VOCABOLI DESUETI

 Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:

AC=          Accademia della Crusca

DO=         Dizionario Olivetti

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

Z=           Lo Zingarelli 2009

LL=          Locuzione Latina

N1=           Vocabolario Napoletano  Avallardi 2009

N2=         Vocabolario Napoletano Raffaele Andreoli 2000

TD=          Termine Dialettale

GO=          Google

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati nei sopraddetti, né in altre fonti

abballinare. Ripiegare e alzare i materassi per dare aria ai letti (Z): abballinare le materasse ed all’occorrenza attingere l’acqua dal pozzo e spazzare le stanze. – p.35

accontare. Intendere (Z): Paolo Camilli non si accontava che con pochi e fidati suoi antichi compagni di studio ‒ p.51

aculeio. Aculeo, organo pungente (Z): Il letto gli era un aculeio la poltrona un rovaio. – p.122

addimandare. Nominare, appellare (Z): se pur così può addimandarsi l’amor patrio divenuto arditissima passione. – p.95

adombrare. Rappresentare, oscurare (Z): com’egli esser debba retrivo codino pauroso si adombra di tutto diffida di tutto; ‒ p.4

adunque. Dunque (Z): Nessun danno adunque essa aveva a temere da’suoi fratelli italiani, ‒ p.12

alieno. Contrario, avverso (Z): che non ci permetta veruna oziosa digressione aliena dal nostro subbietto: ‒ p.25

allignare. Mettere radici (Z): che l’odio possa allignare nel cuore di un padre per la sua creatura. – p.106

allistare. Fregiare, listare (Z): avessero valicata la frontiera veneta per allistarsi tra i volontari italiani, ‒ p.14

allogare. Trovare posto, sistemarsi (P): ivi dimenticati da lunghe generazioni che allogati da presenti pigionale: ‒ p.16

anfitrione. Padrone di casa generoso ed ospitale (Z): alla supposizione che il loro anfitrione intendesse parlare della ruina del desinare. – p.71

apostata. Chi rinnega la propria fede (Z): a cui die’le qualificazioni di fedifrago di ribelle e di apostata. – p.149

apparare. Imparare, apprendere (Z): le cose più difficili apparava con una sveltezza superiore alla sua età. – p.34

appo. Presso (Z): prendere stanza appo uno de’pezzi più grossi che stesse a Venezia ‒ p.14

arrogi. Per di più (Z): Arrogi che Frantz-Joseph avea gi stessi squisitissimi gusti paterni ‒ p.47

arroncigliare. Attorcigliare (Z):cominciò Casimiro balbettando e arroncigliando le parole. – p.124

assunto. Asserzione, prova (F): dacchè troppo questo assunto ne menerebbe lungi dal nostro subbietto; ‒ p.79

aura. Venticello leggero e piacevole (Z): su le lagune della regina dell’Adriatico aure più pure e salutari. – p.43

bigio. Colore grigio spento (Z): un cappellino tondo e basso con brevi tese di color bigio. – p.7

biscazza. Bisca, biscaccia (P): A te le disse costui con modi da trivio e da biscazza. – p.75

capere. Entrare, stare (N1): Paolo non cape in sé dalla sorpresa e dalla gioia; ‒ p.132

carteggio. Corrispondenza epistolare (Z): né altri della famiglia si avvedessero di questo assiduo carteggio. – p.53

cattivo. Prigioniero (Z): fosse riuscito a sottrarsi dalle mani di quelli che il menavano cattivo ‒ p.140

cavaliere. Elemento dell’antica fortificazione (Z): Questi due ponti sono a cavaliere del Canal Grande. – p.87

cervogia. Specie di birra (Z): Fritz Wilhelm aveva i capelli del colore della cervogia; ‒ p.27

clangore. Strepito (Z): imperciocchè il clangore delle trombette e il rullo dei tamburi annunciarono tosto l’ora della mischia. – p.133

contumelia. Ingiuria, villania (Z): sfilzava un rosario tutto proprio di contumelie contro gl’italiani, ‒ p.35

convellere. Torcere (Z): Il capitano Random si sentiva convellere. – p.105

cospetto. Esprime meraviglia, sorpresa, disappunto, impazienza (Z): Cospetto! Se non fosse stato per un capitano dello imperiale impero esercito ‒ p.18

curule. Sedia per magistrati maggiori (Z): Il Conte vi si era fatto trasportare su la sua sedia curule, ‒ p.103

discaro. Sgradito (Z): non sarà discaro a’nostri lettori che diam loro una vista rapidissima ‒ p.11

p.82 domandata

duopo. Necessario (AC): è duopo porre i nostri lettori in conoscenza di alcune indispensabili particolarità. – p.26

epperò. Però (Z): Epperò pensate com’egli esser debba retrivo codino pauroso; ‒ p.4

eziandio. Anche (Z): la cui luce era eziandio velata da bruni coltrinaggi abbassati ‒ p.16

fedifrago. Chi rompe i patti (Z): a cui die’ la qualificazione di fedifrago di ribelle e di apostata. – p.149

fiata. Circostanza (Z): il valore del soldato italiano? No mille fiate no. – p.118

figgere. Conficcare (Z): Egli figgea gli occhi spaventati su tutte le gazzette che gli capitavano sotto mano; ‒ p.66

fondaco. Bottega dove si vendevano ritagli di panni (F): A quale uso egli destinasse questi fondachi ambulanti non sappiam dire. – p.7

forbitezza. Nitidezza (Z): E Gigia gliela scriveva con tanta forbitezza ed eleganza ‒ p.55

frugivoro. Chi mangia biada o frutti (Z): di volere un saggio della faccia di questo spettabile frugivoro, ‒ p.7

fumicare. Fumigare, mandare un po’ di fumo (Z): Fumicavano su diversi punti i bivacchi dei volontari; ‒ p.133

giogaia. Valico montuoso (Z): Queste vaste giogaie di montagne le Alpi Noriche, ‒ p.42

grifagno. Fiero, minaccioso (Z): della polizia austriaca che avea gli occhi grifagni spalancati su i confini. – p.95

guarentigia. Garanzia (Z): diventerà per essa una guarentigia d’ordine e di pace, ‒ p.115

guisa. Modo, maniera (Z): in guisa che il giovane che si trovò condotto dal filo di luce ‒ p.16

iattanza. Arroganza, millanteria (Z): l’Italia non avrebbe così spesso avuto a patire le iattanze di questi degenero Galli, ‒ p.85

illo tempore. In quel tempo (LL): prendere stanza appo uno de’pezzi grossi che stesse a Venezia in illo tempore. – p.14

imperciocchè. In quanto (Z): imperciocchè egli era sicuro che il onte Schwatzhofen non avrebbe mai consentito ‒ p.46

imperocchè. Poiché, giacchè (Z): imperocchè lo stesso le sembrava di un re che dall’occidente d’Europa ‒ p.39

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): che si era levato all’impiedi per dare un’occhiata al mare, ‒ p.9

josa. Iosa, in grande quantità (Z):il nostro augusto imperatore ha cannoni e baionette a josa. – p.56

laonde. Per la qual cosa, dunque (Z): laonde il buon triestino alzando le spalle si udiva ad ogni momento esclamare: ‒ p.5

logogrifo. Enigma (Z): avvezzi alle sgrammaticature ed a logogrifi mezzo barbari del loro collega. – p.55

mangiasevo. Soldato austriaco (TD):si accingono a scacciare oltre l’Isonzo l’aborrito mangiasevo. – p.19

maritaggio. Dote femminile (Z): i duecentomila fiorini che il conte dava in maritaggio a sua nipote Gigia! – p.48

mercatante. Mercadante, mercante (Z): I suoi 65,000 abitanti uomini e donne vecchi e fanciulli sono più o meno mercatanti. – p.4

mercè. Aiuto altrui (Z): la mercè delle sue leggi severe e del suo terribile Consiglio dei Dieci, ‒ p.83

mongibello. Persona furiosa o testa calda (P): Aspettava che il mongibello avesse dapprima vomitato i suoi scorbuti. – p.125

nembo. Schiera di persona, nube bassa e scura (Z): farà strepito farà lagrima ma sarà un nembo passeggiero. – p.121

nespola. Corbelleria (F): forse il vecchio austriaco non trovò nel suo dizionario particolare una nespola abbastanza significativa. – p.125

nimistà. Ostilità (Z): si attirò addosso a poco a poco la nimistà ed in appresso le aperte ostilità ‒ p.84

novellamente. Nuovamente (F): dove un giorno insorgessero novellamente i Veneti a tentare la liberazione del loro paese ‒ p.51

nutricare. Nutrire (Z): come si nutricasse per la scambievole ammirazione delle virtù che adornavano l’uno e l’altra. – p.53

obelisco. Monumento commemorativo egizio (Z): e suo marito era asino quanto un obelisco in tutto ciò che usciva dalle regole di interessi e di proporzioni. – p.33

panegirico. Orazione, scritto di lode (Z): non mancava all’obbligo suo di scrivere nelle sue colonne lunghi panegirici ‒ p.5

paterino. Eretico in generale (Z): dicea tra se nelle lunghe e penose sue giornate il vecchio paterino martellato. – p.122

pelasgico. Relativo ai Pelasgi, antico popoli (Z): non andarono perduti i preziosi depositi dell’antica civiltà pelasgica. – p.83

pensamento. Pensiero (Z): A quelli suoi compagni egli arrischiavasi di comunicare qualche suo pensamento ‒ p.51

perciocchè. Perché (Z): questo amore si accresceva perciocché la presente sua moglie Ludovica ‒ p.32

perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè sendo militare gli sarebbe stato di grave impaccio l’aver sulle braccia una bimba; ‒ p.31

piattonata. Colpo di sciabola dato col piatto della lama (Z): scacciava i tedeschi con piattonate ai reni e con calci ai lombi. – p.28

porre. Ponere (Z): farlo nominare capitano non sì tosto l’occasione glie se ne fosse porta. – p.44

pria. Prima (Z): aspettare un altro pochetto pria di conoscere il risultato della misteriosa conversazione dei due amanti. – p.78

privativa. Monopolio (Z): contribuzione gli dava in sigari e in carte da giuoco generi di privativa. – p.48

qualsivoglia. Qualsiasi, qualunque (Z): e risoluto a non piegarsi dinanzi a qualsivoglia minaccia, ‒ p.103

rabesco. Scrittura decifrabile a fatica (Z): l’ampia veste da camera di seta con rabeschi ricamati in oro. – p.103

rapè. Detto di tabacco da fiuto (Z): si rimpinzò di rapè i due versanti dello appennino facciale, ‒ p.55

retrivo. Contrario od ostile al progresso (Z): Epperò pensate com’egli esser debba retrivo codino pauroso; ‒ p.4

riciccillazione. Speranza di ritorno al trono di re Francesco di Borbone (GO): reverendo arciprete che sognava ad occhio aperto la così detta riciccillazione. – p.69

rinfocolare. Riaccendere, attizzare (Z): ella si risentiva vie più rinfocolare nel cuore odio istintivo per l’oppressore della Venezia sua patria, ‒ p.40

rovello. Tormento (Z): La conclusione che ei dove a trarre dal suo ragionamento era ciò che gli dava maggior rovello; ‒ p.58

sciloma. Ragionamento lungo e vano (P): A questo punto del suo sciloma si fermò di nuovo il Casimiro per prendere fiato. – p.58

scorbuto. Brutta parola (TM): Aspettava che il mongibello avesse dapprima vomitato i suoi scorbuti. – p.125

sicurtà. Sicurezza (Z): Con tutto ciò non siamo in piena sicurtà dagli agguati che ci tendono ‒ p.56

solecismo. Uso errato di sintassi o morfologia (Z): e commettea tremendi solecismi in ambo queste lingue. – p.55

subbietto. Soggetto (Z): che non ci permetta veruna oziosa trasgressione aliena del nostro subbietto; ‒ p.26

subitamente. In modo improvviso (Z): il cui scopo ella indovinò subitamente con quella sagacia ‒ p.107

surrogare. Sostituire (Z): epperò destinavali a surrogare in altre parte dell’Impero le soldatesche alemanne e slave, ‒ p.94

svellere. Strappare (Z): D’altra parte ti confesso che io mi sento svellere il cuore al pensiero di doverti allontanare da me… ‒ p.57

tempone. Allegria, festa (Z): Frantz-Joseph si dava il miglior tempone che poteva, ‒ p.48

tremuoto. Terremoto (Z): Ci sono uomini che rappresentan nel mondo ciò che vi rappresentano la peste e il tremuoto. – p.79

tric-trac. Fuoco d’artificio (N2): che per volgere di una decinella di anni non si sarebbe sparato un tric-trac in tutta Europa; ‒ p.66

trivio. Luogo da prostitute (Z): A te le disse costui con modi da trivio e da biscazza. – p.75

ugna. Unghia (Z): che dovunque la terra fosse stata calpestata dall’ugna del suo cavallo, ‒ p.80

ulema. Esperto di scienza coranica (Z): Il buon cristiano cattolico bestemmiava come un buon ulema; ‒ p.122

unqua. Mai (Z): come s’ei fosse unqua possibile che italiani si battano contro italiani. – p.14

venia. Scusa, compiacenza (Z): il consentimento e la venia ad un tal divisato matrimonio. – p.90

verbigrazia. Per esempio (Z): certi pruriti strambi come verbigrazia della libertà e della indipendenza. – p.4

verecondia. Pudore (Z): Impertanto per naturale verecondia in una fanciulla il silenzio del quale Gigia erasi chiusa, – p.61

veroncello. Terrazzino (Z): noi lasciammo la Gigia nel momento che affacciavasi ad un veroncello nel palazzo del conte ‒ p.78

vessato. Molestato (Z): han creduto ch’io fossi intrinseco di quel capitano e non mi hanno vessato. – p.18

vieppiù. Sempre più (Z): quelli che vieppiù cozzano tra loro per natura invincibilmente antipatica. – p.42