UN ROMANZIERE POPOLARE A NAPOLI

 

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Questa edizione è in possesso degli eredi Mastriani fotocopiata

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   ... DAL CAP. I.

Importanza del M. – Sue prime armi – “Sotto altro cielo” e i romanzi seguenti – Struttura di questi romanzi – Difetti di organismo – Romanzi a tesi

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   Francesco Mastriani ebbe un posto singolare nella vita letteraria napoletana del secolo scorso.

   Finchè visse, gli amici lo compatirono benevolmente, i nemici lo punzecchiarono più forte che poterono; ed egli si lasciò compatire e punzecchiare, e continuò la sua produzione letteraria, attraverso ostacoli d’ogni sorta, mescolando le sue trovate fantastiche alla difesa armata dei suoi principii morali, prolungando l’agonia dei protagonisti dei suoi romanzi attraverso sette od otto numeri del giornale quotidiano per sbarcare il lunario per altri sette od otto giorni; e predicò che lo si misconosceva, che in Italia i belli ingegni non trovano compenso né di lauro né di oro, e dopo una lunga vita di lavoro e di dolori, scomparve, sperando in una  gloria postuma, che non gli fu tributata.

   Oggi, ben pochi si ricordano di lui: e dopo poco più di venti anni dalla sua morte, non si trovano che rari esemplari di alcune sue opere, e orribili ristampe di altre poche, rimaste popolari.

   Egli lamentava che, lui vivente, il suo nome fosse gridato nei caffè, nelle trattorie, nei ritrovi pubblici, i suoi volumi fossero venduti a tre soldi l’uno, e messi in un fascio cogli orari ferroviari e coi libri osceni: non gli restano ora nemmeno più questo obbrobrio e questa popolarità.

   Eppure, trent’anni or sono, il Verdinois scriveva di lui:

   «Certamente, e non temo di affermare cosa paradossale, egli è oggi il primo, anzi il solo romanziere italiano».

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   REGINA ALGRANATI (Roma 1886 – Napoli 1963) è gemella di Maria Algranati, poetessa e scrittrice italiana. La famiglia, che è ebrea, si trasferisce a Napoli dove si fermerà tra alterne vicende di prosperità e ristrettezze.

   Laureata al Magistero Suor Orsola Benincasa in Storia e Filosofia. Esonerata a causa delle leggi razziali fasciste quando era preside del Magistero di Siena, fu reintegrata nel 1943. Collabora, tra le altre, con le riviste Le vie d’Italia, La rassegna italiana, La rivista geografica italianaL’archivio storico napoletanoSapereAusoniaFolklore italianoIl giornale d’ItaliaIl MezzogiornoBrutiumIl popolo di CalabriaIl RisorgimentoNord e Sud, Corriere dei Piccoli, Corriere del libro, Leonardo e con alcuni quotidiani tra cui Il Mattino, e Il Corriere della Sera di Napoli.