VOCABOLI DESUETI

  Le definizioni dei sotto elencati vocaboli sono tratte dalle seguenti fonti:

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

Z=           Lo Zingarelli 2009

AC=        Accademia della Crusca

TB=        Tommaso Basileo

SN=          Schedario Napoletano di Giuseppe Giacco

N1=         Dizionario Napoletano Avalardi 2007

N2=         Vocabolario Napoeltano Raffaele Andreoli 2000

DEA=     Enciclopedia De Agostini

DO=        Dizionario Italiano Enrico Olivetti

TD=        Termine dialettale

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati bei sopraddetti, né in altre fonti

abbietta. spregevole, ignobile (Z): Gesù visse tra la gente più truce ed abbietta. – p.24 d.e.

abbiezione. Bassezza d’animo, meschinità (Z): E in questa lotta perpetua di grandi miserie di grandi abbiezioni, – p.184 d.e.

abbreviativa. Abbreviazione, riduzione (Z): o per dir meglio una via postale abbreviativa. – p,168 d.e.

aberrazione. Degenerazione (Z): per un momento di aberrazione e di amoroso traviamento. – p.172 d.e.

abituro. Abitazione angusta e povera (Z): si ridusse novellamente al suo derelitto abituro. – p.230 d.e.

aborrimento. Sentimento di avversione, ripugnanza (Z): sia per naturale aborrimento dell’ozio sia per aver mezzi – p.190 d.e.

aborrire. Avere in avversione (Z): l’avrebbe tolta dalle aborrite mura della casa, – p.164 d.e.

accattato. Procurato (Z): bisogna che io risplenda di un lustro accattato al cento per cento. – p.224 d.e.

accattonaggio. Pratica di chi vive elemosinando, mendicità (Z): alle infime classi della società che fanno un mestiero dell’accattonaggio, – p.192 d.e.

accorsata. Avviata (Z): Alla strada… è una farmacia poco accorsata in vero da quelli che della chimica applicata ‒ p.38.II (p.126 d.e.)

acchetare. Calmare, acquietare (Z): quella malinconica serenità che accheta le tempestose passioni – p.35 d.e.

acclamare. Celebrare, lodare (Z): che la civiltà ha paura di definire di svolgere di acclamare. – p.318 d.e.

acclarare. Mettere in chiaro, accertare (Z): Ecco la gran quistione che la civiltà ha paura di definire di svolgere di acclarare. – p.52.IV (p.318 d.e.)

acclusa. Inclusa, allegata (Z): di cui troverà qui acclusa la debita quietanza per sua cautela. – p.30 d.e.

accoglimento. Accoglienza, accettazione (Z): far buon viso dell’opera suddetta ed onorarla di suo benigno accoglimento. – p.208 d.e.

acconciare. Adattare, conformare (Z): a quegli schifiltosi che mal si acconciano a toccare i grossolani cibi – p.350 d.e.

acconcio. Adatto, appropriato (Z): un sito che gli parve più acconcio a far riposare le membra – p.33 d.e.

accontare. Intendere (Z): tenera della sua riputazione non si acconta con persone del suo sesso, – p.244 d.e.

accozzaglia. Raccolta disordinata di cose e persone (Z): la mia parte di schiacciatore in questa accozzaglia di ragni e di mosche. – p.252 d.e.

acerbità.  Asprezza, ruvidezza (Z): diremmo quasi indifferente alla stessa acerbità della sventura. – p.218 d.e.

acerrimo. Irriducibile, veemente (Z): perciocché le ricchezze fuggono dall’onestà come da un acerrimo e sempiterno rimprovero. – p.23 d.e.

acre. Aspro (Z): qualche cosa di acre che lacerava l’orecchio. p.58 d.e.

acuminata. Appuntita, aguzza (Z): disse il Conte rattorcendosi le acuminate punte dei baffi – p.188 d.e.

addietro. Indietro, antecedente (Z): le quali si tiravano addietro svariati crocchi di maschere. – p.1185 d.e.

addimandare. Nominare, appellare (F): in quella parte che addimandammo La camorra elegante.p.28.II (p.21 d.e.)

addire. Destinare, assegnare (Z): Gli animali di sangue bianco che si addicono  all’uno ed all’altro –p.197 d.e.

additare. Mostrare, indicare (Z): per istinto d’onestà dalle turpe via che la società gli addita, – p.191 d.e.

addivenire. Diventato (DO): ed era addivenuto uno de’più abili costruttori. – p.340 d.e.

addotto. Portato a sostegno (Z): e addotto per pretesto lo studio della lingua francese – p.230 d.e.

addurre. Condurre, presentare a sostegno (Z e F): Egli addusse qualche frivola scusa, – p.68 d.e.

aderenza. Relazione, appoggio (Z): poco tempo fa strinsi aderenza con una signora a nome Camilla, – p.243 d.e.

adipe. Grasso del corpo (Z): ti sia permesso empirti l’epa fino alla vergogna dell’adipe del porco, – p.317 d.e.

adombrare. Oscurare, rappresentare (Z): Per conseguenza io non potrò che adombrarvi le sublimi bellezze di questo quinto canto dell’Inferno. – p.99.III (p.259 d.e.)

adontare. Sdegnare (Z): le quali non si adontavano di farsi veder con lui a pubblici passeggi. – 49.II (p.133 d.e.)

adulazione. Piaggeria, servilismo (Z): Ma non dee certo trascendere in bassa adulazione. – p.217 d.e.

adultera. Chi commette un adulterio, infedeltà coniugale (Z): voleano che si applicasse alla donna adultera la legge mosaica della lapidazione. – p.303 d.e.

adunque. Dunque (Z): si eviti adunque come un cane rognoso. – p.22 d.e.

adusto. Inaridito (Z): per alimentare di umori i campi adusti degli estivi calori. – p.32.I (p.198 d.e.)

aere. Aria, atmosfera (Z): che avea fatto rintronare quell’aere con le sue grida strazianti, – p.279 d.e.

affè. In fede, in verità (Z): ma affè mia che non ci ho mai prestato fede, – p.104 d.e.

affettare. Ostentare, desiderare (Z): Indarno i loro occhi languidi a appassionati affettano la modestia. – p.297 d.e.

affisso. Avviso, manifesto (Z): andare leggendo in ogni cantonata gli affissi teatrali; p.234 d.e.

aforisma. Breve massima. Il marchesino non avea di meglio da fare che ridere di questi aforismi, ‒ p.40.III (p.221 d.e.)

aggiogare. Soggiogare, asservire (Z): non mi fu difficile aggiogare al mio carro il giovine sultano – p.65 d.e.

agguagliare. Pareggiare (Z): per sollazzare il pubblico si agguaglia alla condizione del camoscio, ‒ p.114.I (p.87 d.e.)

agiamento. Luogo di decenza (Z): e financo ne’miei agiamenti un cartellino rosso con qualche cosa di simile a queste parole; ‒ p.111.IV (p.353 d.e.)

agognare. Desiderare, bramare ardentemente (Z): e a te vengo per rivelarti ciò che tu agogni, – p.287 d.e.

alieno. Contrario, avverso (Z): Ed io ho aggiunto che non sarei alieno di farmi magnetizzare. – p.107 d.e.

allorché. Quando, nel momento in cui (Z): egli parla allorché deve metter fuori qualcuno de’suoi oracoli. – p.109 d.e.

allustrato. Lustrato, lucidato (N2): con la zazzeretta allustrata  dalla mano di Paolucci, – p.134 d.e.

aloe. Pianta con fusto molto corto (Z): nel mezzo de’bruni cespugli d’aloe e di nopali, − p.374 d.e.

altera. Che ha un’alta opinione di sé, sdegnosa (Z): Possibile che questa altera donna scenda dalla sua fierezza per amare me! – p.301 d.e.

altisonante.  Sonoro, ridondante (Z): saprei ben io coniare nomi altisonanti. – p.176 d.e.

altresì. Anche, inoltre (Z): Egli si sforza di osservare altresì l’impressione che ricevono – p.234 d.e.

amanuense. Scrivano, copista (Z): o come amanuense in qualche casa di commercio, ‒ p.133.II (p190 d.e.)

ambedue. Tutti e due, entrambi (Z): E ambedue trassero nel salotto. – p.253 d.e.

ambra. Colore giallo bruno (Z): due cilindretti di carta del giallo dell’ambra. – p.53 d.e.

ambrosia. Cibo degli dei(Z): vi nutrirò d’ambrosia come un nume. – p.51 d.e.

ammaccata. Schiacciata (N1): La boria naturale dei ricchi sarà in voi ammaccata; ‒ p.94.IV (p.77 d.e.)

ammaliato. Affascinato, stregato (Z): pareano ammaliati da’magnetici sguardi della luna. – p.36 d.e.

amenissimo. Molto piacente, ridente (Z): Il giovine era arrivato a quel punto amenissimo – p.21 d.e.

ammenda. Riconoscimento e riparazione di una colpa (Z): avrei fatto ammenda del torto che mio padre si ebbe verso di voi, – p.247 d.e.

anatema. Maledizione (Z):Ma gridiamo anatema a colui che serba il danaro per sola libidine di guardarselo – p.85 d.e.

anco. Anche (Z): una parola di rammarico od anco di mera convenienza. – p.31 d.e.

ancorché. Benché, quantunque (Z): con l’indissolubile nodo del matrimonio ad un uomo ancorché lo amassi. – p.71 d.e.

aneurisma.  Dilatamento di una parte della parete cardiaca (Z): chi sosteneva esser lui morto per interno aneurisma, – p.118 d.e.

angaria. Atto di prepotenza sopruso (Z): Colle mille angarie che restano impunite poi che sancite la maggior parte – p.318 d.e.

angariare. Tormentare, tiranneggiare (Z): Gli operai che lavorano per me non sono angariati; – p.317 d.e.

angustia. Ristrettezza, povertà (Z): a molte urgenti angustie si sarebbe riparato, – p.143 d.e.

annasare. Annusare (Z): Che se poi vi verrà fatto di annasare qualche merlotto, – p.134 d.e.

annichilito. Annientato, distrutto (DO): Primo fatal disinganno Egidio è annichilito! – p.232 d.e.

annidare. Trovar posto, attecchire (Z): né vi persuaderete che la felicità si annidi sotto l’umile tetto – p.76 d.e.

antipode.  Luogo che si trova diametralmente opposto (Z): Ero sulla linea che forma l’antipode di questa palla da bussolotti che dicesi mondo, – p.55 d.e.

antitesi. Contrasto (Z): avea sotto gli occhi una sì crudele antitesi – p.33 d.e.

antropofago. Chi consuma carne umana (Z): eglino sono veri antropofaghi;– p.60 d.e.

antropologico. Studioso di antropologia, origine dell’uomo (Z): Ci sarebbe da fare utilissimi studi antropologici su gli avventori di questi Caffè – p.124 d.e.

apofisi. Sporgenza o protuberanza ossea (Z): hanno qualche apofisi particolare. – p.98 d.e.

aponeurotiche. Che riguarda le fibre muscolari (Z): la quale non imperava su le fibre aponeurotiche. ‒ p.140.III (p.286 d.e.)

apoplessia. Grave sindrome neurologica (Z):o che la terribile malattia dei ricchi l’apoplessia, – p.103 d.e.

apoplettico. Che o chi è colpito da aplopessia (Z): e mi puoi morire tra le mani apoplettico come un vecchio – p.43 d.e.

apostata. Chi rinnega la propria fede (Z): ma Giuliano l’apostata tenta invano di raccogliere in una nazione i giudei vagabondi – p.373 d.e.

apostema. Ascesso (Z): il povero Geremia per apostema alla gamba sinistra, ‒ p.122.I (p.93 d.e.)

apostrofe. Rivolgersi a persone (DO): E qui un’altra tacita apostrofe all’ovest della stanza. – p.157 d.e.

appannare. Offuscare, coprire (F): appannava le imposte della sua finestra per non fare sciupo di luce nella camera. – p.109.I (p.84 d.e.)

appiccare. Affibbiare, attaccare (Z): quando Ippolito le tenea discorso di ciò ella chinava il capo silenziosa e non appiccava motto; ‒ p.73.II (p.149 d.e.)

appigliare. Aggrappare (Z): non avea il coraggio di appigliarsi alla prima di queste due risorse; – p.191 d.e.

appiglio. Pretesto, occasione (Z): e a qualsivoglia professione od arte egli si appigli, – p.26 d.e.

appo. Presso, accanto (Z): La casa commerciale appo cui ei lavorava avea la ditta ‒ p.22.I (p.27 d.e.)

apporre. Trovare da ridire (Z): il panciuto dottore non si era tanto male apposto al vero. – p.23.II (p.119 d.e.)

appuntino. Con grande cura e precisione (Z): Chiunque volesse sapere con precisione che ora fosse appuntino, – p.220 d.e.

appurare. Controllare il vero (Z): Si ricercò si indagò si appurò la verità del fatto, − p.333 d.e.

ara. Antico altare (Z): erano due specie di are il cui fusto era di bronzo dorato – p.40 d.e.

arcana. Misteriosa, segreta (Z): l’arcana natura del male il suo lento e misterioso cammino, p,321. d.e.

ardenza. Ardore, veemenza (Z): che si rivela nell’ardenza del temperamento, – p.41 d.e.

ardore. Calore intenso (Z): per intolleranza degli eccessivi ardori giace mollemente sdraiata su una poltrona, – p.274 d.e.

aremme. Harem (Z): soavità di profumi che ricordava gli aremmi turchi. – p.39 d.e.

argo. Persone dalla vista acutissima cui non sfugge nulla (Z): nel cerbero che latra sempre con tre gole e nell’Argo dai cento occhi. – p.197 d.e.

argutezza. Arguzia, chi mostra prontezza e vivacità di spirito (Z): e ne ammirava sempre più l’argutezza e lo spirito. – p.264 d.e.

arguzia. Acutezza, vivacità di spirito (Z): diceva amarissime verità sotto le graziose forme del mottetto e dell’arguzia, – p.220 d.e.

aristocrata. Aristocratico, nobile (P): si adagia su soffici morbidezze il nervoso aristocrata, – p.20 d.e.

armacollo. Correggia posta trasversalmente sul petto (Z): collo schioppo da caccia ad armacollo e collo zaino vuoto – p.177 d.e.

arra. Garanzia (Z): era un arra che prendea sul guiderdone promesso. – p.72.I (p.61 d.e.)

arrecare. Recare, portare (Z): Quante caraffe? Per adesso arrecane otto litri salvo a ripetere la dose. – p.352 d.e.

arrogante. Presuntuoso, insolente (Z): è quindi naturale che l’arrogante oltracotanza e la disumana tirannia de’ricchi – p.201 d.e.

arrogare. Attribuirsi qualcosa senza averne diritto (Z): Arrogi che egli aspettava sempre la riapparizione di Frasquita per tor commiato da lei. – p.28.IV (p.302 d.e.)

arsura. Intenso calore (Z): più abietta mammifera che il disseti della erotica arsura. – p.45 d.e.

artiere. Chi esercita un’arte (Z): Aspettare un poco! Dicono tra loro i due artieri. – p.46.III (p.225 d.e.)

arzigogolo. Giro di parole (Z): Non era difficile il trovare arzigogoli da persuadere la inesperta e fidente giovinetta ‒ p.104.II (p.171 d.e.)

ascetico. Contemplativo, mistico (Z): Ciò spiega le visioni degli ascetici – p.35 d.e.

ascosa. Nascosta (Z): delle quali ora egli cercava di approfondire l’ascosa significazione. – p.24.IV (p.300 d.e.)

ascrivere. Attribuire, annoverare (Z): lo ascriverò a magggior degnazione della signoria vostra. – p.157 d.e.

assaissimo. Moltissimo (Z): gli antichi più di noi civili assaissimo non conoscevano questa ibrida specie. – p.197 d.e.

assembrare. Sembrare, somigliare (Z): nello interno delle case assembravano a tanti occhi di fuoco. – p.35 d.e.

assenzio. Liquore da erbe (Z): dammi un bicchierino di assenzio che vale lo stesso, ‒ p.110.II (p.174 d.e.)

assettare. Sistemare, mettere in ordine (Z): Vado ad assettarvi la stanza di su. – p.351 d.e.

assolutista. Chi cerca d’imporre agli altri la propria volontà (Z): Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale. – p.98 d.e.

assuefatto. Abituato (Z): da un pranzo luculliano a cui era assuefatto ricco di svariate vivande – p.362 .d.e.

assunto. Asserzione, prova (F): non crede che un giorno egli dovrà morire e dimostriamo il nostro assunto. – p.107.I (p.83 d.e)

astante. Chi è presente (Z): Tutti i medici astanti guardavano con un ghigno beffardo – p.119 d.e.

astio. Rancore, malanimo (Z): o se penso che alcuno possa nutrire astio contro di me. – p.237 d.e.

astuccio. Corpo (fig) (TM): egli non si prende briga veruna d’informarsi se nel suo astuccio ci è un’anima, – p.82 d.e.

astruso. Difficile da capire, complicato (Z): derimeva le più astruse difficoltà, – p.78 d.e.

attecchire. Radicare, diffondersi (Z): a coltivare nuovi vizi che erano attecchiti nel suo cuore. – p.135 d.e.

attestare. Dimostrare in modo evidente (Z): e in vesti che attestavano esser lei di civili condizioni – p.197 d.e.

attinenza. Connessione, rapporto (Z): tutti coloro che avevano intrinseche attinenze  con quello scioperato; − p.358 d.e.

attonito. Fortemente impressionato (Z): di luce di armonia colpisce i sensi dell’attonito giovine. – p.297 d.e.

attorcigliare. Avvolgere su sé stesso (Z): gli chiese levando il capo e attorcigliandosi le acuminate punte de’bigi mustacci. – p.208 d.e.

attortigliato. Avvolto (Z): E gli stessi serpi attortigliati a’rami de’bambù e de’tamarindi, ‒ p.57.IV (p.319 d.e.)

aura. Venticello leggero e piacevole (Z):a respirare le aure della nostra amenissima Napoli. – p.40 d.e.

aurea. Preziosa, pregevole (Z): sotto auree lumiere scintillanti per mille ceri. – p.297 d.e.

auretta. Venticello leggero e piacevole (Z): le cui fronde tremolavano agitate appena dalle fresche vespertine aurette. – p.6.IV (p.288 d.e.)

auspicio. Specie di augurio, presagio (Z): il pensiero di seguire una carriera cominciata con sì brutti auspicii; – p.232 d.e.

austro. Sud come punto cardinale (Z): E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto, ‒ p.58.IV (p.320 d.e.)

avolo. Avo, antenato (Z): in peggiori condizioni di quelle cui erano i nostri avoli. – p.216 d.e.

avveggere. Avvedere (Z): Dalle vostre parole mi avveggo signore ch’io ho dinanzi agli occhi – p.247 d.e.

avvegnachè. Benché, sebbene (Z): avvegnachè pur si fosse presentato alla mia mente, ‒ p.92.I (p.74 d.e.)

avventore. Cliente abituale di un negozio (Z): Ci sarebbe da fare utilissimi studi antropologici su gli avventori di questi Caffè – p.124 d.e..

avvezzare. Abituare, educare (Z):si che era stato facile avvezzarlo alla domestica servitù. – p.42 d.e.

avvi. Vi sono (TM): Avvi un gran numero di persone le quali vivono – p.121 d.e.

azzimato. Acconciato con ricercatezza (Z): Dove io mi aspettavo di vedere un giovine elegante azzimato e profumato di pacciulì, ‒ p.83.I (p.67 d.e.)

baggianata. Stupidaggine, sciocchezza (Z): Baggianate mio caro. Se io non la polverizzo – p.138 d.e.

bagordo. Stravizio, gozzoviglia (Z): non s’insozzò nelle lascivie e ne’bagordi de’figli dell’eredità. – p.27 d.e.

bailamme. Baraonda, chiasso (Z): ed egli perdeasi nel bailamme d’una popolosa città – p.126 d.e.

baia. Burla, canzonatura (Z): Ma fuori baie pagherò con le prove alla mano. – p.175 d.e.

baio. Mantello equino color rosso (Z): aveva un superbo quadrupede baio dorato, – p.129 d.e.

bajadera. Danzatrice indù (Z): una specie di camiciola o di spensero alla bajadera orlata di perle. – p.46 d.e.

baleno. In un attimo (Z): In un baleno tutta la città fu informata, – p.236 d.e.

balestrare. Lanciare occhiate (P): stante che nel balestrare un’occhiata all’intorno – p.155 d.e.

balogia. Castagna lessa (P): una minestra di cavoli torzuti un uovo sodo e quattro o cinque baloge; ‒ p.135.IV (p.369 d.e.)

balsamo. Conforto, sollievo (Z): ed a spargere sul tuo cuore il balsamo del perdono e dell’affetto fraterno. – p.303 d.e.

balza. Frangia, orlo (Z): di una bella veste ricca balze e di coda lussureggiante, – p.147 d.e.

balzano. Stravagante, bizzarro (Z): che anche i cervelli sventati e balzani son tocchi all’aspetto della sofferenza – p.292 d.e.

banda. Lato, parte (Z): Mi piovevano da ogni banda  inviti per feste da ballo, – p.66 d.e.

banderuola. Diminutivo di bandiera (Z): fatta con la mano una specie di banderuola al lume della lucernuola, – p.289 d.e.

baritonale. Di baritono (Z): si udì gridare la misera da una voce stentorea e baritonale. – p.199 d.e.

bazzicare. Frequentare abitualmente (Z): se per poco vi deste a bazzicare  in questo che dicesi gran mondo, – p.129 d.e.

beduino. Nomade arabo (Z): Le si accostò una mascherina specie di beduino, – p.186 d.e.

beffa. Baia, derisione, dileggio (Z): per assicurarsi che questi non celiasse e non si prendesse beffe di lui. – p.249 d.e.

bellico. Ombelico (Z): Da qui non uscirà che col bellico sforacchiato, ‒ p.115.IV (p.356 d.e.)

benanco. Perfine, pure (Z): ma benanco per conto di altre parecchie persone,  – p.199 d.e.

benché. Sebbene, quantunque (Z): Benché siffatta applicazione non andasse molto a sangue – p.27 d.e.

benemerito. Chi ha acquisito dei meriti (Z): e lo zelo filantropico di due benemeriti cittadini – p.335 d.e.

benevoglienza. Buona disposizione d’animo (Z): snebbiare la sua fronte col sorriso di una schietta e pura benevoglienza; – p.219 d.e.

benignità. Indulgenza, clemenza (Z): e che ella con tanta generosa benignità mi ha conceduto, – p.47 d.e.

benigno. Indulgente, clemente (Z): far buon viso dell’opera suddetta ed onorarla di suo benigno accoglimento. – p.208 d.e.

bensì. Tuttavia, per altro (Z): bensì nel grembo medesimo della società guasta e corrotta. – p.24 d.e.

bentosto. Presto, subito (Z): Si seppe bentosto che il creduto mio sposo, – p.66 d.e.

bernesco. Proprio del poeta Berni, satirico (Z): gittar sulla carta gli episodi ora teneri ora berneschi ed ora strazianti, ‒ p.55.III (p.231 d.e.)

biasimo. Dura critica, rimprovero (Z): era più degna di compassione che di biasimo e di collera, – p.245 d.e.

bietolone. Persona sciocca e insulsa (Z): che non sempre quel bietolone di giovinastro giungeva ad intendere. – p.39.III (p.220 d.e.

bigio. Colore grigio spento (Z): gli chiese levando il capo e attorcigliandosi le acuminate punte de’bigi mustacci. – p.208 d.e.

binoculo. Binocolo, strumento ottico (Z): Quanti binoculi ed occhialini erano nella casta sala del regal teatro – p.65 d.e.

bischero. Legnetto per tendere le corde (Z): mi mostrava i suoi denti a bischeri, – p.60 d.e.

bizzarra. Originale, stravagante (Z): Ippolito sentiva queste curiose e bizzarre osservazioni – p.264 d.e.

bontempone. Chi ama vivere allegramente (Z): eleganti sciupatori e buontemponi gli si avvicinarono. – p.32 d.e.

bordone. Lungo bastone di sostegno (Z): senz’altro veicolo che i loro piedi con un bordone in mano, ‒ p.140.IV (p.372 d.e.)

borea. Settentrione, vento gelido (Z): E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto, ‒ p.58.IV (p.320 d.e.)

boria. Superbia, vanagloria (Z): La boria naturale a’ricchi sarà in voi ammaccata; – p.77 d.e.

bossa. Protuberanza (Z): La bosse finanziaria eh che ne dici? – p.227 d.e.

bottino. Ricavato di furto o rapina (Z): il serpe dell’adulazione carpisce  dappertutto il suo bottino – p.194 d.e.

brama. Desiderio ardente e intenso (Z): la paura sarebbe stata in lui superiore alla stessa ardentissima brama – p.272 d.e.

bramare. Desiderare (Z): Avresti tu bramato moglie mia che anche io tenessi un simile linguaggio – p.25 d.e.

branca. Ramo della scienza o dello scibile (Z): poteva dirsi forte su qual si voglia branca dello scibile umano. – p.79 d.e.

briga. Molestia, fastidio (Z): egli non si prende briga veruna d’informarsi se nel suo astuccio ci è un’anima, – p.82 d.e.

bruciatella. Castagna arrostita (P): mangerei volentieri due bruciatelle per appoggiar questo vino, ‒ p.116.IV (p.356 d.e.)

bruco. Larva di farfalla (Z): Quel romanzo è il bruco onde nascerà una farfalla. – p.231 d.e.

bugigattolo. Stanzino oscuro (Z): il quale avea già perduto in quel bugigattolo, – p.139 d.e.

bulletta. Polizzetta per contrassegno (P): e una bottiglia su cui era scritto nel mezzo di pregiatissima bulletta Vin du Rhin, – p.57.I (p.50 d.e.)

bussolotto. Imbroglione (Z): Ero sulla linea che forma l’antipode di questa palla da bussolotti che dicesi mondo, – p.55 d.e.

cabaletta. Breve aria d’opera (Z): starebbero quasi bene in un libretto per musica come cabaletta per tenore. – p.52 d.e.

cachessia. Stato di grave deperimento organico (Z): ma un’aria di cachessia era su le sue sembianze, – p.66 d.e.

caciocavallo. Formaggio di pasta dura (Z): carca di salami di caciocavalli di provature e di altre maniere di vivande. P.349 d.e.

caduceo. Bastone di Esculapio (Z): Mercurio senz’ali e senza caduceo, ‒ p.6.III (p.198 d.e.)

cagionare. Causare, provocare (Z): dinanzi ai mali che possono cagionare a’loro simili. – p.94 d.e.

cagione. Occasione, motivo (Z): la vita sensibile è sovreccitata a cagione dello abbattimento – p.35 d.e.

cagnesco. Guardare torvo, ostile (Z): o lo precipita giù ove la sorte lo guardi in cagnesco. – p.32 d.e.

calere. Interessare, stare a cuore (Z): Dove andasse poco ci cale il saperlo, – p.126 d.e.

caligine. Fuliggine, fumo (Z): gli occhi della tua mente dalla caligine che li copre. – p.76 d.e.

caliginosa. Tenebrosa, oscura (Z): Quella nebbia tetra densissima caliginosa surta di là del Gange. – p.319 d.e.

camorra. Associazione della malavita napoletana (Z): La frode il furto la camorra il ruffianesimo la prostituzione, – p.191 d.e.

campestre. Dei campi, della campagna (Z): ma sempre in siti solitari e campestri. – p.150 d.e.

cangrù. Specie di animale (TM): ella si acconciasse a soffrire i modi bestiali di quel cangrù che si dicea segretario della Contessa. – p.15.III (p.204 d.e.)

canizie. Vecchiaia, chioma bianca (Z): facea sparire da quel capo ogni forma di canizie. – p.97 d.e.

canonico. Chierico, ecclesiastico (Z): Arturo avea uno zio canonico molto ricco, – p.130 d.e.

cànova. Cantina (Z): invece di mostrarsi lungo le pubbliche vie nelle cànove ed alle porte de’luoghi di pubblico convenio, ‒ p.13.II (p.122 d.e.)

cantatrice. Femminile di cantatore, cantante (Z): gl’istrioni le cantatrici le ballerine le cortigiane ed anco i ladri ed i ruffiani, – p.71 d.e.

canto. Parte, lato, banda (Z): un uomo preferisca mettersi al canto di una strada, – p.195 d.e.

cantonata. Angolo o spigolo di una strada (Z): andare leggendo in ogni cantonata gli affissi teatrali; – p.234 d.e.

cantone. Angolo, parte, lato (Z): la si figura immobile ed agghiacciata la cantone di una strada – p.196 d.e.

canuto. Che ha barba e baffi bianchi (Z): ed il canuto mi nutre di fedi di credito. – p.67 d.e.

canzone. Discorso o azione noiosa (Z): e possiate metter in canzone messer domine Dio – p.25 d.e.

capezzale. Letto, specie di malato o moribondo (Z): fatta sedere la buona Maria al capezzale del suo letto, – p.24 d.e.

capitale. Somma da cui frutta un reddito (Z): Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale. – p.98 d.e.

caprio.  Cabrio, carrozza decappottabile (N2): fa mettere in ordine il mio caprio per la mezza, – p.223 d.e.

caraffa. Antica misura per liquidi (Z): Quante caraffe? Per adesso arrecane otto litri salvo a ripetere la dose. – p.352 d.e.

carcella. Lampada ad olio (DEA): La fattizia luce de’mille torchetti e delle cento lampade a carcella ‒ p.17.IV (p.296 d.e.)

carco. Carico (Z): da festoni carchi di fiori dagli effluvi olezzanti, – p.49 d.e.

carlona. alla buona (Z): un uomo che si vesta un po’alla carlona per non poter mutare i vestiti – p.193 d.e.

carpire. Ottenere con l’astuzia o la forza (Z): il serpe dell’adulazione carpisce  dappertutto il suo bottino – p.194 d.e.

carteggio. Corrispondenza epistolare (Z): ma intanto avea dimenticato che il mio carteggio mi aspetta. – p.46.III (p.225 d.e.)

casadduoglio. Venditore di olio o di formaggi (N1): il rispettabile casadduoglio che avea l’onore di essergli padre, ‒ p.113.II (p.177 d.e.)

castagnino. Castano (Z): Era un bel giovine alto complesso di capelli castagnini, – p.46 d.e.

cataplasma. Persona noiosa e molesta (Z): Questo ci mancherebbe che quel cataplasma venisse – p.43 d.e.

cattivare. Acquistare l’amicizia altrui (Z): Tutta la gioventù  patrizia napolitana sperò cattivarsi la mia attenzione. – p.66 d.e.

cattivo. Prigioniero, schivo (Z): prese la loro città e la distrusse da cima a fondo e il popolo fu menato cattivo. – p.141.IV (p.373 d.e.)

celia. Scherzo, specie verbale (Z): ed aggiungeva quasi a mo’ di celia: – p.149 d.e.

celiare. Scherzare con parole (Z): per assicurarsi che questi non celiasse e non si prendesse beffe di lui. – p.249 d.e.

cenciaiuolo. Rivenditore di stracci (Z): ed anco di cenciaiulo ne’quali mestieri si conserva almeno – p.88 d.e.

cencioso. Persona miserabile e lacera (Z): assai più pericoloso del vagabondaggio cencioso. – p.122 d.e.

cerbero. Custode, guardiano arcigno (Z): cerberi in livrea che gareggiano in durezza di cuore – p.191 d.e.

cerogene. sorta di cera stearica (P): La fattizia luce di mille torchietti di cerogene – p.296 d.e.

cerretano. Impostore, ciarlatano (Z): I cerretani d’ogni maniera i saltimbanchi i ciurmadori ‒ p.25.III (p.211 d.e.)

cesareo. Dell’imperatore, imperiale (Z): non possiamo perdonar loro i leziosi incurvamenti a’loro cesarei padroni. – p.217 d.e.

char-a-banc. Charabanc, carrozzella con sedili trasversali (GO): una carrozzella di quelle che si chiamano char-a-banc, − p.349 d.e.

checchessia. Qualsiasi cosa, qualunque cosa (Z): inveire contro il destino o la sorte o checchessia. – p.142 d.e.

cheto. Silenzioso quieto (Z): State pur cheti che se il mondo cammina di questo passo, – p.39 d.e.

chiaroveggenza. Capacità di prevedere il futuro (Z): tale prodigiosa chiaroveggenza dello spirito, – p.103 d.e.

chioma. Capigliatura folta e lunga (Z): era un capriccio novello che dettava una foggia diversa  di ravviar le chiome; – p.43 d.e.

chiosa. Commento critico (Z): dove crederemo opportuno di aggiungerci qualche nostro comento o chiosa. – p.33.IV (p.305 d.e.)

chiostro. Luogo chiuso e recintato (Z): Non già nei deserti negli eremitaggi e ne’chiostri – p.24 d.e.

cialda. Involucro, coccarda (Z): e la sopraccarta avea per suggello una cialda nera. – p.93 d.e.

ciarlataneria. Caratteristica di chi è ciarlatano (Z): non fosse altra che una ciarlataneria bella e buona, – p.114 d.e.

ciarlatanismo. Il fare da ciarlatano (P): in cui il ciarlatanismo entra per nove decimi; ‒ p.90.II (p.160 d.e.)

ciarlatano. Imbroglione, saltimbanco (Z): debb’essere un famoso ciarlatano impostore. – p.116 d.e.

cilestre. Celeste (Z): non credere alla purezza del sangue cilestre che scorre nelle sue vene, – p.20 d.e.

cinereo. Grigio come la cenere (Z): faccia lunga infermiccia di color cinereo con piccoli baffi – p.176 d.e.

ciurmadore. Ciarlatano, impostore (F): I cerretani d’ogni maniera i saltimbanchi i ciurmadori si aprono la via nel mondo. – p.25.III (p.211 d.e.)

civetteria. Modo lezioso e accattivante di comportarsi (Z): ma era tutto studio della più fina civetteria. – p.44 d.e.

civettuola. Che manifesta civetteria (Z): vi prenderei per la più impudente civettuola sentendovi a parlare in questo modo. – p.165 d.e.

clericale. Del clero, del complesso dell’ordine sacerdotale (Z): Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale. – p.98 d.e.

cocchiere. Vetturino fiaccheraio (Z): Il cocchiere rimontò sulla sua carrozzella sferzò il cavallo e via. – p.131 d.e.

cocchio. Carrozza signorile a cavalli (Z): e il vostro sguardo sarà colpito da que’cocchi brillanti per fulgidi vernici, – pag.19 d.e.

codardia. Caratteristica di chi è codardo, vigliacco, pusillanime (Z): No il mio cuore non si macchiò mai di codardia; – p.301 d.e.

codina. Reazionaria, retrograda (Z): Tutta la nobiltà meno codina che era rimasta in Napoli – p.66 d.e.

cognizione. Conoscenza (Z): ci piacerebbe di porre i nostri lettori a cognizione di certi fatti – p.210 d.e.

colà. In quel luogo, laggiù (Z): mi offriva i tesori delle sue miniere nel Chilì dov’io l’avessi colà seguito, – p.72 d.e.

colassù. Lassù (Z): Egli aveva trovato colassù il suo amico Arturo, – p.137 d.e.

coltrinaggio. Coltrina, tendaggio (TM): Sfumato nei veli di candido e cilestre coltrinaggio, – p.39 d.e.

coltura.. Cultura (Z): vanno congiunte per lo più la coltura dello spirito e la bontà del cuore. – p.33.III (p.216 d.e.)

combriccola. Unione di persone per scopi spesso illeciti (Z): nel mezzo di questa corrotta combriccola che onestamente si chiam civil società, – p,192 d.e.

comeché. Comunque, sebbene (Z): Comeché poco o nulla ei ci pensasse giammai, ‒ p.139.I (p.79 d.e.)

commiato. Permesso di allontanarsi, partire (Z): Aspettava sempre l’apparizione di Frasquita per tor commiato da lei. – p.302 d.e.

commozione. Turbamento emotivo (Z): Ella era stanca a morte dappiù convulsa per le tante commozioni – p.292 d.e..

compunta. Pentita, mortificata (Z): disse appuntando le labbra in aria compunta: – p.92 d.e.

computista. Esperto in calcoli (Z): da digradarne il più abile computista. – p.98 d.e.

computo. Calcolo (Z): Ecco il computo che egli faceva. – p.84 d.e.

comunismo.  Dottrina politica (Z): spuntino le corna di quella temutissima fiera che dicesi comunismo – p.98 d.e.

concento. Armonia, accordo musicale (P): Ode i concenti di soave musiche alle cui cadenze muovono i passi i leggiadri danzatori. – p.18.IV(p.297 d.e.)

conceputo. Concepito, accolto (AC): il manoscritto con una letterina così conceputa: – p.232 d.e.

concerto. Accordo (Z): ma che sarebbesi messo di concerto con lei sul modo di vendicarsi – p.243 d.e.

conchiuso. Concluso (Z): tutto era detto spiegato conchiuso. – p.160 d.e.

conciossiaché. Poiché, qualora (Z): Né Ippolito conciossiaché molto amasse la suora, ‒ p.73.II (p149 d.e.)

concupiscenza. Desiderio bramoso di piaceri sessuali (Z): incendiati dalla bollente concupiscenza che quella donna mettea ne’suoi sensi, – p.52 d.e.

congettura. Ipotesi (Z): Le congetture formate su lui erano le seguenti: – p.128 d.e.

coniare. Improntare col conio monete e medaglie (DO): il suggello della divina maledizione marcò il metallo coniato – p.183 d.e.

conserta. Incrociata sul petto (Z): Indi conserta al seno le braccia chiuse gli occhi – p.36 d.e.

consona. Corrispondente, conforme (Z): altrettanto consolante e consona alla ragione è la credenza – p.161 d.e.

contigua. Attigua, confinante (Z): in una villetta che  era contigua al suo palagio – p.62 d.e.

contrada. Paese, regione (Z): Oggimai non vi ha contrada in Europa dove non sieno fatti – p.103 d.e.

contristato. Triste, afflitto (Z): Napoli era profondamente contristata dalle morti che avvenivano – p.333 d.e.

contumelia. Ingiuria, villania (Z): colle stesse umiliazioni colle stesse contumelie; ‒ p.70.III (p.240 d.e.)

conturbare. Turbare, alterare profondamente (Z): Quelli tra i ricchi cui la parola Dio infastidisce o conturba, – p.305 d.e.

converso. Contrario (Z): Ma sono io al converso che mi reputo altamente onorato – p.156 d.e.

copioso. Abbondante, largamente provvisto (Z): Che cosa mi rappresenta un uomo che si levi da un copioso desinare? – p.51. d.e.

corbelleria. Balordaggine, sciocchezza (Z): questa è una grossa corbelleria che tu dici figliuol mio, – p.106 d.e

corifeo. Ballerino (P): al corpo danzante e cioè a’corifei d’ambo i sessi. – p.88 d.e.

coronella. Coroncina, Rosario (Z): e recitate le consuete coronelle ella si ponea a lavorare – p.147 d.e.

corrivo. Condiscendente (Z): Né men corrivi sono gli uomini ad ammettere un gran merito – p.192 d.e.

corroborare. Fortificare, rinvigorire (Z): mentre il lavoro il nobilita il corrobora e letifica il suo cuore. – p.256 d.e.

corsiere. Cavallo da corsa o da battaglia (Z): Come sembrano imbizzarrire que’ corsieri tocchi dalla frusta gentilesca ‒ p.8.I  (p.19 d.e.)

corteggio. Seguito di persone che accompagnano qualcuno (Z): Ma intanto avea dimenticato che il mio corteggio mi aspetta. – p.224 d.e.

cortigiana. Donna di corte, prostituta (Z): gl’istrioni le cantatrici le ballerine le cortigiane ed anco i ladri ed i ruffiani, – p.71 d.e.

cortigianeria. Adulazione, piaggeria (Z): anzi che vivere di cortigianerie di bassezze e di continue transizioni – p.195 d.e.

cortina. Tenda che separa due ambienti (Z): non hanno ricevuto in retaggio l’immortalità che per venire a tirare delle cortine, – p.281 d.e.

cosiffatto. Tale, simile (Z):giacché cosiffatti esperimenti riescono assai bene sopra soggetti valetudunarii – p.110 d.e.

cosmomensore. Da mensore, colui che nella Legione Romana misurava i campi per gli alloggi dei soldati e cosmo, mondo; quindi s’intende come misuratore del mondo (TM): Ah! gnorsì dice Luigi che non si vanta  di essere un sì scrupoloso cosmomensore. – 43.III (p.223 d.e.)

cospetto. presenza, vista (Z): Alcuni scrittori si arrestano timidi e incerti al cospetto di certe questioni sociali, – p.316 d.e.

costipazione. Forte raffreddore (Z): gli cagionasse una costipazione capace di alterare – p.115 d.e.

costola. Diramazione di una catena montuosa (Z): cadeano morti a stormi su le larghe e solitarie costole del monte. – p.319 d.e.

costumare. Usare, consuetudinare (Z): come costumava quando usciva per la messa. – p.51.III (p.228 d.e.)

costumanza. Usanza, consuetudine (Z): Tutta la costumanza che noi possiamo avere coi morti, – p.283 d.e.

costumatezza. Compostezza, cortesia (Z): quantunque egli fosse pienamente convinto della costumatezza – p.29 d.e.

cotale. Tale, siffatto (Z): si contentò di fare un cotal  risolino e intascò subito la lettera, – p.94 d.e.

cotanta. Così tanta (Z): non avrei giammai potuto immaginare cotanta fredda perfidia. – p.57 d.e.

cozzare. Battere, urtare con violenza (Z): quelle sventurate esistenze che cozzano co’rigori del fato, – p.219 d.e.

crapulone. Chi mangia troppo (Z): del crapulone ozioso che gavazza tra parassiti e meretrici. – p.92.III (p.255 d.e.)

crepuscolo. Il tramonto del sole (Z): quando il malinconico crepuscolo disegnava a tinte nerastre – p.374 d.e.

crine. Chioma, capigliatura (Z): e che i prodighi vi compariranno coi crini mozzi. – p.259 d.e.

cris. Pugnale terribile di cui fanno uso gli abitanti di Giava (NdL): io ti avrei conficcato questo cris nel cuore. – p.54 d.e.

crocchio. Gruppo di persone (Z): le quali si tiravano addietro svariati crocchi di maschere. – p.1185 d.e.

crogiuolo. Recipiente dove si fondono i metalli (Z): Allorché Dio vuole fare passare un’anima per tutt’i crogiuoli delle più dure prove – p.210 d.e.

cubito. Antica unità di misura (Z): con lo sguardo più teso sentesi più alto di due cubiti; ‒ p.57.III (p.232 d.e.)

culto. Colto (Z): abbiamo parlato de’casi dell’onesto e culto giovine Ippolito Foschi, ‒ p.26.III (p.211 d.e.)

cultrice. Femminile di cultore, chi coltiva una scienza o un’arte (Z) era appassionata cultrice delle lettere e soprattutto della poesia, – p.218 d.e.

cupidigia. Bramosa avidità (Z): non ismette nella cupidigia di altri guadagni insino a tanto che, – p.140 d.e.

cute. Pelle umana (Z): Domani mattina te la farò radere fino alla cute. – p.61 d.e.

cutrettola. Piccolo uccello (Z): molta somiglianza con gli uccelletti di questa specie di cutrettole. – p.114.II (p.177 d.e.)

dabbenuomo. Galantuomo (Z): Fatto ciò il dabbenuomo rientrava in su l’imbrunire nella sua casa – p.369 d.e.

dacché. Poiché, giacché (Z): dacché quando egli perdeasi nel bailamme d’una popolosa città, – p.126 d.e.

daccosto. Accanto, vicino (AC): beffarda materialista epicurea che passa daccosto al mendico, – p.195 d.e.

dammeno. Meno (Z): non ci era dubbio che egli non fosse dammeno del portinaio in spietatezze. – p.204 d.e.

dappiù. In maggior numero (Z): Ella era stanca a morte dappiù convulsa per le tante commozioni – p.292 d.e.

dappoiché. Poiché, da quando (Z): dappoiché se egli fosse felice ricco e possente, – pag.31 d.e.

dappoco. Inetto (Z): non governerebbe il mondo se il mondo non fosse vile e dappoco. – p.271 d.e.

dardeggiare. Lanciare occhiate ardenti (Z): I suoi occhi dardeggiavano di ardenti lagrime; – p.238 d.e.

dardo. Freccia per arco o balestra (Z): colà si spunterebbero i dardi della più fine seduzione, – p.153 d.e.

debellare. Vincere in modo decisivo, annientare (Z): e ricercavano nella scienza i messi di allontanarlo e di debellarlo. – p.320 d.e.

decrepito. Chi è nell’estrema vecchiaia (Z): la labe del lusso è stampata  su quelle fronti già decrepite a venti anni. – p.297 d.e.

decuplare. Moltiplicare (AC): C’è una ragione per cui la persona ha voluto decuplare così il prezzo delle vostre lezioni; ‒ p.83.III (p.249 d.e.)

defraudare. Ingannare, frodare (Z): e che cosa sanno eglino i pasciuti della interminabile famiglia de’defraudati – p.23 d.e.

deicidio. Uccisione di un Dio (Z): La collera di Dio seguita a pesare su la città del deicidio. – p.142.IV (p.373 d.e.)

deferenza. Ossequio, rispetto (Z): Federico non puntò per deferenza verso l’amico – p141 d.e.

degnazione. Compiacenza, benevolenza (Z): lo ascriverò a magggior degnazione della signoria vostra. – p.157 d.e.

deliquio. Svenimento (Z): È una sincope un deliquio una stupefazione. – p.113 d.e.

delucidazione. Spiegazione, chiarimento (Z): Date queste importanti delucidazioni su la storia – p.32 d.e.

derelitto. Lasciato in totale abbandono (Z): si ridusse novellamente al suo derelitto abituro. – p.230 d.e.

derimere. Risolvere (Z): derimeva le più astruse difficoltà, – p.78 d.e.

desco. Tavola, banco (Z): nessun desco apparecchiato con tovaglia e posata. – p.21 d.e.

desinare. Pasto sostanzioso della giornata (Z): Che cosa mi rappresenta un uomo che si levi da un copioso desinare? – p.51. d.e.

despota. Sovrano assoluto, tiranno (Z): è quindi naturale che l’arrogante oltracotanza e la disumana tirannia de’ricchi – p.201 d.e.

desso. Esso (AC): non è desso quegli che dovrebbe arrossire, – p.191 d.e.

destommi. Mi destai, svegliai (TM): Destommi a soprassalto un bacio che le schifose labbra – p.59 d.e.

detrimento. Danno, perdita (Z): arricchito i miei figliuoli a detrimento della giustizia – p.25 d.e.

diafano. Delicato, esile, gracile (Z): senza togliere nulla del diafano della epidermide, – p.43 d.e.

dianzi. Or è poco tempo, una volta (Z): E l’ex milionario che avea dianzi le più gentili e morbide meni, – p.256 d.e.

diascine. Diaschece, diamine (P): che diascine ora ho da fare venite verso mezzogiorno. – p.213 d.e.

diciferare. Decifrare (Z): il rammentatore non dicifera bene il carattere manoscritto. – p.233 d.e.

digressione. Deviazione dall’argomento principale (Z): Ci si perdoni questa leggiera digressione al nostro subbietto. – p.39 d.e.

dilacerazione. La creazione, strappo, squarcio (Z): Sembravanle dare gran sofferenza le dilacerazioni che i ladri – p.292 d.e.

diocesano. Relativo alla diocesi (Z): lasciando grato ricordo di sé nell’animo de’suoi diocesani, − p.335 d.e.

dimane. Il giorno seguente (Z): ed egli aspetterà con pazienza che spuntino colla dimane novelli dolori. – p.241 d.e.

dipintore. Pittore (Z): Un’altra volta un giovine artista dipintore, – p.208 d.e.

diporto. Svago, divertimento, piacere (Z): ma suppose che la sorella fosse uscita per diporto, – p.228 d.e.

dippiù. Grafia unita della locuzione avverbiale «di più» (DO): Ella era stanca a morte e dippiù convulsa per le tante commozioni ‒ p.12.IV (p.292 d.e.)

disamore. Mancanza di amore, avversione (Z): e dopoché egli mi disse non poter sopravvivere al disamore di lei! – p.301 d.e.

disanimare. Scoraggiare, perdersi d’animo (Z):Che il dispotismo perseguiti l’ingegno e lo disanimi e lo faccia crepar di fame – p.217 d.e.

discinta. Scomposta (Z): Le sue lunghe e discinte chiome le cadeano su per le ignude spalle – p.275 d.e.

discaro. Sgradito (Z): crediamo non abbia a tornar discaro a’nostri lettori un rapidissimo cenno ‒ p.62.IV (p.322 d.e.)

discolaccio. Dispregiativo di chi ha costumi riprovevoli (Z): avea spinto la fanciulla su i passi di questo discolaccio? – p.151 d.e.

disdicevole. Sconveniente (Z): ove si fosse presentato e che credesse non disdicevole alla suora. – p.170 d.e.

disdoro. Disonore, vergogna (Z): non poco disdoro ne venne ad egregi uomini dotti – p.217 d.e.

disfogare. Sfogare (Z): sputava nel suo cappello per disfogare contro quelle sacre immagini – p.142 d.e.

disinfezione. Operazione per distruggere germi patogeni (Z): e poscia sottoposte a svariati modi di disinfezione, – p.322 d.e.

dispotismo. Governo assoluto, autoritario (Z): Nella scala del dispotismo si trova sempre che i più deboli – p.201 d.e.

dissensione. Dissenzione, divergenza, parere diverso (Z): ma erano poscia cominciate sì gravi dissensioni domestiche, – p.128 d.e.

disutile. Dannoso, svantaggioso (Z): vagabondacci disutili  che non sono buoni né per sé né per gli altri. – p.204 d.e.

divisamento. Proposito (Z): Lo scellerato Arturo era presso a compiere il suo divisamento, ‒ p.104.IV (p.171 d.e.)

dogma. Domma, principio assoluto (Z): i quali tutti abbracciano e ritengono come ritengono come dogma – p.280 d.e.

dominò. Grande cappa con cappuccio usata a Carnevale (Z): verso le due dopo la mezzanotte stava un dominò turchino, – p.184 d.e.

donde. Da dove (Z): Donde era venuto quel fanciullo? – p.36 d.e.

donzella. Giovinetta (DO): La stanzetta dove passava le giornate questa vergine donzella – p.146 d.e.

dopoché. Da quando, dal momento che (Z): e dopoché egli mi disse non poter sopravvivere al disamore di lei! – p.301 d.e.

doppia. Moneta d’oro (Z): erano once di Sicilia e marenghi e luigi e doppie napolitane. – p.370 d.e.

dormiente. Chi dorme (Z): Interroghiamo i dormienti magnetizzati e gli spiriti de’ trapassati – p.38 d.e.

dovizia. Grande abbondanza, ricchezza (Z): Che se alcuni uomini d’ingegno ebbero dovizie e favori – p.210 d.e.

dramma. Misura di peso inglese (Z): per aggiungere una dramma d’oro ai suoi tesori maledetti, – p.85 d.e.

druda. Amante, innamorata (Z): que’capelli erano stati di Maddalena la genovese la druda di don Juan – p,269 d.e.

dubbiezza. Stato di dubbio, indecisione (Z): A cavarsi dalle dubbiezze che lo inquietavano, – p.228 d.e.

duolo. Dolore (Z): il perché comandò di quel duolo che si leggeva in fronte – p.235 d.e.

duopo. Necessario (AC): Fu duopo che quella giovanetta picchiasse varie volte l’usciolino di quella caserella ‒ p.6.IV (p.288 d.e.)

ebe.  Divinità che serviva nettare e ambrosia agli dei (GO): un’altra coppa  di quel grazioso vino che gli mescé la sua Ebe incantatrice, – p.53 d.e.

ebbrezza. Perturbamento simile all’ubriachezza (Z): Voi avete goduto del mio amore fino all’ebbrezza, − p.342 d.e.

ebbro. Esaltato, eccitato (Z): ed ebbro di gioia si levava per andar via, – p.140 d.e.

eccentricità. Stravaganza, bizzarria (Z): ciò che altri chiamerebbe originalità o eccentricità, − p.340 d.e.

ecclesiastico. Che concerne la chiesa o il clero (Z): l’Ecclesiastico vigilia viso infranito colpiva lo stolto. – p.362 d.e.

eclissare. Andarsene di nascosto (Z): subentra a quello numerosissimo che si eclissa – p.123 d.e.

eclittica. Gobba, cerchio che divide lo zodiaco in due parti uguali (Z): io lo rimorchiavo nella mia eclittica, – p.65 d.e.

effemeride. Almanacco, lunario (Z): componimenti poetici già pubblicati in fuggevoli effemeridi. – p.27.III (p.211 d.e.)

effigie. Figura ritratto (Z): questo esercito di re e d’imperatori in effigie d’oro, − p.370 d.e.

effluvio. Esalazione di un odore (Z): da festoni carchi di fiori dagli effluvi olezzanti, – p.49 d.e.

effondere. Manifestare, diffondere (Z): provvedere efficacemente a che il morbo non pigliasse gran forza e non si effondesse; ‒ p.79.IV(p.332 d.e.)

efimero. Effimero, che ha breve durata (Z): Efimero è stato il tuo regno o giovinetta che oltraggiasti le leggi del pudore e dell’onestà. – p.20.IV(p.298 d.e.)

eglino. Essi (Z): e che cosa sanno eglino i pasciuti della interminabile famiglia de’defraudati – p.23 d.e.

egra. Inferma, debole (Z): L’aria della campagna giovò molto all’egra Maria; ‒ p.23.I (p.28 d.e.)

eldorado. Paese leggendario di delizie e di abbondanza (Z) Lo Stato Pontificio gli sembrava l’eldorado d’Italia, – p.p98 d.e.

elegia. Dolore morale (Z): dopo le solite elegie su la scarsezza dei tempi e su i pochi negozi che si fanno ‒ p.27.III (p.211 d.e.)

elleno. Esse (Z): diremmo cose che elleno sanno per benino; – p.169 d.e.

ellittica. Propria di un’ellissi (Z): nello spazio interminabile i soli e su le sue ellittiche i pianeti, – p.33 d.e.

eludere. Sfuggire, evitare scaltramente (Z): Tutta l’arte di questi eleganti vagabondi sta nell’ eludere, – p.123 d.e.

emaciato. Magro, smunto, macilento (Z): e son però pallidi emaciati vecchi prima del tempo, – p.106 d.e.

emanazione. Emissione, esalazione (Z): di inebriante quella emanazione d’amore che tradisce sempre – p.185 d.e.

emorroidaria. Causata da emorroide (Z): Dapprima egli credé che fosse faccenda tutta emorroidaria, − p.370 d.e.

empietà. Sacrilega irreligiosità (Z): egli con inaudita empietà sputava nel suo cappello, – p.142 d.e.

empire. Riempire, colmare (Z): Gli occhi si empivano di lagrime di tenerezza. – p.25 d.e.

endemica. Che riguarda l’endemia, malattia infettiva (Z): indagare le ragioni endemiche del morbo e del suo modo di diffusione; – p.321 d.e.

energumeno. Ossesso (Z): egli gridava come un energumeno, – p.202 d.e.

enumerare. Elencare, noverare (Z): ma enumerati uno per uno nel libro della Giustizia Divina; – p.85 d.e.

epa. Pancia, ventre (Z): i buffoni gaudenti le epe rotonde la cui vita è una perpetua digestione, – p.23 d.e.

epicureo. Chi conduce una vita di piacere (Z): La società  spensierata beffarda materialista epicurea – p.195 d.e.

epidermide. Pelle, parte superficiale della cute (Z): senza togliere nulla del diafano della epidermide, – p.43 d.e.

epigastrio. Parte superiore dell’addome (Z): e si arrestò alquanto con le mani nell’epigastrio, – p.112 d.e.

epigrafe. Iscrizione, citazione (Z): che abbiamo messo ad epigrafe di questa seconda edizione – p.196 d.e.

epigramma. Componimento breve arguto o satirico (Z): gli epigrammi più succidi erano accolti con grosse e franche risate. – p.357 d.e.

epperò. Però (Z): epperò pochi e rarissimi i viandanti che attraversavano quella strada. – p.21 d.e.

epulone. Persona ricca ed egoista (Z): Smetti almeno l’ipocrisia o ricco epulone e confessa che tu non credi in Dio, – p.317 d.e.

equinoziale. Attinenti all’equinozio, verso l’equatore (Z):e da verzieri ricolmi di frutte delle regioni equinoziali. – p.274 d.e.

equità. Giustizia, imparzialità (Z): È necessario dunque per legge di equità e di compenso, − p.343 d.e.

eremitaggio. Abitazione solitaria e isolata (Z): Non già nei deserti negli eremitaggi e ne’chiostri – p.24 d.e.

ergo. Dunque, pertanto (Z): ergo i portinai sono più despoti de’valletti e questi più de’servitori, – p.201 d.e.

erica. Pianta legnosa (Z): Un portinaio è una specie di erica velenosa appiccicata alla porta di un palazzo; ‒ p.6.III (p.198 d.e.)

erotica. Inerente all’erotismo, afrodisiaca (Z): più abietta mammifera che il disseti della erotica arsura. – p.45 d.e.

errare. Sbagliare (Z): Se mal non erro seguitò Frasquita ei mi pare, – p.259. d.e.

erta. Salita con forte pendenza (Z): e dove sgorgansi erte gobbe solcate da orribili precipizii, – p.273 d.e.

escomputo. Scomputo, detrazione dal totale (Z): e possa questa limosina valere cappo la misericordia divina ad escomputo de’vostri peccati e de’miei. – p.122.I (p.93 d.e.)

escrescenza. Protuberanza, sporgenza (Z): è una specie di escrescenza morbosa prodotta da quella flogosi che si chiama lusso. – p.197 d.e.

esilarare. Rendere allegro, ilare (Z): questa scena che servirà  almeno ad esilarare  i nostri leggitori – p.222 d.e.

esiziale. Dannosa, funesta (Z): Più in là ci occuperemo di una piaga esiziale del nostro paese, ‒ p.24.I (p.28 d.e.)

esperide. Luogo delizioso (P): soavi profumate ebbrezze de’ mari incantati che circondano le belle spiagge esperidi ‒ p.61.IV (p.322 d.e.)

espiazione. Atto dell’espiare, lo scontare un errore, una colpa subendone la punizione (DO): È una espiazione è un sacrificio è ciò che la bibbia chiama un obductio. p.346 d.e.

esplicita. In modo chiara, inequivocabile (Z): In verità che ogni comento alle parole così esplicite – p.316 d.e.

està. Estate (Z): avea veduto tramontare un lungo giorno di està senza che la confortante fiamma del focolaio  ‒ p.16.I (19 d.e.)

estenuata. Sfinita, spossata (Z): Quella donna giunse a quella tomba ella era estenuata svenuta. – p.375 d.e.

esterrefatto. Sbalordito, sbigottito (Z): Orrendo spettacolo si offerse allora agli occhi esterrefatti del giovine – p.279 d.e.

eterogeneo. Di natura e caratteristiche diverse (Z): Elemento eterogeneo in questa società corrotta e viziosa, − p.343 d.e.

ette. Niente, nulla (Z): Egli non credeva un ette a’tavolini parlanti a’cappelli semoventi ‒ p.89.II (p.160 d.e.)

evocare. Richiamare (Z): due mani per applaudirlo e una bocca per evocarlo sul proscenio. – p.232 d.e.

eziandio. Anche (Z): avevano eziandio la virtù di assopire voluttuosamente; ‒ p.63.I (p.55 d.e.)

facezia. Amenità, arguzia, frizzo (Z): e colle facezie che sapea dire non tutte di ottima lega. – p.179 d.e.

fac-simile. Cosa simile ad un’altra (Z): il quale trovava in lui un fac-simile delle sue simpatie, – p.115 d.e.

falange. Moltitudine di gente (Z): e soggiogate dalle falange moscovite, – p.321 d.e.

falciare. Mietere vittime (Z): vedeva ogni giorno falciati i suoi abitanti, − p.332 d.e.

fallace. Falso (Z): O giustizia degli uomini quando sei tu cieca e fallace! – p.68.III (p.238 d.e)

fantesca. Domestica, donna di servizio (Z): costringeva il marito  a fare anche l’ufficio di fantesca, – p.177 d.e.

farotti. Ti farò (TM): farotti applicare venti colpi di frusta. – p.57 d.e.

fato. Destino, caso, fatalità (Z): la persuasione che i suoi tesori lo salveranno dal fato comune. – p.83 d.e.

fattizio. Non naturale (Z): ricordava il titolo fattizio che aveva fatto stampare su i cartoncini da visita, ‒ p.116.II (p.238 d.e.)

fattura. Stregoneria, incantesimo (Z): Il signor Melchiade è vittima di una fattura. – p.119 d.e.

fatuo. Frivolo, leggero (Z): che il fatuo patrizio voleva studiare per leggere i libri scritti, – p.294 d.e.

fauce. Apertura, bocca (Z): bisognava mettere qualche cosa nelle fauci del cerbero padron di casa. – p.214 d.e.

fausta. Lieta, felice, propizio (Z): Solleviamo gli animi a fauste speranze. – p.336 d.e.

favella. Discorso, lingua particolare (Z): È una donna che vuole apprendere la nostra gentile favella; – p.250 d.e.

febbricitante. Che ha la febbre (Z): immagini confuse e novelle si succedevano come nel cervello di un febbricitante. – p.273 d.e.

feconda. Fertile, produttiva (Z): piglia la penna sì feconda in concetti e sì sterile in frutti, – p.213 d.e.

femmineo. Femminile (Z): ha in sé stessa qualche cosa di così femmineo, – p.87 d.e.

ferino. Selvaggio, crudele (Z): sperando che Don Juan si fosse sottratto all’eccidio ferino. – p.63 d.e.

ferità. Crudeltà (Z): sperare non volesse il morbo spiegar questa volta l’antica ferità. – 82.IV (p.334 d.e.)

feticismo. Adorazione fanatica, fanatismo (Z): i suoi gesti esprimevano  ad un tempo il feticismo e la lussuria. – p.276 d.e.

fia. Contratto di fiata, tempo. (F): o che altro di queste scempiaggini mi sarebbe costato un fia; ‒ p.91.I (p.72 d.e.)

fiacchezza. Spossatezza fisica, debolezza (Z): non gli avesse rimproverato per lo appunto quella fiacchezza d’animo. – p.272 d.e.

fiasconcello. Diminutivo di recipiente di vetro (Z): due pulcinelli seduti su due panchette e con due fiasconcelli infiascati nelle mani, – p.288 d.e.

fiat. Attimo, tempo brevissimo (Z): più non mancava che un fiat perché piena vittoria Arturo cantasse sulla fanciulla, ‒ p.103.II (p.170 d.e.)

fierezza. Dignità, orgoglio (Z): Possibile che questa altera donna scenda dalla sua fierezza per amare me! – p.301 d.e.

fidato. Capace di fare qualcosa (Z): Ippolito non si era fidato di prendere un boccone, – p.230 d.e.

fiele. Bile, secreto del fegato (Z): si era abbeverato di amarissimo fiele: p.163 d.e.

fierezza. Dignità, orgoglio (Z): in cui fece prove crudelissime della sua fierezza, − p.332 d.e.

fiero. Terribile, spaventoso (Z): quarantena. i governi con le solite quarantene avessero cercato di allontanare il fiero morbo – p.332 d.e.

figgere. Conficcare (Z): per riverbero nello specchio figgeva i suoi occhi su i miei capelli.– p.61 d.e.

filantropia. Amore per il prossimo (Z): Se lo aveste sentito a parlare di filantropia nelle serotine conversazioni – p.207 d.e.

filantropico. Con filantropia, da filantropo (Z): su una bell’anima su un cuore generoso e filantropico davvero, – p.218 d.e.

filiale. Di figlio, da figlio (Z): qual si fosse il raddoppiamento di affetto filiale – p.100 d.e.

filippica. Discorso aspro e polemico (Z): senza far caso alla breve filippica dell’amico; ‒ p.109.II (p.174 d.e)

financo. Anche, perfino (Z): le mie sorelle e financo mio padre e mia madre; p.25 d.e.

fintantoché. Finché, fino a quanto (Z): fintantoché lo vide uscire dalla sala  e salire in un palco – p.185 d.e.

firmamento. Cielo (Z): nel firmamento a trapuntare lo sgabello del suo trono. – p.35 d.e.

fistola. Grave fastidio, malanno (Z): Non mi fu difficile indovinare queste due fistole – p.67 d.e.

fittaiuolo. Chi ha in fitto un podere altrui (Z): era fittaiuolo di uno de’più ricchi proprietarii di terre – p.80 d.e.

flagello. Calamità, disastro (Z): ha già pagato per ben sei volte il suo tributo di umane vittime a questo flagello, – p.322 d.e.

flagrante. Nell’atto di commettere un reato (Z): di violazioni flagranti e latenti ad ogni legge di Dio, – p.82 d.e.

flemmatica. Che agisce con calma, senza scomporsi (Z): presa di stizza per la flemmatica indifferenza del marito, – p.187 d.e.

flogosi. Infiammazione (Z): è una specie di escrescenza morbosa prodotta da quella flogosi che si chiama lusso. – p.197 d.e.

fondiaria. Relativo ai terreni, beni immobili (Z): pago la fondiaria come ogni onesto proprietario; – p. 317 d.e.

fraudare. Frodare (DO): ho fraudato l’onesto operaio della sua mercede; p.25 d.e.

frivola. Futile, superficiale, vacua (Z): Egli addusse qualche frivola scusa, – p.68 d.e.

foggia. Modo, maniera (Z): era un capriccio novello che dettava una foggia diversa  di ravviar le chiome; – p.43 d.e.

foggiare. Plasmare, formare (Z): La felicità che Ippolito si foggiava nella mente – p.149 d.e.

fola. Cosa non vera, frottola (Z): e non ci diamo più pensiero di queste fole. – p.356 d.e.

fomentare. Istigare, incoraggiare (Z): uno de’sette capitali mortali che il lusso favorisce accarezza e fomenta, – p.305 d.e.

forca caudina. Momento o situazione in cui si deve sottostare ad una umiliante condizione (Z): piega il collo alla forca caudina e sottoscrive il contratto – p.215 d.e.

foriero. Che precede e annuncia (Z): si sentì colpito da’primi sintomi forieri del morbo terribile, − p.359 d.e.

formicolare. Brulicare d’insetti (Z): che è propriamente quello in cui formicolano i vermi del lusso. – p.124 d.e.

formulare. Dire, manifestare (Z): il dialogo gnomonico formulato tra i due giovani – p.159 d.e.

fosca. Tenebrosa, buia (Z): capace di fugare la più fosca ipocondria. – p.101 d.e.

fraganza.  Delizia, eccellenza (Z): quale dava una fragranza così stuzzicante da fare sconciare una donna incinta, − p.350 d.e.

frascheggiare. Stormire delle frasche mosse dal vento (Z): amava la luna le stelle e il frascheggiare degli alberi, – p.150 d.e.

fregiare. Adornare, abbellire (Z): Non crediate impertanto che la bellezza sia l’unica qualità che la fregi. – p.253 d.e.

frine. Donna di facili costumi, cortigiana (Z): I ricchi pensano ad ingrassare le loro Frini, – p.217 d.e.

frivolezza. Futilità, vacuità (Z): Il carattere spiccato del nostro secolo è la frivolezza, – p.38 d.e.

frodatore. Chi frode, truffa (Z): come ne sarebbe partito un frodatore, – p.31 d.e.

frontespizio. Pagina all’inizio di un libro (Z): chi non è uscito mai dal paese in cui nacque non ha letto che il frontespizio della vita; − p.348 d.e.

fugare. Far fuggire, dileguare (Z): Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale. – p.98 d.e.

fuggevole. Rapido, breve, fugace (Z): Facemmo di lei fuggevole menzione al principio – p.145 d.e.

fulgido. Splendente, brillante (Z): e il vostro sguardo sarà colpito da que’cocchi brillanti per fulgidi vernici, – pag.19 d.e.

fulvo. Giallo rossiccio (Z): Poco appresso scorsi al fulvo raggio della luna un’ombra sdrucciolare – p.63 d.e.

fumicante. Esalante fumo (Z): nessun cibo fumicante avea rallegrato l’appetito de’due giovani orfani. – p.30.I (p.33 d.e.)

funesta. Infausta, infelice (Z): In tal caso o recalcitra e il pensiero corre a più funesti consigli – p.218 d.e.

futile. Frivolo, vano, inconsistente (Z): La conversazione perenne della più futile e scostumata gioventù – p.347 d.e.

galateo. Complesso delle regole relativo alla buona creanza (Z): sia il vostro vangelo il vostro codice il vostro galateo; – p.86 d.e.

galvanismo. Vita fittizia di un corpo sociale, parte dell’elettrologia (Z): costui parea scosso come da galvanismo, – p.125 d.e.

garbuglietto. Piccola confusione, disordine (Z): Affrettiamoci a spiegare un altro piccolo garbuglietto. – p.129 d.e.

garzone. Giovinetto scapolo (Z): non l’avea già il garzone che avea sul cuore – p.126 d.e.

gaudente. Che gode di qualcosa (Z): i buffoni gaudenti le epe rotonde la cui vita è una perpetua digestione, – p.23 d.e.

gavazzare. Fare baldoria (Z): affinché i suoi figli gavazzino nel superfluo. – p.34 d.e.

genuflesso. Inginocchiato (Z): chiuse gli occhi e stette genuflesso ad aspettare. – p.36 d.e.

germano. Nato dagli stessi genitori, fratello (Z): per malintesa vergogna a ritornare presso l’affezionato germano; – p.293 d.e.

gesuitica. Da persona ipocrita e scaltra (Z): a poco a poco facendo uso di arti gesuitiche – p.95 d.e.

ghermire. Afferrare, abbrancare (Z): l’istante di ghermire quell’anima sì bella e sì candida – p.26 d.e.

ghigno. Sorriso beffardo e maligno (Z): Un ghigno satanico oscillar facea l’angolo del suo labbro. – p.112 d.e.

giacitura. Modo di giacere, di stare coricati (Z): se sentisse alcun incomodo per la giacitura o pel vestimento. – p.111 d.e.

giacché. Poiché, visto che (Z): giacché io voglio che sia cautela della verità delle parole di lei. – p.110 d.e.

giammai. In nessun tempo, mai (Z): non si è sgomenti giammai nella sventura: – p.26 d.e.

giogaia. Valico montuoso (Z): solcate da orribili precipizi e dove aspre giogaie bianche per nevi eterne. – p.121.III (p.273 d.e.)

giogo. Condizione di dipendenza, servitù (Z): gli imposero o tentarono d’imporgli il loro giogo. – p.57 d.e.

gioviale. Cordiale, sereno (Z): dalla faccia gioviale e semplicione tutto intento a cuocere un manicaretto, − p.350 d.e.

giovinastro. Giovane scapestrato (Z): sì che que’giovinastri si sbellicavano dalle risa. – p.180 d.e.

giubilante. Pieno di gioia, esultante (Z): Il primo era giubilante per la vincita fatta. – p.114.II (p.177 d.e.)

giuleppe. Sciroppo sedativo (P): egli era tutto giuleppe zucchero e miele: usava un linguaggio umile, ‒ p.117.I (p.89 d.e.)

giuliva. Festosa, gaia (Z): Il Conte avea la cera giuliva, – p.186 d.e.

gnomo. Spiritello dall’aspetto di nano (Z): Perché non parleremmo qui de’gnomi de’ silfi e di tutti quegli spiriti – p.281 d.e.

gnomonico. Metodo per comunicare (TM): il dialogo gnomonico formulato tra i due giovani di sesso opposto. – p.87.II (p.159 d.e.)

gnorri. Chi finge di non capire (Z): tu mi fai lo gnorri perché non ti suona di sborsare – p.174 d.e.

gnorsì. Signorsì, sì signore (Z): Ah! gnorsì dice Luigi che non si vanta  di essere un sì scrupoloso cosmomensore. – p.223 d.e.

gonzo. Sciocco, sempliciotto (Z): Sì mi hai preso per un gonzo? – p.176 d.e.

gorgozzule. Canna della gola (Z): il mio gorgozzule che mi sento secco per questa prolissa infernale storia che ho narrata. – p.64 d.e.

gozzoviglia. Baldoria di persone che bevono e mangiano smoderatamente (Z): ci spendeva ogni giorno per sigari e gozzoviglie varie – p.22 d.e.

grama. Misera, meschina (Z): l’onestà è dalla società condannata a vivere pallida e grama; – p.72 d.e.

gràmola. Utensile di legno da pastai (Z): per stritolare sotto i colpi delle loro gramole gli uomini intelligenti, ‒ p.28.I (p.31 d.e.)

grana. Grano, moneta di rame napoletana (Z): sorbiva il caffè pagava le due grana; – p.125 d.e.

granone. Granoturco, mais (Z): un bel spiattellino di lumache ed anco due o tre pani di granone, – p.179 d.e.

grassatore. Chi effettua rapina a mano armata (Z): ladruncolo che ruba il moccichino del grassatore che sforza la serratura, – p.20 d.e.

grassazione. Rapina a mano armata (Z): una impudenza che tocca quasi i confini di una grassazione, – p.134 d.e.

grembo. La parte più intima e nascosta di qualcosa (Z): bensì nel grembo medesimo della società guasta e corrotta. P.24 d.e.

gretto. Meschino, angusto (Z): debbo pertanto avvisarla che l’idioma francese gretto meschino e strisciante, – p.259 d.e.

gualdrappa. Drappo per sella (Z): che gli ossequii se li piglia la dorata gualdrappa che li copre. – p.129.I (p.97 d.e.)

guardaporta. Portinaio (Z): e se li sento annunziato di bel nuovo metterò il guardaporta alla porta. – p.223 d.e.

guardaportone. Portiere in livrea di palazzi signorili (Z): Una delle cose più stolide immorali che abbia inventato la civiltà sono i portinai o i guardaportoni. – p.197 d.e.

guardatura. Modo di guardare (Z): aveva bassa statura e occhio di acuta guardatura. – p.78 d.e.

guari. Molto, assai (Z): tu non sei guari osservatore degli appuntamenti. – p.109.II (p.174 d.e.)

guarnimento. Guarnizione, decorazione (Z): per vispi cavalli per dorati guarnimenti. – p.19 d.e.

guattero. Sguattero, aiutante in cucina (Z): Manda il guattero o il cuoco. – p.362 d.e.

guazzabuglio. Miscuglio confuso di cose diverse (Z): Che cosa volete che faccia l’onesto letterario in questo guazzabuglio – p.211 d.e.

guazzzetto. Manicaretto in umido (Z): era con materna sollecitudine intorno a un guazzetto di agnello – p.350 d.e.

guiderdone. Ricompensa, remunerazione (Z): era un’arra che prendeva sul guiderdone promesso. – p.61 d.e.

guisa. Modo, maniera (Z): Frasquita cominciò a parlare in tal guisa: ‒ p.64.I (p.47 d.e.)

guizzare. Muoversi rapidamente (Z): Il primo lampo che io vidi guizzzare ne’suoi occhi, – p.58 d.e.

hannosi. Si hanno (TM): Le fatiche dello ingegno hannosi a compensare, – p.158 d.e.

havvi. Vi ha (TM): D’altra parte havvi un punto in cui i disgraziati – p.196 d.e.

hatcich. Stupefacente (Z): Ma i vapori che emanavano dall’hatcich aveva eziandio l virtù di assopire voluttuosamente; p.63.I (p.271 d.e.)

ibrida. Che deriva dall’unione di elementi eterogenei (Z): gli antichi più di noi civili assaissimo non conoscevano questa ibrida specie. – p.197 d.e.

idioma. Linguaggio (Z): fermò di studiare quest’idioma per poter comprendere il libro – p.221 d.e.

ignominia. Disonore, disprezzo (Z): che mi avea fatto assaporare quella atroce ignominia. – p.58 d.e.

ignominiosamente. In modo ignominioso, dispregevole (Z) condannata a morire così ignominiosamente nella mia saccoccia! – p.132 d.e.

ilare. Allegro, lieto (Z): andava con faccia ilare e sorridente a visitare – p.28 d.e.

illibata. Integra, pura (Z): le quali non godano un nome illibato. – p.244 d.e.

ima. Nella parte più bassa (GO): ricercare la sinistra significazione nelle ime latebre del suo cuore. – p.78 d.e.

imbarrare. Sbarrare (P): s’imbarrava e non apriva l’uscio a nessuna anima viva, ‒ 134.IV (p.368 d.e.)

imbeccare. Ammaestrare qualcuno a dire cose (F): il quale s’imbecca in buona fede che io sia realmente venuto – p.159 d.e.

imbelle. Fiacco, pavido (Z): rimorchiando al mio carro di trionfo un imbelle principe indiano, – p.72 d.e.

imbrunire. Dopo il tramonto, verso sera (Z): Fatto ciò il dabbenuomo rientrava in su l’imbrunire nella sua casa – p.369 d.e.

immolare. Sacrificare (Z): e immolare la sua divina origine in su l’altare del dio Creso; – p.86 d.e.

immonda. Sudicia, sozza (Z): spargendo sul loro passaggio la immonda loro bava. – p.256 d.e.

impalmare. Impegnare una giovane donna con una promessa di matrimonio (Z): Intendo subito impalmarti e farti mia, – p.169 d.e.

imperciocché. In quanto (Z): imperciocché essa non è propriamente che folla né più né meno ‒ p.106.I (p.22 d.e.)

imperocchè. Poiché, giacché (Z): imperocchè la parola stessa sincope derivante dal greco – p.119 d.e.

impertanto. Nonostante, pertanto (P): È certo impertanto che questa specialità – p.98 d.e.

impertinenza. Insolenza, sfacciataggine (Z): domandò con imperturbabile impertinenza. – p.200 d.e.

imperturbabile. Impassibile, imperterrito (Z): domandò con imperturbabile impertinenza. – p.200 d.e.

impetrare. Ottenere con preghiere umili (P): in cui s’impetrerà da Dio il perdono de’peccati veniali – p.74 d.e.

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): fu ch’io stessi impiedi dietro la poltrona dov’ella era adagiata ‒ p.68.I (p.58 d.e.)

impipo. Infischiarsene, non curarsi (Z): mentre il m’impipo di lui e di tutta la Francia. – p.159 d.e.

impostatore. Giocatore di carte (TM): lo chiamavano bensì l’impostatore dappoichè non v’era modo d’indurlo a ritentare la fortuna ‒ p.40.II (p.126 d.e.)

improntitudine. Sfacciataggine (Z): ne profitta la temerità l’importunità l’improntitudine. – p.196 d.e.

impudente. Sfacciato, sfrontato (Z): ma qualche cosa di maschile e d’impudente era su le sue sembianze. – p.58 d.e.

impudenza. Sfacciataggine, sfrontatezza (Z): una impudenza che tocca quasi i confini di una grassazione, – p.134 d.e.

impudico. Che manca del senso del pudore (Z): Gl’impudici negazione dell’anima, – p.296 d.e.

inabissata. Sprofondata (Z): colla faccia inabissata sotto le coperte, − p.364 d.e.

incavo. Cavità, incavatura (Z): Questa valle è formata dall’incavo delle due montagne – p.374 d.e.

incensare. Adulare, lodare eccessivamente (Z): Prima di salire su proscenio per essere incensato di allori, – p.234 d.e.

incenso. Aroma, profumo (Z): sul suo altare dove fuma incensi inebrianti, – p.20 d.e.

incerato.  Forte, resistente (Z): con baffi puntuti e incerati a pizzo alla Cialdini. – p.46 d.e.

incontanente. Subito (Z): lasciò incontanente il maestro e l’allieva novellamente soli, ‒ p.109.III (p.154 d.e.)

incurvamento. (fig) L’incurvarsi, inchinarsi,  nel senso di servilismo (TM): non possiamo perdonar loro i leziosi incurvamenti a’loro cesarei padroni. – p.217 d.e.

indarno. Invano (Z): ei ricorresse bensì a molti e a tutti indarno. – p.30.I (p.32 d.e.)

indefesso. Assiduo, instancabile (Z): mentre tanti e tanti indefessi lavoratori dormono su verminosi pagliericci? – p.318 d.e.

indi. Dopo, di poi (Z): Indi a poco ripigliava  tra sé: – p.302 d.e.

indico. Indiano (Z): E la nebbia valicando la grande estensione di quell’indico mare, ‒ p.58.IV (p.320 d.e.)

indole. Temperamento, carattere (Z): la polizia austriaca seppe fiutarne l’indole – p.95 d.e.

inebbriante. Che procura stato d’ebbrezza (Z): sul suo altare dove fuma incensi inebrianti, – p.20 d.e.

inebriato. Inebbriato, estasiato, ebbro (Z): lasciava scorrere all’occhio inebriato le forme perfettissime – p.261 d.e.

inedia. Lungo digiuno (Z): ho fatto languire nell’inedia e nel bisogno – p.25 d.e.

inetto. Persona mediocre, incapace (Z): era il marchesino Sebastiano giovine patrizio scempio ed inetto, – p.220 d.e.

infausta. Che porta dolore, tristezza, sventura (Z): così crudelmente sinceri da ripetermi la mia infausta profezia? – p.108 d.e.

infermiccia. Malaticcia, ammalata in modo non grave (Z): faccia lunga infermiccia di color cinereo con piccoli baffi – p.176 d.e.

infiascato. Messo in fiasco di vino (Z): due pulcinelli seduti su due panchette e con due fiasconcelli infiascati nelle mani, – p.288 d.e.

infima. Pessima (Z): alle infime classi della società che fanno un mestiero dell’accattonaggio, – p.192 d.e.

infistolare. Infiammare, incancrenire (Z): Ciò significa che cosa vai infistolendo? – p.209 d.e.

infoscare. Oscurare (Z): Credi tu che io non indovini che una nube infosca la tua mente? – p.101 d.e.

infra. Fra (Z): che parea stesse infra due se restare o andar via. – p.77 d.e.

ingolfato. Impelagato, invischiato, messo in situazione scomoda (Z): Per quanto ingolfato fosse Ippolito nel piacere – p.160 d.e.

ingollare. Inghiottire (Z): ingollare i bocconi di una soglioletta che avea dinanzi, ‒ p.129.II (p.187 d.e.)

ingrillare. Alzare il grilletto (AC): Quello stesso uomo che momenti prima ingrillava il moschetto ‒ p.72.III (p.241 d.e.)

iniquamente. In modo malvagio (Z): Per gittare iniquamente una onesta fanciulla in tutti gli orrori della prostituzione. – p.238 d.e.

iniquo. Malvagio, scellerato (Z): L’iniquo volle aggiungere quella di abbandonarsi – p.59 d.e.

innesto. Inserimento, introduzione (Z): Di questi curiosi innesti non è penuria nella società. – p.130 d.e.

inopia. Povertà assoluta (Z): al ricco che col suo sfarzo sembra insultare alla inopia, ‒ p.140.II (p.194 d.e.)

in pectore. Nel petto (Loc.Lat): e don Antonio fece in pectore questo ragionamento tra sé: – p.200 d.e.

inquantochè. Perché, per il fatto che (Z): Sì felice inquantochè con questo oro potrò forse aver piena vendetta – p.251 d.e.

insignorire. Padroneggiare (Z): Ma lo sgomento area che si fosse insignorito nell’animo suo; ‒ p.64.III (p.236 d.e.)

insino. Anche, persino (Z): non ismette nella cupidigia di altri guadagni insino a tanto che, – p.140 d.e.

insintantoché. Fino, sino (Z): Permettetemi che io serbi il segreto insintantoché non abbiate accettato ‒ p.84.III (p.249 d.e.)

integerrima. Particolarmente onesta, incorruttibile (Z): Egli ha combattuto con tutte le forze della sua integerrima virtù – p.343 d.e.

intenderassi. Si intenderà (TM): Più tardi intenderassi la significazione della domanda fatta – p.112 d.e.

intingolo. Vivanda di carne (Z): mangiamo di questi saporosi intingoli e beviamo di questi prelibati vini. – p.106 d.e.

intrinseca. Intima, familiare (Z): tutti coloro che avevano intrinseche attinenze  con quello scioperato; − p.358 d.e.

intrinsechezza. Rapporto confidenziale (Z): di porsi nelle intrinsechezze del conte Ludovico, – p.95 d.e.

intutto. Completamente (TB): Rimasti orfani d’ambo i genitori e privi all’intutto d’ogni mezzo di vita, ‒ p.29.I (p.31 d.e.)

inusitata. Che non rientra nell’uso comune (Z): Strano contrasto faceva la inusitata eleganza d’Ippolito con la rozza vestitura di Marcello. – p.252 d.e.

invaghita. Innamorata (Z): Camilla si fosse invaghita di questo pezzo da nulla; – p.243 d.e.

invalsa. Frequente, diffusa (Z): invalsa un tempo cappo popoli superstiziosi ed ignoranti, – p.161 d.e.

inverso.  Vero, nella direzione di (Z): e lo zio canonico inverso l’Arcivescovado, – p.131 d.e.

invitto. Indomito, invincibile (Z): quanta devozione sincera accolgono i Napolitani per lo invitto Re, ‒ p.86.IV (p.337 d.e.)

involare. Dileguarsi, sparire (Z): Profferita questa unica parola il misterioso pargoletto s’involò rapidamente – p.37 d.e.

iperbole. Esagerazione, eccesso (Z): il quale dipinse fino all’iperbole lo stato di esasperazione – p.236 d.e.

ipocondria. Profonda malinconia (Z): Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale. – p.98 d.e.

iride. Arcobaleno (Z): sembra divertirsi a moltiplicare le sue iridi su le gemme, – p.56 d.e.

irridere. Deridere, schernire, dileggiare (Z): erano come tante beffarde larve che irridevano alla sua disperazione, – p.239 d.e.

irruenza. Impulsività, veemenza (Z): in irruenze di cui poco appresso hanno amaramente a pentirsi. – p.142 d.e.

istrione. Commediante, attore di poco conto (Z): gl’istrioni le cantatrici le ballerine le cortigiane ed anco i ladri ed i ruffiani, – p.71 d.e.

istrutto. Informato (Z): Siamo noi più istrutti dopo tali letture? – p.280 d.e.

ivasene. Se ne andava (TM)): ivasene nella contigua cucina ed aprendo per metà un finestrino – p.171 d.e.

ivi. In quel luogo (Z): noi non ritoccheremo le cose ivi già dette; – p.121 d.e.

fallace. Falso (Z): O giustizia degli uomini quando sei tu cieca e fallace! – p.68.III

fattizio. Non naturale (Z): ricordava il titolo fattizio che aveva fatto stampare su i cartoncini da visita, ‒ p.116.II

ferità. Crudeltà (Z): sperare non volesse il morbo spiegar questa volta l’antica ferità. – 82.IV

fia. Contratto di fiata, tempo. (F): o che altro di queste scempiaggini mi sarebbe costato un fia; ‒ p.91.I

fiat. Attimo, tempo brevissimo (Z): più non mancava che un fiat perché piena vittoria Arturo cantasse sulla fanciulla, ‒ p.103.II

filippica. Discorso aspro e polemico (Z): senza far caso alla breve filippica dell’amico; ‒ p.109.II

fumicante. Esalante fumo (Z): nessun cibo fumicante avea rallegrato l’appetito de’due giovani orfani. – p.30.I

giogaia. Valico montuoso (Z): solcate da orribili precipizi e dove aspre giogaie bianche per nevi eterne. – p.121.III

giubilante. Pieno di gioia, esultante (Z): Il primo era giubilante per la vincita fatta. – p.114.II

giuleppe. Sciroppo sedativo (P): egli era tutto giuleppe zucchero e miele: usava un linguaggio umile, ‒ p.117.I

gnomonico.. Metodo per comunicare (TM): il dialogo gnomonico formulato tra i due giovani di sesso opposto. – p.87.II

gràmola. Utensile di legno da pastai (Z): per stritolare sotto i colpi delle loro gramole gli uomini intelligenti, ‒ p.28.I

gualdrappa. Drappo per sella (Z): che gli ossequii se li piglia la dorata gualdrappa che li copre. – p.129.I

guari. molto, assai (Z): tu non sei guari osservatore degli appuntamenti. – p.109.II

guisa. Modo, maniera (Z): Frasquita cominciò a parlare in tal guisa: ‒ p.64.I

hatcich. Stupefacente (Z): Ma i vapori che emanavano dall’hatcich aveva eziandio l virtù di assopire voluttuosamente; p.63.I

imbarrare. Sbarrare (P): s’imbarrava e non apriva l’uscio a nessuna anima viva, ‒ 134.IV

imperciocchè. In quanto (Z): imperciocchè essa non è propriamente che folla né più né meno ‒ p.106.I

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): fu ch’io stessi impiedi dietro la poltrona dov’ella era adagiata ‒ p.68.I

impostatore. Giocatore di carte (TM): lo chiamavano bensì l’impostatore dappoichè non v’era modo d’indurlo a ritentare la fortuna ‒ p.40.II

incontanente. Subito (Z): lasciò incontanente il maestro e l’allieva novellamente soli, ‒ p.109.III

indarno. Invano (Z): ei ricorresse bensì a molti e a tutti indarno. – p.30.I

indico. Indiano (Z): E la nebbia valicando la grande estensione di quell’indico mare, ‒ p.58.IV

ingollare. Inghiottire (Z): ingollare i bocconi di una soglioletta che avea dinanzi, ‒ p.129.II

ingrillare. Alzre il grilletto (AC): Quello stesso uomo che momenti prima ingrillava il moschetto ‒ p.72.III

inopia. Povertà assoluta (Z): al ricco che col suo sfarzo sembra insultare alla inopia, ‒ p.140.II

insignorire. Padroneggiare (Z): Ma lo sgomento area che si fosse insignorito nell’animo suo; ‒ p.64.III

insintantochè. Fino, sino (Z): Permettetemi che io serbi il segreto insintantochè non abbiate accettato ‒ p.84.III

intutto. Completamente (TB): Rimasti orfani d’ambo i genitori e privi all’intutto d’ogni mezzo di vita, ‒ p.29.I

invitto. Indomito, invincibile (Z): quanta devozion sincera accolgono i Napolitani per lo invitto Re, ‒ p.86.IV

labe. Colpa (Z): la labe del lusso è stampata su quelle fronti già decrepite a venti anni. – p.18.IV (p.297 d.e.)

laddove. Dove, nel luogo in cui (Z): laddove ne’giorni precedenti non avea passata quella di undici. – p.334 d.e.

laida. Sporca, lurida (Z): Non ho visto mai una più feroce e laida fisionomia; p.59 d.e.

lambiccare. Fare sforzi per capire (Z): Senza lambiccarsi il cervello a cercare la spiegazione – p.344 d.e.

lambiccato. Eccessivamente complicato (Z): ne’cui lombi scorresse il sangue più lambiccato per lunga progenie di baroni e baroncini. ‒ p.43.II (p.129 d.e.)

languido. Svenevole, sentimentale (Z): Indarno i loro occhi languidi a appassionati affettano la modestia. – p.297 d.e.

languire. Trovarsi in uno stato di debolezza, abbattimento (Z): ho fatto languire nell’inedia e nel bisogno – p.25 d.e.

lapidazione. Uccisione di qualcuno mediante lancio pietre (Z): voleano che si applicasse alla donna adultera la legge mosaica della lapidazione. – p.303 d.e.

largizione. Dono generoso (Z): le sue occhiate erano tante largizioni così lusinghiere – p.50 d.e.

larva. Spettro, ombra, fantasma (Z): erano come tante beffarde larve che irridevano alla sua disperazione, – p.239 d.e.

lasagnone. Persona goffa e sciocca, bietolone (Z): Oh il lasagnone ei si lusinga di far l’amore con me! – p.45 d.e.

lasciolla. La lasciò (TM): e lasciolla quindi divorare da un mostro antropologico! – p.301 d.e.

lascivamente. In modo lascivo, impudico (Z): Non mai satiro fu visto più lascivamente attornire ninfa gentile, – p.60 d.e.

lascivetto. Diminutivo di lascivo, impudico, lussurioso (Z): il lascivetto saltava subitamente sul seno di lei – p.42 d.e.

lascivia. Sensualità licenziosa e lussuriosa (Z): non s’insozzò nelle lascivie e ne’bagordi de’figli dell’eredità. – p.27 d.e.

latebre. Profondità (Z): ricercare la sinistra significazione nelle ime latebre del suo cuore. – p.78 d.e.

latente. Che esiste ma non si manifesta (Z): di violazioni flagranti e latenti ad ogni legge di Dio, – p.82 d.e.

latrare.  Gridare forte, sbraitare (Z): nel cerbero che latra sempre con tre gole e nell’Argo dai cento occhi. – p.197 d.e.

lavacro. Battesimo (Z): Voi vi siete ribattezzato ne’lavacri salutari della più nobile espiazione ‒ p.95.IV (p.195 d.e.)

leggiadra. Bella, aggraziata, gentile (Z): la quale ha una leggiadra figliuola a nome Isaura. – p.243 d.e.

leggiadria. Avvenenza, gentilezza, eleganza (Z): Perché ella accresce bellezza e leggiadria alle vesti, – p.44 d.e.

leggieri. Facilmente (Z): che di leggieri scorgevasi di non poter quel pallore non essere naturale ‒ p.126.II (p.185 d.e.)

leggitore. Lettore (Z): sogliono avvisare gli avventori leggitori della gazzetta – p.125 d.e.

letificare. Consolare (Z): verrete a contrarre l’utile e salutare consuetudine del lavoro che nobilita santifica e letifica l’uomo. – p.94.IV (p.77 d.e.)

levità. Leggerezza (Z): e il marchesino con quella levità che è propria di simili giovinastri, ‒ p.41.III (p.221 d.e.)

levita. Nuovo sacerdote (Z): con maggior facilità e verità che nol facciano i leviti cattolici. – p.43.I (p.40 d.e.)

lezioso. Svenevole, smanceroso (Z): non possiamo perdonar loro i leziosi incurvamenti a’loro cesarei padroni. – p.217 d.e.

libagione. Abbondante bevuta di vino o di liquore (Z): mel vidi apparire dinanzi brillo per ismodate libagioni. – p.57 d.e.

libare. Gustare (Z): che lo avea educato a libare invece dell’essenza de’fiori, ‒ p.45.I (p.42 d.e.)

libertinaccio. Dispregiativo di libertino, licenzioso (Z):disse quel libertinaccio di Arturo, – p.137 d.e.

libertino. Licenzioso, sregolato (Z): voi diventerete come gli altri giocatore libertino donnaiolo, – p.76 d.e.

libidine. Voglia smodata di piaceri sessuali (Z): Ma gridiamo anatema a colui che serba il danaro per sola libidine di guardarselo – p.85 d.e.

lindura. Lindezza, lindore, ciò che è pulito (Z): Il dottore era vestito colla sua consueta lindura. – p.108 d.e.

lipotimia. Breve perdita di coscienza (Z): La lipotimia alla quale soggiace il nostro amico – p.119 d.e.

livrea. Uniforme, divisa (Z): cerberi in livrea che gareggiano in durezza di cuore – p.191 d.e.

lombo. Zona del corpo posteriore all’addome (Z): ne’cui lombi scorresse il sangue più lambiccato per lunga progenie di baroni – p.129 d.e.

longevo. Che vive molto a lungo (Z): che è possibile che egli come spero sia longevo. – p.75 d.e.

loto. Fango, mota (Z): e neppure degno di baciare il loto rappreso alle suole delle scarpe – p.201 d.e.

lubrica. Indecente, lasciva (Z): sotto gli occhi miei a disonesti amori colla lubrica genovese. – p.69.I (p.39 d.e.)

lucernuola. Piccolo lume portatile (Z): sul quale era una lucernuola di ottone – p.205 d.e.

lucrare. Guadagnare, ottenere (Z): egli lucrava dalla sua professione assai più quel che fosse uopo – p.23 d.e. (p.191 d.e.)

lucrativo. Che fa guadagnare, redditizio (Z): univa a questo mestiere abbastanza lucrativo un altro – p.88 d.e.

lucro. Guadagno (Z): di lucri guadagnati colla mano sinistra: – p,85 d.e.

luculliano. Detto di banchetto sontuoso (Z): da un pranzo luculliano a cui era assuefatto ricco di svariate vivande – p.362 .d.e.

lue. Corruzione (Z): le belle nostre contrade avrebbero fugata la pestifera lue ‒ p.62.IV (p.322 d.e.)

lugubre.  Che esprime tristezza, lutto o morte (Z): e tosto lugubri propositi di dissiperanno dalla sua mente, – p.241 d.e.

luigi. Moneta d’oro francese (Z): erano once di Sicilia e marenghi e luigi e doppie napolitane. – p.370 d.e.

lume. Ciò che illumina la mente, l’anima (Z): La serietà del secolo in cui viviamo e i lumi della odierna filosofia – p.288 d.e.

lumiera. Lampadario da soffitta, candelabro (Z): sotto auree lumiere scintillanti per mille ceri. – p.297 d.e.

lungi. Lontano (Z): lungi dallo insistere pel pagamento dovutogli, – p.90 d.e.

lussureggiante. Copiosa, ricca (Z): di una bella veste ricca balze e di coda lussureggiante, – p.147 d.e.

lussuria. Brama sfrenata di piaceri sessuali (Z): accusavano ad un tempo la lussuria e la ferocia. – p.62 d.e.

lussuriosa. Lussureggiante, rigogliosa, prospera (Z): La viva e lussuriosa vegetazione su le rive de’fiumi – p.319 d.e.

lustrastivali. Lustrascarpe (Z): Non è meglio fare il mestiero di lustrastivali, – p.88 d.e.

lustro. Periodo di cinque anni (Z): la loro madre Maria toccava appena i nove lustri. – p.24 d.e.

lustro.  Bagliore, splendore (Z): bisogna che io risplenda di un lustro accattato al cento per cento. – p.224 d.e.

macilento. Molto magro e debole (Z): Egli non era più riconoscibile era pallido sparuto macilento. – p.362  d.e.

magagna. Vizio, difetto (Z): che copre le migliaia di scelleraggini di peccati di vergognose magagne, – p.82 d.e.

magagnata. Ridotta a mal partito (Z): ed una salute non guasta o magagnata da vizi paterni. – p.26 d.e.

magistero. Maestria, abilità (Z): possono intendere il gran magistero della economia morale, – p.96 d.e.

magnanimo. Chi rivela nobili sentimenti, generoso (Z): non possono avere la tentazione di chiamare magnanimo nessuno, – p.217 d.e.

malacoffo. Indumento femminile (TM): cioè sposò una zitella di 40 anni ippopotamo in malacoffo, ‒ p.114.II (p.177 d.e.)

malaga. Vino spagnolo bianco o rosso (Z): abbiamo uno zagarese  che è una vera malaga, − p.352 d.e.

malefico. Che fa male, che è dannoso (Z): che dava testimonianza di uno spirito cupo e malefico. – p.78 d.e.

mallevadoria. Garanzia (Z): di quella discretezza di che mi do mallevadoria nel vostro senno – p.251 d.e.

malnata. Villana, screanzata (Z): non fosse la più malnata delle umane passioni, – p.139 d.e.

mancia. Dono, regalo (Z): che quel tanghero non gli desse mai un grano di mancia. – p.126 d.e.

manicaretto. Vivanda squisita e appetitosa (Z): dalla faccia gioviale e semplicione tutto intento a cuocere un manicaretto, − p.350 d.e.

mantiglietta. Mantellina femminile nera (Z): col cappello in testa e la maniglietta addosso. – p.149 d.e.

marengo. Moneta d’oro dell’800 (Z): erano once di Sicilia e marenghi e luigi e doppie napolitane. – p.370 d.e.

mazzocchiaia. Pettinatrice (Z): nel che la giovinetta francese si mostrava abilissima mazzocchiaia, ‒ p.47.I (p.43 d.e.)

mammoletta. Mammola, viola (Z): Cravatta bianca color mammoletta. – p.108 d.e.

manubrio. Specie di manico o leva (P): è facile comprendere di qual manubrio si servisse Ippolito. – p.358 d.e.

marengo. Moneta d’oro dell’800 (Z):Come fosse rapidamente sparito il mezzo marengo, – p.148 d.e.

materialista. Chi desidera o cerca solo i piaceri materiali (Z): co’bisogni della vita e coll’egoismo di una società materialista. – p.219 d.e.

mattezza. Pazzia, follia (Z): In conseguenza di queste mattezze non leggiamo veruna storia – p.281 d.e.

mecenate. Munifico protettore di artisti (Z): sperando che il Mecenate l’avesse comprato. – p.208 d.e.

meco. Con me (Z): Era meco nel palco uno di quegli uomini priviligiati – p.65 d.e.

mediatore.  Gioco di carte, lo stesso che Quadrigliati (P): Alcuni rimanevano a giocare il mediatore il mercante o la primiera. – p.127 d.e.

melata. Insinuante, melliflua (Z): i dolci sorrisi e le melate parole sono ridevole parodia dell’ amicizia e dell’amore… ‒ p.17.IV (p.296 d.e.)

melma. Fanchiglia, mota (Z): sollevano sempre a galla la melma dell’umanità. – p.195 d.e.

menda. Errore (Z): E mentre il maestro occupa vasi a correggere le mende di ortografia francese ‒ p.100.II (p.168 d.e.)

mendico. Mendicante, povero, bisognoso (Z): faremo menzione di questa specie di vergognosi mendici, – p.192 d.e.

mennonista. Specie di eretico (P): consuetudine gelosamente serbata da tutt’i mennonisti, ‒ p.17.II (p.115 d.e.)

menomare. Diminuire, ridurre (Z): o a menomare le angustie degli orfanelli e delle vedove, − p.335 d.e.

menzione. Ricordo, citazione (F): Facemmo di lei fuggevole menzione al principio – p.145 d.e.

mensuale. Mensile (Z): che non può spendere una lira al di là del suo stato-discusso mensuale. – p.19 d.e. (p.95 d.e.)

mentovare. Ricordare (Z): magnifici palagi tra cui è mentovato per elegante struttura, – p.37 d.e.

menzione. Ricordo, citazione (Z): faremo menzione di questa specie di vergognosi mendici, – p.192 d.e.

mera. Pura, limpida, semplice (Z): una parola di rammarico od anco di mera convenienza. – p.31 d.e

mercadante. Mercante (Z): vuoi come scritturale appo alcun mercadante da bottega, – p.190 d.e.

mercante. Gioco d’azzardo (Z): Alcuni rimanevano a giocare il mediatore il mercante o la primiera. – p.127 d.e.

mercé. Aiuto altrui (Z):egli anzi gode la Dio mercé sì buona salute che è possibile che egli, ‒ p.95.I (p.32 d.e.)

mercede. Paga, salario (Z): ho fraudato l’onesto operaio della sua mercede; p.25 d.e.

meretrice. Donna dissoluta, prostituta (Z): va pitoccando il suo pane e del crapulone ozioso  che gavazza tra parassiti e meretrici. – p.255 d.e.

meriggio. Mezzogiorno, le ore innanzi il mezzodì (Z): giacere tra morbide piume  e candidi lini fino al meriggio, – p.318 d.e.

merlotto. Persona balorda, sciocca (Z): Che se poi vi verrà fatto di annasare qualche merlotto, – p.134 d.e.

mero. Puro, semplice (Z): si prestano a tali ignobili esercizi per mero altrui divertimento. – p.87 d.e.

mescere. Versare da bere (Z): un’altra coppa di quel grazioso vino che gli mescé la sua Ebe incantatrice, – p.53 d.e.

messe. Insieme di cereali (Z): Nel mezzo di campi ubertosi e ricchi di bionde messe – p.34 d.e.

messere. Essere abbindolato (P): guardate in ogni uomo un messere o un compare una vittima o un complice, ‒ p.112.I (p.86 d.e.)

mestieri. Compito, incombenza (Z): È mestieri anzitutto ripose Egidio che soddisfiamo i bisogni di natura. – p.242 d.e.

mezzaiuolo. Mezzadro (Z): aveva scorto nella giovanetta figliuola del mezzaiuolo – p.80 d.e.

mezzano. Medio, intermedio (Z): introduceva la chiave nella serratura del cassetto mezzano – p.132 d.e.

miasma. Malsana esalazione (Z): il quale intrepidamente veniva a sfidarne i pestiferi miasmi. – p.337 d.e.

michelasso. Michelaccio, vagabondo, bighellone (Z): Piace a tutti l’arte di miche lasso cioè mangiare bere e andare a spasso – p.205 d.e.

millanteria. Smargiassata, spacconata (Z): Una lira! Ripeté Arturo con suprema millanteria. – p.86.II (p.159 d.e.)

mimica.  Gesti che accompagnano o sostituiscono il linguaggio (Z): prenderanno altra parte che quella spettante alla sola mimica, – p.88 d.e.

ministrare. Versare, servire (Z): trovar su gente all’impiedi nella bottega e pronta a ministrare ogni maniera di farmaco. – p.39.II (p.126 d.e.)

minuta. Stesura iniziale, bozza (Z): A capo di tre quarti d’ora la minuta del contratto di cessione era fatta; – p.81 d.e.

misticismo. Fede fervente (Z): sa crearla nel suo più puro misticismo il Cristianesimo: – p.145 d.e.

moccichino. Fazzoletto per soffiare il naso (Z): non sono meno spregevoli del ladruncolo che ruba il moccichino, ‒ p.9.I (p.20 d.e.)

monacello. Folletto, spauracchio infantile (N1): Ma sì il monacello… l’ho affacciarsi di dietro la spalliera del mio letto. – p.97.II (p.166 d.e.)

mondo. pulito, purificato (Z): condannati ad errare senza posa per secoli finché non siamo mondi e purificati – p.287 d.e.

monta. Importa (Z): che le tue carni siano divorate da’vermi della terra o da ignoti cetacei che monta? – p.239 d.e.

morbosa. Eccessiva, esasperata (Z): è una specie di escrescenza morbosa prodotta da quella flogosi che si chiama lusso. – p.197 d.e.

moriente. Che sta per morire (Z): lasciare nella povertà la moglie e i figliuoli il moriente rispose con serenità. – p.24 d.e

mosaica. Relativo a Mosè (Z): voleano che si applicasse alla donna adultera la legge mosaica della lapidazione. – p.303 d.e.

moscone. Corteggiatore (Z): acchiappò un moscone cioè sposò una zitella di 40 anni, – p.177 d.e.

motteggio. Burla, scherzo, celia (Z): disse con una certa aria di motteggio il Conte. – p.188 d.e.

mottetto. Piccolo detto arguto (Z): diceva amarissime verità sotto le graziose forme del mottetto e dell’arguzia, – p.220 d.e.

motto. Parola (Z): ella chinava il capo silenziosa e non appiccava motto; ‒ p.73.II (p60 d.e.)

motto. Detto arguto (Z): Qualcuno di que’motti impertinenti che gli scostumati non mancano mai – p.292 d.e.

muggito. Rumore di bovini, mare agitato e simili (Z): Non cessarono di far sentire i loro terribili muggiti – p.34 d.e.

muliebre. Femminile (Z): ingannava e tradiva qualsivoglia occhio più esperto ne’misteri delle muliebri virtù. – p.19.IV (p.297 d.e.)

munificenza. Generosità nello spendere e nel donare (Z): Vengo soltanto per ottenere dalla munificenza di lei un sussidio – p.204 d.e.

mussola. Tessuto trasparente di seta (Z): ella era vestita con modesta mussola senza ornamento – p.147 d.e.

mustacchio. Baffo folto e lungo (Z): dove non fossero all’intutto ricoperte da neri mustacchi, – P.78 d.e.

mutolo. Muto (Z): mutoli e con uno stupido sorriso si eran messi a riguardarla, ‒ p.10.IV (p.291 d.e.)

napoleone. Moneta d’oro (Z): e non trovò altro che due napoleoni avvolti in un pezzettino di carta – p.163 d.e.

nappa. Ornamento fatto di fili di seta (Z): col berretto a nappe d’oro nell’ampia veste – p.98 d.e.

nefanda. Abominevole, turpe (Z). le azioni più nefande i più osceni delitti. – p.121 d.e.

nefandezza. Scelleratezza, turpitudine (Z): Essa porrà il colmo a tutte le nefandezze della vostra natura, − p.342 d.e.

neofita. Chi da poco si è convertito in un’idea nuova (Z): incoraggia come può meglio il neofita del teatro, – p.232 d.e.

nenufaro. Pianta acquatica gialla (Z): nelle foreste del Chilì libavi le pure essenze del nenufaro acquatico. – p.46.I (p.42 d.e.)

nerastra. Che tende al nero (Z): quando il malinconico crepuscolo disegnava a tinte nerastre – p.374 d.e.

nervea. Che concerne i nervi (Z): la nervea atmosfera in cui egli era, – p.112 d.e.

nettezza. Stato, condizione di chi è pulito (Z): che non hanno in sommo pregio le nettezza e la sobrietà. – p.320 d.e.

niega. Risposta negativa (Z): questo novello agente della natura da chi lo niega, – p.79 d.e.

ninfa. Fanciulla di grande bellezza (Z): Non mai satiro fu visto più lascivamente attornire ninfa gentile, – p.60 d.e.

ninnolo. Trastullo, giocattolo (Z): comperar l’onore delle donne come compera orologi ed altri ninnoli. – p.366 d.e.

nivea. Candida come la neve (Z): la nivea bianchezza del mento che traspariva sotto il riccio della maschera, – p.184 d.e.

nomade. Dicesi di popolo che non ha una dimora fissa (Z): arrecavano secoloro nel seno stesso della loro vita nomade, – p.270 d.e.

nomavasi. Si chiamava (TM): e che nomavasi Lelio. – p.154 d.e.

nopale. Specie di fico d’India (Z): nel mezzo de’bruni cespugli di aloe e di nopali, ‒ p.142.IV (p.374 d.e.)

novellamente. Nuovamente (F): per non ricorrere novellamente alla cassa dei suoi principali, ‒ p.23.I (p.28 d.e.)

novello. Nuovo (Z): era un capriccio novello che dettava una foggia diversa di ravviar le chiome; – p.43 d.e.

novero. Categoria, gruppo (Z): L’avarizia non si ha porre nel novero delle passioni, – p.82 d.e.

novizio. Novellino, inesperto (Z): la conquista amorosa di re Francesco benché sposo novizio. – p.67 d.e.

nudrire. Nutrire (Z): aveva nudrito sempre una stima affettuosa  ed un tenero ricordo. – p.235 d.e.

nume. Divinità del mondo greco-romano (Z): vi nutrirò d’ambrosia come un nume. – p.51 d.e.

nutricare. Nutrire (Z): E si pose amorosamente a nutricarlo colla stessa crema – p.53 d.e.

obbietto. Oggetto (Z): sembrava andar superba di formare l’obietto della universale ammirazione ‒ p.71.II (p.148 d.e.)

obductio. Copertura (Loc. Lat.): È una espiazione è un sacrificio è ciò che la bibbia chiama un obductio. p.346 d.e.

obliare. Dimenticare (Z): E Napoli non oblierà giammai  il nome di questo generoso, − p.336 d.e.

oblio. Totale dimenticanza (Z): e già hai messo in oblio le mie sembianze! – p.241 d.e.

obolo. Piccola offerta di denaro (Z): che gitta nella cassa di risparmio un obolo al giorno, – p.84 d.e.

occorso. Accaduto (Z): Che ti è occorso non ti senti bene? – p.144 d.e.

occulto. Nascosto (Z): La donna è cuore o senso ella soggiacerà all’occulto martirio – p.130 d.e.

oggidì. Oggigiorno, il tempo presente (Z): Oggidì i letterati non possono avere la tentazione di chiamare magnanimo nessuno, ‒ p.34.III (p.217 d.e.)

oggimai. Oramai, infine (Z): Oggimai non vi ha contrada in Europa dove non sieno fatti – p.103 d.e.

oibò. Esprime disapprovazione, disgusto, nausea (Z): Oibò rispose il dottore ella non è qui non è in questa casa, – p.268 d.e.

olezzante. Profumato (Z): circondato da giardini olezzanti per nuove famiglie di fiori, ‒ p.122.III (p.21 d.e.)

olografo. Scritto a mano (Z): Un testamento olografo scritto dal signor Melchiade – p.120 d.e.

oltracciò. Oltre a ciò, inoltre (Z): Oltracciò la sua costante applicazione allo studio non gli consentiva altra distrazione. – p.66.III (p.237 d.e.)

oltracotanza. Arrogante presunzione (Z): è quindi naturale che l’arrogante oltracotanza e la disumana tirannia de’ricchi – p.201 d.e.

oltraggiare. Offendere con ingiurie (Z): Nissuno di loro si troverà oltraggiato da questo vituperoso insulto. – p.252 d.e.

oncia. Moneta d’oro coniata da Carlo III (Z): erano once di Sicilia e marenghi e luigi e doppie napolitane. – p.370 d.e.

onde. Dal quale (Z): onde più raggiosi di fosca luce mostravasi gli occhi. – p.109 d.e.

onta. Disonore (Z): Nulla compresi tranne l’onta che mi si arrecava. – p.57 d.e.

opulenza. Dovizia, ricchezza (Z): massime quando ciò si fa per codardo servilismo alla spietata opulenza. – p.11.III (p.201 d.e.)

oracolo. Responso sentenzioso (Z): egli parla allorché deve metter fuori qualcuno de’suoi oracoli. – p.109 d.e.

orafo. Orefice (Z): trafficava principalmente in oggetti preziosi da orafo – p.27 d.e.

orgia. Bagordo, gozzoviglia (DO): Il vino fu novellemente recato in tavola. L’orgia ricominciò. – p.356 d.e.

oriuolo. Orologio (Z): dove la fattura degli oriuoli è portata alla perfezione. – p.95 d.e.

orrido. Disgustoso, sgradevole (Z): Non mai più brutti ed orridi visacci ebbe ella veduti. – p.291 d.e.

ossosa. Ossuta, ossea (Z): La sua faccia era pallida e ossosa più dell’ordinario; – p.109 d.e.

ostensibile. Che si può mostrare (Z): sorella di Foschi in mio potere ostensibile a tutti; p.154. d.e.

ostentazione. Esibizione, sfoggio (Z): parte per ostentazione parte per soffocare i rimorsi della sua coscienza, – p.317 d.e.

ottentotto. Persona rozza e incivile (Z): una conformazione di cranio presso a poco eguale a quella degli ottentotti, ‒ p.70.I (p.59 d.e.)

ove. Dove (Z): o lo precipita giù ove la sorte lo guardi in cagnesco. – p.32 d.e.

oviparo. Animale che depone uova entro le quali si compie lo sviluppo embrionale. (GO): facendo mille baci e carezze al suo piumato oviparo – p.42 d.e.

pacciulì. Essenza profumata (Z): mi aspettavo di vedere un giovine elegante e azzimato e profumato di pacciulì, ‒ p.83.I (p.67 d.e.)

palagio. Palazzo (Z): mentre avrebbe potuto lasciare ai figliuoli terre e palagi. – p.24 d.e.

palchettaro. Palchettista, chi occupa un palco a teatro (TM): per non trarre a sé l’attenzione de’curiosi e de’palchettari. – p.185 d.e.

palesare. Manifestare, rendere palese (Z): e  non mancò di palesare i suoi sospetti – p.230 d.e.

palettò. Cappotto, soprabito (Z): facemmo sommaria conoscenza con questo fungo in palettò – p.173 d.e.

pania. Lusinga, inganno (Z): La commedia era così abilmente rappresentata dalla ingenua fanciulla che Ippolito die’nella pania. ‒ p.97.II (p.166 d.e.)

pantomima. Comunicazione a via di gesti (Z): rappresentazioni con analoghi balletti e pantomime, ‒ p.112.I (p.86 d.e.)

pappamosca. Ragno, pigliamosche (N1): i nostri lettori rivedranno Nicolino soprannominato Pappamosca, − p.350 d.e.

paradossale. Che è o pare assurdo (Z): egli è certo innegabile per quanto paradossale possa parere – p.82 d.e.

parassita. Chi vive sfruttando il lavoro e la vita altrui (Z): va pitoccando il suo pane e del crapulone ozioso  che gavazza tra parassiti e meretrici. – p.255 d.e.

pargoletto. Diminutivi di bambino, fanciullo (Z): Profferita questa unica parola il misterioso pargoletto s’involò rapidamente – p.37 d.e.

pariglia. Coppia o paio di oggetti uguali (Z): Vorrei tenere tre o quattro pariglie di cavalli nella stalla, – p.150 d.e.

parimente. Ugualmente (Z): dovrebbe parimente mettere le mani su quei vagabondi che, ‒ p.31.II (p.229 d.e.)

parodia. Versione caricaturale e burlesca di un’opera (Z): in francese sono riuscite altrettante parodie. – p.259 d.e.

parsimonia. Moderazione, misura (Z): il quale ne usava con parsimonia e discretezza. – p.135 d.e.

paruta. Sembrata (Z): Una prima visita protratta così a lungo sarebbe paruta indiscretissima, ‒ p.86.I (p.137 d.e.)

pascià. Alto dignitario dell’impero ottomano (Z): Domani camminerò come un pascià cammina in mezzo de’suoi sciavi. – p.251 d.e.

passeggiatore. Chi passeggia (Z): non commovevano di nessun affetto quel passeggiatore, – p.21 d.e.

pastoia. Impedimento (Z): tra le pastoie del sonno rispondeva immediatamente un addio. – p.150 d.e.

patrizia. Di nobile stirpe (Z): gli venne fatto d’introdursi in qualche patrizia famiglia. – p.32 d.e.

paucità. Scarsezza, esiguità (Z): e che si limitasse a quella paucità di casi e di morti; ‒ p.82.IV (p.334 d.e.)

paventare. Temere (Z): non poteva al certo mostrar di paventare il contagio delle corsie coleriche: ‒ p.87.IV (p.337 d.e.)

pavoneggiare. Darsi delle arie (Z): e facendo cenno con gli occhi si pavoneggiavano, – p.298 d.e.

pellegrina. Corta mantellina (F): e coperti appena da un sacco e da una pellegrina di tela verniciata. – p.140.IV (p.372 d.e.)

pendente. Ciondolo, orecchino (Z): Ti do questi pendenti affinché egli abbia quest’oggi – p.41 d.e.

penuria. Mancanza, scarsità (Z): Di questi curiosi innesti non è penuria nella società. – p.130 d.e.

percalla. Tessuto di cotone (Z): avea semicoperta la persona da una veste di percalla indiana, ‒ p.52.I (p.44 d.e.)

perciocché. Perché (Z): perciocché le ricchezze fuggono dall’onestà come da un acerrimo e sempiterno rimprovero. – p.23 d.e.

peregrina. Singolare, ricercata (Z): in cui l’anima sua intemerata spaziava come rondine peregrina ‒ p.21.I (p.26 d.e.)

perfidia. Caparbietà, ostinazione (Z): non avrei giammai potuto immaginare cotanta fredda perfidia. – p.57 d.e.  

perfine. Finalmente, alla fine (Z): arrivava alla perfine a scoprire sotto alla gravità – p.98 d.e.

peristilio. Cortile con portici (Z): Allorché Frasquita si affacciò nel peristilio del colonnato che fronteggiava il suo tempietto, ‒ p.52.I (p.47 d.e.)

peritare. Fare scrupolo, esitare, vergognarsi (Z): che non si peritava di mostrarsi in toletta da corifea. – p.155 d.e.

perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè si sentiva felicissimo di essere di aiuto alla mamma e alla sorella. ‒ p.22.I (p.136 d.e.)

perora. Per ora (AC): Ritornerò quando sarà tempo m’intratterrò perora colla signora Frasquita. – p.117.III (p.136 d.e.)

perorazione. Discorso in difesa di una causa (Z): La perorazione italo-latina del dottor Serpieri, ‒ p.23.II (p.120 d.e.)

perpetua. Continua, ininterrotta (Z): i buffoni gaudenti le epe rotonde la cui vita è una perpetua digestione, – p.23 d.e.

perpetuare. Rendere durevole, eternare (Z): quelli che perpetuano anche dopo la loro morte – p.74 d.e.

pertanto. Perciò, quindi (Z): debbo pertanto avvisarla che l’idioma francese gretto meschino e strisciante, – p.259 d.e.

perturbatore. Chi perturba o provoca scompiglio (Z): io procuro scacciarlo dalla mia mente come un molesto perturbatore. – p.257 d.e.

perturbazione. Intenso turbamento dell’animo (Z): non sareste meno soggetti a questa perturbazione – p.354 d.e.

perverso. Molto malvagio (Z): egli era meno perverso degli altri tre, – p.179 d.e.

peste. Orme, tracce (Z): Le autorità di pubblica sicurezza erano impertanto su le peste della giovane. –  67.III (p.238 d.e.)

pestifera. Dannosa, esiziale, funesta (Z): le nostre belle contrade avrebbero fugata la pestifera lue. – p.322 d.e.

petulanza. Atteggiamento fastidioso, importuno (Z): Voi siete di una petulanza! – p.213 d.e.

pezza. Un poco (Z): la mezza notte era già scorsa da gran pezza, – p.173 d.e.

pianella. Pantofola senza tacco (Z): colle pianelle turche ricamate di filo d’oro era qualche cosa della caricatura di un diplomatico. – p.129.I (p.98 d.e.)

piastra. Antica moneta d’argento (Z): egli adorava Dio sotto le forme del marengo e della piastra. – p.212 d.e.

picciolo. Di piccola entità (Z): propagandosi e diffondendosi la pestifera lue in picciol tempo, − p.332 d.e.

pieve. Chiesa parrocchiale (Z): li distribuirete con comodo ai poveri della nostra pieve, – p.93 d.e.

pigionale. Pigionante, fittavolo (Z): in compagnia di una vecchia signora pigionale dello stesso palazzo, – p.149 d.e.

pingue. Ricca, abbondante (Z): invertiva la detta dama di tutta la pingue eredità. p.120 d.e.

pio. Pietoso, caritatevole (Z): l’anima del giusto del pio dell’onesto, – p.218 d.e.

pitoccare. Chiedere elemosina, mendicare (Z): va pitoccando il suo pane e del crapulone ozioso  che gavazza tra parassiti e meretrici. – p.255 d.e.

pitocco. Mendicante, accattone (Z): Io sono un pitocco un miserabile ho bisogno di pane: – p.22 d.e.

pizzicherolo. Pizzicagnolo, droghiere (P): Era costui un legittimo erede di un pizzicherolo che, ‒ p.113.II (p.177 d.e.)

pizzicore. Stimolo sensuale (Z): ad appagare i suoi vecchi e ridicoli pizzicori d’amore. – p.67 d.e.

plebe. Massa, popolino (Z): indussero in ogni tempo la plebe a vivere nelle più sozze adulazioni. – p.193 d.e.

plesso. Formazione anatomica a reticolo (Z): aveano già data siffatta scossa al suo cervello ed a’suoi plessi nervosi – p.249 d.e.

poggiuolo. Piccola altura (Z): si andò a sedere su un poggiuolo a vista della ridente spiaggia – p.33 d.e.

poidimane. Dopodomani (TM): Quando cominceremo le lezioni poidomane lunedì? – p.87.II (p.158 d.e.)

polizzino. Foglietto di carta, bigliettino (DO): prende solamente due polizzini di palco e sei di platea. – p.234 d.e.

pollute. Contaminate (Z): per nascondere queste membra del corpo pollute nelle saccocce dell’ orfanello, ‒ p.18.IV (p.296 d.e.)

polputa. Formosa, grassa (Z): Che ci darai a mangiare o polputa Dulcinea di Mianella? – p.351 d.e.

porre. Ponere, indossare (Z): Che veste porre la signora? – p.44. d.e.

posa. Riposo, pausa (Z): condannati ad errare senza posa per secoli finché non siamo mondi e purificati – p.287 d.e.

poscia. Dopo, poi (Z): poscia che questi ebbe adempito al suo atroce incarico. – p.64 d.e.

posciachè. Poiché (Z): Ella si fermò e posciachè ebbe scoperte le sue ferite cadde estenuata, ‒ p.141.III (p.286 d.e.)

possa. Forza (Z): fu funesta alla Persia e alla Siria per la possa del morbo ingigantito. – p.65.IV (p.324 d.e.)

possanza. Potenza, potere (Z): quelli che ne ammettono la possanza e gli effetti singolari. – p.100.I (p.79 d.e.)

posseditore. Possessore (Z): Ogni buon Napolitano posseditore di un pezzo da cinque lire – p.349 d.e.

postergare. Lasciarsi dietro alle spalle (Z): Una volta che avevo postergato il tetto paterno – p.56 d.e.

posterità. Il tempo futuro (Z): e parecchi nomi passavano alla posterità  senza aver fatto altro di buono – p.217 d.e.

postuma. Detto di ciò che avviene in ritardo (Z): il non credere a questa postuma perfezione. – p.74 d.e.

prece. Preghiera, supplica (Z): bensì rivolse dal cuore un’umile prece a Dio. – p.36 d.e.

precipuo. Principale (Z): abbiamo detto che il precipuo commercio a cui il nostro Melchiade rasi addetto ‒ p.126.I (p.96 d.e.)

predire. Pronosticare, annunciare eventi futuri (Z): Non si tratta d’indovinare ma di predire. – p.107 d.e.

predizione. Previsione, profezia, vaticinio (Z): se la vostra predizione sarà come ne son certo – p.108 d.e.

preludio. Fatto che prepara a qualcosa (Z): 400 lire non erano il preludio di altre sottrazioni – p.132 d.e.

presaga. Che sente o prevede l’avvenire (Z): quella natura come presaga di un fatto atroce. – p.278 d.e.

pretto. Schietto, sincero (Z): il libro più noioso che si sia mai stampato in Francia in pretta lingua francese. – p.84.I (p.68 d.e.)

prevaricante. Trasgressiva, deviante (Z): Davvero che questa fragranza è prevaricante! – p.108.IV (p.350 d.e.)

pria. Prima (Z): Pria di dire chi abitava nel 1861 nel vistoso appartamento. – p.38 d.e.

primachè. Più presto che (F): primachè si fosse trovato disposto per uscire. – p.117 d.e.

primamente. Prima (P): Il che fatto die’primamente udienza al cocchiere che era salito ‒ p.21.III (p.132 d.e.)

primiera. Antico gioco d’azzardo (Z): Alcuni rimanevano a giocare il mediatore il mercante o la primiera. – p.127 d.e.

primizia. La prima cosa che frutta, la più pregiata (DO): che cosa mi offrite per le primizie dell’amor mio? – p.73 d.e.

prisma. Ciò che dà un’immagine errata della realtà (Z): dall’alto di un finestrino a traverso il prisma della presente privazione. – p.147 d.e.

probità. Onestà, rettitudine (Z): e mi rimetto in tutto alla probità ed alla vostra coscienza – p.92 d.e.

probo. Onesto, retto (Z): Né ci si dica poterci essere di ricchi probi e cristiani; – p.85 d.e.

procacciare. Trovare, procurare (Z): esaurito ogni altro tentativo di procacciarsi del denaro – p.22 d.e.

prodigalità. Caratteristica di chi dona o spende senza misura (Z): Forse che la prodigalità è un peccato uguale a quello  dell’avarizia? – p.259 d.e.

prodigo. Chi dà o spende senza misura (Z): Gli avari e i prodighi sono puniti col volgere l’un contro l’altro gravissimi pesi. – p.259 d.e.

profezia. Pronostico, vaticinio, predizione (Z): così crudelmente sinceri da ripetermi la mia infausta profezia? – p.108 d.e.

profferire. Pronunciare (Z): Profferita questa unica parola il misterioso pargoletto s’involò rapidamente – p.37 d.e.

profusione. Sperpero (Z): il quale aveva tanta antipatia per le profusioni di ogni qualsivoglia sorte, ‒ p.109.I (p.84 d.e.)

progenie. Generazione, schiatta (Z): ne’cui lombi scorresse il sangue più lambiccato per lunga progenie di baroni – p.129 d.e.

prolissa. Prolungata nel tempo (Z): il mio gorgozzule che mi sento secco per questa prolissa infernale storia che ho narrata. – p.64 d.e.

promulgare. Diffondere, divulgare (Z): i quali promulgano nel quartiere un simil atto – p.90 d.e.

propinazione.  Dare da bere (DO): in cui si fosse potuto supporre propinazione di veleno; p.117 d.e.

propriamente. Realmente, veramente (Z): che è propriamente quello in cui formicolano i vermi del lusso. – p.124 d.e.

prosapia. Stirpe (Z): fosse il rampollo di nobile e ricca prosapie ne’cui lombi scorresse il sangue più lambiccato ‒ p.43.II (p.129 d.e.)

proscenio. Parte anteriore del palcoscenico (Z): due mani per applaudirlo e una bocca per evocarlo sul proscenio. – p.232 d.e.

prosieguo. In seguito, poi (Z): e in prosieguo avete sperimentato in me ciò che altri – p.340 d.e.

prostrare. Abbassarsi, umiliarsi (Z): e i poveri si umiliano si prostrano e strisciano, – p.184 d.e.

proterva. Arrogante, superba (Z): da un canto dalla ignoranza superstiziosa e dall’altro lato dalla scienza proterva e scettica, ‒ p.101.I (p.79 d.e.)

protrarre. Prolungare nel tempo (Z): l’innocenza dell’infanzia si era protratta nel cuore – p.145 d.e.

provatura. Formaggio simile a mozzarella, provola (Z): carca di salami di caciocavalli di provature e di altre maniere di vivande. P.349 d.e.

provento. Entrata, reddito (Z)  Tutti i proventi cessarono. – p.32 d.e.

provvido. Previdente, utile, che dona qualcosa (Z): È inutile estenderci a dire quanto fece il provvido monarca – p.337 d.e.

pseudonima. Nome fittizio (Z): accompagnarono l’entrata nell’ospedale della pseudonima inferma. – p.303 d.e.

puerizia. Fanciullezza (Z): e ciò pe’vizi osceni che avea contratti nella puerizia e nell’adolescenza precoce ‒ p.85.I (p.69 d.e.)

pudica. Casta, vereconda (Z): Vergini pudiche ed innocenti assistevano alla disperata agonia – p.87 d.e.

pugna. Battaglia (Z): dove quella non vince in su del cominciare della pugna. – p.136 d.e.

pulcredine. Bellezza (Z): per la pulcredine della mia Ciprigna di S. Maria Agnone, ‒ p.108.IV (p.350 d.e.)

pusillanimità. Vigliaccheria, viltà (Z): Il suicidio è codardia  è pusillanimità o è follia. – p.347 d.o.

quadriglia. Vivace danza di società a coppie (Z): ballano co’vizi capitali  nelle quadriglie e ne’valzeri. – p.296 d.e.

qualsivoglia. qualsiasi, qualunque (Z): e a qualsivoglia professione od arte egli si appigli, – p.26 d.e.

quandochessia. Un po’ (Z): ben posso io trarvi una siffatta curiosità presentandovi quandochessia il dottor don Josè de Mortez, ‒ p.138.I (p.103 d.e.)

quarantena. Periodo di isolamento (Z): i governi con le solite quarantene avessero cercato di allontanare il fiero morbo – p.332 d.e.

quarantore. Esposizione solenne dell’ostia consacrata (Z): dov’erano le quarantore per adorare il Santissimo. – p.369 d.e.

quasiché. Come se (Z): Quasiché il colera seguisse i lenti passi di un uomo che percorresse a piedi l’un paese dopo l’altro, ‒ p.60.IV (p.59 d.e.)

questua. Richiesta e raccolta di elemosina (Z): si trattava di fare una questua appo i nobili – p.190 d.e.

quindinnanzi. Da allora in poi (P): che la clemenza divina tenga quindinnanzi sempre lontano da noi, – p.322 d.e.

quivi. Lì, là (Z): ed aprendo per metà un finestrino che era quivi, – p.171 d.e.

rabbuffo. forte, severo rimprovero (Z): sarebbe certamente esposta a’più umilianti rabbuffi – p.200 d.e.

raccorciare. Abbreviare, accorciare (Z): il limite assegnato a questo lavoro ci faccia una legge di raccorciare, – p.201 d.e.

ragguardevole. Degno di riguardo, di stima (Z): Egli scrisse lettere a’personaggi più ragguardevoli  ch’erano in Napoli – p.215 d.e.

rammentatore. Suggeritore di opera nel teatro (Z): il rammentatore non dicifera bene il carattere manoscritto. – p.233 d.e.

rampogna. Rimprovero aspro e duro (Z): era cacciato via con rampogne e minacce, – p.207 d.e.

rappreso. Reso denso, solido (Z): e neppure degno di baciare il loto rappreso alle suole delle scarpe – p.201 d.e.

ratta. Veloce, rapida (Z): e la mia mano corse ratta al mio cris; – p.58 d.e.

rattenere. Trattenere, cercare di frenare (Z): e rattiene le acque degli oceani ne’loro letti – p.34 d.e.

rattorcere. Torcere con più energia (Z): disse il Conte rattorcendosi le acuminate punte dei baffi – p.188 d.e.

rea. Colpevole (Z): Che condotta avea egli a tenere verso la rea ma sventurata sorella? – p.303 d.e.

recalcitrare. Riluttare, esitare (Z): In tal caso o recalcitra e il pensiero corre a più funesti consigli – p.218 d.e.

recondito. Lontano, nascosto (Z): si mutò in un sorriso che tradiva forse un recondito pensiero. – p.276 d.e.

redarguire. Rimproverare, riprendere (Z): Il povero creditore trovandosi incalzato e redarguito – p.92 d.e.

reddizione. Restituzione (Z): Credi tu che nel giorno della terribile reddizione dei conti, ‒ p.52.IV (p.318 d.e.)

referenda. Cose da riferire (AC): faceva la sua referenda su tutto ciò che risguardava la vita del conte. – p.125.I (p.95 d.e.)

referendario. Spia (F): Il Melchiade avea trovato comodo il mestiere di referendario e vi si adagiava il meglio che potesse; ‒ p.125.I (p.95 d.e.)

reggimento. Direzione, guida (Z): ed il meglio costituito per pubblico reggimento; – p.194 d.e.

reincarnazione. Il trasmigrare dell’anima (Z): egli era spiritista e credeva intimamente alla teoria della reincarnazione degli spiriti – p.160 d.e.

reo. Colpevole, malvagio (Z): evidente ingiustizia che l’innocente sia punito per reo. – p.97 d.e.

repentina. Improvvisa, subitanea (Z): L’annunzio della repentina morte del signor Melchiade – p.114 d.e.

reputare. Giudicare, ritenere (Z): dagli stessi inglesi maestri nelle costruzioni navali è reputato valentissimo. – p.371 d.e.

restia. Contrario, alieno, riluttante (Z):Pure la mano fu restia a levarsi per afferrare la cordicella del campanello. – p.293 d.e.

retaggio. Eredità (Z): ti fanno padrone della roba lasciata a te in retaggio da’tuoi genitori, ‒ p.51.IV (p.281 d.e.)

retorica. Arte e tecnica del parlare e dello scrivere con efficace persuasiva (Z): e pone in opera tutti i tropi che la retorica ha inventati – p.213 d.e.

retrivo. Contrario ed ostile al progresso (Z): Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale. – p.98 d.e.

revolver. Pistola a tamburo rotante (Z): do di mano al revolver e giro gli occhi attorno, − p.354 d.e.

ria. Malvagia, cattiva (Z): si avvilisce sotto i coli della ria fortuna. – p.218 d.e.

ribalderia. Furfanteria, scelleratezza (Z): Altri esempi potremmo citare di tali insensate ribalderie, – p.142 d.e.

ricciaia. Quantità di capelli ricciuti (Z): avea due bionde ricciaie sul capo, – p.36 d.e.

riccio. Parte di mascherino (TM): la nivea bianchezza che traspariva sotto il riccio della maschera, ‒ p.125.II (p.184 d.e.)

ridondanza. Sovrabbondanza (Z): Dalla parte del povero la necessità dalla parte del ricco la ridondanza. – p.37.IV (p.308 d.e.)

rifredda. Cibo cotto e raffreddato che si mangia freddo (Z): ed ha carni rifredde in salsa pesci frutture pasriccetti ed ottimi vini. – p.137 d.e.

rilucere. Risplendere, brillare (Z): e che vediamo rilucere di tanta luce  nelle nebbie del futuro! – p.195 d.e.

rimembranza. Rievocazione, ricordo (Z): il pentimento le rimembranze dei suoi giorni innocenti, – p.292 d.e.

rimordimento. Pentimento, rimorso (Z): ma gli pungea il cuore forte  rimordimento – p.118 d.e.

rinserrato. Rinchiuso, serrato di nuovo (Z): Un animo timoroso uccide il corpo in cui è rinserrato. – p.272 d.e.

rintronare. Assordare, stordire (Z): che avea fatto rintronare quell’aere con le sue grida strazianti, – p.279 d.e

rimuneratore. Chi remunera, ripaga, ricompensa (Z): il quale n’è il rimuneratore o il vendicatore, – p.282 d.e.

ripartimento. Sezione, scomparto (Z): L’avete presa per un ministro o per un capo di ripartimento? – p.204 d.e.

ripugnanza. Riluttanza, ritrosia (Z): avea ormai una ripugnanza a levare lo sguardo – p.118 d.e.

riscontro. Confronto, paragone, incontro (Z): sente la presenza di Dio  dappertutto ed in ogni riscontro. – p.162 d.e.

risecare. Economizzare (Z): L’avaro fa ogni giorno il tentativo di risecare a una porzioncella del suo vitto – p.83 d.e.

risedere. Sedere di nuovo (Z): e con leggiadro sorriso distese la destra invitandolo a risedere. – p.257 d.e.

risguardante. Riguardante (Z) Ai comenti che Ippolito avea fatto riguardanti le rivelazioni di Maddalena – p.303 d.e.

ristare. Fermarsi un poco, sostare (Z): e ristava immediatamente dal leggere; – p.125 d.e.

risultamento. Esito (Z): quali si fossero lo scopo e il risulta mento di questa strana avventura. – p.186 d.e.

ritrosia. Riluttanza, scontrosità (Z): la pudica fanciulla non dicesse verbo per natural ritrosia – p.149  d.e.

rivaleggiare. Essere rivale, competere con gli altri (Z): pare che rivaleggino in lusso ed eleganza – p.37 d.e.

riverbero. Riflesso luminoso (Z): per riverbero nello specchio figgeva i suoi occhi su i miei capelli.– p.61 d.e.

rivoltura. Rivoluzione, rivolta (Z): i miglioramenti amministrativi non sono che i pretesti delle rivolture, ‒ p.139.II (p.194 d.e.)

romito. Solitario, appartato (Z): non dirò già né romiti né religiosi ma secolari medesimi come voi, – p.312 d.e.

rovello. Tormento (Z) qualcosa di quelle passioni che danno rovello e tormenti. – p.187 d.e.

rozza. Alla buona, non elegante (Z): La Porta di Efraim sormontata da grossa e rozza muraglia, − p.374 d.e.

rubelle. Ribelle (Z): Perché mi affatico a spigolare nel mio cervello i rubelli pensieri? – p.64.III (p.236 d.e.)

rubicondo. Di colore rosso vivo (Z): questo rubicondo figlio d’Ippocrate sostenne la sua opinione – p.114 d.e.

ruffianesimo. Attività del ruffiano (Z): La frode il furto la camorra il ruffianesimo la prostituzione, – p.191 d.e.

ruffiano. Chi agevola gli amori altrui (Z): gl’istrioni le cantatrici le ballerine le cortigiane ed anco i ladri ed i ruffiani, – p.71 d.e.

rugghiante. Strepitante, rumoreggiante (Z): girano sempre intorno a noi  come leoni rugghianti per divorarci, – p.281 d.e.

ruina. Rovina (Z): il portinaio ha su la sua lingua la vostra ruina; – p.197 d.e.

ruminare. Rimurginare, ripensare (Z): perocchè io andava ruminando nel mio cervello – p.58 d.e.

rustica. Di campagna, grezza (Z): Così parlò nella sua rustica sapienza l’oste filosofo – p.351 d.e.

sabaudo. Appartenente o relativo alla casa di Savoia (Z): avrebbero mosso a pietà anche un ministro sabaudo. – p.191 d.e.

saggiare. Assaggiare, degustare (Z): per andare via a saggiare la voluttà di contemplare quelle monete – p.132 d.e.

salubre. Che giova alla salute (Z): la piacevolezza di respirare la fresca e salubre aria del mattino – p.348 d.e.

sancire. Imporre d’autorità, affermare (Z): Colle mille angarie che restano impunite poi che sancite la maggior parte – p.318 d.e

sanscrito. Lingua antica indiana (Z): Questo nome non ha nel sanscrito nessuna derivazione certa; p.114.III (p.269 d.e.)

sarcasmo. Ironia amara e pungente (Z): così iniquo ne’ suoi giudizi così inesorabile e crudele ne’suoi sarcasmi. – p.219 d.e.

satiro. Uomo rozzo e selvatico (Z): Non mai satiro fu visto più lascivamente attornire ninfa gentile, – p.60 d.e.

sbandire. Allontanare (Z): che la pace fu al tutto sbandita da quella famiglia. – p.128 d.e.

sbarcatoio. Impianto per imbarco o sbarco delle persone (Z): Nel mettere  piede che fece il Re nello sbarcatoio della strada ferrata, − p.337 d.e.

sbellicare. Ridere smodatamente (Z): sì che que’giovinastri si sbellicavano dalle risa. – p.180 d.e.

sbruffare. Aspergere, irrorare (Z): Il Conte sbruffò a ridere da rompersi le ganasce. – p.189 d.e.

scampoletto. Scampolino, piccolo avanzo (Z): e che in sostanza pigliava uno scampoletto di sonno, – p.125 d.e.

scapigliata. Sfrenata, dissoluta (Z): e non regnerebbe da despota quella brutta e scapigliata furia della gelosia. – p.263 d.e.

scapitare. Perdere (Z): il presente ci scapitasse di molto sicché ella – p.147 d.e.

scarabocchiare. Scribacchiare svogliatamente, scrivere male (Z): Con le strambezze che scarabocchiano sulla carta. – p.106 d.e.

scelleraggine. Azione da scellerato (Z): che copre Le migliaia di scelleraggini di peccati di vergognose magagne, – p.82 d.e

scellerataggine. Atto, comportamento da scellerato (Z): Più non cadea dubbio veruno che l’autore di quella scellerataggine sì fosse – p.238 d.e.

scemare. Ridurre, diminuire (Z): parea che la sete ne fosse in me scemata – p.62 d.e.

scempiaggine. Dappocaggine, tondaggine (Z): o che altro di queste scempiaggini, – p.72 d.e.

scempio. Sciocco, privo di senno (Z): era il marchesino Sebastiano giovine patrizio scempio ed inetto, – p.220 d.e.

scernere. Distinguere (Z): Tutti si dicono letterati  oggigiorno e a scernere non sono che vagabondacci – p.204 d.e.

scherno. Derisione, dileggio (Z): benché visibilmente presa a scherno – p.120 d.e.

schifiltoso. Che ha gusti difficili, esigente (Z): a quegli schifiltosi che mal si acconciano a toccare i grossolani cibi – p.350 d.e.

sciarada. Rebus, enigma (Z): scervellandosi per trovare la spiegazione della misteriosa sciarada. – p.272 d.e.

scibile. Tutto ciò che si può conoscere, sapere (Z): poteva dirsi forte su qual si voglia branca dello scibile umano. – p.79 d.e

scioperataccio. Dispregiativo di fannullone, scapestrato (Z): che ha fatto madama B. dicea l’uno di quelli scioperatacci. – p.151 d.e.

scipita. Insulsa, prova di spirito (Z): cui assediavate con le vostre scipite dichiarazioni; − p.366 d.e.

scisto. Petrolio per lampade (N2): Due grandi lampade a scisto illuminavano la stanza. – p.7.II (p.108 d.e.)

sciupio. Spreco continuato (Z): lo toccò sullo sciupio del denaro, – p.24 d.e.

sconciare. Abortire (Z): quale dava una fragranza così stuzzicante da fare sconciare una donna incinta, − p.350 d.e.

sconcio. Vergognoso, indecente (Z) i grandi interessi su cui è fondato il nostro sconcio edificio sociale. P.316 d.e.

scoramento. Stato d’animo di chi è privo di ottimismo (Z): gli spreme dagli occhi una lacrima di scoramento – p.83 d.e.

scritturale. Scrivano, copista (Z): vuoi come scritturale appo alcun mercadante da bottega, – p.190 d.e.

scroccheria. Abitudine di scroccare (Z): perocchè allora ogni atto di beneficenza è un atto di scroccheria. – p.207 d.e.

scrocco. A ufo, a spese d’altri (Z): lo scrocco al giuoco gl’ispirava un’invincibile ripugnanza; – p.135 d.e.

scudo. Moneta d’oro o d’argento (Z): un paio di stivali fatti dal nostro Antonio vale un cento scudi; – p.226 d.e.

scuorare. Abbattere profondamente (DO): Egidio non si scuora però. – p.233 d.e.

sdrucciolare. Scivolare (Z): Poco appresso scorsi al fulvo raggio della luna un’ombra sdrucciolare – p.63 d.e.

seccare. Importunare, infastidire annoiare (Z): Dobbiamo forse aspettare che ci secchiamo l’uno dell’altra? – p.342 d.e.

seco. Con se (Z): e parve che seco medesimo si compiacesse dell’opera sua. – p.112 d.e.

secolare. Che appartiene alla vita laica, civile (Z): non dirò già né romiti né religiosi ma secolari medesimi come voi, – p.312 d.e.

secoloro. Presso loro (Z): arrecavano secoloro nel seno stesso della loro vita nomade, – p.270 d.e.

seducente. Affascinante, allettante (Z): si consolava al pensiero delle seducenti urì che lo aspettavano al di là della tomba. – p.320 d.e.

segnatamente. Particolarmente, specialmente (Z): segnatamente la città  di Foggia in cui fece prove crudelissime della sua fierezza,− p.332 d.e.

semenza. Discendenza, stirpe (Z): tutti figliuoli di agiate famiglie e semenze di proprietarii. – p.22 d.e.

sempiterno. Eterno, perpetuo (Z): le ricchezze fuggono dall’onestà come da un acerrimo e sempiterno rimprovero. – p.17.I (p.23 d.e.)

sennata. Assennata, che ha buon senso (Z): e non saprei cosa aggiungere alle sennate vostre osservazioni. – p.258 d.e.

sermone. Discorso di ammonimento, breve rimprovero (Z): e le eterne verità che si contengono in questo sermone – p.316 d.e.

serotina. Serale (Z): Se lo aveste sentito a parlare di filantropia nelle serotine conversazioni – p.207 d.e.

servidorame. Insieme dei servitori (Z): per non  esporsi ad altre mortificazioni di quel tracotante servidorame, – p.204 d.e.

sfarzo. Grande sfoggio di ricchezza (Z): al ricco che col suo sfarzo sembra insultare alla inopia, – p.194 d.e.

sfavillare. Dardeggiare, mandare faville (Z): I suoi occhi sfavillarono. – p.242 d.e.

sferzare. Battere con la sferza, frusta (Z): Il cocchiere rimontò sulla sua carrozzella sferzò il cavallo e via. – p.131 d.e.

sfuggita. Scappata, evitata, scansata (Z): non aver bisogno di ricorrere a questa umiliante sfuggita. – p.193 d.e.

sgangheratamente. In modo sguaiato, scomposto (Z):Frasquita ruppe a ridere sgangheratamente, – p.51 d.e.

sghembo. Obliquamente, a sghimbescio (Z): è pallido come un morto cammina a sghembo; – p.234 d.e.

sgominato. In gran disordine (DO): L’autore sgominato nell’anima si allontana; – p.212 d.e.

sgorgansi. Si sgorgano, si sfociano (TM): e dove sgorgansi erte gobbe solcate da orribili precipizii, – p.273 d.e.

sgualdrina. Prostituta (Z): è morto perché si è sciupato appresso alle sgualdrine. – p.83 d.e.

siavi. Vi sia (TM): giacché a lui importa ben poco che siavi un Dio, – p.83 d.e.

sicurtà. Sicurezza, fiducia (Z): lasciando indietro gli agi della corte e la sicurtà di un aere libero da ogni pestilenziale veleno, ‒ p.86.IV (p337 d.e.)

siffatta. Così fatta, tale (Z): Siffatta avversione in me naturale riconosce pure un’altra causa – p.51 d.e.

siffattamente. In tal modo (Z): e la sua ammirazione per questa donna crescea siffattamente – p.51 d.e.

significazione. Significato (Z): ricercare la sinistra significazione nelle ime latebre del suo cuore. – p.79 d.e.

silfide. Donna graziosa (Z): veniva animandosi con le attraenti silfidi – p.185 d.e.

silfo. Genio maschile mitologico (Z): Il tuo corpo è la fattura degli amori de’silfi – p.42 d.e.

simum. Vento caldo africano (Z): E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto, ‒ p.58.IV (p.320 d.e.)

simulacro. Immagine lontano dal vero (Z): è questa che essa dà un simulacro di gravità – p.97 d.e.

sincope. Improvvisa perdita della coscienza (Z): È una sincope un deliquio una stupefazione. – p.113 d.e.

sirocchia. Sorella, suora (Z): Arturo avea dato un’ultima occhiata alla sirocchia del professore; ‒ p.87.II (p.159 d.e.)

smaniglia. Braccialetto, monile (Z): Porrò al collo le lagrime di Venezia senza ori senza smaniglie senz’anella. – p.48.I (p.44 d.e.)

smestitore. Chi è solito chiedere denaro (SN): Sì signor marchesino io sono quel desso quello smestitore quello stoccatore, ‒ p.131.IV (p.153 d.e.)

smorta. Che ha un colorito pallido, spento (Z): recante su le smorte gote i solchi di recenti sterminate lagrime – p.299 d.e.

smunta. Pallida, emaciata, scarna (Z): aveva pallida e smunta faccia, – p.78 d.e.

sobbarcare. Assumere un impegno gravoso (Z): la miseria che sobbarcandosi a’più sublimi sacrifizi, – p.196 d.e.

sobrietà. Moderazione, essenzialità (Z): che non hanno in sommo pregio le nettezza e la sobrietà. – p.320 d.e.

sobrio. Parco, temperante (Z): da un momento all’altro vi farà sobrio prudente e risparmiatore – p.77 d.e.

soccombere. Morire a causa di una grave malattia  travagliata da lunga e penosa infermità soccombette al cordoglio – p.31. d.e

socialistica. Del socialismo, dei socialisti (Z): la marchesa non è estranea alle profonde dottrine socialistiche. – p.261 d.e.

sonomi. Mi sono (TM): Sonomi oggimai avvezzo a trovare in voi, − p.347 d.e.

soqquadro. Confusione, scompiglio (Z): il vento del deserto che pone a soqquadro le ardenti sabbie. – p.70 d.e.

soffusa. Cosparsa lievemente (Z): spaziava come sordine peregrina  nelle regioni soffuse – p.26 d.e.

soggiacere. Essere posto al disotto (Z): La lipotimia alla quale soggiace il nostro amico – p.119 d.e.

soggiogare. Dominare dall’alto, sovrastare (Z): Gli sforzi incessanti fatti dagli spagnuoli per soggiogare – p.56 d.e.

soglionsi. Erano soliti (TM): che per lo più soglionsi affidare a giovanetti e a donne. – p.86 d.e.

solecismo. Uso errato di sintassi o di morfologia (Z): il marchesino Sebastiano che rispose con questi quattro solecismi: ‒ p.41.III (p.221 d.e.)

solita. Tazza di caffè da due soldi (TD): si faceva recare la sua solita e il giornale – p.125 d.e.

sollazzare. Divertire, intrattenere piacevolmente (Z): e fa salti e sgambetti per sollazzare il pubblico, – p.87 d.e.

somigliante. Cosa simile, uguale all’altra (Z): ne’caffè ed in altri luoghi somiglianti di pubblici convegni. – p.95 d.e.)

sommamente. Assai, molto (DO): La nostra età è sommamente ridicola, – p.38 d.e.

sonniloqua. Che parla durante il sonno (Z): a cui ella rispose con mirabile lucidità sonniloqua. p.80 d.e.

sonosi. Si sono (TM): dallo straordinario eccitamento a cui sonosi abbandonate. – p.245 d.e.

soppiatto. Nascosto, celato (Z): un bigliettino profumato che egli si proponeva di porgere di soppiatto alla ragazza, – p.168 d.e.

soprammercato. Per giunta, per di più (Z): una dote di centomila franchi con una donna per soprammercato, ‒ p.126.I (p.95 d.e.)

soqquadro. Confusione, scompiglio (Z): e mettono a soqquadro il mondo, – p.106 d.e.

sorbetto. Per significare l’essere intirizzito dal freddo (F): di modo che la poverina si faceva un sorbetto cappo quel finestrino dischiuso. – p.104.II (p.171 d.e.)

sorbire. Bere lentamente (Z): sorbiva il caffè pagava le due grana; – p.125 d.e.

sormontata. Sovrapposta, sorvolata (Z): La Porta di Efraim sormontata da grossa e rozza muraglia, − p.374 d.e.

sorta. Specie (Z): tutti gli oziosi che non posseggono beni di sorta alcuna, – p.122 d.e.

soscrittore. Firmatario, sostenitore (Z): che avea per soscrittori al suo giornale – p.190 d.e.

sottoscrizione. Raccolta di firme, adesione (Z): Quando si apriva ne’giornali qualche sottoscrizione, – p.207 d.e.

soverchia. Eccessiva, esagerata (Z): si deve rendere più difettosa per soverchia indulgenza – p.122 d.e.

soverchiare. Sormontare, oltrepassare (Z): allorché i vizii cagionati dalla intemperanza soverchiano, − p.339 d.e.

sovviene. Venire a mente (Z): Sta sta che or mi sovviene. – p.174 d.e.

sparuto. Piccolo, magro, gracile (Z): Egli non era più riconoscibile era pallido sparuto macilento. – p.362  d.e.

spauracchio. Che mette paura, spavento (Z): i morti ritornino su la terra a semplice spauracchio de’vivi, – p.161 d.e.

specifico. Farmaco elettivo di una malattia (Z):imbroglia i cervelli e si burla degli specifici. – p.339. d.e.

spensero. Spenser, specie di sopravveste da donna (P): una specie di camiciola o di spensero alla bajadera orlata di perle. – p.46 d.e.

speranzaiolo. Chi vive di speranze (N1): Un altro tra i più fedeli speranzaioli del passato, ‒ p.33.III (p.216 d.e.)

spicciare. Sgorgare (Z): e il sangue che spiccia dal vostro oro ricadrà su i vostri figli. – p.112.I (p.86 d.e.)

spicciolata. Separatamente, poco per volta (Z): Noi non ci facciamo a narrare alla spicciolata i fatti – p.340 d.e.

spiega. Spiegazione, descrizione (Z): La nostra lezione per ora consisterà nella spiega di Dante. – p.260 d.e.

spifferare. Raccontare senza alcun riserbo (Z): cosa che non conviene spifferare in un pubblico caffè. – p.99 d.e.

spigolare. Raccogliere (P): Perché mi affatico a spigolare nel mio cervello i rubelli pensieri? – p.64.III (p.236 d.e.)

spiritista. Chi segue o pratica lo spiritismo (Z): egli era spiritista e credeva intimamente alla teoria della reincarnazione degli spiriti – p.160 d.e.

sputare. Espellere saliva dalla bocca (Z): sputava nel suo cappello per disfogare contro quelle sacre immagini – p.142 d.e.

staio. Antica unità di misura (Z): per lucrarvi onestamente una lira al giorno misurando i quarti di staio. – p.133.IV (p.367 d.e.)

stanteché. Poiché, dal momento che (Z): stanteché il povero Ippolito era costretto a scendere e a salire le scale altrui ‒ p.68.II (p.146 d.e.)

stemperare. Sciogliere (Z): Perché stempero io la mia mente sulla carta?– p.236 d.e.

stentorea. Chiara e forte (Z): si udì gridare la misera da una voce stentorea e baritonale. – p.199 d.e.

stereotipata. Convenzionale (Z): una risposta stereotipata colle stesse frasi e cominciamenti ‒ p.14.I (p.22 d.e.)

stiletto. Specie di pugnale (Z): strinsi nelle mani il mio stiletto, – p.57 d.e.

stoccata. Richiesta di denaro molesta (Z): Schermiamoci adunque da questa stoccata. – p.15.I (p.22 d.e.)

stoccatore. Chi chiede sempre denaro in prestito, scroccone (Z): Ebbene egli è uno smistatore di primissima forza esimio stoccatore; ‒ p.79.II (p.153 d.e.)

stolida. Stolta, sciocca (Z): Or bene mi accusi pure di stolida vanità, – p.48 d.e.

stolto. Sciocco, che ha poco senno (Z): l’Ecclesiastico vigilia viso infranito colpiva lo stolto. – p.362 d.e.

stoltezza. Ottusità, stupidità (Z): e dicono stoltezza il non correre appresso al danaro; p.347 d.e.

stormo. Gruppo di uccelli in volo (Z): cadeano morti a stormi su le larghe e solitarie costole del monte. – p.319 d.e.

stornello. Canto popolare (Z): Ma con questi stornelli tu perderai la scommessa, – p.178 d.e.

stracollo. Termine da gioco delle carte (TD): sapete che cosa gli ha fatto nascere? Una carta di stracollo… ‒ p.8.I (p.19 d.e.)

stralunato. Stravolto, fuori di sé (Z): Ah sei tu Egidio rispose stralunato Ippolito. – p.241 d.e.

strambezza. Stortezza, erroneità (Z): Con le strambezze che scarabocchiano sulla carta. – p.106 d.e.

strambo. Strano, bizzarro (Z): Ed era curioso davvero sì strambo animale è l’uomo! – p.220 d.e.

straripare. Rigurgitare, traboccare (Z): la quale inondò la mensa come un fiume che straripi. – p.187 d.e.

stregoneccio. Lo stregare (P): Dio sa che razza di stregoneccio avrà fatto – p.116 d.e.

strisciante. Subdolo, viscido, insinuante (Z): debbo pertanto avvisarla che l’idioma francese gretto meschino e strisciante, – p.259 d.e.

strisciare. Essere umile, servile, sottomesso (Z): e i poveri si umiliano si prostano e strisciano, – p.184 d.e.

strombettare. Strombazzare, divulgare con esagerato chiasso (Z): ed il loro merito non lo strombettano ai quattro venti – p.255 d.e.

stupefazione. Sbalordimento, stupore (Z): È una sincope un deliquio una stupefazione. – p.113 d.e.

subbiettivo. Soggettività (Z): Scommetto che avete dovuto fare degli studi subbiettivi sulle forme ‒ p.48.III (p.226 d.e.)

subbietto. Soggetto (Z): Ci si perdoni questa leggiera digressione al nostro subbietto. – p.39 d.e.

subitamente. Improvvisamente (Z): il lascivetto saltava subitamente sul seno di lei – p.42 d.e.

subitanea. Repentina, improvvisa (Z): e come mossa da subitanea risoluzione gli disse: – p.187 d.e.

succhiellare. Scoprire una carta (Z): Si succhiellava con avidità l’invito non era minore – p.176 d.e.

succidezza. Sporcizia depositata (AC): dello schifoso egoismo de’ricchi e della succidezza dell’anima loro; – p.22 d.e.

succido. Sporco (AC): Avviene in questo succido mondaccio in cui noi viviamo, – p.192 d.e.

succintamente. In breve, in modo conciso (Z): che noi racconteremo il più succintamente che potremo. – p.93 d.e.

sudario. Panno per detergere il sudore (Z): dal sudario che ne ricopriva le forme sgocciolava vivido sangue. – p.140.III (p.286 d.e.)

suggello. Sigillo (Z): e la sopraccarta avea per suggello una cialda nera. – p.93 d.e.

suggere. Succhiare (Z): venisse a suggermi l’umido anche di buon’ora al mattino. – p.47.I (p.43 d.e.)

summentovata. Nominata in precedenza (Z): e mi appoggio sempre all’autorità della summentovata scuola – p.120 d.e.

suolsi. Si era solito (Z): certe speciali sue limosine di seconda mano come suolsi dire. – p.190 d.e.

suora. Sorella (Z): Certo noi non sapremmo dire a che pensasse la pallida suora – p.147 d.e.

superfetazione. Aggiunta senza necessità (Z): funghi velenosi che crescono di superfetazione sociale, ‒ p.92.IV (p.341 d.e.)

superfluo. Di troppo, che è in più rispetto al necessario (Z): momenti terribili in cui un uomo si sente superfluo su la terra – p.239 d.e.

suppellettile. Oggetto o insieme di oggetti (Z): nelle cui stanze fossero suppellettili dorate – p.150 d.e.

supplica. Umile preghiera per ottenere qualcosa (Z): od almeno farle giungere una supplica! – p.202 d.e.

surgere. Sorgere (Z): Quella nebbia tetra densissima caliginosa surta di là del Gange. – p.319 d.e.

sussidio. Aiuto, soccorso (Z): Vengo soltanto per ottenere dalla munificenza di lei un sussidio – p.204 d.e.

sussiego. Atteggiamento dignitoso (Z): saluta gli amici con maggiore sussiego, – p.232 d.e.

svisare. Alterare (Z): quella che maggiormente svisa l’anima e il cuore, – p.142 d.e.

tabe. Consunzione (Z): ma salvai pure il vostro corpo dalla tabe a cui inevitabilmente sarebbe soccombuto ‒ p.92.IV (p.341 d.e.)

talamo. Letto coniugale (Z): ove Dio avesse benedetto e fecondato il suo talamo. – p.23 d.e.

tampoco. Nemmeno (P): non erano tampoco per loro una cosa nuova, ‒ p.115.III (p.270 d.e

tangheraccio. Dispregiativo di tanghero, rozzo, villano (Z): ebbe per poco il pensiero di non rispondere motto a quel tangheraccio, – p.204 d.e.

tanghero.  Persona grossolana, rozza, villana  (Z): anzi vedi ho pensato di umiliare quel tanghero. – p.41 d.e.

tassello. Parte di un insieme (Z): di cui il professore non sa leggere che i soli tasselli. – p.221 d.e.

temenza. Timore (Z): scacciate ogni assurda temenza dall’animo vostro, – p.271 d.e.

temerità. Esagerato e irragionevole coraggio (Z): ne profitta la temerità l’importunità l’improntitudine. – p.196 d.e.

tempora. Giorni di astinenza dal cibo (Z): Un altro osservatore fedelissimo delle quattro tempora, – p.216 d.e.

tergo. Di dietro, da dietro (Z): E quegli stessi che aveano voltato il tergo – p.190 d.e.

testé. Ora, adesso (Z): colla donna ingenua di cui discorrevamo testé. – p.153 d.e.

tirapiedi. Chi asseconda per servilismo per trarne vantaggio (Z): mettete agli usci de’gabinetti un boia un tirapiedi un aguzzino – p.191 d.e.

tirare l’orecchio all’asino. Giocare a carte (NdL): Andiamo a tirare l’orecchio all’asino. – p.138 d.e.

titubanza. Dubbio, esitazione (Z): e per fugare ogni sospetto ed ogni titubanza dall’animo dell’amico, – p.249 d.e.

tizzo. Pezzo di legno o carbone che sta bruciando (Z): bensì la sua mano bruciava come se ci avesse tenuto un tizzo ardente. – p.273 d.e.

torchetto. Rametto flessibile (Z): La fattizia luce de’mille torchetti di cerogene ‒ p.17.IV (p.296 d.e.)

torchietto. Diminutivo di grosso cero (Z): La fattizia luce di mille torchietti di cerogene – p.296 d.e.

torma. Quantità disordinata di persone (Z): questi grandi sventurati in mezzo alle torme degli ignobili accattoni? ‒ p.141.II (p.195 d.e.)

torno. Tornio (Z): Già noi altre donne siamo tutte fatte a un torno. – p.263 d.e.

torre. Togliere, prendere (Z): contrasse un debito per torre in fitto un casino – p.28 d.e.

tortorella. Color grigio (Z): e portano alle mani guanti color Tortorella. – p.19 d.e.

tortuoso. Che presenta molte curve, sinuoso (Z): Donde si scorgevano i viali tortuosi del giardino – p.62 d.e.

torvo. Bieco, astioso, minaccioso (Z): guarderanno sempre con occhi torvi e minacciosi al ricco – p.194 d.e.

torzo. Torso, torsolo, fusto del cavolo (P): avea mangiato una minestra di cavoli torzi, − p.369 d.e.

torzuto. Detto di cavolo che ha grosso torso (F): don Sabino avea mangiato una minestra di cavoli torzuti, ‒ p.135.IV

tosto. Subito (Z): tosto che Dio e l’anima non entrano nel suo libro maggiore – p.83 d.e.

trabalzare. Sobbalzare, trasalire (Z): Ippolito trabalzò sia perché fosse già tardi abbastanza, – p.245 d.e.

traboccare. Versare, straripare (Z): angoscia che gli traboccava dall’animo ulcerato. – p.31 d.e.

tracannare. Bere avidamente (Z): Quante umiliazioni quanti sorsi amarissimi ho io tracannato. – p.252 d.e.

tracolla. Larga striscia di cuoio o di stoffa per sostenere borse o armi (Z): e colla spada sospesa a fianco di larga tracolla, – p.201 d.e.

tracotante. Insolente, arrogante (Z): per non  esporsi ad altre mortificazioni di quel tracotante servidorame, – p.204 d.e.

trangugiare. Inghiottire ingordamente (Z): Bisogna trangugiare il calice amaro e rassegnarsi – p.213 d.e.

transazione. Il transigere, accomodamento (Z): La transazione con certi principii non è che caduta. – p.135 d.e.

trapassato. Morto, defunto (Z): Interroghiamo i dormienti magnetizzati e gli spiriti de’ trapassati – p.38 d.e.

trapuntare. Ricamare (Z): nel firmamento a trapuntare lo sgabello del suo trono. – p.35 d.e.

trascendere. Passare i limiti (Z): Ma non dee certo trascendere in bassa adulazione. – p.217 d.e.

trastullo. Giocattolo, svago (Z): ma per far di voi un uomo e non già un trastullo indorato – p.340 d.e.

travagliata. Sofferente, affannata (Z): travagliata da lunga e penosa infermità soccombette al cordoglio – p.31. d.e.

travaglio. Angoscia, afflizione, pena (Z): Mi si rizzano i capelli sul capo al solo pensare a’ travagli – p.234 d.e.

traveggole. Abbagli, inganni della vista (Z): che li guardano senza le traveggole agli occhi. – p.193 d.e.

traviamento. Aberrazione, degenerazione (Z): per un momento di aberrazione e di amoroso traviamento. – p.172 d.e.

tremacoldo. Goffo (AC):e lo scherzo indecente muore sul labbro del più tracotante tremacoldo da Caffè – p.292 d.e.

trepidanza. Trepidazione, ansia (Z): tenevano tutta l’Europa in gran trepidanza, – p.321 d.e.

tropo. Metafora (P): e pone in opera tutti i tropi che la retorica ha inventati ‒ p.29.III (p.213 d.e.)

truce. Torvo, minaccioso (Z): Gesù visse tra la gente più truce ed abbietta. – p.24 d.e.

trucidare. Uccidere con particolare malvagità (Z): fa trucidare tutti gli abitanti della riconquistata città. – p.374 d.e.

trufferia. Frode, inganno (Z): Nessuno avrebbe potuto asserire che il signor Bertrando usasse trufferia al giuoco ‒ p.40.II (p.127 d.e.)

truogo. Recipiente in cui si mette il mangiare per maiali (Z): Non altro che un maiale che si allontana per sazietà dal suo truogo. – p.58.I (p.51 d.e.)

tugurio. Abitazione squallida (Z): un misero tugurio di campagna, – p.80 d.e.

turba. Gruppo disordinato di persone (Z): Che cosa è quella turba ignobile di pedoni che fa siepe agli sfolgoranti loro cocchi? – p.8.I (p.19 d.e.)

turibolo. Recipiente per l’incenso (Z): essa non debba mai tramutarsi né in pugnale né in turibolo. – p.34.III (p.217 d.e.)

turpe. Infame, spregevole (Z): favoriva il vagabondaggio e spesso era occasione di turpi fatti. – p.125 d.e.

turpitudine. Indegnità, nefandezza (Z): riserbandoci di parlare distesamente delle turpitudini – p.184 d.e.

ubertoso. Fertile (Z): Nel mezzo di campi ubertosi e ricchi di bionde messe – p.34 d.e.

ulcerato. Esacerbato, amareggiato (Z): angoscia che gli traboccava dall’animo ulcerato. – p.31 d.e.

unitamente. Insieme (P): unitamente a quella esuberanza di vita che si rivela – p.41 d.e.

uopo. Bisogno necessità (Z): egli lucrava dalla sua professione assai più di quel  che fosse uopo a sostentar la moglie e i figliuoli; ‒ p.17.I (p.55 d.e.)

urì. Creatura angelica (Z): si consolava al pensiero delle seducenti urì che lo aspettavano al di là della tomba. – p.320 d.e.

usciale. Grande porta di vetro (Z): a mano sinistra si apriva un usciale, – p.39 d.e.

ussaro. Soldato di cavalleria (Z): al talamo nuziale le memorie di un sergente degli ussari – p.177 d.e.

ustoria. Che brucia o serve a far bruciare (Z): alla cui luce ustoria noi abbiamo acceso i nostri sigari… ‒ p.76.I (p.63 d.e.)

usura. Eccessivo interesse su una somma prestata (Z): facendomi pagare con sì enorme usura i miei quarti d’ora. – p.254 d.e.

usuraio. Chi dà denaro a usura, strozzino (Z): l’usuraio col quale già i nostri lettori hanno fatto conoscenza – p.136 d.e.

vaga. Incerta, poco chiara (Z): ella vedea vaghe fanciulle andarne a diporto in carrozza; – p.147 d.e.

vagabondaggio. L’insieme di vagabondi visto come piaga sociale (Z): e ciò costituisce un caso di vagabondaggio. – p.124 d.e.

vagheggiare. Desiderare (Z): Senza arrestarsi a nessun proposito la sua mente vagheggiava i più crudeli. – p.68.III (p.239 d.e.)

vaglia. Pregio merito (Z): e un professore della sua vaglia non è mai abbastanza ben pagato. – p.86.II (p.158 d.e.)

valetudinario. Infermiccio, malaticcio (Z): giacché cosiffatti esperimenti riescono assai bene sopra soggetti valetudinarii, ‒ p.9.II (p.110 d.e.)

valletto. Paggio, garzone (Z): ergo i portinai sono più despoti de’valletti e questi più de’servitori, – p.201 d.e.

valsente. Valore in denaro (Z): pagò il valsente della bevanda che aveva tracannato e disse a Lelio: ‒ p.111.II (p.175 d.e.)

vanagloria. Eccessiva stima di sé stesso (Z): La sua vanagloria era di dire che egli passava le notti in casa mia. – p.68 d.e.

vecchiezza. Condizione di chi è vecchio (Z): nel tempo in cui la vecchiezza non gli consentirà di lavorare – p.84 d.e.

vedovato. Rimasto privo di qualcosa (Z): I figliuoli vedovati di genitori, − p.333 d.e.

vegliardo. Vecchio autorevole d’aspetto venerando (Z): Ed il più strano egli era che questo vegliardo, – p.124 d.e.

velina. Tipo di carta molto sottile (Z): appunto come si copre di carta velina una graziosa vignetta – p.54 d.e.

veneficio. Avvelenamento criminoso (Z): con sintomi da indurre sospetti di veneficio – p.117 d.e.

venia. Scusa, compiacenza (Z): soltanto chiediam loro venia di far precedere alcune brevi considerazioni, ‒ p.89.IV (p.339 d.e.)

veniale. Peccato non grave (Z): in cui s’impetrerà da Dio il perdono de’peccati veniali – p.74 d.e.

verbigrazia. Per esempio (Z): che egli pone nella categoria delle cognezioni di lusso come sarebbe verbigrazia l’astronomia. – p.107.I (p.82 d.e.)

verbo. Pensiero, concetto (Z): la pudica fanciulla non dicesse verbo per natural ritrosia – p.149  d.e.

vergare. Scrivere di proprio pugno (Z): Chissà se queste parole che or noi verghiamo avranno la sorte – p.195 d.e.

vermiglia. Di color rosso intenso (Z): era fresca e vermiglia come l’avrebbe avuta – p.97 d.e.

veruna. Nessuna, alcuna (Z): nella età di 40 anni sposò la Maria Cataldi senza dote veruna; – p.23 d.e.

verziere. Giardino, orto (Z): e da verzieri ricolmi di frutte delle regioni equinoziali. – p.122.III (p.274 d.e.)

vespertina. Del vespro, della sera (Z): le cui fronde tremolavano appena dalle fresche vespertine aurette. – p.6.IV (p.288 d.e.)

vessazione. Molestia (Z): Seguite rapidamente gli ostacoli le pene le vessazioni e i disguidi ‒ p.55.III (p.231 d.e.)

vestimento. Abito, veste, indumento (Z): se sentisse alcun incomodo per la giacitura o pel vestimento. – p.111 d.e.

vezzoso. Grazioso, leggiadro (Z): che con vezzosi modi gli andava riavviando i capelli – p.101 d.e.

viandante. Chi compie un lungo viaggio a piedi (Z): epperò pochi e rarissimi i viandanti che attraversavano quella strada. – p.2 d.e.

vieppiù. Sempre più (Z): queste belle doti van perdute ogni giorno vieppiù nel baratro de’ vizii – p.341 d.e.

vigogna. Piccolo animale famiglia lama (Z): Io non sentiva di tempo in tempo che il piccolo grido della vigogna, ‒ p.75.I d.e.

vilipesa. Oltraggiata, disprezzata (Z): Oggi derelitta vilipesa appassita in sì breve spazio di tempo, – p.298 d.e.

villereccia. Campestre, rurale (Z): se per taverna potea dirsi una casa villereccia, − p.349 d.e.

villico. Contadino (Z): il padrone buon villico a quarantacinque anni, − p.349 d.e.

viottolo. Via stretta di campagna (Z): nella solitudine e nelle tenebre di angusti viottoli, – p.121 d.e.

virgineo. Vergineo, verginale (Z): l’altra stanzetta era quella in cui aveva il suo virgineo lettino – p.166 d.e.

vituperoso. Infame, abietto (Z): Nissuno di loro si troverà oltraggiato da questo vituperoso insulto. – p.252 d.e.

vivanda. Cibo preparato per il pasto (Z): a divertirsi di mandar giù le vivande senza alcun fine? – p.281 d.e.

voluttà. Piacere sensuale (Z): Era quello un tempietto di voluttà – p.39 d.e.

voluttuoso. Incline al piacere dei sensi (Z): che ne disegnava tutt’i voluttuosi contorni. – p.46 d.e.

zagarese. Vino  del tipo primitivo (GO): abbiamo uno zagarese  che è una vera malaga, − p.352 d.e.

zazzeretta. Capelli lasciati lunghi (Z): portava barbettine all’inglese e zazzeretta arricciata. – p.97 d.e.

zecchinetto. Gioco d’azzardo a carte simile alla toppa (Z): Era stabilito che il giuoco del Zecchinetto non dovesse durare al di là di due ore; ‒ p.39.II (p.126 d.e.)

zelo. Sollecitudine, premura (Z): la mercè del mio zelo o possa degnamente augurarmi che, – p.258 d.e.

zerbinotto. Giovane galante (Z): Questo cocchiere dove a essere l’angelo della provvidenza disse tra sé il zerbinotto, ‒ p.47.II (p.132 d.e.)

zitellame. Condizione di zitella (TM): aborrite mura della casa dov’ella era condannata a languire nel zitellame. – p.95.II (p.164 d.e.)

zuava. Giacchetta da donna (P): ti farò andar vestita come una regina: scialli vestiti cappellini alla moda zuave berretti alla veneziana, ‒ p.105.II (p.172 d.e.)

zufolare. Fischiettare (Z): e sentire zufolarmi all’orecchio tutte le ariette del mondo, ‒ p.115.IV (p.355 d.e.)