1012 vocaboli
cabala. s.f. • Intrigo, imbroglio [Z-34(166)] vuoi per cabale ordite vuoi per cattivo o falsato gusto del pubblico,
cabaletta. Breve aria d’opera [Z-34(110)] colà era una cabaletta storpiata su motivi tolti dalla Carlotta di Pietro Auletta.
cabotaggio. s.m • Navigazione sotto costa [Z-88(11)] padrone di due vaporetti pel servizio del commercio e di due brigantini per uso di cabotaggio ne’nostri mari.
cacaiuola. s.f. • Calze non allacciate [Z-79(40)] dovesse pure vergognare di menare a spasso una sorella ricoperta di meschini cenci e con le calze a cacaiuola.
caccavella. s.f. • Strumento musicale popolare [Z-61(34] e poi di là partivano compagnie di sfaccendati fannulloni che formavano un’orchestra di tofe, caccavelle e triccaballacche…
cacchione. s.m. • Cazzone [N2-51(88.V)] Io non merito tanto, signor Gabriele. Io sono peggior di tutti; io sono, con riverenza, un cacchione qualunque.
cacciatoia. s.f. • Conio per serrare le forme nel torchio da stampatori [F-77(10 ‒ Guida.15)] un vecchio e slombato torchio di legno con le sue cacciatoie per serrare le forme,
cacciatora. s.m. • Giacca da caccia in velluto [Z-77(184 ‒ Guida.172)] era uscito quella notte in abito civile senza la cacciatora, senza lo schioppo, senza lo zaino:
cacciatore. s.m. • Servo in livrea che sedeva vicino al cocchiere [Z-15(59.II)] avea la sua carrozza, il suo palco al S.carlo il suo casino al Vomero, il cacciatore, il cocchiere,
cacciavino. s.m. • Garzone di vinaio [N1-100(96 ‒ Guida.79)] I cacciavini erano sempre in moto per la folla degli avventori.
caccola. s.f. • Cispa degli occhi [Z-21(80)] un gran numero di sozze caccole che gl’invischiavano tutto.
cacheria. s.f. • Leziosaggine, minchioneria [F-59(12)] Ecco le solite cartuscelle del ’48, le solite cacherie dei cari fratelli!
cachessia. s.f. • Stato di grave deperimento organico [Z-21(271] di ambascia di tabe mesenterica di ostruzioni di cachessia di epilassia
cachetico. s.m. • Affetto da deperimento organico [Z-79(42)] Pigliatemi una fanciulla clerotica o cachetica, la quale non abbia la forza si sostenersi in piedi:
cachinno. s.m. • Sghignazzata beffarda [Z-92(79 – Guida.87)] Oh!oh! esclamò con un cachinno il Montesarpi.
cacio. s.m. • Formaggio [Z-32(94.II)] una innamorata giovanetta si occupi a grattare il cacio mentre pensa all’oggetto amato.
caciolaio. s.m • Caciolio, venditore di caciola, caciotta [DO-77(35 ‒ Guida.37)] che si è pel momento tappata la bocca d’un panettiere insolente d’un caciolaio impoertuno;
cacogamia. s.f. • Cattivo matrimonio[TM-40(44)] la società che a poco a poco si avvezza allo spettacolo rattristante della cacogamia e della bigamia.
cadauno. pron.ind. ● Ciascuno, ognuno [Z-23(D’Amico.58)] aveano bisogno di mille lire cadauno.
caduceo. s.m. • Bastone di Esculapio [Z-13(60)] Voi vorreste che impennassi per voi le ali e impugnassi il caduceo, n’è vero?
caducità. s.f. • Fragilità, transitorietà [Z-29(34.I)] esempio mirabile della vanità e della caducità delle umane cose,
caduco. agg. ● Deciduo, che è destinato a cadere [Z-82(136 ‒ Guida. p.121)] una somma di denari ch’egli si recava addosso per lo disboscamento di una selva caduca.
caffettuzzo. s.m • Diminutivo di caffè [Z-93(159 – Guida-191)] Quando Tobia arrivò in questo caffettuzzo le due sedie erano occupate,
cafone. s.m. • Contadino [Z-26(155.I)] Era un uomo della campagna uno di quelli che in Napoli son domandati cafoni.
caggiono. verb. • Cadono [Z-26(205.I)] I frutti che caggiono dagli alberi le erbe parassite i racimoli acerbi delle viti.
cagionare. verb. • Causare, provocare [Z-29(105.I)] dalla sorpresa e dal rapimento che la beltà di Diana gli avea cagionato,
cagione. s.f. ● Occasione, motivo [Z-4(145.I)] ordinando a’servi che per qualsivoglia cagione non avessero ardito di venire a sturbare
cagionevole. s.f. • Di costituzione debole [Z-83(159)] La sua cagionevole salute troverebbe in voi quei sennati consigli – Prima bozza cap.XII
cagliare. verb. • Perdersi d’animo, allibire [Z-26(358.I)] Ebbe a cagliare il pervertito veggendomi al suo fianco.
cagnacavallo. s.m. • Cambia monete [N1-61(145)] avrebbe esercitato l’industria di cambiatora, che allora dal volgo di Napoli si dicea cagnacavalli,
cagnesco. agg. • Guardare torvo, ostile [Z-91(Guida.98)] E non si muovono guardandosi l’un l’altro in cagnesco.
cagnotto. s.m. • Sicario, persona prezzolata [Z-27(31.I)] sguinzagliò in questa occasione i suoi mille cagnotti per sorprendere le clandestine stampe
calabozzo. s.m. • Era una cella di punizione della fortezza di Civitella del Tronto [W-16(66)] Ma chi non si contenterebbe di passare una notte in calabozzo e ricevere il calcio che tu riceverai?
calabrone. s.m. • (fig.) Persona importuna [ Z-La Domenica («Gl’impiegati e gl’impieghi» 21 Aprile 1867)] nelle anticamere de’ministri e confondersi nelal folal de’calabroni che assediano quelle sale.0
calamistro. s.m. • Ferro per arricciare i capelli [Z-12(17)] Quei suoi ricci perfezionati dal calamistro scendeano con tanta grazia sulle nude sue spalle del più puro alabastro.
calamitoso. agg. • Pieno di sventure, disastri [Z-23(D’Amico-49)] Non posso servirvi i tempi sono calamitosi.
calamo. s.m. • Cannuccia o penna usata per scrivere [Z-77(25 ‒ Guida.27)] Bagnate, bagnate i vostri calami nei tenebrosi inchiostri dei vostri calamai, o uscieri di tribunali,
calamo. s.m. • Stelo d’erba [DO-21(330)] sforzava negli uberi materni l’antico dolcissimo alimento, che la provvida natura serbava ancora in quegli esausti calami lattiferi
calandrino. s.m. • Imbrogliare una persona [Z-91(117 – Guida.141)] non ci era al mondo chi meglio di lui sapesse far calandrino altrui e cucullare i gonzi.
calata. s.f. ●Spinta in giù data ad un uomo in acqua [N2-96(110 – Guida.95)] e di là si rituffa a cofaniello nel mare e da la calata a qualche suo compagno.
calato. verb. • Disceso [N2-21(70) aspettavano con ansietà che il signor medico fosse calato per sapere ciò che aveano a sperare
calca. s.f. ● Folla, ressa [Z-39(13.I)] la calca andò scemando insino a che nelle ore avanzate dileguossi del tutto.
calcese. s.m. • Cima dell’albero delle navi [P-107(novella Lucia 104.II)] il lugubre canto di qualche uccello di mare appiattato nel calcese degli alberi,
calcinato. agg. • Sottoposto ad un processo di calcinazione, riscaldamento ad alta temperatura [DO-91(Guida.71)] non si han da dare ai cani gli ossi che calcinati danno il sevo per farne candele. – Pag.71
caldaico. s.m. • Caldeo, l’alamaico dei testi biblici [Z-27(19.I)] parlava l’arabo il siriaco il caldaico il latino il greco il tedesco e il siciliano come allora addimandavasi l’idioma italiano;
caldanino. s.m. • Piccolo scaldino di rame [Z-80(19610 ‒ D’Amico.168)] rattizzò il fuoco di un caldanino al quale riscaldava le antiche membra,
caldano. s.m. • Recipiente di rame, ferro o terracotta [Z-26(181.I)] non abbandonarsi al sonno in su le braci del caldano;
caldeggiare. verb. • Zostenere decisamente [Z-La Domenica («La storia de’Borboni di Napoli» 7 Luglio 1867)] Alessandro Dumas è uno de’pubblicisti francesi che più caldeggiarono la causa italiana,
calderaio. s.m. • Chi fabbrica paiuoli, casseruole e simili [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 26 Giugno 1867»)] il perpetuo e assordante rumore che quivi fanno i calderai.
caleffare. verb. • Schernire, burlare [Z-23(52.II D’Amico.135)] Insomma, quale credete voi che sia il più avventurato su questa terra? Quegli che sa meglio caleffare il buon prossimo cristiano.
caleffatore. s.m. Burlatore, schernitore [P-21(251)] sapete che vi voglio dire a voi altri caleffatori? eh! per la madonna, lasciate stare mia moglie, la mia Marcellina.
calende. s.f. • Primo giorno del mese secondo calendario romano [Z-35(50.I)] solita a cominciare il dì sedicesimo delle calende di aprile,
calende. greche s.f. • Rimandare a tempo indeterminato [Z-83(268)] senza impegnare il proprio cuore, pigliando tempo per le nozze alle calende greche.
calere. verb. • Interessare, stare a cuore [Z-39(4.I)] Se bella o brutta fosse la donna dai cinquant’anni non dee calere un gran che.
calessina. s.f. • Calesse piccolo a quattro posti [Z-91(Guida.72): Per la calessina non ne parlo. Per un servigio che si rende ad un amico,
caligine. s.f. • Fuliggine, fumo [Z-37(40.I] da’quali area che non del tutto ancora si fosse dileguata la caligine del sonno,
caliginosa. agg. • Tenebrosa, oscura [Z-103(87)] Come a dire? Domandò l’altro, increspando sempre più le caliginose ciglia.
calmeria. s.f. • Costante stato di calma del mare [Z-26(20.II)] Dal 1816 al 1820 fu calmeria nell’oceano politico.
calmucco. agg. • Popolo mongolo [Z-109(30)] Napoli la briosa, la spensierata, pensava tanto al Vesuvio e se ne occupava tanto, quanto se ne davano pensiero e se ne occupavano i calmucchi e gli indostani.
calorifero. s.m. ● Impianto ad aria calda, termosifone [Z-44(47.II)] ben calda per arazzi e coltrinaggi e per un calorifero in bronzo fuso
calvario.s.m. ● (fig.) Patimento e dolore prolungato [Z-39(86.I)] non penoso all’uomo il calvario della vita.
calzare. s.m. • Calzatura [Z-37(72.II)] ti ho fatto qui venire perché tu mi facci le gambiere e i calzari da caccia,
calzuolo. s.m. ● Puntale metallico di bastone o ombrello [Z-96(Guida.25)] i quali questa volta non aveano fiori o ghirlande ai calzuoli.
camangiare. s.m. • Viveri, companatico [Z-10(155.II)] funghi, ostriche, salami ed altri molti camangiari di famiglia di cui un solo sarebbe stato bastevole per un desinare.
camarilla. s.f. • Consorteria [Z-85(332)] uno de’più accaniti avversari della parte liberale del paese, e capo della camarilla di Corte.
camerario. s.m. • Amministratore di un sovrano [Z-50(23.III)] Sedevano a tavola con lui la sera i principi e le principesse reali co’rispettivi governanti, il gran camerario, in gran-maestro di Castel Nuovo.
camerella. s.f. • Spazio delimitato tra le cortine di un letto a baldacchino [Z-26(674.I)] Le camerelle, le Sellaria sedem arcana rum libidinum siccome le chiamò Svetonio.
camerlengo. s.m. • Il cardinale più anziano che amministra il patrimonio del collegio cardinalizio [DO-La Domenica («Un buon colpo di martello» 1 settembre 1867] La carica di camerlengo si Santa Chiesa vaga per la seconda volta sotto Pio IX;
camerata. s.f. ● Stanza di vaste dimensioni [Z-44(86.II)] La loro corsa fu così precipitata e la loro presenza in quella camerata
camerone. s.m. • Sala grande senza ornamenti [P-15(57.III)] se ne andava dunque a dormire nel camerone con la sua druda e coi due figliuoli di costei
camminante. s.f • Donna di malavita che di notte tempo si aggira per le vie della città [TD e NdL-81(159 – Guida.142)] che l’avrebbe certamente arrestata, credendola una camminante.
camminante. s.m. ● Vagabondo [TC e NdL-93(34 – Guida.44)] perché altrimenti potresti essere pizzicato come camminante,
cammino. s.m. ● Camino, impianto domestico dove si accende il fuoco [Z-22(312)] che attizzi i ceppi del cammino e che arrossisca di santo pudore
camorra. s.f •Associazione della malavita napoletana [Z-21(355)] quella schifosa piaga della camorra che contrassegnò gli ultimi anni della passata signoria non è stata ancora del tutto sbarbicata.
camorrista. s.m. ● Persona prepotente e rissosa [Z-26(XIII.I): Ci nausea la vista perpetua di eleganti camorristi accolti e festeggiati nelle case patrizie
campagnata. s.f • Gita fuori porta [DN-44(68.III)] non gli andasse a versi e particolarmente in quella scampagnata.
campaiuola. s.f. • Che appartiene a campo [P-93(232 – Guida.210)] tu dovresti ormai occuparti in cose un poco più serie e più utili che non sono le oche e i polli della campaiuola.
campale. agg. • Faticosa, impegnativa [Z-30(23.III)] Insomma, fu proprio una giornata campale pel povero Mangone,
campana della Gancia. s.f • Campana della rivolta di Palermo del 1860 [GO-93(Guida.215 )] Questo sostenitore della campana della Gancia di Palermo,
campanella. s.f. ● Specie di gabbanella che le donne usano per la casa [N2-36(48.II)] Quel muliebre vestito che in Napoli si addimanda campanella, disegnava le leggiadre forme del seno.
campanellina. s.f. • Tipo di pasta [TD-51(74.IV)] ora per interrogare il fratello se nel brodo volea che si ponesse i semini, le campanelline o la grandinina;
campanile. Sezione camorristica [TC-26(300.II)] Oltre delle sezioni o paranze la gran famiglia è divisa in campanili. I campanili abbracciano le categorie degli associati in altri paese. – Pag.300.II
campare. verb. • Sfuggire, scampare, provvedere alla propria esistenza [Z-15(83.III)] come se avessero voluto campare da quella vista orrorosa.
campata. s.f. • guadagno per vivere [N1-96(19 – Guida.21)] Secondo che Gesù Cristo mi manda la campata.
campeggiare. verb. ● Avere un particolare risalto [Z-6(110)] sulla quale un’aria fiera e altera campeggiava,
campeggio. s.m. ● Tinta violetta ricavata dalla pianta [F-100(99 – Guida.81)] secondo la maggiore o minore quantità di alcool e di campeggio per le tinte nere violetto.
campestre. s.f. ● Dei campi, della campagna [Z-39(54.II)] l’alto cuspide del campanile d’una chiesuola che chiudea quella campestre via;
camuso. s.m. • Schiacciato [Z-13(17)] viso spelato e giallognolo, occhi da bietolone, naso camuso bocca stupida pancia crescente.
canaglia. agg. • Persona spregevole [Z-34(90)] pregiudizio contro gli artisti lirici cui solea darsi la qualificazione di virtuosa canaglia.
canalone. s.m. • Forma di capelli [TD-96(91 – Guida.80)] Potrebbe trinciarla da madamina e mettere guardinfante e canalone.
canapè. s.m. ● Divanetto imbottito [Z-83(296)] E le due ragazze entrarono nel salottino; e l’una al fianco dell’altra sedettero sul canapè. – Prima bozza cap.XXII
canavaccio. s.m. • Canovaccio, straccio di tela [Z-21(11)] Nella està poi quei canavacci erano tolti via;
cancaro. s.m. ● Persona noiosa e cattiva [F-6(11)] l’apologhetto di Esopo che quel cancaro di D.Ignazio faceva imparare a mente
canchero. s.m. • Persona molesta e importuna [P-36(41.I)] e lasciava noi altri cancheri a casa a battagliare, ad accapellarci, a morderci.
cancianti. s.m. ● Indumento femminile [TD e NdL-22(196)] Ella avea una di quelle vesti che in Sicilia si chiamano cangianti,
cancrenosa. agg. • Affetta da cancrena [Z-83(160)] tutto ciò che io penso su questa vecchia e cancrenosa piaga sociale che è la Eredità, – Prima bozza cap.XII
candela. Tenere la. s.f. ● Favorire la relazione amorosa con la propria presenza [Z-83(187)] era costretta a tenere, come volgarmente si dice, la candela agli amori della bellina,– Prima bozza cap.XV
candelara. s.f. • Candelora, festa delle purificazione della madonna che ricorre il 2 febbraio [Z-28(73.I)] Ho appena compito i sessanta alla Candelora.
canestra. s.f. • Carrozza leggera [Z-88(102)] il che fatto, pattuì con un vetturale della Torre per la corsa fino a Castellammare. Era una vecchia canestra a tre cavalli.
cangiante. agg. • Che cambia colore a secondo dell’angolo di osservazione [Z-92(286 – Guida.250)] Una mantellina polka come domandavasi allora in taffettà cangiante copriva il grazioso busto della ragazza.
cangiarro. s.m. • Angiarro, grosso coltello [P-71(136)] Il sì-Andrea portava in una mano il lume e nell’altra il suo cangiarro.
cangrù. s.m. • Specie di animale [TM-18(15.III)] ella si acconciasse a soffrire i modi bestiali di quel cangrù che si dicea il segretario della Contessa.
canicidio. s.m. • Strage di cani [P-11(66)] se ne avesse avuto la forza e il coraggio, Don Pasqualino avrebbe commesso un canicidio.
canicola. s.f. ● Periodo più caldo dell’estate [Z-32(47.I)] E non più la canicola mi abbrucerà il cervello su i lastrici infuocati!
canizie. s.f. • Vecchiaia, chioma bianca [Z-31(21.I)] chiedere soddisfazione dei vituperi lanciati contro la mia canizie;
cannuccia. s.f. ● Attrezzo per stendere i panni [TD-80(199‒ D’Amico.170)] pigliava la invoglia dei panni di bucato le cannuccie e le cordelline e se ne andava a sciorinare la biancheria
canocchio. s.m. • Cannocchio, crostaceo marino [Z-26(164.I)] Io porto a vendere in Napoli questi canocchi.
canolato. Aggettivo per attrezzo medico [TM-19(116.I)] Il dottor Fulvi cavò dall’astuccio d’oro l’ago canolato e la siringa di Pravas, indi una lancetta da flebotomista.
canonica. agg. • Conforme alle leggi della chiesa [Z-91(Guida.62): Le vostre leggi canoniche sono talvolta in opposiziione delle leggi di natura.
canonichessa. s.f. ● Ecclesiastica che vive in comunità [Z-39(14.II)] Le smorfie che si disegnarono sulla faccia della canonichessa
canonico. s.m. • Chierico, ecclesiastico [Z-36(30.I):]I gatti amano le comodità della vita come i canonici.
canòva. s.f. ● Cantina [Z-81(160 – Guida.143)] Due ceffi che uscivano da una canòva ivi presso,
cansare. verb. • Evitare [Z-101(172)] per cansare lo sdegno del padre che quivi era andato a colpirla, fuggì negli alti mesi della gravidanza.
cantaia. s.m. • Antica unità di misura di peso del Regno delle Due Sicilie [W-12(21)] e che al di fuori accusava uno di quei pezzi di piombo da cento cantaia che si chiamano diplomatici.
cantare. a figliola verb. • Specie di gioco di canzoni [TD-26(458.II)] Cantare a figliola significa il ritrovare una specie di motivo monotono, a lunghe cadenze, sul quale quegli che canta improvvisa le parole.
cantaride. s.f. • Sostanza vescicatoria [Z-21(37)] se pure non di uccidersi colle cantaridi o coll’arsenico, dove non me lo si fosse dato a marito.
cantaride. s.f. • Sostanza afrodisiaca [Z-85(288)] prima di andare a cena egli aveva trangugiato imprudentemente alcune pillole formate di pasta di cantaride.
cantarinolo. s.m. • Artista di canto [N1-34(56)] giacché io non voglio assolutamente che mio figlio riesca un musico od un cantarinolo:
cantatore. s.m. ● Chi canta, cantante [Z-28))] Un terzo battello contenea i cantatori e i musicanti.
cantatrice. s.f. ● Femminile di cantatore, cantante [Z-44(39.II)] con una celebre e valentissima cantatrice del teatro San Carlo.
cantera. s.f. • Cassetto del cassettone [Z-3(32.I)] Il vecchio avaro aperta avea la seconda cantera del suo cassettone,
canterano. s.m. • Cassettone a più cassetti [Z-93( Guida.240)] e nel terzo cassetto del mio canterano,
cantere. s.m. ● Vaso da notte, pitale [N2-96(84 – Guida.74)] va pure a vomitarlo da quella cantera di donna Luisella
cantica. s.f. • Componimento in più canti in terza rima [Z-34(122)] ha un’armonia ineffabile che non ha riscontro nelle cantiche più sublimi.
cantilena. s.f. • Discorso lungo e noioso [Z-34(88)] l’accompagnamento strumentale si era del tutto scostato dalla cantilena dell’attore.
cantinerella. s.f. • Addetta di cantina [TM- La Domenica («Cronaca della Settimana. 14 aprile 1867»)] risposero assicurando il fidanzato della bella cantinerella che quindinnanzi ei sarebbero iti altrov a pranzare.
canto. s.m. ● Parte, lato, banda [Z-34(7)] è per lui che ho messo da canto quella piccola merenduola,
cantone. s.m. ● Angolo, parte, lato [Z- La Domenica («La disgrazia di avere un oriuolo. 13 ottobre 1867»)] si arriva stanco a casa si mette l’oriuolo in un cantone;
cantonata. s.f. • Angolo o spigolo di una strada [Z- La Domenica («Cronaca della Settimana. 14 aprile 1867»)] la scritta che porta il detto nome è posta nel mezzo del vico e non alla cantonata come dovrebbe.
cantoncello. s.m. ● Cantoncino, sasso grande [F-10(71.I)] In tutta quella mattinata quella donna non mi diede neppure un cantoncello di pane;
cantore. s.m. ● Cantante, corista [Z-34(85)] si era creato un mondo soprannaturale popolato di celesti cantori,
cantuccio. s.m. • Piccolo biscotto, pezzetto di pane, luogo appartato, nascondiglio [Z-83(50)] per comperare le ciambellette e i cantucci inzuccherati per i complimenti della sera.
canucciaccio. s.m. • Termine dispregiativo, cagnaccio (?) [TM-26(9.I)] Scalciamo presto canucciacci – disse Tomamso – e tirate mogi per la vostra via senza destar sospetti.
canuto. agg. • Che ha barba e baffi bianchi [Z-30(74.II)] Era di cenci coperto questo canuto e appoggiava le tarde membra ad un bastone.
canzonare. verb. ● Burlare, prendere in giro [Z-93(66 – Guida.82)] Gesù Cristo non vuole che si mettano in canzone i gobbi e gli storpi.
canzonatore. s.m. ● Chi ha l’abitudine di prendere in giro [Z-23(D’Amico.79)] Non ci è canzonatore più solenne di lui.
canzonatoria. agg. • Beffarda, derisoria [Z-93(Guida.186)] Con una inflessione di voce abbastanza canzonatoria.
canzonatura. s.f. ● Presa in giro, scherzo, burla [Z-40(10)] i quali sono vere canzonature della cosa che rappresentano.
canzone. s.f. • Discorso o azione noiosa [DO-23(D’Amico.140)] col mettere in canzone tutti quelli che formavano parte del pranzo,
caosse. s.m. ● Caos, gran disordine, confusione [Z-39(21.II)] la collera di Dio il trabalzasse nel caosse e nel niente.
capa di pezza. s.f. • Monaca, suora [N2-81(271 – Guida.238)] Né intendo affidarla alle cape de pezze (monaca) che di lei mi farebbero una graffiasanti,
capannello. s.m. ● Gruppo di persone, crocchio [Z-30(14.II)] non li seguissero insino alla porta dell’Episcopio e formassero quivi parecchi capannelli.
capanniscondere. s.f. ● Sorta di gioco fanciullesco [F-87(196)] al gioco della mosca cieca od a quello del capanniscondere, proprio come fanno i fanciulli,
capa o croce. s.m • Gioco [N1-26(132.I)] Era un terribile giuoco il capo o croce a cui si divertiva il sifone.
capata. s.f. • Colpo dato con la testa [Z-29(106.II)] Gran motivo d’ilarità era per gli spettatori il vedere la gran paura onde veniva preso il corillo ad ogni capata che il toro veniva a dare nella pertica,
capecchio. s.m. ● Materiale ruvido per imbottitura [Z-84(163)] ed essa avea dormito su lo strapuntino di capecchio.
capedoto. s.m. • Boia, mozzatore di capo [TM-82(1 ‒ Guida. p.5)] Il capetodo (Titolo del I.cap.)
capeglio. s.m. ● Capello [AC-21(75)] disse Margherita rassettandosi i capegli poco dianzi ravviati da Mariangela,
capegliatura. s.f. ● Capigliatura [TM-32(79.I)] per ricchezza di bruna capigliatura per nobiltà di espressione.
capei. s.m. ● Capelli [TM-38(52.I)] avea la testa d’angiolo coperta di capei d’oro.
capellatura. s.f. • Capigliatura [Z-21(253)] perciocché bionde erane ancora la capellatura e la barba,
capellino. s.f. ● Sorta di colore castagno [F-27(34.II)] Gli occhi di lei capellini aveano una vibrazione sì malinconica,
capera. s.f. • Pettinatrice [N1-96(50 – Guida.46)] Prima di ogni altra cosa facciamo fare a’nostri lettori più intima conoscenza con la capera del Pendino,
capere. verb. • Entrare, stare [N1-107(novella Il padre di una bella figliuola 27.1)] Anatolio e Federico non capono in loro per l’allegrezza;
capereccio. s.m. • Caparbietà [Z-26(168.I)] Quando al mulo in andando pigliava improvvisamente il capereccio in modo che neppure l’argano l’avria smosso…
capestreria. s.f. ● Bizzarria, capriccio [Z-26(15.I)] Non sappiamo quali capestrerie ravvolgesse pel capo il coeco di un occhio:
capestro. s.m. ● Fune con cappio scorsoio usata per impiccare [Z-44(49.III)] se non avesse avuta una cotale paura del boia e del capestro.
capezzale. s.m. • Letto, specie di malato o moribondo [Z-29(16.IV)] suo cavallerizzo maggiore il quale non si partì un istante dal capezzale dell’egro suo signore,
capezzone. s.m. ● Pezzo grosso, uomo d’autorità [N2-27(26.II)] assistere al pranzo che oggi ci danno i capezzoni della repubblica.
capigliatura. s.f. ● Massa dei capelli, chioma [Z-39(99.I)] di ricca e bionda capigliatura con lunga barba
capire. verb. ● Contenere, accogliere [Z-70(Guida.13)] il numero cresce tale che tutte non possono capire in una stanza,
capitale. s.m. ● Somma da cui frutta un reddito [Z-18 D’Amico. 98)] Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale.
capitalissimo. agg. • Mortalissimo [Z-40(200)] ma è un delitto capitalissimo quando uno lascia addietro a sé un dolore inconsolabile.
capitanare. verb. ● Comandare un esercito [Z-37(128.I)] mentre io mi accingevo a capitanare l’esercito de’ Crociati.
capitolare. agg. • Relativo ad un capitolo di canonici o religiosi [Z-30(52.III)] Sua Eminenza vestito con le insigne archiepiscopali e seguito dal Vicario Capitolare,
capitoli. s.m. ● Patti stabiliti in un trattato [(Z-23(D’Amico.84)] Tutto bella mia ho anche firmato i capitoli.
caprifoglio. s.m. ● Arbusto rampicante [Z-70(Guida.110)] Alle finestre erano vasi di balsamici fiori e larghi rami di caprifoglio,
capo o croce. s.m. ● Testa o croce. gioco con una moneta [SN-15(61.III)] Il guaglione passa la sua giornata a giocare co’suoi compagni alle pallottole, alle nocciuole, a capo o croce.
capodieci. s.m. ● Capo di bottega, caporione [SN e NdL-9(72.I)] avea nel suo vestimento qualche cosa del guappo e qualche cosa del capodieci.
capolasagna. s.m. • Commissario [TC-93(122 – Guida.113)] perché la Società si trova esposta all’altro pericolo che la guagnanella non si squagli col capolasagna o col trelasagne o con qualche lasagnone padreterno.
capoleato. s.m. ● Così domandasi in Sicilia la carne lardellata [TD e NdL-22(176)] un placidissimo sonno dopo che io avea fatto dopo aver preso la mia zuppa e il mio capoleato.
cappa. s.f. ● Mantello corto con cappuccio [Z-9(5.II)] si gittò la cappa addosso e il cappello sulla testa;
cappellania. s.f. • Donazione testamentaria per preti [Z-82(36 ‒ Guida. p.38)] E poi ci sono i beneficii delle messe, delle cappellanie e via discorrendo.
cappietto. s.m. ● Piccolo nastro ornamentale annodato [Z-24(64.III)] Natalia volle fargli il cappietto alla cravattina di seta nera;
cappuccia. agg. • Buona e innocente fanciulla [TD-80(93‒ D’Amico.87)] Mi accorgo che sei una cappuccia cioè una buona e innocente fanciulla,
caprio. s.m. ● Cabrio, carrozza decappottabile [N2-18(D’Amico. 223)] fa mettere in ordine il mio caprio per la mezza,
capriuolo. s.m. ● Capriolo [Z-35(119.I)] al quale i capriuoli invidiavano l’elasticità delle gambe.
carabattola. s.f. • Garabattola, masserizia, oggetto di poco pregio [Z-25(47)] forse nello intento di ripiegare le carabattole e trasferirsi altrove.
caracollare. verb • Trotterellare [Z-4(10.II)] A’suoi fianchi caracollava con grazia estrema e con superba andatura il visconte di Boisrouge, abile maneggiatore di cavalli.
caraffa. s.f. • Antica misura napoletana per liquidi [Z-26(240.II)] Una guastadella da quattro caraffe passava in giro per le otto bocche.
caraffone. s.m. ● Grosso recipiente per liquidi [Z-P3(39): I caraffoni si empivano e si votavano con una invidiabile prestezza.
caramella. s.f. • Monocolo [Z-16(151)] si sdraiò sovra una sedia, e sospese all’occhio la sua caramella, come si chiama in Napoli il piccolo cristallo ovale ad uso di lente ad un occhio.
caramogio. s.m. • Persona piccola e deforme [Z-92(5 – Guida.8)] quello smorto viso da donna sembrava messo quasi a dileggio sul tronco di quel caramogio.
carbonaro. s.m. ● Membro della carboneria [Z-44(20.II)] li chiamava penniferi e li tenea tutti per carbonari rivoluzionari atei:
carbonigia. s.f. • carbonella, polvere di carbone [Z-21(116)] ed avea distese ad una certa altezza dalla carbonigia accesa le mani, le cui dita erano tutte coperte di grossi anellacci d’oro di Francia,
carche. agg. • Cariche [Z-27(26.I)] Le dita avea carche di anella di squisiti brillanti.
carcame. s.m. ● Carcassa [Z-26(178.I)] un corpo pesante che vi era gittato il carcame d’un cane e d’un gatto.
carcella. lampada a s.f. • Lampada ad olio da Carcel, suo inventore [DA-83(27)] comprando due mensole co’marmi, parecchi quadri e due lampade a carcella.
cardatrice. s.f. • Operaia addetta alla cardatura [Z-21(174)] La Brigida era una cardatrice di lana giovane membruta e grossa,
cardo. s.m. • Pianta spinosa [Z-28(105.I)] ma fu come se invece delle materasse, avesse trovato cardi e spine su le assi.
careggiare. verb. • Trattare con eccessiva condiscendenza [Z-40(79)] mio padre non ebbe la forza di combattere i malvagi istinti del figliuolo, careggiato e protetto dalle sorelle,
carello. s.m. • Coperchio di latrina [Z-43(21)] Pensate mo al gran contentone del pretoriano di aver pescato un Cesare là dove non era da trovarsi altri che un carello!
carezzante. verb. • Accarezzante, vagheggiante [Z-35(204.I)] con voce che ormai si studiava indarno di parer carezzante.
carfagno. agg. • Scuro, opaco [P-37(45.I)] alle gambe aveano borzacchini di carfagno.
cariatide. s.f. • Persona immobile e silenziosa [Z-77(173 ‒ Guida.162)] quelle cariatidi camuffate da marescialli che sono in su le soglie dei portoni aristocratici
carico. s.m. • Aggravio, onere [Z-93(36 – Guida.48)] e ricevette il carico di riprendere il suo antico mestiere di fabbricante di capelli.
caritevole. agg. • Caritatevole, chi dimostra amore per gli altri [Z-Usi e costumi di Napoli e dintorni (« La messa votiva »] La mattina si trovò appo una famiglia onesta e caritevole che l’avea soccorsa,
carito. agg. • Prediletto [N1-86(413)] ma egli era il carito di mammà e papà, che lo tenevano in concetto di un San Luigi Gonzaga.
carlona. agg. • Alla buona [Z-85(109)] era vestito con lo stesso soprabito alla carlona che solea indossare ogni giorno.
carme. s.m. • Componimento lirico [Z-26(519.II)] L’essere mostrato a dito per le vie d’una gran città come l’autore di quella poesia di quel carme,
carmentali. s.f. • Festività romana antica [NdL-35(11)] Licinia era stata tra le prime dame che celebravano in Roma le feste Carmentali.
carminio. s.m. • Sostanza rossa [Z-26(288.I): su quel pallido viso colorato da una tinta finissima di carminio,
carmosina. agg. • Carmusina, di color cremisi [N1-9(130.II)] e quella sua faccia era una mela Carmosina che era un piacere a vederla e a baciarla.
carola. s.f. • Antica danza eseguita da più persone in cerchio [Z-La Domenica («Cronaca della settimana. 14 Luglio 1867»)] L’autore fece che con le noie, rappresentate da sette alunne, s’intrecciassero i piaceri e menassero carole insieme.
càrolo. s.m. • Moneta [TM-28(53.I)] Colantonio era un brav’uomo e sopra tutto un eccellente pittore a cui la tavolozza facea guadagnare di bei càroli d’oro.
carolone. s.m. • Moneta [TM-28(99.II)] Questi sono due caroloni d’argento… aggiugni alla zuppa ed all’arrosto.
carosello. s.m. • Torneo spettacolare di cavalieri [Z-29(9.I)] edificò il tempio di questo nome si tenevano giostre e caroselli.
carpecato. agg. • Butterato dal vaiuolo [N1 e NdL-15(31.III)] Questo giovine era conosciuto nel quartiere col nome di Carminiello u carpecato.
carpione. s.m. • Specie di pesce [Z-83(240)] Ci abbiamo i fischietti al pomidoro un carpione in arrosto un fritto di calamaretti e si sa altre coserelle!». – Prima bozza cap.XVIII
carpire. verb. • Ottenere con l’astuzia o la forza [Z-32(61.III)] bisognava dunque secondarlo e veder di carpire con artifizì qualche cosa.
carra. s.f. ● Antica unità di misura piemontese [DO-26(87.I)] e dava ogni anno non già una botte ma un sei carra di ottimo vino;
carradore. s.m. • Artigiano che costruisce o ripara carri [Z-102(183)] ed anche la moglie del carradore avea fatto umido il ciglio come quella che avea tenero cuore e visceri di madre.
carrettella. s.f. • Piccolo carro a due ruote [Z-71(159)] e fu a stento che la carrettella poté introdursi in quel vicolo angusto e sfossato.
carruba. s.f. • Frutto simile alla fava [F-105(78)] movea per quelle lontane regioni per caricarvi il cotone, le carrube, il guado di cui fanno uso i tintori per tingere in azzurro,
carruccio. s.f. ● Strumento di legno dove si mettevano i bambini per imparare a camminare [Z-5(167.I)] e correva nel cestino o nel carruccio per l’angusto spazio della materna cameretta,
carsella. s.f. • Scarsella, borsa di cuoio per il denaro [ P-La Domenica («Lo chignon e la parrucca» 7 Aprile 1867)] fa della notte giorno il suo sole è il cammino e le carselle;
cartaceo. agg. • Di carta, simile alla carta [Z-39(77.II)] basta a demolire il cartaceo edificio delle accuse
carteggiare. verb. • Corrispondere con qualcuno mediante lettere [Z-17(104.I)] Quando i due amanti non poteano vedersi per qualche circostanza si carteggiavano.
carteggio. s.m. • Corrispondenza epistolare [Z-88(22)] Corbezzoli! esclamò il capitano, c’è un carteggio per lo mezzo.
cartella. s.f. ● Progetto didattico per l’istruzione musicale [GO-34(80)] tutto assorto nello studio di quegli elementi del comporre musica i quali si addimandano cartelle.
cartuscella. s.f. • Valuta cartacea [N1-83(118)] Don Federico restò sospeso; fece ballare nel cavo della sua mano le tre cartuscelle; accarezzò la barba e con santa pazienza intascò le tre lirette.
caruncula. s.f. ● Caruncola, escrescenza carnosa [Z-13(127)] chi arruffa le penne chi spiega le grinze della caruncola,
casadduoglio. s.m. • Venditore di olio o di formaggi [N1-18(113.II)] facendo voti al cielo che crepasse al più presto il rispettabile casadduoglio che avea l’onore di essergli padre.
casatiello. s.m. ● Torta rustica [N1-81(49 – Guida.47)] uno di quei pani di granone che volgarmente si addimandano casatielli,
cascaggine. s.f. ● Fiacchezza, sonnolenza [Z-28(100.I)] non sai stare cinque minuto senza che ti piglino le cascaggini del sonno.
cascante. agg. • Languido, svenevole [Z-91(205 – Guida.181)] è il cascante della Dolorinda rispose tosto l’Antonina.
cascimirro. s.m. • Adammamento a cachemire [Z-15()] con nappe d’oro covre i calzoni di cascimirro bianco e le luidissime bottaglie,
casereccio. agg. • Grezzo, rozzo, non raffinato [Z-31(53.I)] qualche cosa di un destino volgare comune casereccio e noioso.
casigliano. s.m. • Coinquilino [Z-85(323)] opponeva la più viva resistenza a’due giovani calabresi suoi pigionali e casigliani.
casipola. s.f. ● Casupola, casa piccola e modesta [Z-1(14)] Poco discosto dalla porta Erculea di Pompei è una casipola che forma isola, di rustica e misera apparenza:
casolana. agg. • Sorta di mela [P-93(87 – Guida.107)] erasi fatta così vermiglia da digradarne i colori della mela casolana.
casone. s.m. ● Grande fabbricato [Z-44(29.I)] delle più belle del casone del signor Proto;
cassare. verb. ● Cancellare [Z-44(50.I)] cassava nelle produzioni teatrale francesi la pasola Jesuite,
cassia. s.f. ● Pianta con frutti con polpa scura [Z-12(55)] prodotti naturali di quelle terre come zolfo riso pepe canfora cassia ed altro.
castagnino. agg. • Castano [Z-18(D’Amico. 46)] Era un bel giovine alto complesso di capelli castagnini,
castagno. agg. • Castano [Z-40(24)] Era un bel giovine alto bruno di ricchi capelli castagni
castaldo. s.m. • Fattore [Z-93(176 – Guida.159)] Poi pensò che al signor Tobia, castaldo di sua eccellenza il principe…
castigata. verb. ● Corretta [Z-34(69)] i quali fecero rappresentare parecchie loro commedie graziose e castigate,
castigazione. s.f. ● Castigo, correzione [Z-26(19.I)] anzi avanzano tutte le altre pene e castigazioni…
castraporcelli. s.m. ● Castraporci, castratore di maiali [Z-26(468.I)] non fo per dire faccio paura a’ castraporcelli del mio villaggio.
castrino. s.m. ● Coltello per castagne [Z-81(48 – Guida.46)] Sul tavolo era il castrino, ovvero il coltello corto e adunco ad uso di castrare le bruciatelle;
castroneria. s.f. ● Balordaggine, sciocchezza [Z-23(D’Amico.149)] non dire più castronerie Celeste osservò la signora Angelica,
casupola. s.f. ● Casa piccola e modesta [Z-30(64.I)] la casupola del Mangone avea ricevuto un sgagliardissimo scrollo.
catacresi. s.f. • Dare a una parola un senso diverso [Z-26(476.I)] Allorché avvengono di queste mirabili catacresi o trasformazioni, uno rimane nel dubbio se quell’io di ieri è lo stesso dell’io di oggi.
catadriottica. s.f. ● Luce riflessa e rifratta [Z-82(60 – Guida.58)] Dai finestroni del palazzo oartivano sprazzi di catadriottica luce che accecavano.
catafalco. s.m. ● Palco di legno [Z-27(109.II)] Una sedia di velluto scarlatto era sul catafalco, su la quale fu fatta sedere l’acclamata donna.
catalessia. s.f. ● Stato patologico di irrigidità dei muscoli [Z-36(5.I)] Era un caso di malattia rarissima un caso di catalessia.
catalessi. s.f. ● Morbo che forma quasi un parentesi della vita [NdL-36(3.II)] Una sorpresa di quella terribile malattia che è la catalessi.
catalettica. agg. • Che presenta catalessia [DO-36(86.I)] recavasi ogni giorno a Capri per visitare una giovane catalettica a nome Raffaella.
cataletto. s.m. ● Barella per trasportare malati o feriti, feretro, bara [Z-80(227 ‒ D’Amico.191)] il cupo rimbombo del martello su i chiodi che fermavano le assi degl’improvvisati cataletti.
cataplasmo. s.m. ● Persona noiosa e molesta [Z-82(321 – Guida.280)] era sempre stato uno di quei mariti che riescono veri cataplasmi per le loro giovani consorti.
catapulta. s.f. ● Antica macchina da guerra [Z-83(63)] Vedendo che non ci era modo di smuovere quella catapulta, – Prima bozza cap.VI
cataroscio. s.m. • Scataroscio, scroscio improvviso di pioggia [Z-77(102 ‒ Guida.94)] per dare addosso al leprotto non sì tosto gli sfuriosi catarosci ed i gagliairdi aquiloni lo spingevano un pollice fuori
catecumeno. s.m. • Chi sta ricevendo la dottrina cristiana [Z-30(86.III)] La conversione al cristianesimo dei due catecumeni riuscì commoventissima.
catellone. s.m. • Di soppiatto [Z-27(117.I)] non ebbe di meglio da fare che metter giù il muso e andarsene catellone pe’fatti suoi,
catena. s.f. ● Antica misura di lunghezza [Z-26(160.I)] in un suo podere di non sappiamo quante carra, quante versure e quante catene.
cateratta. s.f. ● Saracinesca, botola, pioggia a dirotto [Z-27(131.II)] Il monaco sentì un certo sordo rumore come di una cateratta che si apra;
catilinaria. s.f. • Filippica [Z-102(86)] Dopo la oltraggiosa catilinaria del pubblico ministero, la Corte si ritrasse in altra stanza per deliberare la sorte del delinquente.
catilinata. s.f. • Catilinaria, filippica [TM-22(164)] si è spinto ad ampollose catalinate contro lo stato coniugale, nel quale ha visto la schiavitù della donna.
catone.agg. • Severo, austero [Z-83(72)] vestito sempre alla catone, con le mani che gli puzzavano di cadaveri, – Prima bozza cap.VII
catrafosso. s.m. ●Fosso profondissimo [Z-26(86.I)] Tutto il terreno era pieno di catrafossi e di precipizi.
catriosso. s.m. • Carcassa di uccello [Z-26(85.I)] Ognuna di esse piglia da lungi una forma strana, bizzarra, fantastica. Palmarola è un catriosso rabberciato,
cattedratico. s.m. •Professore universitario titolare di una cattedra [Z-21(68] aveva un fratello che era cattedratico della nostra Università
cattivare. verb. ● Prendere prigioniero, acquistare l’amicizia altrui ([Z-22(290)] Era impossibile avvicinarsi a questo angelo senza sentirsi da lei cattivato e affascinato.
cattiveria. s.f. • Azione cattiva [Z-21(140] Come rimanesse impietrita la povera Marcellina alla vista di quella cattiveria di fanciulle,
cattività. s.f. • Schiavitù, prigionia [Z-16(249)] avesse scagliato a bella posta la bomba-carta tra i piedi per eludere la cattività che li aspettava.
cattivo. agg. • Prigioniero, schiavo [Z-29(77.I)] ed involò quanto di valore era in quella casa, menando cattivi non pochi famigliari;
caustica. agg. • Aspra, mordace [Z-91(245 – Guida.212)] Antonina, questa sera voi siete più caustica del solito verso vostra sorella e me.
cauterizzare. verb. ● Distruggere tessuti viventi [Z-26(82.I)] né la qualità degli uomini nuovi bastano a cauterizzare e distruggere.
cavadenti. s.m. • Ambulante, girovago [Z-44(48.I)] e qualche pagliacciata di cavadenti improvvisata nelle piazze, non si sarebbe potuto indovinare che in Napoli ci fosse il carnevale.
cavafondo. s.m. • Luogo dove si lavora il legno per le navi [P-105(62)] Stabilitosi in Napoli, egli avea preso a lavorare su i cavafondi nelle acque di Castellammare.
cavalvante. s.m. • Calzone [TC e NdL-26(437.II)+ dee tenere sempre le mani nelle tasche de’cavalcanti.
cavalierato. s.m. • Grado iniziale di ordini cavallereschi [Z-23(D’Amico.140)] dove si conculcano le più sante leggi del cavalierato e della galanteria.
cavaliere. s.m. • Elemento dell’antica fortificazione [Z-1(17)] era a pie’ del monticello,a cavalier del quale giacea la casupola di Giorgio.
cavaliere. s.m. • A cavallo [TM-25(171)] Era l’ora in cui le streghe si recano a cavaliere delle mazze di granate alle maledette assemblee.
cavalier servente. s.m. • Bracciere, cavalier servente, quello al cui braccio si appoggiava la sposa nel primi giorni del matrimonio [Z-82(26 ‒ Guida. p.29)] il fratello prete dello sposo dovesse adempiere appo la sposa all’ufficio di cavalier servente e ciò per lo spazio di sei mesi dal dì delle nozze.
cavallona. agg. • Donna robusta [Z-88(79)] che già sono rimaste tanto scandalizzate dalla condotta di cotesta cavallona di vostra figlia.
cavamacchia. s.m. • Smacchiatore [DO-La Domenica («Escursione. Ne’ quartieri suburbani di Napoli. 13 gennaio 1867»)]: Sul fronte della bottega di un cavamacchie si leggeva semplicemente Qui si smacchia.
cavare. verb. ● Togliere [Z-37(37.I)] Ma la testolina del gorillo andava almanaccando il modo di cavarsi la curiosità.
cavatina. s.f. • Sorta d’aria corta della lirica [P-68(84)] Quella sera la prima donna era indisposta ed omise una cavatina, ch’era forse la più bella di tutto lo spartito.
cavaturacciolo. s.m. • Cavatappi [Z-83(191)] Via mo! bisognerà trarvelo di bocca col cavaturaccioli? – Prima bozza cap.XV
cavazione. s.f. • Azione da schermitore [Z-La Domenica («Cento di questi giorni»)] mentre vi difendete con una cavazione siete assalito a tergo;
cavea. s.f. • Gradinata per spettatori [Z-58(190)] La brigatuccia visitò da prima il teatro, discendendovi con l’aiuto delle fiaccole; ed osservò la cavea dove sedeano gli spettatori;
cavezza. s.f. • Finimento per la testa degli equini [Z-33(24.II)] La stalla di marmo la greppia d’avorio e la cavezza di perle onde quell’imperatore ornò il suo cavallo
cavicchia. s.f. • Chiavarda, grosso perno metallico [DO-35(189.I)] era un anello di ferro che batteva su una cavicchia dello stesso metallo.
cavriuolo. s.m. • capriolo [Z-25(102)] E snella e leggera come un cavriuolo, raccogliendo la lunga coda della sua veste di seta color perla, avviossi verso il boschetto,
cavurretto. s.m. • Tipo di sigaro [Z-97(41)] tirando l’anima da un mozzicone di cavurretto che gli avea già bruciato in parte i mustacchi rossicci.
cazune. s.m. • Calzoni (N2-32(75.I)] Femmine allummate i lumi levateve i gonnelle e mettiteve i cazune. – Pag.75.I
cecagnuolo. agg. • Miope, losco [N1-26(438.I)] È la banda di Angelantonio Rinaldi soprannominato il cecagnuolo, l’eroe della Macchia della Fajola.
cedrangolo. s.m. • Arancio amaro [Z-66(113 – Guida.98)] ed io non vorrei arrischiare la mia pelle; ché quando uno mette il capo su le fronde del cetrangolo non lo rialza più;
ceduo. agg. • Bosco che si taglia periodicamente [Z-15(113.VI)] Il taglio di un bosco ceduo a S.Paolo presso Nola.
cefalagia. s.f. • Cefalgia, cefalalgia, mal di testa [Z-58(190)] si assopiva talvolta di un sonno febbrile che potea dirsi piuttosto una cefelagia:
ceffo. s.m. • Grugno, muso [Z-39(15.II)] osservò levando il ceffo in aria il mandrillo.
celare.. verb. ● Nascondere, occultare [Z-32(27.II)] Avrebbe dato a credere alla fanciulla aver lui motivi di tener celato il proprio nome.
celata. s.f. • Parte dell’armatura che protegge il capo [Z-50(25.I)] due uomini d’arme, vestiti a bruno e con le celate che lor nascondevano il viso, si fermarono sospettosi e guardinghi allo sbocco del vico…
celeberrimo. agg. • Superlativo di celebre [Z-36(47.I)] divenuto un celeberrimo dottore in medicina,
celeremente. avv. ● Rapido, svelto [Z-32(57.I)] Aniello non disse motto intascò il denaro e trasse via celeremente.
celeste. s.m. ● Spirito che abita il cielo [Z-96(152 – Guida.130)] i paternostri e i gloriapatri recitati di là del telone non poteano arrivare fino a’ celesti.
celia. s.f. • Scherzo, specie verbale [Z-31(33.I)] se la cosa non fosse da prendere come una celia epigrammatica,
celiare. verb. ● Scherzare con parole (Z-92(56.I)] Il calzolaio credè dapprima che sua altezza celiasse;
cellaio. s.m. ● Cantina, dispensa [Z-21(231)] arrecasse una guastada da sei caraffe del più asciutto pizzicante che fosse in sebo nel cellaio.
cellecata. verb. ● Solleticata [SN-26(536.I)] veder morire fattiziamente nelle agonie delle convulsioni la donna cellecata.
cellecatoria. agg. • Prodotta dal solletico [DN-26(536.I)] per molto tempo l’atrice invenzione della mortte cellecatoria formò il subbietto delle conversazioni in Napoli
cellulare. s.m. ● Di carcere diviso in celle [P-40(119)] e come ebbi colto un conoscimento della prigione cellulare in cui era stata rinchiusa,
celone. s.f. • Coperta [P-96(73 – Guida.64)] il letticciuolo della pinzochera abbastanza pulito, ricoperto da celone e cortine di bianchi lini.
cembalo. s.m • Strumento a tasti [Z-96(13 – Guida.15)] Assai conosciuto è il cembalo o tamburino sonato dalle femminelle:
cenacolo. s.m • Stanza in cui si svolse l’ultima cena di Gesù, luogo di riunione di artisti e letterati [Z-28(49.II)] Alla sinistra è effigiata la Vergine Santissima nel cenacolo co’dodici apostoli.
cenciaiuolo. s.m. • Rivenditore di stracci [Z-54(2)] un gobbo che esercitava l’ufficio di cenciaiuolo nel quartiere, e che si chiamava per soprannome Fenucchiello.
cencio. s.m. ● Cosa di poco valore [Z-44(9.II)] La donna non è più per voi che un cencio
cencioso. agg. • Persone miserabili e lacera [Z-30(13.I)] fu visto muovere a piedi per la via della Marina seguito da una gran calca di cenciosi.
cenerentola. s.f. ● Persona a torto trascurata [Z-39(38.II)] Non voleva assolutamente che il forestiero vedesse la Cenerentola,
cenericcio. agg. ● Che ha un colore cenerino smorto [Z-6(53)] la sua faccia e di una pallidezza mista di cenericcio.
cenigia. s.f. • Ceniglia, cenere [Z-15(34.V] Una faccia scarna, livida, del colore della cenigia, si disegnava nell’ombra come sinistra apparizione.
ceniglia s.f. • ? Carbonigia, carbonella [TM-21(26)] Ora farò di ravvivare la ceniglia nel tegame che ci serve da caldano,
cennamella. s.f. • Strumento simile ad oboe [Z-80(115 ‒ D’Amico.104)] un sonatore di cennamella venuto da alquanti giorni in Napoli col suo compagno zampognaro per le novene della Madonna e del Natale.
cennamellaro. s.m. ● Suonatore di cennamella [TM-100(222 – Guida.176)] e il cennamellaro della Basilicata si rizzò in piedi dopo la fucilazione,
cennare. verb. ● Accennare [ Z-La Domenica («L’Albergo de’Poveri» 21 Luglio 1867)] pone in aperta luce i fatti che abbiamo cennati e le radicali riforme arrecate nell’ amministrazione
cenobio. s.m • Convento di monaci [Z-47(61.IV)] Ebbi vaghezza di visitare quel cenobio, dove mi sembrava impossibile che v’inerpicassero le capre e i cavriuoli.
cenobita. agg. • Chi fa vita ritirata, austera [Z-83(218)] E, dica pure quel che si voglia l’austera filosofia cenobita, un buon pranzo, quando è accompagnato da un buon appetito, è uno de’più positivi piaceri della vita.
censo. s.m. • Canone in denaro [Z-50(93.III)] I re di Napoli soleano pagare un censo al papa per antica consuetudine;
censore. s.m. • Critico abituale e severo [Z-38(77.III)] Stette alcun spazio di tempo Erodiade a riguardare il suo severo censore.
centauro. s.m. • Mostro mitologico [Z-35(167.I)] vi sono ghirlande di gramigna capelluta di veronica e di rosso centauro.
centellino. s.m. • A poco a poco [Z-49(92.II)] Quindi si riscendeva e si pigliava il caffè. Suora Giuditta ne sorbiva un centellino.
centerbe. s.f. ● Bevanda spiritosa a base di erbe [NdL-9(23.III)] mi darete il piacere di provare un poco della mia centerbe,
centina. s.f. • Ossatura di legno [Z-93(85 – Guida.82)] Come Tobia si appressò alle nere muraglie a cui si appoggiava la centina di quello antico arco di ponte,
centinare. verb. ● Armare o sostenere con centine [Z-96 ‒ Guida.7)] Di fianco alla fontana dell’Atlante si era eretto un palco centinato,
centuplo. agg. • Che è cento volte maggiore [Z-37(93.II)] E la sua fiducia nello astrologo italo-greco si accrebbe al centuplo.
centurione. s.m. • Comandante di una centuria [Z-35(77.I)] e dietro a questo Erculeo trierarco e Olarito centurione.
ceppo. s.m. • Grosso pezzo di legno da ardere, blocco di legno per immobilizzare i prigionieri, base della croce [Z-26(483.II)] grandi uomini di tutt’i paesi e di tutt’i secoli vissero poveri e perseguitati e morirono tra i ceppi e gli stenti.
cerasta. s.f. ● Rettile africano simile alla vipera [Z-66(Guida.211)] Ci ha un colore verdastro come quello della cerasta di cui ha tutto il veleno in cuore.
cerbero. s.m. • Custode, guardiano arcigno [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana» del 25 novemb. 1866)] Restava un ultimo portoncino al cui cerbero domandare del signor U…
cercina. s.f. • Involto di panno a forma di cerchio [Z-79(33)] esclamava la donnina menando il ferro da stiro su un cencio a cercine per non fare abbronzare la biancheria da stirare.
cerebro. s.m. • Cervello [Z-Il Sibilo («Un incontro» 1 Febbraio 1844)] prima influenza che ha avuto sulle laminette del mio cerebro l’aria parigina.
cereo. agg. • Pallido come la cera [Z-91(Guida.243)] parve che un raggio di celeste consolazione rischiarasse il suo cereo viso.
cerfoglio. s.m. • Pianta aromatica [Z-30(58.I)] da pini di mezzana statura e da certe erbacce di sinistri colori, specie di pastricciani o cerfogli selvaggi.
cerino. s.m. • Fiammifero con lo stelo intriso di cera [Z-26(124.II)] avrebbe veduto agghiacciarsi tutto quanto l’universo creato da Dio senza voler mettere fuora un cerino fiammifero;
cernecchio. s.m. • Ciocca di capelli posticci [Z-85(33)] e del modo di comporre acconciamente i capelli a ricciolini ed a cernecchi,
cernere. verb ● Discernere, scegliere [Z-26(581.I)] Tutti sono galantuomini e a cernere trovi il loglio e l’ortica.
cerogene. s.f. • Sorta di cera stearica [P-92(35 – Guida.33)] tratto un cerino dalla scatoletta che ne aveva in saccoccia lo accese e con questo accese un cerogeno.
cerretaneria. s.f. • Ciarlataneria, azione discorso da ciarlatano [AC-23(105.II – D’Amico.174)] te di cui la frode e la cerretaneria si valgono come vento pe’loro palloni.
cerretanismo. s.m. • Atteggiamento da ciarlatani [AC-26(493.II)] il vero merito scompagnato dal cerretanismo dal favoritismo dalla cabala e da altre simili soccorsali,
cerretano .agg. • Impostore, ciarlatano [Z-26(483.II)] Gli istrioni, i cerretani, i funamboli, i vinaiuoli, i bettolieri, i musici e le meretrici fanno buoni affari, come dicono i trafficanti e i parrucchieri di Francia.
cerro. s.m. • Legno di quercia [Z-22(13)] così Lorenzo avea fatto porre due o tre cerri nel cammino per mantenere vie più calda la stanza,
certame. s.m. • Duello, contesa [Z-5(209.I)] Egli possedeva que’pregi che gli assicuravano piena vittoria in quel certame di opposti,
ceruleo. agg. • Di colore azzurro chiaro [Z-21(254)] agli uomini privilegiati dal sangue ceruleo dalla cravatte bianche
cerusico. s.m. • Chirurgo da poco [Z-92(107 – Guida.94)] medico cerusico militare inviato per assistere da parte del conte di Villamare alla cavalleresca tenzone.
cervelloticheria. s.f. • Idea, trovata cervellotica [DO-26(333.I)] mi sbizzarrii in mille cervelloticherie che ora non saprei ridire,
cervice. s.f. • Parte posteriore [Z-3(78.I)] il precipizio di Scutolo, che spinge dal lido alle nubi la gigantesca sua cervice;
cerviero. agg. • Con occhio acuto [Z-6(61)] e mugolava nella stesa guisa che fa il lupo quando ha il sospetto de’cani cervieri.
cervogia. s.f. • Specie di birra [Z-54(50)] a divorare bistecche, ostriche e tartufi, e tracannare ricolmi bicchieri di cervogia, coll’immancabile avana tra le labbra,
cervone. agg. • Colori degli occhi caratterizzato da sfumature gialle e marroni [W-77(12)] Avea capelli ricciuti e neri, baffi e pizzo, occhi cervoni e lucenti estremamente movibili
cesa. s.f. • Muso, viso (?) [TM–55(12)] E la contessa fece una cesa lunga lunga.
cesare. s.m. • Imperatore, sovrano [Z-35(174.I)] Ella potrebbe riferire a Cesare le tue audaci parole e tu ne andresti a morte straziante.
cesareo. agg. • Dell’imperatore, imperiale [Z-La Domenica («Le lettere in Napoli. 21 Luglio 1867»)] ma non possiamo perdonar loro i leziosi incurvamenti a’loro cesarei padroni.
cespite. s.m. • Fonte di guadagno [Z-81(121 – Guida.110)] ma sembrava che questo non fosse più l’unico cespite dei suoi guadagni,
cesso. s.m. • Gabinetto, latrina [Z-40(114)] io ti torrò di questa cameretta, e ti chiuderò nel cesso, dove nessuno potrà mai udirti,
cesso della camuscia. s.m. • Camera degli interrogatori [TC e NdL-93(Guida.44)] ed entrare nel cesso della camuscia per essere interrogato dal curioso.
ceuza. s.f. • Male venereo [N1-73(49)] E chesta ceuza è capace di far ridere la gente? esclamò sua maestà siciliana, volgendo la parola a’ministri che aveva addietro,
chaleco. s.m. ● Sottoveste [TS-96(7 ‒ Guida.10)] brandelli di stoffa arlecchina che simulavano un chaleco, sottoveste o corpetto alla spagnuola.
charistia. s.f. • Festività romana antica [NdL-34(11)] I conviti che ella dava nella festa della Charistia vinceano in fasto
chasse. s.f. • Abito, tenuta da caccia [GO-83(42)] e non hai visto che ci hai un bottone di meno alla chasse e… – Prima bozza cap.IV
checchè. pron.ind. ● Qualunque cosa [Z-25 (143)] Checchè sia il capriccio che gli venga nel capo tu l’appagherai senza badare a risparmio.
checchessia. pron.ind. ● Qualsiasi cosa, qualunque cosa [Z-18(D’Amico. 142)] inveire contro il destino o la sorte o checchessia.
cherico. s.m. ● Intellettuale, uomo di cultura [Z-27(15.II)] già chèrico dell’ordine degli Scolopii,
chermisi. s.m. • Cremisi, rosso acceso [Z-34(203)]le cui sponde eran fregiate di drappi di seta color giallo e chermisi, secondo lo stemma della città.
cherubino. s.m. ● Persona di delicata bellezza [Z-29(73.III)] Zenobia aveva un cuore di cherubino.
cherubo. s.m. ● Cherubino, persona di delivata bellezza [Z-38(101.III)] le affocate aure della sala contendano il piacere di baciare que’capelli da cherubo.
chetamente. avv. • In silenzio, senza rumore [Z-44(44.III)] Volsero le cose abbastanza chetamente in quella casa
chetichella. s.f. ● Di nascosto, furtivamente [Z-83(247)] si dicea che esercitassero alla chetichella la piccola industria di prestare cinque lire per averne sei il domani! – Prima bozza cap.XVIII
chetina. agg. • Che non fa rumore [P-50(27.IV)] Che vostra maestà dorma tranquillo. I ribelli partiranno alla chetina non si farà romore.
cheto. agg. • Silenzioso, quieto [Z-22(92)] tra il cheto scroscio delle acque delle fonti pareati sentire i replicati baci dei due amanti.
chiacchiera. s.f. • Processo [TC-93(121 – Guida.113)] se tu abbi sconcertato qualche cosa intorno a Testa di spiga ed alla chiacchera del curioso.
chiacchieressa. s.f. • Lingua [N1-96(94 – Guida.82)] Dove sta lu core ci ha da stare la chiaccheressa, e dov’è la chiaccheressa ci ha da stare lu core.
chiacchierio. s.m. ● Chiacchierare prolungato, cicaleccio [Z-83(221)] Lo so lo so rispose Gerardo a cui quel soverchio chiacchierio cominciava a fastidire – Prima bozza cap.XVII
chiachiello. s.m. • Uomo di poco animo [N1-96(27 – Guida.27)] Sbùzzalo sbùzzalo Ciccì quel chiachiello di Totonno.
chicchessia. pr. ind. • Chiunque, qualunque [Z-26(420.II)] Noi non avemmo giammai la flemma o condiscendenza di aspettare chicchessia più di dieci minuti.
chiamolla. verb ● La chiamò [TM-28(56.II)] come dicemmo era al Seggio di Porto e un uomo chiamolla a nome.
chiamossi. verb ● Si chiamò [TM-26(601.I)] Così chiamossi l’indebita appropriazione degli uomini,
chiappare. verb ● Acchiappare, carpire, rubare [Z-14(19.II)] chiappandoli per la gola e gittandoli nelle bolge del suo inferno.
chiappola. s.f. • Bagattella, inezia [Z-La Domenica (14 luglio 1867)] Un medico è un uomo che si paga per fargli raccontare chiappole nella camera dell’ammalato,
chiarissimo. agg. ●Superlativo di illustre, insigne [Z-40(59)] Ossequiamo con ogni riguardo il chiarissimo signor Francesco Mastriani;
chiaroscuro. s.m. ● Alternanza di luci e di ombre [Z-28(48.II)] benché di lui lodatissima è una nostra Donan in chiaroscuro nella chiesa di Santa Chiara.
chiaroveggenza. s.f. • Capacità di prevedere il futuro [Z-31(20.I)] come se dieci minuti bastassero alla vostra precarissima chiaroveggenza
chiasso. s.m. ● Viuzza stretta, postribolo [Z-96(Guida.162)] si teneano paghi di qualificare chiasso la caserella di donna Graziella.
chiassolino. s.m. • Diminutivo di strada stretta, meno che vicolo [P-La Domenica («Cronaca della settimana. 27 Ottobre 1867»)] Cecco era caro a tutto il chiassolino ov’era la bottega d’Andrea;
chiassuolo. s.m. • Strada stretta, meno che vicolo [P-3(5)] in quella rete insomma di popolati chiassuoli antichi, onde compongosi i quartieri del Mercato, del Pendino e del Mandracchio,
chiausso. s.m. • Specie d’usciere [P-21(356)] Ne abbiamo cinque del mese, e corre la terza mesata, disse con la sua voce nasale il chiausso della proprietà.
chiavare. verb ● Serrare, chiudere a chiave [Z-21(82)] Quando la Morta usciva per sue faccende chiavava la portella,
chiave. s.f. • Gherone triangolare che s’allarga verso l’anche e verso il seno [P-26(134)] Come la povera fanciulla si sentisse impacciata tra le chiavi e li spallacci del busto
chiave mascolina. s.f. • Rimedio popolare contro le convulsioni [N1-79(4)] Portate una chiave mascolina – disse la Sì-Gaetana ch’era venuta fuori in istrada – la scema ha il mal di luna.
chiavonesca. agg. ● Azione da briganti, derivata dal brigante Luigi Alonzi detto Chiavone [GO – La Domenica («Cronaca della settimana del 18 novembre 1867» Non sembrava che gli alunni della scuola chiavonesca volessero sentir ragioni.
chiazziere. s.m. • Basso agente dell’appalto del grascio [N1-96(24 – Guida.24)] il consesso che avea scelto la spigaiola a danzare la tarantella al cospetto della regina era stato composto appunto di questi otto chiazzieri.
chicca. s.f. • Confetto, caramella [Z-108(18)] Le mensole sono gremite di candelabri, scatolette di chicche e di diavoletti, tutto indorato,
chicchera. s.f. • Piccola tazza [Z-66(49 – Guida.45)] un tondo con quattro chicchere sopra,
chicchessia. pron. ind. ● Chiunque, qualunque [Z-37(99.I)] e non era più permesso l’accesso al castello a chicchessia.
chiegga. verb ● Chieda [TM-92(69 – Guida.63)] le disse con acento supplichevole come un fanciullo che chiegga una grazia.
chieppa. s.f. • Persona sciocca e balorda [Z-21(141)] la vorremo conciare per forma che le passi una volta per sempre la voglia di venirsene a fare la piccola chieppina.
chierca. s.f. • Chierica, inizio di calvizie [Z-34(195)] Oh arcibestia che sono salvando il battesimo e la chierca!
chiercuto. s.m. • Prete, frate [Z-82(22 – Guida.26))] in tempi non molto da noi discosti massime nelle province il numero dei chiercuti.
chierico. s.m. • Sacerdote [Z-27(136.II)] Ogni complice a qualunque ceto fosse appartenuto secolare o chierico,
chiesastico. agg. ● Di chiesa [Z-34(36)] consacrare un figliuolo al canto chiesastico era uno accaparrarsi il paradiso.
chiesuola. s.f. • Diminutivo di chiesa [Z-30(29.II)] su cui sorge un modesta chiesuola intitolata a Santa Maria del Pianto.
chifello. s.m. • Panino a mezza luna [P-81(254 – Guida.224)] ordinò che si recasse la cioccolata co’chifelli e co’tortellini inzuccherati.
chignon. s.m. • Crocchia di capelli raccolti e variamente annodati sul capo [Z-La Domenica («Cronaca della settimana. 30 dicembre 1866» )] I chignons pigliano proporzioni così spropositate che sono venuti in sospetto.
chilificazione. s.m. • Trasformazione degli alimenti in chilo [Z-21(69.II – D’Amico)] gioconda serenità che induce una piacevole e tranquilla chilificazione,
chilo. s.m. • Fluido lattiginoso della digestione [Z-26(452.II)] Pel volgo napolitano ed anco pe’signori ogni solennità di qualunque specie si riduce in chilo.
chimenea. s.f. ● Camino [term. spag.-29(62.I)] accosto alla dorata chimenea in cui crepitavano fiammeggianti ceppi.
chimera. s.f. • Sogno vano, illusione [Z-29(43.III)] corre dietro alle chimere o si bene anche alle donne,
chimerica. agg. ● Fantastica, illusoria [Z-34(228)] E quanto di queste chimeriche illusioni dovessero essere trafitti i cuori amorosi
chimo. s.m. • Alimento nello stomaco durante la digestione [Z-23(83)] pregno di tutte le esalazioni del suo chimo.
china. s.f. ●Terreno scosceso, pendio [Z-30(102.II)] di notte tempo attraverso i greppi e le chine della Masseria.
china-china. s.f. ● Chinachina, sostanza medicamentosa [Z-34(14)] che a stempiarle ci vuole poscia una buona dose di china-china.
chinaceo. s.m. • Da chinachina, sostanza medicinale (?) [TM-31(22.I)] i chinacei da voi prescritti, se altrove forse hanno prodotto buoni effetti, qui invece non farebbero che affrettare la catastrofe.
chinè. s.m. • tessuto screziato, marezzato [Z-La Domenica («Fisiologia dell’Innamorato». 8 settembre 1867)] Una beltà con una veste rosa di lanetta chinè e con un cappellino bianco alla Pamela
chinossi. verb. • Si chinò [TM-31(53.III)] scostò i guanciali e chinossi a guardare dal foro della toppa;
chioccia. s.f. ● Vecchia malandata [F-12(155)] Infame chioccia da prostibolo sclamò il vecchio;
chiocciare. verb. • Emettere un verso rauco e stridulo [Z-83(63)] di che la zitellona si tenne offesa e cominciò altamente a chiocciare: – Prima bozza cap.VI
chiocciola. s.f. ● Mollusco commestibile [Z-6(42)] bolliva chiocciole, vendea semi secchi di poponi, ceci e nocciuolo infornate;
chiocciolino. s.m. • Il rannicchiarsi [P-86(398 ‒ Guida.335)] e purché il vostro soggiorno qui non si abbia a protrarre di là di qualche giorno, ci faremo qui alla meglio un chiocciolino.
chiodo. s.m. • Soldo [Z-82(363 ‒ Guida. p.316)] da mastro Peppe, il sarto, per portargli il mio lavoro e farmi dare i chiodi.
chioma. s.f. ● Capigliatura lunga e folta [Z-44(60.II)] le sue lunghe e belle chiome le cadeano discinte su gli omeri.
chiosa. s.f. • Commento critico [Z-83(124)] non avrebbero mancato di leggere in segreto il canto proibito, e ci avrebbero fatto anzi le loro chiose e comenti.
chiosare. verb. • Commentare [Z-50(13.I)] Questo fatto si era sparso in un baleno per tutta la città; ed era stato in mille guise commentato e chiosato.
chiostra. s.f. • Chiostro, luogo chiuso e recintato [Z-100(5 – Guida.8)] una finestra dischiusa che rispondea su una chiostra forniva un grammo d’ossigeno a’respiranti.
chiotto. agg. ● Quiete, prudente [Z-26(440.I)] Poscia ne andarono chiotti al molino a ritrovare Onesimo;
chiozzo. s.m. • Ghiozzo, uomo stupido [Z-49(43.II)] Le madri in generale pescano questi ghiozzi per le loro figliuole;
chirota. s.m. • Rettili con testa lunga [P-102(2)] que’tenebrosi recessi, covi di lupi o di lugubri e sinistri chiroti;
chirottero. s.m. • Mammifero alato [Z-31(116.I)] Chirottero dell’umana creazione, non gli era permesso di volare nelle cerulee regioni dove il sole dell’amore diffonde i suoi raggi divini.
chito. verb. • Chino, chinato, piegato [Z-28(94.I)] Maria avea chito il capo sì che la faccia era tutta dileguata in sul seno.
chiurlo. s.m. • Uccello marino [Z-88(118)] Il chiurlo del mare faceva udire sotto il balcone di quella stanza il suo stridulo canto;
cià. s.f. • Bevanda come il tè [P-12(14)] che non sapea vivere in altro elemento fuora del rumore dei bicchieri e della fragranza del cià.
ciaccherino. agg. ● Diminutivo di birbante, figuro [Z-26(101.I)] dominava tutta quell’onda si scalzi e cenciosi ciaccherini,
ciacco. s.m • Porco [Z-9(99.II)] Tu sei uno stupido ciacco! sclamò la donna infuriata dando una spalmata sul tavolo che si avea dinanzi.
cialda. s.f. ● Involucro di ostia, coccarda [Z-40(92)] più valore del corpo di Gesù nella cialda eucaristica.
ciambellotto. s.m. ● Cammellotto, tessuto di pelo di capra o di cammello [Z-1(161)] e la veste di questo falso profeta; di ciambellotto bianco, tessuto di pelo di capra,
ciamberlano. s.m. ● Ufficiale di corte [Z-25(88)]) Arrogi che il vecchio ciamberlano amava il suo unico figliuolo
ciancia. s.f. • Chiacchiera, ciarla [Z-28(98.II)] sentendosi l’animo tutto sossopra avesse prestato ascolto alle ciance della fante.
cianciafruscola. s.f. • Inezia di poco conto [Z-83(431)] e non sapea dire che due cianciafruscole alla signora e alle signorine.
cianciare. verb. •Chiacchierare, ciarlare [Z-29(17.II)] dov’erano a cianciare parecchi domestici in gran livrea.
cianciatore. s.m. ● Chiacchierone [Z-9(115.III)] e i cianciatori da salotti, gli eleganti calunniatori
cianciosa. agg. ● Vezzosa, leggiadra [Z-15(92.V.III)] Le vesti! oh questa è cianciosa davvero!
ciandella. s.f. • Pettegola [N1-23(38.II – D’Amico125)] la superba Penelope e l’altera Lucrezia non sono a petto vostro che due equivoche ciandelle,
cianghellino. s.m. ● Persona di cattivi e disonesti costumi [AC-26(640.I)] Sozze ciarpe coperte di pillacchere ricoprivano le nudità di que’cianghellini.
ciannamellaro. s.m. ● Suonatore di cennamella [TM-100(222 – Guida.176)] e il ciannamellaro della Basilicata sii rizzò in piedi dopo la fucilazione,
cianito. agg. ● Colore tendente al blu[W-14(27.V)] Nel mezzo di quegli azzurri cianiti vedeasi una apertura,
cianosi. s.f. • Colorazione bluastra della cute [Z-80(237 ‒ D’Amico.199)] e quello sfiguramento che la cianosi arreca agli umani sembianti:
ciantella. s.f. ● Ciabatta, donna volgare [Z-81(251 – Guida.222)] tutto faccio perché ti voglio bene, ma non per questa ciantella, che il diavolo porti via.
ciaramellare. verb. • Parlare per trarre in inganno [Z-28(104.I)] da che egli la vantaggiava d’assai in merito di caramellare,
ciaramellata. s.f. • Parlata per trarre in inganno [Z-21(221): bisogna essere un allocco de’più inetti per credere a queste ciaramellate.
ciarlataneria. s.f. ● Caratteristica di chi è ciarlatano [Z-18(D’Amico. 114)] non fosse altra che una ciarlataneria bella e buona,
ciarlatanesco. agg. ● Proprio del ciarlatano [ Z-La Domenica («Un disinganno» 16 Giugno 1867)] Noi paragoniamo questo motto agli annunzi ciarlataneschi che covrono le quarte pagine dei gornali.
ciarlatanismo. s.m. • Il fare da ciarlatano [P-18(90.II)] a’cappelli semoventi e ad altre cotali equivoche manifestazioni, in cui il ciarlatanismo entrava per nove decimi.
ciarlatano. s.m. ● Imbroglione, saltimbanco [Z-18 (D’Amico. 116)] debb’essere un famoso ciarlatano impostore.
ciarliero. agg. ● Chiacchierone [Z(79.II)] Di’su ciarliero del diavolo esclamò Federigo,
ciarpa. s.f. • Specie di cravatta [P-68(121)] Anna Shillon, la celebre modista di Parigi, aveva inventato le vesti e le ciarpe alla Lucia
ciborio. s.m. • Tabernacolo per ostie [Z-83(364)] Andate un poco a farvi i fatti vostri! È proprio il diavolo che ci ficca il ciborio!
cibucco. s.m. ● Pipa [TM-1(162)] si raccolgono sdraiati intorno alle vasche di tabacco, applicandovi le punte dei loro eterni cibucchi,
cicalamento. s.m. ● Lungo discorso frivolo [Z-25(111)] spiacevole per entrambi e che non sia da appicco ai cicalamenti del mondo
cicalare. verb. • Chiacchierare, blaterare [Z-83(307)] avea per altro il difetto, che hanno quasi tutte le portinaie, di cicalare senza proposito e soventemente senza costrutto.
cicalata. s.f. • Discorso lungo, frivolo e inutile [Z-34(147)] disse tosto il medico per troncare di trincio la cicalata della donna.
cicaleccio. s.m ● Chiacchiericcio di più persone [Z-1(74)] E dopo due ore di cicaleccio da far benir le convulsioni
cicero. s.m. • Riga tipografica [Z-77(43 ‒ Guida.44)] pagando 12 grani per ogni cento righe di filosofia ed un carlino per cento righe di cicero.
cicerovacchio. s.m. • Tribuno popolare incline ad atteggiamenti populistici e demagogici (da Angelo Brunetti detto Ciceruacchio [DO-49(173.III)] Si mandi pel sagrestano; altrimenti, le apriremo a cannonate – rispose un cicerovacchio di quella turba.
cicisbeare. verb. • Comportarsi da vagheggino [Z-75(253 – Guida.212)] balestrando gli occhi a dritta e a manca su tutt’i balconi per cicisbeare con le ragazze del paese.
cicisbeo. s.m. • Damerino, vagheggino [Z-83(255)] Che cosa dunque la bella Teresina, adorata e incensata da cento cicisbei, avea a fare di quel pezzo di stucco, buono soltanto per scarabocchiare una ricetta?
cifrone. s.m. • Cefrone, striscia che i militari hanno al braccio per indicare anzianità di servizio [GO-26(662.I)] servitori coi cifroni alla livrea;
cigaretta. s.f. ● Sigaretta [TM-36(68.I)] e fumava con in spensieratezza una cigaretta di carta.
ciglione. s.m. • Orlo d’un precipizio [Z-29(22.II)] CarloV amava gli eremitaggi, le solitudini, le cupe valli e i tetri ciglioni dei monti.
cignale. s.m. ● Cinghiale [Z-8(130)] per cui l’olezzo del cignale alla sua mensa già compensava
cignere. verb. • Cingere, circondare [Z-32(61.II)] La cigneremo assai bella al muratore…
cilestre. agg. ● Celeste [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 7 Aprile 1867»)] non credere alla purezza del sangue cilestre che scorre nelle sue vene,
cilestrino. agg. ● Celeste pallido [Z-92(22 – Guida.22)] i suoi begli occhi cilestrini grandi e loquaci s’inumidivano al racconto di ogni sventura,
cilizio. s.m. • Cilicio, panno ruvido e grossolano, cintura molto ruvida [Z-38(14.I)] non ha altro vestimento addosso che una specie di cilizio di peli di cammello fermato a mezzo il corpo da una cintura di cuoio.
ciloma. s.m. • Sciloma, ragionamento lungo e vacuo [P-32(62.II)] Questo ciloma del barone andò perduto chè il giovine aveva l’animo tutto sossopra
cimbelasia. s.f. • Forse è l’attuale Tasmania [TM-34(31)] Napoli non era certamente la Terra di Diemen o una regione della selvaggia Cimbelasi.
cimbottolare. verb. • Capitombolare [Z-79(4)] qualche cosa era giacente a terra a pie’della scaletta di legno, per che poco mancò non vi cimbottolassero su,
cimentare. verb. • Provocare, sfidare [Z-83(279)] Oh io non voglio che tu abbi a cimentarti con la gente cattiva figliuol mio. – disse il signor Onofrio. Prima bozza cap.XXI
cimento. s.m ● verifica, prova [Z-12(67)] Arduo e spaventevole era il cimento;
cimosa. s.f. • Bordura laterale di stoffa [Z-38(72.I)] purnondimeno ci era sempre, per così dire, un po’di cimosa da tagliare, sendo cosa dalla esperienza comprovatissima che chiunque amministra il denaro altrui rade anche sul guscio dell’uovo, e non ci è verso che le mani restano pulite.
cinabro. s.m. • Color rosso brillante [Z-79(97)] Vittorina sorrise, e il suo bel volto si colorò di finissima tinta cinabro.
cincinno. s.m. • Ricciolo [Z-46(96,III)] e quei capelli a cincinni!
cincischiare. verb. • Tagliuzzare in modo irregolare [Z-61(145)] che avea schiaffeggiato il marito la prima notte del matrimonio e che gli avea cincischiata a sangue la faccia,
cincorenza. s.f. • Forcone. Intendi qui la mano [NdL e N1-44(73.IV)] Andate a chiudervi in cucina, la femmina, e non ne uscite, se non volete che io vi mollifichi la faccia con la mia cincorenza.
cinedo. s.m. • Giovane effeminato [Z-50(69.IV)] due cinedi vestiti anche alla foggia pompeiana cantavano su que’motivi musicali alcune canzone napolitane e catalane,
cinereo. agg. • Grigio come la cenere [Z-21(235)] Che cosa vi mena da me bel giovinotto chiese il bipede in berretto cinereo.
cingallegra. s.f. • Uccellino [Z-58(135)] e qualche cingallegra di ritorno al suo nido faceva udire un grido di allegrezza.
cingolo. s.m. • Cordiglio di prete [Z-102(42)] le vesti per la celebrazione della messa come l’amitto, il camice, il cingolo, la pianeta e gli altri paramenti.
cinguettare. verb. • Chiacchierare di futili motivi [Z-36(77.I)] il francese la lingua appunto che ogni buon italiano dovrebbesi vergognare di cinguettare,
ciniglia. s.f. • Tessuto filato [Z-71(91)] Le donnine un poco più agiate si facevano comporre la chioma in una reticella di seta o di ciniglia.
cinismo. s.m ● Modo di comportarsi con indifferenza e disprezzo [Z-44(55.II)] Quella donna era di un cinismo spaventevole.
cinnamomo. s.m. • Pianta come la cannella [Z-38(12.I)] dalle incorruttibili rose di Gerico, dal cinnamomo che spande il più soave degli odori, dalla mirra, primo incenso del creato.
cinque. s.m. • Dita [TC-26(50.I)] Ne ho ammaccati e rigonfi i cinque disse poi –
cinquina. s.f. • Forma di pagamento [Z-86(97 – Guida.87)] e mettea nelle mani di lei una cinquina o una pubblica;
ciocca. s.f. • Ciuffo di fiori o di frutta [Z-40(60)] dove pompeggiava eziandio una ciocca di odorosissimi fiori,
ciocco. s.m. • Uomo balordo, stupido [Z-16(139)] Mi troverei come un ciocco e farei più maroni che non darei di passi.
cioccolatte.s.m. • Prodotto alimentare [Z-83(136)] Feci in modo che il ritratto della cara defunta gli si porgesse alla vista nel momento di sorbire il cioccolatte. – Prima bozza cap.XI
ciompelleria. s.f. • Cosa fatta da ciompo, grullo [Z-15(62.X)] Ma ci dicono quelli che prestano fede a queste ciompellerie, che egli è Dio,
ciomperia. s.f. • Atti o maniere da ciompo [NT-16(451)] egli non lasciava le sue male pratiche le sue ciomperie e le campagne col lupomannaro,
ciompo. s.m. • Individuo di umile condizione, grullo [Z-71(25)] Presi tra loro questi accordi i due ciompi, Pasquale chiamò Chiapparello per il conto;
cioncare. verb. • Sbevazzare, trincare [Z-84(88)] cioncò per conto suo due buoni fiaschi dello arzente di recente svinatura.
cioncola. agg. • Sporche, sudicie [P-106(132)] quelle aggraziate parole che essa attingea dalle trecche e dalle cioncole della strada.
ciondolare. verb. • Perdere tempo [Z-92(39 – Guida.36)] il gobbetto ciondolava per quella stanza, senza sapere dove mettere le mani per rassettare gli arnesucci, conformemente usava ogni giorno.
ciondolo. s.m. • Piccolo oggetto ornamentale in oro o argento [Z-44(94.I)] Mettete le croci i ciondoli e le commende di un crivello e vagliate bene.
cionno. agg. • Sciatto, dappoco [P-32(65.II)] Dunque all’opera Arlecchino non farmi il cionno fammi ridere.
cionnondimeno. cong. ● Cionondimeno, ciononostante [Z-1(3)] cionnondimeno vedo la necessità di dire quattro parole di passaporto a questo mio libro,
cionullamanco. s.m. • Tuttavia [TM-68(17)] Cionullamanco, poca premura potrebbero prendere i lettori a’casi della tempestosa mia vita,
cioppa. s.f. • Lunga veste a forma di gonnella [Z-6(71)] e un brivido gli correva sotto le coppe siffattamente che il fuoco del braciere gli ardeva le carni…
cipai. s.m. • Fanteria d’indiani che gli europei formano in India [P-11(32)] come i cipai delle Indie, osservò don Filomeno.
cipiglio. s.m. • Espressione adirata, torva, arrogante [Z-38(58.III)] e che non sa guardarti altrimenti che con fiero cipiglio?
ciprigna. s.f. • Afrodite [Z-66(13 – Guida.15)] Que’diafani veli indiscreti che lasciano trottare la imaginazione ne’campi della dea ciprigna;
circoncisione. s.f. • Intervento chirurgico per scoprire il glande [Z-38(19.I)] il pargoletto dove a essere circonciso l’ottavo giorno dalla sua nascita.
circospezione. s.f. • Cautela, prudenza [Z-93(Guida.235)] E con molta circospezione procedendo sotto i muri,
circostanza. s.f. • Prossimità, vicinanza [Z-23(D’Amico.128)] Abbiamo in queste circostanze alcune nostre proprietà
cirro. s.m. • Ricciolo [Z-26(516.I)] il ravviso a bianchi cirri de’capelli alla magrezza del viso alla serenità dello aspetto.
cischero. s.m • Chi ci vede poco, losco [P-49(63.II)] e non era brutta, avvegnaché fosse pallida assai e un po’cischera, onde le era forza il ravvicinare le palpebre per ben raffigurare gli oggetti.
ciscranna. s.f. • Seggiola con o senza braccioli [Z-76(201)] Il conte si alzò dalla sua ciscranna di pittore; e disse secco secco:
cispa. s.f. • Prodotto viscoso di esecrezione dell’occhio [Z-21(25.I)] dalla faccia squallida dagli occhi perduti tra immonde cispe…
cisposo. agg. • Pieno di cispa, prodotto viscoso degli occhi [Z-21(120)] e avvicinò gli occhi cisposi su la faccia della bimba.
citaredo. s.m. • Citareto, cantore che accompagnava il suo canto col suono di una cetra [Z-35(35.II)] i due buffoni Vatinio e Menecrate e Trepno il citaredo.
citarista. s.m. • Suonatore di cetra [Z-35(14.I)] Era il tempo in cui gl’istrioni d’ogni sorta, i citaristi, i cantatori, i mimi ed altra gente di questa qualità venivano su in fortuna,
cittadina. s.f. • Carrozza da nolo [Z-79(23)] ogni giorno prima di uscire per mettere in ordine la sua cittadina e rigovernare il suo pagliuzza.
ciuccio. s.m. • Asino, ciuco [Z-83(234)] Se non vuoi sentire tappati coteste orecchie di ciuccio! – Prima bozza cap.XVIII
ciuffare. verb. • Acciuffare [Z-21(171)] La polizia ti ciufferebbe senz’altro e stanotte tu dormiresti in qualche Commessariato,
ciurma. s.f. • Insieme dei rematori di una galea [Z-35(223.I)] Alloggiò Paolo con Valerio con altri della ciurma in casa del governatore dell’isola,
ciurmatore. s.m. • Ciarlatano, impostore [F-83(181)] Imperciocché di questi gonfi ciurmatori che il volgo ha in conto di primarii non ho fiducia veruna;
ciurmeria. s.f. • Inganno, raggiro [Z-16(151)] con balorda ciurmeria di uccellarci in un perfido agguato.
ciuschero. s.m. • Brillo [P-71(11)] che, se tu non fossi ciuschero o cotto addirittura, non verresti ad insultare la miseria.
civaia. s.f. • Legume secco [Z-102(196)] non avendo altro da offrir loro a dimostrazione di gradimento per quella visita che le avevano fatta, li presentò erbaggi e civaie del suo orto.
civanza. s.f. • Civanzo, risparmio, guadagno [Z-26(528.I)] Questa civanza di mille ducati chi sa che non abbia a guadagnarmela io?
civanzare. verb. • Trarre profitto da qualcosa [Z-26(518.I)] Noi altri non possiamo altramenti civanzarci che facendo qua e colà qualche botta…
civetta. agg.● Donna frivola [Z-83(73)] Dicemmo altrove che: Ci è la civetta di spirito e la civetta senza spirito: – Prima bozza cap.VII
civettare. verb. • Cercare di accattivare qualcuno [Z-36(79.I)] intento com’era a corteggiare le impudiche che gli civettavano attorno.
civetteria. s.f. • Modo lezioso e accattivante di comportarsi [Z-83(48)] è il più chiaro indizio di leggerezza, di voltabilità, di civetteria – Prima bozza cap.V
civettuola. agg.● Che manifesta civetteria [Z-83(146)] a ragionare della passione che il fratello avea conceputa per quella civettuola – Prima bozza cap.XII
clamide. s.m. • Corto mantello, manto [Z-38(173.IV)] gli misero addosso un clamide del colore del cocco a foggia di mantello regale.
clangore. s.m. • Strepito [Z-6(142)] il clangore delle trombe che non aveano cessato di far udire le loro voci stridenti.
claque. s.f. • Gruppo di spettatori che applaudono a comando [Z-35(36.II)] erano ordinati a formare quello che a’dì nostri con vocabolo di Francia dicesi la claque,
claustrale. agg. • Del chiostro [Z-92(37.I)] Dopo un anno Carlo V. vestiva la lana claustrale.
claustro. s.m. • Chiostro [Z-66(13 – Guida.15)] pigliatemi la dama più scollacciata ad una festa da ballo e, pel converso, la vergine più pudica de’sacri claustri;
clausura. s.f. • Isolamento, solitudine [Z-39(75.II)] condannando alla clausura una giovanetta,
clavicario. s.m. • Fabbro, fabbricante di chievi [GO-35(118.I)] Alla lotta avea scavezzato il clavicario Dione il siculo,
clavicola. s.f. • Osso a forma di esse (fig.) [Z-30(39.II)] Chi le avesse tenuto dietro cogli occhi avrebbela seguita insino ad una clavicola del monte,
clericale. agg.● Del clero, del complesso dell’ordine sacerdotale [Z-18 D’Amico. 98)] Il capitale è per sua natura pauroso retrivo assolutista e clericale.
clinchè. s.m. • Clinchetto, lume [TM–75(18 – Guida.19)] alla luce di un clinchetto che pigliava più vivezza da una stella di latta alla quale il clinché era sospeso, e sul quale si rifrangeva.
clivo. s.m. • Piccolo colle, pendio [Z-1(112)] i ciceroni li guidavano su per lo clivo che sta tra il Fosso Grande ed il Rivo di Quaglia,
cloaca. s.f. • Grande fogna [Z-40(81)] la cloaca del cuore gli sbolliva sul viso.
clorosi. s.f. • Forma di anemia [Z-22(248)] di gastro-enterite o di sclorosi o di discresia umorale o di altro somigliante malore,
clorotica. agg.● Affetta da clorosi, particolare anemia [Z-92(192 – Guida.168)] Vedetele pallide smunte clorotiche etiche o matte.
clubo. s.m. • Club, circolo [TM-La Domenica («Cronaca della Settimana. 10 febbraio 1867»)] Vi sono in Napoli cinque Clubi di cui ognuno ha un considerabile numero di membri.
coattare. verb. • Forzare [Z-28(20.II)] non intendiamo minimamente coattare la libera volontà della sua figliuola Maria
coatto. Domicilio s.m. • Obbligo di risiedere in un certo luogo [Z-93(170 – Guida.204)] Costui fu condannato al domicilio coatto su l’isola di Ponza.
coazione. s.f. • Violenza sulla volontà altrui [Z-39(75.II)] queste pratiche aveano preso il carattere di una coazione
coccagna. s.f. • Prodotto fluviale [TM-105(190)] Navigando un giorno su quel fiume per raccogliere il guadane e la coccagna vidi galleggiare su quelle acque una cesta formata a guisa di culla.
coccare. verb. • Accoccare, attaccare, ficcare [P-37(39.I)] Elmaut scosse due o tre volte le lunghe mani portandole in alto e quindi abbassandole; di poi coccò colla mano dritta;
coccia. s.f. • Parte di carrozzino [TM-26(246.I)] Il carrozzino portava agli svelti fianchi della sua coccia a due sedili uno scudo
cocchiere. s.m. ● Vetturino fiaccheraio [Z-18 (D’Amico. 131)] Il cocchiere rimontò sulla sua carrozzella sferzò il cavallo e via.
cocchio. s.f. • Carrozza signorile trainata da due o quattro cavalli [Z-21(54)] la passeggiata della Riviera era accorsata di cocchi rilucenti,
cocchiume. s.m. • Foro, apertura di botte [Z-26(296.II)] Sciasciariello non era più alto né più grosso di un cocchiume di botte: era storto come una ciabatta scalcagnata;
coccioniglia. s.f. ● Cocciniglia, color rosso intenso [Z-6(46)] eravi della coccioniglia, del bianchetto, del verde.
coccolino. s.m. ● Bambino che ama farsi coccolare [Z-40(200)] intorno alle sue ginocchia tre o quattro ricciutelli e leggiadri coccolini.
cocere. verb. • Struggere [Z-83(318)] Mi coceva il sapere come stava la signorina, e se abbia bisogno di me o della mia figliuola.
cocolla. s.m. • Sopravveste con cappuccio usata dai frati, monaco [Z-49(113.III)] Non era ipocrita suora Paolina; non era astiosa, invida, maligna e infinta come la maggior parte di quelle muffate cocolle.
cocollato. s.m. • Chi porta la cocolla, frate [P-15(61.VI)] Allora il cocollato questuante è fatto segno agli assedi più tenaci,alle supplicazioni ad anco alle minacce di tutte le donnicciuole de’rioni circostanti…
cocotte. s.f. ● Donna molto disponibile, prostituta [Z-44(37.I)] Sono quel genere di donne che a Parigi si domandano cocotte.
cocuzzolo. s.m. • Parte più alta del capo [Z-34(194)] se la felice memoria di Padre Ilario non si fosse fitto nel cocuzzolo
codazzo. s.m. • Seguito [Z-27(60.II)] uno stralcio più o meno lungo d’infinite miserie che si appiccano al regio codazzo.
codiare. verb. • Pedinare, inseguire [Z-57(154)] Mi veggo codiato da qualcuno che mi spia i passi. Tutto ciò m’impone di essere più guardingo e di uscire il meno che sia possibile.
codicillo. s.m. • Commento, postilla, aggiunta a un documento legale [Z-26(364.II] si presentò come erede della somma di trentamila ducati lasciati in un codicillo,
codinesco. agg. ● Codino, chi si dimostra reazionario, retrogrado [Z e GO – La Domenica («Cronaca della Settimana. 17 marzo 1867»] Il quartiere di Chiaia dove abita la così detta nobiltà mopstrò in ogni tempo tendenze retrive e codinesche,
codinismo. s.m. • Atteggiamento da retrogrado [Z-La Domenica («Guerra al pianoforte. 24 Febbraio 1867»)] rappresentano la barbarie in piena civiltà il codinismo in piena libertà il regresso in pieno progresso.
codino. agg. ● Chi si dimostra reazionario, retrogrado [Z-26(20.II)] I paurosi capitali sempre codini avevano ricominciato a respirare più liberamente.
codinuto. agg. ● Chi ha il codino [TM-26(315.II)] Erano colà chiostri alla cinese co’loro mandarini a cui i codinuti schiavi soffiano via le mosche,
coduto. agg.● Chi ha la coda [F-81(156 – Guida.139)] od altro cibo di che sono ghiotti questi coduti quadrupedi.
cofaniello. s.m. • Specie di tuffo [Z-81(190 – Guida.167)] si divertiva a vedere i cofanelli che i monelli ignudi facevano lasciandosi cadere dall’alto nelle acque.
cogente. agg. • Inderogabile [Z-70(4 ‒ Guida.8)] La infedeltà coniugale che ne’paesi civili e cristiani è sì cogente da parte degli uomini,
cogitabondo. agg. • Pensieroso [Z-92(389 – Guida.312)] Il principe rimase tristemente cogitabondo.
cogliere. verb. • Prendere, afferrare [Z-83(86)] È l’ultima volta! è l’ultima volta! Non mi coglieranno più! – Prima bozza cap.VII
cognito. agg. • Conosciuto [Z-23(39.II – D’Amico.126)] i nostri profanissimi piedi nel santuario vostro forse senza esser a voi personalmente cogniti.
cognominare. verb. ● Soprannominare [Z-12(123)] del marinaio com’essi cognominavano Adriano.
cògoma. s.f. • Vaso da scaldare bevande [C-34(138)] correva a levare il bollore al brodo od a scostare un po’dal fornello la cògoma del caffè;
cognizione. s.f. ● Conoscenza [Z-18(D’Amico. 210)] ci piacerebbe di porre i nostri lettori a cognizione di certi fatti
colà. avv. ● In quel luogo, laggiù [Z-26(732.I)] Oggi la cristiana carità presiede colà dove un tempo era la sterile e nequitosa clausura.
colassù. avv. ● Lassù [Z-12(67)] Avrebbe voluto chiedere a Dio le ali per montare colassù.
colcare. verb. • Coricare [Z-21(175)] Spogliati e colcati appiedi monacella.
colendissimo. s.m. ● Onorabilissimo [Z-81(180 – Guida.158)] nell’Ospedale degl’Incurabili dove ebbe primamente veduto e conosciuto il nostro colendissimo uomo,
còlere. verb. • Ossequiare, onorare [Z-26(379.I)] non ci potea essere un paterfamilia più da còlere e celebrare.
collaterale. s.m. ● Giudice comunale [Z-30(87.I)] Natale Palmi ricorse al viceré, che ne parlò al Collaterale;
collazione. s.f. • Conferimento di ordine sacro [Z-34(199)] egli lasciava in me in retaggio il suo organo e le collazioni della chiesuola.
colleganza. s.f. • Connessione tra due o più cose [DO-82(159 – Guida.141)] ed in Salerno ebbe la occasione di stringere colleganza con l’abate Nicola Diodati
collegato. s.m. • Alleato [Z-29(17.I)] Le sorti delle armi pendeano incerte tra i collegati e gli ottomani,
collegazione. s.f. ● Relazione [Z-9(27.III)] rotta ogni collegazione cogli uomini,
collegiata. s.f. • Chiesa cattolica [Z-30(23.II)] e la collegiata degli Eddomadari affinchè io senta il loro parere e provvegga all’uopo!
colletta. s.f. ● Aggravio, imposizione [Z-37(15.I)] A riscuotere le collette che la città di Napoli pagava erano addetti vari collettori od esattori.
collettore. s.m. • Chi riceve o riscuote denaro [Z-37(15.I)] A riscuotere le collette che la città di Napoli pagava erano addetti vari collettori od esattori.
collottola. s.f. • Parte posteriore del collo [Z-83(426)] Ogni uomo è padrone della sua collottola.
colluvie. s.f. • Miscuglio [Z-26(VIII.I)] Tra tutta questa colluvie di Misteri non si parlò per qualche tempo che solo de’Misteri di Parigi del Sue e un po’di quelli di Londra del Feval.
colonna. s.f. ● Gamba [(TC e NdL-26(560.I)] se dessimo gusto al rosso di farci ballare sotto le sue colonne.
colpabilità. s.f. ● Colpevolezza [Z-33(84.I)] perocchè battendomi avrei accettato una colpabilità od almeno un’accusa
coltellaccio. s.m. • Mollusco, cannolicchio [TD-27(21)] e una ventinella di coltellacci, crostaceo più noto nel nostro paese col nome di cannolicchio. Non trovato
coltre. s.f. ● Coperta da letto [Z-26(570.II)] fa che quei miseri gustino le dolcezze del sonno nel tiepido abbraccio d’una coltre.
coltrice. s.m. • Materasso, giaciglio [Z-21(24.I)] una forma umana tutta rivolta nella lurida coltrice,
coltrinaggio.s.m. • Coltrina, tendaggio [TM-92(135 – Guida.118)] La luce del giorno penetrava appena in queste aristocratiche stanze pe’larghi coltrinaggi e per le persiane che chiudeano i balconi,
coltrone. s.m. • Coperta imbottita [Z-80(99 ‒ D’Amico.92)] La moriente cacciò di sotto il coltrone una mano rattrappita, e fece atto di afferrare la mano dell’uomo di Dio.
coltura. s.f. • Cultura, coltivazione del terreno agrario [Z-18(33.III)] siccome alla povertà vanno congiunte per lo più la coltura dello spirito e la bontà del cuore.
colubre. s.m. ● colubro, serpente [Z-14(88)] la testa di un colubre che si affacciasse ad un nido di colombe.
columbina. s.f. ● Da columbo, radice aromatica [P-37(21.I)] Dall’erba columbina all’erba giudaica dall’erba luccia alla matricale,
comaratico. s.m. • Comparatico, parentela per via di battesimo o cresima [Z-21(53)] al converso era di quelle che gittano il gomitolo col vigliettino entro, e sono di un comparatico da non finir mai.
comarca. s.f. • Territorio intorno alla città principale specie nella zona di Roma [DO-La Domenica (Cronaca della settimana. 18 Agosto 1867»)] la nuova dello scoppio del colera a Frosinone e in quasi tutta la Comarca.
comare. s.f. ● Essere fantastico o soprannaturale [TM-6(29)] E ti ha mai il babbo o la mamma parlato della Comarella?
comarella. s.f. • Donna pettegola e chiacchierona [Z-83(1)] gli arnesucci e talvolta qualche bigliettino amoroso di due comarelle che abitavano l’una rimpetto all’altra.
comarellismo. s.f. Comportamento da chiacchierona [TM-15(25.I)] la simpatia sensuale delle napolitane senza il comarellismo delle mie compaesane,
comatico. agg. ● Da coma [TM-36(38.II)] Il morbo si annunziò sotto la forma di un sonno comatico,
combibbia. s.f. • Bevuta fatta all’osteria [P-15(72.VI)] si ritrovavano in su l’ora del mezzodì per trarre a far combibbia in qualche cànova e concertar quivi qualche novella sottigliezza da cavar succo alle selci.
combriccola. s.f. ● Unione di persone per scopi spesso illeciti [Z-31(76.I)] I membri di questa combriccola aveano l’incarico di penetrare ne’più riposti segreti delle alcove,
comechè. cong. ● Comecchè, comunque, sebbene [Z-3(53.I)] comechè di frequente visitasse la baronessa di Saintanges,
cominciamento. s.m. ● Inizio, principio [Z-12(8)] Sul cominciamento del viaggio del falcone,
commà setella. s.m. • Cummà damm’a setella, gioco per lo più di fanciulle [N2- La Domenica («Gl’impiegati» 14 Aprile 1867)] La necessità di applicare agl’impiegati dello Stato ramo civile e giudiziario il giuoco napolitano addimandato Commà setella.
commenda. s.f. • Titolo ed insegna di commendatore [Z-38(7.I)] a cui gli autori abbruciano bugiardi incensi per carpirne un siondolo od una comemnda,
commendatizia. s.f. • Raccomandazione [Z-92(220 – Guida.191)] la quale mi fornì di una gentile raccomendatizia per la signoria vostra.
commendazione. s.f. • Lode, onore [Z-27(14.II)] voi risponderete con la eccellenza delle vostre opere alle commendazioni pubbliche,
commendevole. agg. • Degno di lode [Z-4(40.1)] Questa tendenza che in sul principio pareva tanto innocente e commendevole,
commensale. s.m.● Chi siede alla medesima tavola [Z-40(67)] debba avere un numero di commensali che non sia
commettere. verb. • Introdurre [Z-83(88)] commise la figlioletta Sofia, in età di otto anni al terzo Educatorio, – Prima bozza cap.VIII
commiato. s.m. ● Permesso di allontanarsi, partire [Z-34(220)] Quando il dottor Bruni tolse commiato dall’amico infermo,
comminare. verb. • Infliggere una pena [Z-93(Guida.204)] Costui non può sfuggire alla pena che gli è stata comminata,
comminatoria. agg. • Minacciosa, ingiuntiva [Z-87(75)] Ed era sempre il Palucchiello che scrivea le lettere comminatorie per riscatti alle famiglie, di cui si era catturati qualche individuo.
commiserazione. s.f. • Compatimento, pietà [Z-91(Guida.78)] prese il carattere della commiserazione;
commista. agg. • Mista, mescolata insieme [Z-30(104.I)] commiste ad alte grida a sberleffi ed a vituperi di ogni sorta,
commovimento. s.m. ● Movimento violento, commozione, turbamento [Z-30(13.I)] Poco mancò che, mossa di repente la terra pel commovimento del vulcano,
commozione. s.f. • Turbamento emotivo [Z-34(114)] Qui qui tra le mie braccia gli disse cogli occhi lagrimosi per commozione.
comodo. s.m.● Veicolo [Z-84(301)] e se questa sera non troviamo un comodo per tornare a Napoli?
compaginare. verb. • Concatenare strettamente più parti [Z-25 (86)] Non la cancello io per non obbligare lo stampatore a scompaginare il scompaginato.
comparatico. s.m. • Vincolo tra compare e comare [Z-99(96)] Non sappiamo per quale cerimonia religiosa o civile fosse nato questo comparatico tra il barcaiuolo di Pozzuoli e il retaiuolo di Miliscola.
comparenza. s.f. • Evidenza, spicco [Z-21(287)] ch’erano di loro proprietà o che s’erano fatti prestare per fare la loro comparenza,
compartecipare. verb. • Partecipare insieme con altri [P-3(9.II)] compartendogli lo stato della sua presente esistenza, avrebbelo pregato di far recapitare a’suoi figliuoli in Calabria la metà del tesoro…
compartire. verb. • Concedere [Z-83(415)] ella fu sollecita di comunicare a suo padre il novello favore che le avea compartito la signora Ida
compendiare. verb. • Esporre succintamente [Z-26(435.I)] Questa cifra compendiava oramai per lui una esistenza di piaceri,
comperolla. verb. •La comprò [TM-21(125)] e ciò fu quel giorno stesso in cui ella comperolla alla Morta.
compieta. s.f. • Ultima delle ore canoniche [Z-39(5.I)] Avete bensì a pazientare un momentino, poiché suora Genoveffa è a compieta.
compire. verb. • Portare a termine, eseguire [Z-La Domenica («La vocazione dei giovanetti» 15 Settembre 1867»)] da quella falsa missione cui certuni si credono nati a compire nella società!
compitare. verb. • Leggere stentatamente [Z-101(46)] Nella mia fanciullezza avevo imparato di me stessa a compitare un poco;
compitezza. s.f. • Cortesia, urbanità di modi [Z-93(Guida.231)] Ma egli è di una compitezza veramente squisita!
compito. agg. • Pieno di garbo, ben educato [Z-93(Guida.224)] Oh lei è troppo compito signor cavaliere!
complessione. s.f.● Costituzione fisica [Z-44(57.I)] ma la sua complessione era di ferro,
complimentare. verb. • Rinfrescare [Z-83(44)] dal vassoio destinato a complimentare gl’invitati; – Prima bozza cap.V
complimento. s.m. • Rinfresco, regalo, omaggio [Z-83(50)] per comperare le ciambellette e i cantucci inzuccherati per i complimenti della sera.
complire. verb. • Adempiere [Z-51(42.V)] Ella capì di botto che questa visita del vaccaro non era per prendere conto della salute di lei o per complire con lei alcuna ricorrenza di onomastico,
compra. verb. • Cosa comprata, acquisto [Z-21(321)] antepongono le lascive e compre moine di queste innostrate piccole lupe.
comprovare. verb. • Provare, confermare [Z-34(205)] quasi a comprovare che raramente o quasi mai la fortuna favorisce gli uomini,
compunta. agg. • Pentita mortificata [Z-83(288)] Perdona, fratello mio rispose la Rosina tutta mortificata e compunta. – Prima bozza cap.XXI
compunzione. s.m. • Dolore e detestazione dei peccati commessi [Z-21(267)] ma se una sincera compunzione de’ falli commessi
computare. verb. • Far di conto [Z-La Domenica («Cecco l’idiota» 27 ottobre 1867»)] sapea leggere scrivere e computare ed era per l’età sua veramente esperto nel mestiero di calzolaio.
computista. s.m. ● Esperto in calcoli [Z-18(D’Amico. 98)] da digradarne il più abile computista.
computo. s.m. • Calcolo [Z-3(33.I)] Abbiate la bontà di far voi pure un piccolo computo, come l’ho fatto io, per vedere se mai mi fossi ingannato.
comunanza. s.f. ● Comunità, familiarità [Z-23(D’Amico.106)] è un vasto subbietto che tocca al vivo la civile comunanza
comunardo. s.m. • Rivoluzionario [Z-83(292)] quantunque propendessero al socialismo, spoglio delle aberrazioni anarchiche di comunardi.
comunella. s.f. • Far gruppo, riunirsi [Z-26(30.II)] co’camerati non s’accontava né facea comunella. Nelle ore di riposo leggeva.
comunismo. s.m. • Dottrina politica [Z-26(661.II)] Il comunismo è l’espressione disperata e violenta della quistione sociale non risoluta.
conasse. s.f. • Giovane onesta [TS e NdL-15(40.II) Che cosa avremmo fatto se avessimo dovuto limitarci a tenere in casa quella conesse di Blandina?
conato. s.m. ● Tentativo, sforzo [Z-87(105)] I briganti, viepiù inferociti alla vista dei morti e dei feriti tra le loro file, fanno anch’essi disperati conati;
conca. s.f. • Vaso di terracotta [Z-54(10)3 La povera Marianna mentre un giorno si sfiaccava i reni su la pietra del lavatoio, ebbe un urto di tosse, sputò nella conca, e scorse a galla una gromma di sangue.
concento. s.m. • Armonia, accordo musicale [P-92(2) – Guida.6] Le due giovani godevano delle fresche brezze del mare e de’concenti musicali della banda nella Villa.
conceputa. verb. • Concepita, accolta [AC-80(14 ‒ D’Amico.27)] lieti augurii per le sorti del reame aveano i napoletani conceputo dalle nozze del giovine re – Pag.11
concerto. s.m. • Accordo [Z-83(416)] ed approvò pienamente il concerto che la sua figliuola avea preso con la sorella di Gerardo…
concetta. agg. • Concepita ( [Z-22(242)] di vedere di abbracciare e di baciare la creatura concetta nel mistero,
concetto. s.m. ● Pensiero, idea [Z-83(119)] Poscia che l’uomo della scienza ebbe fatto il suo concetto su lo stato della malattia – Prima bozza cap.X
concettosi. s.m. ● Difficili da comprendere [Z-27(21.II)] Con queste parole i nostri concettosi monelli si burlavano delle piccole pattuglie,
conchiudere. verb. • Concludere [Z-22(277)] Tutto fu subitamente conchiuso pel mio matrimonio.
conchiusione. s.f. • Conclusione [Z-16(136)] Farò quindi di essere breve in questa conchiusione della mia storia, di cui spetta a te lo scrivere l’ultima pagina.
conciategame. s.m. • Conciatiane, aggiustatore di stoviglie [N1-28(39.I)] i congiategami sono in Napoli addimandati Zingari, sia perché hanno il volto abbronzato dal fuoco, sia perché menano vita da nomadi.
conciliabolo. s.m. ● Riunione [Z-81(350 – Guida.308)] per avere una notte assistito al conciliabolo dei ladri in una casa del vico San Petrillo.
concio. s.m. ● Opportuno, vantaggio [Z-21(22.I)]: chè a veruno tornava in concio ove soltanto avesse dato cenno a a saper qualcosa
concionare. verb. • Fare discorsi ampollosi e retorici [Z-27(272)] invece del cappello di colonnello che egli usava porsi in sul capo quando concionava nel mezzo della piazze,
concionatore. s.m. ● Chi tiene concione, adunanza o discorso pubblico [Z-16(319)] nel quale un quel tempo si riunivano i più arditi concionatori e i giornalisti più rossi.
concione. s.f. • Discorso pubblico [Z-15(78.X)] ed i suoi occhi lerci guardavano sulla finestra di Pasquale, a cui sembrava che accennasse frequentemente nella sua concione.
conciossiaché. cong. ● Poiché, qualora [Z-1(165)] conciossiaché questi perito non sarebbe, se mai ella non si fosse abbandonata ad una cieca passione.
concistoro. s.m. • Riunione [Z-42(93.I)] Intanto, come fu andato via il creduto conte, un gran concistoro fu tenuto tra la Caterina e la Bettina.
concitare. verb. ● Incitare, provocare [Z-82(350 – Guida.120)] Ed ecco che il papato moribondo concita a sua difesa le coscienze dei popoli cattolici;
concitato. agg. • Frenetico, febbrile [Z-34(191)] seguiva a stento i passi concitati del giovine,
concitazione. s.f. • Intensa agitazione dell’animo [Z-32(70.I)] e il baciò più volte con una specie di rabbiosa concitazione:
conclamazione. s.f. • Acclamazione universale [Z-26(189.II)] viene altresì vietato in simiglianti casi ogni accorrer per curiosità ogni affollamento e conclamazione:
concordare. verb. ● Accordare, armonizzare [Z-44(59.II)] Molto mistero concordava questo personaggio che si facea chiamare
concorrenza. s.f. • Convergenza [Z-27(115.II)] sino alla concorrenza di dicannove milioni di ducati
concretazione. s.f. • Stretto collegamento con qualcosa [DO-26(381.II)] era una miscellanea di concretazioni terraquee saturate di tutto il lusso della putredine.
concubina. s.f. • Convivente, amante [Z-35(4.I)] La conversione al cristianesimo d’una concubina di Nerone,
conculcare. verb. • Opprimere, vilipendere [Z-85(350)] a spargere fino all’ultima goccia il loro sangue in difesa della conculcata libertà,
conculcatore. s.m. • Chi conculca, vilipendia [Z-29(73.II)] lo scellerato conculcatore d’ogni legge umana e divina.
concupiscenza. s.f. • Desiderio bramoso di piaceri sessuali [Z-93(Guida.202)] E perocchè Asmodeo il demone della concupiscenza si studia di far nascere le occasioni peccaminose,
condilo. s.m. • Articolazione ossea [Z-44(39.III)] il che significava che questo arnese avea sortito quei tali condili che sono i più bei regali della natura possa fare ad un galantuomo.
condiscendere. verb. • Acconsentire, cedere [Z-83(154)] Qualche volta, per condiscendere i desiderii della signorina Esterina, – Prima bozza cap.XII
condiscendenza. s.f. ● Arrendevolezza, compiacenza [Z-40(116)] ma certe straordinarie condiscendenze che dianzi
confabulare. verb. • Conversare a bassa voce [Z-16(269)] confabulava con gesti animati con varie altre streghe appo la portiera della chiesa.
confacente. agg. • Adatto, appropriato [Z-23(D’Amico.98)] un esordio confacente alla sua posizione.
confarsi. part.pass. ● Essere adatto, appropriato [Z-39(64.I)] ed a’gusti sembrava oggi meglio confarsi.
confessommi. verb. • Mi confessò [TM-35(229.I)] confessommi essser lui cristiano e deliberato a confessare la novella sua fede
confidente. s.f. • Lettera [TC e NdL-93(54 – Guida.68)] Questa mattina testa di spiga deve andare a recare la confidente al crocifisso,
conforme. s.m. • Simile per forma [Z-36(91.I)] conforme allo stile dei novellieri noi ricamiamo un poco il quadretto;
conformazione. s.f. • Figura, forma [Z-44 (30.III)] Il tristo gioco delle passioni è l’effetto della particolare conformazione ossea.
conformemente. avv. ● In modo conforme [Z-44(79.I)] per abbracciarla conformemente egli usava ogni giorno
confortatrice. s.f. • Chi o che conforta [P-34(82)] che fu sempre la mia confortatrice quaggiù in terra ed è ora la mia intercessora
confrate. s.m. ● Confratello, frate dello stesso ordine religioso [Z-44(54.II)] ovvero tre lugubri confrati che si presentino in un banchetto di nozze.
confrateria. s.f. ● Associazione religiosa [TM-12(189)] una confrateria regolare era giunta con modesta bara
confutare. verb. ● Controbattere, ribattere [Z-83(265)] Questo argomento era molto logico; per che la povera Brigida non trovò a confutarlo; e si contentò di dire: – Prima bozza cap.XIX
confutazione. s.f. • Il ribattere un argomento [Z-22(164)] Così fatte assurdità non meritano neppure l’onore di una confutazione.
congegnamento. s.m. ● Il congegnare, connessione [Z-83(122)] oltre della speciale conoscenza dei congegnamenti telegrafici. – Prima bozza cap.XI
congerie. s.f. • Insieme di cose confuse [Z-27(145.I)] gli editti di sangue, le condanne, le confische e tutta quella congerie di ordini feroci che partivano dagli appartamenti della regina.
congettura. s.f. ● Ipotesi [Z-31(11.III)] e queste parole aveano formato per lungo tempo un vilippo di congetture nel cervello di Carolina
conghiettura. s.f. • Congettura, ipotesi [Z-84(32)] Mentre si aspettava il signor giudice e si facevano dagli astanti i comenti e le conghietture sul tristo fatto,
conghietturare. verb. • Congetturare, ipotizzare, fare congetture [Z-31(53.II)] ma conghietturò che eglino parlassero di lui
congratulamento. s.m. • Congratulazioni [P-26(X) mi pioveano da ogni parte d’Italia lettere di congratulamento
congregavare. verb. ● Riunire [Z-27(93.III)] Il terribile collegio, ad incutere spavento maggiore, congrgavansi nelle ore notturne.
congrève. s.f. ● Congregazione [TS-La Domenica («Fisiologia dell’innamorato». 11 Agosto 1867)] i sorrisi balenano e incendiano come razza alla congrève.
coniare. verb. ● Improntare col conio monete e medaglie [DO-18(D’Amico. 183)] il suggello della divina maledizione marcò il metallo coniato
conio. s.m. ● Specie, qualità, tipo [DO-83(138)] Ed altre corbellerie di questo conio. Ma le frasi di commiato sono capilavori di amenità, come, verbigrazia: – Prima bozza cap.XI
conjussi. s.m. ● Cujussi, sentenze latine [Z-9(21.I)] Non mi stare a frangere i visceri co’tuoi conjussi di cui non spicciolo una sillaba.
connessione. s.f. ● Relazione, legame [Z-44(26.II)] disonesti amori di scandalose illegittimi connessioni,
connivente. agg. ●Consentiente all’azione illegale [Z-93(64 – Guida.78)] i quali per maggior parte si mostrarono conniventi al parere di Tammuriello.
connubiare. verb. • Unire (AC-91(152 – Guida.181)] se non avete qualche cascante o pretendente potremmo facilmente intenderci per connubiarci insieme
connubio. s.m. ● Matrimonio [Z-96(182 – Guida.154)] con essolei si rallegravano del fausto connubio.
conoscimento. s.m. ● Coscienza, uso di ragione [Z-30(102.II)] La misera avea smarrito il conoscimento.
conquibus. s.m. • Denari [Z-23(32.I – D’Amico.52)] E così? che hai fatto? Avremo i conquibus?
conquidere. verb. • Conquistare [Z-45(14.I)] di quella bocca di paradiso, ogni cuore rimanea conquiso; e quelle sembianze non si poteano più dimenticare.
consanguinea. agg. ● Che è dello stesso sangue, della stessa stirpe [Z-40(78)] perché spesso battuta dalle mie sorelle consanguinee.
conscio. s.m. ● Che ha conoscenza di qualcosa [Z-31(64.I)] della quale il più delle volte eglino stessi non sono consci;
consegnolla. verb. • La consegnò [TM-31(9.II)] Gaetano cavò tosto la sua borsa e consegnolla a quell’uomo,
consentaneo. s.m. ● Conforme [Z-100(324 – Guida.254)] e potrai contrarre un novello matrimonio più consentaneo al tuo cuore.
consentimento. s.m. ● Consenso, adesione [Z-91(Guida.145)] disse al prete il custode dopo di aver chiesto il consentimento del direttore.
consentire. verb. • Concedere, permettere [Z-44(72.II)] e questa lode gli consentivano anche i suoi avversari politici!
conserta. agg. ● Incrociata sul petto [Z-18(D’Amico. 36)] Indi conserta al seno le braccia chiuse gli occhi
consesso. s.m. ● Assemblea di persone autorevoli [Z-29(78.III)] Don Giovani avea stabilito su queste due isole un consesso sanitario de’migliori medici di Napoli.
consociare. verb. • Unire in soocietà, associare [Z-La Domenica («La natura non fa i salti». 3 Febbraio 1867)] E se a questa vrità si consocierà l’altra non meno evidente che l’abuso
consolidato. s.m. ● Debito a scadenza lunga [Z-91(110 – Guida.133)] e i consolidati erano per una rendita complessiva annuale di ducati tremila.
consorteria. s.f. ● Camarilla, camorra [Z-26(549.II)] nelle scienze e nelle lettere si è formata in Italia una scellerata consorteria,
consobrino. s.m. • Cugino da parte di madre [Z-8(34)] perché un consobrino, per affari d’interessi, non volle tenermi più in sua casa, dove io stava, e fui costretto…
consona. agg. ● Corrispondente, conforme [Z-18(D’Amico. 161)] altrettanto consolante e consona alla ragione è la credenza
consuonare. verb. • Consonare, essere in accordo, armonia ([Z-21(281)] intrattenersi parecchie volte in conversazione colla bella Ezilda i cui principî consuonavano interamente co’suoi.
consuetamente. avv. ● Secondo un uso costante [Z-9(9.I)] la taverna era più spesso anzi consuetamente bazzicata dai suggeghi
consunta. agg. ● Consumata, logora [Z-44(78.III)] appena un filo erale rimasto nelle membra consunte dalla inedia,
consuolo. s.m. ● Conforto [AC-3(50(I)] Il vostro duolo è giusto né umano consuolo tentar potrebbe giammai di scemarne l’intensità
consuzione. s.f. ● Consunzione, lento deperimento [Z-36(82.I)] e che minacciano sordamente la esistenza di questo corpo che vive di consuzione perpetua.
conta. s.f. ● Conosciuta, nota [TM-26(48.I)] Cecatiello cui la strada era conta incamminossi a sinistra
contado. s.m. ● Campagna circostante la città [Z-30(52.II)] vestiva in un modo che non l’avresti detto mai un uomo del contado.
contadore. s.m. ● Ufficiale di antiche corti [AC-21(8)] maggiordomi di settimana dame di corte e Consultori e Controlori e segretarii e Greffieri e Contadori,
contaminare. verb. • Lordare, rendere impuro [Z-83(223)] non si era mai contaminato il cuore, i costumi ed il senso al contatto di quelle disgraziate creature, – Prima bozza cap.XVII
conte. s.f. ● Note, conosciute [Z-5(157.II)] chè troppa conte le erano le crudeltà del sordido fratello,
contentamento. s.m. • Consenso [Z-104(104)] Le cose procedevano a tal modo a grande soddisfazione e contentamento della Concettina, che vedeva approssimarsi il giorno della sua felicità.
contentezza. s.f. ● Felicità, gioia [Z-40(161)] non poteva essere per me apportatrice di qualche contentezza.
contento. s.m. ● Soddisfazione, contentezza [Z-40(149)] La baciai su la fronte per attestarle il contento ch’io provava
conterminare. verb. • Essere contiguo [Z.26(138.I)] sono conterminati da sepolcri in cui i cadaveri conservati infatti si polverizzano al contatto dell’aria.
contestabile. s.m. • Conestabile, gran scudiero di Corte [Z-26(332.II)] sorgeano due palchi scoperti l’uno dove sedevano i Giudici della giostra e l’altro dov’era il Contestabile maestro del campo.
contezza. s.f. ● Notizia, conoscenza, essere informati [Z-12(23)] per aver contezza de’natali del giovine Belgrado
contigia. s.f. • Calzatura medievale [Z-28(53.I)] zoppicava da vero per certi scarpini troppo stretti ch’egli poneva per dissimulare su i tappeti della reggia due piedi a cui sarebbero state meglio attagliate le contigie.
contiguo. agg. Attiguo, confinante [Z-34(73)] nome chequesta chiesa avea preso appunto dal contiguo ospizio,
contorconi. s.m. • Contorsioni, da contorcere [Z- La Domenica «Fisiologia dell’innamorato. 15 settembre 1867»)] egli canticchiava facendo mille contorconi pel barbaro callo.
contraccambio. s.m. ● Avere, dare qualcosa in cambio di un’altra [Z-44(42.III)] ma poco era meno bassa di lui; avea bensì in contraccambio una grassezza enorme
contrada. s.f. ● Strada cittadina lunga e spaziosa, paese, regione [DO-40(10)] Come tanti nomi delle nostre contrade,
contradanza. s.f. ● Contraddanza, antico ballo figurato [Z-Il Sibilo«Necrologia dell’anno 1843» 28 Dicembre giugno 1843)] ma noi avemmo un bel guardare in su; non vedemmo alcuna contradanza di pianeti;
contraggenio. s.m. • Malvolentieri, di malavoglia [Z-37(119.I)] La giovanetta si ritrasse a contraggenio,
contribuzione. s.f. ● Contributo, quota [Z-23(D’Amico.171)] si mette a contribuzione la parentela,
contristare. verb. • Rendere triste, affliggere [Z-91(138 – Guida.33)] l’ispettore che non avea visceri disumane restò profondamente conturbato.
controloro. s.m. • Controllore, riscontriere [N1-108(24)] Osserva com’è vestita quella civettuola della moglie del controloro; che immodestia!
controminare. verb. • Tentare di sventare piani [Z-26(90.II)] Ci erano le spie del re quelle del Medici quelle del marchese Pietracatella che controminava il potere del Medici.
contropunto. s.m. • Contrappunto, alternanza di motivi diversi [Z-34(84)] fu il suo primo maestro nella composizione musicale ovvero nel cosiddetto contropunto.
controra. s.f. • Ore pomeridiane dedicate al riposo [Z-80(226 ‒ D’Amico.191)] nessuno di quei lieti canti popolari che allietano la nostra città nelle controre d’està:
contumelia. s.f. • Ingiuria, villania [Z-9(165.I)] La cagione ignorando di quelle contumelie, e pur da’detti di quella gentaccia insatanassata qualche cosa arguendo che vergogna porgesse al superbo maestro.
contrarre. verb.Prendere, assumere [Z-37(36.I)] avea contratto quest’abito di cui ormai non sapea più svezzarsi
conturbare. verb. • Turbare, alterare profondamente [Z-30(106.II)] Che se voglia addursi che lo spirito può solo modificare o conturbare quel corpo in cui dimora
conturbazione. s.f. ● Turbamento profondo [Z-91(152 – Guida.182)] Le sembianze di Dolorinda esprimevano una profonda conurbazione.
contuttoché. cong. ● Benchè, sebbene [Z-4(32.I)] contuttochè la sua respirazione fosse talmente cocitata da udirsi una maniera di rantolo nel cavo del suo petto,
convalle. s.f. ● Valle spaziosa, vallata [Z-19(97.II)] come il soffio dell’uragano passa sul debil fiore della convalle;
convellere. verb. • Torcere [Z-12(120)] facea le più strane contorsioni, si convellava tutto, e pareva che fosse stato colto da una convulsione epilettica.
convellimento. s.m. • Spasmo [TM-22(53)] e il dottore gli prescrivea non già i purganti, i salassi, gli oli e le polveri per mettere in convellimento lo stomaco e le budella;
convenevole. s.m. ● Atto di cortesia o di ossequio [Z-91(Guida.177)] Con un fratello non è necessario mettersi in su i convenevoli.
convenevolezza. s.f. ● Utilità, convenienza [Z-23(D’Amico.125)] mostrò la convenevolezza di bene accogliere que’signori
convenio. s.m. ● Convenire per adunarsi [F-27(46.I)] egli tenea sul capo al teatro ed in altri luoghi di pubblico convenio,
conventicola. s.f. • Riunione di persone per fini disonesti [Z-100(413 – Guida.321)] Questo reato di sangue avea desto i torpori della polizia su le infami conventicole della paranza della Vicaria.
converso. agg. ● Contrario [Z-11(123)] siccome al converso non si può dire ch’egli fosse il fior de’birbanti;
conviensi. verb. ● Si conviene [TM-28(118.I)] è meglio che il lavoro si faccia come conviensi.
convincimento. s.m. ● Persuasione, convinzione [Z-33(50.II)] e sonomi acquistato il convincimento che la felicità non è che l’ombra dell’uomo:
convitato. s.m. ● Chi è invitato e interviene a un convito [Z-35(70.II)] vennero appresso tre giovanetti schiavi che recarono dell’acqua per l’abluzione delle mani de’convitati,
convito. s.m. • Pranzo solenne [Z-82(36 – Guida.38)] per la festa e pei conviti da farsi in questo giorno della prima messa.
convitolla. verb. • La chiamò a convito [TM-26(500.I)] fu menata nella tenda di lui che convitolla a sedere a banchetto con lui;
convociare. verb. ● Parlare, chiacchierare [TM-11(124)] Li avreste veduti convociar tra loro andar su e giù smaniosi ed impazienti.
convulso. agg. ● Scosso, agitato [Z-34(77)] Niccolò Capasso era convulso di ammirazione e come l’assolo di violino fu finito,
coorte. s.f. • Insieme di persone e di cose [Z-15(99.III)] il caldo il freddo e ttta la infinita coorte delle privazioni che si pativano in quell’ospizio,
copertoio. s.m.● Coperta pesante [Z-81(142 – Guida.128)] si andava restringendo nella persona e nel copertoio che essa si era gittato addosso.
copioso. agg. ● Abbondante, largamente provvisto [Z-18(D’Amico. 51)] Che cosa mi rappresenta un uomo che si levi da un copioso desinare?
copista. s.m.● Chi copia documenti [Z-91(50 – Guida.67)] collocarlo cappo un valentuomo avvocato civile in qualità di amanuense o copista;
coppatone. s.m. • Berretto (?) [TM–85(248)] i cappelli alla calabrese, le berrette degli operai e i coppatoni rossi alla Masaniello.
coppiere. s.m. ● Chi aveva il compito di servire il vino [Z-37(66.I)] avea nome Ben-Alì. Adempiva all’ufficio di regio coppiere:
coram populo. ● Apertamente, alla presenza di tutti [Loc.Lat-29(90.I)] La storia registra i fatti che avvengono coram populo,
corbellare. verb. ● Canzonare, schernire [Z-6(7)] non dandosi altra seria occupazione di quella di corbellare il rispettabile maestro,
corbellatura. s.f. • Derisione, canzonatura [Z-16(240)] Pensate che una corbellatura qualunque vi costerebbe la vita.
corbelleria. s.f. • Balordaggine, sciocchezza [Z-21(377)] i legittimisti s’imbeccano di queste corbellerie con tanta buona fede
corbello. s.m. • Grossa cesta [Z-99(16)] le alicette ed altri pesciolini, i quali essa gittava in un suo corbellino di vimini.
corbezzola. s.f. • Frutto simile alla ciliegia [Z-11(44)] Che ve ne sembra di quella faccia di corbezzola?
corbezzoli. int. ● Esprime meraviglia, stupore [Z-23(D’Amico.52)] ma corbezzoli rifiutare quella dell’avvocato…
cordellaio. s.m. • Commerciante di cordelle ed altri generi di mercerie [TL-15(32.V)] Dimorava colà la famiglia di un cordellaio.
cordellina. s.f. • Attrezzo per stendere i panni [TD-80(199 ‒ D’Amico.170)] pigliava la invoglia dei panni di bucato le cannuccie e le cordelline e se ne andava a sciorinare la biancheria
cordiglio. s.m. ● Cordone per monaci [Z-26(486.I)] pe’monaci di sui baciava con umiltà le mani e il cordiglio.
corifea. s.f. • Ballerina [P-92(24 – Guida.24)] avea ereditato una cospicua fortuna la quale in gran parte era stata divorata dalle corifee
corillo. s.m. • Gorilla [TM-29(104.II)] Una grossa scimmia o meglio un corillo africano, vestito alla foggia de’buffoni di corte, affacciavasi alla torretta del palo,
còrilo. s.m. • Nocciolo [Z-53(21.II)] Giù pel collo si aggiravano in varie svoltate coroncine di còrili di asiatiche perle.
corimbo.. Infiorescenza in cui i vari fiori, portati da assi fiorali di diversa lunghezza, vengono a trovarsi a uno stesso livello [DO-26(93.I)] La vite, ospite benigna di questi anfratti copriva i derivieni coi suoi palmiti e colle sue pannocchie di corimbi.
corizza. s.f. • Raffreddore, rinite [Z-10(65.I)] con voce sì sgradevole e nasale qual s’ella avesse sofferto la più feroce corizza.
cornare. verb. • Fischiare [Z-85(171)] Si sentiva girare il capo cornare le orecchie, e battere tumultuosamente il cuore.
cornucopia. s.f. • vaso a forma di anfora [Z-96(3 – Guida.7)] I pilastri laterali erano forniti di cornucopie che sostenevano doppieri con ceri,
coreggia. s.f. • Correggia, cinghia di cuoio [Z-76(200)] un camiciotto di velluto color zucca stretto alla vita da una correggia nera
coronata. agg. ● Premiata [Z-40(28)] Le arti come le lettere in Italia sono coronate di eterna miseria.
coronella. s.f. • Coroncina, Rosario [Z-18(D’Amico. 147)] e recitate le consuete coronelle ella si ponea a lavorare
correggiato. s.m. • Antico attrezzo per la battitura dei cereali [Z-21(35)] e quindi li batte co’correggiati per farne saltar fuori i chicci:
correggimento. s.m. • Correzione, castigo [Z-34(154)] ed al cospetto de’suoi vizi le ponemmo perché di tal vista si giovasse a proprio correggimento.
correggivolo. s.m. • Attrezzo da calzolaio [TM-La Domenica («Cronaca della settimana. 27 Ottobre 1867»)] Oh se l’aveste veduto a sedere inannzi alla sua bottega refilando correggivoli racconciando borzacchini aggiustando tomai,
corrente. s.m. ● Elemento del tetto [Z-12(54)] dai correnti fradici e sconnessi venia giù l’acqua piovana
correvole. agg. ● Scorrevole, labile, disposto a… [F-27(12.I)] era in sostanza un brav’uomo e molto correvole a perdonare,
corrivo. agg. • Condiscendente [Z-3(93.I)] ma…chiamami anche troppo corrivo alle illusioni, spenta non è nel mio cuore la speranza che un giorno tu debba riacquistare la luce degli occhi.
corroborare. verb. • Fortificare, rinvigorire [Z-21(135)] e la sparizione di costui non fece che corroborare i sospetti dell’autorità.
corrotto. Essere in lutto [Z-20(27.I)] e questa vispa e briosa città di Napoli rassembrava ad una vedova in corrotto.
corruccio. s.m. • Sdegno, afflizione, lutto [Z-30(27.I)] chiedendo perdono a Dio delle loro peccata, per le quali sì fieramente accendevasi il celeste corruccio.
corrugare. verb. • Increspare, aggrinzare la pelle in segno di sdegno [Z-83(150)] Gerardo staccò il sigaro dal labbro; corrugò il sopracciglio; ragguardò la fanciulla; – Prima bozza cap.XII
corrugossi. verb. • Si corrugò [TM-37(128.I)] Corrugossi il ciglio di Federigo a tali procaci parole,
corruscare. verb. • Risplendere [Z-76(320)] si tolse dal dito un anello sul quale coruscava un rubino di gran costo;
corruttela. s.f. • Corruzione, corrompimento [Z-37(89.I)] Cadde la Chiesa nella più turpe corruttela mercanteggiandosi le più sante cose.
corsale. s.m. • Corsaro [Z-30(34.I)] in quel sito indicato dalla profetessa più non venissero queste terre infestate dai corsali algerini e da’ legni turchi.
corsaletto. s.m. • Alta cintura a bustino [Z-26(590.I] Il corsaletto formava in quel tempo l’oggetto del maggior studio nella femminea eleganza.
corseggiare. verb. • Fare scorrerie, predare [Z-29(94.I)] Né solo su le coste del Mediterraneo corseggiavano le turchesche galee,
corsemi. verb. • Mi corse [TM-35(228.I)] un fremito dilettosissimo corsemi per le vene,
corsiere. s.m. • Cavallo da corsa o da battaglia [Z-18(8.I)] Come sembrano imbizzarriti que’corsieri tocchi dalla frusta gentilesca di quegli alteri signorotti!
corte. s.f. • Corteggiate [Z-18(53.II)](Z): Come il principino fosse l’oggetto delle mire della maggior parte delle zitelle che erano in corte non è mestieri che si dica.
corte. Alla. Invito brusco a non tergiversare [Z-44(12.II)] Alla corte soggiunse quell’ammaliatrice
corteggio. s.m. • Seguito di persone che accompagnano qualcuno [Z-6(8)] e nelle cui passerelle aveano il loro fisso domicilio un migliaretto di quegl’insetti che sono il corteggio del sudiciume e della miseria.
cortigiana. s.f. • Donna di corte, prostituta [Z-39(10.I)] Gli occhi di una cortigiana non esercitano quel fascino
cortigianeria. s.f. • Adulazione, piaggeria [Z-26(548.II)] prosuntuose mezzanità che si spinsero avanti a furia di cortigianerie,
cortigiania. s.f. • Adulazione, prostituzione [Z-36(84.II)] Ingenue mie lettrici e quando dico ingenue è per mera cortigiania letteraria,
cortina. s.f. • Tenda che separa due ambienti [Z-33(55.I)] Un ombra si vede sdrucciolare tra quelle cortine.
cortinato. agg. • Munito di cortine, tende [P-92(289 – Guida.252)] Il letticciuolo cortinato aveva un sopraccielo di rosei veli
corvettare. verb. • Saltare [Z-12(52)] davano a tutto il suo corpo la precisa rassomiglianza a quello dell’Orso che corvetta per sollazzo del suo padrone.
cosciale. s.m. • Indumento che copre le cosce [Z-31(97.III)] scuoiano gli uomini per diletto e per farsi della pelle umana pelle calzari e cosciali,
coscrizione. s.f. • Arruolamento [Z-21(352)] Mia sorella mi scrisse che suo marito era stato allistato alla coscrizione,
cosiffatta. agg. • Tale, simile [Z-93(175 – Guida.211)] ha avuta la pazienza di istruirmi in cosiffatte contrattazioni,
cosiffattamente. avv. ● Così, nel modo già indicato [P e DO-21(139)] e talvolta cosiffattamente si cacciavano dinanzi a’piedi di qualcuno
cosmomensore. s.m. • Da mensore, colui che nella Legione Romana misurava i campi per gli alloggi dei soldati e cosmo, mondo; quindi s’intende come misuratore del mondo ([TM-18(43.III)] Ah! gnorsì dice Luigi che non si vanta di essere un sì scrupoloso cosmomensore.
cospetto. s.m. • Esprime meraviglia, sorpresa, disappunto, impazienza. Presenza, vista [Z-20(18)] Cospetto! Se non fosse stato per un capitano dello imperiale impero esercito
cospettone. s.m. • Specie di bravaccio [P-14(55.I)] Ecco i calcoli che, a malgrado dello annebbiamento del vino, aveano fatto que’tre cospettoni,
costa. s.f. ● Genio, voglia, di lato, di fianco, fianco di montagna [Z-27(8.I)] certe facce eminentissime che non vanno loro troppo a costa.
costà. avv. ● In codesto luogo [Z-92(394 – Guida.347)] oggetti che lasciai costà nella stanza che mi fu assegnata.
costassù. avv. • In codesto luogo [Z-25(11)] Dirò ben io tutte ccoteste cose sol che tu ti dii il fastidio di scendere di costassù.
costereccio. s.m. • Carne e costole del maiale [Z-32(31.I)] in cui era il costereccio di maiale e con una guastadella da due caraffe.
costernato. agg. • Avvilito, afflitto [Z-33(61.II)] Credete pure fratello che questa vostra disgrazia ha costernato tutto il paese.
costernazione. s.f. ● Disperazione, dolore [Z-91(Guida.234)] Ciò ch’egli aveva udito lo avea gittato in una profonda costernazione.
costipazione. s.f. ● Forte raffreddore [Z-83(319)] che gli rispose come suo padre si era allettato per sentirsi indisposto per costipazione – Prim bozza cap.XXIV
costola. s.f. • Diramazione di catena montuosa [Z-82(47– Guida.47)] il placido mormorio delle tante cascatelle d’acqua formate su le costole dei colli
costì. avv. ● In codesto luogo [Z-17(12)] Ehi nenna ci è Biasiello costì da voi disse una voce dalla strada.
costipazione. s.f. • Forte raffreddore [Z-70(30 ‒ Guida.30)] Per noi altri napolitani significa accaparrarci una indigestione o per lo meno una costipazione in tutte le regole dell’arte.
costretto. agg. • Stretto, compresso [Z-30(8.II)] E con uno sforzo violento il piombò a terra tenendolo sempre costretto alla gola.
costringere. verb. • Stringere, comprimere [Z-83(228)] non so come ebbi la forza di ritornare a casa, tanto mi sentivo sciogliere i ginocchi e costringermi il cuore! – Prima bozza cap.XVII
costrurre. verb • Costruire [Z-3(57.I)] Varie maniere di vetture furono appositamente costrutte, e tra le altre un grazioso char-a-banc a balestra alla Polignac siccome era allora la gran moda in Parigi.
costrutta. verb • Costruita, formata [Z-26(354.II)] Altre barricate furono costrutte con sistema americano.
costrutto. s.m. • Risultato, profitto, formato [Z-21(307)] Sicchè io non potrò cavare nessun costrutto di tante pedate che avrò perse?
costumandosi. verb • Usandosi [Z-91(106 – Guida.129)] costumandosi allora di seppellire i cadaveri nell’ipogei delle chiese.
costumanza. s.f. ● Usanza, consuetudine [Z-99(123)] avea preso anch’egli la costumanza di chiamare zia la tessitrice,
costumatezza. s.f. • Compostezza, cortesia [Z-34(68)] a richiamarla alla semplicità ed alla costumatezza,
costumato. agg. Cortese, ben educato [Z-36(48.I)] La fortuna dipende dall’ardimento, essa come femmine non ama i timidi, i modesti i costumati.
costura. s.f. • Cucitura posteriore delle calze [Z-14(8.I)] egli pareva uscito di sé nel sentir quella donna parlar di ebraico come delle cazzeruole della sua cucina o parlare delle costure della sua calzetta.
cota. s.f. • Cote, pianta di camomilla [Z-83(307)] Siamo povera gente, signorino Gerardo; siamo più poveri della cota; ma ci abbiamo cuore, sa lei!
cotale. agg. ind. ● Tale, siffatto [Z-91(56 – Guida.15)] Per venire in chiaro della cosa e per isbandire dall’animo cotali suspicazioni
cotanta. agg. ind. ● Così tanto [Z-91(58 – Guida.12)] non facea che piangere da mane a sera per cotanta sua iattura.
cote. s.f. •. Cosa che cresce la forza altrui [F-24(14.III] come suole spesso accadere a quelli che affilarono la sensitività su la cote de’libri.
cotidiano. s.m. • Quotidiano [Z-49(80.I)] agli ammalati in generale ed a quelli segnatamente che sono travagliati da lente e cotidiane febbri.
cotonoso. agg. ● Che ha l’aspetto del cotone [P-La Domenica («Fatti diversi. 9 giugno 1867»] striata dalle impronte lineari della forma e cotonosa nei biglietti falsi.
cotta. s.f. ● Tonaca da frate [Z-86(87 – Guida.78)] in cui le sembrava che le cotte nere venissero a strappargli il diletto figliuolo.
coturno. s.m. • Calzatura dalla suola alta [Z-104(110)] Era la prima volta che il giovine artista calzava il coturno e nella difficile parte di Paolo.
covare. verb. ● Nutrire un segreto, un pensiero dentro di se [Z-40(181)] Stetti tutto quel dì nella immobilità della stupefazione. Covai il suicidio.
coverchio. s.m. • Coperchio [Z-15(43.VI)] è meglio che gli affari della pentola non li sappia che il coverchio.
covertamente. avv. • Copertamente, di nascosto [Z-29(86.I)] assai covertamente fatto intendere al principe l’incumbenza che il re avea data loro,
covile. s.m. • Stanza da letto miserabile [Z-40(177)] e aperte una notte le sue cateratte fe’piovere nel mio covile,
covrire. verb. ● Coprire [Z-35(164.II)] Un gran velo covriva parte della sua ricca capellatura.
cozzare. verb. ● Battere, urtare con violenza [Z-18(D’Amico. 219)] quelle sventurate esistenze che cozzano co’rigori del fato,
cozzo. s.m. ● Litigio con violenza [Z-96(Guida.91)] per non frammettersi in quel cozzo di femminei pettegolezzi,
cozzone. s.m. ● Sensale di cavalli [Z-La Domenica (« Amenità», 14 aprile 1867] Non ha guari un signore domandava ad un cozzone un cavallo di tale perfezione che era impossibile rinvenirlo in alcuna scuderia.
crapula. s.f. • Mangiare e bere smodatamente [Z-43(25)] ma la stupidità, figlia delle sue giovanili infermità, e la crapula aveano spento ogni germe del bene in lui.
crapulone. s.m. • Chi mangia troppo [Z-15(48.V)] La ricchezza, rapace, dissoluta, crapulona e accidiosa trovò comodissimo il salvarsi dall’inferno con pochi baiocchi di elemosina gittati dai cocchi rilucenti.
crasso. agg. • Grossolano [Z-101(59)] Pare che certi lumi gli schiarissero la crassa mente.
creatura. s.f. ● Bambina, figlia [Z-83(242)] Lasciali stare, Matilde mia dice l’Amalia sono creature ma spinti dalla sorella, i marmocchi tornano indietro, – Prima bozza cap.XVIII
credenzone. agg. • Chi crede a tutto quanto gli dicono [P-La Domenica («Fatti diversi. 9 giugno 1867»] In paese le donnicciuole e i credenzoni facevano correre la voce che era il defunto esattore,
credula. agg. • Ingenua [Z-96(160 – Guida.136)] tra il monaco domenicano, censore severo d’ogni vizio, e la monaca furba, avara e ingannatrice delle credule menti.
crederia. verb. ● Crederebbe [TM-25(187)] se io lo svegliassi ora ei crederia che alcuna novità fosse sopraggiunta allo ammalato;
crederieno. verb. ● Crederebbero [TM-22(28)] la più parte de’lettori crederieno immaginosa favoletta creata dal capo del romanziero.
credulità. s.f. • Dabbenaggine, ingenuità [Z-26(343.II)] Questa dappochezza non è solo di Napoli. Parigi e Londra le contendono il primato in fatto di credulità.
credulo. agg. ● Ingenuo, sempliciotto [Z-37(95.II)] era superstizioso e credulo per quanto di alto ingeno e viva immaginazione.
cremisi. agg. ● Di colore rosso vivo [Z-12(220)] seduta su un divanetto di velluto cremisi.
creolla. verb. ● La creò [TM-30(43.I)] che dal dì che Iddio creolla si diverte a fare una rivoluzione ogni anno.
creosoto. s.m. • Liquido oleoso [Z-17(43.I)] Bastarono dieci minuti al giovane Adolfo per gittare nel cuore della Checchina una fiamma d’amore corrosivo come il creosoto.
creossi. verb. ● Si creò [TM-34(211)] Pergolesi creossi un’altra madre a cui egli consacrò se medesimo,
crepacuore. s.m. ● Profondo dolore morale [Z-44(85.III)] era una stizza un crepacuore per quelli due scellerati.
crepapancia. s.f. • In maniera smodata, moltissimo [Z-26(29.II)] e seguitò a mangiare a crepapancia in tutte le feste religiose dell’anno:
crepolio. s.m. ● Suono da screpolio [F-12(79)] sotto le agili forme della mulatta avea dato appena un lieve crepolio.
crescione. s.f. • Pianta erbacea [Z-95(190)] io penso che possa giovare molto alla giovane la cura del crescione come esclusivo alimento per qualche mese.
crespa. s.f. Grinza, piega del tessuto [F-6(39)] Aveva certuni in ispecial modo i quali portavano dei mustaccioni pensiglianti che arrivavano loro sino alle crespe del collaretto.
crespo. s.m. ● Tessuto di seta [Z-92(286 – Guida.250)] cappello. Questo era di crespo bianco ornato di merletto ricadente in lunghe barbe da ciascun lato,
cresta. s.f. • Congiungimento di due versanti montuosi [Z-33(73.II)] il castello di sant’Arnone su la cresta di un monte.
crestaia. s.f. • Modista [Z-83(301)] si occupano a consultare tranquillamente la crestaia intorno al modo più grazioso di montare a lutto il cappellino di paglia,
cretaglia. agg. ●Dispregiativo di creta [TM-26(475.II)] Un po’d’olio messo in un piattino di cretaglia alimentava un lumicino
criato. s.m. ● Servitore, servo [N2-26(642.I)] A voi compagni accoppate primamente il criato (il domestico);
criccare. verb. ● Fendere, trafiggere [Z-6(39)] a scrosciar in gran risate quando criccava il colpo a qualcuno degli alguaziles
crimene. s.m. • Crime, crimine, azione delittuosa [Z – La Domenica («Cronaca della Settimana. 6 gennaio 1867»)] La Questura di Napoli ha formato una statistica de’crimeni commessi in tutte le classi nella città di Napoli.
criminato. verb. ● Incriminato [Z-99(255)] Il fatto che il retaiuolo Tommaso avea criminato suo compare Giosuè era verissimo.
crinolino. s.m. ● Tessuto di cotone [Z-15(77.VI)] Una veste di mussolo bianco corta e rigonfia da uno spropositato crinolino;
cripta. s.f. • Piccola cavità [Z-29(104.I)] spiegare il significato di quella cara cripta insensibile che nascea tra la fine del labbro superiore ed il cominciare dello inferiore.
cris. s.m. ● Pugnale terribile di cui fanno uso gli abitanti di Giava [(NdL-18(D’Amico. 54)] io ti avrei conficcato questo cris nel cuore.
crisolito. agg. • Colore verdigno [Z-88(115)] Sotto quel balcone si spiegava il largo manto crisolito increspato del Golfo di Napoli.
cristijesù. s.m. ● Giaculatoria, orazione breve [TM-96(49 – Guida.44)] Rivolto poi alle male femmine che a bassa voce recitavano cristijesù e giaculatorie, disse loro:
critta. s.f. • Cavità sotterranea, cripta [Z-64(157)] ch’era il rompersi della spuma tra le critte e li scogli del Capo d’Orso.
crittogama. s.m. ● Parassita delle piante [Z-23(D’Amico.105)] la crittogama ha divorato le mie uve;
crivello. s.m. ● Sorta di un grosso setaccio per vagliare [DO-44(94.I)] Mettete le croci i ciondoli e le commende di un crivello e vagliate bene.
croccandella. s.f. • Diminutico di croccanda, cruccanda, mandorlata [SN-La Domenica («Cronaca della settimana. 18 Agosto 1867»)] mettendo quasi su la punta rialzata del nasino una croccandella che fingeva di essere un cappellino.
croccare. verb. ● Qualcosa che crocca, scricchiola, sotto i denti [DO-21(162)] sembrò croccarsi que’pezzettini di zucchero solo per non mancar di creanza alla sua dama.
crocchiare. verb. ● Verso di gallina [Z-64(Racconto Il venditore di polli)] si astiene e crocchia e chiama le galline perchè fruiscano del bene che ha trovato;
crocchio. s.m. ● Gruppo di persone [Z-27(30.II)] Dappresso ad un crocchio dove si ballava dalle popolane la tarantella,
crocesegnato. agg. • Contrassegnato con una croce [Z-83(282)] perché don Ignazio andava a sentirsi la messa ne’giorni crocesegnati nel calendario; – Prima bozza cap.XXII
crocifero. s.m. ● Chi porta la croce nelle processioni [Z-26(510.I)] un Nicola De Meo padre crocifero,
crocifisso. s.m. ● Nobile, titolato [TCe NdL-93(Guida.68)] Questa mattina testa di spiga deve andare a recare la confidente al crocifisso,
crogiuolo. s.m. ● Recipiente dove si fondono i metalli [ Z-La Domenica («Le lettere in Napoli» 21 Luglio 1867)] Allorchè Dio vuole far passare un’anima per tutt’i crogiuoli delle più dure prove
crollare. verb. ● Scuotere, muovere dimenando in qua e in là [Z-31(59.III)] Riposare esclamò Gaetano con un tristo sorriso e crollando il capo.
crosco. s.m. • Carrozza ad un cavallo [TM-45(45.I)] in un suo piccolo crosco guidato da lui stesso, come in quel tempo si chiamava una forma particolare di carrozza ad un cavallo,
crucifigatur. Essere crocifisso [(Lat-44(XI):] che pure sulle prime mi attirò il Crucifigatur dai Farisei della letteratura.
cruna. s.f. • Piccolo foro all’estremità dell’ago [Z-38(140.IV)] è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel suo regno.
crusca. s.f. ● residuo macerazione cereali [Z-12(54)] le quali aperte furono ripiene di crusca,
cruschello. s.m. ● Crusca più minuta [F-36(43.I)] Avete visto quando in pollaio vien posto a terra lo scodellino del cruschello?
cubicolo. s.m. • Vano, stanza [Z-92(32) – Guida.30] indi, riaccostata la bussoletta di quella stanza, rientrava nel suo cubicolo;
cubito. s.m. • Antica unità di misura [Z-66(10 – Guida.12)] E mi pare che i tacchi delle mie scarpe si rialzino di mezzo cubito e ch’io sia divenuta una cavallerizza.
cuccuvaja. s.f. • Civetta [N1-9(35.I] nel tempo della nostra istoria, colle parole Cuccuvaja di Porto non s’intendea mica la fontana del gufo, bensì una persona, la cui faccia, somigliava a quella del barbagianni.
cucullare. verb. • Beffare, canzonare [Z-91(163 – Guida.141)] Non ci era al mondo chi meglio di lui sapesse far calandrino altrui e cucullare i gonzi.
cuffià. verb. • Burlare [NdL e N2-32(140)] E tu a che sei nato? a cuffià.
cuffiatore. s.m. • Soprannome [TC e NdL-93(32 – Guida.43)] Sappi dunque che noi chiamiamo cuffiatore un soprannome per ciascuno dei novelli bollati
cuffione. s.m. • Accrescitivo di cuffia [Z-80(65): come per chiedergli scusa di quel cuffione che egli era stato costretto a metetrgli sul capo;
cujusso. s.m. • Sentenza latina [P-80(5 ‒ D’Amico.20)] e se lo era levato di bocca per fargli appagare la santa croce e i cujussi della lingua latina.
culatta. s.f. • Rigonfio dei calzoni [Z-26(361.II] occupa vasi a rattoppare i calzoni dei reali principini od a farci le culatte nuove.
cullare . verb. • Illudere Z-34(228)] Così cullavasi nelle speranze di guarigione il nostro povero infermo,
culto. s.m. • Colto [Z-18(26.III)] Ne’ precedenti capitoli abbiamo parlato de’casi dell’onesto e culto giovine Ippolito Foschi.
cultrice. s.f. • Femminile di cultore, chi coltiva una scienza o un’arte [Z-18(D’Amico. 218) ]era appassionata cultrice delle lettere e soprattutto della poesia,
cuna. s.f. • Culla [Z-21(331)] rimanea per qualche tempo sospesa e pensosa in su la cuna della bambina.
cuoiame. s.m. • Assortimento di oggetti di cuoio [Z-26(581.II)] tutto perduto tutto sotto il cuoiame del soldato!
cuora. s.f. • Strato di terreno molle [Z-21(180)] Il letto o il fondo di questi lagni è per lo più formato da una melma o cuora semiliquida,
cupa. s.f. • Viottolo o stradicciola stretta e scura [DO-30(60.I)] Altri asseriva che in quella cupa ascondesse di notte una comitiva di facinorosi ladri e falsari.
cupidamente. avv. • Con cupidigia, in modo cupido, con cupidità [DO-37(133.I)] sempre cogli occhi cupidamente fissi su la fanciulla,
cupidigia. s.f. • Bramosa avidità [Z-32(15.III)] Tra parenti non ci debbe essere angaria né cupidigia.
cupido. agg. • Bramoso, avido [Z-16(75)] erano cupidi di suggere il bacio dell’anima dalle pupille del suo vago:
curagione. s.f. • Cura [P-4(155.I)] onde trasse lieto augurio pel tentativo di curagione che gli era stato consigliato dal Dottor Weiss.
curandaia. s.f. • Operaia tessile [Z-84(115)] Vivevano nell’isola di Ustica l’avola e la nipote, lavorando quella nel mestiere di lavandaia e curandaia, e la giovanetta col cucire la biancheria;
curatore. s.m. • Amministratore di patrimonio [Z-34(45)] il quale era stato dianzi curatore del Monte de’ maritaggi
curia. s.f. • Dicasteri papali [Z-39(62.I)] che tenea carteggio in lingua latina colla Curia romana,
curiale. agg. • Tipico degli avvocati, formale [Z-(Novella Misteri di Foria)] E mi preferisce un curiale un uomo delle Pandette!
curioso. s.m. • Giudice [TC e NdL-93( Guida.44)] ed entrare nel cesso della camuscia per essere interrogato dal curioso.
curricolo. s.m. • Carretto [Z-84(263)] Il conduttore si era dovuto accomodare in una stanga del curricolo.
curule. agg. • Sedia per magistrati maggiori [Z-20(103)] Il Conte vi si era fatto trasportare su la sua sedia curule, non permettendogli le sue infermità di muoversi da sé stesso da un sito all’altro.
cuspide. s.m. • Vertice, punta [Z-39(54.II)] l’alto cuspide del campanile d’una chiesuola che chiudea quella campestre via;
cute. s.f. • Pelle umana [Z-27(19.I)] ma l’età spariva nella plumbea tinta della sua cute facciale e nella fosforica vivezza delle pupille.
cutrettola. s.f. • Piccolo uccello [Z-82(9) ‒ Guida. p.12) Che importa che la ribelle porti nel seno un piccolo giacobino? Tanto meglio! Uccideremo due cutrettole ad un sol colpo.