VOCABOLI DESUETI

 Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:

AC=          Accademia della Crusca

DO=         Dizionario Olivetti

DEA=      De Agostini

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

SN=          Schedario Napoletano di Giuseppe Giacco

TB=          Tommaso Basileo

TL=          Tesoro Lingua Italiana

Z=           Lo Zingarelli 2009

LL=          Locuzione Latina

N1=           Vocabolario Napoletano  Avallardi 2009

N2=         Vocabolario Napoletano Raffaele Andreoli 2000

TC=          Termine Camorristico

TD=          Termine Dialettale

TS=          Termine Straniero

GO=          Google

W=           Wikipedia

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati nei sopraddetti, né in altre fonti

abballinare. Ripiegare i materassi (Z): indi ordinò che questo si disfacesse e che le materasse si abballinassero, ‒ Pag.39.VI.

abbarbicato. Radicato (Z): gli alberi al suolo in cui sono abbarbicati i licheni alle pietre su cui crescono. ‒ Pag.11.I.

abbatuffolato. Aggrovigliato, avvolto disordinatamente (DO): i peperoni o le zucchettine o le melanzane, che egli vendeva alla minuta in tanti piattelli che aveva abbatuffolati accanto alla padella. ‒ Pag.76.III.

accolito. Chi serve il sacerdote all’altare (Z): come pure il primo corista, il tesoriere, il sagrestano, l’accolito e il decano dei chierici? – Pag.38.II

adombrare. Oscurare (Z): potrebbero giustamente adombrare la schifiltà di quelle persone che per la loro età, ‒ pag.XI.I.

adontare. Sdegnare (Z): se non si adonta di essere ascritto in questa vergognosa categoria. – Pag.23.II.

adusto. Inaridito (Z): La dama abbracciò con estrema tenerezza il suo adusto adoratore, ‒ Pag.37.I.

affastellare. Mettere alla rinfusa (Z): metteva una cannuccia larga nel fascio delle secche, affastellava il lavoro; ‒ Pag.35.IV

aggio. Maggior valore (Z): e prendono degli aggi scandalosi in su le scritture da essi procurate. – Pag.119.I.

aggrampata. Aggrappata (P): e una volta che le ha aggrampate non le lascia andar se non disseccate fino allo scheletro. – Pag.59.VII.

aggroppare. Avvolgere, avviluppare (Z): Quindi è che si aggrappano intorno ai frati questuanti, ‒ Pag.60.VI.

agguagliare Pareggiare (Z): e che possono agguagliarsi alle più reputate tra le romane costruzioni. – Pag.64.IV.

agiamento. Luoghi di decenza (Z): parte ne furono gittati negli agiamenti, ‒ Pag.138.III.

aggranfare. Aggranfiare, afferrare con le unghie, rubare (Z): è una spilorceria quel che ti mette in mano; e la maestra ad aggranfare ogni cosa. – Pag.108.VIII.

allogato. Sistemato (Z): che di repente si vede allogato alla testa della famiglia. – Pag.82.IV.

allumare. Accendere (Z): ed io penserò ad allumarle due ceri dinanzi, ‒ P.16.VI.

alma. Anima (Z): pareano sfuggire il raggio dello altrui sguardo come un testimonio importuno dell’alma. ‒ Pag.81.VIII.

almanco. Almeno (Z): e non li lascian andar via se non ne hanno almanco carpito un estratto o un primo eletto. – Pag.60.VI.

amanuense. Scrivano, copista (Z): Stefano pensò di far capo da lui per essere collocato o come amanuense nello studio dello scritturale ‒ Pag.81.IV.

ambulacro. Corridoio, luogo da passeggiare (P): e contenente un adito o ambulacro coperto per le genti a pratica. – Pag.68.IV.

ammaccare. Schiacciare (N1): Avete provveduto signori legislatori ad ammaccare le usure de’padroni di casa? – Pag.50.X.

amminicolo. Element accessorio (Z): un oriuolo con catena di similoro ed altri piccoli amminicoli di vestitura cavalleresca. – Pag.94.VII.

anacoreta. Eremita (Z): le più conte storie di santi anacoreti ci mostrano di quanto poco cibo abbia strettamente bisogno l’uomo per mantenersi in vita ‒ Pag.119.V.

annoso. Che ha molti anni (Z): si riscaldavano gli annosi pini del bosco per averne la resina… ‒ Pag.115-VI.

antacido. Antiacido, medicamento (Z): fatte le debite abluzioni e sorbito il solito grano di antacido ‒ Pag.10.VII.

antrace. Infiammazione della pelle (Z): dove era ita per guarirsi di un antrace che si disseccò perfettamente… ‒ Pag.72.II.

apato. Indolente, apatico (Z): Apati inerti e indifferenti ad ogni bene della patria e di sé stessi sono il pallido e tremante onanista, ‒ Pag.14.IX.

apoftegma. Motto breve e arguto (Z): con gli apoftegmi della polverosa sapienza degl’ in-quarto o degl’in-ottavo. – Pag.131.V.

apologista. Difensore, sostenitore (Z): né tenteremo di farci gli apologisti di noi stessi. – Pag.108.X.

apparato. Imparato, appreso (Z): Suo padre disperato che suo figlio non aveva apparato la lingua du Cicerone e di Virgilio, ‒ Pag.5.I.

appigionasi. Cartello con questa voce (P): fece appiccare sul portone del suo palazzo un grande appigionasi in cui si leggea: ‒ Pag.81.V:

appo. Presso, accanto (Z): Appo le menti volgari ed in generale tra il popolo minuto, ‒ Pag.55.I.

apponere. Indovinare, attribuire (Z): Né ciò mai si apponeva il povero diavolo. – Pag.31.IV.

appresentare. Mettere davanti, far vedere (Z): qualche cosa di sinistro era in tutto ciò che le si rappresentava allo aspetto; ‒ Pag.90.VIII.

arabescata. Coperta di segni simili d arabeschi (Z): Non fiatate, non distogliete colui che vi sta innanzi alla grandiosa e arabescata scrivania… ‒ P.140.VI.

arcadica. Frivola, leziosa (Z): avrete lette in tutte le strenne  che si stampavano in Napoli nell’epoca arcadica in cui, ‒ Pag.14.I.

arrabattare. Sforzare (Z): i poliziotti si arrabattavano per acchiappar tutt’i medici che lor capitavano sotto le unghie ‒ Pag.32.VI.

arrogare. Attribuire senza averne il diritto (Z): voi vi arrogate il dritto di gittarci in faccia lo scherno e l’infamia; ‒ Pag.39.IX.

arsicciata. Bruciacchiata (Z): colle scarpe sporche di fango o arricciate dalla polvere. – Pag.47.VII.

aruspice. Sacerdote divinatorio (Z): come gli aruspici quando s’incontravano per le vie. – Pag.92.I.

asciolvere. Colazione merenda (Z): Ecco una parca merenda un socratico asciolvere ‒ Pag.12.III.

ascondere. Nascondere (Z): sperando che l’anima gemella si ascondesse sotto questo punto di somiglianza ‒ Pag.9.I.

ascritto. Camorrista neofito (TC e NdL): L’ascritto dopo aver salutato l’assemblea venne sottoposto al salasso sul braccio sinistro, ‒ Pag.111.III.

aspersa. Cosparsa (Z): Se un dì, come io spero la vostra anima aspersa d’issopo si monderà, ‒ Pag.68.IX.

asserto. Affermazione (Z): Comechè Angelo Montella si ostinasse a negare l’asserto e a dirsi innocente, ‒ pag.31.IV.

astringere. Obbligare, costringere (Z): perciocché l’usura l’astringe nelle sue infami spire finchè non giunge a soffocarla, ‒ Pag.67.V.

assioma. Principio evidente (Z): formano un assioma indiscusso anzi un precetto per non dire un domma di fede ‒ Pag.59.X.

atrabiliare. Irascibile, bilioso (Z): le diatribe di quegli atrabilari che si scagliano con tutta l’impetuosità de’loro temperamenti ‒ Pag.7.III.

attagliare. Adattare (Z): quelle dottrine che si attagliano e si affanno alla propria attitudine. – Pag.16.III.

aura. Venticello leggero e piacevole (Z): Il suo amore è felice perché libero come un’aura, ‒ Pag.64.III.

auto-da-fè. Condanna pubblica (W): tranne il caso non improbabile che il popolo non faccia un auto-da-fè di tutte le case. – Pag.7.VII.

avemmaria. Ora del tramonto (Z): Da poco era suonata l’avemmaria di tal che un residuo della luce diurna non rischiarava ­‒ Pag.28.III.

avvegnachè. Benchè, sebbene (Z): avvegnachè fosse stato mestieri porre il piede sulla testa del padre ‒ Pag.69.III.

avvoltolare. Avvolgere (Z): ad un maiale ch’ei non debba avvoltolarsi nel brago per non insudiciarsi. – Pag.133.III.

baccanali. Baldorie, gozzoviglie (Z): ricordano i più impuri baccanali del paganesimo. – Pag. 54.X

banda. Lato, parte (Z): D’altra banda io non ho lunghi altri giorni a vivere sulla terra… ‒ Pag.81.IX

barbisontore. Barbiere (Z): se ne andò a ritrovare Carmine Esposito in una lurida bottega da barbisontore ‒ pag.121.III

bardascia. Ragazzaccia, giovinastra (Z): recossi un dì alla Imbrecciata per fare incetto delle più belle bardasce. – Pag.112.VIII

bargello. Sbirro, poliziotto (Z): e farà la spia per vostro conto e vi salverà dal bargello. – Pag.113.I

bariglione. Barile lungo e rotondo (Z): che il diavolo affogò l’anno passato in un bariglione d’asprino. – Pag.38.V

bassetta. Antico gioco d’azzardo (Z): Si giuocava alla bassetta. – Pag.93.I

basso. Abitazione a livello stradale (Z): L’invenzione de’bassi cioè delle case a terreno, ‒ Pag.60.III

bazzica. Gioco di carte (Z): mentre alla bazzica una piastra si guadagna in dieci minuti ‒ Pag.126.III

bello giovine. Guappo (TC); La finiamo o no bello giovine si fece a dire Capostuorto dimenando il capo ‒ Pag.85.VIII

berta. Burla, beffa (Z): egli fa la berta a’medici e dichiara colla maggiore impudente sicurezza ‒ Pag.6.I

biasciare. Balbettare, biascicare, mangiare lentamente (Z): La vecchia era occupata a biasciare un bracciatello, ‒ Pag.83.III

bircia. Guercia, strabica (Z): quella bircia dal volto pallido e paffuto che ficca il naso in tutti i racconti, ‒ pag.141.VIII

biroccio. Carro a due ruote (Z): un gran numero di calessi di carrettelle di birocci a quattro o cinque rozzi sedili; ‒ Pag.84.III

biscazza. Bisca, biscaccia (P): non è a dire come egli si desse buon tempone nelle biscazze e nelle canove, ‒ Pag.49.VI

blandizie. LusingA (Z): Gli agi le blandizie di ogni genere che Giulia trovò nella casina della francese ‒ pag.46.II

bo-botta. Specie di revolver (TC e NdL): è una figliuola che starebbe bene anche in faccia alla bo-botta. – Pag.119.III

borderò. Distinta di documenti (Z): gli uomini del catasto, della carta bollata dei borderò, de’certificati d’iscrizione, ‒ Pag.76.VIII

borea. Settentrione, vento gelido (Z): talune pigliano borea e si dirigono a Londra la capitale dove la prostituzione parla quasi tutte le lingue del mondo, ‒ Pag.24.I

bottaglia. Stivale da acqua (P): covre i calzoni di casimirro bianco e le lucidissime bottaglie con gli speroni. – Pag.143.VI

bracciatello. Sorta di ciambella dolce (P): La vecchia era occupata a biasciare un bracciatello, ‒ Pag.83.III

brago. Fango (Z): ma era lo stesso ch’ei non debba avvoltolarsi nel brago per non insudiciarsi. – Pag.133.VIII

bric-a-brac. Insieme di anticaglie (Z): Questa specie di bric-a-brac tratto dalle antiche magioni feudali ‒ Pag.139.VI

bruffo. Il complesso degli oggetti rubati (TC e NdL): ovvero buscarsi la quarta parte del bruffo mettendosi però a rischio della intrapresa, ‒ Pag.128.III

buccinato. Sparso la voce (Z): proprio in quel tempo in cui erasi buccinato nel rione aver lui beccato un bel ternuccio al giuoco del lotto. – Pag.44.III

bulimico. Anoressico, chi ha sempre fame (Z): il suo appetito è sempre uguale bulimico benché fumi più di venti sigari al giorno. – Pag.6.I

bulletta. Polizzino da matrice di un libro (P): che spendono un fiume di denaro per rilegature di libri, non leggono de’libri che le sole bullette. – Pag.144.VI

buontempone. Allegro, gioviale (Z): non è a dire come egli si desse buon tempone nelle biscazze e nelle canove, ‒ Pag.49.VI

cacciatore. Servo in livrea che sedeva vicino al cocchiere (Z): avea la sua carrozza, il suo palco al S.Carlo, il suo casino al Vomero, il cacciatore, il cocchiere il cuoco ‒ Pag.59.II

caleva. Interessava, stava a cuore (Z): E non le caleva di farsi rubare pel costo di questo cibo ‒ Pag.69.II

camarilla. Consorteria (Z): da non offendere i principî della curia arcivescovile o della camarilla di Corte: ‒ Pag.28.X

camerone. Grande sala senza ornamenti (P): se ne andava dunque a dormire nel camerone con la sua druda e coi due figlioli di costei ‒ Pag.57.III

camminante. Meretrice che abbandona la casa di tolleranza (TD e NdL): ma io domani ti farò arrestare come camminante, ‒ Pag.92.VIII

campare. Sfuggire, scampare (Z): come se avessero voluto campare da quella vista orrorosa. – Pag.83.III

camuso. Schiacciato (Z): un naso camuso apriva due larghe fosse sul muso di maiale. – Pag.37.VI

canchero. Persona molesta e importuna (P): Il più fecondo in invenzioni e scoperte era quel canchero di Fustagno, ‒ Pag.72.VI

canòva. Cantina (Z): due uomini erano seduti dappresso una tavola in una specie di bettola o di cànova nel Fondaco lungo, ‒ Pag.28.III

capo o croce. Testa o croce. Gioco con una moneta (N1): Il guaglione passa la sua giornata a giocare co’suoi compagni alle pallottole, alle piastrelle a capo o croce. – Pag.61.III

carcel. Carcella, lampada ad olio (DA): Quella luce delle carcel, quelle facce di uomini e di donne, ‒ Pag.96.II

carita. Prediletta (N1): Madama Antonetta era dunque una tribade e la sua carita era la piccola Giulia, ‒ Pag.53.II

carpecato. Butterato (N1 e NdL): Questo giovine era conosciuto nel quartiere col nome di Carminiello u Carpecato. – Pag.31.III

cascimirro. Adattamento di cachemire (Z): una lunga veste da camera con nappe d’oro covre i calzoni di casimirro bianco ‒ P.143.VI

catilinata. Catilinaria, filippica (TM): La parola che la Clementina avea nella sua catilinata proferito più di cento volte era stata Vajassa. – P.32.VII

ceduo. Bosco che si taglia periodicamente (Z): Il taglio di un bosco ceduo a S.Paolo presso Nola. – Pag.113.VI

cenciaiuolo. Rivenditore di stracci (Z): aveva esercitato per parecchi anni il mestiero di cenciaiuolo ne’quartieri del Pendino, del Mandracchio e del Lavinaro. – Pag.32.III

cenigia. Cenere (Z): Una faccia scarna, livida, dal colore della cenigia si disegnava nell’ombra come sinistra apparizione. – Pag.34.V

cercina. Involto di panno a forma di cerchio (Z): I suoi biondi capelli erano adorni d’una maniera di cercine bianco con fiorellini bianchi e verdi, – Pag.41.II

cesso. Gabinetto, latrina (Z): il cesso è nel mezzo della stanza o a fianco del letto, ‒ pag.113.V

cespite. Fonte di guadagno (Z): formavano un gran cespite della ricchezza mobile di Madama Antonetta. – Pag.29.II

chiassuolo. Strada stretta, meno che vicolo (Z): Qualche feroce che si trovò a passare per quel chiassuolo cacciò il naso in quel tafferuglio, ‒ Pag.55.III

cianciosa. Leggiadra, vezzosa (Z): Le vesti! Oh questa è cianciosa davvero! – Pag.92.VIII

cinabro. Color rosso brillante (Z): circondato da un cinabro più delicato e gentile. – Pag.23.I

ciompelleria. Cosa fatta da ciompo, grullo (Z): Ma ci dicono quelli che prestata fede a queste ciompellerie, ‒ Pag.62.X

cocchiume. Foro, apertura di botte (Z): Si tratta semplicemente di levarti il cocchiume di sbellicarti. – Pag.15.IV

cocollato. Chi porta la cocolla, frate (P): Allora il cocollato questuante è fatto segno di assedi più tenaci, ‒ Pag.61.VI

comarellismo. Comportamento da chiacchierona (TM): la simpatia sensuale della napolitana senza il comarellismo delle mie compaesane, ‒ Pag.25.I

combibbia. Bevuta fatta all’osteria (P): si ritrovavano in sull’ora del mezzodì per trarre a far combibbia in qualche cànova ‒ Pag.72.VI

comechè. Comunque, sebbene (Z): comechè sempre velato da quel santo pudore che dalle lettere non debbe mai scompagnarsi. – Pag.XI.I

commendatizia. Raccomandazione (Z): pel quale aveva una commendatizia scrittale dal rinomato medico di Parigi, ‒ Pag.38.I

comparatico. Vincolo tra compare e comare (Z): senza parlare del comparatico che il grido dei suoi gruzzoletti di doppie gli avea creato ‒ Pag.49.VI

conasse. Giovane onesta (TS e NdL): Che cosa avremmo fatto se avessimo dovuto limitarci a tenere in casa quella conasse di Blandina? – Pag.40.II

concione. Discorso pubblico (Z): a cui sembrava che accennasse frequentemente nella sua concione. – Pag.78.X

congerie. Insieme di cose confuse (Z): e tra tutta quella sterminata congerie di libri, di opuscoli e di giornali ‒ Pag.96.III

conte. Conosciute, note (Z): D’altra parte le più conte storie di santi anacoreti ci mostrano ‒ Pag.119.V

contr’ora. Ore pomeridiane dedicate al riposo (Z): Il mennonista ha inventato la contr’ora, ‒ Pag.11.VII

conventicola. Riunione di persone per fini disonesti (Z): ei si fosse tenuto sempre lontano dalle conventicole e da’comitati, ‒ Pag.98.V

coorte. Insieme di persone  di cose (Z): il freddo e tutta la infinita coorte delle privazioni che si pativano in quell’ospizio, ‒ Pag.99.III

cordellaio. Commerciante di cordelle (TL): Dimorava colà la famiglia di un cordellaio. – Pag.32.V

correggia. Cinghia di cuoio (Z): calzoni larghi a paletta stretto alla serra da una correggia di pelle nera; ‒ Pag.30.III

coruscare. Risplendere (Z): sicchè la si vide coruscare di lunghi lacciuoli d’oro, di smaniglie, di anella e di orologetti, ‒ Pag.68.III

coverchio. Coperchio (Z): è meglio che gli affari della pentola non li sappia che il coverchio. – Pag.43.VI

crapola. Crapula, mangiare e bere smoderatamente (Z): Ma che non può l’amore del denaro l’odio al lavoro e l’abito della crapola? – Pag.23.II

crapolona. Crapulone, chi mangia troppo (Z): La ricchezza, rapace, dissoluta, crapolona e accidiosa trovò comodissimo il salvarsi dall’inferno ‒ Pag.48.V

crinolino. Tessuto di cotone (Z): Era una veste di mussolo bianco, corta e rigonfia da uno spropositato crinolino; ‒ Pag.77.VI

cristijesu. Giaculatoria (TM): E bisogna dire i Cristijesu anzi che starmi a fare questi lamenti attorno. – Pag.39.V

cujusso. Sentenza latina (P): credendo che basti l’aver costoro apparato a recitare quattro cujussi e a tirare sulla carta lunghe aste. – Pag.57.I

curandaia. Operaia tessile (Z): Esercitava o aveva esercitato il mestiero di curandaia; ‒ pag.36.VIII

ciprigna. Afrotide (Z): perciocché la sua immaginazione cavalcava pei rosei campi della dea ciprigna. – Pag.83.VI

depreziazione. Diminuzione di stima verso se stessi (TM): bisognerebbe rialzar la dignità dell’uomo in quegli uomini caduti per lunga servitù nella depreziazione di sé medesimi. – Pag.40.X

derelizione. Abbandonamento totale (F): tra perché la vista di tanta derelizione e miseria in cui la famiglia era caduta ‒ Pag.119.V

diaspro. Fermezza, durezza d’animo (Z): Donna Maria faceva il possibile per intenerire quel cuore di diaspro; ‒ Pag.104.VIII

dirozzata. Affinata (Z): la signora Clementina si era dirozzata ma per tema di non cadere nella trivialità, ‒ Pag.14.VII

discaro. Sgradito (Z): per la loro originalità potranno forse non riuscire inopportuni e discari. – Pag.125.IX

discenti. Discepoli (Z): E tutta questa roba non può uscire dalla meschinissima mercede (parliamo sempre delle discenti nell’arte). – Pag.56.VIII

dorme, si faccia . Si uccida (TC e NdL): eseguisci tra le ventiquattr’ore questa obbedienza. Si faccia dorme lo Sciamenco. – Pag.125.III

ebdomadaria. Che accade ogni settimana (Z): la prostituzione clandestina sfugge alla matricola governativa, alla doppia visita ebdomadaria, ‒ Pag.49.VIII

effemeride. Almanacco, lunario (Z): Avrete letto il suo nome in parecchie effemeridi della nostra città, ‒ 9.I

egida. Protezione (Z): si nasconde sotto l’egida costituzionale della inviolabilità del domicilio. – Pag.103.I

elegia. Dolore morale (Z): Non rinunziamo a toccare questa desolante elegia. – Pag.108.V

elettricismo. Elettricità (Z): Non pioveva ma una gran massa di elettricismo era nell’aria umida e agghiacciata; ‒ Pag.13.VI

emuntore.  Organo destinato all’eliminazione di materiale di rifiuto dall’organismo (Z): La prostituzione è una di quelle piaghe indispensabili alla vita sociale come certi emuntorii alla vita fisica. – Pag.57.VIII

epicedio. Componimento funebre (Z): E questo fu tutto l’epicedio che ella recitò in su la tomba della genitrice. – Pag.72.II

epicurea. Che conduce una vita di piaceri (Z): La società spensierata beffarda materialista epicurea che passa daccosto al mendico, ‒ Pag.58.V

epperò. Però (Z): la miseria è anche una delle piaghe più disgustose a vedersi epperò ognuno torce da essa lo sguardo e da essa allontanasi ‒ Pag.8.V

epulone. Persona ricca ed egoista (Z): farne la più grande meraviglie quegli epuloni che non si sentono mai sazi, ‒ Pag.119.V

eruca. Bruco (Z): la mollezza propria di queste eruche accidiose e svogliate ad ogni maniera di lavoro. – Pag.30.III

esiziale. Dannoso, funeste (Z): dovendo svolgere altra piaghe non meno esiziali della società nostra. – Pag.45.VII

estollere. Innalzare (Z): e non rifiniva mai di estollere le virtù di quel giovanetto, ‒ Pag.82.IV

estorquendogli. Carpendogli (Z): estorquendogli non pur le sostanze ma la virilità nascente. – Pag.110.IV

eziandio. Anche (Z): ma eziandio sottoporre ad un codice speciali di regolamenti una grande sezione femminea di queste classi pericolose. – Pag.X.I

face. Fiaccola (Z): la patria è quella che tiene perpetuamente accesa nel nostro cuore questa face di affetti: ‒ Pag.108.V

fantasmagoria. Insieme di illusioni o visioni (Z): la rappresentava il passato come una fantasmagoria ‒ Pag.19.IX

farsaiuolo. Chi ha il carattere della farsa (DO): Il guaglione napolitano è farsiuolo per eccellenza. ‒ Pag.61.III

fascinazione. Fascino, malia (Z): voleva fuggire sottrarsi da quell’incubo da quella fascinazione; ‒ Pag.96.II

fastigio. Grado massimo di qualcosa (Z): era felice nella sua miseria più che il milionario ne’suoi fastigi e nelle sue lussurie. – Pag.90.V

fattizio. Non naturale (Z): che sperava carpir dal giuoco già introdotto il lustro fattizio che affettava. – Pag.90.II

fatua. Vuota, frivola (Z): perocchè credono le fatue tanto più elevarsi quando più degradono ed avviliscono quelli. – Pag.15.VII

feracissima. Fertilissima, fecondissima (Z): per la natura feracissima del suo suolo per le sue gloriose tradizioni ‒ P.108.X

feroce. Sbirro di polizia borbonica (TC o NdL): perché Nicola non mancava di menarli a bere il lato debole de’feroci. – Pag.49.III

fiata. Circostanza (Z): e canta la canzone del popolo accompagnandosi tal fiata con uno scacciapensieri. – Pag.64.III

fomentare. Istigare, incoraggiare (Z): La stessa tirannide fomentava la mendicità del nostro paese ‒ Pag.32.VI

fomite. Stimolo (Z): e danno agio e fomite a non pochi vizi e cattivi abiti che di gravi mali diventano cagione. – Pag.14.III

fondaco. Parte di una città dove vivono i segregati (P): L’infelice abitante di un fondaco di un sopportino o di un umido basso ‒ Pag.113.V

forese. Chi vive in campagna (Z): sendo egli amatore appassionato delle forme e de’colori delle foresi e delle campagnuole. – Pag.14.VII

foriere. Che precede e annunzia (Z): Erano i primi segni forieri dell’appello al ritiro: ‒ Pag.48.II

fornito. Eseguito (Z): A capo di pochi minuti Stanislao ebbe fornito il fatto suo. – Pag.105.II

fratria. Società, confraternita (P): soprannome che Vitale avea ricevuto nella fratria della camorra ‒ Pag.12.IV

fregola. Vogliosa, smaniosa (DO):  La mamma travedea per questa fregola e imponea siffatta preferenza al dabbenuomo del marito, ‒ Pag.129.VI

frine. Cortigiana, etèra (Z): Colla mano sulla coscienza solleverò il velo che copre la frine impudica, ‒ Pag.21.I

frullo. Non rilevare nulla (P): s’impacciano un frullo di quel che essi sieno divenuti. – Pag.20.III

fuco. Maschio delle api (Z): Carolina cadde come un fiore nel mezzo di que’fuchi ‒ Pag.74.II

fugare. Far fuggire, dileguare (Z): Ella si era lasciata fugare da un uffiziale svizzero che la menò a Palermo, ‒ Pag.115.IV

furare. Rubare (Z): sarebbe crudeltà il furarli dagl’innocenti trastulli che bramano. – Pag.61.I

furfuracea. Forforacea, pianta ricoperta di squamette (Z): su la quale l’erpete avea gittato le sue scaglie furfuracee ‒ Pag.29.III

galantomismo. Comportamento di chi è galantuomo (Z): Don Antonio avea sfacciatamente rotto in visiera al galantomismo, ‒ Pag.71.VII

gallico. Dell’antica Gallia (Z): questa cifra può darci un’idea del progresso o della decrescenza dal gallico morbo tra noi. – Pag.63.VIII

gaudeamus. Godimento spensierato (Z): Pasquale era quel che dicesi un giovalone e amicissimo del gaudeamus, ‒ Pag.72.X

giaconetto. Tessuto leggerissimo di cotone (Z): forse che l’hai lasciata qui la tua veste nuova di giaconetto che mi è costata un sangue. – Pag.92.VIII

giamberga. Persona del ceto mezzano (Z e NdL): e questa volta non mi scappa la giamberga il tuo innamorato… ‒ Pag.38.VI

giuggiola. Frutto o pasticca dolce (Z): e comprò per essi delle giuggiole e delle merende di cui Luigino mangiò alquante… ‒ Pag.83.III

giuntatore. Imbroglione, truffatore (Z): da gentiluomo insomma era diventato giuntatore e baro. – Pag.107.II

gramaglia. Drappo funebre (Z): Napoli mesta e taciturna in gramaglie area spopolarsi di vivi e popolarsi di morti. – Pag.72.X

guaglione. Monello (Z e NdL): Il guaglione è il re di Napoli è padrone assoluto del suolo sebezio, ‒ Pag.60.III

gualchiera. Macchina che batte il tessuto lavato (P): Un parente di sua madre aveva una gualcheria a Scafati. – Pag.80.IV

guappo. Camorrista (Z): scorgere in questo giovinotto uno di quelli appartenenti alla famiglia de’guappi o de’camorristi del popolo minuto. – P.30.III

guari. Molto, assai (Z): ci occasionva questo pensiero con un articolo pubblicato non ha guari sotto il titolo. – Pag.27.II

guarnellino. Sottoveste (Z): avea messo questo demone in guarnellino a fianco di Blandina nello intento di depravar la figlia. – Pag.59.II

guazzo. Tecnica pittorica (Z): certi genietti che vi erano dipinti a guazzo forse da’tempi di Carlo III o anche più in su. – Pag.43.VIII

guisa. Modo, maniera (Z): né in altra guisa avrebbe potuto giustificare la mancanza di questa promessa ‒ Pag.43.I

guttaperca. Plastica (Z): nelle mani di questa creatura l’ufficio di un giocherello di legno, di gomma o di guttaperca. – Pag.27.VII

havvene. Vi sono (TM): e havvene di quelli che son pur giunti a costituirsi un piccolo capitale. – Pag.46.VII

holle. Le ho (TM): perché sono astemia per natura e non mangio carne perché holle a schifo. – Pag.122.VIII

idra. Calamità, degenerazione (Z): Guai ai prigionieri che non avessero denaro abbastanza da gittare nella fauci di questa idra! – Pag.10.IV

immantinente. Subito, senza indugio (Z): Tutte le malvage passioni han questo di terribile che uccidono immantinente la freschezza dell’età giovanile. – Pag.98.IV

immarcescibile. Imperitura (Z): s’ella aspetti solo da Dio una corona immarcescibile nel cielo, ‒ Pag.52.I

immondezza. Immondizia (Z): La miseria si nasconde nelle grandi città come l’immondezza si nasconde nelle case; ‒ Pag.8.V

imperciocchè. In quanto (Z): imperciocchè in quel tempo era impossibile di ottenere un permesso dal ministro di guerra. – Pag.37.I

imperocchè. Poiché, giacchè (Z): imperocchè in su i sei o sette anni già si è sviluppato il germe di quelle virtù ‒ Pag.56.I

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi»  (DO): Gli stati si dissanguano per mantenere all’impiedi numerosi eserciti e polizie ‒ Pag.53.I

impurità. Mancanza di purezza morale o spirituale (Z): Di tutti i peccati questo della impurità è forse quello che più gode la impunità sociale. – Pag.14.IX

incerato. Cappello degli sbirri (TC o NdL): Ohè! ohè! fatelo pagare! Lasciatelo stare! Raccogli l’incerato. – Pag.79.VIII

incocciato. Ostinato, incaponito (Z): e siasi incocciato a dire non essere fola la scienza dei numeri. ‒ Pag.61.VI

inconcusso. Incrollabile (Z): formano un assioma inconsusso anzi un precetto per non dire un domma di fede ‒ Pag.59.X

incontanente. Subito (Z): accostandosi a lei e prendendole la mano che ella ritrasse incontanente ‒ Pag.80.IX

indarno. Invano, inutilmente (Z): e le più minute ricerche furono fatte ma indarno, ‒ Pag.102.IV

ingrillare. Alzare il grilletto (AC): Indi tolta la pistola ne ingrillò il cane; ‒ Pag.112.III

in illo tempore. In quel tempo (Loc.Latina): Domenico Lepri era in illo tempore un garzone da caffè ‒ Pag.66.VI

insinattantochè. Insinattanto, fino, sino (Z): insinattantochè se ne stesse libero e indipendente a curare i lavori de’suoi campi, ‒ Pag.11.X

intutto. Completamente (TB): se l’anima non ci è stata all’intutto sfiorata da un materialismo predominante, ‒ Pag.27.II

invereconda. Sfacciata (Z): la madre volea costringere la tapina alla più invereconda scollatura; ‒ Pag.88.II

ipso facto. Issofatto, subito (Z): Come se la natura l’avesse fatto a dispetto la signora divenne incinta ispo facto… ‒ Pag.44.I

istrioneria. Comportamento o azione da istrione, esibizionismo (Z): quella folla che circuiva gli abili attori di questa incredibile istrioneria. – Pag.57.X

kirschwasser. Acquavite di marasche (Z): si giuoca allo zecchinetto si beve la birra il cognac il curacao il kirschwasser, ‒ Pag.16.I

lansquenet. Gioco d’azzardo (Z): Dopo aver perduto cento napoleoni al lansquenet, accende un altro sigaro, ‒ Pag.21.II

laschenetto. Gioco d’azzardo (Z): Laschenetto. Presso a poco gli stessi prezzi del zecchinetto. – Pag.97.I

latebre. Profondità (Z): come una palla di piombo nelle oscure latebre del suo cervello; ‒ Pag.137.VIII

lavacro. Battesimo (Z): che Dio vuol forse purificarla ne’lavacri della umiliazione. – Pag.58.V

lazzaretto. Località apprestata per la quarantena (Z): posto sul mentovato scoglio e che con poca proprietà pur lazzaretto si domandava. – Pag.67.IV

leggieri. Facilmente (Z): Siccome s’intenderà di leggieri i mille ducati ridotti ad una cifra poco minore, ‒ Pag.44.II

lenocinio. Attività di chi induce o costringe alla prostituzione (Z): da cui l’occulto lenocinio consociato all’audace camorra, ‒ Pag.45.VIII

lenoni. Ruffiani (Z): Vogliam dire poche cose su la classe de’lenoni o mezzani di amore, ‒ Pag,125.VIII

levita. Nuovo sacerdote (Z): Il lezzo di questa gente non contaminava l’anima candida di questo giovine levita, ‒ Pag.28.VIII

levità. Leggerezza (Z): Indi con la levità di questa infelici creature si pose a canterellare con voce rauca e scordante ‒ Pag.73.III

lezzo. Cattivo odore (Z): Il lezzo di questa gente non contaminava l’anima candida di questo giovine levita, ‒ Pag.28.VIII

licheno. Parassita (Z): gli alberi al suolo in cui sono abbarbicati i licheni alle pietre su cui crescono, ‒ Pag.11.I

licitazione. Vendita al miglior offerente (Z): Giulia fu quasi venduta all’incanto e la licitazione rimase al signor Leopoldo W… ‒ Pag.43.II

lignaggio. Discendenza, schiatta (Z): avea mantenuto intorno a lei non pochi giovani di nobile lignaggio e di onorati costume. – Pag.91.II

lubrica. Indecente, lasciva (Z): qualche gonzo che lor paghi la cena lubrica inaffiata di sciampagna ‒ Pag.103.I

lue. Corruzione (Z): che può supporsi infetto di lue socialistica non di un autore miscredente ‒ Pag.67.II

macchinismo. Meccanismo (Z): L’intero macchinismo della Fabbrica mosso da una gran ruota idraulica battuta dalle acque del fiume Sarno, ‒ Pag.78.IV

malakoff. Indumento femminile (TM): e noi vedremo che era questo topolino in malakoff che riparava, ‒ Pag.30.II

malannaccio. Maledetto (P): facea però certi visi veggendo entrare quel malannaccio di uomo. – Pag.59.VI

malleveria. Garanzia (Z): sarà punito col terzo grado di prigionia non applicato nel minimum del tempo e verrà inoltre soggettato alla malleveria. – Pag.21.III

mangiasevo. Soldato austriaco (TD): perocchè il tempo si approssimava in cui i mangia sevo doveano sgombrar da Napoli; ‒ Pag.109.IX

mannechino. Manichino (AC): che si potea credere non esser poggiato sovra un mannechino di ossa. ­– Pag.66.I

manomessa. Cominciata ad usare (Z): giacchè quella decenza faceva a pugni con una camicia manomessa un anno fa ‒ Pag.37.VI

martino. Coltello (TC e NdL): Si faccia dorme lo Sciamenco. Martino ti sarà consegnato da Fasulillo. – Pag.125.III

mastacciruno. Nome che le prostitute sogliono dare ai guappi (TC e NdL): parecchi picciotti di sgarro e varii mastacciruni di altre paranze. – Pag.111.III

masto. Camorrista proprietario (TC e NdL): ci accingiamo a narrare le gesta di questo giovine masto, ‒ Pag.94.III

mazzero. Pane azzimo, non lievitato (Z): l’innacquare i pani raffermi o mazzeri per darci la morbidezza de’pani freschi, ‒ Pag.69.VI

mazzocchiaia. Pettinatrice (Z): delle mazzocchiaie delle stiratrici e delle lavandaie in secondo luogo; ‒ Pag.98.VI

meato. Passaggio, apertura (Z): ha levato il capo da’guanciali per aver liberi i meati degli orecchi… – Pag.101.V

menda. Errore (Z): in guisa che il fanciullo non cada la seconda volta nella menda commessa la prima. – Pag.42.X

menno. Uomo impotente, inetto, sciocco (Z): io avevo il mio menno di sedici anni ch’era una bellezza a vedere. – Pag.111.VIII

mennonista. Specie di eretico (P): una specie di uomini funghi o cetacei a facce umane. Questa parola è mennonisti. – Pag.9.VII

mercè. Aiuto altrui (Z): la mercè delle nostre libere istituzioni ci è stato conceduto di scrivere e pubblicare. – Pag.IX.I

mestieri. Compito, incombenza (Z): gli disse ch’era mestieri porsi all’opera e che bisognava ch’egli avesse rappresentato la sua parte… ‒ Pag.37.VI

metonimia. Figura retorica (Z): E qui poi avvengono certe curiose trasformazioni certe metonimie: ‒ Pag.24.I

micco. Sciocco (Z): ringrazia quel micco di Capostuorto se ancora tieni aperto il locale… ‒ Pag.92.VIII

mico. Persona derubata (TC o NdL): da mico rasi fatto masto da gentiluomo  era divenuto giuntatore e baro. – Pag.107.II

milensa. Melensa, insulsa (Z): Non vidi mai una faccia più milensa un occhio più sinistro un naso più lercio: ‒ Pag.7.II

misericordia. Specie di coltello o pugnale (Z e NdL): Onde una mattina armatosi della sua misericordia messo il lungo tubo bianco a sghembo sul capo, ‒ Pag.114.III

mofeta. Aria non respirabile (P): ma l’insopportabile mofeta che respira vasi in quella stanza le allontanava tosto… ‒ Pag.14.VI

moggio. Antica misura di superficie (Z): oltre ad una piccola fabbrica di lavori di telerie egli avea qualche moggio di ubertoso terreno. – Pag.95.IV

mogliema. Mia moglie (DO): Tanti me ne ha dati quella troiaccia di mogliema che il diavolo affogò l’anno passato in un bariglione d’asprino. – Pag.38.V

monoculo. Chi ha un occhio solo (Z): Su terra di ciechi il monoculo regola tutti o mena tutti per il naso. – Pag.19.VII

morchia. Sedimento untuoso (Z): I suoi occhi aveano qualche cosa della morchia dell’olio. – Pag.36.VIII

morotrofio. Manicomio (Z): Due giorni appresso l’infelice tagliaboschi era mandato al Morotrofio di Aversa. – Pag.125.VI

motto. Parola (Z): né avea risposto motto alle parole del fratello né sembrava di prenderne parte. – Pag.87.IV

muliebre. Femminile (Z): perocchè è ben noto che la mercede all’opera muliebre è sempre scarsissima, ‒ Pag.97.VI

muta. Turno (Z): un’altra porzione si consacra all’assistenza degli infermi. Il servizio si fa per muta. – Pag.28.V

mutola. Muta (Z): ch’io mutola stupefatta ancora incredula non sapevo decidermi ad accogliere questa tremenda sventura. – Pag.84.I

nabab. Persona ricchissima (Z): In quanto al resto questi nabab di fango non hanno l’abitudine di pagare nessuna specie di onesto operaio. – Pag.103.I

natali. Gli anni di pena da scontare nei bagni (TC e NdL): Egli avea già fato una ventina di natali nel Bagno di Santo Stefano, ‒ Pag.101.IV

nemmanco. Neanche, neppure (Z): pensate ch l’onesto uomo si desse un pensiero al mondo della educazione dei suoi propri figliuoli? Nemmanco per sogno. – Pag.64.II

nero. Sbirri chiamato anche gatto (TC e NdL): E poi tu sai che i neri ci sono sempre addosso la sera ‒ Pag.73.III

ninnare. Cullare un bimbo (Z): Era una mamma che ninnava il suo pargoletto. – Pag.116.VIII

niquitosa. Iniqua, malvagia (Z): Ora noi diremo le ragioni di questo dispiacimento della niquitosa madre. – Pag.91.I

nottolone. Persona tarda di mente (Z): Or mi hai tu ben capito nottolone? – Pag.17.IV

novellamente. Di nuovo (F): andò a sedersi novellamente dirimpetto a Geremia il mandriano, ‒ Pag.13.VIII

nutricata. Nutrita (Z): quel seno che l’avea nutricata bambina e sul quale tante volte avea poggiato il capo addormentato. – Pag.71.I

obbedienza. Ordine emanato da un superiore (TC e NdL): eseguirsi tra le ventiquattr’ore questa obbedienza. Si faccia dorme lo Sciamenco. – Pag.125.III

obbietto. Oggetto (Z): né so quel che formasse l’obbietto della loro conversazione. – Pag.87.I

obblivione. Profonda dimenticanza (Z): La quale per natural timidezza e ritrosia non ardiva di far cenno di questa obblivione. – Pag.26.VII

obliterato. Ostruito (Z): e i cui nervi olfattori furono obliterati dalle abitudini della sporcizia, ‒ Pag.129.IV

obtorto collo. A malincuore, controvoglia (LL): ma obtorto collo era pur forza obbedire ed abbracciare la sua croce; ‒ Pag.48.II

olezzo. Profumo (Z): e sembrava tanto dilettarsi agli olezzi di que’puri figli della terra. – Pag.127.IX

ommo. Uomo (N1): non avrebbe indugiato un momento a cavarsi gli occhi per far piacere al suo ommo; ‒ pag.82.VIII

onanista. Chi pratica masturbazione maschile (Z): Apati inerti e indifferenti ad ogni bene della patria e di sé stessi sono il pallido e tremante onanista, ‒ Pag.15.IX

orgiata. Orzata (SN): e di arrecargli una bottiglia di orgiata e due federe di bucato. – Pag.120.IV

orrorosa. Che desta orrore (Z): come se avessero voluto campare da quella vista orrorosa. – Pag.83.III

oscitanza. Negligenza (Z): A questo proposito non possiamo che biasimare altamente  l’oscitanza del nostro Municipio ‒ Pag.12.VII

pacciulì. Essenza profumata (Z): Questa usura dal viso vermiglio e giocondo dal sorrisetto su le labbra dall’odore di pacciulì, ‒ Pag.59.VII

padrone nostro. Il re (TC e NdL): Prima Dio mo’ci vuole e la benedetta Mamma del Carmine e poi il Padrone Nostro. – Pag.118.III

pafo. Afrotide (DA): Prostatevi o zerbini a’piedi di questa novella Citerea più seducente dell’antica dea di Pafo, ‒ Pag.142.VI

paglietta. Legale cavilloso (Z): I letterati chiamati in corte paglietti e più tardi per derisone i penniferi, ‒ Pag.27.X

pampino. Foglie della vite (Z): Un largo pàmpino a guisa di una scafa correa su le acque sospinto dalle aurette ‒ Pag.85.IV

panereccio. Flemmone, processo infiammatorio (P): non ha il diritto di stare ammalato di aver l’emicrania il mal di capo il callo al piede o il panereccio al dito; ‒ Pag.25.VII

pania. Lusinga, inganno (Z): Quando un merlotto capitava nelle sue panie ella esclamava sorridendo: ‒ Pag.25.I

panzarotto. Specie di frittura di paste di uova (Z e NdL): Questo vecchiotto ha sul capo una specie di panzarotto ‒ Pag.127.VIII

pappolata. Discorso lungo e sciocco (Z): ch’io non ho tempo a sentire codeste pappolate. ‒ Pag.101.VII

paranza. Squadra di malviventi (TC): Quel giovinotto forma parte della paranza o della società. – Pag.117.I

paravento. Mobile divisorio (Z): quelle scene di telaccia che in Napoli si domandano paraventi. – Pag.44.VIII

parimente. Ugualmente (Z): hassi a credere che egli sia parimente incapace di ragionamenti e di sillogismi; ‒ Pag.56.I

parlari. Discorsi (Z): Udendo questi parlari Nicola appuntava gli orecchi, ‒ Pag.34.IV

parva. Piccola, scarsa (Z): Può una famiglia di quattro persone alimentarsi e sostenersi con questa parva cifra giornaliera? – Pag.86.V

pastorina. Parte d’arredamento (TM): vi assale la vista una zuffa di poltrone di pastorine di credenzuole, ‒ Pag.139.VI

pecchione. Beone (Z): intorno al quale ronzavano da qualche tempo tutt’i pecchioni del quartiere. Pag.113.IV

pelacane. Conciatore di pelli (Z): Ahì! Il pelacane esercita anche l’ufficio… di guardaporta nelle ore che il suo mestiere il lascia libero. – Pag.83.V

pelago. Mare di guai (Z): Tutte le sostanze paterne erano state ingoiate ne’pelaghi del vizio e delle casse degli usurai. – Pag.115.IV

pelamantelli. Furfante (Z): in guardia contro l’ipocrita semplicità di certi pelamantelli che fanno le fiche all’occhio più vigile e più esperto. – Pag.56.VII

pelvo. Bacino (Z): su letto straniero essi non ebbero una madre ma una pelvi, ‒ Pag.29.I

pennifero. Letterato (TD e NdL): nella quale si riprometteva per ogni circostanza un’ausiliaria potente contro il ceto de’penniferi. – Pag.117.III

perciocché. Perché (Z): perciocché vincendo la ripugnanza che c’ispiravano i luoghi più abbietti, ‒ Pag.XI.I

peregrina. Singolare, ricercata (Z): onorare que’cittadini che porgessero luminosi esempli di peregrine virtù pubbliche o private. – Pag.52.I

pergamo. Pulpito (Z): quella perfezione cristiana ch’egli c’inculca dal confessionale e dal pergamo. – Pag.34.II

peritante. Scrupoloso (Z): si direbbe che siamo peritanti di sdrucciolare su questa palla del mondo, ‒ Pag.11.I

perocchè. Perché, sebbene (Z): perocchè qui più che altrove queste piaghe hanno generato le due terribili cangrene della camorra e del brigantaggio. – Pag.VIII.I

pesta. Orma, traccia (Z): Avvertito che l’autorità di polizia era su le sue peste egli ebbe il tempo di salvarsi, ‒ Pag.128.IV

pezza. Un poco (Z): mandate in istrada per servigii non tornano che dopo una buona pezza, ‒ Pag.40.VII

pianella. Pantofola senza tacco (Z): i larghi calzoni e le comode pianelle hanno avuto il bando, ‒ Pag.143.VI

picciol. Di piccola entità (Z): un non picciol numero delle figlie del popolo preferisce abbandonarsi alla prostituzione ‒ Pag.97.VI

picciotto di sgarro. Grado della camorra (TC e NdL): Questi quattro gradi sono i Tamurri i Picciotti di sgarro i Camorristi e i Capo carusielli. – Pag.132.III

pingere. Raffigurare (Z): imperciocchè la sua inferma immaginazione già gli pingeva il quadro desolante ‒ Pag.121.V

pinzocheria. Chi vive o veste a mo’ di pinzochero (F): La pinzocheria è il terreno che questi accattoni coltivano con gran vantaggio, ‒ Pag.55.V

piperno. Roccia vulcanica (Z): que’ponti di piperno sospesi su larghi fiumi; ‒ pag.56.IV

piretto. Guastada (TD e NdL): Ben presto la caraffa non bastò più e subentrò il Piretto. – Pag.33.III

piròla.  Parola (TC e NdL): Schiavo di Uscia rispose il giovinotto avrei da supplicarvi una pirola a quattr’occhi. – Pag.118.III

pistagna. Ornamento divisa militare (Z): i bottoni senz’anime le pistagne sparite il panno delle maniche ridotto alla trama, ‒ Pag.29.III

pitale. Vaso da notte (Z): i mastacciruni si gittarono un po’più a sghembo i loro pitali di felpa sul capo; ‒ Pag.78.VIII

pleonasmo. Parole, cose inutili (Z): Se il parto è normale la levatrice è un pleonasmo; ‒ Pag.44.I

polluto. Contaminato (Z): Il primo pensiero il primo movimento di Blandina  fu quello di levarsi da quel letto polluto; ‒ Pag.97.II

pondo. Peso (Z) Spesso il piede vacilla sotto il pondo e su quelle mura a picco, ‒ Pag.118.IV

porrigine. Affezioni del cuoio capelluto (DO): denudato il capo ivasi togliendo le porrigini con un pettine fitto. – Pag.112.VIII

posciachè. Poiché (Z): posciachè parimente gli fu turata la bocca con l’altro cencio. – Pag.87.III

postulante. Chi chiede qualcosa con insistenza (Z): in cerca dell’uomo d’ingegno e per trovarlo non deve mai cercarlo nella folla de’postulanti. – Pag.99.V

prava. Cattiva (Z): nella fetida pozzanghera d’innumerevoli azioni prave e scellerate. – Pag.11.X

prebenda. Guadagno, lucro (Z): i nuovi escludono dalle prebende chiunque non è almeno suddiacono? – Pag.38.II

precipuamente. Principalmente (Z): Non sappiam dire da qual sentimento ella fosse precipuamente dominata, ‒ Pag.38.IX

precipua. Principale (Z): Il corpo sociale ha queste precipue piaghe su cui vivono e di cui si nudrono i Vermi ‒ Pag.VII.I

preclare. Splendido, illustre (Z): la mercè degli sforzi di uomini preclari che aveano ricondotto appo noi i begli studi ‒ Pag.60.V

predellino. Sgabello comodo (Z): e scagliò su pel capo a quella misera un predellino su cui la trista donna poggiava il piede; ‒ Pag.95.VIII

prevaricatrice. Chi agisce contro l’onestà (Z): E qui perdiamo le tracce degli amanti di questa prevaricatrice. – Pag.28.I

primamente. Prima (P): E primamente leggiamo che una serie di piloni sommersi dalla punta occidentale del lazzaretto correva verso Nisida; ‒ Pag.65.IV

prisca. Antica (Z): quando alla prisca rigidezza dei suoi costumi subentrò la sfrenata scostumatezza ‒ Pag.14.IX

pristino. Originario (Z): che riuscì ad aprirlo non solo ma di rimetterlo pure nel pristino stato. – Pag.126.VI

procellosa. Rumorosa, tempestosa (Z): Il nome di Dio avea fatto su quell’anima l’effetto di un lampo in notte oscura e procellosa: ‒ Pag.68.IX

pronubo. Chi favorisce un matrimonio (Z): Carminiello fu in pronubo delle nozze. Egli era il fac totum della casa; ‒ Pag.27.IV

propalato. Divulgato (Z): Il fatto fu propalato nella bottega; tutti vollero osservare le tre monete abilmente contraffatte. – Pag.123.IV

proteiforme. Di varie forme, poliedrico (Z): essi coprono sotto quella sacra parola il proteiforme illecito guadagno ‒ Pag.92.VII

pubblica. Un grano e mezzo dell’antica moneta napolitana (TD e NdL): a cui la splendida signora dava una pubblica al giorno. – Pag.22.VII

pubblicano. Uomo odioso per la sua esosità (Z): non si andò a chiudere in una grotta ma era di frequente nel mezzo de’pubblicani e de’peccatori, ‒ Pag.28.VIII

pulzella. Fanciulla vergine (Z): il brigantaggio delle pulzelle in Toscana tende a scalzare le basi della società. – Pag.28.II

punta. Pugnale (TC e NdL) Io sono un giovine mo’ci vuole non lo fo per dire che non ho paura  né della punta né della tofa. – Pag.118.III

quagliotta. Ragazza graziosa e florida (DO): Ve’ ve’ che quagliotta è caduta nel pantano! – Pag.100.VII

querimonia. Lamentela (Z): sdegna la collera i rimproveri e le querimonie da femminuccia, ‒ Pag.52.IX

querula. Chi si lamenta (Z): Intanto trista ma non querula si mostrava al marito, ‒ Pag.56.IX

quidam. Un tale, un uomo qualsiasi (Z): si dicea moglie di un quidam ma ci è molto fondamento da porre in dubbio il marito, ‒ Pag.73.VII

qui-pro-quo. Errore malinteso (Z): Bentosto si venne a conoscere il qui-pro-quo, e la favvensìda passò nel dominio di Altavilla. – Pag.33.VI

quondam. Una volta (Z): Strada Cirillo quondam S. Giovanni a Carbonara. – Pag.35.VI

raffazzonare. Adornare, acconciare (Z): cibi che egli imbandiva a’suoi malcapitati avventori pel modo di condirli e raffazzonarli in guisa che ‒ Pag.68.VI

raggruzzolata. Raccolta (Z): tutte raggruzzolate in su giardinetto sollazzavansi quivi con giochi innocenti. ‒ pag.82.VII

ragguagliato. Paragonato (Z): Gli studenti erano dunque ragguagliati alle meretrici nella pubblica disistima. – Pag.38.X

rifulgere. Risplendere (Z): In quella luttuosa circostanza rifulse più che mai la carità cittadina. – Pag.56.VI

rinnovellare. Rinnovare (Z): si rinnovelli ogni giorno in terra libera e cristiana! – Pag.26.VI

ristucco. Stufo, infastidito (Z): Come a tutti gli uomini stufi e ristucchi e spoetati della donna, ‒ Pag.47.II

rodomonte. Smargiasso (Z): Capostuorto era il rodomonte del quartiere Vicaria: Pag.84.VIII

rogomista. Venditore di bevande alcoliche (GO): negli antri di questi tenebrosi rogomisti tra un fiasco e l’altro! – Pag.77.III

ronco. Strada cieca (Z): immaginatevi una maniera di ronco che si potrebbe credere un ricovero d’immondi animali ‒ Pag.112.V

rotolo. Antica unità di misura (Z): mezz’oncia di roba ognuno l’un per l’altro che danno circa tre rotola napolitane! – Pag.12.III

sanscrito. Lingua antica indiana (Z): Benchè queste parole fossero del turco o del sanscrito per Valentino, ‒ Pag.95.VII

sboglientarsi. Infiammarsi (Z): per avere un certo motivo di sboglientarsi si giuocò al giuoco delle tre carte, ‒ Pag.133.III

scarsella. Borsa di cuoio (Z): le feste hanno questo di brutto che finiscono troppo presto e scavano le scarselle, ‒ Pag.47.III

scernere. Distinguere (Z): saldamente impresse su alcuni uomini da farli subito scernere o separare dagli altri. Pag.139.VI

scetavajasse. Strumento popolare (N1): un terzo fa suonare quel volgare instrumento addimandato scetavajasse, ‒ Pag.56.VII

schiccherato. Scritto alla peggio (Z): comperare per tre o quattro carlini un articolo schiccherato nelle ore di penosa agonia, ‒ Pag.88.5

schifiltà. Sentimento di ripugnanza, nausea (Z): potrebbero giustamente adombrare la schifiltà di quelle persone ‒ Pag.XI.I

scialacquata. Scampagnata dispendiosa (Z): Otto giorni dopo ci fu la scialacquata in campagna. – Pag.46.III

sciamannato. Alla buona, senza eleganza (Z): ed il suo vestimento era de’più sciamannati e lazzareschi: ‒ Pag.84.V.III

sciamenco. Presso a poco babbeo (N1 e NdL): Quest’uomo soprannomina vasi nel suo rione Lu Sciamenco. – Pag.29.III

sciacquitto. Sbevazzata, sbicchierata (SN): Che sciacquitti! che campagnate! che cene! che vini! – Pag.74.X

scomparire. Fare poca o cattiva figura (Z): non mancò al desinare cosa veruna che avesse potuto far scomparire il lunedì di Pasqua. – Pag.83.VIII

sdrucciolare. Scivolare (Z): si direbbe che siamo peritanti di sdrucciolare su questa palla del mondo, ‒ pag.11.I

sebezio. Abitante presso il fiume Sebezio (GO): Il Guaglione è il re di Napoli è il padrone assoluto del suolo sebezio, ‒ Pag.60.III

sedentanea. Sedentaria (AC): Aggiungi che le donne e massime quelle che menano vita sedentanea, ‒ Pag.119.V

selce. Pietra focaia (Z): perché questi possa cavare un po’di succo da una selce più dura del diamante, ‒ Pag.64.V

semenzaio. Luogo di primo sviluppo (Z): Che cosa non sarebbe stato questo semenzaio di genî che dicesi Italia, ‒ Pag.9.X

serfedoco. Scioccone (P): che le son questa schifiltà da serfedoghi e da monache da casa; ‒ pag.70.II

serico. Che si riferisce alla seta (Z): Che disgrazia che il sonno fugga dal letto morbidissimo tutto chiuso da serico coltrinaggio! – Pag.69.I

sfabbricina. Calcinaccio (N1): giacchè il portoncino è a dritta di una specie di ronco ricolmo di sfabbricine. – Pag.70.IX

sfarziglia. Lama d’acciaio a piegatoio (N1 e NdL): In una taschetta bislunga interna e laterale del suo giacchettone di velluto riposava l’angelo custode de’camorristi, la sfarziglia. – Pag.31.III

sforcato. Delinquente, canaglia (AC): Non istate a sentire a questo sforcato che vuole svergognarmi per forza. – Pag.40.VI

sghiffo. Guardiano di paranza (TC): Carmine avea scelto il posto più onorofico quello cioè di sghiffo guardiano. – Pag.113.III

sghizzo. Sezione di paranza (TC): la seconda che vien detta degli sghizzi e che è incaricata di trasportare ‒ Pag.113.III

sguagliare. Rendere disuguale (P): Vi voglio sguagliar le chiappe per S.Gennaro pezzi di forca… ‒ Pag.79.VIII

sibarita. Dedito ai piaceri (Z): al paffuto filosofo sibarita che giudica gli uomini tra i vapori delle sue pesanti digestioni. – Pag.9.V

siberitico. Sibaritico, voluttuoso, lussuoso (Z): avvezzo agli agi ed alle morbidezze d’una vita siberitica, ‒ Pag.129.IV

siffattamente. In tal modo (Z): Se ne invaghì siffattamente che avvicinatasegli non tardò a proporgli di accompagnarla ‒ Pag.24.II

sifilicomio. Ospedale per sifilitici (P): Quella spudorata femmina che sale ogni mese le scale del Sifilicomio, ‒ Pag.62.I

sillogismo. Ragionamento deduttivo (Z): hassi a credere che egli sia parimente incapace di ragionamenti e di sillogismi; Pag.57.I

sitibonda. Avida, bramosa (Z): fanciulla mia salvati da questa tigre sitibonda del nostro sangue… ‒ Pag.95.VIII

smaniglia. Braccialetto, monile (Z): sicchè la si vide coruscare di lunghi lacciuoli d’oro, si smaniglie di anella e di orologetti, ‒ Pag.68.III

sodomista. Sodomita, omosessualità maschile (Z): che poco mancò lo avessero gittato in mare come ladro camorrista e sodomista. – Pag.66.VII

sofismo. Ragionamento falso e capzioso (Z): tutto un inferno di seduzioni e di sofismi si destò nell’animo suo. – Pag.45.IX

soldano. Sultano (Z): il cui piccolo dispotismo superava quello del tiranno Ezzelino o del soldano Saladino. – Pag.17.VII

sollecismo. Solecismo, uso errato di sintassi o morfologia (Z): Facciamo grazia a’nostri lettori de’sollecismi e delle storpiature ortografiche ‒ Pag.124.III

sonnas. Morto (TC e NdL): Ma in questa faccenda ci era stato un sonnas e un ferito; ‒ Pag.136.III

sopportico. Ambiente, spazio compreso sotto un portico (DO): L’infelice abitante di un fondaco di un  sopportino o di un umido basso ‒ pag.113.V

soriana. Razza soriana, con muscolatura atletica (AC): Che bella carne soriana ha questa p…! – Pag. 138.IX

soverchio. Eccessivo, esagerato (Z): in qualche momento che proprio è soverchio della giornata, ‒ Pag.19.I

soverscio. Operazione da contadino (Z e NdL): guadagnava un pane arando una vicina terra ed eseguendo sovesci ne’ terreni ‒ Pag.113.VI

spalmata. Percossa sul palmo della mano (Z): tutto lo scibile sotto forma di libri che ci si volea far trangugiare a furia di spalmate e di digiuni. – Pag.4.I

spetrato. Intenerito (Z): non avesse spetrato il cuore di quella vipera più che donna, ‒ pag.35.VIII

spicciare. Sgorgare (Z): Il sangue del povero spiccia nelle anella di che essi ricoprono le sudice loro dita. – Pag.57.VII

spigolare. Raccogliere (P): Il cenciaiuolo per l’abito che ha preso a stender la mano e spigolare ‒ Pag.51.VII

squarciasacco. Con ostilità, con disprezzo (Z): il feroce balestrò a squarciasacco una occhiata sanguinosa, ‒ Pag.79.VIII

stambogia. Stanzino buio e squallido (Z): nelle anfrattuosità di queste due stambogie da manutengoli! – Pag.51.VII

stoccata. Richiesta di denaro molesta (Z): tra il continuo sbevazzare e tra le stoccate che gli davano a quando a quando i feroci, ‒ Pag.50.VI

stocco. Arma bianca (Z): gli stocchi (arma de’poliziotti) furono rivolte contro le loro persone medesime; ‒ Pag.100.X

stracchezza. Senso di fiacchezza, stanchezza (Z): cominciava a fargli sentire una tal quale stracchezza ‒ Pag.48.II

stracco. Fiacco (Z): E la sera stracco di vagabondaggio mezzo o tutto cotto dal vino ‒ Pag.51.III

stracollo. Termine da gioco delle carte (TD): Una carta di stracollo una mano felice di zecchinetto, ‒ Pag.103.I

strebbiarsi. Lisciarsi, levigarsi (Z): indi cominciò a radersi a trebbiarsi ad allustrarsi a profumarsi. ‒ Pag.83.VI

subbietto. Soggetto (Z): Ragionando o per dir meglio sragionando su molti altri subbietti. – Pag.18.I

subitamente. In modo improvviso (Z): una donna di questa specie lo sguardo la tradirebbe subitamente, ‒ Pag.73.VIII

subornazione. Reato di chi offre denaro o vantaggi a un testimone (Z): il medico avesse proferito quell’oracolo per subornazione de’parenti di lei. – Pag.42.I

suggire. Succhiare (Z): dove anzi è rimasto edificato de’principii politici che vi ha suggiti; ‒ Pag.112.I

superfetazione. Aggiunta senza necessità (Z): era stato nella sua giovinezza uno di quelli funghi che vivono di superfetazione sociale. – Pag.32.III

superfluità. Condizione di ciò che è superfluo (Z): è questa una spesa di mera superfluità di mero lusso: ‒ Pag.69.V

suspicare. Sospettare (P): senza minimamente suspicare che un uomo il seguisse da qualche ora. – Pag.82.VI

tamurro. Primo grado della gerarchia camorristica (N1 e NdL) eseguivano una piccola sinfonia per niente piacevole agli orecchi del tamurro apprendista. – Pag.102.III

tattamellata. Ciarlata (P): Quella insulsa tattamellata cominciava a stancargli la pazienza. – Pag.119.III

tofa. Arma da fuoco (TC e NdL): non lo fo per dire che non ho paura né della punta né della tofa. – Pag.118.III

tofa. Tromba di vetro (N2 e NdL): Come era prossima l’ora della tofa rimisi al domani il soddisfare alla mia curiosità. – Pag.76.IV

tormini. Torcimenti viscerali (F): cagionava allo stomaco ed agli intestini i più dolorosi tormini. – Pag.69.VI

traliccio. Tela robusta (Z): d’un lenzuolo d’un copertino di traliccio e di un guanciale di lana. – Pag.137.III

tranguggiare. Inghiottire ingordamente (Z): si volea far tranguggiare a furia di spalmate e di digiuni. – Pag.4.I

trastullo. Giocattolo, gingillo (Z): sarebbe crudeltà il furarli degl’innocenti trastulli che bramano. – Pag.61.I

tregenda. Notte cupa di avvenimenti (Z): In tutto il tempo che fu costretta ad assistere a quelle incomposte tregende. – Pag.87.II

tremebonda. Timorosa (Z): i misteri dell’altra vita popolano di strane larve la mia anima tremebonda… ‒ Pag.78.IX

tremuoto. Terremoto (Z): erano veramente rimasti vittime del tremuoto sotto le ruine della propria casa. – Pag.56.VI

tressetti. Gioco di carte (Z): indi il tressetti e un’uscita officiale in campagne nel mese di Ottobre. – Pag.12.VII

tribade. Lesbica (Z): Alberto scoprì che Madama Antonetta era divenuta una tribade. – Pag.51.II

trisulca. Infida (Z): e lasciava che le cose prosperassero colla lingua viperina e trisulca della esimia consorte. – Pag.15.VII

tuttavolta. Tuttavia, nondimeno (Z): Tuttavolta che avrà fatto uso dei detti pezzi dopo averne verificato o fatto verificare il vizio, ‒ Pag.87.VII

ubertosa. Fertile (Z): e veda come son bagnate del sudore del povero villico le zolle della terra ubertosa; ‒ pag.101.I

unqua. Mai (Z): né trovava unqua a ridire su le note che gli si mandavano per le spese straordinarie. – Pag.65.II

uopo. Bisogno, necessità (Z): E pria di tutto fa d’uopo renderle giustizia. – Pag.25.I

uscia. Vostra Signoria (TC e NdL): Schiavo di Uscia rispose il giovinotto avrei da supplicarvi una pirola a quattr’occhi. – Pag.117.III

usitata. Ciò che è solita, abituale (Z): Specie di frittura molto usitata in Napoli di paste imbottite di uova.  Pag.127.VIII

vajassa. Fantesca dell’intima classe (N1 e NdL): La parola che le Clementina avea nella sua catilinata proferito più di cento volte era stata Vajassa. – Pag.32.VII

vantaggio. Di più (F): Or di questa seconda categoria noi ci occuperemo di vantaggio, ‒ Pag.101.I

veggiamo. Vediamo (TM): Veggiamo ormai dischiudersi al grido della crescente civiltà quelle tombe di viventi che di domandano Conventi. – Pag.63.X

venustà. Bellezza (Z): suolsi prescegliere nel lato che offre più venustà di vedute, ‒ Pag.140.VI

verbigrazia. Per esempio (Z): Gnorsì verbigrazia avete famiglia? ‒ Pag.84.V

venustà. Bellezza (Z): per venustà di vedute pittoresche per ischerzi di cascatelle d’acqua. – Pag.95.IV

verecondia. Pudore (Z): non era la verecondia che le avea imporporata la faccia ma bensì quel di gragnano bevuto senza misura. – Pag.46.III

vestigia. Traccia, impronta (Z): Di queste antiche opere erano rimasti non pochi vestigi, ‒ pag.65.IV

vetustà. Condizione di degrado (Z): La vetustà della cassa le monete di conio straniero l’effigie del re; ‒ Pag.116.VI

vieppiù. Sempre più (Z): lasciò che vieppiù si accendesse la fiamma amorosa dell’adultera donna; ‒ Pag.70.III

vigesimo. Ventesimo (Z): avrà un premio in denaro corrispondente ad un vigesimo della somma totale versata. – Pag.74.VIII

zerbino. Giovane galante (Z): Prostatevi o zerbini a’piedi di questa novella Citerea, ‒ pag.142.VI

zimeo. Gnorri, minchione (N1): e il 48 era ancora nell’utero del futuro e facea zimeo, ‒ Pag.35.I

zinna. Mammella (Z): era assai più ladra di donna Maria che possa afferrarle un canchero alle zinne. – Pag.111.VIII

zughete-zughete. Strumento popolare (N1): ballavano una specie di polca al suono di quegli strumenti discordanti detti in Napoli zughete-zughete. – Pag.77.VIII