DIZIONARIO DESUETI LETTERA F

328 vocaboli

fabbrica. s.f. • Edificio in costruzione Z-1(125)] La luce conferma le bizzarre osservazioni di Giovanni: tutto intorno a quella casa non è che fabbrica;

fabbricato. agg. • Punito [P-25(208)] Ora trovandosi fabbricato nella galleria sotterranea  per lo infame tradimento del Medina e complici,

faccia cornea. s.f. • Sfrontata [N1-93(253 – Guida.227)] Accomodatevi pure, signor Tobia, disse quella faccia cornea del cavaliere.

faccia gialla. agg. • San Gennaro [TD e NdL-27(128.II)] Sta zitto interruppe uno di que’marinai non nominarmi la faccia gialla è un traditore giacobino; 

faccia tosta. agg. • Sfacciata [N1-88(79)] come ti trovi qui nella stanza di questa faccia tosta, senza essere passata per la porta?

faccia verde. agg. • Appellativo per San Gennaro [TD-80(221 – D’Amico.187)] Si avea sterminata fede che il patrono di Napoli il gialluto il faccia verde San Gennaro insomma, 

facciuola. s.f. • Striscia di tela bianca [Z-28(42.I)] Ciò che il distingueva dal comune degli operai era una specie di facciuola di candido lino che gli pendevano al collo.

face. s.f. • Fiaccola [Z-3(5.II)] Chiunque spigne il suo intelletto alla ricerca dell’ignoto senza la face della Fede, attenta alla Legge della Provvidenza,

facella. s.f. • Piccola ma intensa luce, splendore [Z-26(579.I)] Ognuna di queste scintille potrebbe riaccendere quella divina facella che dicesi virtù.

faceto. agg. • Piacevole, arguto, spiritoso [Z-26(347.II)] i fischi erano diretti a Moster jack e gli applausi al faceto e intrepido Strangolatore. 

facezia. s.f. • Amenità, arguzia, frizzo [Z-26(13)] Che facezia! Esclamò l’ispettore – 

faciente. s.m. • Facente, che fa  [Z-21(385)] Attorno all’altra mensa sedettero i gentiluomini facienti corona al felicissimo sposo

faciltà. s.f ● Facilità [TM-6(13)] con tale sveltezza e disinvoltura che meglio e con più faciltà non si potea da un pittore di vaglia.

facinoroso. agg. • Turbolento, violento, ribelle [Z-29(11.IV)] Sospettando di essere inseguita da qualche facinoroso ella torse il cammino 

facitore. s.m.● Poeta di facile vena [Z-9(10.IV)] qual si osserva nelle poesie de’presenti facitori di versi alla foggia alemanna.

facondia. s.f. • Eloquenza [Z-107(novella Ludovica 6.II)] l’uffiziale raccontava con quel brio con quella facondia con quell’amabile leggerezza,

fac-simile. s.m.● Cosa simile a un’altra [Z-35(188.I)] Questa bottega o seplasia della misteriosa erbolaia era un fac-simile di quella che teneva cappo il campo Scellerato a Roma. 

fattevolezza. s.f. ● Fattibilità [TM-29(57.I)] Non ci fu verso di persuadere quel maniaco che ciò non era di facile fattevolezza.

fattezza. s.f. ● Fisionomia, sembianze [Z-93(Guida.182)] Qual differenza tra quell’uomo di sì belle fattezze, 

fagianeria. s.f. •  Lo stesso che fagianaia, allevamento di fagiani [DO-27(85.I)] Capodimonte al settentrione di Napoli colla sua fagianeria, 

falange. s.f. ● Moltitudine di gente [Z-27(6.III)] Era una falange di avvoltoi o meglio una nube di spiriti immondi 

falciuola. s.f. ● Piccola falce [Z-29(75.III)] tronco colla falciuola la sempreviva che mi faceva intoppo al passaggio, 

falconiere. s.m. ● Addetto ai falconi da caccia [Z-37(85.I)] il gran falconiere imperiale Rodrigo Goffredo, 

falda. s.f. ● Lembo di veste, strato sottile che si sovrappone ad un altro [Z-5(168.I)] a due anni camminava ancora colle falde o nel cestino.

faldella. s.f. •  Pezzuola di calza o cotone usata per medicazioni [Z-21(195)] Chi avrebbe rigovernato le faldelle che cingeano la tempia di Mariano? 

faldistorio. s.m. • Sedia arcivescovile [Z-50(43.III)] che aveva dall’un de’lati le sedie reali e dall’altro lato il faldistorio dell’arcivescovo.

fallace. agg. • Falsa, illusoria [Z-33(92.I)] Fallace è l’avvenenza ed è vana la beltà: la donna che teme il Signore ella sarà lodata 

fallacia. s.f. • Falsità [Z-12(156)] e sentivo l’anima mia ribellarsi contro la fallacia di tali promesse…

fallare. verb. • Commettere un errore [Z-37(73.I)] La scienza umana può fallare ma la divina non mai. 

famiglio. s.m. • Domestico, servo [Z-50(73.I)] dovettero stargli attorno e la moglie e Antonella e i famigli,

fanciullaglia. s.f. • Ragazzaglia, gruppo di ragazzi turbolenti [Z- Usi e costumi di Napoli («Il cenciaiuolo»)] La fanciullaglia che gli si accosta per barattar con lui,

fantaio. s.m • Servaiolo [P-46(75.I)] Aveva imparato a leggere e a scrivere e a fare i conti: non si accontava con i monelli e i fantai del quartiere;

fantasima. s.f. • Fantasma, spettro [Z-93(74 – Guida.92)] Tobia vede dinanzi a sé una specie di fantasima.

fantasmagoria. s.f. • Insieme di illusioni o visioni [Z-15(19.IX)] le rappresentava il passato come una fantasmagoria ed il presente come lo stato permanente  in cui fosse vivuta.

fante. s.f. • Fantesca, serva [Z-28(88.I)] Aniello non badò guari a ciò che dicea la fante, 

fantesca. s.f. • Domestica, donna di servizio  [Z-24(1o7.II)] uno sbarbatello che correrà appresso a tutte le crestaie e a tutte le fantesche.

fanticella. Piccola domestica addetta a vari servizi [Z-26(647.II)] e affidolla ad una pia donna  che la tenne alcuni anni in qualità di fanticella. 

faraile. verb. • Le farai [TM-28(102.I)] Se tu faraile intendere alcuna cosa di quel che ti ho detto,

faraone. s.m • Gioco d’azzardo con le carte [Z-77(129 – Guida. 120)] cercava nel rosso e nero, nel faraone e nella rollina la dimenticanza della onesta donna,

fardiglia. s.f. • Faldiglia, guardinfante, crinolina [Z-60(220)] La sua bella persona era ricoperta da ricca veste di raso bianco con fardiglia di raso chermisi vergata d’oro:

far dorme. verb. • Uccidere [TC o NdL-102(207)] il quale ben sapea come la camorra che si esercita nei luoghi di pena, si vale di misteriosi mezzi per far dorme un numero,

farfallone. s.m • (fig) Sproposito, errore [Z-28(101.I)] per non lasciarsi volare un farfallone che stava per uscire; 

farfariello. s.m • Farfarello, uno dei nomi dati al diavolo [P-6(151)] ma non è poi provato che questa donna non sia Farfariello in persona!

farieno. verb. • Farebbero [AC-29(111.II)] e si farieno trapassare li fianchi anzi che cedere un palmo di questo terreno. 

fariseo. agg. Chi guarda più alle apparenze che alla sostanza, ipocrtita [DO-91(129-Guida.154)] E ci ha financo di quelli assai più farisei i quali dicono di non fidarsi 

farmacopea. s.f. • Arte di preparare farmaci [Z-83(91)] Fatto sta che il giovine di farmacia, il quale ha studiato la farmacopea e non la geometria,

farmacotribo. s.m • Macinatore di droghe [NdL-35(191.I)] Queste donne entravano in concorrenza coi farmacotribi ovvero macinatori di droghe, 

farmacotrito. s.m • Pestatore d’erbe [NdL-35(191.I)] e coi farmacotriti o pestatori d’erbe:

farnetico. s.m • Che farnetica, che delira [Z-21(48)] Proseguii a camminare rapidissimamente come farnetico. 

farnia. s.f. ● Quercia gentile [Z-6(19)] e giammai tante ne ha fatte il legno di quercia farnia

farovvi. verb. • Vi farò [TM-(161)] farovvi vedere qualche cosa come che nessun uomo può mai vedere ‒ 

farragine. s.f. • Moltitudine, confusione [Z-9(41.1)] In mezzo a questa curiosa farragine vedeansi dipinti il sole e la luna con tutto il corredo di stelle.

farraggine. s.f. • Miscuglio di piselli grigi, vecce ed altre piante da foraggio [NdL-30(26.I)] Non avremo che una scarsa raccolta di farragine. Le patate non verranno a maturazione. farsaiuolo. s.m. • Farsaiuolo, chi ha il carattere della farsa  [DO-15(61.III)] Il guaglione napolitano è farsaiuolo per eccellenza.

farsetto. s.m.● Specie di camiciola di lana [Z-37(30.I)] e cavata una cartolina avvolta dalla saccoccia del suo farsetto giallo, 

fascicolato. s.m. • Radici secondarie [Z-36(50.I)] e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo, vuoi che sia a fittone o fascicolata,

fascinazione.  s.f. ● Fascino, malia [Z-15(96.II)] voleva fuggire, sottrarsi da quell’incubo, da quella fascinazione;

fasservizio. s.m. • Mezzano [P-12(126)] Tu sei il più sforcato fasservizio che io conosca.

fassi. verb. ● Si fa [TM-26(620.II)] Rallentasi la circolazione e pressoché insensibile fassi il respiro. 

fastello. s.m.● Fascio, mazzo di carte [Z-12(156)] ): quella empietà non lo avrebbe commosso un fastello;

fastidiare. verb. ● Provare fastidio, disgustare [Z-4(120.I)] incominciava a fastidiarsi benanche di quegli innocenti piaceri

fastidire. verb. ● Infastidire [Z-32(12.II)] il barone fastidiva puranco la presenza del grazioso valletto

fastidito. s.m. • Disgustato [Z-85(229)] E, se egli di lei si fosse fastidio, o contro lei si fosse sdegnato per l’altrui cattiveria,

fastigio. s.m. ● Grado massimo di qualcosa [Z-12(135)] Io mi penso ch’ei bazzichi ne’fastigi, nelle sommità;

fasto. s.m. ● Sfarzo, lusso [Z-38(65.II)] voleva imitare in tutto la grandezza ed il fasto degl’imperatori romani,

fatagione. s.f • Pratica magica, incantesimo [Z-1(59)] tutto ciò faceva su me l’effetto d’una fatagione.

fatalismo. s.m • Atteggiamento di chi accetta passivamente il corso degli eventi [Z-31(58.I)] La giovane propendeva alla romanzesca idea del fatalismo. 

fatalista. s.m • Chi si sottomette al corso degli eventi [Z-37(81.I)] Federigo II era quel che dicesi un fatalista.

fato. s.m. ● Destino, caso, fatalità [Z-35(28.I)] Ormai il giovinetto Britannico non potea più sfuggire la suo fato

fatta.   s.f. ● Genere, qualità [Z-109(87)] su le già appaurate immaginazioni un vaticinio di simil fatta.

fattevole. agg. Fattibile [DO-93(Guida.54)] Sia perché la cosa non era fattevole molto facilmente, 

fattezza. s.f. ● Fisionomia, sembianze [Z-30(52.II)] Era altetto della persona di robuste fattezze di aspetto avvenente e gentile: 

fattiziamente. avv. ● In modo fattizio, non naturale [Z e TM-26 (536.I)] la commozione di veder morire fattiziamente nelle agonie delle convulsioni  

fattizio. agg.  • Non naturale o autentico [Z-83(125)] Io sorrisi di questa ingenuità, vera o fattizia, delle altre giovanette,

fattoio. s.m • Frantoio da ulive [Z-82(31– Guida.34)] si facea ben volentieri baciare dalle belle e tarchiate lavoratrici dei vicini fattoi,

fatto pancia.  s.m • Detto di muragllia screpolata [TM-82(50 – Guida. 49)] le muraglie erano in più punti screpolate ed in un lato del palazzo aveano pure fatto pancia,

fattore. s.m • Contenitore [TM-80(194 – D’Amico.167)] riponendo nel fattore il ferretto della calza, 

fattura.  s.f. ● Opera, creazione [Z-36(33.I)] Anzi detesto la razza umana come la peggiore fattura di Dio.

fatuità. s.f. • Leggerezza, frivolezza [Z-107(novella Adolfo 103.I)] Io! sclamò Giorgio, con la più grande fatuità, non sono mica un collegiale:

fatum. s.m • Fato, destino [TS-77(41– Guida. 41)] Gli antichi spiegavano col fatum le sventure e le morti che colpiscono i discendenti di un gran colpevole.

fauce. s.f. ● Apertura, bocca [Z-3(120.II)] Gaetano avea strappato dalle fauci della tomba,

faumele. s.m • Favo, cella delle api per il miele e la cera [P-38(96.III)] vini inebrianti dolci di dilicata fattura faumeli squisitissimi. 

fave. s.f. ● Prigioni [TC o NdL-81(134 – Guida.121)] tu è già destinato che non possi scappare alle fave.

favella. s.f. ● Discorso, lingua particolare [Z-36(77.I)] ogni più che barbara favella è lecita se togli l’italiano

favellare. verb. ● Parlare, discorrere [Z-30(68.II)] con chi volete che io abbia a favellare nella solitudine in cui vivo? 

favo. s.m. • Infezione della cute [Z-66(40 – Guida.37)] Il povero don Paolo, che non aveva ancora quarant’anni, morì a Messina per un favo maligno.

favonio. s.m. • Vento tiepido di ponente [Z-26(53.II)] Come si fa a non essere pigro quando spira il dolce favonio su i colli del Vomero 

fazioso. agg.  • Violento, facinoroso [Z-35(220.I)] e con alte grida richiedere che loro si desse nelle mani il fazioso di Cesarea. 

feccia. s.f. ● Parte peggiore [Z-27(131.I)] non isdegnoso di stringere la mano ad uomini della infima feccia, 

fedecommesso. s.m. • incarico affidato all’erede di trasmettere tutta l’eredità o parte di essa ad un’altra persona [DO-La Domenica («Il mese di marzo e le stagioni in Napoli. 3 Marzo 1867»] La primavera cadde  col feudalismo, co’fedecommessi, colle aprrucche, colle fibbie, con la lingua latina

fedifrago. s.m. • Chi rompe i patti [Z-92(20 – Guida.18)] Lo dipinse come un riscaldato, una testa pazza, un fedifrago.

fedina. s.f. • Striscia di barbe[Z-66(284 – Guida.237)] tranne poche eccezioni, non si lasciavano crescere tutto al più che le sole fedine.

felce. s.f. ● Pianta medicinale [Z-4(24.I)] sopra una felce nelle boscaglie della Sila in Calabria?

fele. s.m. ● Fiele [Z-30(72.I)] fegato di un ebreo bestemmiatore, fele di capra e ramoscelli di tasso,

fellone. s.m. ● Traditore, ribelle [Z-27(69.I)] Ma vivadio che tremano i felloni i traditori! 

fellonia. s.f. ● Sleatà, falsità, tradimento [Z-26(67.I)] nel momento che la duchessa accusava di fellonia il capitano.

feltraccio. agg.  • Dispregiativo di feltro, falda di lana o di pelo [Z-93(Guida.93)] Si ricaccia sul capo il cappello di feltraccio bianco

feltro. s.m. • Falda di lana o di pelo [Z-93(96 -Guida.117)] e messo sul capo il suo lungo tubo di feltro bianco,

feluca. s.f. ● Imbarcazione bassa e veloce [Z-6(163)] Una feluca genovese!Che vuol dir questo?

femminacciuolo. agg. ● Donnaiolo [P-27(12.I)] A trenta anni, beone, crapulone e femminacciuolo.

femmineo. agg. ●  Femminile [Z-91(Guida.160)] Egli era ormai l’unico maschio che regolasse le cose di quel piccolo mondo femmineo. 

fenduto. agg. • Screpolato, spaccato [Z-28(103.I)] Verbigrazia, a sentire quella sua vociacciona scardata come un contrabbasso fenduto,

ferace. agg. ● Fertile, fecondo [Z-91(162-guida.195)] ed erasi apparecchiato a quel che dove a dire di sua ferace imaginazione.

feracità. agg. • Fertilità [Z-8(112)] La naturale feracità del suolo è disposata alla salubrità dell’aria,

ferale. agg. • Che porta morte [Z-80(106 – D’Amico.97)] Si comprende che in quegl’inanerrabili affanni del povero Tommaso che vedeva colti dal morbo ferale la moglie ed un figliuolo,

ferino. agg. • Selvaggio, crudele [Z-35(34.II)] che dava alla sua guardatura qualche cosa di bieco e ferino: 

ferità. agg. • Crudeltà [Z-27(38.I)] indovinò per tanto nell’animo di costei una ferità che disposavasi egregiamente alla sua.

fermolla. verb. ● La fermò  [TM-25(139)]   Vista passare una carrozza da nolo fermolla e pattuì il prezzo insino a Poggioreale. 

fermossi. verb. ● Si fermò  [TM-26(46.I)]  Fermossi e fece un fischio di convenzione.

feroce. s.m. • Così nelle provincie del Napoletano erano qualificati gli sgherri di polizia [TC o NdL-102(202)] avea guardato sempre in cagnesco gli ufficiali forestali, i gendarmi e i feroci.

ferraiuolo. s.f. • Ampio mantello senza maniche [Z-76(331)] un signore, tutto avvolto in un ferraiuolo che gli copriva gran parte del volto, uscì dal tempio appresso a loro.

ferrigno. agg. • Duro, rigido [Z-91(138-Guida.165): Era un omaccione si sotto la cinquantina rubizzo e ferrigno, 

ferula. s.f. • Staffile, bastone [P-6(7)] tutte le torture dell’infanzia vi erano schierate e messe in mostra: il cinghione, la ferula, il bavaglio, la testa d’asino e altri simiglianti apparati…

fervere. verb. ● Infuriare [Z-31(126.II)] in quei giorni fervea la pugna nelle acque di Crimea tra la Russia e gli alleati occidentali. 

fervorino. s.m. • Discorsetto, paternale [Z-107(novella Adolfo 103.I)] D’altra parte, questo fervorino ci potrebbe far sospettare che il Direttore abbia l’intenzione di rapire il cuore della Lucchese.

fervoroso. agg. • Pieno di ardore, di zelo [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 5 Maggio 1867»)] Assicurasi ch’erano giunti all’Imperatore fervorosi indirizzi di non pochi dipartimenti che domandavano la guerra contro la Prussia.

fescennino. s.m. • Canto popolare [Z-66(123 – Guida.105)] mottetto che appena sarebbesi tollerato ne’verso fescennini degli antichi Romani.

fescina. s.f. • Paniere per raccogliere frutta [Z-La Domenica («L’economia politica. 16 Decembre 1866»)] dicendo non valer questi una fescina perchè avea detto cose  che egli avea capito perfettamente.

festaiuolo. s.m. • Chi organizza feste [Z-29(12.III)] Nella casa contigua all’angolo sinistro abitava una specie di mercadante festaiuolo,

festevolezza. s.f. ● Allegria, giocondità [Z-22(149)] per la festevolezza degli abitanti e pel gran numero degli svagamenti che offre

festuca. s.f. • Fuscello di paglia [Z-101(47)] e uno farebbe meglio se guardasse alla trave che ha negli occhi proprii anzi che alla festuca che è negli occhi altrui.

fia. verb. ● Essere  [Z-22(136)] e, se possibile fia, dimentica una infelice che nacque sotto la più infausta costellazione del cielo

fiaccacollo. s.m. • Rompicollo [Z-57(81)] prestando l’orecchio alle paroline de’fiaccacolli del paese.

fiaccona. s.f. ● Mancanza di energia, di vigore [P-87(142)] Egli era vero che una certa fiaccona era cominciata a sperimentarsi nella disciplina della milizia cittadina.

fiaccone. s.f. • Che non ha forza, vigore [Z-91(177-Guida.214)] Ma tra le tossi, li sputi sanguigni, le fiaccone, le limonee minerali e li sciroppi sedativi, quella meschina gioventù si protrasse,

fiacre. s.m. • Vettura da piazza [Z-71(165)] e ogni ora di passeggiata si guadagnava 18 grani. La polizia ci chiamava fiacre.

fiaschella. s.f. • Castagnola, pedardo [N1-16(173)] Era incominciato in quel quartiere lo sparo delle fiaschelle, de’tuoni e dei cannoncini.

fiat. s.m. • Attimo, tempo brevissimo [Z-5(40.II)] organizzazione architettonica di vari secoli e che sembra l’opera di un fiat istantaneo.

fiata. s.f. • Circostanza [Z-3(117.I)] l’arte medica stavagli sempre e sommamente a cuore, e questa fiata egli poteasi tutto abbandonare a’suoi studii favoriti.

fiatamento. s.m. • Il respirare, soffio [Z-26(272.I)] e il carbonio rigettato dal fiatamento de’bruti e degli uomini, 

fibiato. s.m. • Persone con ordini cavallereschi [P-44(74.IV)] e suo marito, il duca, è un sopracciò de’più fibiati nella corte,

fibrina. s.f. • Fibretta, energia, vigore [Z-9(53.IV)] Il cane, preso da fibrina di stizza, si precipitò verso l’avversario, il quale si era dato alla fuga e gridava al soccorso;

fiche.Fanno le. s.f. • Gesto di scherno [Z-92(409 – Guida.360)] fanno le fiche a’medici e ingannano il più sovente gli stessi infermi

fichu. s.m. • Fazzoletto triangolare di seta [Z-92(147 – Guida.128)] Vestiva un abito di barège grigio-perla con un fichu o pezzuola di mussolo chiaro,

fida. s.f. • Tassa per esercitare pascolo [Z-23(38.I)] Nella città di Viesti fide d’acque e di erbe, altra fide, censi enfiteutici,

fidanza. s.f. • Fede, fiducia [Z-75(153 – Guida.131)] facciamo i conti della giornata, su i quali egli non trova mai a ridire, avendo in me piena fidanza,

fieramente. avv. ● In modo fiero, con fierezza [DO-37(121.II)]  rabbruscò il re fieramente il ciglio a questa petizione della fanciulla, – 

figgere. verb. ● Conficcare [Z-6(190)] Quando più il Conte figgeva gli occhi su la bella incognita,

figliama. s.f. • Mia figlia [TD-82(223– Guida.196)] Meglio sarebbe stato che figliama fosse rimasta in mezzo alla strada,

figliata. s.f. •  Esito del parto  [SN-21(91)] io non torrei da voi neppure un tornese per la vostra figliata della scorsa notte 

fignolo. s.m. • Foruncolo [Z-93(21 – Guida.30)] costei ne riportava dolorose contusioni e fignoli e lividure. 

figulo. s.m. • Vasaio [Z-51(14.V)] Era vestito con alquanta ricercatezza in modo che il povero figulo, veggendo appressarsi quel signore,

filaccia o filaccica. s.f. • Fibra che si usava per medicare [Z-49(92.II)] Il resto della mattinata, ne’ giorni feriali, si passava a fare filaccica per gli ospedali,

filantropia. s.f. • Amore per il prossimo [Z-31(96.I)] La filantropia che è il sublime precetto di Cristo, 

filantropo. s.m. • Chi prova sentimenti d’amore per il prossimo [Z-36(44.II)] che non ci fosse stato sotto la cappa del sole  uno più sfegatato filantropo di questo medico, 

filarmonico. agg. ●  Che ha la passione per la musica classica [Z-34(21)] di sotto al quale scamoiava quelche topo filarmonico, 

filaticcio. s.m. • Seta scadente s.f. •   [Z-62(277)] Questo cassetto conteneva alla rinfusa un po’di tutto: boccoli di lana, filaticci, canovacci, e mille strane bazzicature.

filelleno.  s.m. • Sostenitore della civiltà greca [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 10 febbraio 1867»)] questa breve descrizione voltata in italiano dal giovine filelleno signor Ernesto Palumbo.

filiale. gg. ● Di figlio, da figlio [Z-91(Guida.156)] e per rispetto del filiale dolore della sua amata Dolorinda. 

filiano. s.m. • Parrocchiano [TM-26(403.I)] La porzione di vostra signoria eccellentissima la serbo per un povero infermo tra i miei filiani; 

filippica.  s.f. •  Discorso aspro e polemico [Z-18(109.II)] senza far caso alla breve filippica dell’amico; 

filippo. s.m. • Moneta d’argento [Z-96(147 – Guida.125)] Io mi penso ch’ella abbia a tenere in serbo un bel numero di filippi,

filosofia. s.f. •  Carattere antico di stampa  [F-77(43  – Guida. 44)] pagando 12 grani per ogni cento righe di filosofia ed un carlino per cento righe di cicero.

filuca. s.f. • Feluca, imbarcazione a vela [Z-9(126.I)] egli era il più fastoso gentiluomo che corresse in filuca la amenissime acque dello scoglio in Mergellina…

filugello. s.m. • Baco da seta [Z-26(282.I)] fabbriche di spilli filatoi allevamento di filugelli fabbriche di candele di cera e di sego:

fimbria. s.f. • Orlo frangiato [Z-53(29.III)] Quella veste era costata alla ebrea una somma stravagante: era di velluto azzurro turchino, tempestata di stelle d’oro con fimbria di perle purissime.

financo.  avv. ● Anche, perfino [Z-91(129-Guida.154)] E ci ha financo di quelli assai più farisei i quali dicono di non fidarsi 

finestra. s.f. • Occhio [TC-26(110.I)] non ha che una finestra ma questa vale più delle quattro di vostra eccellenza 

finitivo. agg. ● Finito, definitivo [Z-26(524.I)] Infame egli esclamò tra sé. E questo sarà finitivo… 

finòggi. avv. ● Fino ad oggi, finora [Z-La Domenica («Le novelle elezioni. 24 febbraio 1867»)] noi siamo sicuri che la maggior parte de’nomi che hanno finoggi rappresentato altrettanto nullità su i seggi parlamentarii

fintantoché. cong. ● Finchè, fino a quanto [Z-14(71.II)] io non era in sicuro fintantoché mi trovavo nel territorio delle Indie inglesi…

fintina. s.f. • Posticcio di capelli [Z-75(368 – Guida.304 )] si sedé alla pettiniera per pettinarsi i capelli, la cui brevità ella cercava di far sparire con le fintine.

fio. s.m. • Pena [Z-56(154)] Presto o tardi si paga il fio del male che si fa.

fiorentinismo. s.m. • Tendenza letteraria nel parlar fiorentino [Z-22(76)] ma è sempre un frasario un po’gonfio e soverchiamente ricco di fiorentinismi,

fiorvelluto. s.m. Specie di fiore [AC-38(73.III)] Di bellissimi fiorvelluto e di rose di Gerico erano corsi tutto all’intorno 

fiottata. verb. ● Fluttuata, ondeggiata [Z-26(45.I)] quella strada fiottata dalla fina pioggia e non rischiarata, 

firmano. s.m. ● Decreto, licenza, ordine dei sultani ottomani [Z-1(145)] Con un firmano vietò sotto gravi pene a’turchi d’imporre il nome di giaurro a’franchi dimoranti in Costantinopoli.

fischietto. s.m. • Specie di pasta [Z-83(333)] Ci abbiamo i fischietti al pomidoro, un carpione in arrosto,

fischietto. Di chiave.  s.m. • Piccolo strumento con cui si imita il versi di uccelli [Z-80(191– D’Amico.252): e salutato di applausi frammisti a qualche fischietto di chiave: 

fisciù. s.m. • Fazzoletto triangolare [Z-83(335)] Usava la Matilde certi fisciù di colori arrabbiati adorni di piccole gale i quali le davano sembiante di una bambola dei Guantai.

fisima. s.f • Idea fissa, fissazione [Z-91(172-Guida.207)] Sciocchezze esclamò l’Antonina queste fisime da romanzo sono passate di moda; 

fistola. Canna d’organo, grave fastidio, malanno [Z e DO-34(18)] l’otre fu trasformata in cassa di legno e la fistola diventò organo,

fit-fit.  s.m. ● Fitti-fitti, tipo di fuochi artificiali di modesta potenza [N1-La Rondinella (9 e 14 dicembre 1855)] I tuoni le fiaschelle le folgori le folgori pazze i tric-trac i fit-fit accompagnano i brindisi e le allegrie della tavola.

fittaiuolo. s.m. ● Fittavolo, chi ha in affitto un podere altrui [Z-93(Guida.190)] Questo fittaiuolo  aspettava il castaldo del principe, 

fittizia. agg. ● Falsa, ingannevole [Z-38(111.II)] Giovanni ripose presto la fittizia barba e i senili atteggiamenti, 

fittone. s.m. • Radice principale [Z-36(50.I)] e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo, vuoi che sia a fittone o fascicolata,

flagranza. s.fEssere scoperto quando si commette un reato [DO-93(Guida.32)] Quando colpiva in flagranza di sonno la ragazza

flagrare. verb • Ardere, avvampare [Z-26(505.I)] Le flagrano le tempie la fronte le scoppia il cervello… 

flebile. agg. ● Sommesso, debole [Z-34(210)] Il corno inglese imita la voce umana in ciò che ha di più flebile, 

flebotomista. s.m. ● Flebotomo, chi esercitava salassi [Z-21(149)] era la moglie di una specie di barbisontore che all’uopo esercitava il mestiero di flebotomista. 

flemmatico. agg. ● Che agisce con calma, senza scomporsi [Z-La Domenica («Teatri. 21 Luglio 1867»)] Lasciamo ai flemamtici questa intemperanza di curiosità, 

flogistico. agg. ● Infiammatorio [Z-91(Guida.47)] Bisogna impedire un processo flogistico nelle regioni cerebrali,

foce. s.f • Fauci, gola [Z-34(221)] Le medicine! ripetè la fante e gli occhi le si gonfiarono come due foci, 

focile. s.m. • Acciarino [P-14(11.I)] Ed eccola correre ad un tavolo su cui erano la selce, il focile e l’esca;

fodro. s.m. • Contribuzione di foraggio al sovrano [Z-37(63.I)] dietro a lui erano gli orrori della gleba, del fodro, dell’albergaria e del teloneo.

foggia.  s.f • Modo, maniera [Z-37(8.I)] che guidavano una lettiga di quella foggia e di quel lusso che usavano i signori alemanni 

foggiare. verb. ● Plasmare, formare [Z-82(330– Guida.289)] in parte vere e in parte foggiate dalla novella polizia,

foggiatore. s.m. • Chi foggia o modella qualcosa [DO-La Domenica («Cronaca della Settimana. 27 Luglio 1867»)]  Ed il più curioso è che i foggiatori della lingua francese,   

foglio. s.m. • In folio, formatura tipografica [Z-La Domenica («L’economia politica. 16 Decembre 1866»)] Avremo bisogno di dieci volumi in foglio se volessimo tocare le piaghe materiali

fola. s.f • Cosa non vera, frottola [Z-80(234 – D’Amico.196)] Non terrem dietro a tutte questa fole popolari che pur troppo contribuivano a crescere lo spavento 

folaga. s.f • Uccello di palude [Z-96(235 – Guida.198)] Qualche folaga di palude col suo basso volo lambiva li stagni verdastri,                                                             

folleggiare. verb. • Scatenarsi nei divertimenti [Z-66(38 – Guida.36)] Un giorno, settant’anni fa, anch’essa era una bambina che folleggiava da una stanza all’altra e correva nei giardini appresso alle farfalle. 

fomentare. verb • Istigare, incoraggiare [Z-103(90)] e fermò in cuor suo di fomentare una tal simpatia, della quale ella sarebbesi giovata per vendicarsi del signorino,

fomite. s.m. • Stimolo [Z-66(98 – Guida.86)] la lontananza dall’oggetto amato non fa che accrescere fomite alla fiamma;

fondaco. s.m. ● bottega dove si vendevano ritagli di panni e drappi, magazzino, deposito [F-9(27.I)] i quali mi mandano qualche cosarella de’loro fondaci;

fondaco.  s.m. • Parte di una città dove abitano i segregati [Z-15(113.V)] L’infelice abitante di un fondaco, di un sopportico o di un umido basso strascina una esistenza imprecata,

fondaco. s.m. ● (fig.) Gran quantità [P-36(58.I)] che con tutto il fondaco di scetticismo  che io avevo di dentro

fondacuzzo.  s.m. • Piccolo fondaco [Z-Usi e costumi di Napoli e contorni ( « La messa votiva »)] due donne abitavano in un fondacuzzo piuttosto oscuro che vedeasi a sinistra a salire.

fondiario. agg. ● Relativo a terreni, beni immobili  [Z-82(71 – Guida.67)] e pagare al governo la fondiaria di questo poderuccio e di questa meschina caserella.

foraggiare. verb. • Saccheggiare [Z-50(76.II)] e pel prestigio della grandezza che li circonda ei si credono quasi nel dritto di foraggiare la terra altrui.

foraggio. s.m. • Saccheggio [Z-103(8)] siccome il marito non deve dar conto alla moglie di tutti i foraggi da lui fatti in campo femmineo.

forame. s.m. • Buco, apertura [Z-25(184)] Era come una luce che si facesse di sotto il terreno, e di cui un raggio scappasse per occulti forami.

foratino. s.m. • Tipo di pasta [Z-79(47)] la menò a sedere novamente appo il tavolo, sul quale di presente fumigavano i foratini al sugo di pomidoro.

forbire. verb. • Pulire [Z-32(92.I] forbitevi gli occhiali e cercatemi una sposa a genio vostro

forbitamente. avv. ● n modo forbito, nitido [Z-26(504.II)] A sedici anni Nazario scriva forbitamente l’italiano nella purezza della favella,

forbitezza. s.f. • Nitidezza [Z-20(55)] E  Gigia gliela scriveva con tanta forbitezza ed eleganza che i corrispondenti di Casimiro ne facevano le grandi maraviglie,

forbito. agg. • Pulito [Z-4(152.I)] Visitando quella scacchiera di stanze tutte uguali, rettangolari forbitisi-me, ma silenziose e deserte,

forbito. verb. ● Scritto senza mende [P-1(54)] Forbito dunque il fatto mio, consegnai le polizze al cassiere,

forbitore. s.m. • Pulitore [F-28(133.I)] come uno farebbe il lustrascarpe, verbigrazia, o il forbitore di lame.

foreggiare. verb. ● fig. Foraggiare, cercare (foraggio per le bestie) [AC-26(60.II)] In tal stato di cose don Filippo si diede foraggiare tra i suoi subalterni. 

forense. agg. • Che concerne l’attività giudiziaria [Z-34(46)] e i secondi nel ceto mezzano de’forensi e de’mercadanti. 

forese.  agg. • Chi vive in campagna [Z-86(396 – Guida.333)] Allora crebbe la compassione nel cuore della buona forese che rivolse altre interrogazioni alla fanciulla,

foresto. agg. • Campagnolo, rustico [Z-38(147.IV)] Era in quell’oliveto un sito foresto tutto chiuso da fronzuti alberi annosi, 

forfecchia. s.f. • Forbicina [Z-11(44)] guardate quel giubbettino che gli si apre sulle anche come la coda forcuta di una forfecchia,

forget-me-not. s.m. • Non ti scordar di me, miosotide, pianta erbacea [Z-26(533.II)] Eraci il cactus il rèsèda il forget.me-not il tamarisco il tuberoso l’aristocrazia de’fiori insomma. 

forgia. s.f. • Fucina del fabbro [Z-91(49-Guida.66)] che già avea appreso a lavorare di forgia, 

foriere. agg. • Che precede e annuncia [Z-27(68.I)] nessuna ruga si scorgea foriera della propinqua vecchiezza.

fornito. verb. ● Terminato [Z-10(105.II)] e poscia che D.Gennarino ebbe fornito altre sue piccole faccende,

forosetta. s.m. • Contadinella [Z-84(224)] salì la rosea forosetta a recare la lieta novella alla sua padrona.

formella. s.f. • Buca aperta nel terreno per piantarvi alberi, oppure mattonella, oppure anime per bottoni [Z-102(189)] I campagnuoli erano intenti a scavare le formelle,

formellaio. s.m. • Fabbricante di formelle [TD-80(49 – D’Amico.54)] In queste Grotte di Brancaccio lavoravano per lo più i cosiddetti formellai, cioè i fabbricanti delle anime dei bottoni,

formentone. s.m. • Frumentone [Z-104(44)] e non è disgradevole, essendo composto di farina di formentone e di castagne,

formicolazione. s.m • Brulichio [F-44(78.IV)] E questa è la più vasta categoria, giacché è formata di tutti quegli elementi della formicolazione sociale,     

fornicazione. s.f. • Illecita relazione sessuale, adulterio [Z-21(133)] Taci impudica. È tempo questo di ricordare le tue fornizìcazioni? 

fornire. verb. • Eseguire [Z-83(17)] Come la Peppinella ebbe fornita questa aurea scrittura, esempio di bello scrivere, come direbbe il giornaletto la Follia,

forosetta. s.f. • Contadinella, villanella [Z-80(4 – D’Amico.19)] cercava di ligare una galante conversazione con la forosetta. 

fortuna.  s.f. • Tempesta, fortunale [Z-27(157.I)] La nave-ammiraglia su cui era imbarcata la real famiglia correa la più trangosciante fortuna di mare.

foscamente. avv. ● In modo fosco, ombroso [Z-92(151– Guida.131)] che sembrava foscamente preoccupato da un pensiero che gli causava tristezza. 

fosco. agg. • Tenebroso, buio [Z-37(129.I)] le cadenti ombre della sera il rendevano più fosco e cinereo. 

fosforescenza. s.f. • Bagliore, luccichio ([Z-19(123.I)] Z) Allora di quella rapida fosforescenza della mente s’ impadronirono quelli che avevano premura d’impadronirsene… 

fossaiuolo. s.m. • Chi scava i fossi e fa gli argini[P-25(126)] colla quale una specie di fossaiuolo faceva accorte sul cammino le persone che gli venivano addietro.

frabbotta.  s.f. • Farabutta [Z- tratta da una poesia (A nenna mia)] Ah mannaggia la sciort fabbrotta che no terno non pozzo pigliaro!

fradicio. agg. • Fracido, stanco, svogliato [DN-93(93 – Guida.114)] Ora sì che m’hai fradicio Monzù esclamò Tobia con rabbuffo

fragaglio.  s.m. • Pesce piccolo per frittura [Z-La Domenica («Fisiologia dell’inanmorato» 13 Ottobre 1867)] e portava nella destra mano un cartoccio di quei pesciolini che in Napoli si domandano fragagli.

fragnere. verb. ● Infrangere [F-12(123)] si fragnea contro lo scoglio adamantino dell’avarizia di lui;

fragranza. s.f. • Delizia, eccellenza [Z-34(179)] il sorriso della fanciullezza e della innocenza vi spargeva all’intorno come una fragranza di paradiso; 

frale. s.m. • Corpo umano [Z-4(23.II)] il frale è per essi l’involucro esoso dal quale ardono di sprigionarsi.

fralezza. s.f. • Fragilità [Z-83(276)] Ma, strana contraddizione della umana fralezza!

frammassone. agg. • Irreligioso, massone [P-51(9.VI)] Murat è il re dei frammassoni il nostro legittimo sovrano è Ferdinando.

frammezzo. avv. ● In mezzo [Z-9(132.I)] e che è pure una gran possanza frammezzo agli uomini. 

frammischiato. agg. • Immischiato, intromesso [Z-31(121.II)] Non poche volte il nome di Carolina si trovava frammischiato ne’moncherini di sconnesse frasi.

franceschino. s.m. ● Antica Moneta [F-100(207 – Guida.183)] un bel pezzetto ella stette a farsi scorrere tra le mani i suoi franceschini.

francesismo. s.m. • Parola o locuzione francese entrata in un’altra lingua [Z-33(25.I)] che avea la mania d’infarcire i suoi discorsi con un buon dato di parole francesi o di francesismi. 

franfelliccaro. s.m. • Venditore di franfellicchi [N1-81(197 – Guida.175)] Una delle speciali curiosità del Molo era il franfelliccaro.

franfellicco. s.m. • Zuccherino [N1-81(198 – Guida.175)] Ogni franfellicco, ovvero ogni pezzetto di questo dolciume stuzzicante costava tre calli;

frangere. verb. • Spezzare, rompere [Z-6(77)] Nelle stalle, spezzate le rastrelliere, frante erano le gruppie,

frangetta. s.f. • Fila di capelli tagliati corti [Z-83(240)] perché le frangette con cui esse coprono la fronte nascondono certi cervelluzzi così vacui da non attaccarci idea a niente;

frangia. s.f. • Guarnizione, fascia [Z-37(28.II)] e quella nugoletta dalle frange di porpora  e d’oro non avrà più che un colore il nero privazione di tutt’i colori. 

frappa. s.f. • Rappresentazione della foglia nel paesaggio [P-1(104)] Il paesista studia gli effetti sorprendenti della luce sulle masse, sulle frappe, sul mobile cristallo delle onde;

frasca. s.f. • Ramoscello collocato all’insegna di osterie di campagna [Z-29(62.III)] il quale avea scorto da lungi una frasca che additava una osteria campestre

frascheggiare. verb. • Stormire delle frasche mosse dal vento [Z-38(104.III)] del frascheggiare de’pioppi in un bel tramonto d’autunno.

frascheggio. s.m. ● Continuo stormir di fronde [Z-36(49.I)] ci dilettano gli orecchi colle armonie de’loro frascheggi;

frascheria. s.f. • Frivolezza [Z-83(17)] e delle frascherie di che si occupavano le giovanette leggieri e frivoli come la carta velina.

fraschetta. agg. • Frivola [Z-103(2)3] Peppinella era la più aggraziata e la più fraschetta delle tre: dava retta a tutti;

frasconaia. s.f. • Cose senza ordine e gusto [Z-36(46.I)] perché si provi un sì gran diletto in queste crudeli frasconaie.

frastagliata. agg. • Discontinua, ineguale [Z-31(83.III)] è frastagliata da mille incidenti noiosi che sono il compimento obbligato 

frastaglio. s.m. • Rimasuglio [P-9(149.1)] avrebbe potuto vivere anch’esso da sultano co’soli frastagli della mensa del marchese.

frastornare. verb. • Disturbare, distrarre [Z-91(48-Guida.63)] non potevo di ciò tener discorso con lei né frastornarla da simile proposito. 

frattoio. s.m. • Frantoio, ordigno per frangere l’ulive [P-26(239.II)] la prima era addetta al frattoio o vero al molino che ingrange le olive,

fratria. s.f. • Società, confraternita [P-15(12.IV)] soprannome che Vitale avea ricevuto nella fratria della camorra,

fraudolenta. agg. • Dolosa, subdola [Z-91(Guida.221)] ma potendoci essere sottrazione fraudolenta di titoli

freca. s.f. • Pretesto [TD-96(94 – Guida.82)] Hai capito Rosè e non facimm le freche.

frego. s.m. • Segno o scarabocchio [Z-27(18.I)] ciascuno di questi nomi è un frego nero tratto su la parola monarchia napolitana. 

fregola. s.f. • Vogliosa, smaniosa [DO-80(316-D’Amico.262)] Mi contenterò di scuotergli un po’la cresta a questo galluccio in fregola,

fremere. verb. • Essere agitato [Z-35(90.II)] I secoli che sono trascorsi fremono e ridono ancora e fremeranno fino al dì che il cuore umano  

freneticheria. s.f. ● Stato di agitazione convulsa [TM-30(19.III)] pronto ad accorrere in aiuto del giovine Ermolao ne’costui notturni accesso di freneticheria. 

frenetichezza. s.f. ● Frenesia [P-30(100.II)] l’amore e la pietà lo persuadevano ad assistere il disgraziato in quel novello accesso di frenetichezza. 

fresella. s.f. • Pane a forma di ciambella [N2-83(104)] Poscia che la società si è magramente ristorata con le preselle della Sapienza e con lo sciroppo di donna Cecca,

frettare. Pulire il fasciame o il ponte di una nave col frettazzo [Z-26(99.I)] I marinai che venivano nella raduccia della Botte per frattare i loro navicelli

frosone. s.m. ● Uccello passeriforme [Z-36(46.I)] Nell’autunno e nel verno io vedea emigrare a stormi le famiglie delle lodole, dei fringuelli, delle starne, dei frosoni…

fricassea. s.f. ● Vivanda di carne o di verdura [Z-12(26)] sentiva alla fragranza del timpano o della fricassea.

friccicare. v.tr. • Muoversi, guizzare [N1-61(44)] La comare si friccica ella avrà sentito le tue parole.

frichino. agg. • Fichino [N1-83(25)] E si mettono a fare all’amore con questi don frichini morti di fame!

frigio. s.m. ● Cappello rosso appuntito [Z-27(3.II)] era innalzato un gran palo sormontato dal berretto frigio.

frine. s.f. ● Cortigiana, etèra, donna di facili costumi [Z-14(51.III)] o nella casa della frine impudica,

frinfrino. s.m. • Giovane venarello [P-83(183)] perché il giovine non era un frinfrino, ciarliero e versatile.

frizzo. s.m. • Motto arguto [Z-107(novella Adolfo 104.I)] e mescolava raramente i suoi frizzi a quelli de’suoi compagni che berlingavano strepitosamente e ciarlavano a coro.

fromba. s.f. • Ciottolo sasso [Z-62(53)] Proibì le sfide a colpi di sassi, ch’erano solite farsi nei Borghi delle Città con le frombe.

fronda. s.f. • Ramoscello con foglia, frasca [Z-33(53.II)] Il tempo spoglia la vita dalle fronde della poesia e allora le cose si veggono come suol dire a sangue freddo e senza il prisma dell’illusione. – pag.53.II

frontone. s.m. ● Coronamento triangolare della facciata di un palazzo [Z-27(59.III)] La palla andò a colpire il frontone del balcone… 

fronzolo. s.m. ●  Abbellimento inutile [Z-32(45.II)] che si cattivano con quattro fronzoli e che fingono di dormire 

fronzuto. agg. • Folto di vegetazione [Z-22(57)] mormorii che si levano nell’ora tacita della sera de’cespugli fioriti o da’boschetti fronzuti, 

frosone. s.m. • Uccello passeriforme [Z-36(46.I)] io vedeva emigrare a stormi le famiglie delle lodole de’fringuelli dei frosoni… 

frotta. s.f. • Gruppo numeroso [Z-30(85.I)] secondo la comune credenza che la fanciulla fosse stata rapita da una frotta di diavoli, 

frugale. agg. • Parsimonioso, sobrio [Z-91(Guida.78)] che col sorriso della passioen avrebbe santificato e rallegrato il pasto frugale. 

frugifero. agg. • Che produce biade [P-12(123)] il marchese rappresentava in sulla terra un frugivero ventoso e nulla più.

frugivoro. agg. • Chi mangia biada o frutti [Z-20(7)] Se poi ai nostri lettori piglia la vaghezza di volere un saggio della faccia di questo spettabile frugivoro,

frugolo. s.m. ● Bambino molto vivace [Z-13(142)] e a quel che sento una giovinetta frugolo a cui starebbe meglio un maritino fresco e vigoroso.

frullare. verb. • (fig). Agitarsi nella mente [Z-28(112.I)] Tu non avresti rifiutato un sì magnifico partito se non ti frullasse per la testolina qualche ganimede; 

frullo. s.m. • Non rilevare nulla [P-15(20.III)] avvezze alle frequenti assenze de’loro uomini, s’impacciano un frullo di quel che essi sieno divenuti.

frullone. s.m • Calesse scoperto [Z-96(187 – Guida.159)] e circondato da luminarie un gran frullone il cui burattello di seta bianca portava lo stemma dei Borboni lavorato in oro.

frusciare. verb. • Pavoneggiare [N1-88(195)] Si ha da dare un’altra spolverata a quel moccioso cannolicchio, che si frusciava con la vostra bardascia?

frussi. s.m. • Avere buon punto a primiera [P-48(17.I)] Un gelato di Donzelli rinfrescava lo stomaco, un frussi alla primiera rinfrescava la tasca .

frustatorio. agg. • Frustratorio, vano [P-37(77.II)] E, mentre io vado studiando i mezzi per rendere frustatorii gli effetti della scomunica lanciatami sul capo,

frustello. s.m. • Stento [TM-24(42.I)] a rischio di vendere tutto di stentare la vita a frustello,

frusto. s.m. • Pezzo,  [Z-88(42)] Ma indarno la rachitica rimugina a frusto a frusto per entro a quel breve cassetto;

frustraneo. agg. • Inutile [Z-86(308 – Guida.262)] e riuscite pur anche frustranee le indagini prese per iscoprire gli occulti o l’occulto malfattore,

frutice. s.m. • Arbusto, boscaglia [Z-50(32.I)] né a smuovere i bruni frutici senza nome che fiancheggiavano quella dia.

fucetola. s.f. ● Uccello migraorio, beccafico [Google-23(68.II)] farò di ammazzare come suolsi dire , due fucetole ad un colpo.

fuco. s.m. • Maschio dell’ape [Z-15(74.II)] Carolina cadde come un fiore in mezzo a quei fuchi, pe’quali ella giunse come grande novità.

fuvvi. verb. • Vi fu [Z-38(114.I)] Fuvvi in Giuda un re giusto e pio;

fugace. agg. • Transitorio, di breve durata [Z-31(114.II)] cui non potrem tener dietro nella fugace allegria di un pranzo. 

fugacità. s.f. ● Caducità, provvisorietà [Z-10(12.I)] Ah! trista fugacità della umane cose!

fugare. verb. • Far fuggire, dileguare [Z-15(114,IV)] Ella si era lasciata fugare da un uffiziale scizzero che la menò a Palermo. 

fuggifatica. s.m. • Scansafatiche [P-28(84.I)] Fatto sta che il piccolo Aniello era un fuggifatica di prim’ordine, e di andare a scolpire non ne avea gran voglia,

fuio. s.m. • Occulto, nascosto [Z-30(11.I)] Fitta come un panno di fuio colore, la pioggia di cenere veniva giù quasi fuliggine che caschi da vecchia capanna di camino.

fuje fuje. s.m. • Fuggi fuggi [N1-96(39 – Guida.36)] il si salvi chi può, volgarmente chiamato in Napoli fuje fuje.

fulgido.  agg. • Splendente, brillante [Z-35(161.I)] perocchè dai fulgidi occhi vulcanici di costei rompea sovente una lacrima 

fulicone. agg. • Chi ha carnagione bruna [P-96(234 – Guida.197)] Ritornò poco appresso con un fulicone di villico che recava un caraffone ripieno del vino paesano.

fulvo. agg. • Giallo rossiccio [Z-25(96)] rimase coperto dall’ampio guardinfante della sua veste  di color fulvo.

fumarola. s.f. ● Pipa [TC o NdL-81(135 – Guida.121)] accesi la fumarola e dissi buona sera a compar Leonardo,

fumee. s.f. ● Esalazioni di fumi o vapori [Z-100(371 – Guida.289)] Ma quando cinque o sei litri di vino ribollono in ciascun ventriloquo, sollevando le fumee alla testa,

fumicare.  verb. • Fumigare, mandare un po’ di fumo  [Z-20(133)] Fumicavano su diversi punti i bivacchi dei volontari;

fumigante. agg. • Esalanti fumo [Z-82(84– Guida.77)] se una grossa lampada di bronzo a tre larghi becchi fumiganti per una rossastra materia accensibile non l’avesse in parte rischiarata.

fummi. verb. •  Mi fu [TM-38(43.II)] e fummi risposto che tu eri sofferente e che sdegnavi ogni visita.

fuorbandito. s.m. • Brigante che batte la campagna [DO-87 (174)] Poveri fanciulletti! Se essi avessero potuto pensare che il loro babbo non era che un fuorbandito, un micidiale, le cui mani grondavano ancora umano sangue!

fuoruscito. s.m. • Esule, rifugiato, profugo [Z-25(467.I)] che ricoprono co’loro laberinti di fronde il fuoruscito il brigante. 

furacchiare. verb. • Rubare [Z-94(143)] E i duecentomila franchi furacchiati a mio nonno al  barone di Chateuneuf come dote alla sua figliuola,

furare. verb. • Rubare [Z-93(12 – Guida.17)] un certo fondamento si era che il gobbetto avesse furato il cadavere dell’amata donna,

furberia. s.f. ● Furbizia [Z-26(403.II)] La furberia e la malvagità trovano sempre a fare larga messe di proseliti in queste innumerevoli falangi d’idioti.

furfanteria. s.f. ● Disonestà, ribalderia [Z-91(Guida.272)] Il Signore Iddio non potea permettere che la furfanteria e la ipocrisa vi spogliassero delle paterne sostanze. 

furfuracea.  agg. • Forforacea, pianta ricoperta da squamette [Z-15(29.III)] quella stupida faccia, su la quale l’erpete avea gittato le sue scaaglie furfuracee

fuscello. s.m. • Pezzi di legno sottili [Z-84(253)] era occupato a raddrizzare gli staggi, le verghe e i fuscelli di un erpircatoio,

fusillo. s.m. • Tipo di pasta alimentare [DO-23(38.I)] casa effettiva, neviere di fusillo, animali o semoventi nei suddetti feudi.

fusolo. s.m. • Parte inferiore della gamba [Z-35(129.II)] Certo è che quelli sbilenchi fusoli delle sue gambe oscillavano 

fusone. s.m. • In quantità [P-24(38.IV)] Il belletto vi era gittato a fusone su ambo le guance e su le labbra. 

fusta. s.f. • Piccola galea medievale [Z-6(247)] parte delle galee fu dispersa, parte ingoiata dalle acque, parte cadde in potere di alquante fuste corsare,

fustigare.  verb. • Castigare, criticare [Z-16(123)] per fustigare i nostri figli e prostituire le nostre figlie:

fustigazione. s.f. • Pena della frusta [Z-26(335.I)] e il fe’ ligare ad un fusto di albero per sottoporlo alla fustigazione.

fusto. s.m. • Bastone [TC e NdL -75(345 – Guida.286)] Ci è Alfonso il Contino, che maneggia il fusto da smorzare i lumi al primo picchio,

fuvvi. verb. • Vi fu [TM-(202.I)] Fuvvi alcuno che s’intenerì alla vista di que’ bambini pallidi,