VOCABOLI DESUETI

  Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:

   F=           Pietro Fanfani 1856

   P=           Policarpo Petrocchi 1894    

   Z=           Zingarelli 2009

   G=           Glosbe Dictionary

   W=          Wikipedia

   N1=         Dizionario Napoletano Avalardi 2007

   SN=        Dizionario Napoletano Giuseppe Giacco

   GL=         Garzanti Linguistica

   TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati bei sopraddetti, né in altri dizionari

.abbacinare. Abbagliare, illudere (Z): reputavasi giovanotto fresco e vermiglio per la facoltà che avea di abbacinare gli occhi delle donne colla polvere d’oro, pag.78.

abballinare. Ripiegare e alzare i materassi per dare aria ai letti (Z): era il letto del precettore che non si abballinava giammai, pag.8.

abbarbicare. Radicare (Z): perché non si abbarbichi nell’animo loro la maledetta radice e non germogli in appresso amarezze e tristezze. Pag.11.

accartocciare. Spiegazzare (Z): e mentre costui accartocciava parole su parole e narrava altre mirabilia di fate e di Comarelle, pag.29.

accolta. Adunata di persone (Z): e dimandò la cagione di quell’accolta di gente che si era fatta da presso la bottega dell’armaiuolo. Pag.40.

accontata. Intesa (Z): sarebbesi forse accontata coll’autorità e le avrebbe spiattellato certi fatterelli, pag.60.

accorsata. Avviata (Z): ed è quella che abbiamo veduta fiorente ed accorsata appresso molti anni dalla sua fondazione. Pag.9.

acrimonia. Asprezza, livore (Z):  la naturale acrimonia del suo sangue il rendevano intollerantesospettoso, pag.187.

aconito. Pianta erbacea (Z): gittò un pizzico di zaffarano e un altro di aconito nella caldaia, pag.18.

addare. Accorgere (P): E il babbo sovente se ne addava e rideva anch’egli sotto i baffi, pag.39.

addimandare. Nominare, appellare (F): i rottami di un palazzo, che la popolaresca tradizione addimandava il palazzo degli spiriti. Pag.75.

addirsi. Vocarsi, consacrarsi (Z): Che cosa avea fatto prima di addirsi all’ufficio di precettore? Pag.8.

addurre. Condurre (F): prese per mano la figlia dello spadaro, e seco l’addusse entro la casa. Pag.43.

affastellare. Mettere alla rinfusa (Z): e tante altre strane e ridevoli cose affastellavano tra loro, pag.72.

agguagliare. Pareggiare (Z): che si poteva per lo meno agguagliare al marito. Pag.42.

aggrumare. Raccogliere, ammassare (F): la gente si aggrumò attorno alla bottega per sapere che cosa accadesse. Pag.40.

albagia. Boria, vanità (Z): ella disse con quell’albagia onde un chimico leverebbe a cielo la virtù de’suoi fornelli. Pag.72.

allignare. Mettere radici (Z): Credeasi che nessuna vegetazione allignasse nei siti ove si teneva il convegno delle streghe il Sabato, pag.129.

allogare. Trovare posto (Z): Non diremo della torma di popolani che si era allogata su i margini della gran fontana che è nel mezzo della piazza; pag.140.

almo. Eccellente, singolare (F): i ministri dell’almo collegio collaterale. Pag.143.

altana. Costruzione a loggia sul tetto (Z): guardava su pe’balconi e terrazzini e altane. Pag.26.

amarrata. Ormeggiata (Z):  Amarrata ad essa tenevasi una specie di barca con entro due uomini, pag.146.

animavversione. Biasimo  (Z): nonostante l’animavversione che dapprima il tutore della fanciulla, pag.204.

antifone. Versetto che precede i salmi (Z): sapea recitar in buon latino tutti i salmi e le antifone e le altre preci della Chiesa… pag.8.

appropinquarsi. Avvicinarsi (Z): si sentivano venir mugghiando di lungi e appropinquarsi e sbatacchiar violentemente contro gli edifici e giù per le strade, pag.71.

appurato. Controllato il vero (Z): appurato il giorno, conveniva prepararvisici. Pag.129.

arrabattarsi. Sforzarsi (Z): parve arrabattarsi a trovar modo per iscoprire il vero; pag.16.

arroncigliato. Attorcigliato (Z): i capelli di scomposti e arroncigliati come aspidi, pag.130.

arrovellare. Sforzare, angustiare (Z): Il quarto si arrovellò contro il barone del suo villaggio, pag.137.

aruspice. Sacerdote divinatore (Z): come l’aruspice che annunziava al popolo l’accingersi ch’ei faceva a consultar le visceri della vittima. Pag.70.

asello. Piccolo crostaceo (Z): Oh! per le visceri d’un asello, biasciò la Gilda. Pag.66.

assannare. Afferrare, stringere (F): e quale sia la strada in che la si può assannare. Pag.124.

assertiva. Affermazione(Z): Capite Contessa quanto è assurda e ridicola una simile assertiva? Pag.179.

assidere. Sedere (Z): avesse coronato il capo di chi si assideva su quella seggiola. Pag.92.

assunto. Impegno, incarico (F):  o hai preso l’assunto di farmi crepar di impazienza? Pag.191.

astretto. Obbligato, costretto (Z): gli avesse astretti a vedersi l’uno a fronte dell’ altro in sul terreno, pag.206.

attagliato Adattato (Z): un gran numero di giocherelli attagliati alla sua età, pag.103.

avemmaria. Ora del tramonto (Z): e ci vorrà un’ora buona per l’avemmaria. Pag.25.

avviluppamento. Ingarbugliamento (Z): Prima ch c’ingolfiamo negli avviluppamenti di questa singolare istoria, pag.79.

avvinazzare. Ubriacare  (Z): dove si avvinazzava  segno che a stento poteva ritrovare il cammino della sua abitazione. Pag.61.

avviticchiatosi. Avvoltosi (Z):  Avviticchiatosi con ambo le mani all’ancora che la Madonna del Carmine gli faceva trovare in quell’orrido pelaghetto. Pag.32.

balenare. Tentennare (Z): Balenando e barcollando per la gran copia di vapori che gli montavano al cerebro, pag.62.

balogia. Castagna lessa (P): nell’inverno vendea baloge e bruciatelle. Pag.42.

balteo. Fascia o cintura (Z): una ciarpa turchina messa a maniera di balteo scendevale dal destro al sinistro fianco, pag.190.

balzello. Tributo esoso e straordinario (Z): si pesavano i generi e si riscuotevano i balzelli. Pag.141.

barbassore. Chi si da aria di persona dotta (Z): stare al pareggio co’primi saputoni e barbassori sputasentenze. Pag.89.

bargello. Sbirro, poliziotto (Z): pe’quali il guappo era tradotto innanzi al bargello. Pag.120.

barocciaio. Conducente di baroccio, carro a due ruote (Z): la più aggraziata delle misere figlie del vecchio barocciaio, pag.120.

barraccaro. Baracchiere, conduttore di baracche (DN): di mestiero era baraccaro; pag.120.

benignare Degnare (G): la quale non si benignava di rivolgermi una sola parola. Pag.167.

biasciare. Balbettare (Z): venne a biasciare una parola nell’orecchio del maestro, pag.25.

bigello. Panno grossolano (Z): lo scalzagatti nascose nel suo corpetto di bigello un coltellaccio ben tagliente… pag.90.

bottaglione. Grosso stivale da acqua (P): si studiavano di rialzarsi su i loro bottaglioni con suoli raddoppiati, pag.39.

bozza. Pietra sporgente (Z): eseguì con un’abilità superiore alle sue forze la scalata sulle bozze della muraglia, pag.81.

brancicata. Palpata con le mani (Z): la fruttaiuola vi posò entro un pugno di brancicate albicocche, pag.12.

brigare. Intrigare (Z): io son nel numero di coloro che brigano pel suo richiamo a Madrid. Pag.114.

bronchio. Ramo nodoso e spoglio (Z): arrampicandosi su gli sterpi e bronchi; pag.148.

bruciatella. Castagna arrostita (P): nell’inverno vendea baloge e bruciatelle. Pag.42.

buccinavasi. Si era sparsa la voce (P): E da varii giorni buccina vasi che quella mattina  il Duca avrebbe fatto proclamare altre prammatiche, pag.142.

caldano. Piccolo scaldino di rame (Z): questa buona famiglia era raccolta intorno alle scintillanti braci d’un caldano, pag.257.

campeggiare. Avere un particolare risalto (Z): sulla quale un’aria fiera e altera campeggiava. Pag.110.

cancaro. Persona noiosa e cattiva (F): l’apologhetto di Esopo che quel cancaro di D.Ignazio faceva imparare a mente…. pag.11.

caracollare. Trotterellare  (Z): e si era messo leggiadramente a caracollare, superbo del suo cavaliere, pag.110.

careggiare. Carezzare (Z): Già da qualche tempo io careggiava questa idea di mettermi a colorare. Pag.46.

cavaliere. Elemento dell’antica fortificazione (Z): per sorreggere a cavaliere quel vezzoso edificietto a un sol piano, pag.98.

celata. Parte dell’armatura che protegge il capo(Z): la ricchezza esorbitante de’manichi, delle else, delle canne, dei foderi, delle balestre, delle celate; pag.109.

cenericcio. Che ha un colore cenerino smorto (Z): la sua faccia e di una pallidezza mista di cenericcio. Pag.53.

cerviero. Con occhi acuti(Z): nella stessa guisa che fa il lupo quando ha sospetto de’cani cervieri. Pag.61.

chiassuolo. Strada stretta, meno che vicolo (P): dove i monelli de’vicini chiassuoli e borghtti e paludani lavoratori venivano la domenica…pag.75.

chiocciola. Mollusco commestibile (Z): bolliva chiocciole, vendea semi secchi di poponi, ceci e nocciuolo infornate; pag.42.

chiosare. Commentare (Z): e con più o men curiose e maligne ragioni chiosavano il fatto. Pag.141.

civaie. Legumi secchi (Z): teneva il suo pollame, la conigliera, e tutte le sue erbe, insalate e civaie. Pag.42.

clangore. Strepito (Z): il clangore delle trombe che non aveano cessato di far udire le loro voci stridenti. Pag.142.

coccioniglia. Cocciniglia, color rosso intenso (Z): eravi della coccioniglia, del bianchetto, del verde. Pag.46.

cogitabondo. Pensieroso (Z):  gittava la sua vaporosa luce su que’due personaggi tristi e cogitabondi. Pag.178.

comarella. Essere fantastico o soprannaturale (Z): E ti ha mai il babbo o la mamma parlato della Comarella? Pag.29.

contr’ora. Ore pomeridiane dedicate al riposo (Z): cadde in su la sedia in quel torpore che piglia le vecchie nella contr’ora di està e che non può vincersi. Pag.12.

conventicola. Riunione di persone per fini disonesti (Z): era stato forse ordinato a conventicola di facinorosi. Pag.130.

corbellare. Canzonare, schernire (Z): non dandosi altra seria occupazione di quella di corbellare il rispettabile maestro, pag.7.

correvole. Scorrevole, disposto a (F): li rendono atti e correvoli ad ammettere ogni cosa più assurda…pag.236.

corteggio. Seguito di persone che accompagnano qualcuno (Z): quegl’insetti che sono il corteggio del sudiciume e della miseria. Pag.8.

coruscare. Risplendere (Z): ricchissime cesellature incrostate d’oro corruscavano i suoi compartimenti e la sua nobil visiera. Pag.109.

criccare. Fendere, trafiggere (Z): a scrosciar in gran risate quando criccava il colpo a qualcuno degli alguaziles…pag.39.

cuiusso. Sentenza latina (P): voi che sputate sapienza e masticate cuiussi e fero fers dal mattino alla sera, pag.20.

desiato. Cosa desiderata (Z): aspettando che le sue parole producessero il desiato effetto. Pag.251.

diaspro. Durezza, fermezza d’animo (Z): Non ci era via di commuovere il cuor di diaspro del pedagogo. Pag.11.

dirizzare. Volgere (Z): Debbo ora dirizzarvi una dimanda, pag.112.

dirugginare. Nettare il ferro dalla ruggine (F): comandò a Micco di dirugginare un vecchio spadone ossidato fino all’anima: pag.40.

disaminare. Sottoporre ad esame approfondito (Z): ed ivali con solerzia disaminando, pag.150.

dispiacenza. Dispiacere (Z): ne sento una dispiacenza infinita. Pag.161.

diruto. In rovina (Z): alla origine dello aggiunto che davasi a quel diruto palazzo. Pag.76.

disamina. Esame approfondito (Z): perché il Duca aveva avuto tanta fretta di sottrarre quella carta da una ulteriore disamina? Pag.261.

discernere. Vedere distintamente, riconoscere (Z): per quanto le ombre mi permettessero discernere. Pag.168.

disiato. Desiderato (Z): le avrebbero fornito i mezzi per raggiungere quei due disiati obbietti. Pag.128.

distico. Strofa di due versi (Z): si leggeva il seguente distico latino tradotto da due versi di Euripide: pag.91.

diversione. Digressione (Z): Eppure, cosi fatte diversioni non erano che passaggiere. Pag.39.

divisamento. Proposito (Z): la fortuna non potea meglio favorirci ne’nostri divisamenti. Pag.178.

duena. Guardiana di fanciulle (TM): il marchese affidolla ad una vecchia duena, pag.195.

emule. Rivale, concorrente (Z): e le trame incessanti de’miei emuli non sono tali da farmi riposare sonni tranquilli. Pag.161.

espertezza. Esperienza (TM): ora emmi d’uopo della vostra onestà più che della vostra espertezza nel vostro mestiero. Pag.14.

ette. Niente, nulla(Z): Il babbo non badava un ette a me; pag.45:

eziandio. Anche (Z): si apparava eziandio alcun poco della favella, pag.5.

farnia. Quercia gentile (Z): e giammai tante ne ha fatte il legno di quercia farnia che ho messo sotto la caldaia; pag.19.

feluca. Imbarcazione bassa e veloce (Z): Una feluca genovese! Che vuol dir questo? Pag.163.

ferace. Fertile, fecondo (Z): il ridentissimo cielo, la ferace natura del suolo, pag.228.

ferraiuolo. Ampio mantello senza maniche (Z): con cappello d’uomo e con un ferraiuolo che la ricopriva interamente. Pag.120.

ferula. Staffile, bastone (P):  Tutte le torture dell’infanzia vi erano schierate e messe in mostra, il cinghione, la ferula, il bavaglio, la testa d’asino, pag.7.

fiata. Circostanza (Z):  ma il Carrafella il tolse questa fiata dal capo della statua del viceré, pag.85.

fidanza. Fede. Fiducia (Z): Fu troppo imprudente la tua fidanza in quell’uomo! Pag.215.

figgere. Conficcare (Z):  Quando più il Conte figgeva gli occhi su la bella incognita, pag.190.

fomite. Stimolo (Z): come se avesse ricevuto novello fomite e vigore. Pag.18.

frante. Rotte, spezzate (Z): Nelle stalle, spezzate le rastrelliere, frante le greppie, pag.77.

fusta. Piccola galea medievala (Z): parte cadde in potere di alquante fuste corsare, pag.247.

gabelliere. Addetto alla riscossione delle gabelle (Z): le bilance colle quali da’ gabellieri si pesavano i generi e si riscuotevano i balzelli. Pag.141.

gavocciolo. Gozzo, bubbone (Z): Ti colga il gavocciolo malignobarbagianni del diavolo, pag.63.

gheronare. Ingheronare, circondare di gheroni (pezzo di tessuto di rinforzo) (F): il soprariccio che gheronava le maniche de’loro farsettini. Pag.39.

gheroncino. Piccolo lembo di tessuto (Z): ornato di gheroncini e cordonetti sul davanti delle spalle e a’due fianchi, pag.53.

greppia. Mangiatoia da stalla (Z): Nelle stalle, spezzate le rastrelliere, frante le greppie, pag.77.

greppo. Inizio pianto bambini (Z): Carmine era divenuto di una taciturnità malinconica, facea greppo; pag.28.

gualchiera. Macchina che batte il tessuto lavato (P): e quali ad uso di macino si erano addetti, quali ad uso di gualchiere. Pag.41.

guari. Molto, assai (Z): io non saprei guari intendere in che modo ha potuto venire a conoscenza… pag.90.

guatare. Guardare (Z): il furfante la guatava con gran maraviglia e terrore… pag.94.

guisa. Modo, maniera (Z): abbozzata in cento guise e più o meno rassomigliante a qualche animale, pag.6.

immantinente. Subito, senza indugio (Z): e pesanti porte si spalancarono immantinente, pag.185.

impiastricciato. Unto, intriso (Z): cogli occhi chiusi ancora impiastricciati di sonno, pag.121.

impiedi.  Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): A capo a pochi minuti, Carmine Bruno era all’impiedi sulla sinistra sponda del lagno. Pag.33.

incolpazione. Attribuzione di colpa (Z): la sola incolpazione, il solo sospetto gitta una macchia sulla mia riputazione, pag.51.

incombensato. Incaricato (Z): questo compito di cui era stato incombenzato da un mal cipiglio di guardia spagnuola, pag.40.

incontanente. Subito (Z): e ordinò che incontanente si fosse portato a scuola, pag.24.

infra. Fra (Z): Infra il brevissimo spazio che il Bruno fu nella dimora del Conte, pag.261.

ingollare. Inghiottire (Z): ed egli ingollava la sera e il dì appresso le frutta, pag.7.

inimica. Nemica (Z): nella propria immaginazione, che è la nostra più accanita inimica. Pag.89.

insiememente. Insieme (Z): che sapea un poco del guerresco insiememente e del galante, pag.160.

iota. Cosa da nulla, un niente (Z): senza perder parola e senza intenderne iota, pag.11.

iterandosi. Ripetendosi, replicandosi (Z): incalzandosi e iterandosi con forza sempre crescente insino a diventar minacce. Pag.29.

lai. Lamenti (Z): sembrava al maestro di udire i lai di morte dell’infelice fanciullo … pag.71.

lecconeria. Leccornia, avidità (Z): i quali erano occupati a ingollare un’infinità di lecconerie che si aveano per lo avanti: pag.41.

leggieri. Facilmente (Z): Quanta invidia dovesse ingenerare negli altri scolarelli cosiffatta amicizia s’intenderà di leggieri. Pag.11.

lignaggio. Discendenza, schiatta (Z): il solo merito di un uomo è quello di nascere da un lignaggio onorato per antichi titoli di nobiltà. Pag.195.

linaiuolo. Chi vende o lavora il lino (Z): eran figliuoli di linaiuoli, di parrucchieri, di merciaie di altri industriali di questo tono. pag.5.

lumeggiare. Brillare, illuminare (Z): tutta la verità lumeggiava onnipossente sulla sua fronte, pag.260.

macchignone. Sensale di cavalli (DN):  fo il facchino, il corriere, il macchginone, sono il factotum del Mercato; pag.143.

magabba. Macabra (TM): Non si tosto finita l’orrenda cena, ricominciava la danza magabba. Pag.132.

mancamento. Mancanza (Z): tormentava senza pietà que’piccini per ogni lievissimo mancamento. Pag.59.

maneggiata. Destreggiata(Z): Ma essendosi ella maneggiata con alcuni suoi partigiani, pag.237.

manicare. Mangiare (Z): il pane e le altre cose da manicare che si recavano di casa gli scolari;

mena. Maneggio, intrigo (Z): l’Ambasciatore di Francia non è straniero alle mene spagnuole… pag.179.

mercè. Aiuto altrui (Z): i quali, mercè lo stipendio di quattro carlini al mese, pag.5.

mestieri. Compito, incombenza (Z): A Dogna Gilda fu mestieri di qualche spazio di tempo per sapere con certezza il vero giorno del convegno. Pag.129.

millanteria. Smargiassata, spacconata (Z): pel fastidio che gli davano le millanterie del Duca. Pag.191.

moccio. Muco del naso (Z): i quali affogherebbero nei loro mocci, se non sapessero su che terreno si trovano. Pag.97.

moggio. Antica misura di superficie (Z): una estensione di terreno di circa mezzo moggio napolitano, pag.75.

monachetto. Elemento saliscendi delle porte (Z): Avea messo la mano sul saliscendi, e l’avea sollevato dal monachetto, pag.52.

mongibello. Di persona furiosa o testa calda (P): le aveano messo in testa tal mongibello che, avendo bisogno di rimaner sola, pag.199.

muta. Turno (Z): e ritornarono a prolungare l’occhio sul cannocchiale, cedendoselo a muta a muta… pag.147.

mutola. Muta (Z): non pativa di veder la contessa sua cugina seduta rimpetto a lui e mutola come statua. Pag.178.

nemmanco. Neanche, neppure  (Z): Carmine non ardiva nemmanco chieder cosa al Carrafella, pag.28.

ninna-nonna. Ninnananna, cantilena per addormentare i bambini (Z): era una ninna-nonna che una madre, cullando il suo bambino, cantava in qualche vicino casolare, pag.34.

nimistà. Ostilità (Z): il quale, per non so quale particolare nimistà, pag.181.

nocumento. Danno (Z): i quali recavano grandissimo nocumento al commercio, pag.136.

nostrale. Del nostro paese (Z): e si vedea subitamente che non era di artefici nostrali, pag.106.

nullamanco. Nulla di meno, tuttavia (Z): era nullamanco discreta e ragionatrice non comume, pag.89.

nutricare. Nutrire (Z): la beltà della quale poteva farle nutricare più alte speranze. Pag.139.

obblivione. Profonda dimenticanza (Z): quasi assonati in una dolce obblivione d’ogni sventura. Pag.34.

oltracciò. Oltre a ciò, inoltre (Z): Oltracciò, avea messo un gran terrore nell’ animo dei malvagi… pag.135.

onninamente. Totalmente (Z): Questo è onninamente verissimo, rispose il maestro… pag.26.

ormesino. Tessuto leggero (Z): Tu sei vestito d’ormesino verde, appunto come quel rospaccio… pag.172.

orpello. Falsa apparenza, esteriorità illusoria (Z): a poco a poco e del bello e con orpello di gran paroloni spiattellò quel che si avea sulla bocca dello stomaco, pag.134.

orrevole. Onorevole (Z): all’orrevole professione di maestro di scuola… pag.7.

pannilino. Biancheria intima (Z): non vi teneva alcun mobile o arnese, se togli un truogolo da lavarvi i pannilini… pag.42.

paraggio. Paragone (Z): stare al paraggio co’primi saputoni e barbassori sputasentenze. Pag.89.

parare. Presentare (Z): non era in istato di riconoscere la donna che gli parava davanti: pag.175.

parimente. Ugualmente (Z): non andrà parimente a male qualche altro traffichetto che troveremo. Pag.70.

parlari. Discorsi (Z): tenessero umane conversazioni e parlari non mica animaleschi. Pag.130.

partigiana. Antica arma da punta e da taglio (Z): Le spade, le sciabole, le partigiane erano con bella grazia disposti e acconci in varie forme; pag.109.

paterino. Eretico, manicheo (Z):  per fare di lei accorto quel paterino del maestro, pag.123.

paventare. Temere (Z): Quando si paventa alcuna disgrazia, bisogna andarle incontro animosamente, pag.89.

pavida. Paurosa,timorosa  (Z): Ogni cosa in quel palagio sembrava alla pavida fantasia del Carrafella… pag.91.

pensigliante. Pendevole, pendule (W): portavano de’mustaccioni pensiglianti che arrivavano sino alle crespe del collaretto ibero: pag.39.

peritoso. Incerto, timoroso (Z): non vorrei guardare in faccia agli uomini peritosi  e che si affogno nei loro mocci. Pag.169.

permissione. Permesso, concessione (Z): e il Conte chiedeva la permissione di ritirarsi, pag.202.

pernicioso. Nocivo (Z): l’avea presentato come il più pernicioso nemico del re e del nome spagnuolo; pag.234.

perorare. Difendere, caldeggiare (Z): aveva perorato caldamente la causa del suo amico, pag.188.

pertinace. Ostinato (Z): era stata il segno delle pertinaci occhiate di lui; pag.199.

pertinare. Riguardare, concernere (Z): A chi si perteneano, donde sbucavano? Pag.90.

petronciana. Melanzana (Z): un farsettino di velluto color petronciana, pag.53.

pica. Gazza (P): sull’orlo della quale era allo impiedi una pica imbalsamata. Pag.83.

picca. Arma in asta munita di punta (Z): Le spade, le sciabole, le picche,erano con bella grazia disposti e acconci in varie forme; pag.109.

pingere. Raffigurare (Z): ci ho indovinato a pingere quella faccia di terra cotta? Pag.13.

pispiglio. Sussurro (Z): spicciavano sordo pispigli ed emanazioni inqualificabili. Pag.91.

politezza. Cortesia, educazione (Z): non ha la politezzadi farsi vedere o di darsi a conoscere. Pag.90.

poltro. Pigro (Z): Poltro e neghittoso, ella disse al maestro; pag.68.

pondo. Peso (Z): non è piccol pondo pe’miei fiacchi omeri; pag.161.

possa. Forza (Z):  e con ogni possa redarguiva le accuse de’suoi avversari, pag.247.

possanza. Potenza, potere (Z): die’a tutte le sue membra tal possanza che, pag.33.

potentato. Stato potente (Z): adescavano la cupidigia de’Potentati d’Europa, pag.228.

pravo. Cattivo (Z): più che nuociuto al conseguimento del pravo disegno. Pag.148.

precipua. Principale (Z): e benchè il sordido e taccagno uomo non avesse la generosità per precipua virtù, pag.66.

precipuamente. Principalmente (Z): crediam necessario di toccar di lei precipuamente, pag.195.

pria. Prima (Z): Pria di far ritorno in Napoli, avea spedito al Viceré un certo Lorenzo… pag.246.

pristino. Originario (Z): il vino avea riacquistato il suo pristino impero. Pag.66.

procella. Tempesta (Z): Dopo sì aspra procella e non poter afferrar la terra! Pag.86.

provvisione. Provvista (Z): ella area timorosa che non si facessero le debite provvisioni pel ritorno del fratello, pag.155.

quinquina. Radice di china (GL):  ed essendole stato da’medici prescritta la quinquina per medicamento, pag.196.

raggomitolarsi. Rannicchiarsi (Z): per vedere una folla raggomitolarsi nel luogo dove ciò debbe avvenire. Pag.140.

ragguardato. Guardato con attenzione (Z): poscia che lo ebbe ragguardato alcun pezzo, pag.137.

rampollare. Avere origine, scaturire (Z): facea rampollar torneselli da sotto terra. Pag.42.

rattemprato. Frenato, moderato (Z): avea rattemprato, se non vinto il dolore… pag.150.

remigare. Remare (Z): e remigai qualche giorno solo e disperato… pag.168.

rezzo. Soffio d’aria fresco (Z): i quali vi guadagnavano pertanto un rezzo gradevolissimo, pag.41.

ricolto. Depositato, raccolto (Z): inverso le carrette dalle quali erano ricolti, pag.266.

rinfocolato. Attizzato, riacceso (Z): I suoi begli occhi erano rinfocolati di sdegno, pag.116.

ripulsa. Netto rifiuto (Z): allontanò tutti quanti con formali ripulse. Pag.197.

ristucco. Stufo, infastidito (Z): sono stanco e ristucco d’inutili discussioni. Pag.57.

rombazzo. Frastuono, rumore (Z): giacchè so il rombazzo che mena quando io ritorno più tardi dell’ora consueta, pag.27.

rovello. Tormento (Z): dava il gran martirio e rovello alla malvagia femmina. Pag.124.

ruzzo. Voglia, capriccio (Z): non si sapendo in che modo procacciarsi un ruzzo qualunque… pag.12.

saccente. Sapiente (Z): quelli che vogliono farla da saccenti in ogni cosa, pag.97.

salmodia. Canto di salmi (Z): E le sue labbra recitavano i versetti d’una salmodia latina. pag.176.

santacroce. Abbecedario, sillabario (P): all’infuora della Santa Croce come si addimandava in Napoli l’abbiccì… pag.5.

sbardellata. Smisurata, enorme (Z):  la quale dava loro sbardellate ragioni, pag.124.

scaglione. Gradino (Z): Giù per i scaglioni crescevano sulle falde di questa balza… pag.104.

scalzagatto. Persona miserabile (Z): lo scalzagatti nascose nel suo corpetto di bigello un coltellaccio ben tagliente… pag.90.

scarabattola. Stipetto a vetri (Z):  una scarabattola a vari palchetti su i quali erano una quantità di masseriziuole… pag.106.

scemamento. Diminuzione (Z): Egli aveano aspettato, siccome è noto, lo scema- mento della luna. Pag.242.

scernere. Distinguere (Z): e nella bettola dov’era il Carrafella più non si scernevano gli oggetti. Pag.61.

sciammannato. Alla buona, senza eleganza (Z):  laddove ordinariamente alcun poco sciammannato egli era nel vestire, pag.141.

scorciare. Diventare più corto (Z): Sentiva rimuoversi il cuore in una maniera che gli scorciava il respiro; pag.71.

scornacchiare. Svergognare (Z): quando piglian licenza di scornacchiarti e di trovarti brutta o sdendata o spelata: pag.19.

scottino. Tessuto di lana assai fine  (F): lentissimamente si affibbiava la cappa di scottino, pag.90.

sdrucciolata. Scivolata (Z): Una moneta d’oro sdrucciolata nelle mani del portinaio… pag.192.

sdrucito. Taglio, strappo (P): avea fatto uno sdrucito alla veste ed erasi fasciato il collo, pag.128.

serpeggiare. Insinuare, sviluppare (Z): Una malattia gli serpeggiava da qualche tempo ascosamente nelle vene, pag.263.

sfabbricina. Calcinacci (N1): in cerca di qualche cosa che non fosse sfabbricina e pietre e stucco ruinato. Pag.86.

stazzonato. Sgualcito (Z): darvi una passata di ferro quando gli vedea soverchiamente gualciti e stazzonati. Pag.150.

sguizzarsela. Sfuggirsela (Z): perocchè egli è capace di sguizzarsela come una anguilla, pag.177.

simigliante. Cosa della simile sorta (F): né era concepibile una simigliante sventura. Pag.182.

sirocchia. Suora, sorella (Z): ella è certamente una siroccchia, germana o cugina o la mogliera di messer lo demonio; pag.94.

smagrato. Smagrito, smunto (Z): Di molto egli si era smagrato, pag.257.

sofisticare. Cavillare, ragionare per aforismi (Z): che sofisticava mai sempre ne’campi della immaginazione. Pag.197.

soggiorno. Indugio (Z): e più non pose alcun soggiorno a quello che intendea fare. pag.126.

sopraggitto. Cintura molto fitta (Z): ed iva con solerzia disaminando, per trovare dove appuntare un sopraggitto, pag.150.

soprariccio. Tipo di tessitura (W): il soprariccio che gheronava le maniche de’loro farsettini, pag.39.

sornacchiare. Russare, ronfare (Z): aveva udito il sornacchiar della vecchia, segno di allarme. Pag.81.

speciosa. Che è buona o vera solo in apparenza. (F): Speciosa menzogna! E dov’è di grazia il mio tesoro? Pag.113.

speciosità. Speziosità, bellezza. (Z): e con lei crescevan pure le grazie e la speciosità del suo parlare. Pag.150.

speziosissima. Molto speciosa (Z): Un gomito di questa speziosissima dama si appoggiava al piano di un deschetto, pag.92.

spiacenza. Dispiacere. (Z): sempre schietta comechè devastata da spiacenze e da affanni. Pag.257.

spiattellare. Dire apertamente (Z):  Ad ogni modo ella era decisa a spiattellare ciò che si avea sul cuore; pag.157.

spippolare. Dire chiaramente, con franchezza. (Z): Intanto, vi sentite spippolar per la strada alcuni avvenimenti, pag.99.

sponere. Esporre (Z): prendea contezza de’fatti che gli sponevano; pag.143.

squadernare. Spalancare (Z): e i suoi begli occhi si squadernarono in tutta la loro ampiezza. Pag.29.

stracco. Stanco, esausto (Z): tuttochè malconci e stacchi a morte, pag.149.

stracciafoglio. Brogliaccio, scartafaccio (Z): e su un vecchio stracciafoglio incominciò a disegnare una figura. Pag.13.

subbietto. Soggetto (Z): il cui subbietto non era dovuto essere de’più lieti e piacevoli. Pag.178.

subornare. Indusrre con arti subdole a commettere reità.(Z): subornò una cameriera di Giulia e aspettò l’ora opportuna. Pag.208.

suspicare. Sospettare (Z): Si può minimamente suspicare il male, quando non se ne ha idea veruna? Pag.24.

taffettà. Tessuto di seta. (Z): Vestiva la donzella una lunga veste di taffettà nero, pag.189.

tampoco. Nemmeno (P): né la mamma ha tampoco potuto saper dal babbo, pag.14.

tegumento. Rivestimento (Z): e i suoi tegumenti di lucidissima pelle inverniciata. Pag.159.

testificare. Testimoniare. (Z): pregando la governante a testificarle il suo rincrescimento pel male che l’affliggeva, pag.199.

torchetto. Ramett flessibile  (Z): Empie ed oscene canzoni risuonavano per quell’aere incendiato da’torchetti di verbena. Pag.132.

torcere. Distogliere, volgere (Z):  Torciamo lo sguardo da queste tristizie e riportiamolo verso quadri più racconsolanti. Pag.257.

torma. Quantità disordinata di persone.(Z):  la voce che ivi dimorassero una torma di spiriti, pag.75.

tralignare. Degenerare (Z): egli avea tralignato in guisa che il nome di Aveiro era stato grandemente eclissato e oscurato. Pag.188.

tralucere. Trasparire.(Z): e in quella lettera facevate tralucere l’idea lontana della possanza e il grido in cui sarebbe venuto il nostro cognome. Pag.181.

tramestato. Rimestato, rimescolato (Z): I suoi pensieri erano tramestati in un mare di timori, pag.123.

tranquillato. Calmato (Z): Il babbo si è tranquillato alla vista dell’oro che il forestiero gli ha dato; pag.46.

tregenda. Notte cupe di avvenimenti (Z): nell’appaurata sua fantasia danzavano le più spaventose tregende. Pag.71.

tristizia. Malvagità (Z): Torciamo lo sguardo da queste tristizie e riportiamolo verso quadri più racconsolanti. Pag.257.

trotta. Trota (TM ): colei è la più bella trotta che siasi mai pescata nella Deva! Pag.191.

ubertosa. Fertile (Z): la vaga zazzeretta spiegava gran parte della ubertosa sua massa. Pag.53.

uggia. Antipatia (Z): Non so perché io tengo in uggia grandissima cotesta tua smania indiavolata di fare il pittore. Pag.44.

unqua. Mai (Z): Unqua non si era il poveraccio del maestro rirovato in tanta noia… pag.89.

uopo. Bisogno, necessità (Z): pertanto è uopo operar con cautela massima, pag.17.

vaglia. Pregio merito(Z): che meglio e con più faciltà non si potea da un pittore di vaglia. Pag.13.

vantaggio. Di più (F): ed egli non insistè di vantaggio e si ritrasse pregando la governante… pag.199.

veccia. Foraggio (Z): cibandoli di erbe, di grani, di semente e di vecce d’ogni sorta. Pag.106.

verbena. Erba perenne (Z): Empie ed oscene canzoni risuonavano per quell’aere incendiato da’torchetti di verbena. Pag.132.

verbigrazia. Per esempio (Z): come, verbigrazia, la  piuma della parte superiore del corpo, pag.106.

versiera. Diavolessa (Z): cogliere il momento in cui quella versiera della serva muovea fuori casa per faccende, pag.6.

viemmaggiormente. Sempre più (Z): da infiammar viemmaggiormente l’irascibile carattere del Conte, pag.215.

vieppiù. Sempre più (Z): vieppiù esaltavano e incendiavano la vergine fantasia del tapino. Pag.103.

viticcio. Motivo ornamentale a forma di candelabri (Z): Questo specchio, messo a viticci nella parete, pag.106.

vituperio. Ingiuria, insulto (Z): quanto del vituperio  in cui il suo nome sarebbe caduto. Pag.222.

zendado. Tipico scialle veneziano (Z): Era un misto del zendado veneziano e dell’Almack turco. Pag.200.

zimbello. Uccello da richiamo (Z): non avrebbe dubitato di essere lo zimbello d’un bel sogno, pag.122.

zufolo. Fischiettio (Z): lo zufolo delle strigi e degli altri lugubri uccelli, pag.172.

zufolare. Fischiettare (Z): dormendo tre quarti del giorno e zufolando l’altro quarto. Pag.253.