l’un l’altro dei propri lumi e della propria esperienza a giovamento dell’egro.

elasso. s.m. ● Trascorso, passato [AC-27(95-96.III)] contro quelli che elasso il termine che verrà  prescritto nell’Editto,

elaterio. s.m. • Cocomero selvatico [Z-62(171)] tu puoi ritornare da me pel pane di farina d’elaterio,

elce. s.m. • Leccio, simile a quercia [Z-3(77.II)] la vita e la morte passa come un sospiro di vento su l’elce secolare,

elcheo. s.m. • Parte di strumento musicale [TM-96(7 – Guida.10)] avea presso a poco la forma di un violino con un manico senza bischeri; la rosa o l’elcheo era un pertugio;

elefantiasi. s.m. • Aspetto rugoso della pelle [Z-61(14)] guarirlo in parte di quelle vergognose elefantiasi alle gambe e a’piedi,

elegia. s.f. • Dolore morale [Z-100(419 – Guida.325)] Egidio non poteva mai indovinare la terribile elegia che si svolgea in quel povero cuore.

elegiaco. agg. • Triste, nostalgico [Z-2(17)] Uno scoppio di risa accoglie questa elegiaca espansione del leone.

elemosiniera. s.f. • Nelle corti di un tempo, dignitario incaricato di distribuire le elemosine  [Z-19(18.IV)] di cui era dama di corte ed elemosiniera particolare, 

elettricismo. s.m. • Elettricità [Z-50(14.III)] Non appena il cielo minacciava qualche scarica di elettricismo, Ferdinando si copriva il capo con un drappo di seta,

elettuario. s.m. • Miscuglio [Z-26(682.I)] Ci è un silenzio, che è tutto un dizionario, anzi, un elettuario di voci affatto nuove.

elettuario. s.m. • Antico preparato farmaceutico [Z-62(168)] Ben-el-Maut – gli disse quegli – ho bisogno del tuo elettuario di Mitridate.

eligere. verb. • Eleggere, nominare [Z-Il Palazzo di Cristallo (Dall’articolo Modello di polizzino)] Eligo per mio domicilio le carceri della Cocordia.

eliso. s.m. • Giardino di delizie [Z-1(2)] questi magnifici colli lasciano al pensiero la libertà di vagare ne’misteriosi elisi che si nascondono dietro ad essi:

elitropia. s.f. • Quarzo, diaspro [Z-58(9)] un lungo viale fiancheggiato da elitropie e da lecci menava al casino,

ellenista. agg.● Chi studiala cultura greca [Z-38(54.II)] Ci erano dottori della legge ovvero farisei sadducei esseni ellinisti 

elleno. pr.pers  ● Esse [Z-22(240)]  Elleno non correvano appresso a’ninnoli ed alle frascherie, 

ellera. s.f. • Edera [Z-24(49.I)] Un braccio della immacolata donzella era sul collo della madre, come l’ellera che si avviticchia alla vite.

ellissi. s.f. ● mancanza, omissione [Z-23 (7.I)] e le donne amano più i pleonasmi che le ellissi.

eloquenza. s.f. ● Capacità di parlare in modo efficace [Z-34(122)] rimase talmente commosso e edificato dalla robusta e santa eloquenza del figliuolo, 

elucubrazione. s.f. • Meditazione lunga e minuziosa [Z-26(604.I)] Bel frutto invero di tante elucubrazioni di tante veglie di tanti studi! 

eludere. verb. • Sfuggire, evitare scaltramente [Z-32(69.III)] riuscisse ad eludere la vigilanza dell’Argo in gualdrappa si maresciallo 

elsa. agg.● Impugnatura della spada [Z-37(46.I)] piccole chiavi papaline in oro smaltate di gemme come era l’elsa della sua spada. 

emaciato. agg.● Magro, smunto, macilento [Z-91(Guida.99): La pallidezza del suo volto emaciato dallo scarso e malsano nutrimento

emaciazione. s.f. ● Estrema magrezza [Z-38(40.III)] i fenomeni si verificano insino alla emaciazione dello spettro. 

embrice. s.m. • Lastra di terracotta [Z-82(50– Guida.49)] la tettoia di embrici rossi e scanalata a scaglioni, aveva enormi gronde sporgenti come tanti denti di un mostro sterminato.

emenda. s.f. ● Riparazione da una colpa [Z-9(35.III)] La prigionia non fu neppur questa volta emenda o freno per gli antropofagi bisogni del baciliere;

emendare. verb. • Correggere [Z-33(63.II)] Ebbi gravi torti verso di voi ma spero di emendarli. 

emetico. agg. • Che provoca il vomito [Z-23(71.II)]  per poco non ottenne l’effetto che suole ottenere l’ipecacuana o altro possente emetico,

emiciclo. s.m. • Gradinata riservata agli spettatori di un teatro [Z-35(105.II)] Ogni teatro di costruzione greca formava un emiciclo ligato ad un parallelogramma rettangolo; 

emicrania. s.f. ● Mal di testa  [Z-La Domenica ( «Le mode di casa», 17 marzo 1867)] se viene quell’insipido del duchino direte che ho l’emicrania. 

emigrazione. s.f. ● Spostamento dal luogo d’origine [Z-31(105.I)] Oliviero sembrò contentissimo di questa emigrazione. 

emiro. s.m. • Titolo dei discendenti di Maometto [Z-37(20.I)] era insomma più che scienziato profeta più che profeta taumaturgo o mago; mufti sabino sofo emiro mandarino onnisciente.

emmi. verb. • Mi è  [TM-22(103)] ma emmi stato detto che tu facci la corte a una gran dama 

emorroidaria. agg.● Causata da emorroide [Z-34(33)] Per l’applicazione di mignatte per cura emorroidale 

emottoica. agg. • Soggetta ad emottisi, fuoruscita di sangue dalla bocca [Z-91(63-Guida.80)] La emottoica sorrise mestamente e non rispose: 

empietà. s.f. ● Sacrilega irreligiosità [Z-35(9.II)] Il seme di Adamo delirava nelle tenebre dell’empietà

empio. agg. • Scellerato, crudele [Z-35(43.I)] non voler più oltre portar la signoria di un principe così empio, 

empire. verb ● Riempire, colmare [Z-8(69)] cocchi e cavalli inglesi e andalusi empivano le sue rimesse e scuderie:

empirica. agg.● Che si basa sull’esperienza [Z-70(Guida.105)] giacchè in Oriente la medicina empirica è pressoché universalmente esercitata dagli Egizii

empetiggine. s.f. • Impetigine, infezione cutanea [Z-35(130.II)] le empetiggini vi spiccavano come scrolli di pennello intinto nel color rubbia.

emulare. verb ● Sforzarsi di eguagliare o superare qualcuno [Z-38(38.II)] era rialzata da un vestimento che emulava quello delle imperatrici di Roma. 

emule. agg. • Rivale, concorrente [Z-29(17.I)] Erano due emuli valorosi. Entrambi giovani, belli di volto e della persona,

emuntorio. s.m. • Organo destinato all’eliminazione di materiale di rifiuto dall’organismo [Z-15(57.VIII)] La prostituzione è una di quelle piaghe che sono indispensabile alla vita sociale, come certi emuntorii alla vita fisica

encefalalgia. s.f. • Intenso dolore alla testa [DO-26(278.I)] Stordiamolo fino alla stupefazione fino all’encefalalgia fino al letargo.

energumeno. s.m. • Ossesso, chi è posseduto dal demonio [Z-30(46.III)] Si aspettava l’arrivo del giovine energumeno.

enfasi. s.f. ● Forza ed efficace nel parlare [Z-92(64 – Guida.58)] Vittorina non badò alla enfasi appassionata onde il suo sposo avea ripetuta quella frase, 

enfatica. agg. ● Ampollosa, ridondante [Z-70(Guida.41)] la parafrasi turca è enfatica e imaginosa.

enfiagione. s.f. • Gonfiore,tumefazione [Z-4(12.I)] il giorno appresso, questa enfiagione sparì, ma sul volto dell’infermo apparvero certe macchie di rosso vivido;

enfiare. verb. • Gonfiare [Z-86(341  –  Guida.289 )] a mettere sulle parti scottate fasciature ed empiastri con calce viva ed olio per non fare che soverchiamente si enfiassero.

enfiatura. s.f. ● Enfiagione, tumefazione, alterigia [Z-4(70.II)] i segni esterni di questa morte sono: enfiatura del collo e della faccia,

enfiteusi. s.f. • Diritto di godere un fondo altrui [Z-26(318.I)] Caddero le decime e le prestazioni signorili; e dalle nostre presenti legislazioni vedemmo affrancate le enfiteusi.

enfiteutico. agg. • Titolare di un diritto [Z-23(38.I)] Nella città di Viesti fide di acque e di erbe censi enfiteutici, casa effettiva,

enormezza. s.f. • Astratto di enorme [P-29(11.III)] dove que’ corsari approdavano per commettervi saccheggiamenti ed altre enormezze.

entozoo. s.m. • Parassita degli animali [Z-36(82.I)] altri entozoi che entrano proprio nell’organismo de’visceri interni 

entratura. s.f. • Ingresso, entrata [Z-34(57)] il principe di Cardito ha promesso un sussidio per la entratura del fanciullo. 

entrefilet. s.m. • Trafiletto di giornale [Z-92(349– Guida.307)] un altro giornale de’ più scapigliati ed irruenti che si pubblicavano a Napoli in quell’anno 1862 recava questo entrefilet:

enula. s.f. • Pianta rampicante [Z-107(novella Adolfo 108)] la Strada Nuova con le sue doppie file di enule, ed in lontananza un lembo del placido Tirreno.

enumerare. verb. Elencare, noverare [Z-40(57.I)] e la derelitta madre ivi enumerando i pregi singolarissimi 

enumerazione. s.f. • Esporre una serie di cose una dopo l’altra con ordine [Z-91(Guida.139)] costui era tutt’occhio e tutt’orecchi nella enumerazione 

epa. s.f. • Pancia, ventre [Z-23(34.II)] quelli che hanno sempre l’epa ben provvista di cibi non possono unqua intendere i supplizi della fame.

epatta. s.f. • Età della luna [Z-9(43.I)] E quando quel numero simpatico si accordasse al numero del ciclo solare o dell’epatta,

epicedio. s.m. • Componimento funebre [Z-83(475)] e le lacrime che bagnavano gli occhi di quelle donzelle formavano il più tenero epicedio della estinta.

epicureismo. s.m. • Indirizzo filosofico fondato sul piacere [Z-37(102.II)] e nel molle linguaggio e nell’epicureismo della vita. 

epicureo. agg. • Chi conduce una vita di piaceri [Z-8(18)] non già pel vano desiderio di una vita oziosa, molle ed epicurea,

epifonema. s.f. • Concludere il discorso con una frase sostanziosa [Z-50(53.III)] e che era il suo consueto epifonema quando sentiva qualche cosa di dispiacente.

epigrafe. s.f. • Iscrizione, citazione [Z-31(98.III)] Justizia enim perpetua est et immortalis. Epigrafe del nostro romanzo La cieca di Sorrento. –

epigrammatica. agg. • Concisa e pungente ([Z-22(14)] non potevano far di meno di ammirare la felice spontaneità  e la epigrammatica sottigliezza.

epilettica. agg. • Che o chi è effetto da epliessia [Z-36(18.II)] Raffaella catalettica ed epilettica Nefasto emottoico e tisico. 

epilettiforme. agg. • Che ha sintomo simili a quelli dell’epilessia [Z-36(52.II)] Una convulsione isterica epilettica avrebbe potuto arrestarle per sempre i moti del cuore. 

epiploon. s.m. • Omento, parte del peritoneo [Z-26(621.II)] Allungasi l’epiploon giacchè le due lamine del peritoneo  di che quello si forma 

epirota.  agg. • Abitante o nativo dell’antico Epiro [Z-35(177.II)] città in cui l’epirota Pirro fu sconfitto da M. Curio, 

episcopio. s.m. • Casa e curia vescovile [Z-30(14.II)] non li seguissero insino alla porta dell’Episcopio e formassero quivi parecchi capannelli.

epistola. s.f. • Lettera prolissa e noiosa [Z-21(360)] era non però men sincera, meno espansiva nelle sue epistole.

epistolario. s.m. • Raccolta di lettere [Z-25(197)] aveva avuto primamente il pensiero di porsi a conoscenza del contenuto di quell’epistolario, 

epitalamico. agg. • Proprio della poesia per gli sposi [Z-43(109)] donde ella udiva risuonare i suoni e i canti epitalamici del banchetto nuziale.

epitalamio. s.m. • Componimento in onore degli sposi [Z-26(205.II)] L’epitalamio dell’imeneo stava per voltarsi in epicedio funebre. Leopoldo avea sposato un cadavere.

epiteto. s.m. • Insulto, titolo ingiurioso [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 27 Ottobre 1867»)] nel volgare loro liguaggio il contrassegnavano con l’epiteto di Ciccio lu scemo.

epitome. s.m. • Compendio di un’opera, sintesi [Z-La Domenica («La natura non fa salti. 3 Febbraio 1867»)] e che gli opuscoli i manuali i trattatelli le epitomi i compendi i giornali

epizoozie. s.f. • Diffusione di una malattia [Z-26(274.I)] Ora eccoci a parlare d’un’altra sorgente non men feconda di morti di malattie di epizoozie, 

epperciò.  cong. • Grafia unita poco comune di e perciò [DO-77(321– Guida.293) )] Il comandante benchè fosse al servizio della Repubblica di Costarica era genovese epperciò parlava l’italiano,

epperò. cong ● Però [Z-4(127.I)] epperò non avrò onta a palesarvi quello che soffro,

epula. s.f. • Pranzo solenne [P-9(115.I)] noi altri professori di canto non possiamo empirci l’epula senza danneggiare alla voce.

epulone. s.m. • Mangione, ghiottone, persona ricca ed egoista [Z-43(29)] da’ ricchi epuloni l’agape si protraeva insino alle tarde ore della notte.

equabilità. s.f. • Uniformità [Z-La Domenica («Necrologia» 12 Maggio 1867)] ebbe invece quell’equabilità che fu sempre dote  della scienza e della probità congiunte, 

equabilmente.  avv. ● In modo equabile, equo [Z-14(66.I)] per tutto il resto del corpo equabilmente si diffonde,

equivocare. verb. • Scambiare una cosa per un’altra [Z-80(104)] Santo diavolo! non ci era da equivocare. 

eracene. verb. • Ce ne era [Z-105(138 )] Eracene infatti una che l’impiegato postale gli consegnò,

eraci. verb. • Ci era [TM-26(229.I)] Eraci qualche cosa di rabbioso nella sua maniera di abbracciarmi…

eragli. verb. • Gli era [TM-30(8.II)] eragli sembrato che Farfariello ballasse collo stregone e colla sirocchia la terribile danza magabba. 

erale. verb. • Le era [TM-29(12.I)] una donna di mezzana età la quale probabilmente erale madre. 

erami. verb. • Mi era[TM-22(64)] Erami corso alla mente il pensiero che la mia felicità fosse finita per sempre, 

eranle. verb. • Le erano [TM-35(57.I)] Essa non si arrischiava di palesare i bui sospetti che eranle surti nell’animo. 

eransi. verb. • Si erano [TM-31(62.II)] avea lor fatto apprestare il cibo onde eransi testè riconfortati.

erasene. verb. • Se ne era [TM-93(3 – Guida.9)] perocchè la imbalsamazione erasene fatta venti anni addietro

erasi. verb. • Si era [TM-33(3.II)] Erasi convenuto che dossero ammessi anche i colpi di testa e di petto. 

eravi. verb. • Vi era [TM-33(21.II)] Eravi quella sera il veneto cavaliere Giampaolo Antonio Rusponi, 

erbolaia. s.f. ● Erborista, chi vende piante medicinali [P-35(188.I)] Questa bottega o seplasia della misteriosa erbolaia era un fac-simile di quella che teneva cappo il campo Scellerato a Roma. 

erculeo. agg. Degno di Ercole, con grande forza [Z-La Domenica («Fisiologia dell’innamorato». 18 agosto 1867)] Catullo è felice di aver trovato questo erculeo pensiero, 

erebo. s.m. • Dimora dei morti [Z-35(61.I)] dilania il sudario che gli cinge il collo, e si bota agli dei dell’erebo giurando morti e sterminii.

eremitaggio. s.m. ● Abitazione solitaria e isolata [Z-29(22.II)] Carlo V amava gli eremitaggi la solitudine  le cupe valli e i tetri ciglioni de’monti. 

eresia. s.f. ● Opinione erronea, grosso sproposito [Z-38(215.IV)] Altre eresie predicava il Cerinto in guisa che 

eresiarca. s.m. • Chi dice o fa eresie [Z-21(378)] e tengono al più poco come eresiarchi coloro che non ammettono questi loro dommi politici.

eretico. agg. Ateo, miscredente [Z-39(21.I)] la colpa è da riversarla tutta sull’eretico alchimista, 

ergo. cong. ●Dunque, pertanto [Z-39(9.II)] ergo dal terreno delle mie suore non è possibile che sorga un erede, 

erica. s.f. ● Pianta legnosa[Z-8(28)] scavato quasi nello spaldo di un monte su cui le eriche,

erinni. agg. Furia [Z-26(656.I)] Non si creda per tanto che la vecchia Crescenzia come nomavasi quella erinni diligesse la piccina

ermellino. s.m. • Alta carica gerarchica [Z-21(254)] era un legittimista de’più ermellini ed un  implacabile sostenitore de’privilegi della vecchia nobiltà.

ermo. s.m. ● Eremo, luogo solitario [Z-14(54.III)] Se il vecchio suo padre stesse in ermo!

erotomaniaca. agg. ● Da erotomania, chi ha desiderio sessuale intenso [Z-26(231.I)] quelle infelici che per naturale disposizione diventano erotomaniache. 

erpetico. agg. ● Chi è effetto da herpes [Z-94(Guida.257)] ed un umore erpetico o di altra pessima natura le aavea rosa una pinna del naso;

erpircatoio. s.m. • Rete per catturare uccelli [Z-84(253)] era occupato a raddrizzare gli staggi, le verghe e i fuscelli di un erpircatoio,

errare. verb. • Sbagliare [Z-91(Guida.216)] e la scienza erra sovente ne’suoi calcoli e ne’suoi vaticinii. 

erta. s.f. ● Salita con forte pendenza [Z-32(5.I)] è un vicolo che mena da lunga erta al colle addimandato dello Scudillo. 

ertezza. s.f. ● Caratteristica di ciò che è erto, ripido, scosceso [Z-Usi e costumi di Napoli e contorni (« La messa votiva»)] Non è gran tempo da noi discosto che in quella ertezza addimandata la Salita di Tarsia,

erubescenza. s.f. • Rossore sulla pelle [Z-99(307)] stante che altri moltissimi feti nascono con simiglianti erubescenze su qualche parte del corpo;

eruca. s.m. • Bruco [Z-15(30.III)] una certa boria di coraggio fattizio e la mollezza propria di queste èruche accidiose e svogliate ad ogni maniera di lavoro.

erudito. agg. ● Colto, istruito [Z-80(209 – D’Amico.178)] Erudito e forbito scrittore egli era e dei suoi articoli si fregiavano i giornali 

erudizione. s.f. ● Ampio corredo di cognizione [Z-34(18)] ogni colta che gli veniva fatto di sfoderare la sua erudizione 

eruttare. verb.Mandar fuori dalla bocca [Z-39(39.I)] don Gaudenzio non eruttava sentenza che non fosse registrata

esametro. s.m. • Tipo di verso della poesia greca e latina [Z-11(41)] pur nondimeno parmi che meglio non possa calzare quell’esametro al caso nostro;

esasperamento. s.m. • Esasperazione, estrema irritazione [Z-29(49.II)] che potè simulare nello stato di esasperamento in cui si trovava 

esautorizzare. verb. • Esautorare, privare d’autorità [TM e Z-27(8.I)] aver trovato appunto la via più conveniente di esautorizzare quel libertinaccio; 

escandescenza. s.f. ● Impeto improvviso d’ira [Z-91(Guida.97)] I due avvoltoi sono rimasti immoti stupefatti a questa escandescenza.  

escara. s.f. • Tessuto necrotico nerastro [Z-62(7)] bella e formata come una èscara di mortificata natura.

escomunicazione. s.f. • Scomunicazione, censura ecclesiastica [DO-37(92.I)] La escomunicazione è già fatta nota a tutt’i principi di Lamagna.

escomputo. s.m. • Scomputo, detrazione dal totale [Z-18(122.I)] e possa questa limosina valere cappo la misericordia divina ad escomputo de’vostri peccati e de’miei.

escreato. s.m. • Muco [Z-26(618.II)] Non è già l’escreato della civiltà la feccia del popolo la famiglia de’vermi quella che patisce la fame

escremento s.m. Materiale di rifiuto dell’organismo [Z-93(Guida.221)] Gittato su la faccia della terra come un escremento

escrescenza. s.f. • ridondanza di scritti o di discorsi [Z-La Domenica («Umorismo sull’educazione. 14 Luglio 1867»)] Siamo in un tempo in cui l’escrescenza de’lumi  fa veder meglio le cose che un secolo fa; 

esecrabile. agg. ● Degno di disprezzo [Z-33(96.II)] infelice vittima d’una esecrabile seduzione e di uno scellerato abbandono.

esecrare. verb. • Aborrire, detestare  [Z-25(129)] perchè non solo io non amo quell’uomo ma lo disprezzo lo esecro. 

esecrata. agg. ● Aborrita, detestata [Z-27(133.III)] Quel sangue sprizzò fino al trono di Dio che maledisse ai tiranni della terra ed alla loro esecrata genìa. 

esemplio. s.m. ● Esempio [Z-81(343 – Guida.300)] cresciuto com’egli era, per così dire, nel fango delle strade e sotto perversi esempli,

esergo. s.m. ● Settore inferiore del campo di una moneta[Z-La Domenica («Lettera del Comm. Padiglione. 17 Marzo 1867»)] avente nell’una parte il suo ritratto e nell’esergo questo onorevole epigrafe:

esiglio. s.m. ●Esilio [Z-25(149)] Quando era un fanciullo o una giovanetta che avea lasciato presto il tristo esiglio della vita

esilarare. verb. • Rendere allegro, ilare [Z-31(116.II)] e lo sciampagna non avea la forza di esilarare quei cuori

estatica. agg. ● Che è in estasi [Z-25(131)] la quale era rimasta estatica a guardare il giovine Gabriele.

esiglio. s.m. ●  Esilio [Z-21(326)] ricevè i suoi passaporti per l’estero ma il suo esiglio non durò a lungo; 

esiziale. s.m. Dannosa, funeste [Z-54(2)] ovvero che in buona fede credesse che quella tetra ed esiziale stamberga potesse mettere l’allegria in corpo di chi vi abitasse.

esorbitanza. s.f. ● Ciò che è eccessivo, esagerato [Z-34(218)] Per ora osserveremo che l’esorbitanza del compenso non è pruova del gran merito  d’un’opera artistica o letteraria. 

esorcizzare. verb. • Liberare dal demonio [Z-30(65.III)] Prima che noi facciamo esorcizzare nelle formole prescritte da’canoni della Chiesa, 

esortolli. verb.Li esortò [TM-38(77.II)] il quale esortolli a non commettere veruna violenza, 

esosa. agg. ● Eccessiva, odiosa [Z-93(Guida.88)] Per far di lei una vittima della loro esosa avarizia. 

esostosi. s.m. • escrescenza dell’osso [Z-26(253.II)] È un’esostosi inguaribile, che, per la sua latente natura, sfugge alla diagnosi del medico.

espediente. s.m. ● Trovata, rimedio [Z-91(Guida.234)] Parlate signor Raffaele eccomi pronto ad adottare l’epsediente che mi proporrete. 

esperide. agg. • Luogo delizioso [P-18(61.IV)]  soavi profumate ebbrezze de’ mari incantati che circondano le belle spiagge esperidi 

espertezza. s.f. ● Esperienza [AC-6(14)] ora emmi d’uopo della vostra onestà più che della vostra espertezza

espletazione. s.f. ● Espletamento. Compimento, completamento [Z-19(10.IV)] sulla scoperta del misfatto che non aveva avuto alcuna espletazione. 

essendochè. cong. ● Poiché, giacchè [Z-96(Guida.73)] essendochè ci era la festa della regina al Pendino.

esseno. agg. • Seguace di una setta ebraica [Z-38(54.II)] Ci erano dottori della legge ovvero farisei sadducei esseni ellinisti 

essolei.  pron. pers.  • Rafforzamento del pronome lei [Z-82(128– Guida.115)]  acconciandosi con essolei in quanto alla prestanza dell’opera loro.

essoloro.  pron. pers. • Rafforzamento del pronome loro [Z-82(160– Guida.141)] venne con essoloro nella determinazione di far centro della riunione dei più ardenti patrioti

essolui. pron. pers. • Rafforzamento del pronome lui [Z-93(138 – Guida.167)] Oltre a ciò avea con essolui in casa un domestico una giovane cameriera e un cuoco. 

està. s.f. • Estate [Z-66(41 – Guida.39)] colazione semplice e frugale: allestiva la colazione, ch’era molto semplice e frugale, poche frutte nella està, latte e caffè nel verno.

estatico. agg. • Che è in estasi, in stato di rapimento [(Z-34(93)] e rimase come estatico alla vista di quella modesta e soave bellezza.

estaglio. s.m. • Contratto per lavoro a cottimo [Z-82(79– Guida.74)] senza che nulla io abbia a pretendere sia dallo estaglio del piccolo fondo, sia dal prezzo della vendita.

esterminio. s.m. •  Sterminio, distruzione [Z-91(198-Guida.241)] E ci è anche nell’inferma un’altra causa di sterminio fisico e morale. 

estimare. verb. • Stimare, avere buona opinione di quallcuno [Z-37(103.II)] che il Muratori estima il più terso fra i rimatori di quel tempo.

estimazione. s.f. • Stima, reputazione [Z-34(100)] parendogli che le altrui vantaggiassero sempre in merito ed estimazione. 

estollenza. s.f. ● Superbia [Z-100(157 – Guida.126)] Indarno avresti cercato un’anima, un cuore nella estollenza delle sue palpebre.

estollere. verb. • Innalzare [Z-49(244.I)] per la quali un’anima può aspirare a quelle celesti contemplazioni onde si estolle interamente dalle create cose.

estorquere. verb. • Carpire [Z-81(85 – Guida.78)] e don Flaminio si giovava di questa credenza per estorquere denaruzzi a dritta e a manca…

estrinsecazione. s.f. ● espressione, manifestazione [Z-26(608.II)] Allargate il circolo delle fattizie estrinsecazioni e meno intenso è il sentimento 

estrinseco. agg. ● Che si origina all’esterno [DO-26(608.II)] per elezione o per necessità sono gittati in una sfera di movimento estrinseco 

estuante. agg. • Ribollente, ardente [P-21(179)] le quali treman tutte per acuti brividi nel mezzo de’più estauni calori? 

estuosa. agg. ● Che arde, ribolle [Z-8(112)] è alcun poco più calda ed estuosa cappo le maremme.

esulare. verb. • Andare volontariamente in esilio [Z-34(206)] I più begl’ingegni italiani dovettero spesso esulare su terra straniera

esulcerato. agg. ● Esacerbato, molto amareggiato [Z-29(49.II)] Don Antonio si partì coll’animo esulcerato e corrivo a disperati propositi. 

etade. s.f. • Gli anni della vita [Z-9(126.II)] e egli avea fugato dal viso quei colori che pel consueto vi brillavano vispi e giocondi a quella etade già maturissima.

etere. s.m. • Composto organico [Z-29(26.II)] un novelliere che si divertisse con queste arcadiche ciance piglierebbe dieci punti sull’oppio e sull’etere. 

etereo.  agg. • Celestiale, incorporeo [Z-82(42 – Guida.43)] che contrastava col suo carattere angelico e quasi etereo.

eterizzare. verb. • Anestetizzare con etere [Z-33(120.II)] Forse avea tra sé deliberato di stordirsi come si eterizza un infermo

eterodossia. s.f. • Dottrina in contrasto con l’opinione comune [Z-26(701.I)] Noi non faremo qui citazioni sospette di eterodossia. 

eterogeneità. Di natura e caratteristiche diverse [Z-31(35.I)] Ciò che ci attrae verso la donna è appunto l’eterogeneità delle qualità che ammiriamo nel viro. 

eterogeneo. agg. • Di natura e caratteristiche diverse [Z-39(58.I)] Erano due elementi così eterogenei che non era possibile 

etica. agg. ● Tisica [Z-10(57I)] allorché si colcava a fianco della etica donna:

etimologia. s.f. • Forma originaria di una parola [DO-35(106.II)] L’etimologia di questi luoghi di riposo indica presso a poco a quale uso erano ordinati.

etiologico. agg. ●  Eziologico, studio di origine [Z-11(113)] A lor signori basteranno questi cenni etiologici

etmoideo. s.m. • Osso del cranio che forma le cavità nasali  [Z-92(157 – Guida.137)] E quegli alzando un po’ i grossi occhiali sul ponte dell’etmoideo lesse con la solita voce nasale:

ette. s.m. • Niente, nulla [Z-18(89.II)] Egli non credeva un ette a’tavolini parlanti, a’cappelli semoventi e ad altre cotali equivoche manifestazioni,

eumenidi. s.f. • Le mitiche Furie [P-21(139)] Per la qual cosa, figuratevi come quelle piccole eumenidi dovessero afferrarsi alle gambe de’ viandanti,

eunuco. s.m. • Uomo evirato [Z-(31)] La parola eunuco fa ancora accendere di sdegno gli animi delle civili nazioni.

eutichiano. s.m. • Eretico monofisita [Z-37(28.I)] di superstizioni scandinave di razionalismo di monofismo eutichiano di magismo e di sabismo, 

evangelio. s.m. • Vangelo [Z-93(178 – Guida.213)] credendo che il gobbetto tenesse per evangelio le sue parole. 

evirare. verb. • Asportare i testicoli, castrare [Z-37(105.I)] che lo stesso Federigo aveva fatto evirare per avere sicurezza maggiore della onestà della moglie. 

evirato. agg. • Castrato. Fiacco, smidollato (fig) [Z-70(9 ‒ Guida.11 )] delle misere donne gittate a servire ai lubrici piaceri di un evirato mercadante israelita.

evvi. verb. • Vi è [TM-26(XV)] Ma evvi una categoria di fatti che non hanno altro testimone che l’occhio di Dio, 

eziandio. cong. • Anche [Z-86(146 – Guida.129)] Formavano eziandio l’ amore della idiota caterina due palombe,

ex-abrupto. loc.avv ● All’improvviso [Z-2(151.I.) epperò sarebbe un peccato il troncarla così ex-abrupto

ex professo. loc.avv. ● In maniera completa, approfondita [Z-9(70.IV)] una donna che facea exprofesso il mestiero di tener studenti a dozzine.

extra-moenia. s.f. • Attività che si svolge al di fuori della normale routine [Z-92 (91– Guida.82)] uno sposo possa sguinzagliarsi  in qualche capriccetto amoroso extra-moenia.