Sotto altro cielo è il primo romanzo di Francesco Mastriani. sarebbe utilissima un’edizione affidabile di quest’opera, innanzitutto perché in essa già affiorano temi importanti e ricorrenti nella produzione narrativa del Nostro, e poi anche perché si nota qui una spiccata, disinvolta tendenza a far uso di lunghe digressioni le quali, come già notò Antonio Palermo, costituiscono un elemento distintivo dello stile di Mastriani. Un tema centralissimo del romanzo, che diventerà tema addirittura ossessivo per lo scrittore, è quello dell’ereditarietà dei caratteri, morali e psicologici (non solo somatici) che sfocerà nell’interesse per la frenologia, grazie anche agli studi del fratello Giuseppe di cui val la pena di ricordare il trattato Notomia Morale, ossia calcolo delle probabilità dei sentimenti umani, pubblicato in Napoli nel 1855.
Sul fronte filologico, la ricostruzione del testo non si presenta senza difficoltà. Per cominciare, non si è mai trovata una copia della prima edizione (del 1848 nell’Elenco de’miei romanzi)[1]. Affidabilissima è certamente l’edizione Salvati s.a. (forse del 1892 secondo MMA[2]. Ma più probabilmente uscita a stampe qualche anno prima visto che l’accordo/contratto con Gennaro Salvati prevedeva una pronta revisione di tutti i romanzi in cui presumibilmente Sotto altro cielo fu il primo). Non di poco conto sono le varianti fra la prima edizione nota e la Salvati s.a. [3]
[1] L’importantissimo manoscritto autografo in cui sono indicati cronologicamente 107 romanzi.
[2] Cristiana Anna Addesso, Emilio e Rosario Mastriani, Che somma sventura è nascere a Napoli, Roma, Aracne, 2012.
[3] Da segnalare altre due edizioni in possesso degli Eredi Mastriani: Francesco Mastriani, Sotto altro cielo, Seconda edizione, Napoli, Tipografia di Luigi Gargiulo, 1863; Francesco Mastriani, Sotto altro cielo, Quarta edizione, Napoli, F. Lubrano e D. Palmieri, 1881.