FATTI DIVERSI. 7 LUGLIO 1867

STRANEZZE DI UN PRETE

   Il proposito di Lecco, signor Galli, innanzi di partire per Roma, volle dare un addio ai suoi parrocchiani recitando nella Chiesa un commoventissimo discorso. Fra l’altre belle parole che egli a proferire in questa occasione, meritano essere ricordate le seguenti:

   «Io parto, o direttissime pecorelle, io parto, ma il mio cuore resterà sempre con voi. Mi duole di lasciarvi sotto la terribile apprensione di una malattia che pur troppo minaccia di invadere anche il vostro territorio, intendo parlare del cholera morbus, di quel terribile flagello che in altre epoche poco lontane ha qui mietute molte vittime. Io però vi prego e vi supplico caldamente acciò il primo di voi che verrà colpito di cholera non indugi un istante ad annunziarmi la sua disgrazia a mezzo di telegrafo, onde io possa immediatamente da Roma amministrargli la estrema unzione».

   Queste parole produssero una grande impressione nel popolo che assisteva alla predica, e ciascuno pensava con meraviglia ai grandi benefizi recati dal telegrafo alla umanità, non minimo fra gli altri, quello di poter trasmettere l’estrema unzione da una distanza di oltre trecento miglia.

                  FRANCESCO MASTRIANI