VOCABOLI DESUETI

  Le definizioni dei sotto elencati vocaboli sono tratte dalle seguenti fonti:

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

Z=           Lo Zingarelli 2009

AC=        Accademia della Crusca

TB=        Tommaso Basileo

SN=          Schedario Napoletano di Giuseppe Giacco

N1=         Dizionario Napoletano Avalardi 2007

N2=         Vocabolario Napoeltano Raffaele Andreoli 2000

DEA=     Enciclopedia De Agostini

DO=        Dizionario Italiano Enrico Olivetti

TD=        Termine dialettale

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati bei sopraddetti, né in altre fonti

accorsata. Avviata (Z): Alla strada… è una farmacia poco accorsata in vero da quelli che della chimica applicata ‒ p.38.II

acclarare. Mettere in chiaro, accertare (Z): Ecco la gran quistione che la civiltà ha paura di definire di svolgere di acclarare. – p.52.IV

addimandare. Nominare, appellare (F): in quella parte che addimandammo La camorra elegante.p.28.II

adombrare. Oscurare, rappresentare (Z): Per conseguenza io non potrò che adombrarvi le sublimi bellezze di questo quinto canto dell’Inferno. – p.99.III

adontare. Sdegnare (Z): le quali non si adontavano di farsi veder con lui a pubblici passeggi. – 49.II

adusto. Inaridito (Z): per alimentare di umori i campi adusti degli estivi calori. – p.32.I

aforisma. Breve massima. Il marchesino non avea di meglio da fare che ridere di questi aforismi, ‒ p.40.III

agguagliare. Pareggiare (Z): per sollazzare il pubblico si agguaglia alla condizione del camoscio, ‒ p.114.I

agiamento. Luogo di decenza (Z): e financo ne’miei agiamenti un cartellino rosso con qualche cosa di simile a queste parole; ‒ p.111.IV

amanuense. Scrivano, copista (Z): o come amanuense in qualche casa di commercio, ‒ p.133.II

ammaccata. Schiacciata (N1): La boria naturale dei ricchi sarà in voi ammaccata; ‒ p.94.IV

aponeurotiche. Che riguarda le fibre muscolari (Z): la quale non imperava su le fibre aponeurotiche. ‒ p.140.III

apostema. Ascesso (Z): il povero Geremia per apostema alla gamba sinistra, ‒ p.122.I

appannare. Offuscare, coprire (F): appannava le imposte della sua finestra per non fare sciupo di luce nella camera. – p.109.I

appiccare. Affibbiare, attaccare (Z): quando Ippolito le tenea discorso di ciò ella chinava il capo silenziosa e non appiccava motto; ‒ p.73.II

appo. Presso, accanto (Z): La casa commerciale appo cui ei lavorava avea la ditta ‒ p.22.I

apporre. Trovare da ridire (Z): il panciuto dottore non si era tanto male apposto al vero. – p.22.II

arra. Garanzia (Z): era un arra che prendea sul guiderdone promesso. – p.72.I

arrogare. Attribuirsi qualcosa senza averne diritto (Z): Arrogi che egli aspettava sempre la riapparizione di Frasquita per tor commiato da lei. – p.28.IV

artiere. Chi esercita un’arte (Z): Aspettare un poco! Dicono tra loro i due artieri. – p.46.III

arzigogolo. Giro di parole (Z): Non era difficile il trovare arzigogoli da persuadere la inesperta e fidente giovinetta ‒ p.104.II

ascosa. Nascosta (Z):delle quali ora egli cercava di approfondire l’ascosa significazione. – p.24.IV

assenzio. Liquore da erbe (Z): dammi un bicchierino di assenzio che vale lo stesso, ‒ p.110.II

assunto. Asserzione, prova (F): non crede che un giorno egli dovrà morire e dimostriamo il nostro assunto. – p.107.I

attortigliato. Avvolto (Z): E gli stessi serpi attortigliati a’rami de’bambù e de’tamarindi, ‒ p.57.IV

auretta. Venticello leggero e piacevole (Z): le cui fronde tremolavano agitate appena dalle fresche vespertine aurette. – p.6.IV

austro. Sud come punto cardinale (Z): E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto, ‒ p.58.IV

avvegnachè. Benché, sebbene (Z): avvegnachè pur si fosse presentato alla mia mente, ‒ p.92.I

azzimato. Acconciato con ricercatezza (Z): Dove io mi aspettavo di vedere un giovine elegante azzimato e profumato di pacciulì, ‒ p.83.I

balogia. Castagna lessa (P): una minestra di cavoli torzuti un uovo sodo e quattro o cinque baloge; ‒ p.135.IV

bellico. Ombelico (Z): Da qui non uscirà che col bellico sforacchiato, ‒ p.115.IV

bernesco. Proprio del poeta Berni, satirico (Z): gittar sulla carta gli episodi ora teneri ora berneschi ed ora strazianti, ‒ p.55.III

bietolone. Persona sciocca e insulsa (Z): che non sempre quel bietolone di giovinastro giungeva ad intendere. – p.39.III

bordone. Lungo bastone di sostegno (Z): senz’altro veicolo che i loro piedi con un bordone in mano, ‒ p.140.IV

borea. Settentrione, vento gelido (Z): E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto, ‒ p.58.IV

bruciatella. Castagna arrostita (P): mangerei volentieri due bruciatelle per appoggiar questo vino, ‒ p.116.IV

bulletta. Polizzetta per contrassegno (P): e una bottiglia su cui era scritto nel mezzo di pregiatissima bulletta Vin du Rhin, – p.57.I

caduceo. Bastone di Esculapio (Z): Mercurio senz’ali e senza caduceo, ‒ p.6.III

cangrù. Specie di animale (TM): ella si acconciasse a soffrire i modi bestiali di quel cangrù che si dicea segretario della Contessa. – p.15.III

cànova. Cantina (Z): invece di mostrarsi lungo le pubbliche vie nelle cànove ed alle porte de’luoghi di pubblico convenio, ‒ p.13.II

carcella. Lampada ad olio (DEA): La fattizia luce de’mille torchetti e delle cento lampade a carcella ‒ p.17.IV

carteggio. Corrispondenza epistolare (Z): ma intanto avea dimenticato che il mio carteggio mi aspetta. – p.46.III

casadduoglio. Venditore di olio o di formaggi (N1): il rispettabile casadduoglio che avea l’onore di essergli padre, ‒ p.113.II

cattivo. Prigioniero, schivo (Z): prese la loro città e la distrusse da cima a fondo e il popolo fu menato cattivo. – p.141.IV

cerretano. Impostore, ciarlatano (Z): I cerretani d’ogni maniera i saltimbanchi i ciurmadori ‒ p.25.III

chiosa. Commento critico (Z): dove crederemo opportuno di aggiungerci qualche nostro comento o chiosa. – p.33.IV

ciarlatanismo. Il fare da ciarlatano (P): in cui il ciarlatanismo entra per nove decimi; ‒ p.90.II

ciurmadore. Ciarlatano, impostore (F): I cerretani d’ogni maniera i saltimbanchi i ciurmadori si aprono la via nel mondo. – p.25.III

coltura.. Cultura (Z): vanno congiunte per lo più la coltura dello spirito e la bontà del cuore. – p.33.III

comechè. Comunque, sebbene (Z): Comechè poco o nulla ei ci pensasse giammai, ‒ p.139.I

concento. Armonia, accordo musicale (P): Ode i concenti di soave musiche alle cui cadenze muovono i passi i leggiadri danzatori. – p.18.IV

conciossiaché. Poiché, qualora (Z): Né Ippolito conciossiachè molto amasse la suora, ‒ p.73.II

contumelia. Ingiuria, villania (Z): colle stesse umiliazioni colle stesse contumelie; ‒ p.70.III

corsiere. Cavallo da corsa o da battaglia (Z): Come sembrano imbizzarrire que’ corsieri tocchi dalla frusta gentilesca ‒ p.8.I

cosmomensore. Da mensore, colui che nella Legione Romana misurava i campi per gli alloggi dei soldati e cosmo, mondo; quindi s’intende come misuratore del mondo (TM): Ah! gnorsì dice Luigi che non si vanta  di essere un sì scrupoloso cosmomensore. – 43.III

costumare. Usare, consuetudinare (Z): come costumava quando usciva per la messa. – p.51.III

crapulone. Chi mangia troppo (Z): del crapulone ozioso che gavazza tra parassiti e meretrici. – p.92.III

cubito. Antica unità di misura (Z): con lo sguardo più teso sentesi più alto di due cubiti; ‒ p.57.III

culto. Colto (Z): abbiamo parlato de’casi dell’onesto e culto giovine Ippolito Foschi, ‒ p.26.III

cutrettola. Piccolo uccello (Z): molta somiglianza con gli uccelletti di questa specie di cutrettole. – p.114.II

decuplare. Moltiplicare (AC): C’è una ragione per cui la persona ha voluto decuplare così il prezzo delle vostre lezioni; ‒ p.83.III

deicidio. Uccisione di un Dio (Z): La collera di Dio seguita a pesare su la città del deicidio. – p.142.IV

dippiù. Grafia unita della locuzione avverbiale «di più» (DO): Ella era stanca a morte e dippiù convulsa per le tante commozioni ‒ p.12.IV

discaro. Sgradito (Z): crediamo non abbia a tornar discaro a’nostri lettori un rapidissimo cenno ‒ p.62.IV

divisamento. Proposito (Z): Lo scellerato Arturo era presso a compiere il suo divisamento, ‒ p.104.IV

duopo. Necessario (AC): Fu duopo che quella giovanetta picchiasse varie volte l’usciolino di quella caserella ‒ p.6.IV

effemeride. Almanacco, lunario (Z): componimenti poetici già pubblicati in fuggevoli effemeridi. – p.27.III

effondere. Manifestare, diffondere (Z): provvedere efficacemente a che il morbo non pigliasse gran forza e non si effondesse; ‒ p.79.IV

efimero. Effimero, che ha breve durata (Z): Efimero è stato il tuo regno o giovinetta che oltraggiasti le leggi del pudore e dell’onestà. – p.20.IV

egra. Inferma, debole (Z): L’aria della campagna giovò molto all’egra Maria; ‒ p.23.I

elegia. Dolore morale (Z): dopo le solite elegie su la scarsezza dei tempi e su i pochi negozi che si fanno ‒ p.27.III

erica. Pianta legnosa (Z): Un portinaio è una specie di erica velenosa appiccicata alla porta di un palazzo; ‒ p.6.III

escomputo. Scomputo, detrazione dal totale (Z): e possa questa limosina valere cappo la misericordia divina ad escomputo de’vostri peccati e de’miei. – p.122.I

esiziale. Dannosa, funesta (Z): Più in là ci occuperemo di una piaga esiziale del nostro paese, ‒ p.24.I

esperide. Luogo delizioso (P): soavi profumate ebbrezze de’ mari incantati che circondano le belle spiagge esperidi ‒ p.61.IV

està. Estate (Z): avea veduto tramontare un lungo giorno di està senza che la confortante fiamma del focolaio  ‒ p.16.I

ette. Niente, nulla (Z): Egli non credeva un ette a’tavolini parlanti a’cappelli semoventi ‒ p.89.II

eziandio. Anche (Z): avevano eziandio la virtù di assopire voluttuosamente; ‒ p.63.I

fallace. Falso (Z): O giustizia degli uomini quando sei tu cieca e fallace! – p.68.III

fattizio. Non naturale (Z): ricordava il titolo fattizio che aveva fatto stampare su i cartoncini da visita, ‒ p.116.II

ferità. Crudeltà (Z): sperare non volesse il morbo spiegar questa volta l’antica ferità. – 82.IV

fia. Contratto di fiata, tempo. (F): o che altro di queste scempiaggini mi sarebbe costato un fia; ‒ p.91.I

fiat. Attimo, tempo brevissimo (Z): più non mancava che un fiat perché piena vittoria Arturo cantasse sulla fanciulla, ‒ p.103.II

filippica. Discorso aspro e polemico (Z): senza far caso alla breve filippica dell’amico; ‒ p.109.II

fumicante. Esalante fumo (Z): nessun cibo fumicante avea rallegrato l’appetito de’due giovani orfani. – p.30.I

giogaia. Valico montuoso (Z): solcate da orribili precipizi e dove aspre giogaie bianche per nevi eterne. – p.121.III

giubilante. Pieno di gioia, esultante (Z): Il primo era giubilante per la vincita fatta. – p.114.II

giuleppe. Sciroppo sedativo (P): egli era tutto giuleppe zucchero e miele: usava un linguaggio umile, ‒ p.117.I

gnomonico.. Metodo per comunicare (TM): il dialogo gnomonico formulato tra i due giovani di sesso opposto. – p.87.II

gràmola. Utensile di legno da pastai (Z): per stritolare sotto i colpi delle loro gramole gli uomini intelligenti, ‒ p.28.I

gualdrappa. Drappo per sella (Z): che gli ossequii se li piglia la dorata gualdrappa che li copre. – p.129.I

guari. molto, assai (Z): tu non sei guari osservatore degli appuntamenti. – p.109.II

guisa. Modo, maniera (Z): Frasquita cominciò a parlare in tal guisa: ‒ p.64.I

hatcich. Stupefacente (Z): Ma i vapori che emanavano dall’hatcich aveva eziandio l virtù di assopire voluttuosamente; p.63.I

imbarrare. Sbarrare (P): s’imbarrava e non apriva l’uscio a nessuna anima viva, ‒ 134.IV

imperciocchè. In quanto (Z): imperciocchè essa non è propriamente che folla né più né meno ‒ p.106.I

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): fu ch’io stessi impiedi dietro la poltrona dov’ella era adagiata ‒ p.68.I

impostatore. Giocatore di carte (TM): lo chiamavano bensì l’impostatore dappoichè non v’era modo d’indurlo a ritentare la fortuna ‒ p.40.II

incontanente. Subito (Z): lasciò incontanente il maestro e l’allieva novellamente soli, ‒ p.109.III

indarno. Invano (Z): ei ricorresse bensì a molti e a tutti indarno. – p.30.I

indico. Indiano (Z): E la nebbia valicando la grande estensione di quell’indico mare, ‒ p.58.IV

ingollare. Inghiottire (Z): ingollare i bocconi di una soglioletta che avea dinanzi, ‒ p.129.II

ingrillare. Alzre il grilletto (AC): Quello stesso uomo che momenti prima ingrillava il moschetto ‒ p.72.III

inopia. Povertà assoluta (Z): al ricco che col suo sfarzo sembra insultare alla inopia, ‒ p.140.II

insignorire. Padroneggiare (Z): Ma lo sgomento area che si fosse insignorito nell’animo suo; ‒ p.64.III

insintantochè. Fino, sino (Z): Permettetemi che io serbi il segreto insintantochè non abbiate accettato ‒ p.84.III

intutto. Completamente (TB): Rimasti orfani d’ambo i genitori e privi all’intutto d’ogni mezzo di vita, ‒ p.29.I

invitto. Indomito, invincibile (Z): quanta devozion sincera accolgono i Napolitani per lo invitto Re, ‒ p.86.IV

labe. Colpa (Z): la labe del lusso è stampata su quelle fronti già decrepite a venti anni. – p.18.IV

lambiccato. Eccessivamente complicato (Z): ne’cui lombi scorresse il sangue più lambiccato per lunga progenie di baroni e baroncini. ‒ p.43.II

lavacro. Battesimo (Z): Voi vi siete ribattezzato ne’lavacri salutari della più nobile espiazione ‒ p.95.IV

leggieri. Facilmente (Z): che di leggieri scorgevasi di non poter quel pallore non essere naturale ‒ p.126.II

letificare. Consolare (Z): verrete a contrarre l’utile e salutare consuetudine del lavoro che nobilita santifica e letifica l’uomo. – p.94.IV

levità. Leggerezza (Z): e il marchesino con quella levità che è propria di simili giovinastri, ‒ p.41.III

levita. Nuovo sacerdote (Z): con maggior facilità e verità che nol facciano i leviti cattolici. – p.43.I

libare. Gustare (Z): che lo avea educato a libare invece dell’essenza de’fiori, ‒ p.45.I

lubrica. Indecente, lasciva (Z): sotto gli occhi miei a disonesti amori colla lubrica genovese. – p.69.I

lue. Corruzione (Z): le belle nostre contrade avrebbero fugata la pestifera lue ‒ p.62.IV

malacoffo. Indumento femminile (TM): cioè sposò una zitella di 40 anni ippopotamo in malacoffo, ‒ p.114.II

mazzocchiaia. Pettinatrice (Z): nel che la giovinetta francese si mostrava abilissima mazzocchiaia, ‒ p.47.I

melata. Insinuante, melliflua (Z): i dolci sorrisi e le melate parole sono ridevole parodia dell’ amicizia e dell’amore… ‒ p.17.IV

menda. Errore (Z): E mentre il maestro occupa vasi a correggere le mende di ortografia francese ‒ p.100.II

mennonista. Specie di eretico (P): consuetudine gelosamente serbata da tutt’i mennonisti, ‒ p.17.II

mercè. Aiuto altrui (Z):egli anzi gode la Dio mercè sì buona salute che è possibile che egli, ‒ p.95.I

messere. Essere abbindolato (P): guardate in ogni uomo un messere o un compare una vittima o un complice,  ‒ p.112.I

millanteria. Smargiassata, spacconata (Z): Una lira! Ripetè Arturo con suprema millanteria. – p.86.II

ministrare. Versare, servire (Z): trovar su gente all’impiedi nella bottega e pronta a ministrare ogni maniera di farmaco. – p.39.II

moccichino. Fazzoletto per soffiare il naso (Z): non sono meno spregevoli del ladruncolo che ruba il moccichino, ‒ p.9.I

monacello. Folletto, spauracchio infantile (N1): Ma sì il monacello… l’ho affacciarsi di dietro la spalliera del mio letto. – p.97.II

motto. Parola (Z): ella chinava il capo silenziosa e non appiccava motto; ‒ p.73.II

muliebre. Femminile (Z): ingannava e tradiva qualsivoglia occhio più esperto ne’misteri delle muliebri virtù. – p.19.IV

mutolo. Muto (Z): mutoli e con uno stupido sorriso si eran messi a riguardarla, ‒ p.10.IV

nenufaro. Pianta acquatica gialla (Z): nelle foreste del Chilì libavi le pure essenze del nenufaro acquatico. – p.46.I

nopale. Specie di fico d’India (Z): nel mezzo de’bruni cespugli di aloe e di nopali, ‒ p.142.IV

novellamente. Nuovamente (F): per non ricorrere novellamente alla cassa dei suoi principali, ‒ p.23.I

obbietto. Oggetto (Z): sembrava andar superba di formare l’obietto della universale ammirazione ‒ p.71.II

oggidì. Oggigiorno, il tempo presente (Z): Oggidì i letterati non possono avere la tentazione di chiamare magnanimo nessuno, ‒ p.34.III

olezzante. Profumato (Z): circondato da giardini olezzanti per nuove famiglie di fiori, ‒ p.122.III

oltracciò. Oltre a ciò, inoltre (Z): Oltracciò la sua costante applicazione allo studio non gli consentiva altra distrazione. – p.66.III

opulenza. Dovizia, ricchezza (Z): massime quando ciò si fa per codardo servilismo alla spietata opulenza. – p.11.III

ottentotto. Persona rozza e incivile (Z): una conformazione di cranio presso a poco eguale a quella degli ottentotti, ‒ p.70.I

pacciulì. Essenza profumata (Z): mi aspettavo di vedere un giovine elegante e azzimato e profumato di pacciulì, ‒ p.83.I

pania. Lusinga, inganno (Z): La commedia era così abilmente rappresentata dalla ingenua fanciulla che Ippolito die’nella pania. ‒ p.97.II

pantomima. Comunicazione a via di gesti (Z): rappresentazioni con analoghi balletti e pantomime, ‒ p.112.I

parimente. Ugualmente (Z): dovrebbe parimente mettere le mani su quei vagabondi che, ‒ p.31.II

paruta. Sembrata (Z): Una prima visita protratta così a lungo sarebbe paruta indiscretissima, ‒ p.86.I

paucità. Scarsezza, esiguità (Z): e che si limitasse a quella paucità di casi e di morti; ‒ p.82.IV

paventare. Temere (Z): non poteva al certo mostrar di paventare il contagio delle corsie coleriche: ‒ p.87.IV

pellegrina. Corta mantellina (F): e coperti appena da un sacco e da una pellegrina di tela verniciata. – p.140.IV

percalla. Tessuto di cotone (Z): avea semicoperta la persona da una veste di percalla indiana, ‒ p.52.I

peregrina. Singolare, ricercata (Z): in cui l’anima sua intemerata spaziava come rondine peregrina ‒ p.21.I

peristilio. Cortile con portici (Z): Allorché Frasquita si affacciò nel peristilio del colonnato che fronteggiava il suo tempietto, ‒ p.52.I

perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè si sentiva felicissimo di essere di aiuto alla mamma e alla sorella. ‒ p.22.I

perora. Per ora (AC): Ritornerò quando sarà tempo m’intratterrò perora colla signora Frasquita. – p.117.III

perorazione. Discorso in difesa di una causa (Z): La perorazione italo-latina del dottor Serpieri, ‒ p.23.II

peste. Orme, tracce (Z): Le autorità di pubblica sicurezza erano impertanto su le peste della giovane.

pianella. Pantofola senza tacco (Z): colle pianelle turche ricamate di filo d’oro era qualche cosa della caricatura di un diplomatico. – p.129.I

pizzicherolo. Pizzicagnolo, droghiere (P): Era costui un legittimo erede di un pizzicherolo che, ‒ p.113.II

poidimane. Dopodomani (TM): Quando cominceremo le lezioni poidomane lunedì? – p.87.II

pollute. Contaminate (Z): per nascondere queste membra del corpo pollute nelle saccocce dell’ orfanello, ‒ p.18.IV

posciachè. Poiché (Z): Ella si fermò e posciachè ebbe scoperte le sue ferite cadde estenuata, ‒ p.141.III

possa. Forza (Z): fu funesta alla Persia e alla Siria per la possa del morbo ingigantito. – p.65.IV

possanza. Potenza, potere (Z): quelli che ne ammettono la possanza e gli effetti singolari. – p.100.I

precipuo. Principale (Z): abbiamo detto che il precipuo commercio a cui il nostro Melchiade rasi addetto ‒ p.126.I

pretto. Schietto, sincero (Z): il libro più noioso che si sia mai stampato in Francia in pretta lingua francese. – p.84.I

prevaricante. Trasgressiva, deviante (Z): Davvero che questa fragranza è prevaricante! – p.108.IV

primamente. Prima (P): Il che fatto die’primamente udienza al cocchiere che era salito ‒ p.21.III

profusione. Sperpero (Z): il quale aveva tanta antipatia per le profusioni di ogni qualsivoglia sorte, ‒ p.109.I

prosapia. Stirpe (Z): fosse il rampollo di nobile e ricca prosapie ne’cui lombi scorresse il sangue più lambiccato ‒ p.43.II

proterva. Arrogante, superba (Z): da un canto dalla ignoranza superstiziosa e dall’altro lato dalla scienza proterva e scettica, ‒ p.101.I

puerizia. Fanciullezza (Z): e ciò pe’vizi osceni che avea contratti nella puerizia e nell’adolescenza precoce ‒ p.85.I

pulcredine. Bellezza (Z): per la pulcredine della mia Ciprigna di S. Maria Agnone, ‒ p.108.IV

quandochessia. Un po’ (Z): ben posso io trarvi una siffatta curiosità presentandovi quandochessia il dottor don Josè de Mortez, ‒ p.138.I

quasichè. Come se (Z): Quasichè il colera seguisse i lenti passi di un uomo che percorresse a piedi l’un paese dopo l’altro, ‒ p.60.IV

reddizione. Restituzione (Z): Credi tu che nel giorno della terribile reddizione dei conti, ‒ p.52.IV

referenda. Cose da riferire (AC): faceva la sua referenda su tutto ciò che risguardava la vita del conte. – p.125.I

referendario. Spia (F): Il Melchiade avea trovato comodo il mestiere di referendario e vi si adagiava il meglio che potesse; ‒ p.125.I

retaggio. Eredità (Z): ti fanno padrone della roba lasciata a te in retaggio da’tuoi genitori, ‒ p.51.IV

riccio. Parte di mascherino (TM): la nivea bianchezza che traspariva sotto il riccio della maschera, ‒ p.125.II

ridondanza. Sovrabbondanza (Z): Dalla parte del povero la necessità dalla parte del ricco la ridondanza. – p.37.IV

rivoltura. Rivoluzione, rivolta (Z): i miglioramenti amministrativi non sono che i pretesti delle rivolture, ‒ p.139.II

rubelle. Ribelle (Z): Perché mi affatico a spigolare nel mio cervello i rubelli pensieri? – p.64.III

sanscrito. Lingua antica indiana (Z): Questo nome non ha nel sanscrito nessuna derivazione certa; p.114.III

scisto. Petrolio per lampade (N2): Due grandi lampade a scisto illuminavano la stanza. – p.7.II

sempiterno. Eterno, perpetuo (Z): le ricchezze fuggono dall’onestà come da un acerrimo e sempiterno rimprovero. – p.17.I

sicurtà. Sicurezza, fiducia (Z): lasciando indietro gli agi della corte e la sicurtà di un aere libero da ogni pestilenziale veleno, ‒ p.86.IV

simum. Vento caldo africano (Z): E la nebbia letale camminando da austro a borea sul simum del deserto, ‒ p.58.IV

sirocchia. Sorella, suora (Z): Arturo avea dato un’ultima occhiata alla sirocchia del professore; ‒ p.87.II

smaniglia. Braccialetto, monile (Z): Porrò al collo le lagrime di Venezia senza ori senza smaniglie senz’anella. – p.48.I

smestitore. Chi è solito chiedere denaro (SN): Sì signor marchesino io sono quel desso quello smestitore quello stoccatore, ‒ p.131.IV

solecismo. Uso errato di sintassi o di morfologia (Z): il marchesino Sebastiano che rispose con questi quattro solecismi: ‒ p.41.III

soprammercato. Per giunta, per di più (Z): una dote di centomila franchi con una donna per soprammercato, ‒ p.126.I

sorbetto. Per significare l’essere intirizzito dal freddo (F): di modo che la poverina si faceva un sorbetto cappo quel finestrino dischiuso. – p.104.II

speranziolo. Chi vive di speranze (N1): Un altro tra i più fedeli speranza ioli del passato, ‒ p.33.III

spicciare. Sgorgare (Z): e il sangue che spiccia dal vostro oro ricadrà su i vostri figli. – p.112.I

spigolare. Raccogliere (P): Perché mi affatico a spigolare nel mio cervello i rubelli pensieri? – p.64.III

staio. Antica unità di misura (Z): per lucrarvi onestamente una lira al giorno misurando i quarti di staio. – p.133.IV

stantechè. Poiché, dal momento che (Z): stantechè il povero Ippolito era costretto a scendere e a salire le scale altrui ‒ p.68.II

stereotipata. Convenzionale (Z): una risposta stereotipata colle stesse frasi e cominciamenti ‒ p.14.I

stoccata. Richiesta di denaro molesta (Z): Schermiamoci adunque da questa stoccata. – p.15.I

stoccatore. Chi chiede sempre denaro in prestito, scroccone (Z): Ebbene egli è uno smistatore di primissima forza esimio stoccatore; ‒ p.79.II

stracollo. Termine da gioco delle carte (TD): sapete che cosa gli ha fatto nascere? Una carta di stracollo… ‒ p.8.I

subbiettivo. Soggettività (Z): Scommetto che avete dovuto fare degli studi subbiettivi sulle forme ‒ p.48.III

sudario. Panno per detergere il sudore (Z): dal sudario che ne ricopriva le forme sgocciolava vivido sangue. – p.140.III

suggere. Succhiare (Z): venisse a suggermi l’umido anche di buon’ora al mattino. – p.47.I

superfetazione. Aggiunta senza necessità (Z): funghi velenosi che crescono di superfetazione sociale, ‒ p.92.IV

tabe. Consunzione (Z): ma salvai pure il vostro corpo dalla tabe a cui inevitabilmente sarebbe soccombuto ‒ p.92.IV

tampoco. Nemmeno (P): non erano tampoco per loro una cosa nuova, ‒ p.115.III

torchetto. Rametto flessibile (Z): La fattizia luce de’mille torchetti di cerogene ‒ p.17.IV

torma. Quantità disordinata di persone (Z): questi grandi sventurati in mezzo alle torme degli ignobili accattoni? ‒ p.141.II

torzuto. Detto di cavolo che ha grosso torso (F): don Sabino avea mangiato una minestra di cavoli torzuti, ‒ p.135.IV

tropo. Metafora (P): e pone in opera tutti i tropi che la retorica ha inventati ‒ p.29.III

trufferia. Frode, inganno (Z): Nessuno avrebbe potuto asserire che il signor Bertrando usasse trufferia al giuoco ‒ p.40.II

truogo. Recipiente in cui si mette il mangiare per maiali (Z): Non altro che un maiale che si allontana per sazietà dal suo truogo. – p.58.I

turba. Gruppo disordinato di persone (Z): Che cosa è quella turba ignobile di pedoni che fa siepe agli sfolgoranti loro cocchi? – p.8.I

turibolo. Recipiente per l’incenso (Z): essa non debba mai tramutarsi né in pugnale né in turibolo. – p.34.III

uopo. Bisogno necessità (Z): egli lucrava dalla sua professione assai più di quel  che fosse uopo a sostentar la moglie e i figliuoli; ‒ p.17.I

ustorio. Che brucia o serve a far bruciare (Z): alla cui luce ustoria noi abbiamo acceso i nostri sigari… ‒ p.76.I

vagheggiare. Desiderare (Z): Senza arrestarsi a nessun proposito la sua mente vagheggiava i più crudeli. – p.68.III

vaglia. Pregio merito (Z): e un professore della sua vaglia non è mai abbastanza ben pagato. – p.86.II

valetudinario. Infermiccio, malaticcio (Z): giacchè cosiffatti esperimenti riescono assai bene sopra soggetti valetudinarii, ‒ p.9.II

valsente. Valore in denaro (Z): pagò il valsente della bevanda che aveva tracannato e disse a Lelio: ‒ p.111.II

venia. Scusa, compiacenza (Z): soltanto chiediam loro venia di far precedere alcune brevi considerazioni, ‒ p.89.IV

verbigrazia. Per esempio (Z): che egli pone nella categoria delle cognezioni di lusso come sarebbe verbigrazia l’astronomia. – p.107.I

verziere. Giardino, orto (Z): e da verzieri ricolmi di frutte delle regioni equinoziali. – p.122.III

vespertina. Del vespro, della sera (Z): le cui fronde tremolavano appena dalle fresche vespertine aurette. – p.6.IV

vessazione. Molestia (Z): Seguite rapidamente gli ostacoli le pene le vessazioni e i disguidi ‒ p.55.III

vigogna. Piccolo animale famiglia lama (Z): Io non sentiva di tempo in tempo che il piccolo grido della vigogna, ‒ p.75.I

zecchinetto. Gioco d’azzardo a carte simile alla toppa (Z): Era stabilito che il giuoco del Zecchinetto non dovesse durare al di là di due ore; ‒ p.39.II

zerbinotto. Giovane galante (Z): Questo cocchiere dove a essere l’angelo della provvidenza disse tra sé il zerbinotto, ‒ p.47.II

zitellame. Condizione di zitella (TM): aborrite mura della casa dov’ella era condannata a languire nel zitellame. – p.95.II

zuava. Giacchetta da donna (P): ti farò andar vestita come una regina: scialli vestiti cappellini alla moda zuave berretti alla veneziana, ‒ p.105.II

zufolare. Fischiettar (Z): e sentire zufolarmi all’orecchio tutte le ariette del mondo, ‒ p.115.IV