765 vocaboli
ab antico. • Sin dai tempi antichi [Loc.Lat-93(73 – Guida.90)] penzolavano in brandelli le cartacce che ab antico vi erano incollate;
abbaco. s.m. • Abaco, libretto delle regole arimmetiche [P-21 (51)] per far loro apparare il catechismo cristiano il leggere lo scrivere l’abbaco e i lavori donneschi.
abbacinamento. s.m. • Abbagliamento, illusione [Z-82 (351 ‒ Guida.307)] alle vibrazioni del diabolico campanello d’oro Ermanno provasse una specie di abbacinamento.
abbacinare. verb • abbagliare, illudere, accecare [Z-3(78)] per la facoltà che avea di abbacinare gli occhi delle donne colla polvere d’oro,
abbacinato. agg. • Irrimediabilmente illuso [DO-92(375 ‒ Guida.331)] si era tramutato all’estero con la donna che gli aveva abbacinato l’intelletto,
abballinare. verb. • Ripiegare e alzare i materassi per dare aria ai letti [Z-101 (88)] Luigi si pose a sedere su le asserelle del letticciuolo abballinato dalla sorella.
abbandonamento. s.m. • Abbandono, il lasciare qualcuno [Z-92(387 ‒ Guida.342)] Mi aspettavo il vostro abbandonamento e non mi ha fatto sorpresa;
abbarbagliare. verb. • Turbare, confondere [Z-14 (16.II)] Gli splendidi ma efimeri trionfi della ragione su la fede abbarbagliarono le menti non educate a’severi studii
abbarbicare. verb. • Radicare [Z-86 (297 ‒ Guida.253)] Questo pensiero gli si venne talmente abbarbicando nell’animo che il persuase a porre di banda ogni altra considerazione.
abbarcare. verb. • Ammassare, ammucchiare [Z-86 (100 ‒ Guida.89) Ninive si era chiusa e abbarcata nella sua palazzina.
abbarrare. verb. • Sbarrare [Z-101 (28)] quel burbero spinse il giovine fuori dell’uscio da scala, e questo chiuse a chiave, abbarrandolo con un grosso paletto.
abbatuffolato. agg. • Aggrovigliato, avvolto disrdinatamente [DO-15 (76.III)] che egli vebdeva alla minuta in tanti piattelli che aveva abbatuffolati accanto alla padella.
abbasso. avv. • Giù [Z-83 (7)] Infatti, quando la sera mi trattengo un poco abbasso, ella non fa altro che tossire.
abbenchè. cong. • Benchè [Z-3.I(18)] chiamano altrove la nostra attenzione, abbenchè del pari tristi e miserevoli.
abbiccì. s.m. • Alfabeto, sillabario [Z-28(84.I)] siccome qualche anno innanzi non volea saperne di apprendere l’abbiccì e il latino.
abbiente. agg. • Benestante [Z-38(91.I)] dove abitava un personaggio abbiente dovizie e beni.
abbietta. agg. • Spregevole, ignobile [Z-32(103.III)] sarebbero trascorsi nelle torture di una vita abbietta e faticosa
abbiezione. s.f. • Bassezza d’animo, meschinità [Z-31(64.III)] del loro stato e dell’abbiezza a cui li dannava la paterna nefandezza,
abbiosciamento. s.m. • Avvizzimento [Z-40 (72)] a vent’anni ella era già caduta in quello abbosciamento in cui cadrebbe un fiore non confortato da nessun’auretta
abbiosciare. • verb. Avvilire [P-31 (.I)] Tutto avvizzisce, si scolora, abbioscia, langue e muore sotto lo sguardo del iettatore.
abbisognare. verb. • Aver bisogno [Z-91(Guida.259)] facendomi dire di aver lui trovato ciò che gli abbisognava.
abbisognevole. s.m. • Di che ha bisogno [Z-26(196.I)] mandasse un medico e qualche soccorso per medicine ed altro abbisognevole.
abboccamento. s.m. • Colloquio per discutere argomenti importanti [Z-39(75.II)] Mia moglie ebbe un abboccamento colla signorina Virginia: abboccare. verb. • Incontrarsi con qualcuno [Z-83(301)] La faccenda di abboccarsi con suo figlio ripugnava alquanto al pensionario, – Prima bozza cap.XXII
abbominare. verb. • Abominare, detestare [Z-9(102.I)] egli è appunto perché io abbomino il sesso…
abbominevole. agg. • Abominevole, disgustoso, ripugnante [Z-39(85.I)] giorni di pianto e di disperazione in quelle abominevoli mura; – Pag.85.I
abbondevole. agg. • Abbondante [Z-99 (210)] Nelle acque di queste isole si fanno abbondevoli pesche dei pesci più ricercati ne’mercati d’Europa.
abborracciare. verb. • Fare qualcosa male, in fretta, senza attenzione [Z-La Domenica («Filosofia pratica e popolare. 27 gennaio 1867»)] essendochè sia meglio compiere perfettamente una piccola quantità di cose che abborracciar molte cose.
abborrire. verb. • Aborrire, avere in orrore, in avversione [Z-26(214.II)] Abborrenti dalle turpi azioni non sono impertanto incapaci di seguitare
abbracciolla. verb. • L’abbracciò [TM-26(646.II)] Marta abbracciolla e baciolla assai teneramente e le die’ una immagine della Beata Francesca
abbrividire. verb. • Rabbrividire, incresparsi [Z-26(505.I)] stie’ad abbrividire tutto un lungo giorno di maggio.
abbrivo. s.m. • Impulso, spinta [Z-83 (75)] e tutte le coppie, strette e pigiate, vogliono prendere l’abbrivo; ma il muoversi è impossibile.
abbronzito. agg. • Abbronzato [P-82 (269 ‒ Guida.237)] Queste parole dicea la miserella tra i singhiozzi e inondando di lagrime il viso rozzo e abbronzito del forzato.
abbrunare. verb. • Farsi scuro, imbrunire [Z-37(88.II)] coteste nubi infauste e cupe che lo splendore abbrunano
aberrazione. s.f. • Degenerazione [Z-92 (23 ‒ Guida.379)] è stata un’aberrazione la mia; ne sono pentito e vergognoso.
abitacolo. s.m. • Spazio destinato alle persone [Z-38(75.II)] era propriamente l’abitacolo di tutti gli spiriti malvagi abitino. s.m. • Immagine sacra racchiusa in due pezzi di stoffa [DO-40(107)] senza processioni e mortaretti scampanate senza scapolari e abitini;
abituro. s.m. • Abitazione angusta e povera [Z-36(6.I)] Tutto il paese non si compone che di pochi abituri,
ab intestato. • Da chi non ha fatto testamento [Loc. Lat. – 91 (130)] dividere con essoloro le poche sostanze lasciatele da suo padre ab intestato.
abiura. s.f. • Solenne rinuncia per altra religione [Z-86 (431 ‒ Guida.361)] non sapremmo dire in quale paese del mondo ei facesse la solenne abiura del giudaismo.
abluzione. s.f. • Lavaggio delle mani [Z-35 (70 II)] Vennero appresso tre giovanetti schiavi che recarono l’acqua per l’abluzione delle mani de’convitati.
abominazione. s.f. • Azione odiosa [Z-96 (47 ‒ Guida.42)] e chiedete perdono a Dio delle tante vostre abominazioni.
abominio. s.m. • Avversione, disprezzo [Z-83(310)] l’abominio per ogni servilità, per ogni piacenteria, per ogni bassa adulazione e cortigianeria. – Prima bozza cap.XXIII aborrente. agg. • Chi rifugge qualcosa con profonda avversione [DO-93(Guida.239)] Aborrente questo mondo scelleratissimo,
aborrimento. s.m. • Sentimento di avversione, ripugnanza [Z-26(303.I)] Un aborrimento di tutto era ormai ne’profondi dell’animo suo…
aborrire. verb. • Avere in avversione [Z-26(288.I)] Io so che tu mi odii mi aborri mi disprezzi e che ami la figlia del ladro;
ab ovo. • Dalle origini, dagli inizi [Loc. Lat. Z-22 (21)] Non crediate per tanto che io voglia cominciare le cose ab ovo.
acaja. s.f. • Toponimo di una regione della Grecia [DO-35(176.II)] Pria di recarsi nell’Acaja a raccogliere nuove corone di merito artistico,
acalefa. s.f. • Grandie medusa [Z-27 (82.I)] Si poteva rassembrare il Rivelli ad una di quelle acefali del mare che presentano un capo enorme con quattro zampe.
acardiaco. agg. • Acardia, mancanza di cuore [Z-32(13.I)] In quanto al cuore questo manca del tutto nella razza acardiaca di cui ci occupiamo.
accagionare. verb. • Accusare, incolpare [Z-22 (43)] Non accagionai a mio padre ciò che è stato sempre mio desiderio.
accalappiare. verb. • Ingannare, circuire [Z-34(56)] i quali si fanno avanti per accalappiare le liti più proficue?
accalmare. verb. • Almanaccare [TM-101 (58)] E ci accalmava sopra le notti, né sapea trovare un motivo plausibile di quella precipitosa partenza.
accampare. verb. • Mettere avanti, addurre [Z-91(Guida.73)] Per simile ritardo Giovanni accampò che l’avvocato Loffredi si trovava per sue faccende assente da Napoli,
accaparrare. verb. • Prendere, procurare [Z-83(184)] la Teresina ci avrebbe pensato meglio, e se lo sarebbe accaparrato come uno sposatore – Prima bozza cap.XIV
accapellare. verb. • Accapigliare, azzuffare [P-36 (41.I)] e lasciava noi altri cancheri a casa a battagliare, ad accapellarci, a morderci.
accapigliare. Azzuffarsi, prendersi per i capelli [Z-83(32)] metteva in iscompiglio i numi dell’Olimpo e faceva che si accapigliassero tra loro – Prima bozza cap.III
accartocciare. verb. • Spiegazzare [Z-49 (152.I)] Li leggevo sbadatamente, senza pensarvi su, accartocciando e arroncigliando le parole per la smania nervosa che mi pigliava.
accattare. verb. • Procurare [Z-42 (102.II)] La Caterina avea fatta, come suol dirsi con frase accattata di Francia, la sua toletta.
accecolla. verb. • La accecò [TM-29(79.I)] Se l’amore accecolla è degna di scusa e di perdono;
accedevole. agg. • Accessibile, facilmente raggiungibile [TM-30(57.I)] Ma all’infuora di questi amici il diavolo non era facilmente accedevole a tutti,
accedimento. s.m. • Da accedere, avere accesso [TM-28(4.II)] Lo Zingaro trovò facile accendimento sendo conosciutoi da tutte le persone a Corte.
accensibile. agg. • Accendibile [Z-La Domenica («Il porto commerciale. 27 Gennaio 1867»)] per le merci d’importazione e d’esportazione e per le sostanze proibite ed accensibili,
accertanza. s.f. •Accertamento, verifica [TM-26(183.I)] e come que’fanciulli le ebebro dato accertanza di tutto ella rimase pensativa alcun poco,
accettazione. verb. • L’atto di accettare [Z-83(124)] Il dono, offerto sotto la forma di prestito, mi risparmiava, con fina delicatezza, il rossore dell’accettazione – Prima bozza cap.XI
accezione. s.f. • Significato di un vocabolo [Z-21 (260)] Nella sua semplice accezione la parola Ombra non vuol dire altro che la forma di un corpo disegnata dall’opacità del corpo medesimo che intercetta la luce.
acchetare. verb. • Calmare, acquietare [Z-36(78.II)] Raffaella si rassegnò si acchetò ma aspettava sempre il suo Eugenio.
acchiappamosche. s.m. • Chi perde il suo tempo senza far niente [Z-34(54)] che io lo abbia sempre col niffo in aria come un acchiappamosche!
acchiappare. verb. • Agguantare, arraffare [Z-23 (78.I – D’Amico.34)] Carlo acchiappa il cappello per isvignarsela ma la ragazza gli si fa incontro.
acchiappatore. s.m. • Da acchiappare, agguantatore, arraffatore [Z-10(153.II)] le sembianze cancelleresche dell’uomo acchiappatore non pigliavano un aspetto meno austero
acchiappatorio. s.m. • Atto ad acchiappare [P-26(76.I) e per istinto acchiappatorio abbrancò il cartoccio.
acchiudere. verb. • Accludere [Z-93(14 – Guida.24)] racchiudete in una lettera la somma di diecimila lire in carte bancali,
acchiusa. s.f. • Acclusa [Z-99(238)] della lettura del testamento di suo zio don Jaime, del quale Giuliana gli avea acchiusa una copia nella sua lettera.
acciabbattare. verb. • Fare qualcosa senza cura, in fretta [Z-9 (75.III)] la donna si acciabbattò sulla persona la prima veste che le venne sotto le mani.
acciacco. s.m. • Oltraggio, soperchieria [P-32(33.II)] era morto di crepacuore per l’acciacco che era stato fatto alla Corte di Napoli
acciaccoso. agg. • Pieno di acciacchi [Z-80(266 ‒ D’Amico.223 )] Sono i vecchi acciaccosi i quali volendo trovarsi sempre apparecchiati con la coscienza
acciaino. s.m. • Piccolo strumento d’acciaio per affilare [Z-87(65)] piccolo strumento d’acciaio che suolsi sonare anche nelle bande militari.
acciapinare. verb. • Agitarsi, darsi un gran da fare [F-9 (20.I)] fu profferito nella maniera di chi pur si acciapina d’un involontario indugio.
acciaro. agg. • Acciaio [Z-26(218.I)] in due bocconi il mandava giù nel suo ventricolo d’acciaro.
accicco. s.m. • Hatchic, stupefacente [Z-21 (162)] si sviluppava una nube inebriante che dava la testa come l’accicco orientale.
accidentato. agg. • Colpito da paralisi [Z-83(171)] da una finestra all’altra, si seppe che la giovane era figliuola d’un povero accidentato, – Prima bozza cap.XIV
accidioso. agg. • Chi pecca di accidia, stato di inerzia, abulia [Z-31(34.III)] Il corpo ha sempre qualche cosa di accidioso che lo incatena al luogo dove si trova da più tempo.
accigliato. agg. • Corrucciato, scuro in volto [Z-37(87.I)] era bello della persona ma sempre cupo e accigliato.
accincignare. verb. • Far prendere la piega ad un vestito [P-83 (59)] lo accincignare o raccogliersi la sottana per via di un lacciolo, per mostrare uno stinco ben tornito, sia il non plus ultra dell’inverecondia.
accingere. verb. • Disporsi a fare qualcosa [Z-40(14)] non sapendo se lo strafalcione che si accingeva a dire
acciò. cong. • Affinchè [Z-92(210 ‒ Guida.35)] ed alla quale ei si raccomandò acciò nelle numerose e aristocratiche aderenze di lei gli procacciasse qualche buona lezione.
acciocchè. cong. • Affinchè [Z-4(49.1)] acciocchè più spiccatamente apparisca il carattere del personaggio
accipigliare. verb. • Increspare la fronte [Z-61 (168)] Si accipigliò la sospettosa donna: e si pose di mal’animo al pranzo.
acciapinare. verb. • Arrapinare, arrabbiare [P-9(37.I)] Don Gasparro si acciapinava rare volte e rispondeva a quelle male creanze…
accismare. agg. • Dividere tagliando [P-9 (19.I)] occhi accismati come quelli di un gufo; naso d’uccello sinistro; bocca che chiudeva un cimitero,
accivanzarsi. verb. • Avvantaggiarsi, procacciarsi [P-32(34.II)] Con sei ducati al mese non ci è da scialacquare né da accivanzarsi per la vecchiaia;
accivettare. verb. • Allettare, lusingare [Z-32(35.II)] nessuno di que’tedii delle faccende domestiche dei quali son prese a volta le accivettate fanciulle.
accivire. verb. • Procurare [Z-44 (67.I)] Vuole che si accivino i cani e i pappagalli?
acclarare. verb. • Mettere in chiaro, accertare [Z-18 (52.IV)] Ecco la gran quistione che la civiltà ha paura di definire di svolgere di acclarare.
acclusa. agg. • Inclusa, allegata [(Z-18(D’Amico.30 )] di cui troverà qui acclusa la debita quietanza per sua cautela.
accoccare. verb. • Assestare con forza [Z-36(57.I)] temendo sempre che mi si volesse accoccare un cattivo tiro.
accoccolata. agg. • Accovacciata [Z-30(95.I)] Non era possibile discernere ciò che la strega facesse quivi accoccolata.
accolta. s.f. • Adunata di persone [Z-6(40)] e dimandò la cagione di quell’accolta di gente
accomandare. verb. • Raccomandare [Z-83 (276)] Forse all’anima benedetta della madre sua ella si dové accomandare, affinché la sorreggesse in quella lotta del cuore…
accomiatare. verb. • Dare commiato, congedare [Z-La Domenica («La Villa Nazionale. 30 Giugno 1867»)] ecco la formola con cui oggi si accomiatano la maggior parte di quella curiosa specialità che dicesi innamorati.
accomatarionsi. verb. • Si accomiatarono, si congedarono [TM-34(114)] Quando il Vico e il Capasso accomatiaronsi pergolesi rimase lungo tempo come in dolce estasi.
accomiatossi. verb. • Si accomiatò [TM-28(78.II)] Accomiatossi alla fine il Solario dal suo diletto maestro per andare a visitare altri famosi dipintori d’Italia.
accomunamento. s.m. • L’accomunarsi, unione [Z-83(144)] ella avea sempre sdegnato i volgari accomunamenti e le insulse frivolezze delle giovanette della età sua – Prima bozza cap.XII
accomunare. verb. • Mettere in comune, riunire [Z-44(90.II)] non furono moto soleciti ad accomunarsi col novello alunno;
acconcezza. s.f. • Eleganza, decoro [Z-21 (365)] che avea quella particolare acconcezza che distingue questa bava di lupercali,
acconciare. verb. • Adattare, conformare [Z-22(13)] non potendo lusingarmi che vi acconciate a rimanerci per alquanti giorni.
acconcio. s.m. • Adatto, appropriato [Z-4(31.II)] Ed ora cade in acconcio il dire che egli, inosservato seguiva sempre Emma
acconciossi. verb. • Si adattò [TM-30(45.I)] Di malissima voglia acconciossi a ristare quella plebe che avrebbe voluto seguitare il monaco
accontanza. s.f. • Conoscenza [P-34 (21)] Padre Ilario entrava nella sagrestia per prendere accontanza di qualsivoglia cosa fosse occorsa nel tempo della sua assenza.
accontare. verb. • Intendere [Z-75 (150 ‒ Guida.129)] Le si era detto che Carmela sdegnasse di più accontarsi con le persone che le ricordassero il suo umile stato.
accontentolla. verb. • La accontentò [TM-26(687.I)] nel che quella buona donna accontentolla.
accontentossi. verb. • Si accontentò [TM-30(113.I)] Di malissima voglia accontentossi la turba a non seguire la maliarda;
acconto. s.m. • Familiare, amico [Z-86 (157 ‒ Guida.138)] nel ritorno che esso fece a casa dopo di aver raccolto da’ suoi acconti i panni da lavare?
accoramento. s.m. • Profonda tristezza, afflizione [Z-32(61.II)] gli dava tal penoso accoramento che l’esistenza gli si rendeva odiosa.
accorare. verb. • Rattristare, affliggere [Z-1(95)] Via mo, non ti accorare tanto per quella inezia.
accordossi. verb. • Si accordò [TM-26(338.II)] accordossi nello scegliere Cecatiello per una pratica appo il ministro di polizia.
accorruomo. int. • Invocare aiuto [Z-26(516.II)] non sapendo che farsi in quel terribile frangente aprì la finestra e chiamò all’accorruomo.
accorsare. verb. • Avviare [Z-9 (11.I)] gli aveva accorsato il locale per modo che il Sì Angiolo, siccome diceano le femminelle del volgo, si maneggiava qualche cosa del suo.
accorta. agg. • Mettere qualcuno sull’avviso [Z-39(70.II) Era la prima volta ch’essa era fatta accorta di una cosa,
accosciare. verb. • Abbassare [Z-26(346.II) Un tigre si gittò avidamente sul cibo accosciandosi sul suolo della gabbia,
accosto. avv. • Accanto, a lato [Z-12(179)] mi gittava stanco inebriato stordito su la serica poltrona accosto al mio letticciuolo,
accostumare. verb. • Abituare, assuefare [Z-26(183.II)] Accostumate il popolo basso alla nettezza e gli avrete inculcato ogni principio d’ordine di morale di probità.
accozzaglia. s.f. • Raccolta disordinata di cose o persone [Z-35(36.II)] Erano questi cavalieri un’accozzaglia di terrazzani e di cortigiani che a’favori di Cesare aspiravano.
accozzamento. s.m. • Insieme disordinato di cose [Z-5(175.I)] e questa non era già per lui un vano accozzamento di forme e di colori;
accozzare. verb. • Mettere insieme in modo disordinato [Z-26(201.I)] Come accozzare due denarucci per le spese occorrenti in quel frangente?
accorsata. agg. • Molto frequentata [Z-6 (9)] ed è quella che abbiamo veduta fiorente ed accorsata appresso molti anni dalla sua fondazione.
accrastatore. s.m. • Aggreditore [TC e NdL-26(443.II)] Iennariello soprannominato lu peliento volante abilissimo e Serenghella l’accrastatore.
acculare. verb. • Insediare, stanziare [Z-32(66.II)] Credi forse che io ti dia da mangiare e da bere per accularti al sole e acchiappar mosche?
acefalo. agg. • Senza testa [Z-48 (30.II)] Dunque, in fin dei conti, il duello non è assolutamente indispensabile come vogliono gli spadaccini, gli acefali e gli eunuchi della virtù.
acerbità. s.m. • Asprezza, ruvidezza [Z-44(105.II)] di piangere e di sfogare l’acerbità del mio dolore.
acerrimo. agg. • Irriducibile, veemente [Z18(23. D’Amico)] perciocchè le ricchezze fuggono dall’onestà come da un acerrimo e sempiterno rimprovero.
aceto. (dei quattro ladri) s.m. • Disinfettante [TD-26 (186. II)] egli si era provveduto d’una boccettina contenente un disinfettante molto usato in allora, l’aceto de’quattro ladri.
aciare. verb. • Spirar fiato, alitare [F-83 (183)] mi aciava con insistenza dicendo di non poter credere che io non avessi un amoroso.
acolito. s.m. • Chi serve sacerdote all’altare [Z-14 (6.I)] essendo io diacono, tengo sotto gli ordini miei i sottodiaconi, gli acoliti, i suscepteros, gli ostiarii, i lettori, et coeteras.
aconito. s.m. • Pianta erbacea [Z-2 (37)] A quell’ultima mia parola i suoi occhi erano diventati più foschi e si erano fissati su me come quelli del rospo venefico che sugge l’aconito.
acquacedrataio. s.m. • Chi vende acqua cedrata [AC-23 (88.II – D’Amico.161)] E il contribuente delle tasse pone nelle mani dell’acquacedrataio ambulante un doppio soldo.
acqua suffregna. s.f. • Acqua ferrata o di mummera [W-96(5 ‒ Guida.8)] chi vo vevere? Chi vo vevere? Acqua suffregna!
acquavitara. s.f. • Venditrice d’acquavita [N2-100(207 ‒ Guida.164)] l’acquavitara del vico del Monaco che presta denari su pegni.
acquerugiola. s.f. • Precipitazione uniforme di minutissime goccioline d’acqua [Z-21 (363)] Marcellina avea camminato sotto la fredda acquerugiola per circa due terzi d’ora;
acquidoccio. s.m. • Acquedotto [Z-26(138.I)] L’antico acquidoccio arcuato per cui gli Aragonesi erano entrati in Napoli
acquiescenza. s.f. • Essere d’accordo, acconsentire [F-92 (15 ‒ Guida.17)] salvo ad ottenere l’acquiescenza del principe suo zio e tutore dimorante in Napoli.
acquetare. verb. • Acquietare, placare, calmare [Z-28(76.I)] onde non si sarieno potuto giammai acquetare quaggiù in terra;
acre. agg. • Aspro [Z-18(D’Amico. 58)] qualche cosa di acre che lacerava l’orecchio.
acremente. agg. • Aspramente [Z-38(73.I)] acremente si pose a censurare la condotta di quella donna,
acrimonia. s.f. • Asprezza, livore [Z-19 (100.II)] Spesso anche queste sventurate soccombono all’acrimonia de’loro umori anneriti dalla solitudine de’loro cuori.
aculeio. s.m. • Aculeo, organo pungente, tormento, assillo (fig) [Z e DO-20 (122)] Il letto gli era un aculeio la poltrona un rovaio.
acume. s.m. • Ingegno vivo [Z-34(94)] del gusto e della finezza di acume di che dettero entrambi luminosa prova.
acuminare. verb. • Appuntire, aguzzare [Z-44(65.II)] la sua mano sinistra era occupata ad acuminare le punte dei mustacchi;
acuzie. s.f. • Massima gravità di un male [Z-75(398 ‒ Guida.329)] con l’applicazione delle mignatte sarà debellata in gran parte l’acuzie del male;
adacquamento. s.m. • Irrigazione [Z-4 (131.I)] ponea all’ombra le viole, badava con diligenza agli adacquamenti.
adagiolla. verb. • La adagiò [TM-37(127.I)] la condusse quasi nelle sue braccia ad un seggiolone sul quale adagiolla…
adalgismo. s.m. • Sintomatologia (abbassamento della temperatura corporea) del colera [TR-10(159.II)] l’algidismo facea passi rapidissimi e lo infermo se ne iva.
adamante. s.m. • Metallo durissimo [Z-5(8.I)] Ma Dio pose a guardia di quella virtù uno scudo di adamante,
adamantino. agg. • Puro, onesto [Z-38 (115.II)] La voce della innocenza ha una verità che spetra i cuori più adamantini.
adamitico. agg. • Relativo a Adamo, nudo [Z-83 (324)] sicché in costume adamitico, era corso furibondo alla finestra per vedere e sapere chi si divertisse a rompere il…sonno ai vicini.
adasperata. verb. • Inasprita [P-36 (22-I)] una tosse cupa e secca, adasperata dalla fatica del cammino.
addato. agg. • Accorto [P-3 (11.I) ] Tutto ripieno dei suoi pensieri, addato non si era tampoco che alquanto de’suoi compagni di classe.
addenarato. agg. • Addanarato, ricco di danari [P-77 (140 ‒ Guida.130)] Il sonno si abbatte felice su le palpebre de’ felici e degli addenarati.
addentellato. agg. • Legame, nesso [Z-77 (76 ‒ Guida.71)] le parea che desse un addentellato a’maligni comenti della vicinanza sempre sollecita a pensar male del prossimo.
addestrolli. verb. • Li addestrò [TM-28(117.II)] Che nono solo addestrolli all’arte con paterna sollecitudine ed affezione,
addetto. s.m. • Destinato, adibito [Z-30(82.II)] un usciolino che metteva in una specie d’ingraticolato che Ermolao aveva addetto ad ufizio di cucina.
addietro. avv. • Indietro, antecedente [Z-30(15.I)] in lui spento o raffreddato l’amore ch’ei le portava e le manifestava per lo addietro,
addiettivo. s.m. • Aggettivo [Z-92 (211 ‒ Guida.184)] È noto che cosa intendono le palermitane con questo addiettivo.
addimandare. verb. • Nominare, appellare [F-6(75)] la popolaresca tradizione addimandava il palazzo degli spiriti
addimandolle. verb. • Le domandò [TM-25(64)] si appressò a lei e sottovoce addimandolle:
addimandommi. verb. • Mi domandò[TM-21(307)] La nobil dama addimandommi di te ed io non seppi dare alcuna contezza,
addimostrare. verb. • Dimostrare [Z-40(192)] Aaddimostrava di appartenere ad una condizione civile ed agiata.
addire. verb. • Vocare, consacrare [Z-6(8)] Che cosa avea fatto innanzi di addirsi all’ufficio di precettore?
addirizzamento. s.m. • Raddrizzamento [Z-La Domenica («Educazione» 11 agosto 1867)] consister dovrebbe a dare un’ottima piegatura e addirizzamento a tale istinto;
additare. verb. • Mostrare, indicare [Z-92(334 ‒ Guida.292)] manderò a prendere questi oggetti senza additare il luogo del mio ritiro.
addivenire. verb. • Avvenire, succedere [Z-84(330)] col suo intervento addivennero alla disumazione del cadavere di Maria.
addomandolla. verb. • Le domandò [TM-21 (139)] e addomandolla d’un po’ di pane per amore della madonna.
addoppiare. verb. • Rendere doppio [Z-59 (18)] Gettatosi addosso uno scialle addoppiato, e non curando le rimostranze d’una sua zia che abitava con lei, chiuse a chiave le imposte del suo basso…
addurre. verb. • Condurre, presentare a sostegno [F e Z-6(43)] e seco l’addusse entro la casa,
adeguare. verb. • Radere al suolo [Z-37(70.I)] avea dato ordine al suo luogotenente in Italia Worms di adeguare al suolo le mura di Napoli e di Capua.
adeguato. agg. • Pareggiato, disteso sullo stesso piano [F-30(7.I)] Non pochi edifizî furono adeguati al suolo in questa nostra città.
adergente. avv. • In salita [Z-36 (4.I)] e si mettea su per un sentieruccio adergente a guisa si scalèa dove i piedi affondavano nell’arena per un buon terzo d’ora.
adergere. verb. • Elevare, innalzare [Z-36(7.I)] su cui fianchi si aderge tanta rigogliosa vegetazione.
adescare. verb. • Allettare, attrarre con lusinghe [Z-36(83.I)] Il prezzo da lui offerto adescò il proprietario e la vendita fu fatta.
adimare. verb. • Chinare, abbassare [Z-36 (4.I)] a capo del quale il suolo adimava un pochetto, e il terreno non era più sabbioso.
adipe. s.m. • Grasso del corpo [Z-23(D’Amico.38): Il porco nella pienezza del suo adipe carnevalesco,
adiposa. agg. • Grassa, piena di adipe [Z-37(12.I)] Per esempio un uomo dalla sostanza adiposa del barone non era pasta per farne un congiurato;
adirossi. verb. • Si adirò [TM-35(26.I)] furiosamente adirossi e si lasciò scappare di bocca che colla stessa facilità
adito. s.m. • Entrata, passaggio [Z-31(7.III)] distese la destra alla contessa e non potendo la voce trovare adito nell’affogamento delle commozioni,
ad laterem. • A fianco [Loc. Lat.-92(20 – Guida.21)] fosse stato ad laterem di sua altezza reale il principe don Leopoldo di Salerno,
adombrare. verb. • Rappresentare, oscurare, turbare, impensierire [Z-4 (63.1)] Emma bellezza singolare di cui ci studieremo di adombrare, per quanto è possibile, il ritratto.
adontare. verb. • Sdegnare [Z-85 (165)] e non si adontavano di salire quelle scale anche uomini appartenenti alle classi privilegiate per natali o per elevatezza di pubblici uffici.
adoperossi. verb. • Si adoperò [TM-25(166)] Gabriele adoperossi a far rinvenire la tramortita fanciulla,
adoprare. verb. • Adoperare, usare [Z-21 (100)] abbiam creduto che Dante avesse adoprato questa voce nel significato di età perfetta,
adornezza. s.f. • Ornamento [Z-83 (309)] schivo di ogni elegante mendacio, sprezzatore delle frivole adornezze della gioventù,
aduggiare. verb. • Coprire d’ombra [P-81(149 – Guida.133)] La grande ombra di Dio aduggia e protegge i dormienti del lavoro.
adunanza. s.f. • Raccolta di cose [Z-28(45.I)] il sentirsi ballare in saccoccia un’adunanza di belli pezzi d’oro.
adunca. agg. • Piegata in punta, uncinata [Z-40(124)] gli altri mi fendevano il seno con ugne adunche;
adunghiare. verb. • Afferrare saldamente [Z-9(71.IV)] potesse adunghiare qualche buon miglia retto;
adunque. cong. • Dunque [Z-12(228)] Se voi adunque non siete il diavolo,
adusare. verb. • Assuefare [Z-9 (10.I)] Buon per noi che anche ai prodotti chimici ci stiamo adusando.
adusto. agg. • Inaridito [Z-80 (101‒ D’Amico.94)] inzuppò un becco di un pannolino nel liquido del bicchiere; e cercò di rinfrescare quelle aduste labbra.
ad usum populi. • Per sentirsi giustificati ad una giustizia sommaria. [Loc.Lat-25(215)] Giustizia ad usum popoli
aere. s.f. • Aria, atmosfera [Z-12(68)] d’un aere sì trasparente e voluttuoso,
aereo. agg. • Campato in aria [Z-31(62.I)] Quanto la poesia del Byron, del Tasso dello Shakespeare ha saputo creare di più aereo,
affardellate. verb. • Messe insieme alla rinfusa [Z-8(51)] or si era appoggiata alle affardellate materasse di niveo candore;
affascinamento. s.m. • Seduzione [Z-12(24)] le scrisse moltissime lettere che compirono l’opera di affascinamento,
affastellare. verb. • Mettere alla rinfusa [Z-23 (D’Amico.33)]: Che diacine affastelli? Fa presto altrimenti…
aferesi. s.m. • Caduta sillaba ad inizio di parola [Z-84(50)] né al nome che avea mutato sesso, né all’ aferesi del cognome,
affare. verb. • Addire, confare [Z-5(160.I)] comechè a contraggenio dovette addarsi la buona donna,
affastellare. verb. • Mettere alla rinfusa [Z-99 (42)] parole affastellate le une su le altre senza nesso veruno e senza significazione.
affatturamento. s.m. • L’affatturare, malìa [Z-99(59)] aver dato lui l’incarico alla strega delle Grotte di fare un affatturamento alla giovane pescatrice.
affè. int. • In fede, in verità [Z-La Domenica («L’ora de’Teatri 3 febbraio 1867»)] Affè mia non so capire perchè (forse per babrbaro antico sistema di cortigianeria) gli apettacoli hanno da cominciare così tardi,
affermativa. s.f. • Risposta positiva [Z-10(18.III)] Alla mia affermativa: da chi avete appresa la danza?
affettare. verb. • Ostentare, desiderare [Z-26(116.II)] io non affetterò un corruccio teatrale né poserò da moglie offesa.
affettazione. s.f. • Mancanza di naturalezza, leziosaggine [Z-80(297‒ D’Amico.247)] sendo ella poco fatta per le affettazioni di ogni genere e per le moine
affetto. agg. • Colpito da malattia [Z-83(135)] ma il timore di causare un grande sconcerto in quegli organi affetti.– Prima bozza cap.XI
affibbiare. verb. • Dare qualcosa, appioppare [Z-23(D’Amico.61)] dissegli quegli io mi affibbierò al tuo soprabito;
affidolla. verb. • L’affidò [TM-26(647.II)] e affidolla ad una pia donna che la tenne alcuni anni in qualità di fanticella.
affidommi. verb. • Mi affidò [TM-?(655.II)] Allora ella affidommi ad un uomo eccellente e caritativo,
affidossi. verb. • Si affidò [TM-32(42.II)] Affidossi alla ispirazione che gli sarebbe venuta in quel momento.
affigliato. agg. • Affiliato, iscritto ad una setta, associazione [Z-39(28.II)] e suoi affigliati non fosse altro che un homuncolo
affine. cong. • Al fine, allo scopo [Z-29(16.II)] e incamminossi per la via di Toledo affine di abbattersi nelle due donne
affissavansi. verb. • Si affissavano [TM-40(127)] quando i suoi occhi per avventura affissavansi sul mio carcere.
affiocato. agg. • Languido [P-34 (143)] sto poco bene disse il giovine con voce affiocata, commosso dell’affezione materna che gli portava quella donna.
affisolla. verb. • La fissò [TM-21 (161)] rizzò gli occhi bellissimi e soavi su la monacella e affisolla con un sorriso di simpatia.
afflato. s.m. • Estro, ispirazione, influsso [Z-92 (165 ‒ Guida.144)] parea gli mancasse l’aria respirabile, mancandogli l’afflato della sua diva.
affocare. verb. • Avvampare, infervorare [Z-16 (101)] poscia disse poche parole inglesi al cavaliere Acton, che gli rispose affocandosi un poco il viso di stucco.
affralamento. s.m. • Affralimento, indebolimento [P-27(89.III)] La Pimentel non smarrì neppure per un momento la gagliardia dello spirito in quello affralamento delle forze del corpo.
affrancamento. s.m. • Liberazione da una condizione negativa [Z-22 (258)] e più non pensai che ad occuparmi dello affrancamento del mio paese dalla vecchia tirannide.
affrancare. verb. • Rendere libero [Z-29(13.II)] che dovea affrancare i lidi della cristianità dalle incursioni e da’saccheggi degl’infedeli.
affrettossi. verb. • Si affrettò [TM-29(9.III)] affrettossi a dirgli che il babbo avea scritto da Palermo alla mamma doversi sollecitare gli sponsali.
affrittellare. verb. • Cuocere le uova nell’olio [F-86 (157 ‒ Guida.138) ] Or va, e affrittellami due uova, che ho fame.
affumigazione. s.m. • Riempita di fumo [TM-23 (16.I – D’Amico.38)] diremo che egli non solo godea delle affumicazioni che gli procacciava il suo cavalierato,
affunare. verb. • Legare con fune [SN-21(127)] la piccola Marcellina fu dalla padrona per la prima volta affunata al fusto dell’infame fico.
afonia. s.f. • Perdita della voce [Z-36(58.II)] Non più quell’afonia che arriva insino alla perdita assoluta della voce,
aforismo. s.m. • Breve massima [Z-19 (19.I)] La donna non è che senso, egli ripetea sovente; e pare che a questo terribile aforismo egli facesse accordare i suoi sentimenti verso questo sesso.
afrodisiaco. s.m. • Sostanza che favorisce lo stimolo sessuale [Z-35(168.I)] e il terribile afrodisiaco addimandato hippomane,
agape. s.f. • Convitto d’amici [Z-92 (120 ‒ Guida.105) L’agape politica fu delle più sontuose.
agata. s.f. • Pietra silicea diafana [DO-38(16.II)] Le agate gli smeraldi gli opali i rubini le perle tempestavano il suo trono,
aggarbugliare. verb. • Ingarbugliare, complicare, imbrogliare [Z-21(221)] Or che mi va tu sgarbugliando sul conto di quella sgualdrinacia ladruncola
agghiacciossi. verb. • Si agghiacciò [TM-25(192)] Agghiacciossi il cuore del marchese all’aspetto di tanta rapidissima devastazione ‒ Pag.192
aggio. s.m. • Maggior valore [Z-72(151)] pigliando un aggio che riduceva ad oltre la metà il valore di ciascuna carta bancale.
aggiogare. verb. • Soggiogare, asservire [Z-18(D’Amico. 65)] non mi fu difficile aggiogare al mio carro il giovine sultano
aggirata. s.f. • Giro [Z-26(673.II)] Farò un’aggirata per queste belle campagne e tra mezz’ora sarò di ritorno.
aggiratina. s.m. • Piccolo raggiro [Z-44(21.I)] con uno sgambetto con un’aggiratina con una riverenza.
aggiugneasi. verb. • Aggiungevasi [TM-34(77)] ed al calore della stagione aggiugneasi la folla assiepata in quella piazzetta
aggiunzione. s.m. • Aggiunta, epiteto [Z-26(550.II)] in aggiunzione di altri doni fatti precedentemente alla cassa di Nuova Jorca
aggiustatezza. s.f. • Convenienza, precisione [Z-40(154)] vedea le cose con aggiustatezza e semplicità.
agglomerare. verb. • Unire, aggiungere [F-30(14.II)] Per quanti sforzi avessero fatti il monaco e il suo compagno per disperdere la folla che si agglomerava su i loro passi.
aggobbato. agg. • Aggobbito, a forma di gobba [Z-75(370 ‒ Guida.306)] e ne traeva uno scatolino aggobbato di velluto marrone
aggrada. verb. • Come volete, come vi piace [Z-31(64.I)] Fate come vi aggrada io rispondo voi siete padronissimi di crederci o di non crederci
aggraddevole. agg. • Gradevole, piacevole [Z-33(28.II)] Signora baronessa voi non potete farmi un più aggradevole invito.
aggradimento. s.m. • Gradimento, piacere [Z-12(109)] Adriano gli manifestò il suo aggradimento,
aggraffare. verb. • Agguantare, ghermire [Z-9(88.III)] ci è da scommettere che egli se ne andrà propriamente a spasso sotto i baffi degli sbirri, senza che costoro lo fiutino o l’aggraffino.
aggrampare. verb. • Aggrappare [P-15(59.VII)] e una volta che le ha aggrampate non le lascia andare se non disseccate fino allo scheletro.
aggrancire. verb. • Afferrare, ghermire [DO-26(44.4II)] aggrancì nuovamente colla corda la ringhiera del balconcino,
aggranfare. verb. • Aggranfiare, afferrare con le unghie, rubare [P-15(108.VIII)] è una spilorceria quel che ti mette in mano; e la maestra ad aggranfare ogni cosa.
aggravio. s.m. • Molestia, incomodo [Z-35(225.I)] non fosse cagione di novello aggravio di catene al novello apostolo;
aggraziamento. s.m. • Concezioe della grazia [AC-23(43.I – D’Amico.60)] onde un condananto a morte aspetta una promessa di aggraziamento.
aggrommare. verb. • Coprire di gromma, gruma [Z-10(131.III] Il sangue uscì nero e aggrommato,
aggroppare. verb. • Avvolgere, avviluppare [Z-15(60.VI)] Quindi è che si aggrappano attorno ai frati questuanti, che sono più in voce di conoscere l’arcana scienza.
aggrumare. verb. • Raccogliere, ammassare [F-8(23)] la gente si fermava e si aggrumava in mezzo alla strada, senza sapere perché, e soltanto perché vedea starsi quivi altra gente.
aggrumolare. verb. • Mettere insieme [P-5(102.II)] un motivo per aggrumolarsi in un luogo e far folla e rumore, per veder ed esser veduti, per aver di che discorrere per qualche giornata.
agguagliare. verb. • Pareggiare [Z-85(115)] la quale volendosi agguagliare al bue in grossezza, si gonfiò tanto che ne crepò.
agiamento. s.m. • Luogo di decenza [Z-83(53)] in quanto a’calzoni, dopo non poche smaniose ricerche, li trova su una sedia nel camerino degli agiamenti.
agnazione. s.f. • Rapporto di parentela [Z-52(3.I)] Erano rampolli di gentilizia, discendenti di nobili agnazioni, giovani dell’alta vita, come si dice in Inghilterra.
agnello. s.m. • La persona che deve essere picchiata od almeno offesa [TC e NdL-75(346 ‒ Guida.286)] Quanti sono gli agnelli? – dimandò la donna.
agnome. s.m. • Soprannome [P-83(98)] e Rosina, sua sorella gli aveva apposto l’agnome di orco.
agnusdei. s.m. • Medaglia di cera consacrata con impressa l’immagine dell’Agnello di Dio, parte cantata della messa [Z-21(14)] di cuori di agnus dei di palme benedette di fiori vizzissimi obbliati colà da anni;
agognabile. agg. • Che si può agognare, desiderabile [DO-21(140)] se l’oggetto della rabbiosa disputa fosse stato un pezzod’oro od altro agognabile valore.
agognare. verb. • Desiderare, bramare ardentemente [Z-92(402 ‒ Guida.354)] Oh quando agognavo di rivedervi!
agostaro. s.m. • Moneta coniata da Federigo II [P-37(72.II)] e che per ordine mio ti dia 500 agostari in anticipazione del lavoro che devi fare.
agrippina. s.f. • Divano da riposo [Z-59(59)] E che agrippine di raso giallo mollemente ricurve per raccogliere i ventri pieni e gli ozi sonnolenti.
agro. s.m. • Campagna attorno alla città [Z-30(60.III)] sia dalla coltivazione dell’agro sia coll’industria de’carboni.
agucchiare. verb. • Lavorare con l’ago [Z-107(novella Due passioni (120.II)] Una sera Costanza stava seduta nella sua camera agucchiando un lavoro di tappezzeria.
aguglia. s.f. • Guglia, pinnacolo [Z-26(387.I)] ed è più facile commuovere l’aguglia del Gesù Nuovo;
agugliata. s.f. • Pezzo di filo che s’infila nell’ago [Z-26(59.I)] Non ci era esempio che avesse mai chiesto a qualche sua vicina un’agugliata od un refe di seta od un ago da calza o due forcine pe’ricciolini.
aio. s.m. • Educatore, istitutore [Z-38(16.II)] ed in appresso era divenuto aio del giovine Caligola.
aitare. verb. • Aiutare [Z-26(171.I)] siamo figli di Dio e che ne abbiamo ad aitare l’un l’altro.
alabastro. agg. • Ciò che è molto chiaro, diafano, roccia sedimentaria [Z-92(22‒ Guida.22 )] carnagione di fino alabastro e due orecchi di un’ammirabile fattura.
alacre. agg. • Svelto, fervido, vivace [Z-39(33.I)] l’appetito sempre fresco ed alacre in lei. alacrità. s.f. • Sveltezza, ardore, solerzia [Z-39(44.II)] si lavora con piacere con alacrità e si mangia un boccone in grazia di Dio,
alafà. s.f. • La bemolle [P-2(34)] Una voce soave, argentina candida, gentile in alafà…pronunziò un chi è?
alambicco. s.m. • Apparecchio per la distillazione [Z-9(20)] su ciascun dei quali era un esercito di caraffine, ampollinette, alambicchi ed altre somiglianti materie…
albagia. s.f. • Boria, vanità [Z-100(293 ‒ Guida.230)] dimandò il commendatore, rialzando con albagia la ridicola testa.
albagio. s.m. • Tipo di panno grossolano [Z-4(41.I.)] vesticina d’albagio color tabacco,
albana. agg. • Dell’Albania [AC-35(160.I)] Le schiave posero a nudo le belle membra della superba albana,
alberello. s.m. • Piccolo vaso di terra o di vetro [F-12(62)] era stato per lo passato un alberello di durissima creta,
albergaria. s.f. • Albergheria, obbligo di alloggiare gratuitamente re e pubblici ufficiali [Z-37(63.I)] dietro di lui erano gli orrori della gleba del fodro dell’albergaria e del tellone.
albore. s.m. • Chiarore del cielo, alba [Z-27(117.I)] Ed ecco com’egli in sul primo albore di un giorno usciva di sua casa
albo. agg. • Bianco, fico con la buccia bianca [Z-17(102.I)] ed un fico albo decise della sorte di Checchina Spellecchia.
alchimia. s.f. • Scienza empirica del passato spesso a carattere magico [Z-39(21.II)] è noto che cappo gli arabi l’alchimia giunse fino alla presunzione di rifare il mondo daccapo.
alchimista. s.m. • Chi esercitava l’alchimia [Z-30(12.I)] Sembravano spettri scappati dal fornello di un alchimista.
alcorano. s.m. • Corano [Z-26(312.I)] I codici civili alcorani de’ricchi vi apposero il loro suggello,
alcova. s.f. • Camera da letto inteso come nido d’amore [Z-31(76.I)] I membri di questa combriccola aveano l’incarico di penetrare ne’più riposti segreti delle alcove,
aleggiare. verb • manifestarsi appena [Z-25(184 )] Le pigre e fredde aure notturne mosse dallo aleggiare di quegli ospiti del cimitero mettevan o un leggiero gemito.
alemanna. agg. • Appartenente ad un’antica popolazione tedesca [Z-37(116.I)] continuò la scellerata tresca colla sua amante che è un’alemanna.
alfa. s.f. • Il principio [Z-37(27.I)] Il gorillo è l’omega delle bestie l’alfa degli uomini:
algidismo. s.m. • Lo stesso ma poco comune di ipotermia [DO-26(182.II)] il colèra serpeggiava nera fantasima colle orbite scavate dall’algidismo,
algido. agg. • Freddo, gelido [Z-80(40 ‒ D’Amico.47)] non era bastevole a comunicare il necessario calore alle algide membra.
alidori. s.m. • Seccore d’estate [F-10(83)] sotto i ghiacci e le nevi, ovvero negli estivi alidori;
alienare. verb • Trasferire ad altri una proprietà, rendere ostile [Z-82(162‒ Guida.143 )] dappoiché tra le carte della famiglia non appariva che quella proprietà fosse stata alienata.
alienazione. s.f. • Processo in cui la coscienza si estranea da se stesso [DO-32(128.III)] Un momento di alienazione mentale il fece commettere una turpe azione.
alienista. s.m. • Specialista delle malattie mentali [Z-92(191 ‒ Guida.168 ): L’affezionato consorte don Filippo riunì a consulto i più abili medici alienisti della capitale,
alieno. agg. • Contrario, avverso [Z-20(26)] che non ci permetta veruna oziosa digressione aliena dal nostro subbietto:
aliosso. s.m. • Gioco d’azzardo [Z-43(48)] soltanto in questi giorni il giuoco dei dadi e degli aliossi era consentito dalle leggi nei pubblici ridotti.
allacciare. verb • Cingere con le braccia, (fig.) sedurre, irretire [DO-37(9.II)] Sì Federigo ti ama ripigliò quegli allacciando il collo di lei con un suo braccio.
allato. avv. • Accanto, vicino, di fianco [Z-34(125)] Erano entrambi l’uno allato dell’altro pallidi e tremanti come due colpevoli,
allea. s.f. • Viale [La Domenica («Due signore suonate», 29 settembre 1867)]: due signorine genovesi passeggiavano sulla nostra allea detta de’Cappuccini.
allegare. verb • Apportare, addurre [Z-(36): Nel resto madama allegava che se essa stessa mostrava tanta scrupolosità
allegazione. s.f. • Presentazione di prove, testimonianze [Z-38(53.II)] La sola che non prestasse fede ad una tale allegazione,
alleggiamento. s.m. • Sollievo [Z-27(115.I)] Lorenzo non trovava più alleggiamento in nessuna di quelle pratiche religiose ond’ei pur dianzi così santamente governava la sua ragione.
allegoria. s.f. • Figura retorica concetto ideale, morale o religioso, diverso da quello espresso letteralmente dalle parole; [Z-92(421 ‒ Guida.371)] Tra le sue ceree mani intrecciate riposava triste ricordo e lugubre allegoria,
allessa. s.f. • Castagna lessa [N1-11(28)] Vi giuro che stamane mi rassomigliate a Lucia la venditrice di allesse.
allestimento. s.m. • Preparazione [Z-83)] quanto a tutte le altre bisogne della famigliuola, prestandosi pure allo allestimento del desinare. – Prima bozza cap.XXIV
allestire. verb • Preparare, mettere a punto [Z-44(37.II)] e gli comandò di allestire immantinente la carrozza
allettamento. s.m. • Lusinga, attrazione [Z-39(62.I) ] che la neofita non trovi allettamento alcuno nelle blandizie del mondo.
allettare. verb • Attirare, invitare con lusinghe [Z-92(160‒ Guida.140 )] e tutti quelli che erano nel tempio allettati da quella voce bellissima,
allettato. verb • Costretto a letto per malattia [Z-84(338)] Erano queste le prime parole che l’infermo pronunziò dal momento che si era allettato.
allettossi. verb • Si allettò [TM-26(781.I)] la giovane Giacinta allettossi questa volta per non più rialzarsi.
allezzare. verb. • Puzzare [P-37(23.I)] Veniva il medico, tastava il polso, esplorava la lingua, gittava un occhio sugli escrementi che allezzavano.
allignare. verb. • Mettere radici [Z-70(95 ‒ Guida.85) ma l’ambizione, che d’altra parte non alligna mai negli animi rozzi e volgari.
allistare. verb. • Fregiare, listare [P-56(24)] le donne de’nostri bassi impazziscono per certi cosi, che non sai a quale categoria di animali doversi allistare.
allistare. verb. • Listare [TM-87(69)] prima che venisse allistato nello esercito delle Due Sicilie.
allividire. verb. • Diventare livido [Z-35(198.I)] che illividisca gli occhi e faccia disseccare ne’calami della vita la giovinezza e la freschezza.
alloccheria. s.f. • Stupidità, balordaggine [Z-58(238)] e parlò delle sue alloccherie giovanili con tanta piacevolezza e discretezza ad un tempo da non adombrare minimamente il rispetto dovuto…
allocco. agg. • Sciocco, goffo [Z-93(16 – Guida.26)] avrebbero fatto gli allocchi aggirandosi nel cortile;
allocuzione. s.f. • Discorso solenne [Z-23(D’Amico.133)] dell’allocuzione da me fatta nel presentarmi a lei?
allogare. verb. • Trovare posto, sistemarsi [Z-99(278)] I due poliziotti si allogarono a’due canti dell’uscio.
allopatia. agg. • Curare i mali con i rimedi contrari [Z-14(79.I)] né potevate fare di più nella sfera delle vostre cognizioni e nel circolo angusto de’mezzi di che l’allopatia può disporre ne’morbi di questa natura.
allopatico. s.m. • Chi sostiene o adotta una terapia allopatica [Z-11(110)] in quanto alle mie credenze scientifiche io sono allopatico,
allorché. cong. • Quando, nel momento in cui [Z-21(80)] Allorché costeggiando le carceri di Castelcapuano,
allumare. verb. • Accendere [Z-106(2)] dinanzi al tabernacoluccio della Madonna Addolorata e dove ha allumato due candelotti di cera.
allungare. verb. • Pigliare la strada [P-88(60)] Siete pregato di allungarvi sull’arena del mare, dove meglio potremo fare i nostri dichiara menti.
allupavasi. verb. • (fig.) Rintanavasi come un lupo [TM-26(296.II)] perseguito dalla polizia allupavasi in qualcuna di quelle oscene tane,
allustrata. agg. • Lustrata, lucidata [N2-80(310 ‒ D’Amico.258)] valgono qualche volta più delle panciute ed allustrate madame degli appartamenti;
alluttare. verb. • Predisporre per il lutto [DO-99(167)] i soliti parati neri e inargentati onde cappo il popolino si alluttano le stanze mortuarie.
alma. s.f. • Anima [Z-15(81.VIII)] pareano sfuggire il raggio dell’altrui sguardo come un testimonio importuno dell’alma.
almanaccare. verb. • Fantasticare, congetturare [Z-24(14.V)] Si faccia dunque come la signora Marianna ha almanaccato.
almanco. avv. • Almeno [Z-8(132)] e dove gli fosse conceduto almanco di riposare le affrante membra,
almea. s.f. • Danzatrice orientale [Z-26(296.II)] Di rimando, allorché una di quelle almee si poneva sotto la protezione di Sciasciariello, era come se avesse goduto, per mo’di dire, le guarentigie della Corte papale.
almo. agg. • Eccellente, singolare [F-6(143)] i ministri dell’almo collegio collaterale
alpestre. agg. • Montuoso, scosceso [Z-38(74.II)] Chiusa tra muraglie inaccessibili di alpestri rupi,
alquanto. avv. • Parecchio, non poco [Z-44(4.II)] una mano femminea scostò alquanto una portierina di damasco,
altana. s.f. • Costruzione a loggia sul tetto [Z-21(7)] Un agghiacciato rovaio menava giù dai parapetti delle altane i testini di pianticelle, sbatteva i battitoi dei portoni e strillava come anima dannata pei frati de’tetti
altercazione. s.f. • Alterco, contrasto [Z-36(91.I)] dove giammai fu udita una parola di altercazione,
alterco. s.m. • Litigio, violento scambio d’insulti [Z-33(100.II)] non lasciavano a dubitare che un vivo alterco avea luogo fra quei due.
alterego. s.m. • Chi rappresenta un altro o la pensa e fa come un altro in tutto e per tutto [P-57(31)] ritto dinanzi al suo enorme pancione, pigliava l’alterego di un giudice supremo.
alterezza. s.f. • Fierezza, orgoglio [Z-34(177)] fosse improntato di quell’alterezza che s’ingenera dagli alti natali,
alterigia. s.f. • Superbia [Z-26(106.II)] Benchè Rosalia fosse ripiena di alterigia e di amor proprio,
altiero. agg. • Altero [Z-6(264)] Per quanto questi si fosse studiato di spinger in alto l’altiero artista.
altisonante. agg. • Sonoro, ridondante [Z-30(52.I)] E la turba acclamò con voci altisonanti.
altramenti. avv. •Altrimenti, in modo diverso [Z-22(165)] ella non fosse altramenti in condizioni fisiche perfettamente normali
altresì. avv. • Anche, inoltre [Z-28(108.I)] Egli mi ha detto altresì che a suo tempo sarebbesi composto meco intorno al da fare
altrettale. agg. • Simile, uguale [Z-25(138)] e che la farò andare in carrozza con vesti di eta e di velluto e altrettali cose. altronde. avv. • Per altro, d’altra parte [Z-70(Guida.127)] che non riceveva altronde altra luce.
alveo. s.m. • Ventre, utero [Z-36(14.II)] Un gran numero di creature sono condannate, fin nell’alveo materno, ad una immatura fine.
amadriade. s.f. • Ninfa dei boschi [Z-40(53)] A dritta le sinuosità di Sorrento, di Meta, di Vico Equense e di Castellammare si disegnavano come fantastiche dimore d’una regione di fate e di amadriadi.
amalgama. s.f. • Affiatamento, coesione [Z-34(208)] qualche esempio che ci offrono di tale amalgama gli ultimi tempi viceregnali.
amante. s.m. • Sistema di funi per sollevare carichi [Z-64(175)] governare quella macchina che i marini addimandano amante, e che serve ad issare i grossi pesi.
amanuense. s.m. • Scrivano, copista [Z-85(94)] Per procacciarsi il sostentamento, si pose dapprima come amanuense in casa di un avvocato.
amarasca. s.f. • Marasca, ciliegia di color rosso acceso [Z-26(446.I)] erano conservate nell’alcool una quantità di amarasche,
amaritudine. s.f. • Afflizione, amarezza, sapore amaro [Z-7(50)] mi sentii piovere sull’anima una crudele amaritudine, e le lagrime mi corsero agli occhi.
amarrare. verb. • Ormeggiare [Z-88(135)] Vedi là quella barca amarrata sul lido?
amasia. s.f. • Amante, druda [Z-75(323 ‒ Guida.268 )] Se io avessi amato la tua persona più che la tua onestà, avrei fatto di te la mia ganza, la mia amasia.
amatista. s.f. • Varietà di quarzo di color violetto [Z-12(210)] or presentando il rosso vivo del rubino ora il porporino dell’amatista
ambagio. s.f. • Discorso ambiguo [Z-3(43.I)] nelle sottigliezze di gabinetto, nelle ambagi politiche,
ambascia. s.f. • Angoscia, travaglio [Z-93(128 – Guida.155) Lasciamo immaginare quindi in quali dolorose ambascie si trovasse la povera Marietta
ambedue. agg. • Tutti e due, entrambi [Z-8(82)] Ivi entrati ambedue, Armando ne chiuse la bussola dorata,
ambra. agg. • Colore giallo bruno [Z-32(79.I)] con un lungo corpetto di cascemirro color d’ambra,
ambrosia. s.f. • Cibo degli dei [Z-26(771.I)] L’angelo maschile non si nutre di ambrosia celeste: è avvezzo a’pesci di costo, allo sciampagna, ai liquori prelibati.
ambulacro. s.m. • Corridoio, luogo da passeggiare [P-15(68.IV)] questo molo vi ha un muro di riparo traforato per lungo e contenente un adito o ambulacro coperto per le genti a pratica.
amendue. agg. • Ambedue, entrambi [Z-10(74.I)] E sarebbe stato assai meglio per amendue,
amenità. s.f. • Dolcezza, piacevolezza [Z-83(138)] Ed altre corbellerie di questo conio. Ma le frasi di commiato sono capilavori di amenità, come, verbigrazia: – Prima bozza cap.XI
ameno. Piacente, ridente [Z-44(39.II)] e pel suo spirito ameno mordace bizzarro.
ametista. s.f. • Amatista, gemma [Z-9(163.I)] si tolse dal dito un anello al quale era incastonato un’amatista di gran valore,
amistà. s.f. • Amicizia, familiarità [Z-21(284)] aver lei notato che Mariano non si era stretto in amistà con Valentino che assai freddamente, e quasi per mera formalità.
amitto. s.m. • Indumento talare [Z-82(322) ‒ Guida.281] E quel figlio prete dovea porgere, rivestito del sacro amitto, il pane eucaristico a colei che gli die’la vita.
ammaccare. verb. • Schiacciare [N1-47(75.I)] avrebbe scorto su la fisionomia di lei una certa soddisfazione che fosse stata ammaccata la soverchia vanità della padrona.
ammaliato. agg. • Affascinato, stregato [Z-18(D’Amico. 36)] pareano ammaliati da’magnetici sguardi della luna.
ammannire. verb. • Allestire, apparecchiare [Z-88(55)] correva in cucina per ammannirgli la colazione e il desinare.
ammantare. verb. • Coprire [Z-33(92.I)] Apre la mano ai poverelli…Si ammanta di forza e di decoro e sarà lieta negli ultimi giorni.
ammanto. s.f. • Manto, mantello [Z-27(123.1)] e la sua fronte si rabbuiava di lugubre ammanto.
ammarrare. s.f. • Ormeggiare [Z-99(43)] Maso sciolse i nodi di una barca ammarrata alla spiaggia.
ammattare. verb. • Abbassare [TM-12(156)] L’umidità del luogo ammattava la sbiadata luce del nicchietto di creta, in cui area che non abbondasse l’olio.
ammattonato. s.m. • Pavimento rustico di mattoni [Z-93(72 – Guida.90)] per solaio ci era il battuto in luogo dell’ammattonato;
ammazzatore. s.m. • Chi ammazza gli animali [Z-29(105.II)] Entrambi erano vestiti da picadores (picchieri) e ciascheduno recavasi allato un matador (ammazzatore),
ammenda. s.f. • Riconoscimento e riparazione di una colpa [Z-93(Guida.127)] Avete fatto ammenda della mala opera;
ammessione. s.f. • Ammissione [P-53(6.I)] La duchessa era un po’severa su le novelle ammessioni.
ammiccare. verb. • Fare segni d’intesa [Z-9(120.III)] e ammiccarono al tagliatore quasi che avessero voluto dirgli di permettere quell’infimo giuoco.
amminnicolo. s.m. • Elemento accessorio [Z-97(82)] dove non facea difetto nessun ammennicolo per la femminea acconciatura.
ammirata. agg. • Meravigliata [Z-44(80.I)] molto più di lui ammirata dal caso,
ammiserire. verb. • Rendere misero [Z-28))] se la nequizia di straniere genti ammiserì ed asservò queste belle regioni,
ammollicata. agg. • Cosparse con mollica di pane [Z-44(37.I)] un ostrica che si è mangiata ben bene ammollicata.
ammorbare. verb. • Rendere malsano, corrompere [Z-La Domenica («I giornali. 9 Giugno 1867»)] i giornali ci assediano, ci ammorbano, ci affogano non abbiamo il tempo neppure di leggere i titoli.
ammorsellato. s.m. • Vivanda a base di carne [Z-103(16)] negli ammorsellati e nelle altre vivande che gli avventori aveano richieste.
ammortire. verb. • Affievolire, attutire [Z-92(198 ‒ Guida.174)] e la vivacità del suo spirito sembrava ammortita da foschi pensieri.
ammorzare. verb. • Spegnere, smorzare [Z-6(18)] e parve ammorzasse alquanto la fiamma che invece più si riaccese,
ammostare. verb. • Pigiare l’uva per fare mosto [Z-93(149 – Guida.180)] dal pigiare l’una per ammostrarla nei tini e simili;
amorazzo. s.m. • Peggiorativo di amore [Z-36(58.I)] fossi stato guardingo di non cimbottolare in amorazzi
amoreggiamento. s.m. • Relazione amorosa non impegnativa, flirt [Z-83(187)] la cui esclusiva occupazione era quella degli amoreggiamenti. – Prima bozza cap.XV
amorevolezza. s.f. • Sollecitudine, premura affettuosa [Z-34(201)] tutto amorevolezza verso qualunque padrone salvo a querelarsi sempre del mal governo.
amorino. s.m. • Puttino dipinto o scolpito raffigurante il dio Amore [Z-35(72.II)] Le dulciarie venivano portate in cestini d’oro e d’avorio da piccoli schiavi d’ambo i sessi vestiti da genii o da amorini.
amoroso. s.m. • Innamorato [Z-83(172)] per le lettere che la telegrafista deve scrivere a qualche suo amoroso che si trova fuori Napoli. – Prima bozza cap.XIV
ampollosità. • s.f. Eccessiva ricercatezza nel parlare [Z-8(166)] Bugie, ampollosità! L’uomo è l’essere più debole contro gli assalti della ria fortuna.
anace. s.f. • Anice [Z-96(318 ‒ Guida.267)] Vi si vendeva il così ditto caffè, l’acquavite, gli anaci confettati,
anacoreta. s.m. • Eremita [Z-15(119.V)] le più conte storie storia di santi e di anacoreti ci mostrano di quanto poco cibo abbia strettamente bisogno l’uomo
anacreontica. s.f. • Breve poesia [Z-85(96)] una bella ragazza che legge su la soglia del balconcino è per s stessa una poesia, un idillio, una anacreontica.
anacronismo. s.m. • Ciò che è in contrasto col suo tempo [Z-26(144.I)] in quella lugubre frase due anacronismi in quella storia.
anarchia. s.f. • Disordine, indisciplina [Z-40(53): Co’capelli in anarchia completa e con una veste
anarchica agg. • Chi è insofferente di ogni ordine o regola [Z-83(211)] quantunque propendessero al socialismo, spoglio dalle aberrazioni anarchiche di comunardi. – Prima bozza cap.XVI
anatema. s.m. • Maledizione [Z-26(179.I)] Su la fronte la serenità del giusto accoppiata coll’anatema de’diseredati dal banchetto della vita.
anatemizzare. verb. • Colpire con anatema, maledizione [Z-37(92.I)] Federigo non osava levar la fronte anatemizzata:
ancajone. avv. • Andare più sopra un’anca che sull’altra [P-102(190)] Padre Serafino camminava un po’ancajone accanto a lei, recitando il suo ufficio.
ancella. s.f. • Domestica, cameriera [Z-21(240)] per vivere anco in qualità di ancella al fianco di colei
ancine. s.m. • Riccio di mare [N2-96( 4 ‒ Guida.8)] Una voce baritonale gridava Frutt’i mare! Ancine, cannolicchi e rancetielli!
anco. cong. • Anche [Z-34(186)] gli studenti di primo pelo che inneggiano alle fanciulle di sedici od anco di quindici.
ancorchè. cong. • Benchè, quantunque [Z-92(236‒ Guida.207)] Ancorchè il suo segreto non fosse noto alla giovanetta,
andazzo. s.m. • Usanza, modo di procedere [Z-34(89)] una riforma ardita su lo antico andazzo della uniformità del motivo su i violini.
andiamne. verb. • Andiamocene [TM-21 (307)] Qui non ci è da covarci sopra. Metti uno scialletto e andiamne.
andiavmi. verb. • Andiamoci [TM-21 (200)] Andiamvi dunque disse la giovanetta la giornata è così bella!
andirivieni. s.m. • Movimendo dell’andare e venire di gente nello stesso luogo [Z-La Domenica («La Villa Nazionale. 30 Giugno 1867»)] le ragazze spariscono nell’andirivieni di quella improvvisata platea:
andito. s.m • Anticamera [Z-51(59.VI)] e, pregato questo di aspettare nell’andito pochi minuti, ne andò a fare avvisata la giovane di questa grave sorpresa.
andonne. verb. • Se ne andò [TM-26(505.I)] andonne a sedere a terra in un angolo di muro
andossene. verb. • Se ne andò [TM-26(745.I)] Un bel mattino andossene a casa del Cardinale di Napoli,
andossi. verb. • Si andò [TM-32(32.I): e andossi a compiere la colezione su la stanza superiore.
androne. s.m. • Passaggio per ingresso nelle case [Z-30(19.III)] La miseranda morte di suo padre schiacciato sotto le rovine di un androne.
anelante. agg. • Ansimante, affananto [Z-23(D’Amico.61)] Il che fatto i due amici presero anelanti la via
anelare. verb. • Desiderare ardentemente [Z-37(13.II)] Oh come anelavo di riabbracciarvi o padre mio!
anelito. s.m. • Respiro ansante, soffio [Z-32(82.II)] Caterina cadde sulla sedia non avea quasi più anelito,
anellide. s.m. • Animale tipo verme [Z-37(21.I)] e poi una collezione di molluschi, di aracnoidi, di anèllidi, di lombrichi, di zoofiti
aneurisma. s.f. • Dilatamento di una parte della parete cardiaca [Z-83(327)] e che vedeva impossente l’arte sua contro il crudele e inesorabile aneurisma di cuore che menava al sepolcro quella martire. – Prima bozza cap.XXV
anfania. s.f. • Fantasmagoria, visione [P-26(98.I)] non era anfania che non si fosse spacciata in sull’isola e ventilata per tutto l’arcipelago ponziano.
anfibologia. s.f. • Ambiguità [Z-66(206 ‒ Guida.174)] Fin qui, se togli li strafalcioni o le anfibologie del cartello, la gente onesta non avea nulla a ridire né la polizia nulla a trovarci di male.
anfitrione. s.m. • Padrone di casa generoso ed ospitale [Z-20 (71)] alla supposizione che il loro anfitrione intendesse parlare della ruina del desinare.
anfrattuosità. s.f. • Irregolarità del terreno [Z-36(97.I) coprendo di candida spuma tutte le anfrattuosità di quella spiaggia.
angaria. s.f. • Angheria, atto di prepotenza, sopruso [Z-26(355.I)] saranno maggiori le angarie le oppressure le scroccherie.
angarimento. s.m. • Angariamento, l’angariare, il tormentare, sorpruso [P-8(222)] famosa gara di sudiciume, d’avarizia, di stolido angarimento era nata
angere. verb. • Affliggere [Z-3(110.II)] Dite, Beatrice, dite tutto quello che vi ange, non temete, io sono pronto a sacrificare tutto alla vostra felicità.
angone. s.m. • Senso di soffocamento [DO-26(91.I)] è l’ultimo tramite dell’agonia attraverso gli angoni della strangolazione.
angrese. s.m. • Inglese [SN-92(169 ‒ Guida.147)] Han da essere due angresi pensò tra se il conduttore della timonella che era stato generosamente pagato per la breve corsa.
angue. s.m. • Serpente [Z-2(34)] come se tutte quelle angui insomma non pronunziassero con voce melliflua il motto d’ordine, la parola amici per introdursi nel tuo domicilio e portarvi la desolazione.
angusto. agg. • Stretto, incomodo, disagevole [Z-40(183)] il mio letticciuolo non entrava in quello angusto e fetido speco,
animavversione. s.f. • Biasimo [Z-38(76.II)] e tale animavversione contro la nuova regina e contro l’adultero re, che il sordo mormorio ne giunse fino alla reggia.
anise. s.m. • Anisato, preparato con l’anice [DO-26(173.II)] il più comune rimedio adoperato dagli antichi contro il colèra erano le pillole composte di seme di giusquiamo di anise e di oppio.
annaspare. verb. • Avvolgere il filato sul naspo [Z-La Domenica («Gli uomini-femmine. 27 Gennaio 1867»)] sia ad aiutare la moglie nello ananspare il filo,
annasprato. s.m. • Ricoperto di glassa di zucchero [DN-21(162)] senza contarvi i principi i trasmessi i pasticcetti le frutta le creme i giuleppati le croccantino gli annasprati ecc.
anneghittito. agg. • Infiacchito [Z-26(373.II)] che erano fino a quel tempo rimasti appiattati e anneghittiti dalla luce della libertà.
annegrare. verb. • Annerire, diventare nero [F-10(117.III)] ): da qualche tempo mi si annegrava misteriosamente,
annerare. verb. • Annerire, oscurare [Z-35(115.I)] Come l’aria annerava Nerone usciva dal Serapidis Antrum,
annevare. verb. • Ghiacciare [SN-La Domenica («I bagni. 4 Agosto 1867»)] ma eziandio (facendo uso della macchina da ghiaccio) del gelo che vuol procacciarsi per annevare le bevande.
annichilimento. s.m. • Annullamento di sé, umiliazione [Z-32(57.III)] Era uno stato che avea qualche cosa dell’annichilimento.
annidare. verb. • Trovar posto, attecchire [Z-34(226)] Lo spirto vi si rifugia tremante e vi si annida fino agli ultimi istanti.
annona. s.f. • Approvvigionamento cittadino [Z-27(5.II)] l’ordine d’incendiare i Granili dove si conservava l’annona pubblica;
annosa. agg. • Che ha molti anni [Z-3(80.I)] tu più non additi ora al commosso viaggiatore che l’annosa quercia,
annotatore. s.m. • Chi annota, specialmente un testo [Z-La Domenica («Fisiologia dell’innamorato» 22 settembre 1867)] trappole ad ogni passo e sotterranei più oscuri di un annotatore di Dante;
annoverare. verb. • Elencare [Z-27(93.II)] Napoli diverrà il teatro di un orrendo macello, tra le cui vittime anche tu sei annoverato.
annuenza. s.f. • Consenso, approvazione [Z-29(78.II)] non volendo che il re Filippo si sospettasse della sua annuenza a transazioni col Turco.
annugolata. agg. • Annuvolata [TM-40(187)] Era notte profonda buia annugolata;
annunziolle. verb. • Le annunziò [TM-26(780.I)] un bel dì il marito annunziolle che per farle mutare aria,
anodino. agg. • Medicinale, calmante [Z-83(295)] e cerchi di ravvivarla facendole fiutare dell’aceto o dell’anodino.
ansanare. verb. • Ansimare, respirare con affanno [TM-26(7.I)] L’ometto ansanava orribilmente: aveano dovuto fare una fatica incredibile
ansio. agg. • Inquieto, angosciato [Z-37(27.II)] confortava l’ansio petto colle fresche e balsamiche aure serotine profumate da’ricreanti olezzi de’fiori d’arancio di un contiguo verziere
antacido. s.m. • Anti acido, medicamento [Z-15(10.VII)] tutt’i mennonisti hanno l’abito di prendere un po’ di antacido a prima mattina per poter meglio divorare a tavola,
antecessore. s.m. • Antenato [Z-9 (7.I)] siccome l’appellavano i nostri antecessori.
antefato. s.m. • Controdote, complesso dei beni che lo sposo corrisponde alla sposa dopo il matrimonio [W-62(53)] Tassò le somme degli antefati e donativi ch’erano giunti ad un segno straordinario nel regno e comandò che di essi fossero solamente usufruttuarie le vedove.
antelmintico. s.f. • Vermicida, vermifuga [Z-10(125.III)] onde non avessi indugiato a servirmi degli antelmintici pel figliuol mio.
antero posteriore. agg. • Che è diretta dalla superficie ventrale del corpo a quella dorsale [Z-44(22.I)] secondo il diametro dell’àntero posteriore
antiferna. s.f. • Un aggiunto alla dote [P-53(17.I)] Il primo dell’anno il cavaliere don Francesco Armanni presentò alla fidanzata per antiferna un adornamento di finissimi coralli.
antifone. s.f. • Versetti che precedono i salmi [Z-6(8)] sapea recitar in buon latino tutti i salmi e le antifone e le altre preci
antipode. s.m. • Luogo che si trova diametralmente opposto [Z-109(23 )] non vedremmo l’ora di mandarlo giù nei profondi abissi degli antipodi;
antifrasi. s.f. • L’opposto, il contrario [F-49(22.I)] L’estrema pallidezza sul volto di una donna è la più terribile antifrasi della poesia e del romanzo.
antisettico. s.m. • Che distrugge i germi [Z-80(D’Amico.187)] del famoso antisettico chiamato l’aceto dei quattro ladri.
antitesi. s.m. • Contrasto [Z-18(32.I)] ma è certo che egli avea sotto gli occhi una sì crudele antitesi che la si potea dire una feroce ironia.
antivenire. verb. • Prevenire, arrivare prima [Z-36(85.II)] Antiveniamo ad una osservazione che ci faranno i nostri lettori:
antrace. s.m. • Infiammazione cutanea [Z-19(41.I)] il barone, inchiodato nel letto da un’andrace maligna, non poté obbedire agli ordini sovrani.
antro. s.m. • Caverna, spelonca [Z-30(95.I)] non descriveremo minutamente tutto ciò ch’era nello interno di quell’antro esecrato,
antropofagia. s.f. • Consumo di carne umana, cannibalismo [Z-35(95.I)] l’origine d’un altro mondo in cui l’antropofagia è comune a tutti gli abitanti.
antropofago. s.m. • Chi consuma carne umana [Z-18(D’Amico. 60)] eglino sono veri antropofaghi;
antropologico. s.m. • Studioso di antropologia, origine dell’uomo [Z-44(41.I)] In questi nostri racconti sociali ed antropologici –
antropologista. s.m. • Antropologo studioso di antropologia [(Z-37(12.I)] Negli abissi dell’umano mistero ci è sempre qualche cosa che imbroglia la logica dei più sottili antropologisti.
antropometrica. agg. • Relativo all’antropometria [Z-44(71.II)] se voglia fare ascensi rapidi debbe avere una certa misura antropometrica
apato. agg. • Indolente, apatico [Z-15(14.IX)] Apati inerti e indifferenti ad ogni bene della patria e di se stessi sono il pallido e tremante onanista,
aperiente. s.m. • Aperitivo [P-26(IX.I)] sendogli forse paruto che un bel titolo, più sonoro e più aperiente l’appetito dei lettori, dovesse fargli incassare un maggior numero di quattrini.
apice. s.m. • Cima, punta, vertice [Z-40(88)] secondo lei l’apice della cristiana perfezione.
apiretico. agg. • Privo di febbre [Z-36(98.II)] non sì tosto finisce l’affezione apiretica del cervello, benché trascorra pure un buono spazio di tempo.
aplomb. s.m. • Disinvoltura, autocontrollo [Z-La Domenica («Carlo Y» 11 novembre 2 dicembre 1866)] rispose questi con quel medesimo aplomb che avrebbe detto Rothschild o Napoleone.
apocrifo. agg. • Falso, spurio [Z-25(183)] Era veramente la duchessa quella che avea scritto quel viglietto? Non poteva essere un’apocrifa scrittura?
apofisi. s.f. • Sporgenza o protuberanza ossea [Z-37(26.I)] mostrando i denti fino alle superne apofisi della mandibola.
apoftegma. s.m. • Motto breve ed arguto [Z-47(70.I)] E perciocché egli dava sempre gli schiarimenti dei suoi apoftegmi, soggiungeva:
apogeo. s.m. • Culmine [Z-3(11.I)] e le grida e lo schiamazzo giunte erano a tale apogeo
apologia. s.f. • Esaltazione [Z-1(155)] dell’avarizia più schifosa mista ad una ridicola e perpetua apologia di filantropia.
apologista. s.m. • Difensore, sostenitore [Z-15(108.X)] né tenteremo di farci gli apologisti di noi stessi.
apologo. s.m. • Breve racconto con fini morali [Z-87(180)] né avea voluto affidare i suoi capitali al Gran Turco, ricordava, ridendo, l’apologo del cane.
aponeurotico. s.m. • Che riguarda le fibre muscolari [Z-18(140.III)] la quale non imperava su le fibre aponeurotiche.
apoplessia. s.f. • Grave sindrome neurologica [Z-36(22.II)] la quale era piuttosto da definirsi una apoplessia epilettica.
apoplettico. s.m. • Che o chi è colpito da apoplessia [Z-91(Guida.111): quando l’ottuagenario fu colpito dal secondo assalto apoplettico,
aposentatore. s.m. • Foriere di corte [TS e NdL-26(648.I)] Sua maestà la regina vi nomina foriere e aposentore di Palazzo bellissimo impiego.
aposento. s.f. • Camera, sala (termine spagnolo) [TS-95(8)] che fu già maggiordomo d’entrata e di aposento del defunto re Ferdinando di Napoli.
apostasia. s.f. • Abbandono della propria dottrina [Z-26(415.II)] Bisognava trovare un uomo che odiasse per apostasia le rivoluzioni e le sette;
apostata. s.m. • Chi rinnega la propria fede [Z-92(153 ‒ Guida.133)] scontentissimi del matrimonio del giovine conte di Villamare con la figliuola del soldato rinnegato ed apostata,
apostatare. verb. • Rinnegare la propria fede [Z-100(302 ‒ Guida.236 )] era in sostanza un giovane che non avea apostatato certi principi d’onestà.
apostema. s.m. • Ascesso [Z-18(122.I)] Il povero Geremia, per un apostema alla gamba sinistra non poté più esercitare il suo mestiero di maestro di ballo.
apostrofare. verb. • Rivolgersi a qualcuno con tono duro [Z-23(D’Amico.63)] fece un salto sentendosi apostrofato in quella brutta maniera.
appalesare. verb. • Palesare, manifestare [Z-5(4-I)] dacché giovanetto aveva appalesato un’aperta inclinazione alla carriera delle armi, ch’era pur quella del suo genitore.
appanciolare. verb. • Stare in panciolle, in ozio [P-56(8)] La trasse poi nel suo lurido covile; e la fece appanciollarsi in su una larga scranna.
appannaggio. s.m. • Dote [Z-La Domenica ( «Amenità», 24 febbraio 1867)] Un giovane Marchese scarso di appannaggio avendo sposato una vecchia contessa molto ricca, appannare. verb. • Coprire, offuscare [F-18(109.I)] appananve le imposte della sua finestra per non fare sciupo di luce nella camera.
apparare. verb. • Imparare, apprendere [Z-3(8.I)] ripassare sul pezzo anatomico le lezioni apparate il mattino nelle sale degl’Incurabili.
apparato. s.m. • Insieme di preparativi appariscenti [Z-La Domenica ( «Le mode di casa», 17 marzo 1867)] coloro che fanno apparato delle loro librerie non leggono neanche le bullette de’loro libri;
apparecchiare. verb. • Preparare [Z-83(260)] No, no, restate, mammà vi sta apparecchiando il caffè.
apparigliare. verb. • Accoppiare [Z-27(35.III)] e di dietro venivano due a cui era stato troncato il naso e così via apparigliati gli sventurati;
apparisce. verb. • Appare [Z-38(81.II)] e la virtù ci appare come una stolta poesia. appaurata. verb. • Appaurita, impaurita [P-25(119)] fare vie più agghiacciare il sangue nelle vene all’appaurata giovane. aspettazione. Attesa (Z): ci parlano di questa universale aspettazione ch’era in oriente. – Pag.26.I
appellare. verb. • Chiamare [Z-9(7.I)] siccome l’appellavano i nostri antecessori.
appellativo. s.m. • Che serve a denominare [Z-40(62)] e fummi detto ch’ella nomavasi Cenere senza altro appellativo.
appetto. avv. • Di fronte, in confronto [Z-21(93)] e che è tenebrio profondo appetto di quelli celesti e puri splendori, raggio di Dio,
appiastrato. verb. • Attaccato, appiccicato [Z-21(335)] per uno sterminato ciuffo di capelli appiastrati che gli aduggiava la tempia sinistra.
appiattare. verb • Nascondere [Z-86(73‒ Guida.67)] non volendo esporre la sua famiglia a precipitosa e disastrosa fuga, si appiattò in un solitario ritiro di campagna.
appiccamento. s.m. • Impiccagione [Z-26(28.II)] Le morti per appicca mento e fucilazioni la vergogna della fruste,
appiccare. verb. • Appendere, sospendere, unire, attaccare, impiccare [Z-109(28)] si appicca incontanente nell’animo altrui peggio che la peste
appiè. avv. • A piedi [Z-21(200)] E la vista di quella fanciulla inginocchiata appiè della immagine della Madonna
appiedi. avv. • Appiè, ai piedi [Z-21(175)] Spogliati e colcati appiedi monacella.
appiccare. verb. • Affibbiare [Z-9(8.I)] cui si era appiccato un tal soprannome non sapremmo dire per qual ragione.
appiccato. s.m. • Impiccato [Z-37(48.II)] chiedendo che venisse appiccato alle porte del castello il rapitore del bambino reale.
appiccicare. verb. • Attaccare, appioppare [Z-33(13.II)] ma è proprio una legge appiccicata lì nel codice per un certo riguardo
appicco. s.m. • Opportunità, pretesto, occasione [Z-49(216.II)] A pigliar tempo vi gioverà colla vostra famiglia lo appicco della vostra convalescenza.
appiccossi. verb. • Si appiccò [TM-26(20.II)] Fu in questo tempo che il fuoco appiccossi al tetaro S. carlo per mero accidente.
appigionare. verb. • Dare a pigione [Z-77(287 ‒ Guida.262)] colse la favorevole occasione che un quartieruccio accosto a quello della vedova si appigionava pel 4 maggio:
appigionasi. s.m. • Come cartello o annuncio pubblicitario [Z-96(102 ‒ Guida.89)] si divertivano di presente ad appiccare un appigionasi addietro al giubbone dell’ometto al cui braccio si appoggiava donna Luisella gridando:
appigliare. verb. • Aggrappare [Z-34(157)] si appigliò dunque all’unico espediente che rimase allo ingegno povero:
appiglio. s.m. • Pretesto, occasione [Z-18(D.Amico.26)] e a qualsivoglia professione od arte egli si appigli,
appigliossi. verb. • Si appigliò [TM-28(100.I)] appigliossi al partito di mostrarsi tutta contenta della buona sorte della sua bambina.
appiola. s.f. • Varietà di mela rossa [Z-21(175)] Io ho qui portato altre vesti, e una piccola merenda di pane e di mele appiole.
appo. prep. • Presso, accanto [Z-83(273)] e le raccomandò caldamente che vegliasse appo il letto dello ammalato.
appoderato. s.m. • Terreno frazionato [Z-26(92.II)] ma dopo un anno mi bisticciai coll’appoderato;
appollaiare. verb. • Accovacciare [Z-66(154 ‒ Guida.131)] E che ti preme che il tacchino sia andato ad appollaiarsi?
apponere. verb. • Indovinare, attribuire, imputare [Z-103(93)] E quale s’è lecito? Scommetto che non vi apponete.
apporre. verb. • Trovare da ridire, obiettare [Z-27(117.III)] la maraviglia sarebbe stata se que’dottori si fossero apposti al vero.
appresa. agg. • Imparata [Z-24(94.II)] la quale pertanto non fu appresa dalla crassa ignoranza del Pasicci.
appreso. verb. • Preso [P-32(50.I)] Ella si era appreso il vaiuolo bazzicando in una casa dov’erano due infermi
appresentare. verb. • Mettere davanti, far vedere [Z-15(90.VIII)] pure qualche cosa di sinistro era in tutto ciò che le si appresentava allo aspetto.
appresso. avv. • Dopo, in seguito [Z-37(74.I)] Lo Svevo pagò in appresso con nefanda ingratitudine i miei servigi:
appressossi. verb. • Si appressò [TM-25 (115)] La duchessa di Casanova si levò appressossi alal dolente le passò al cIollo il suo bel braccio.
approfondare. verb. • Approfondire [Z-La Domenica («Fatti Diversi. 20 gennaio 1867»)] Il difensore ricusò di approfondarsi in quei penetrali;
appropinquare. verb. • Avvicinare [Z-6(71)] erano certe raffiche che si sentivano venir mugghiando di lungi e appropinquarsi e sbatacchiar contro gli edifici e giù per le strade.
appurare. verb. • Controllare il vero [Z-6(129)] appurato il giorno, conveniva prepararvisici
appuzzato. verb. • Riempito di puzza [Z-26(427.I)] non lasciare entrar la luce ne’loro quartieri appuzzati dal carbonio
aprico. agg. • Esposto al sole [Z-12(126)] Quelle svoltatelle di campagna che dalla salita dei Monti menano sull’aprica collina del Vomero erano immerse nel più profondo silenzio.
apterio. agg. • Attero, privo di ali [Z-36(82.I)] acerrimi e spietati apteri pediculi o sarcopti,
apterodide. s.m. • Aptero, uccelli che non hanno ali [Z-64(161)] Ma queste voci non sono che il canto d’uccelli apterotidi.
apulo. agg. • Dell’antica Apulia [Z-37(21.II)] depurate dalle febbri d’aria che avea colte in certi siti malsani delle apule pianure.
aquarzente. s.f. • Acquarzente, lo stesso che acquavite [DO – La Domenica (Contro il tabacco)] e, come l’aquarzente non rimase a lungo rilegata nelle botteghe degli speziali.
aquilone. s.m. • Vento di tramontana [Z-82(48 ‒ Guida.48)] a rincalzare le viti e i castagni perché non venissero atterrati dai violenti aquiloni.
ara. s.f. • Antico altare [Z-24(18.V] vittima prossima ad essere immolata su l’ara di triste ed obbiette passioni,
arabescata. agg. • Coperta di segni e di ghirigori simili ad arabeschi [Z-92(309 ‒ Guida.271)] di che si compone lo spirito delle donnesche conversazioni tra la gente arabescata che dicesi gente per bene.
arabesco. s.m. • Scrittura decifrabile a fatica [Z-17(39.I)] orribile graffiature che aveano fatto della faccia di Pizzichillo una pagina di arabeschi egiziani.
aracnoide. s.m. • Animale tipo scorpioni e ragni [Z-37(21.I)] una collezione di molluschi di aracnoidi, di anellidi.
arazzo. s.m. • Tessuto decorato a mano [Z-34(93)] ricche di dorate suppellettili di tendine di damasco di magnifici arazzi,
arbitrio. s.m. • Facoltà di giudicare e di operare liberamente [Z-44(24.I)] e nessuna reità è dove non è libero arbitrio;
arbore. s.m. • Albero [Z-16(295)] sull’altezza di un ermo colle dove perduta tra i neri arbori era una casupola ad un sol piano,
arboreto. s.m. • Raccolta di alberi a fine di studio [Z-109(24)] si popolano di vezzosi casini di ville amenissime di prosperosi arboreti
arbustata. agg. • Arbustaceo, cotituito da arbusti [Z-26(404.II)] Erano in parte terre seminatorie arbustate in parte vitate,
arca. s.f. • Cassa per riporvi oggetti preziosi [Z-26(402.II)] metteranno le mani nelle vostre arche bruceranno i vostri opificii;
arcadico. agg. • Frivolo, lezioso [Z-15(14.I)] nell’epoca arcadica in cui non avendo di meglio a fare, ammiravamo le bellezze della natura.
arcaicismo. s.m. • Arcaismo, forma linguistica desueta [Z-22(76)] Invece, su le labbra di Eufemia era l’italiano purissimo senza gonfiezza, senza riboboli, senza arcaicismi.
arcale. s.m. • Parte curva di muratura che delimita un arco [(Z-93(65 – Guida.81)] Quella fanciulla che facea la guardia sotto l’arcale di antico ponte
arcana. agg. • Misteriosa, segreta [Z-92(147) ‒ Guida.128] e che non era scevro d’un senso d’arcana mestizia.
arcanamente. avv. • In modo misterioso [Z-37(28.II)] malinconica è l’ora del tramonto perocchè ci ricorda arcanamente che un dì la luce di questo mondo si spegnerà per sempre
archiepiscopale. agg. • Arcivescovile [Z-30(52.III)] Sua Eminenza vestito con le insigne archiepiscopali e seguito dal Vicario capitolato,
archimimo. s.m. • Primo ballerino [P-43(9)] vestiva alla foggia degli archi mimi; ed era infatti un archimimo.
archivolta. s.f. • Elemento di decorazione architettonica [Z-27(87.III)] scorgevano sull’archivolta dell’uscio lo scheletro di un mostruoso coccodrillo.
arcionata. s.f. • Arcione, ossatura arcuata della sella [Z-37(108.II)] con cavalli che aveano nelle selle arcionate d’oro e d’argento e groppiere a nappe d’oro.
arconte. s.m. • Antico magistrato greco [Z-35(111.I)] Gli arconti e i demarchi aveano dato alla novella città un reggimento aristocratico
ardenza. s.f. • Ardore, veemenza [Z-5(207.I)] rivelava l’ardenza malinconica di quella natura appassionata:
arditezza. s.f. • Caratteristica di chi è ardito [Z-29(75.I)] No maestà rispose Maria con arditezza
aremme. s.m. • Harem [Z-27(15.I)] San Leucio era un parco ed un aremme.
arena. s.f. • Sabbia, rena [Z-18(12.II)] che sembravano svolgere su l’arena lunghi fogli di carta di argrento.
arenaccia. s.f. • Renaccio, zona sabbiosa [SN-30(118.I)] mentre ei proseguivano il cammino su per la folta arenaccia.
arennato. agg. • Arenato, andato a secco [Z-30(27.I)] e tutte le faccende erano postergate i negozi abbandonati il commercio arennato;
aretinesca. agg. • Alla maniera dello scrittore Pietro Aretino [DO-80(323 ‒ D’Amico.267 ))] e la sua pornografica immaginazione si spaziava nelle aretinesche dilettazioni.
argo. s.m. • Persone dalla vista acutissima cui non sfugge nulla [Z-9(42.IV)] ): a dispetto di tutti gli arghi avea trovato il modo di veder qualche volta il suo Raffaele,
arguire. verb. • Dimostrare, argomentare [Z-24(71.III)] Queste due parole faceano arguire che un comando, una preghiera,
arguto. agg. • Penetrante aggressivo [Z-32(115.I)] colla piacevolezza dei suoi arguti mottetti,
arguzia. s.f. • Acutezza, vivacità di spirito [DO-32(12.II): a cui il giovine solea rispondere con finissima arguzia.
arieggiare. verb. • (fig) Affettare un atteggiamento [Z-32(60.II)] Bravo Arlecchino tu arieggi il gran signore;
aringare. verb. • Arringare, esortare col discorso [Z-24(19.I)] A ventun anno egli aveva aringato per la prima volta nella gran sala della Corte Criminale.
aristarco. s.m. • Critico pedante e mordace [P-80(184 ‒ D’Amico.159)] egli aveva sperato di esser letto, se non altro per esser frustato dagli aristarchi della critica a 5 grani il foglio.
aristocrata. s.m. • Aristocratico, nobile [P-21(167)] Un attento osservatore avrebbe scorto una lieve nube aduggiare la fronte dell’aristocrata
arlecchinesco. agg. • Buffonesco, ridicolo [Z-32(62.II)] Non sai più nulla accontare di nuovo di ghiribizzoso di arlecchinesco,
armacollo. s.m. • Correggia posta trasversalmente sul petto [Z-26(526.II)] un pezzo d’imbecille con lungo bastone in mano e con la bandoliera ad armacocco.
armadiolo. s.m. • Diminutivo di armadio [Z-25 (80)] ricorrendo all’armadiolo dov’erano i coltelli da tavola,
armeggiare. verb. • Maneggiare le armi [Z-35(124.I)] convocò su l’arena tutt’i gladiatori che doveano quel dì armeggiare tra loro.
armeggio. s.m. • Armamento [Z-35(56-I)] Magnifico letto fregiato di porpora e d’oro e ricoperto di solido armeggio era stato apparecchiato per l’imperatrice madre.
armentizio. agg. • Industrie di armenti [DO-87(63)] Da per tutto si facea ressa da’possidenti appo il governo d’Italia acciocché volesse proteggere le industrie armenti zie.
armilla. s.f. • Bracciale per ornamento [Z-21(378)] Il duca di L…era stato specialmente incaricato delle armille e delle collane che dovevano fregiare la sposa.
armillare. agg. • Da armilla, antico strumento astronomico [Z-9(41.I)] La sfera armillare posava sul tavolo, e accanto ad essa un mucchio di libercoli.
arnica. s.f. • Erba medicinale [F-109(91)] e chi a prendere un po’di spara drappo, e chi un po’ d’acqua d’arnica ed altro.
arnione. s.m. • Rognone, rene di bestia [Z-11(32)] Ma le arrosticciane sono la mia passione, e il filetto e l’arnione e le chiappe.
aromatario. s.m. • Droghiere [Z-10(90.I)] io spesse volte avea veduto appo i nostri aromatari le ceste piene di questa maniera di dolci.
arpia. agg. • Donna d’aspetto sgradevole ed astiosa [Z-40(101)] Io credo che con le arpie delle sorelle ei dovesse tramare
arpicare. verb • Farneticare [P-30(28.I)] tutta questa maniera di matti erpicavano col cervello per trovare la significazione di quell’apparizione celeste.
arpione. s.m. • Ferro uncinato infisso [Z-28(69.I)] rifare a nuovo la toppa l’arpione e la bandella del vostro uscio da scala.
arra. s.f. • Garanzia, pegno [Z-103(37)] l’ascendente che già ella avea sul popolino di quel rione, erano altrettante arre di sicuro successo.
arrabattare. verb. • Arrabbattare, sforzare [Z-83(106)] e si arrabattano a trovarci le magagne nel fisico.
arrabbicare. verb. • Arrabbiare [P-26(227.I] Fu questo il rapidissimo dialoghetto ch’ebbe luogo tra noi prima che ci arrabbicassimo addirittura.
arradicare. verb. • Radicare [Z-27(48.II)] È strano che certe simpatie e antipatie si arridichino talmente nell’animo di alcune donne da riuscire impossibile ad ogni umana forza strapparle,
arraffare. verb. • Strappare con violenza [Z-21(286)] sì che Mariano dovè arraffarla loro dalle braccia e gridare:
arraggiare. verb. • Arrabbiare [N1-17(64.I)] No, cara, io sono nato per arraggiare e non per fare arraggiare.
arramacciare. verb. • Fare alla peggio una cosa [P-86(114 ‒ Guida.103)] e di là di questo vallone cupo e sterminato una collina quasi arramacciata colà per servire da confine al lato settentrionale di Napoli.
arrancare. verb. • Procedere con molta difficoltà [Z-83(16)] venne fuora del magazzino arrancando e borbottando: – Prima bozza cap.II
arrangolare. verb. • Stizzire, arrabbiare [Z-30(44.I)] tutto si è arrangolato contro qualche ebreo od altro credente di altra fede, e ne ha fatto miserando scempio.
arrantolato. agg. • Rotto da rantoli [Z-30(41.I)] Il monaco per aver parlato e gridato assai per farsi udire da tutta quella bulima aveva la voce arrantolata e fioca.
arrappare. verb. • Togliere con violenza, rubare [Z-21(173)] Non sai arrappare i carlinelli dalle tasche degli studenti.
arrembato. agg. • Che si trascina avanti a fatica [P-104(152)] Sembra che l’inglese non tenesse conto del vizio di quel povero arrembato.
arrendamento. s.m. • Tassa, gabella [Z-34(45)] Le enormi gravezze fiscali, le decime degli arrendamenti, la tassa del due per cento su tutte le rendite.
arricciare. verb. • Incalcinare il muro [Z-93(40 – Guida.51)] arricciando qua e colà con rozza calcina lo intonaco senza curarsi di farlo piallettare.
arricciato. s.m. • Strato d’intonaco [Z-21(61)] mentre Margherita andava salendo le scale, appoggiando le mani all’arricciato de’muricciuoli umidi e affatto intonacati.
arringare. verb. • Esortare col discorso [Z-38(211.IV)] e indossate regali vesti arringò loro alla presenza del popolo,
arrischiato. agg. • Temerario, avventato [Z-26(26.II)] Un giovane onesto timido costumato è posposto nel loro cuore ad un licenzioso arrischiato.
arrischiossi. verb. • Si arrischiò [TM-(78.II)] coll’anima e col corpo come un buon alemanno così arrischiossi a parlare al re:
arrocare. verb. • Arrochire, diventare roco [DO-21(86)] La sua voce arrocata e quasi spenta non proferì che poche parole
arrogare. verb. • Attribuirsi qualcosa senza averne il diritto [Z-15(38.IX)] voi vi arrogate il dritto di gittarci in faccia lo scherno e l’infamia;
arrogi. avv. • Per di più [Z-3(97.II)] arrogi che la fisionomia dell’inglese punto non garbatagli, e trovava insopportabili quelle maniere di lui goffe e selvagge.
arroncigliare. verb • Attorcigliare [Z-93(Guida.209)] È vero amico mio, rispose la donna arroncigliando le parole come fanno i novizi bugiardi per dare a credere ciò che non è.
arrosticciana. s.f. • Braciola di maiale arrosta [P-11(32)] ma le arrosticciane sono la mia passione.
arrotata. agg. • Trovatella [TC e NdL-93(92 – Guida.113)] l’arrotata che stava con lui e faceva da palo a’nostri parlatorii se n’è fuggita;
arrovellare. verb. • Sforzare, angustiare [Z-6(137)] Il quarto si arrovellò contro il barone del suo villaggio,
arruffare. verb. • Scompigliare, mettere in disordine [Z-26(111.I)] certi abiti che gli si arruffavano indosso come eterogeneii e disparati.
arruffio. s.m. • Disordine, scompiglio [Z-47(8.I)] Datemi un arruffio qualunque e vi faccio padrone di un bel patrimonio.
arrugata. agg. • Diventata rugosa [P-29(60.I)] Don Carlo savea la fronte arrugata da cupi pensieri:
arsella. s.f. • Vongola [Z-83(333)] Per ora ci abbiamo i radichini col brodo di arselle e i sommòmoli di riso.
arsicciare. verb. • Bruciacchiare [Z-15(47.VII)] dove che sia colle scarpe sporche di fango o arsicciate dalla polvere.
arsione. s.m. • Incendio [Z-82(373 ‒ Guida.324)] erasi abbandonato agli atti più feroci contro i giacobini, pigliando parte ai saccheggi e alle arsioni.
arsura. s.f. • Intenso calore [Z-40(79)] mi mettevano il freddo nelle ossa e l’arsura nel petto,
artefatta. agg. • Non genuina, innaturale [Z-26(269.II)] ma un uomo smarriva la ragione nelle artefatte pieghe di quella veste,
artefice. s.m. • Chi realizza opere o lavori di una certa capacità [Z-28(69.I)] Or mi ricordo si è vero in fatti aspetatvo un artefice…
artiere. • s.m. Chi esercita un’arte [Z-8(1 4)] un entrare ed un uscire di artieri e di venditori,
artificio. s.m. • In modo non naturale, non spontaneo [Z-44(45.I)] se arrivate a soverchiare le altre donne negli artificii della civetteria
artifiziato. agg. • Artificiale [Z-70(Guida.111)] sovra un guancialetto di raso verde un assortimento di fiori arifiziati.
artifizio. s.m. • Artificio, in modo non naturale, non spontaneo [Z-29(88.III)] Né tampoco aveano ottenuto miglior risultato gli artifizii volpeschi di un Requaesenz.
artitride. s.f. • Infiammazione delle articolazioni [P-36(97.I)] colta da una maniera di artitride, non sempre si sentiva le gambe in istato di sostenere una non breve camminata.
aruspice. s.m. • Sacerdote divinatore [Z-43(96)] All’ora designata entra il corteo composto di matrone, di sacerdoti ed aruspici.
arzente. agg. • Ardente [Z-28(99.IV)] e digli che mi porti due o tre fiaschi del più arzente che si abbia, di quello propriamente che fa saltare i cocchiumi.
arzigogolare. verb. • Escogitare, almanaccare [Z-26(82.II)] E una volta che si comincia ad arzigogolare col sentimento del giusto e dell’onesto,
arzigogolo. s.m. • Giro di parole [Z-53(27.III)] Erano questi naturalmente arzigogoli onde il conte Sebastiano lusingava la sua non spenta passione per la bella ebrea.
ascaride. s.m. • Verme parassita [Z-26(175.I)] Al pari degli ascaridi che si generano ne’miasmi de’pantani,
ascendente. s.f. • Origine parentela, antenata, autorità morale [Z-29(108.III)] Mia madre si chiamava Liafait come sua madre e così di ascendente in ascendente.
ascendere. verb • Innalzarsi, salire, ammontare [Z-27(156.I)] ascesero sulla nave-ammiraglia inglese mentre gli altri cortigiani e ministri salirono su navi minori.
ascenso. s.m. • Salita, scalata [P-92(25 ‒ Guida.25] era stato semplice soldato; ed avea fatto gli ascensi regolari nella sua arme.
ascetico. agg. • Contemplativo, mistico [Z-29(16.III)] parte nello studio delle lettere e parte a leggere libri sacri ed ascetici.
ascetismo. s.m. • Modo di vivere austero e contemplativo [Z-24(81.V)] erasi però gittata nell’ascetismo religioso perciocché la sua viva immaginazione avea bisogno di alimento.
ascialone. s.m. • Ascione, pezzo di legno per sostegno [P-92(289 ‒ Guida.253)] su la quale si stendea la ragazza nella estiva stagione per dondolarsi su gli ascialoni in guisa di cullamento.
asciare. verb. • Trovare [N1-96(301 ‒ Guida.253)] Neh, bellu giò (bel giovine) chi jate ascianne (chi andate cercando)?
asciolvere. s.m. • Colezione, merenda [Z-88(186)] Durante lo asciolvere il capitano parlò dei suoi numerosi viaggi e delle cose che avea veduto.
ascione. s.m. • Ascialone, pezzo di legno per sostegno [P-92(289‒ Guida.253)] si stendea la ragazza nella estiva stagione per dondolarvisi su gli ascioni in guisa di cullamento.
ascoltazione. s.f. • L’ascoltare [Z-93(67 – Guida.84)] capelli che ingombrandole le orecchie le impedivano la libera ascoltazione.
ascondimento. s.m. • Il nascondere [P-60(21)] e comminò la pena di morte a chiunque desse ricetto a questo brigante od in modo alcuno gli facilitasse gli ascondi menti e le fughe.
ascondere. verb. • Nascondere [Z-92(413 ‒ Guida.365)] avevano consigliato al principe di tenere ascoso al conte e alla contessa il ritrovamento della giovane Maria.
ascosa. agg. • Nascosta [Z-35(103.II)] E questo buffone è insanguinato sino alle più ascose cripte dell’anima.
ascritto. s.m. • Così domandasi il neofito camorrista [TC e NdL-15(111.III)] L’ascritto dopo aver salutato l’assemblea venne sottoposto al salasso sul braccio sinistro,
ascrivere. verb • Attribuire, annoverare [Z-14(78.III.)] ascrivo a mia particolare felicissima ventura il conoscerla di persona
ascriversi. verb • Iscriversi ad un’associazione camorristica [TC-93(36 – Guida.48)] che il persuase ad iscriversi nella Società della Morte,
asello. s.m. • Piccolo crostaceo [Z-6(66)] Oh! per le visceri di un asello, biasciò la Gilda.
asinaggine. s.f. • Grande ignoranza [Z-39(33.I)] e questo pregio era l’adamitica asinaggine della giovanetta,
asmodeo. s.m. • Personaggio biblico, demone della concupiscenza [DO-93(169 – Guida.202)] E perocchè Asmodeo il demone della concupiscenza si studia di far nascere le occasioni peccaminose,
asparago. s.m. • Carabina [TC e NdL-26(446.II)] Se avessi l’asparago mi vorrei divertire.
asparago. s.m. • Gendarme [TC e NdL-93(31 – Guida.42)] lo agnome di Asparago che nel gergo camorristico significa gendarme.
aspergere. verb • Spargere, cospargere [Z-35(162.I)] di acque odorose e di elette essenze le asperge un’altra;
asperità. s.f. • Irregolarità, scabrosità [Z-38(39.III)] e per quanto eccezionale l’asperità della sua penitenza,
aspersa. agg. • Cosparsa [Z-15(68.IX)] Se un dì com’io spero la vostr’anima aspersa d’issopo si monderà,
aspettazione. s.f. • Attesa [Z-62(63)] Era grandissima l’aspettazione del pubblico per vedere la bella indiana.
aspide. agg. • Serpente velenoso, (fig.) persona malvagia e irosa [Z-21(93)] che gli aspidi della vita divoreranno prima che gl’ignoti vermi del sepolcro.
aspo. s.m. • Attrezzo per il filato [Z-26(242.I): Vien dipanato per via di appositi aspi e trasportato in altri luoghi.
aspreggiare. verb. • Inasprire [Z-3(24.II)] Questa notizia fu balsamo al pensiero che lo aspreggiava;
assafedita. s.f. • Sedativo [Z-81(263 – Guida.232)] occupato nella formazione di alcune pillole di assafetida,
assaissimo. agg • Moltissimo [Z-11(49)] quando perdè la madre che egli amava assaissimo,
assannare. verb. • Afferrare, stringere [F-3(157(I)] rispose il cavaliere assannandosi la barba,
assassinamento. s.m. • Assassinio [Z-35(45.I)] era eziandio difficile il trovare la mano che a tanto assassinamento si prestasse.
asseguire. verb. • Raggiungere, conseguire [Z-37(25.I)] e quando era necessario prestarne alcune ciò asseguiva con prestezza e precisione.
assembrare. verb. • Sembrare, somigliare [Z-83(235)] sicché la sua testa assembrava ad una di quelle girandole a cui si appicca il fuoco. – Prima bozza cap.
assentazione. s.f. • Adulazione [P-25(193)] imperciocché molto il marchese amava quell’unico figlio la cui educazione egli avea guasta per soverchie assentazioni paterne.
assentimento. s.m. • Assenso, consenso [Z-30(112.I)] E tutti batterono le mani in atto di assentimento.
assentire. verb. • Permettere, accordare [Z-34(199)] al che assentì con assai buona voglia il sagrestano;
assenzio. s.m. • Liquore da erbe [Z-18(110.II)] Se non è pronto, dammi un bicchierino di assenzio che vale lo stesso, purché si faccia alla lesta.
assertiva. agg. • Affermazione [Z-58(20)] Ma io non ci credo a questa tua assertiva; e prego voi, dottore Lorenzo, di prendere stanza in questo casino.
asserto. s.m. • Affermazione [Z-15(31.IV)] come ché Angelo Montella si ostinasse a negare l’asserto e a dirsi innocente.
asservare. verb. • Rendere servo, assoggettare [DO-38(83.II)] e l’uomo così asservato al genio del male,
asservire. verb. • Rendere servo, assoggettare [Z-29(87.III)] In politica le crudeltà, le persecuzioni, gli esilii le confische a nulla valgono per tener asservato un popolo che vuole scuotere un tirannico giogo.
asserzione. s.f. • Affermazione, dichiarazione [Z-25(213)] a dare una mentita ad una tale naturale asserzione.
assettare. verb. • Sedere, sistemare, mettere in ordine, abbigliare, adornare [Z-26(662.II)] A questa parola, assettò giù a terra il bambino, e corse come impazzato verso l’operaio.
assetto. s.m. • Ordine [Z-24(8.I)] quanto assetto era in ogni cosa. quanta nettezza!
asseveranza. s.f. • Affermazione decisa [P-9(126.II)] Noi non sapremmo dire con asseveranza se mai gli fosse venuto il dubbio che la malattia del suo figliuolo non fosse tutta cosa spontanea e naturale.
asseverare. verb. • Affermare con certezza [Z-39(68.II)] Essi asseverano che la tua debole costituzione non ti permette di essere madre.
assidere. verb. • Porsi a sedere [Z-3(80.I)] sotto la cui ombra veniva ad assidersi il giovinetto poeta
assiepare. verb. • Interrompere il discorso [P-54(107)] La vecchia l’andava assiepando d’interrogazioni, ma Salvatore le dette sul capo, dicendole:
assioma. s.m. • Principio evidente [Z-86(119 ‒ Guida.107)] Assioma terribile che non ammette dimostrazione o discussione.
assisa. s.f. • Imposta, balzello [Z-17(73.I)] se i generi di vitto tengono la loro assisa, perché non frenare la cupidigia insaziabile di questi complici sociali?;
assisa. agg. • Seduta [Z-25(206)] Poscia che pochi minuti stie’quivi assisa la giovane muta,
assito. s.m. • Tramezzo, solaio [Z-62(64] si era formato un assito con un’altra catasta di legna odorifera per accogliervi la donna vivente
assodamento. s.m • Consolidamento [Z-37(95.II)] dal quale mi riprometto l’assodamento delle due mie corone di Alamagna e d’Italia.
assomare. verb. • caricar di soma [P-49(255.III)] E quando per tutto il lungo giorno io mi ero affaticata insino a mortale lassitudine in questi bassissimi servigi ond’ero assomata.
assommare. verb. • Fare massa compatta [P-96(4 ‒ Guida.7)] si era strascinati dalla folla che assommava come lenta marea.
assorellare. s.f. • Uniore, vincolare strettamente [DO-87(58)] e si parlò del glorioso rivolgimento che avea assorellate le città della penisola.
assuetudine. s.f. • Assuefazione, abitudine [Z-29(10.I)] D’altra parte, chi ha vaghezza d’informarsi minutamente delle cavalleresche assuetudini dei nobili che furono dei secoli addietro.
assunto. s.m. • Asserzione, prova, impegno, incarico [F,Z-22(16)] Il tuo precoce intelletto possono valutare a un dipresso la forza degli argomenti che io adduco a comprovare il mio assunto.
astante. s.m. • Chi è presente [Z-La Domenica («Gli sconci che si commettono in una festa da ballo. 10 Marzo 1867»)] che si pensano essere gli astanti venuti espressamente per sentirli a strimpelalre i loro pezzi
astemio. agg. • Chi non beve vino od altri alcolici [Z-40(109)] A tavola mi sono antipatici gli astemi, gli annaffiatoi saran buoni per i campi ma a tavola annegano l’allegria.
astenghiamo. verb. • Asteniamo [TM-37(10.I)] epperò ci astenghiamo di notare qui i nomi degli altri ufici,
astio. s.m. • Rancore, malanimo [Z-38(85.I)] Un pensiero di astio e di invidia avea mosso il perfido figlio astioso. Che dimostra astio, rancore [Z-39(83.I)] ma àvvi forse una ragione pei cuori astiosi e perversi?
astratto. agg. • Che ha la mente rivolta altrove [DO-29(107.I)] e voi foste menate cattive? dimandò don Giovanni un po’ astratto.
astrazione. s.f. • Pensiero o idea non fondata [Z-21(40)] ma astrazione facendo del mio amore pei campi e per la caccia,
astringere. verb. • Obbligare, costringere [Z-1(192)] astretto dal bisogno di soddisfare i tanti vizi contratti,
astrolabio. s.m. • Antico strumento da navigante [Z-83(311)] ritengono che un medico il quale visitato un infermo non ischiccheri un lungo astrolabio di farmaci, – Prima bozza cap.XXIII
astruso. agg. • Difficile da capire, complicato [Z-35(158.II)] sforzandosi alle più arrischiate volatinea’gorgheggi più astrusi.
astuccio. s.m. • Corpo (fig) [TM-18(D’Amico. 82)] egli non si prende briga veruna d’informarsi se nel suo astuccio ci è un’anima,
ateismo. s.m. • Negazione di Dio [Z-40(24)] giacchè io mi penso che l’ateismo non possa partorire altro ateo. agg. • Chi nega l’esistenza di Dio [Z-93(20.I)] ma bensì ad un miscredente o ateo straniero
atonia. s.f. • Mancanza o diminuzione del tono muscolare [Z-22(157)] chi la voleva affetta da atonia e chi sosteneva che un principio di tubercolosi serpeggiasse nel suo petto.
atrabiliare. agg. • Irascibile, bilioso [Z-17(96.I)] E divenne muta, stizzosa, iraconda, atrabiliare e maledisse al Demanio e Tasse.
atrabile. s.f. • Pessimo umore [Z-101(66)] brontolò l’uomo, a cui il vino faceva un effetto contrario a quello che donna Maria si riprometteva: gli cresceva l’atrabile
atrio. s.m. • Locale d’ingresso di un edificio [Z-38(73.III)] i portici del vestibolo maggiore e degli atri della reggia.
atrofia. s.f. • Diminuzione di volume di un organo [Z-33(41.II)] disinganni perpetui la corruttela morale l’apatia dello spirito l’atrofia del cuore,
atrofizzare. verb. • Indebolire, svigorire, annientare [Z-31(54.III)] Egli avea per così dire atrofizzato in sé il senso dell’amore.
attabarrato. agg. • Avvolto in un mantello (tabarro) [TM-81(150 – Guida.135)] E poi un’onda di pedoni attabarrati che si affrettano a ridursi alle rispettive abitazioni.
attaccaticcia. agg. • Contagiosa [Z-83(318)] Credettero forse che il male della giovane telegrafista fosse di natura attaccaticcia? – Prima bozza cap.XXIV
attaccato. s.m. • Devoto, ligio al lavoro [SC-3(42.I)] fu destinato nell’anno 1819 a recarsi a Parigi, in qualità di attaccato alla Legazione napoletana in quella Capitale.
attagliatissimo. agg. • Superlativo di adattato [Z-26(746.I)] un posto attagliatissimo a’costui gusti da boia:
attagliato. agg. • Adattato, confacente [Z-66(267‒ Guida.223)] S’intenderà facilmente di che genere di donne si empisse il salotto dell’ex corifea quasi tutte le sere e quali si fossero i cavalieri attagliati a queste dame.
attecchire. verb. • Radicarsi, diffondersi [Z-32(103.III)] L’amore non attecchisce coll’oro; il cuore è morto su i velluti e la seta.
attediare. verb. • Provare tedio [Z-10(23.III)] ) in sul principio mi attediava e disgustava,
attendere. verb. • Dedicarsi con impegno [Z-26(676.II)] nella mia lunga rilegazione a capri. Ivi attesi a leggere a studiare a meditare….
attentare. verb. • Tentare, provare [Z-37(39.I)] perciocchè essa paventava che il padre non si destasse nel momento ch’eglino si attentavano di scoprire i suoi segreti,
attergare. verb. • Lasciare dietro, voltare le spalle [Z-102(3)] Credea che il mondo non si estendesse più in là della montagna alla quale si attergava il Poggio.
attesamente. avv. • Con attenzione [P-22(7)] (P): una persona che è attesamente ragguardata da qualcuno,
attesochè. cong. • Dato chè, considerato chè [Z-12(58)] ): attesochè due assicelle e due scannelli di legno il sorreggeano
attestare. verb. • Dimostrare in modo evidente [Z-36(49.II)] I cadaveri in generale sorridono quasi per attestare che hanno finito di penare.
attico sale. s.m. • Fine arguzia [Z-La Domenica («Lo spirito. 7 Aprile 1867»)] non potrebbero riposare sull’opera loro e sperarne prosperosa e lieta riuscita se non la condissero di tempo in tempo con attico sale.
attignatoio. s.m. • Arnese per attingere [P-16-(68)] il lupomannaro dato di piglio ad un attignatoio pieno di acqua,
attignere. verb. • Attingere [Z-34(170)] riapriva gli occhi e li sollevava al cielo come per attignervi forza e conforto.
attillata. agg. • Vestita con cura e ricercatezza [Z-44(67.I)] e non già una di queste attillate e profumate che noja.
attillatura. s.f. • Ricercatezza nel vestire [Z-80(36 ‒ D’Amico.44): ella si studiasse di apparire giovane per via di attillature e di cosmetici.
attingimento. s.m. • Presa, rifornimento d’acqua [Z-La Domenica («Le acque in Napoli. 19 Maggio 1867»)] dappoichè la facilità dell’attingimento meccanico da’pozzi darebbe comodo grandissimo
attitare. verb. • Rappresentare con gesti [P-66(10 ‒ Guida.13)] mi richiamai all’attitante il quale dovette fare qualche avvertimento al barese.
attonito. agg. • Fortemente impressionato [Z-36(33.I)] ei mormorò figgendo lo sguardo attonito sul volto del dottore.
attortigliare. verb. • Avvolgere [Z-5(181.I)] abbottonato fino al collo, intorno al quale attortigliavasi un cencio di cravatta.
attrassato. agg. • Ritardato [AC-Il Sibilo («Il mese di ottobre» 2 ottobre 1845)] anche per non aggravare di numeri attrassati i poveri associati:
attrasso. s.m. • Ritardo nei pagamenti [DO(In una lettera al suocero)] Ho degli attrassi col mio padro di casa, e con altri miei minuti creditori.
attratto. s.m. • Storpio, paralitico [Z-83(279)] ma le sue mani erano ancora così attratte da non potersi prestare a svolgere le pagine.
attribuzione. s.f. • Facoltà e poteri spettanti [Z-93(Guida.157)] Quali saranno le mie attribuzioni e il mio compito?
attristare. verb. • Diventare malinconico [Z-8(190)] rimproverava a sé stesso di avermi attristata,
attuccio. s.m. • Piccolo gesto, movimento [TM-83(237)] E vedesti quanti attucci e moine ella faceva a tutti i cavalieri! – Prima bozza cap.XVIII
attuffare. verb. • Tuffare, immergere [Z-5(249.I)] L’ilarità attuffava la ragione.
attuonata. agg. • Attonata, tonica [DO-34(139)] il canto era la sua passione e la sua voce era attuonata sonora toccante,
attutare. verb. • Calmare, acquetare [Z-30(63.I)] a spezzare in essa due molli principali come per attutarne la possanza.
attutire. verb. • Diminuire d’intensità [Z-31(87.III)] A seconda che la sensibilità si attutisce per estinsione graduale della lotta
auctorato. s.m. • Gladiatore per mestiere [GO-35(127.I)] Era un auctorato come di domandavano questi liberi esercenti.
auge. s.f. • Apice, culmine [Z-La Domenica («L’economia politica. 16 Decembre 1866»)] saliti in auge per aver professato colla più madornale impudenza una scienza,
augello. s.m. • Uccello [Z-19(15.III)] come una colomba che spicchi il volo alla vista di un sinistro augello.
augnare. verb. • Aggranfiare, rubare [P-42(94.I)] e lo zampino del gatto di monsignor Casti avrebbe trovato colà qualche cosa da augnare.
augusto. agg. • Sacro, maestoso, venerabile [Z-39(73.II)] questo augusto e sacro consiglio raggirato dalle mene di una combriccola,
aulico. agg. • Raffinato [Z-89(2)] è cosa che non fa troppo onore all’aulico Consiglio del Palazzo San Giacomo.
aura. s.f. • Venticello leggero e piacevole [Z-43(111)] vorrei essere l’aura che ti bacia le labbra.
aurato. agg. • Che ha il colore dell’oro [Z-38(98.III)] Posò l’aurato serto su la chioma del sire,
aureo. agg. • (fig.) Nobile, pregevole, prezioso [Z-31(95.II)] Quella domenica mattina Beatrice leggeva l’aureo libro della Imitazione di Cristo del Da Kempis.
auriga. s.m. • Cocchiere [Z-91(138 – Guida.165)] l’auriga che avea sul capo un cappellone alla foggia dei gendarmi
ausare. verb. • Adusare, abituare, avvezzare [Z-29(106.II)] ed in particolar modo delle spettatrici napolitane non ausate a questo genere di spettacoli.
ausilio. s.m. • Aiuto [Z-31(91.III)] confortasse col suo divino ausilio il tràmite solenne,
austera. agg. • Che rivela una rigida, severa e aspra forma di vita [Z-39(66.I)] si trovava al cospetto dell’austera donna. austerità. Caratteristica di chi è austera, aspra [Z-39(68.I)] senza smettere l’austerità del sembiante ma un poco più rabbonita.
austro. s.m. • Sud come punto cardinale [Z-37(19.I)] Siriaci bianchi e Siriaci neri, quelli a settentrione del Tauro e questi ad austro.
aut aut. loc. sost. • Costringere a una scelta [Z-91(72 – Guida.91)] nel quale costui poneva alla figliuola l’aut aut cioè o farsi monaca o restar povera.
autocrazia. s.f. • Governo dispotico, tirannico [Z-37(63.I)] Egli personificava l’odio alle razze latine l’autocrazia della forza.
auto-da-fè. s.m. • Condanna pubblica [W-82(84 ‒ Guida.77)] era dipinta una scena dell’inquisizione di Spagna, rappresentante un auto-da-fè in cui un eretico era bruciato vivo,
automedonte. s.m. • Cocchiere [Z-81(151 –‒ Guida.135)] questi notturni automedonti sottraggono destramente qualche fascina dalle numerose carrette che attraversano le vie principali.
automizzare. verb. • Diventare automa [Z-52(43.IV)] all’aspetto dell’automa Sigismondo Lamberg, aveva avuto la prima volta il pensiero di automizzarsi.
autossia. s.f. • Esame di un cadavere [F-75(409 ‒ Guida.338)] si aveva a procedere all’autossia dello assassinato.
avana. s.m. • Sigaro fine con tabacco avana [Z-44(46.II)] Il Corso fumava un avana e chiese licenza di seguitare a fumare.
avealo. verb. • Lo aveva [TM-31(52.I)] Tante volte essa avea pensato e forse avealo pur confessato,
aveamelo. verb. • Me lo aveva [TM-22(41)] colui che aveamelo imposto come suggello di un solenne giuramento.
avellana. s.f. • Nocciola [Z-1(24)] il premio promesso dal nostro maestro, consistente in una decina di avellane o di noci.
avello. s.m. • Tomba, sarcofago [Z-37(135.I)] I morti non ritornano da’loro avelli disse poscia.
avemmaria. s.f. • Ora del tramonto [Z-83(297)] il quale erasi intrattenuto in casa della signorina Sofia fin dall’avemmaria.
avida. agg. • Che desidera ardentemente [Z-35(208.I)] Io intendo che le anime nostre avide della luce del vero,
avito. agg. • Che proviene dagli avi [Z-82(92 ‒ Guida.85 )] Riccardo ritornasse a Messina per raccogliere colà qualche avanzo delle avite sostanze.
avolio. s.m. • Avorio, dente di elefante lavorato [F-92(127 ‒ Guida.146)] Ciò che quivi egli avea ricercato era un ritrattino in miniatura su l’avolio.
avrebbemi. verb. • Mi avrebbe [TM-36(52.I)] ed egli quivi avrebbemi istrutto non pure sul leggere e scrivere,
avria. verb. • Avrebbe. [TM-26(43.I)] la quale volentieri agli avria sacrificata alla felicità della figliuola,
avrieno. verb. • Avrebbero [TM-34(70)] Che cosa avrieno pensato que’nostri cari progenitori se avessero visto
avvedere. verb. • Rendersi conto [Z-37(15.II)] Ben presto ebbi ad avvedermi ch’io non aveva formato la tua felicità;
avvedutezza. s.f. • Accortezza, sagacia [Z-37(34.I)] E questa fu poca avvedutezza del nostro scienziato come vedremo tra poco.
avveggere. verb. • Avvedere [Z-4(40.I)] avveggendosi esser cagione di tanta malinconia
avvegnachè. cong. • Benchè, sebbene [Z-3(15.II)] avvegnachè nella lettera di Beatrice nissuna parola esprimesse l’amore,
avvegnadiochè. cong. • Benché, quantunque [P-21(145] avvegnadioche io mi sia avanzati alquanti ducati fruti dei miei risparmi;
avvene. verb. • Ve n sono [TM-31(116.I)] su le sponde del gran bacino del Mississipi àvvene in non iscarso numero,
avvenenza. s.f. • Attraenza, seducenza [Z-44(31.II)] ma posseditrice di quell’avvenenza particolare a cui sono catturati
avvenire. verb. • Accadere, succedere [Z-91(111 – Guida.135)] e ciò era difficilissimo ad avvenire però che egli avea messo in serbo,
avvenire. verb. • Imbattere [Z-27(40.III)] A brevi spazi avvenivansi in isquadrigliuole di lazzari
avvezza. agg. • Abituata [Z-93(135 – Guida.163.)] calzatura a cui essa non era avvezza le torturavano in siffatto modo i piedi
avvezzare. verb. • Abituare, educare [Z-32(130.III)] non si hanno ad avvezzare le fanciulle alla pericolosa vita delle fanti,
avvi. verb. • Vi sono [TM-22(244)] Pure avvi esistenze di donne su cui questo desiato nembo non passa:
avviluppamento. s.m. • Groviglio, intrigo, viluppo[DO-25 (82)] lasciò rannodare in graziosi avviluppamenti,
avviluppare. verb. • Ingarbugliare, avvolgere, coprire [Z-105(223)] la giustizia seppe talmente avvilupparla e confonderla d’interrogazioni, ch’essa confessò il suo delitto e il suo complice.
avvinacciato. agg. • Avvinazzato, ubriacato [P-21(203] e benché la sera ei si ritirasse al solito avvinacciato,
avvinazzare. verb. • Ubriacare [Z-6(61)] dove si avvinazzava a segno che a stento poteva ritrovare il cammino della sua abitazione.
avvinazzato. agg. • Ubriaco [Z-35(154.II)] di rischiarare quella mostruosa congerie di schiavi avvinazzati,
avvinto. verb. • Stretto, legato [Z-80(64 ‒ D’Amico.64)] egli scorse che un elegante cavallo bianco che era avvinto ad un elegante sterzo,
avviossi. verb. • Si avviò [TM-25 (102)] avviossi verso il boschetto illuminato da un gran numero di fanaletti colorati.
avvisamento. s.m. • Accorgimento [DO-21(248] che il più ovvio avvisamento consiglia di fuggire
avviticchiare. verb. • Avvolgere [Z-6(32)] Avviticchiatosi con ambo le mani all’ancora che la Madonna del Carmine gli faceva trovare in quell’orrido pelaghetto.
avvizzire. verb. • Perdere freschezza e giovinezza [Z-35(198.I)] che i seni ricolmi si avvizzino e caschino penzoloni come quelli d’una vecchia mora.
avvocheria. s.f. • professione di avvocato [P-26(215.II)] perocché avviavasi all’avvocheria, professione che è sempre vagheggiata da quei genitori che vogliono spianare la via a’figliuoli ad opine cariche.
avvolgimento. s.m. • Inganno, intrigo [Z-25 (100)] si teneva piuttosto in disparte dagli avvolgimenti politici in cui s’immergeva suo padre,
avvoltolare. verb. • Avvolgere [Z-70(52 ‒ Guida.49)] Un turbine di immagini confuse mi si avvoltola nella mente come larve di un lontanissimo sogno!
azzeccamuro. s.m. • Gioco popolare, rasente al muro [N1-21(138)] a giocare alle pallottole, alle piastrelle o a quel gioco che dal volgo si chiama azzeccamuro.
azzeccare. verb. • Essere efficace [Z-71(15)] ed altre simili maniere di cibi su i quali ci azzecca il vino, come dice il volgo.
azzeccagarbugli. s.m. • Leguleio da strapazzo [Z-77(1 ‒ Guida.7 )] uscieri aspiranti, traffichini , azzeccagarbugli d’infima specie;
azzeccare. verb. • Appiccicare, attaccare [N1-56(31)] Neh, Sì-Giovanni, che dice quella carta azzeccata al muro?
azzeccosamente. avv. • Affettuosamente [N2-96(296 ‒ Guida.248)] andavano insieme a spasso verso il fiumicello, discutendo tra loro molto azzeccosamente.
azzimato. agg. • acconciato con ricercatezza [Z-66(34 ‒ Guida.32 )] Il nostro cavalierotto si vestì quella mattina tutto azzimato.
azzimo. agg. • Pane non lievitato [Z-38(58.II)] la tavola de’dodici pani azzimi e il terribile altare degl’incensi,