LA FINE DI UN REGNO

   « Nelle stagioni seguenti cadde la Sonnambula per cattiva esecuzione, ma ebbe buon esito l’Elisa Fosco di Donizetti, con la Medori, Fraschini e Coletti. Questa Elisa Fosco era, né più e né meno, che la Lucrezia Borgia, battezzata così dalla revisione, perché casa Borgia aveva avuto due Papi. E si inventò quel ʹ Foscoʹ per poter fare il mutamento oltraggioso di lettera, ch’è nel dramma di Victor Hugo: qui si cancella nella nota scena l’iniziale del casato della protagonista; a Napoli si rabberciava in T l’F, e Fosco diventava Tosco. Sembrano cose inverosimili. Eppure tra i revisori della polizia non mancavano persone di talento, come il Rocco, l’Anzelmi, il Cordella e il Mastriani».

.                                                                               RAFFAELE DE CESARE