TIPI INGLESI

   Vi ricordate della scena del Pranzo di Madelon, nella quale due vecchi amici, Benedetto e Vincenzo, si raccontano la morte simultanea delle loro mogli, e piangono fino a sbellicarsi dalle risa del bizzarro destino che menò nello stesso giorno e alla stessa ora la medesima catastrofe? Orbè questi due tipi si eclissano al paragone de’ due altri seguenti inglesi.

   Un gentleman riceve una lettera sul punto di andarsi a coricare, il suggello nero presagisce una triste notizia: l’Inglese apre il foglio, lo percorre rapidamente, e ponendolo dentro un forziere, dice con flemma al groom: Svegliami di buon’ora domani, affinchè io pianga la mia defunta zia.

   Un’altra volta l’arrivo della lettera viene a sospendere i preparativi d’una barba. John Wood, mercante berrettaio, stabilito a Manchester, riceve la notizia della morte di sua moglie in lontani paesi, nel momento in cui si apprestava il rasoio alla barba… Oh! my wife is dead! Oh mia moglie è morta! esclama.

   La prima volta che questa esclamazione esce dal petto del fabbricante è una formola composta di rammarichi, una orazione funebre, in cui spiccano tutte le virtù della defunta. Il berrettaio crede irreparabile la sua disgrazia, egli dimanda a se stesso se avrà lagrime bastanti per piangere degnamente su tante virtù svanite… Il suo primo voto è di far condurre in Inghilterra le spoglie mortali della defunta; il suo dolore è inquieto pe’mezzi di esportazione funeraria: egli solleciterà dall’ammiraglio il passaggio sopra un vascello dello stato per noleggiare le spoglie mortali della sua metà; farà vestir di lutto tutti i marinari ed i mozzi dello equipaggio; egli andrà a ricevere il corpo sulla riva: le sue lagrime gonfieranno le onde della Manica, e renderanno le sue acque più amare. Oh my wife is dead!

   Alla seconda uscita di questa esclamazione, John Wood ha gettato un pensiero sul danno materiale cagionato da questa catastrofe. Sua moglie era più necessaria di lui al suo commercio, perché essa avea l’arte di attirare gli avventori, tenea i libri di scrittura doppia, e gli facea risparmiare la paga d’un commesso. In questo, un amico di casa, consultato da John Wood sulla risoluzione di far trasportare il corpo di sua moglie, gli dimostra le difficoltà materiali dell’intrapresa. Le spese di trasporto spaventano il vedovo; egli si rassegna a lasciare la defunta sulla terra straniera, ma farà erigere a memoria di lei un monumento di marmo bianco, e vi farà mettere un epitaffio in tre lingue, le cui lettere saranno eternamente bagnate da una cascata artificiale, simbolo di un diluvio di lagrime. Oh my wife is dead!

   Alla terza emissione di doglianza, il berrettaio ha volta macchinalmente la sua attenzione su i mezzi di supplire, al banco, la mercantessa rapita alle industriali faccende: egli sa che nessuna può tener le veci di colei nel suo cuore, ma sa pure che vi sono degli esseri che possono surrogarla nella bottega. L’avventore non deve essere vittima delle leggi della mortalità.

   John Wood ha portato lo sguardo sovra una giovane Miss, cui disgrazie di famiglia hanno ridotta alla condizione di modista; egli dice a se stesso: affiderò a Fanny le cure del magazzino… L’amico l’interrompe mostrandogli il computo delle spese a farsi pel monumento: ventimila franchi!!!… John Wood fa un salto sulla sedia… gli sembra vedere l’ombra della defunta strappargli violentemente dalle mani le chiavi della cassa, e proibirgli di fare un sì colpevole uso dei capitali della comunità. Egli cede alla voce della tomba, scemando di due terzi la somma destinata al monumento; aumenterà le lagrime, e diminuirà le pietre. Oh my wife is dead!

   È la quarta volta che l’accento del vedovo ha fatto sentire la frase dolorosa, ma essa esce ora penosamente dalle sue labbra; vi è meno amarezza nel suo cuore, e sulla guancia sinistra, che il sapone ha rispettata, si vede errare un piccolo segno, foriero del sorriso, perché in fondo al suo cuore è sorto subitamente un pensiero che… John Wood ha guardato Fanny con attenzione, ed ha rapidamente analizzato le qualità fisiche e morali della giovine; ella sostituirà la defunta con vantaggio; dappoichè ha più agilità nelle mani e più volubilità nella lingua: l’avventore non potrà resistere allo sguardo seducente di lei.

   Passano alquanti giorni: non si sente più che a lunghi intervalli: Oh my wife is dead! Alla trentesima esclamazione il berrettaio ha compreso che è di buon gusto innalzare monumenti semplici agli oggetti cari, e che il denaro impiegato sulla terra degli estinti non dà veruna rendita; la defunta si contenterà dunque di una piccola colonna di pietra nera. È certo che dopo due o tre esclamazioni, miss Fanny sarà mistress Wood, e la defunta avrà per solo ornamento della sua dimora un piccolo tappeto di verdura, che cresceva vicino a una semplice croce di legno. Questa è la storia di molti dolori.

                                                                  FRANCESCO MASTRIANI