LETTERA DI ROSSINI

Passy de Paris 17 Ottobre 1866

         Padre Veneratissimo

   Mi corre debito annunziarle avere io ricevuta la pregiatissima sua 5 corrente. In un coi di Lei componimenti di Musica Sacra. Come V. S. può crederlo ho di già percorsi i 4 di Lei lavori con un vivo interesse. Ella ha saputo unire alla dottrina una semplicità, una chiarezza ed una eleganza che ne formano modelli che vorrei pure fossero imitati! Voglia, Padre Veneratissimo, aggradire il tributo della mia ammirazione, e della calda mia riconoscenza pel prezioso dono che le è piaciuto farmi. Io non tralascerò per certo occasione alcuna onde invitare i giovani compositori a seguire il di Lei esempio, e, se fosse possibile, ripristinare la Musica religiosa (sì decaduta) nel suo prisco splendore.

   Io ho ricevuto da Sua Santità una lettera piena di sentimenti generosi e lusinghieri per mio amor proprio: essa però non è abbastanza esplicita nell’accordarmi ciò che domando, e che ritengo indispensabile, cioè, una Bolla che permetta alle donne di poter cantare promiscuamente cogli uomini nelle Basiliche. Per cantare le glorie del Signore fan d’uopo le voci bianche Soprani e Contralti. Mi riserbo lo scrivere in proposito a Sua Santità, tosto che le cose politiche avranno calmato completamente la mente e il cuore del mio amatissimo Pio IX.

   Voglia credermi di Lei candido estimatore e servo.

                                                                                     Rossini.

   Al Reverendo Padre D. Placido Abela. Distinto Compositore di Musica a Montecassino.

  1. Germano – Ex Regno di Napoli

                                                                          FRANCESCO MASTRIANI