Scarsa di avvenimenti è stata la settimana; il paese è preoccupato dalle elezioni di domani, dalle quali si spera una Camera forte e liberale.
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Abbiamo a segnare un altro fatto glorioso pe’nostri marinai napolitani. La notte del 27 febbraio, appo le coste di Tolone, a dieci miglia dal capo Sepet, la ciurma di un battello da pesca napoletano da due tonnellate salvò dallo annegarsi diciotto persone della nave mercantile spagnuola Helena, che si era sommersa perché faceva acqua.
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Le sottoscrizioni aperte a favore delle vedove e dei figli delle vittime del disastro di Posillipo superano già la somma di 10,000 lire, di cui 500 sono state consegnate alla famiglia dell’Ispettore di Polizia Vespa, e 100 ad un vecchio marinaro, chiamato Improta, che perdé sua moglie e due figliuoli, che erano l’unico sostegno della sua vecchiezza.
Dicesi che prima di dar fuoco alla polvere nella villa de Mellis, il tenente d’Accunto facesse un tentativo per entrare nel gran magazzino di deposito; ma non gli venne ciò consentito dalla sentinella, la quale disse che anche quando si fosse presentato il re Vittorio non gli avrebbe permesso di entrare in quel luogo.
Il corpo del tenente d’Accunto non è stato riconosciuto; ma la sua tunica fu trovata sospesa ad un albero in un giardino chiamato Bellavista; il suo corpetto fu anche trovato sul davanzale della finestra di una casa sita ad una considerabile distanza dal luogo dove si trovò la tunica.
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La Statistica delle Nascite in Napoli e ne’distretti nell’anno 1866 reca la cifra di 17,725 cioè 8,620 maschi e 8,105 femmine, di cui 950, frutti d’illegittimi amori, e 2,066 trovatelli lasciati all’Ospizio dell’Annunziata.
Le morti recano la cifra di 19,191; di cui 10,010 maschi (6,750 celibi, 2,277 coniugati e 983 vedovi). La cifra delle morti delle donne reca 9181, di cui 5518 nubili, 1938 maritate e 1725 vedove.
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Oltre de’nuovi biglietti da 10 lire ultimamente fatti in America e messi in circolazione per conto della Banca Nazionale, sentiamo che altri di simil somma debbano farsi in Inghilterra per conto della Banca di Napoli.
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Giovedì si precipitava da una finestra del Vico Tofa la signora Luisa Cipriani, e rimanea cadavere al suolo. Sono ignote le cagioni di questo suicidio.
FRANCESCO MASTRIANI