LA DONNA A 40 ANNI

   Vi ho promesso pure di parlare della donna di 40 anni, ed eccomi pronto a tenere la mia parola. Sono sicuro che questo mio articolo era aspettato con viva impazienza da tutte le donne che han picchiato alla quarantina, epoca terribile che segna il termine di molte cose, ma che non può dirsi, come pretendono alcuni pessimisti, la prima morte della donna.

   Vi dimostrai che l’età più poetica della donna è a 30 anni; ora procurerò di mostrarvi che a 40 anni la donna che ha spirito può essere ancora giovane amabile, amata e ricercata.

   Domando un poco: Che gloria ci è per una bella fanciulla a 18 anni di formar l’oggetto della universal simpatia e di attirare i cupidi sguardi, i sospiri e i voti degli uomini? Nessuna gloria: è tutto merito della natura. E, se questa fanciulla non ha spirito, ogni anno che passa torrà una fronda al suo serto di gloria; ogni anno che passa le strapperà un fior di poesia, un vezzo, un incanto, sino a ridurla, a 25 o 26 anni, l’oggetto più prosaico e comune di questo mondo.

   Ma che trionfo per una donna a 40 anni se arriva ad ottenere gli stessi omaggi che otteneva a 20! Non crediate pertanto che ciò sia facile. Molte donne sono ancora belle a 40 anni, ma non sono più amate; molte altre sono appena stimate; e ciò non basta alla vanità muliebre.

   Lo spirito ed il gusto fanno sparire dieci o dodici anni dalle spalle di una donna colla possanza di un tocco di magica bacchetta. Non mi domandate di quali arti bisogna servirsi; non saprei rispondervi. Se avete spirito e gusto, non avrete bisogno de’miei consigli: se siete priva dell’uno e dell’altro, non mi comprendereste. Ciò non pertanto, arrischierò alcune massime generali che sono come gli elementi grammaticali dell’arte che bisogna possedere a 40 anni per essere ancora l’idolo delle feste, delle brigate e della stessa famiglia.

  1. Prima di tutto, che la cifra dei vostri anni rimanga un segreto tra voi e lo stato civile: e su questo non istò in pensieri, giacchè l’unico segreto che le donne san custodire gelosamente è quello della loro età. Ma nel tempo stesso non commettete la grossa corbelleria di dire che avete dieci anni di meno: se vi riesce, senza ostentazione, di far cadere nella conversazione qualche cosa che faccia comprendere che avete 34 o 35 anni sarà questa la cifra né più né meno, alla quale dovete attenervi. Badateci bene, e non vi lasciate sedurre dal ticchio di dir di meno, perocchè ruinereste tutto: i malevoli vi darebbero almeno 50 anni.
  2. Siate sempre di buona salute; ma nel tempo stesso direte sempre che non istate bene, che soffrite di emicrania, di mal di nervi etc. Una salute troppo vegeta e appariscente è spoetante in tutte le età della donna, figuratevi a 40! La debolezza è il più poetico attributo delle figlie di Eva.
  3. Siate sempre allegra e sorridente (massime se avete bei denti). La tomba della donna a 40 anni è l’ipocondria. Il sentimento è bello a 20 anni, è ridicolo a 40. Ridete, ridete sempre, ma non mostrate pretensione a far ridere. La giocondità a 40 anni è un fiore di giovinezza che seduce, incanta, innamora.
  4. Ecco il punto essenziale. Non mostrate di essere virtuosa in nessuna cosa. Fuori pretensione al canto, alla musica, alle arti donnesche. Non parlate inglese o francese; non parlate di letteratura; non fate la dotta, la saggia, la saputa. Si crederebbe, e giustamente, che voi cerchiate di supplire con queste qualità alle grazie naturali della giovinezza che vi abbandonano. Tutto al più, vi si permette di ballare il solo valzero francese, il valzero furioso, scapigliato, emottoico.
  5. Se siete zitella, non parlate mai de’ vostri innamorati; se maritata, non parlate mai di vostro marito, e non vi fate giammai vedere co’ vostri figliuoli al di sopra di 6 anni, massime se son femmine; se siete vedova, guardatevi dal ricordare il defunto vostro consorte.
  6. Da ultimo, è questa più che altra l’epoca dell’acconciatura. Tutto dipende dal vostro gusto. Un abito bene scelto, una pettinatura indovinata, deciderà del vostro trionfo anche nel mezzo di crocchi di belle ragazze. In questo, le parigine portano la vittoria. Una parigina di spirito a 40 anni ha tuttavia un avvenire di trionfi innanzi a sé. Queste donne non invecchiano mai: elles passent, mais elles ne vieillissent pas.                                                                                                                                                                    FRANCESCO MASTRIANI