CLASSI DI PERSONE SOLITE A RITROVARSI IN CERTE STRADE

      Dal nostro amico G… ci vengono favorite le seguenti curiose osservazioni:

   «Se volete vedere qualche pensionista ridotto al verde, qualche sentimentale tradito e qualche coppia amorosa, che aborre la vista degli uomini, fatevi una passeggiata sul Corso Vittorio Emanuele. ‒ Se volete vedere i tagliacori, gl’impavidi domatori di belve pennute, e le vispe e belle lavandaie, dovete incomodarvi fino ad Antignano ed al Vomero. ‒ Al largo Plebiscito troverete a passeggiare i melanconici borboniani, i quali non si nutriscono che di assurde speranze e di vani sospiri verso quella reggia, ove un dì era il loro nume protettore. ‒ Se volete fare onorevole conoscenza delle più note entretenues del paese, dovete andare al teatro S. Carlo; ed in quello de’Fiorentini se volete osservare qualche ostinato amante, che aspira di essere amato a forza di presenza e di pietosi sguardi verso l’idolo del suo cuore. ‒ Se volete avere idea de’dialetti di tutte le provincie meridionali, trattenetevi nei caffè de Angelis e Salvi, ove si radunano, per discutere delle cose divine ed umane, tutte le future speranze della patria.

   Se avete piacere di fare due passi verso il cominciare della sera sotto il porticato di S. Francesco di Paola al largo Plebiscito, v’imbatterete in una matrona romana, che a passo grave passeggia ivi immancabilmente per circa un’ora, e poi sparisce. ‒ Se poi volete meditare un poco sul nostro nulla, fatevi a percorrere nelle ore vespertine la strada Foria; e sarete spettatori dei defunti che quotidianamente son condotti alla loro ultima dimora. Felici sono gli abitanti di quella strada, i quali, tenendo sempre sott’occhi la morte, peccheranno al certo meno degli altri! ‒ Se avete vaghezza di sentir cantare un Tantum Ergo da buone voci femminili, recatevi verso un’ora di notte nella Chiesa dello Spirito Santo, ove deperisce una giovane conversa, che per la sua voce e per gli altri suoi pregi starebbe meglio in un teatro di musica. ‒ Se per vostre faccende volete giungere in un baleno a Mergellina, dovete mettervi in una diligenza, la quale, per le fermate, che deve fare a fin di raccogliere gli avventori voluti dalla tabella, per la caduta accidentale di qualche cavallo, per la rottura indispensabile di qualche arnese, per qualche affaruccio, che via faccenda disbriga il conduttore, non impiega mai più di un’oretta partendo da S. Ferdinando. ‒ Se in fine volete vedere una vittima de’padroni di casa, guardate me.

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                        FRANCESCO MASTRIANI