DIZIONARIO DESUETI LETTERA M

458 vocaboli

maccatella. s.f. • Magagna [Z-90(183)] Ci è qualche maccatella in quella carta, gioia del tuo Fritz! Una letterina amorosa!

maccaturo. s.m. • Fazzoletto di seta [TD-21(190)] quel tale fazzoletto di tela (da esse domandato maccaturo) che lor copre solo i capelli,

maccheronaccio. s.m. • Macarone, stupido [SN-16(141)] Salì appresso lo scudiero che mi aveva sembiante di un buon maccheronaccio napolitano;

maccheroni. s.m. • Tipo di pasta [Z-93(112 – Guida.105)] Scendo per poco per andare alla vicina bettola per informarmi a che se ne stanno i maccheroni al sughillo.

macchignone. s.m. • Sensale di cavalli [SN-6(143)] fo tutti i mestieri, Eccellenza; cavo le mani da tutto; fo il facchino, il macchignone, il sensale; sono il factotum del Mercato;

macchinazione. s.f. • Imbroglio, intrigo, trama [Z-39(16.II)] il castigo di una così proditoria  e ben ingegnata macchinazione. 

macchinismo. s.m. • Meccanismo [Z-15(78.IV)] L’intero Macchinismo della fabbrica, mosso da un gran ruota idraulica battuta dalle acque del fiume Sarno,

macciànghero.  agg. ● Tanghero, grossolano, goffo [P-26(455.II)] Sciasciariello era anche geloso di quel macciànghero del Chiazzaro, 

macilento.  agg. ● Molto magro e debole [Z-36(101.I)] Il giovine avea volto simpatico benchè assai pallido e macilento, 

maciulla. s.f. • Gramola, lavorazione tessile [Z-26(275.I)] Togliesi di poi dalle acque e ponsi a rasciugare il che fatto vien sottoposta alla maciulla. 

macco. s.m. • Purè di fave [Z-83(335)] La trovarono in casa occupata a sgusciare delle fave per farne un macco.

macerare. verb. • Percuotere duramente [Z-27(D’Amico.27)] che la divota principessa di Savoia macerasse il suo corpo con cilizii 

macerata. agg. ● Afflitta, oppressa [Z-4(59)] Sebbene macerata dal cordoglio di veder tolto dal potere il consorte,

macilento. agg. ●  Molto magro e debole [Z-34(13)] Era pallido sparuto macilento ma bellissimo nel sembiante, 

macilenza. s.f. • Estrema magrezza e debolezza [Z-36(63.II)] non era più riconoscibile per la estrema diafana macilenza: 

macolato. agg. • Pesto, avariato [Z-21(129)] una scodella di minestra di cavoli cappucci e due pesche delle più macolate.

maculare. verb. • Macchiare [Z-70(13 ‒ Guida.15 )] altre sono attente che non si maculi alcuna parte del serico abbigliamento della signora;

madia. s.f. • Mobile da cucina, credenza [Z-61(11)] In ogni tempo e in ogni paese civile quelli che pongono le mani nella madia le ritraggono appiccicate di pasta;

madida. agg. Umida, bagnata [Z-38(52.I)] lasciava cadere un bacio ed una lacrima su la madida fronte del giovinetto; 

madreggiare. verb. • Somigliare alla madre [Z-81(182 – Guida.160)] dobbiamo convenire che il garzone non aveva madreggiato in quanto al morale.

madrigale. s.m ● Breve componimento poetico [Z-12(25)] E si liquefà all’arcadico tepore de’tuoi madrigali,

maestruzzo. agg. • Dispregiativo di maestro [TM-34(156)] appunto quanto si paga per una biscroma di qualche maestruzzo francese o tedesco. 

magabba. agg. • Macabra [TM-30(12.II.)] non credeva ancora a se stesso di non aver ballato la danza magabba,

magagnare. verb. • Ridurre a mal partito [Z-27.I)] travolge le menti più assennate e magagna i cuori più fedeli. 

magagnato. agg. • Rovinato, danneggiato [Z-25(181)]  nel fondo di quel cuore magagnato da male tendenze e da inveterati vizi.

maggese. s.m. • Terreno agricolo [Z-93(26 – Guida.29)] e poi la si mandava col carretto tratto dall’asinello ad un vicino maggese per raccogliere le erbe che dovevano servire di pasto al bestiame.

maggiorascato. s.m. • Maggiorasco, diritto di successione [Z-19(54.II)] ha raccolta una vistosa eredità e possiede un buon dato di beni rustici e maggiorascati.

maggiorasco. s.m. • Diritto di successione [Z-91(10-Guida.20)] per lo quale aveva arricchito così che alla sua morte legò un maggiorasco col titolo di marchese…

maggiorìa. s.f. • Luogo militare [AC-26(40.II)] stava solo in una sala della maggìoria occupato a scrivere per le facende della compagnia, 

maggiorità. s.f. • Superiorità, preminenza [Z-40(162)] prima che tu raggiunga la tua maggiorità,

maghero. agg. ● Magro [Z-26(164.I)] e data colla voce una spronata ai suoi magheri ronzoni, 

magione. s.f. • Casa, abitazione [Z-82(49– Guida.49)] Come le due donne vieppiù si appressavano a quell’antica magione ebbero l’agio di accorgersi che le muraglie erano in più punti screpolate…

magismo. s.m. • Dottrina degli antichi magi [Z-37(28.I)] di superstizioni scandinave di razionalismo di monofismo eutichiano di magismo e di sabismo, 

magistero. s.m. • Maestria, abilità [Z-109(36)] Certo un gran mistero si asconde nel magistero del mondo morale:  

magnano. s.m. • Fabbro, calderaio [Z-28(39.I)] un giovane magnano di cui la regina si era servita per vari lavori in ferro ch’erano occorsi in Castelnuovo.

magnatizio. agg. • Nobile, signorile [Z-84(119)]  pe’ veglioni per le feste da ballo che si davano ne’palagi magnatizii.

magnificare. verb. • Celebrare, esaltare con lodi [Z-39(51.I)] Magnificare i meriti di quelli che testano a favore delle Case religiose 

magnificenza. s.f. • Pompa, sfarzo [Z-35(25.I)] ad ogni magnificenza e nelle braccia di lei bamboleggiava 

magnosia. s.f. • Dormigliona, pigra [Z-23(78.II)] acchiappa le costumanze delle nostre contadine, e si atteggia a magnosia.

magrino. agg. ●Razza di gatto, gatto del Bengala [GO-26(227.I)] con certi peli bianchi tra il labbro e il naso lo avresti detto un gatto magrino. 

mainò. avv. • No certo [Z-40(30)] Mainò! il cognome era italiano, salvo a vedere se il cuore del sig. Epifanio e quello dei singoli membri della sua famiglia fosse pure italiano,

maisì. avv. •  Sì certo  [Z-21(250)] Maisì ch’io verrò dalla bella Margherita. Voglio sollazzarmi un poco. 

malabarica. agg. ● Relativa al Malabar, regione dell’India [Z-12(114)] che vuoi da me dissegli il vecchio in lingua malabarica.

malaccortezza. s.f. • Imprudenza, imprevidenza [Z-91(Guida.273)] che aveva avuta la malaccortezza di farsi sequestrare  nella scacchiera delle Vicaria. 

malagevole. agg. ● Disagevole, faticoso, difficile [Z-34(14)] ti fa nodo alla gola e che ti sarà malagevole lo ingozzare un boccone; 

malakoff. s.m. • Indumento femminile, malacoffo [TM-11(38)] A tavola io non verrò; e il malakoff non me lo porrò; non voglio fare una figura ridicola come la fate voi.

malamente. s.m. • Personaggio cattivo, in malo modo [Z-81(247 – 217)] Ha giurato di sposare quella malamente, ed io ci avrò a far le spese.

malandrino. agg. ● Ladro, disonesto [Z-32(102.III)] a qualche bastardaccio vizioso e malandrino che le dissiperà in bagordi? 

malannaccio. agg. • Maledetto [P-15(59.VI)] il che certamente non poteva andare a garbo del caffettiere che facea però certi visi in veggendo entrare quel malannaccio di uomo.

malavventuratamente. avv.  ● Sventuratamente [Z-87(179)] sul bel volto di questo gentiluomo la cui specie malavventuratamente è così rara!

maldicenza. s.f. Calunnia, diffamazione [Z-40(11)] non trovavano ad esercitare minimamente la loro officiosa maldicenza. 

male. s.f. • Natiche [TM-82(278– Guida.244)] Io ti ho condotto a casa tua questa ragazza, rompendomi le male su la cassetta di un calessiere;

malèa. s.f. • Donna inferma [AC-26(303.II)] Donna vuoi mangiare una pesca? La malèa sorrise. 

maledica. agg. ● Maldicente, calunniatrice [Z-96(78 – Guida.68)] si sentì accesa dalla collera e in tal modo rispose alla maledica:

maleficio. s.m. • Delitto, misfatto, crimine  [Z-21(229)] perché egli non corresse a disfogare la sua collera contro le autrici del maleficio. 

malescio. agg. • Malaticcio [Z-52(6.I)] ma non di quella magrezza infermiccia delle persone cagionevoli e malescie;

malestante. agg. • In opposizione benestante, indigente [Z-49(303.III)] E fino a quanto la umana società sarà divisa tra benestanti e malestanti?

malestro. s.f. • Danno commesso per sbadataggine [Z-65(53)] Altro che malestro, esclamò la giovane scrollando il capo.

malevoglienza. s.f. • Cattiva disposizione d’animo [Z-80(36 – D’Amico.44)] imperciocchè sovente la cattiveria la malevoglienza l’invidia e la gelosia 

malevolo. agg. ● Animoso, ostile [Z-92(45  – Guida.41)] Don Pietro sorrise sconciamente per malevoli pensamenti. 

malfattore. s.m. • Delinquente, malvivente [Z-34(121)] Egli ebbe la gloria di convertire  a santità due famosi malfattori,

malia. s.f. •Pratica magica [Z-25(189)] la malia ebbe il suo pieno effetto. 

maliarda.. s.f. • Strega, fattucchiera [Z-30(10.I)] ci fu chi vide volare qualche maliarda a cavalcioni d’una mazza di granata.

malignare.  verb. ● Denigrare, diffamare  [Z-92(37– Guida.35)] il servigio che quel giovine signore ci ha renduto questa sera è di tale importanza che non bisogna malignare le sue intenzioni.

malignazione. s.f. ● Atto, insinuazione maligna [DH-12(58)] L’ingegno del primo benché vivo era ferace soltanto nelle cattiverie e malignazioni;

malinconosa. agg. • Malinconica [Z-80(200 – D’Amico.171)] I bei colori della salute si erano sbiaditi e stinti sul volto della fanciulla, ch’era divenuta a poco a poco malinconosa.

mallarda. s.f. ● Mallardo, malardo, anatra selvatica [DO-La Domenica («Cento di questi giorni»)] Chi si appiatta tra le macchie per cogliere a volo la grossa mallarda.

mallevadoria. s.f. • Garanzia [Z-18(85.III)] userete di quella discretezza di che mi ho mallevadoria nel vostro senno e nella vostra prudenza.

mallevadore. s.m. • Colui che garantisce [Z-21(237)] Quell’avaraccio di don Pietrantonio chiedeva per forza un mallevadore. 

mallevadrice. s.f. • Colei che garantisce [Z-21(68)] (Z) offerendosi mallevadrice alla buona morale e della onestà delle giovanette. 

mallevare. verb. ● Garantire, assicurare [Z-21(58)] darò conto della vosstra lontananza della mia casa alla Signora Emilia che mi vi propose e mallevò. 

malleveria. s.f. ● Garanzia [Z-100(85 – Guida.71)] era stata data a malleveria in una di quelle case che prestano denari in pegni.

mallo. s.m. • Parte esterna di noci e mandorle [Z-32(95.II)] ei bisogna tostare il caffè riscaldare il mallo della pina, 

malnato. agg. • Villano, screanzato [Z-La Domenica («Lo scopo morale nelle produzioni teatrali» 30 Giugno 1867)] istinto di odio e di ripugnanza anche in quelli che per malnato abito sono schiavi di essa. 

malsana. agg. • Che ha salute scarsa o cagionevole [Z-36(93.II)] lo che non era probabile  perciocché la giovane vivea da qualche tempo ritirata e malsana. 

malsania. s.f. ●  Cattiva salute [Z-37(13.I)] non di quella pallidezza che accusa fisica malsania, 

maltagliato. s.m. • pasta da minestra [Z-71(118)] e donna Concetta mi fa trovare una piattella di fischietti o di radichini o di maltagliati o di gnocchi mesi in istufa col brodo di stracotto;

maluria. s.f. ● Malaugurio [Z-93(189 – Guida.225)] Il martedì è un giorno di maluria per le partenze e per gli sponsali.

malva. s.f. • Persona abulica [Z-16(258)] servirà almeno a mostrare a’calunniatori della nostra Napoli, che qui non manca il cuore nel petto a nessuno di quelli che non sono malve o talpe o ghiri,

malvezzo. s.m. • Cattiva abitudine [Z-34(156)] provatevi a mutare l’indole di questa nostra amatissima Napoli, la quale si ebbe in ogni tempo il malvezzo di non saper trovar mai niente di bello in tutto ciò che è napolitano.

malvolente. agg. • Malvagia, maligna  [Z-19(99.III)] l’una cupamente furba ipocrita malvolente egoista; 

malvolere. verb. ● Voler male a qualcuno [Z-38(30.II)] prese a malvolere all’uomo che gli era consorte.

mamma. s.f. • Io  [TC e NdL-93(55 – Guida.68)] Mamma ti consiglia di fare lo sbruffo primamente per l’una e poi per l’altra gialluta

mamma. s.f. • Fiasco di vino [TD-71(17)]  Nel gergo delle cànove la mamma significava un fiascone di quattro caraffe.

mammalucco. s.m. Persona sciocca, goffa [Z-83(255)] era un mammalucco che non sapea accozzare due frasi di galanteria.

mammana. s.f. •  Levatrice, donna che pratica aborti clandestini [Z-21(83)] parecchi vasi di terra cotta in cui la celeberrima mammana coltivava le sue erbe infanticide. 

mammasantissima. s.m. • Bravaccio, guappo [Z-16(153)] alla cui tesa ei die’quella spinta leggiera in su, siccome come sogliono questi mammasantissima.

mammone. s.m. • Essere fantastico per spaventare i bambini [N1-40(62)] e monacelli che spiegavano le loro mani in atto minaccioso contro di me, mammoni che cacciavano il capo tra l’un trave a l’altra,

mamo. s.m. • Ruolo di giovane ingenuo e goffo [Z-La Domenica («Fatti Diversi di Parigi» 25 novembre 1866)] rappresentava una parte di domestico una specie di mamo come dicesi nello stile teatrale. 

mamozio. agg. ● Persona inespressiva e poco partecipe [N1-93(93 – Guida.114)] e te la godesti finchè ella ti die’ un calcio be’calzoni e ti mandò mamozio. 

manale. s.m. • Guanto per calzolai [Z-75(14- Guida.16)] per che, cavatisi il pedale e il manale, e lasciato sul bischetto il lavoro, chiese licenza di andarsi a vestire un po’più decentemente,

manca.  s.f. ● Parte sinistra [Z-34(21)] andavano a pigliar posto su gli scannelli ordinati a dritta e a manca

mancamento. s.m. ● Mancanza [Z-6(59)] tormentava senza pietà que’piccini per ogni lievissimo mancamento.

mancia. s.f. ● Dono, regalo [Z-39(11.II)] nel riportare solo un piccolo frego dalla mancia ricevuta. 

manco. avv. • Meno, sinistro, mancino [Z-22(187)] pur ciò non di manco ondeggiava la mente mia tuttavolta nella incertezza; 

mandamento. circoscrizione giudiziaria [Z-23(73)] e se noi portassimo il caso dinanzi al pretore del mandamento?

mandarino. s.m. • Antico funzionario cinese [Z-37(28.I] era insomma più che scienziato profeta più che profeta taumaturgo o mago; mufti sabino sofo emiro mandarino onnisciente.

mandita. s.f. ● Inaudita [Z-9 (La parola mandita c’è nell’edizione Guerrero a pag.132.III; invece nell’edizione Salvati c’è scritto inaudita a pag.193)] e con mandita (inaudita) destrezza aggiungere in cima al mazzo una quarantunesima carta,

mandolla. verb. • La mandò[(TM-26(61.I)] In appresso la mamma mandolla a lavoarre in una fabbrica di tappeti. 

mandracchia. s.f. • Prostituta, meretrice [Z-25(18)] e sapeva a menadito in quanti modi si trasformò Giove per far l’amore con tutte le mandracchie dell’Olimpo.

mandragora. s.f. • Pianta erbacea velenosa [Z-30(93.I)] e messavi ad ardere eziandio qualche foglia di mandragora, 

mandrillo. s.m. ● Uomo che ha un’intensa attività sessuale, libidinoso lussurioso, osceno  [Z e DO-21(235)] Questo discorso del mandrillo non era privo di un certo criterio 

maneggiata. s.f. ● Destreggiata [Z-6(237)] Ma essendosi ella maneggiata con alcuni suoi partigiani,

maneggio. s.m. ● Amministrazione, direzione [Z-35.I)] Come costei seppe che il figliuolo avea tolto al suo amico Pallante il maneggio del governo, 

mangiacuore. s.m • Gradasso [TM-88(194)] pigliando quelle pose da gradasso che sogliono prendere questi mangiacuori.

mangiaferro. s.m. • Sgherro, bravaccio [Z-71(65)] Vestiva il mangiaferro un palettò rigato come un guscio di materasso, e calzoni bianchi a campana,

mangiapolenta. agg. ● Polentone, dispregiativo per lombardi e piemontesi [Z-93 (Guida.38)] Quindi vennero i piemontesi non ne volli sapere di prendere servizio co’mangiapolenta,

mangiasevo. s.m. • Soldato austriaco [TD-66(223 – Guida.187)] Sì, signore, un capitano di questi mangiasevi, un tedesco, un canuto: si fa chiamare il barone Finster.

mangiatedesco. s.m. • Dispregiativo per francesi [TM-40(76)] dicendole che quei due mangiatedeschi non erano capaci

maniata. s.f • Quantità di persone [N1-83(87)] Voi siete una maniata di scostumati!         

manicare. verb. • Mangiare [Z-86(362 – Guida.305)] sorridea balordamente agli astanti, rodendosi le unghie per istinto di manicare alcuna cosa.

manicaretto. s.m. ● Vivanda squisita e appetitosa [Z-32(34.II )]  e s’intendeva di politica come di manicaretti e di fricassee: 

manicheo. agg. ●  Seguace del manicheismo,  religione che si fonda su due principi (Z): che uno de’principali errori della dottrina de’Manichei – Pag.22.II

maniglia. s.f. ● Raccomandazione, protezione da persona influente [Z-26(294.II)] Quale maniglia ei tenesse per canzonare il Pubblico Ministero e il Procuratore del re sarà facile intendere. 

manipolo. s.m. ● Fascio d’erba o di spighe. [Z-26(240.I)] ordinare i manipoli de’covoni destinati a formare la gregna

manizzo. s.m. • Specie di guanto [Z-52(5.I)] e ciò era certi manizzi che si abbottonavano al braccio, lasciando intera libertà alla mano pel pianoforte e pel disegno.

manna. s.f. ● Cibo che piovve dal cielo sugli ebrei [Z-29(21.II)] che per qualche tempo fu l’unico nutrimento degli Ebrei nel deserto intendiamo dire la manna. 

mannaggia. int. • Abbia male [Z-81(138 – Guida.124)] Mannaggia il sangue di tutti li morti tua, bestemmiò il baciliere, e ci hai fatto mettere questa paura!

mannechino.  s.m. • Manichino [AC-15(66.I)] che si potea credere non esser poggiato sovra un mannechino di ossa.

manodurre. verb. • Guidare, indirizzare [DO-41(120.II)] E questa misteriosa intelligenza sa così bene manodurre le cose che non ci sia scampo veruno pel disgraziato,

manomettere.  verb. ● Cominciare ad usare [Z-96(133 – Guida.114)] manomise una sua vestina nuova di merino color melagranata,

manomettere. verb. • Mettere le mani addosso [Z-16(415)] soleva ghermire quella infelice figliuola per le lunghe e ricche trecce de’capelli, allorchè volea manometterla e batterla.

manritto.  s.m. • Mandritto, ceffone dato con la mano destra [DO-28(59.I)] un sonoro manritto su la guancia dello scioperato; 

manrovescio.  s.m. • Ceffone dato col rovescio della mano [Z-28(114.I)] Colantonio non si potè contenere e azzeccò un manrovescio a quel buffone, 

manta. s.m. ● Manto, mantello lungo [Z-29(40.II)] Diana si coprì con una specie di manta di raso amaranto e seguì il proncipe. 

manteca. s.f. ● Pomata per ungere i capelli [Z-100(22 – Guida.21)] mentre per lo passato era servito a contenere la manteca per ungere i capelli;

mantecare. verb. • mantacare, ansimare, soffiare col mantice [Z-92(325 – Guida.285)] màntaca nelle parole più innocenti il fuoco che la divora; è ingegnosa a tormentare sé stessa.

mantice. s.m. • Apparecchio a otre che aspira e soffia, copertura a soffietto delle carrozze [Z-93(89 – Guida.109)] Il gobbetto si acconciò a dormire e poco stante russava come un mantice. 

marachella. s.f. ● Bricconata o marioleria [Z-23(171)] qua una marachella ivi una bugia, 

marcescibile. agg. ● Che può marcire [Z-5(204.I)] come i fiori de’pratii, ma quelli non marcescibili come questi.

marchiana. Madornale, spropositata [Z-92(356 – Guida.313)] avea fatta una bestialità marchiana nel mettere a fianco d’un giovanotto un po’troppo sensibile una donnina 

marchiana. agg. • Ciliegia grossa [Z-83(29)] Neh! sì-Gelsomina, quanto avete pagato il rotolo coteste ciliegie marchiane?

marciosa. agg. ● Purulenta [Z-40(175)] Ah tu non vuoi parlare marciosa? 

mareggio. Agitazione, travaglio [Z-26(28.I)]  era proprio l’ora del maggior mareggio di quella bordaglia.

mare magnum. loc. lat. •  Gran quantità, gran confusione, [Z-La Domenica («I nostri teatri. 5 Maggio 1867»)] educare il popolo  e strappare dalle moltitudini tutto quel mare magnum di corruzione e di pregiudizi

maremma. s.f. ● Zona costiera un tempo paludosa [Z-29(47.III)] Noti sotto que’ monti lungo le maremme per copiosa caccia. 

marengo.  s.m. • Moneta d’oro dell’800 [Z-92(228 – Guida.198)] ne cavava un marengo d’oro e metteva questo nelle mani della cameriera, 

marescialla. s.f. • Zuppa di trippa [N1-81(69 – Guida.65)] Vado fino alla Porta di San Gennaro a comprare tre marescialle, e vengo subito.

maresciallo. s.m. • Portinaio [TC e NdL-93(56 – Guida.69)] che oggi stesso tu devi lasciare al maresciallo del crocifisso.

margherita. s.f • Donna galante [P-21(364)] che belli scialacqui venivano a fare qui colle loro margherite che ivano a prendere da’luoghi vicini!

margina. s.f. ● Bordo, lembo [Z-40(81)] per una larga margina che gli solcava  il dritto ciglio 

margravio. s.m. • Titolo feudale tedesco [Z-52(68.I)] Il vecchio margravio Leopoldo Holz, ricco e possente barone alemanno,

mariolesca. s.f. ● Azione da ladri [Z-85(14)] non avea mai provato le commozioni d’una notturna mariolesca perquisizione.

maritaggio. s.m. • Dote femminile [Z-96(20 – Guida.21)] Marchese, assegno a questa ragazza su la mia cassa privata il maritaggio di mille ducati napolitani;

maritale. agg. • Coniugale, nuziale [Z-35(42.I)] essa lei giaciuta a marital connubio col figliuolo imperatore; 

maritosssi. verb. • Si maritò [TM-29(25.IV)] fatta adulta maritossi al contestabile don Federico Colonna che morì nelle guerre di Catalogna. 

maritozzo. s.m. • Scaldino [N1-16(7)] tenea stretto tra le gambe e le mani uno di que’caldanini di creta che il volgo addimanda maritozzi, nel quale erano alquanti carboni accesi.

mariuolo. agg. • Furfante [Z-66(61 – Guida.56)] Vengo, vengo, perdoni; sto sgusciando le fave. Sono a lei…oh mariuolo!

marmocco.  s.m. • Marmocchio, bambino, fanciullo [TM-34(195)] Era così malaticcio questo povero marmocco seguitò il sagrestano, 

marmorario. s.m. • Scultore, marmista [Z-28(59.I)] Metti alla marra quel tuo figliuolo, Colantonio, giacché io non posso cavarne neppure un marmorario.

marmotta. agg. • (fig) Persona lenta, pigra [Z-39(34.I)] Invece la vera esclamazione sarebbe stata: che marmotta! 

marocchino. s.m. • Cuoio finissimo e morbido [Z-27(169)] sfogliava sbadatamente un volume ligato in marocchino rosso, 

maronita. agg. • Membro di chiesa cattolica diffusa nel Libano [Z-38(109.II)] L’una era un carceriere vecchio maronita buono e compassionevole, 

marra. s.f. • Zappa grossa [Z-28(59.I)] Metti alla marra quel tuo figliuolo, Colantonio, giacché io non posso cavarne neppure un marmorario.

marrone. s.m. • Errore, sproposito [Z-24(31.III)] vi lasciaste scappare un certo marronaccio dalla bocca.

marsellina. s.f. • Tessuto (?) [TM-85(85)] le si facesse un altro abito per mattino di borra di seta a quadretti versi, foderati di marsellina come prevedeva la moda di quell’anno.

martelliano. agg. • Relativo al verso di quattordici sillabe, simile all’alessandrino francese [DO-La Domenica ( «Teatri. 19 Maggio 1867»)] si è ripetuto il grazioso proverbio in un atto in versi martelliani di F. de Renzis col titolo Un bacio dato non è mai perduto.

martingana. s.f. • Specie di imbarcazione [AC-21(274)] Egli è mozzo di una martingana mercantile, rispose sospirando Monica.

martino. s.m • Coltello da punta e da taglio [TC o NdL-81(135 – Guida.122)] Se lo sbirro avesse avuto il pensiero di palpeggiare un poco il cocuzzolo della mia berretta, ci avrebbe trovato il martino e Ciccariello sarebbe ito a dormire al fresco.

martirologio. s.m. • Libro cristiano [Z-83(37)] né sapeano uscire dal martirologio cattolico o dal calendario del Fibreno.

martorio. s.m. ● Martirio [Z-27(15.II)] qui furono i ceppi più gravi, i martorii più lunghi,

martoro. s.m. ●Martorio, martirio [Z-27(80.I)] quei colpevoli che voi stessi a maggior martoro e più giusto condannerete, 

maruzzara. s.f. • Venditrice di lumache e frutti di mare [N1 e NdL-26(297.II)] che più morsi dette quinci e quindi fu una che colà nominavano la maruzzara. 

marzocco. s.m. • Uomo grullo [P-35(127.II)] Quella sua faccia di marzocco era un burlesco mascherone. Il diavolo l’avea modellata in una delle sue ore di faceto umore.

marzuolo. agg. • Che si semina o nasce in marzo [Z-11(58)] assestare i semenzai, piantar la fave marzuole e seminare i piselli primaticci;

mastacciressa. s.f. • Femminile di mastaccirune.  [TC-21(116)] e domandate colà della mastacciressa come la domandano. 

mastaccirune. s.m. • Nome che le prostitute sogliono dare al guappo [TC e NdL-15(111.III)] Ivi si trovarono riuniti i camorristi proprietari parecchi picciotti di sgarro e varii mastacciruni di altre paranze.

mastietto. s.m. • Neonato [Z-51(40.V)] cioè di allontanare il mastietto che avea la sventura di assomigliare a lei.

masto. s.m. • Camorrista proprietario  [TC e NdL -15(94.III)] ci accingiamo a nararre le gesta di questo giovine masto,

mastoidee. agg. • Dell’apofisi mastoidea [Z-91(Guida.46)] Non sarà male che gli si applichino due mignatte alle apofisi mastoidee. 

mastrodascino. s.m. • Piccolo maestro d’ascia [SN-La Domenica ( «Cronaca della Settimana. 14 aprile 1867»)] certi scappellotti e certi buffetti che il povero mastrodascino ne diventa rosso come un gambero,

mastrodatto. s.m. • Antico  funzionario del Regno di Napoli [DO-66(158 – Guida.135)] Cotesto nodo alla tua cravatta, per esempio, è quello di un notaio o di un mastrodatti.

mastro Donato. s.m. • Il boia di Napoli [TD-27(93.III)] tante illustri vittime che finivano sotto la mannaia o sotto il capestro di mastro Donato 

mastro Giorgio. s.m. • Custode dei pazzi [TD e NdL-26(227.I)] Io non commetterò al certo la codardia di consegnare alla tua bacchetta di mastro Giorgio questa infelice, 

matinèe. s.m. • Giacca in tessuto leggero [Z-21(186)] Tasca del matinèe a forma di ventaglio.

matitatoio. s.m. ● Cannello in cui una volta si metteva la matita [Z-5(77.II)] gli fornì graziosamente maestri, disegni, lapis, matitatoi e pennelli;

matricale. s.f. • Partenio, pianta erbacea [Z-37(21.I)] Dall’erba columbina all’erba giudaica dall’erba luccia alla matricale, 

matricidio. s.m. ● Uccisione della propria madre [Z-35(116.I)] Già i più feroci istinti si erano in lui sviluppati dopo il matricidio. 

matricolato. s.m. ● Permesso per esercitare un industria, (fig.) famigerato, che la sa lunga [Z e NdL-9(9.I)] siffatta famiglia di venditori matricolati,

matrizzare. verb. • Assomigliare alla madre [Z-71(107)] questa ragazza toccava appena i diciassette anni. Non avea né matrizzato né patrizzato,

matrona. s.f. ● Donna formosa e imponente [Z-23(91)] Appuntamento amoroso pel dì vegnente della imbellettata matrona.

mattana. s.f. • Cattivo umore [Z-84(171)] era l’unico oggetto che valesse a bandire la mattana dalla fronte del suo genitore, che la idolatrava.

mattezza. s.f. • Pazzia, follia  [Z-21(297)] ed era un miracolo se in quello stato di mattezza ei ricordasse di essere padre. 

mattonella. s.f. • Rimbalzo [P-92(302 – Guida.264)] una delle tre dame che sedevano a tavola, volle di mattonella umiliare la bella di Mergellina; e disse:

mazzeranga. s.f. • Attrezzo agricolo [Z-72(17)] non prendea da un angolo del pagliaio la mazzeranga che gli serviva da spianare ed assodare le aje.

mazzero. agg. • Pane azzimo, non lievitato [Z-80(72  – D’Amico.71)] egli preferiva mangiare il frutto del suo lavoro e non il pane mazzero della carità,

mazziata. s.f. • Bastonata [Z-75(418 – Guida.345)] È convenuto che le mazziate sono contrassegno d affetto del nostro popolino.

mazzocchiaia. s.f. • Pettinatrice [Z-42(20.I)] Al mestiere di mazzocchiaia la Peppina aggiungea quello di pegnoratrice.

mazzocchio. s.m. • Ciuffo di capelli [Z-96(99 – Guida.86)] E che bella rosa di maggio ci hai sul mazzocchio dei capelli.

mazzone. s.m. ● Sproposito [TM-28(128.I)] E qui mastro Colantonio disse un gran mazzone per la sovraccitazione in cui lo aveano gittato tante diavolerie di quella giornata. 

mazzucolare. verb. Cader giù in precipizio [P-La Domenica («Fatti Diversi. 30 Dicembre 1866)] dovette eseguire un’ascensione più lenta per non  mazzucolare, 

meandro. s.m. ● Groviglio, intrico, tortuosità [Z-92(365 – Guida.321)] Parea che il vecchio signore andasse rimuginando ne’meandri della sua memoria 

meato. s.m • Passaggio, apertura [Z-47(26.III)] e che conoscea tutt’i meati del casino, menò la marchesa nel sito dov’era imbandito il desco per tre persone in riva al mare.

mecenate. s.m. ● Munifico protettore di artisti [Z-34(177): senza tema di essere smentiti che oggi i Mecenati sono affatto spariti. – Pag.177

meco. pron. ● Con me [Z-31(71.I)] che mi ero promesso di portar meco nella tomba 

medela. s.f. • Medicina [Z-45(95.I)] se le ore de’pasti e quelle della somministrazione delle medele fossero scrupolosamente rispettate;

mediatore. s.m. ● Gioco di carte, lo stesso che Quadrigliati [P-9(113.III)] si recava per far la partita di mediatore giuoco che era la sua passione…

medicame. s.f. ● Medicina, medicamento [Z-4(10.I.)] Egli somministrava i medicami all’ammalato,

mediconzolo. s.m. ● Peggiorativo di medico [Z-21(65)] Che ci è disse il mediconzolo entrando in quel sottoscala e guardandone la volta in aria distratta.

mefitica. agg. ● Fetida, infetta [Z-9(44.III)] era impossibile senza morire trangugiare quell’aria mefitica.

mefitismo. s.m. ● Corruzione dell’aria per esalazioni mefitiche [TR-4(71.II) Si passò eziandio se egli fosse morto per mefitismo,

megera. agg. • Donna molto brutta, violenta, litigiosa [Z-80(111)] e tosto una mano di lazzari e di scapigliate megere di quel quartiere 

mela. s.f. ● Guancia carnosa e rubiconda (fig,) [Z-21(125)] chi la festeggiava a modo suo battendola su le mele, 

meganese. agg. • Melanese abitante della Melanesia [Z-35(48.II)] I selvaggi de’più inospitali arcipelaghi dei mari meganesii 

melangolo. s.m. • Arancio amaro [Z-75(336 – Guida.279)] e certi mali abiti non si smettono neppure se il capo è messo a giacere sul cuscino di foglie di melangolo.

melato- agg. • Insinuante, mellifluo [Z-52(4.II)] Apri gli occhi, figliuola mia, e non lasciarti sedurre dalle melate parole di un giovine

melensaggine. s.f. ● Balordaggine, sciocchezza [Z-26(381.I)] avrebbe pur fatto la solenne melensaggine di menare quella donna all’altare 

melenso. agg. ● Tardo di mente, ottuso [Z-13(13)] Vi sono in questo mondo alcuni uomini melensi ipocondriaci,

melliflua. agg. ● Soave, dolce, ipocrita [Z-34(49)] né con voce più insinuante più melliflua più commovente. 

memente homo. Ricordati uomo che polvere eri e polvere tornerai [Loc. Lat-93(3 – Guida.10)] Il memente homo è la gran condanna universale a cui nessun nato di donna può sottrarsi. 

memoranda. s.f. ● Che deve essere ricordata [Z-27(106.III)] i quali con memoranda abnegazione salvarono pel momento la designata vittima,

memore. agg. ● Che conserva il ricordo [Z-36(57.II)] memore del discorso che il suo ospite medico gli avea fatto il primo giorno 

mena. s.f. • Maneggio, intrigo [Z-27(81.II)] Era giunto con le sue mene perfidissime a farsi nominare capitano della guardia nazione;

menade. s.f. • Baccante, smodata [Z-50(73.IV)] E così gli altri due cavalieri protestarono la loro fedeltà alle loro mènadi scapigliate.

menale. s.f • Specie di fune [Z-96(97 – Guida.84)] Il garzone entrò nella bottega di maestro Quintino per mettersi il pedale e il menale ed accingersi al lavoro.

menare. verb. ● Condurre, guidare, portare [Z-40(194)] in quale casa io fui menata dallo inesplicabile mio destino.

menda. s.f. • Errore [Z-18(100.II)] E, mentre il maestro occupavasi a correggere le mende di ortografia francese commesse dall’alunno,

mendace. agg. ● Bugiarda, falsa [Z-93(59 – Guida.73)] ma questa sua risposta fu trovata mendace per una fina astuzia di un delegato della questura. 

mendacio. s.m. ● Bugia, menzogna [Z-21(256)] il primo passo alla perdizione alla perfidia al tradimento è il mendacio. 

menerolla. verb. ● La porterò (TM-21(176)] Se tu puoi dunque disporre d’un cinque o sei grani per lo viaggio di questa bimba ben volentieri menerolla con me.

menino. s.m. ● Fanciullo di compagnia del re [Term-Spagn.-26(616-I)] Il menino di Ferdinando fu Gennaro Rivelli che divenne poscia famoso 

menno. agg. ● Uomo impotente, inetto, sciocco [Z-15(111.VIII)] ed io avevo il mio menno di sedici anni ch’era una bellezza a vedere.

mennonista. s.f. • Mennonita, specie di eretico [P-17(37.II)] Ah! ho capito. Si tratta di mennonisti gente; che non crede al progresso,

menochè. prep. ● Meno che [AC-La Domenica («Il mese di marzo e le stagioni in Napoli. 3 Marzo 1867»] ironia tremenda che salta agli occhi di tutti menochè lui.

menolla. verb. La menò, la portò [TM-31(37.I)] Il conte suo padre menolla a Parigi a Vienna in Germania; 

menoma. agg. ● Minima [Z-La Domenica («Fatti Diversi. 3 marzo 1867»)] nessun sintomo traspariva  dai suoi atti che potesse dare la menoma ombra di sospetto 

menomamente. avv. Minimamente [Z-40(132)] in guisa da non lasciar menomamente sospettare 

mentecatta. s.f. • Squilibrata, sciocca [Z-21(251)] è d’uopo qui notare che quella specie di mentecatta serviva di trastullo alle donne di quella casa.

mentita. s.f. • Smentita [Z-25(213)] tornare dall’altro mondo a dare una mentita ad una tale naturale asserzione. 

mentore. s.m. ● Amico fidato, guida sapiente [Z-9(166.I)] era stato barbaramente ingannato sul conto di quell’uomo che esser dove a suo mentore…

mentovare. verb. • Ricordare[Z-27(37.II)+ Vogliamo qui rapidamente mentovare i nomi dei principali personaggi che, 

mentrechè. cong. ●Invece che [AC-21(53)] Mentrechè costei era smunta in viso e nera di capelli affinata sottile:

menzione.  s.f. • Ricordo, citazione [Z-34(202)] Troppo lungo sarebbe il fare qui minuta e particolare menzione di tutti 

mera. agg. ● Pura, limpida, semplice  [Z-21(250)] che sembravano così fatti a bella posta  per mera sceda di scavezzacollo. 

mercadura. s.f. • Commercio [Z-62(132)] Certo è che suo padre esercitava la mercadura nel Ghetto degli Ebrei, nella via dei Mercanti,

mercatante.  s.m. ● Mercadante, mercante [Z-20(4)] I suoi 65,000 abitanti uomini e donne vecchi e fanciulli sono più o meno mercatanti. 

mercè. s.f. ● Aiuto altrui [Z-1(69)] e, giungendo ambo le mani in atto di chi implora l’altri mercè, disse:

mercede. s.f. • Paga, salario [Z-32(7.III)] è la mercede colla quale si ha da nodrire una moglie  e una mezza dozzina di figliuoli; 

mercimonio. s.m. • Traffico illecito [Z-100(15 – Guida.17)] perché la polizia vuole informarsi di tutto; e se ci sia stato mercimonio ed altro.

mercorella. s.f. • Marcorella, erba di mercurio, pianta medicinale [Z-37(21.I)] la mercorella che pigliò suo nome da Mercurio suo inventore,

mercuriale. agg. • Preparato farmaceutico a base di erba di Mercurio [Z-81(22 – Guida.24)] per iscendere nelle sale anatomiche si attraversava la corsia degli infermi sottoposti alla cura de’mercuriali.

mercuriante. s.m • Chi fa la cura del mercuriale (preparato farmaceutico che contiene mercurio) [DO-21(94)] e vi si scendea transitando per la corsia de’mercurianti,

mercurio. s.m. ● Messaggero [GO-91(52-Guida.69)] non si peritava a servire da mercurio negli amori di sua sorella 

merendare. verb. • Fare merenda [Z-11(153)] chiese da merendare, perocché ei diceva non aver più filo di fiato in corpo.

merenduola. s.f. • Merendina [P-34(7)] è per lui che ho messo da canto quella piccola merenduola, 

meretrice. agg. ● Donna dissoluta, prostituta [Z-34(55)] Non si fitta questa casa né alle meretrici né agli studenti e né ad altra simile gente infame

meriggiare. verb. • Oziare, riposare [Z-49(25:I)] nel sentire lo stormire delle fronde meriggiando in amena campagna, o quando in solitaria chiesa odesi un mesto e monotono salmeggiare.

meriggio. s.m. • Mezzogiorno e le ore intorno al mezzodì  [Z-21(128)] tenebre che in quel grottone duravano ancora in pieno meriggio, 

merino. s.m. • Tessuto di lana [Z-96(133 – Guida.114)] Rosella si levò di buon mattino; e manomise una sua vestina nuova di merino color melegranata,

meritoria. agg. ● Encomiabile [Z-27(141.II)] Imprese se non più atroci non meno meritorie del regio compiacimento 

mero. agg. ● Puro, limpido [Z-33(48.I)] perdea di grosse somme colla indifferenza di chi giuochi per mero passatempo; 

mesciroba.  s.m. • Mesciacqua [Z-70(234 ‒ Guida.200)] un’odalisca teneva il mesciroba o la caffettiera, ch’era d’argento con fini ceselli.

mesenterica. agg. ●  Del sistema nervoso [Z-21(271)] di ambascia di tabe mesenterica di ostruzioni di cachessia di epilassia 

messale. s.m. • Libro liturgico per la celebrazione della messa  [Z-21(59)] e tutta rosa dal vaiuolo usciva dalla sagrestia col messale sul braccio; 

messe.  s.f. • Consensi, adesioni [Z-26(403.II)] La furberia e la malvagità trovano sempre a fare larga messe di proseliti in queste innumerevoli falangi d’idioti. 

messere. s.m. • Esser fatto messere, essere abbindolato [P-18(120.I)] e così alla buona, che il più delle volte me la ficcano e mi fanno messere.

mestatore. s.m • Sobillatore [Z-87(142)] Non mancavano i soliti brogli e i soliti intrighi di mestatori e ambiziosi nelle elezioni degli ufficiali e dei sottufficiali.

mestieri. s.m. ● Compito, incombenza [Z-27(33.II)] è mestieri che noi presentiamo ai nostri lettori e facciamo conoscere questa donzella,

mestizia. s.f. ● Tristezza, malinconia [Z-40(200)] ma non distrussero la mestizia ch’è nel fondo del cuore della mia Ceniza. 

mestolella. s.f. • Diminutivo di mestola [TD-80(214  – D’Amico.181)] era intenta all’opera sua a voltare colla mestolella le frittelle nella padella, 

metafora. s.f. ● Figura retorica per la quale si esprime, sulla base di una similitudine, una cosa diversa da quella nominata [Z-40(107)] i venditori ambulanti si servono delle più strambe metafore 

metastasiana. agg. ● Relativa al poeta Metastasio [Z-34(106)] Maria Spinelli trovò questi quattro versi imitanti la semplicità metastasiana, 

metatesi. s.f. • Specie di anagramma [Z-42(59.II)] Fatto sta che la metatèsi pronunziata da labbro stesso del presidente sembrò dover incoraggiare le risate del pubblico,

metempsicosi. s.f. Trasmigrazione dell’anima [Z-14(38.I)] ella erasi ormai persuasa che, per effetto della legge della metempsicosi, credenza assai comune appo gli indiani,

metonimia. s.f. • Figura retorica [Z-97(238)] Quando si dice: È un inglese, è una specie di metonimia, per la quale si prende il tutto per la parte o viceversa.

mèzza. agg. • Frutto vicino ad infradiciare [Z-86(132 – Guida.118)] E a noi due femmine si dà per mera misericordia un piattello di fave o di ceci, o del pane inzuppato nell’olio o una manata di frutte fradice o mèzze;

mezzado. s.m. ● Mezzanino [AC-82(16– Guida.20)] era un mezzado costruito a due terzi d’altezza di quella bottega o basso.

mezzaiuolo. s.m. ● Mezzadro  [Z-21(21)] il cui uscio da scala era stato aperto da una specie di mezzaiuolo o di fattore. 

mezzana. agg. • Media, intermedia [Z-37(10.I)] avrebbe dato una mezzana immagine della facciata del Duomo di Milano.

mezzana. agg. • Mediocre [Z-36(15.I)] se una mezzana condizione vi avesse fatto una legge ed una necessità della temperanza, 

mezzanamente. avv. ● Mediocremente [P-34(33)] Con questa triplice industria don Bartolomeo avea mezzanamente arricchito

mezzania. s.f. ● Senseria, mediazione [Z-96(91 – Guida.80)] Era questa in sostanza la camorra de’nostri giorni, ma aveva la denominazione men disonesta di mezzania.

mezzanità. s.f. • Mezzanità d’ingengo, mediocrità [DO-26(505.II)] Perché il genio non ammette mezzanità. 

mezzano. agg. ●  Ruffiano [Z-32(76.I)] Arlecchino era il mezzano che dallo innamorato era stato incaricato  di recare una lettera 

mezzanoce. s.f • Barchetta [TC o NdL-81(134 – Guida.121)] dove il principale mi aveva incaricato di aspettare la mezzanoce, che doveva venire da Portici con le balle fuori gabella.

mezza palla. s.f. ● Caraffa per il vino [TD-26(578.II)] e nell’altra una di queste caraffe addimandate dal volgo mezze palle. 

mezza patacca.  s.f. ● Moneta di Ferdinando IV e soprannome [GO e NdL-27(54.I)] onde il nostro volgo avea dato il soprannome di mezza patacca ai soldati dell’esercito di Ferdinando .

mezzeria. s.f. ● Mezzadria, contratto agrario [Z-26(405.II)] ottengono la metà delle raccolte sistema che colà vien detto della mezzeria. 

mezzina. s.f. Brocca di rame o di terracotta [Z-86(8 – Guida.15)] e rientrata di presente nel fondo del suo affumicato tugurio, tornò fuori con una mezzina ricolma d’acqua piovana.

mezzo cantaio. s.m. • Cinquant’anni d’età [TM-83(35)] Nel 1870, donna Cecca avea tocco il mezzo cantaio ovvero il mezzo secolo;

mezzolla. s.f • Mezolla, mezza caraffa  [SN-21(122)] e si fece arrecare tre grani di trippa un grano di pane e una mezzolla da sei. 

miasma. s.f • Malsana esalazione [Z-26(272.I)] non ha acqua non ha niente tranne il miasma che lo uccide? 

miasmatica. agg. ● Causata da miasma [Z-93(36 – Guida.47)] ne partivano pestifere esalazioni cagione di febbri miasmatiche a’ vicini abitanti. 

miccino. s.m. • Piccola parte [Z-71(9)] Pel converso, una candela di cera che a miccino si va consumando ed è tutta scolata su la padellina, non si smorza mai.

micco. s.m. • Sciocco [Z-66(96 – Guida.84)] È un poeta! dicono i somari, i micchi e i maiali della specie umana;e intendono dire: è un miserabile, un vagabondo, un maniaco, un disperato;

micco. s.m. • La persona derubata [TC-16(260)] La catena e il cilindro del micco di stanotte spettano a me. dove li hai nascosti?

mico. s.m. ● Micco, ersona designata da essere rubata [TC o NdL-81(155 – Guida.138)] in quella via od in quel vicolo in cui si è improvvisata questa serenata ha da passare un micco ed ivi si ha fare lo sbruffo.

micidiario. agg. ● Micidiale, omicida [Z-10(56.I)] micidiario assorto ne’suoi foschi pensieri e rimordimenti,

mida. agg. ● Persona straordinariamente ricca [P-23(117)] e come il mida novello si comporterà verso la società 

miglio. s.m. ● Pianta erbacea per mangimi [Z-30(120.I)] Non gli potreste cavare dal corpo la verità giacchè il compare  ha mangiato pasta di miglio nero. 

migliorazione. s.m. ● Miglioramento [Z-La Domenica («Le corse di Cavalli» 14 Aprile 1867)] Il pretesto di queste Corse è la migliorazione  delle razze dei cavalli; 

miglioria. s.f • Miglioramento di salute [Z-31(125.II)] Trovò una migliorîa nello stato dell’infermo; 

mignatta.  s.f •  Sanguisuga [Z-91(37-Guida.47)] Due mignatte! Due mignatte! Esclamò l’avaro e quanto costano due mignatte? 

mignattaio. s.m. ● Raccoglitore di mignatte [ F-96(145 – Guida.124)] Era un mignattaio, cioè un raccoglitore di mignatte per conto de’salassatori.

mignazzo. s.m. • Dolce [TD e NdL-87(66)] un lauto buffetto, rifornito di ogni maniera di squisiti pasticcetti e de’così detti mignazzi e di esotici vini.

milensa. s.f. • Melensa, insulsa, lenta nel muoversi [Z-83(37)] Ma né il grosso don Mimì, né la milensa donna Cecca sapeano uscire dal martirologio cristiano…

milenseria. s.f. • Milensaggine, l’essere milenso, insulso [DO-11(128)] E non vi accorgete che questi due nobilicchi de’miei stivali sono la quintessenza della milenseria?

millantare. verb. • Gloriare, vantare[Z-26(469.II)] In fatti non altro che il Chiazzaro potea millantarsi di tanto. 

millantatore. s.m. ● Smargiasso, spaccone [Z-96(Guida.189)] Che menzogne! Che menzogne! Rispose quel ridicolo millantatore.

millantavasi. verb. • Si gloriava, si vantava [TM-27(84.I)] di cui Ferdinando millantavasi di divorare due rotola senza crepare. 

millanteria. s.f. ● Smargiassata, spacconata [Z-70(143 ‒ Guida.125 )] è una millanteria bella e buona contro la quale metto in guardia gli ingenui lettori.

milordino. s.m. ● Diminutivo di milord, persona di ricercata eleganza [ Z-77 (145 – Guida.302)] E tu facesti benissimo di non volerne sapere di quel milordino.

mimica. s.f. ● Gesti che accompagnano o sostituiscono il linguaggio [Z-37(39.I)] Dalla mimica del gorillo Jelma aveva capito che si trattava di una scoperta importante, 

mimo. s.m. • Buffone [P-82(373– Guida.324)] Costui non era stato solamente il carnefice della Sanfelice, ma uno dei più scellerati mimi della sanguinosa tregenda del giugno ’99.

minatoria. agg. ● Fatta per minacciare [Z-92(86 – Guida.77)] il conte trasse dalla tasca la lettera minatoria 

minchionaccio. agg. ● Dispregiativo di minchione, persona sciocca [Z-26(442.I)] D’altra parte s’egli non fossero stati i gran minchionacci, 

minchionare. s.m. • Canzonare, prendere in giro [Z-83(431)] La corbellatura è l’anima del civile consorzio; e più ingrassa l’epa chi meglio sa minchionare il prossimo cristiano.

minchione. agg. ● Persona sciocca e credulona [DO-26(311.I)]: Voi siete pure i gran minchioni a credere che ci sia  qualche cosa al di là de’sepolcri. – Pag.311.I

minchioneria. s.f. ● Sproposito, fandonia [Z-26(460.I)] conti e marchesi ciondoli e nastri ed altre minchionerie di questa specie, 

minchion minchione. agg. ● Con aria indifferente [Dai promessi sposi cap.XVI-21(171)] Il vecchiotto che aavea sue ragioni per non attaccar briga con quella specie di donne arbitrò benissimo di smucciarsela minchion minchione, 

minderero. Spirito di s.m. Soluzione acquosa di acetato di ammoniaca [GO-16(254)] è cento volte da preferirsi il morire con una buona palla nel cuore che non ti lasci il tempo di dire Gesù, che pigliando decozioni di camomilla e spirito di minderero.

mingherlo. agg.● Gracile, mingherlino [TM-11(152)] e ficcò il suo corpo mingherlo nella classica gualdrappa archeologica,

minghetto. s.m. • Specie di sigaro [DO-83(41)] Gli restavano presso a poco altre lire cinque al mese per qualche sigaro Cavour o minghetti, per un toccchetto di caffè nel mattino,

ministrare. verb. • Versare, servire [Z-83(153]: e dopo che gli si era ministrato una breve cena, confortata da un mezzo bicchiere di poderoso vino.

minosse. s.m. • Giudice molto severo [Z-26(142.II)] Luigi Fabbri era il minosse della stampa periodica. 

minugia. s.f. • Budella, interiora [Z-72(52)] Avresti detto che i divini arpeggi e la celeste fanciulla che li traeva dalle minugie dell’arpa non gli riuscissero che perfettamente indifferenti.

minutezza. s.f. • Piccolezza, minuzia [Z-36(10.I)] il dottor Nereo iva interrogando ed esaminando con molta minutezza; 

minuzzolo. s.m. •Pezzettino [Z-93(144 – Guida.133)] Io sono il peggiore di tutti gli uomini, eccellenza; ma in quanto al cuore mi vanto di averne un minuzzzolo .

miologia. s.f. • Studio dei muscoli [Z-53(20.II)] e nelle presenti vestiture la miologia è svelata; e le sarte si debbono industriare a supplire ai difetti della natura.

miotis. s.m. • Myotis, specie di pipistrello [W-21(14)] gli occhi avevano il colore di quelli del miotis e sembravano adombrati da un nasaccio da pulcinella. 

mirabilia.  s.f. • Cosa straordinaria [Z-La Domenica («Il mio barbiere. 7 Luglio 1867»)] estollere alle stelle  un asino di letterato  gridar di mirabilia di qualche imbecille; 

mirmillone. s.m. • Gladiatore dell’antica Roma che combatteva contro il reziario [Z-35(132.I)] Quando i reziari combattevano  coi mirmilloni i quali erano per lo più schiavi galli, 

mirra. s.f. • Gomma resina impiegata in profumeria [Z-38(12.I)] dalla mirra primo incenso del creato… 

mirto. s.m. • Arbusto sempreverde [Z-35(55.I): in cui verdeggiano eternamente il lauro il mirto e l’elce marina; 

misantropia. s.f. • avversione morbosa per il genere umano [Z-23(107)] dovrà per forza infrangersi la vostra misantropia. 

misantropico. agg.● Poco socievole, che vive da solo [Z-36(11.I)] Il suo umore bisbetico, misantropico era noto; 

misantropo. Chi è poco socievole, che vive da solo [Z-39(29.I)] Il marchese diventò cupo e misantropo.

miscadere. verb. • Accadere male [P-67(139)] è così altamente locata che potrebbe miscadergli il minimo tentativo ch’ei facesse contro di te.

miscea. s.f. • Inezia, cosa da nulla [Z-89(171)] e nel mezzo de’due candelabri una giarra di porcellana con entro minuterie e miscee d’ogni sorta.

miscredente. agg. ● Chi non è religioso [Z-39(20.I)] ma bensì ad un miscredente o ateo straniero 

misenio. agg. • Di Miseno frazione di Bacoli [TM-35(74.I)] provata per sicurtà la navigazione in quel misenio golfo impossibile adunque una fortuna di mare. 

miseranda. agg. • Che desta profonda pietà [Z-35(17.II)] nessun rimorso nessun turbamento ei prova a tal vista miseranda.

miseratamente. avv. •. Miseramente [TM-37(126.II)] dove miseratamente dopo non guari finiva i suoi giorni, 

misericordia. s.f. • Pietà, perdono [Z-34(175)] Egli ch’è il padre delle misericordie vorrà gitatre su noi un occhio di clemenza e di compassione. 

misericordia. s.f. • Specie di coltello o pugnale [Z e NdL-15 (114.III)] Onde una mattina armatosi della sua misericordia messo il lungo tubo bianco a sghrmbo sul capo, venne a salirsene sulla scala grande del palazzo de’ministeri,

miserrimo. agg. • Estremamente misero [Z-34(34)] tanta era la compunzione del suo miserrimo volto

misfare. verb. • Fare del male [Z-52(53.I)] in cui riconosca la eredità del delitto o il potere irresistibile a disfare.

misogallo. agg. ● Chi nutre una profonda avversione per la Francia e i francesi [DO-40(75)] Egli era non meno misogallo di me; 

mistica. agg. • Carattizzata da profonda spiritualità [Z-34(210)] viene a interrompere con la gravità delle sue note quella mistica comunione di voci, 

mistificare. verb • Ingannare [Z-90(158)] La polizia è stata mistificata; ma essa è sicura che tu devi sapere dove si nasconde od in quale paese ha trovato rifugio il Bertolini.

mistificazione. s.f. • Inganno, imbroglio [Z-Il palazzo di Cristallo («Donna Peppa. 10,11,12 giugno 1856»)] sottopone la parte inferiore del vostro organismo ad una specie di dura mistificazione.

miticoloso. agg. • Meticoloso, scrupoloso, preciso [Z-27(116.I)] e gli die’pel capo del meticoloso dello scempio anzi del pazzo; 

mitra. s.m. • Copricapo da vescovi [Z-37(61.I)] ebbesi da papa Lucio II le insegne della mitra del pastorale dell’anello  della dalmatica e de’sandali

mocceca. s.f. • Persona sciocca [Z-26(22.I)] Interrogati i camerati, ognuno faceva il mocceca e lo gnorri, né ci era verso di scoprire il delinquente;

moccichino. s.m. • Fazzoletto per soffiare il naso [Z-77(37 – Guida.38)] dà due passate di ferro ad un moccichino di suo marito;

moccicone. s.m. • Moccioso [Z-9(10.I)] Egli non era stato tampoco un moccicone in sua giovinezza, anzi, avea coltivato il fatto suo e tratto l’acqua al suo mulino;

moccio. s.m. • Muco del naso [Z-5(53.II)] e che facevano un’armonia strana e curiosa nel tirar su il moccio, il quale minacciava di fluire a grondaie dalle pinne del naso;

moccolaia. s.f. ● Colatura di cera [Z-12(163)] e il lucignolo della lucerna comincia a fare la sua moccolaia.

moccolo. s.m. Residuo di candela [Z-21(287)] Alli candelieri ed alle stoppiniere eransi conficcati i moccoli stearici colle patelle di cristallo,

modano. s.m. • Sagoma [Z-86(137 – Guida.122)] mentre si occupavano a battere con certe stecchette d’argilla per spianarla ne’modani de’quadrucci.

mofeta. s.f. • Mefite, aria non respirabile [P-15(14.VI)] Ma l’insopportabile mofeta che respiravasi in quella stanza le allontanava tosto.

moggio. s.m. ● Antica misura di superficie [Z-6(75)] una estensione di terreno di circa mezzo moggio napolitano

mogio. agg. ● Avvilito, abbattuto [Z-23(89)] e mogio mogio se ne venne nella camera da letto, 

mogliema.  s.f. ● Mia moglie [DO-15(38.IV)] tanti me ne ha dati quella troiaccia di mia moglie che il diavolo affogò l’anno passato in un bariglione d’asprino.

mogliera. s.f • Mugliera, moglie [Z-83(240)] Ne avrà a dozzine! Fatto è che non troverà un gonzo che se la pigli a mogliera.

moina. s.f. • Vezzo, sdolcinatura [Z-46(71.III)] le offrì la occasione di presentare a Terrasanta un documento di quel che essa chiamava moine di Caterina per Ciccio Saverio.

molcere. verb. • Placare [Z-3(16.II)] e sempre vi trovava un balsamo che l’asprezza de’patimenti gli molceva e l’anima gli andava temperando alla pazienza, alla mansuetudine, al perdono!

mola fradicia. s.f. • Debitore inadempiente [TD-77(54 – Guida.53)] e queste sono le così dette mole fradicie ovvero quelli che si gittano addietro le spalle il loro debito.

molinello. mulinello, il roteare di una spada o bastone [Z-La Domenica («Tribunali Correzionali. 30 Giugno 1867»)] E l’accusato esegue un molinello che fa l’ammirazione degli astanti. 

molletta.  s.f • Coltello a serramanico [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 14 aprile 1867»)] Il Peppino risponde col metter fuori la molletta;

mollezza. s.f • Fiacchezza [Z-36(14.I)] Voi avete sciupata la vostra bella salute appresso ai bagordi al vino alle donne all’ozio e alla mollezza. 

mollificare. verb • Rendere molle [Z-44(73.IV)] Andate a chiudervi in cucina, la femmina, e non ne uscite, se non volete che io vi mollifichi la faccia con la mia cincorenza.

moltiplice. agg. • Molteplice, vario [Z-La Domenica («L’aria provinciale. 30 Giugno 1867»)] la sua facoltà d’assimilazione e d’affinità si pronta e moltiplice.

momento. s.m. ● Peso, importanza, rilievo [Z-91(186-Guida.225)] Dopo qualche altra interrogazione di poco momento, 

monacazione. s.f.Cerimonia con cui si entra a far parte di un ordine monastico [Z-39(64.I)] affrettare il giorno della monacazione della giovanetta. – Pag.64.I

monacello. s.m. • Folletto, specie di spauracchio infantile col quale intendevansi in Napoli gli spiriti e gli esseri soprannaturali [NdL 1-27; N1-40(62)] strane forme e spettri che mi davano la baia, e monacelli che spiegavano le loro mani in atto minaccioso contro di me,

monachetto. s.m. • Elemento saliscendi porte [Z-92(33 – Guida.35)] E, senza aggiungere altro, la giovane, sollevato il lucchetto dal monachetto, aperse l’uscio,

monacone. s.m. • San Vincenzo [TD-86(312 – Guida.265)] Voi me l’avete a fare questa grazia, Gialluto e Monacone!

monade. s.m. • Sostanza semplice indivisibile [Z-26(274.I)] Il cielo è annebbiato dalle miriadi di monadi animali che, 

monca. agg. • Priva di completezza [Z-29(69.III)] il Consiglio di Spagna non diede a don Giovanni che risposte monche ed evasive.

moncherino. s.m. • Tronco, incompletezza di qualcosa [Z-31(121.II)] si trovava frammischiato ne’moncherini di sconnesse frasi che gli uscirono dal labbro

monda. Pulita, purificata [Z-38(92.II)] quando il pentimento avrà purificata e monda l’anima tua,

mondare. verb • Pulire, purificare [Z-91(2-Guida.9)] Questo pensiero gli monda di suprema gioia tutta l’anima. 

mondiglia. s.f. • Scoria, spazzatura [Z-46(24.II)] la polizia non si desse pensiero di certe pelurie e di certe mondiglie d’una grande città;

mongibello. s.m. • Di persona furiosa o testa calda [P-6(199)] le aveano messo in testa tal mongibello che, avendo bisogno di rimaner sola, si era rincantucciata in un angolo del salotto,

moniglia. s.f.  • Carbonigia, carbone minuto [N1 e NdL -34(8)] E tu, Moniglia, perché non ti sei lavata la faccia e le mani?

monimento.  s.m. • Ammonimento [P-La Domenica («Cronaca della Settimana. 10 febbraio 1867»)] D’altra parte ciò serva da monimento al governo il quale suol fare appunto quello che fanno gli  adulatori e i cortigiani;

monisterio.  s.m. • Monastero [Z-91(13-Guida.22)] Ordinario del monisterio di Santa Chiara, 

monna. s.f.  • Appellativo di signora [Z-36(42.I)] ebbi sempre a guardare che i bastardi sono meglio favoriti da questa monna fortuna, 

monno. agg. • Ubriaco, cotto [P-16(176)] In Napoli dal volgo si adora Dio e si venerano i Santi coll’assordare i timpani del prossimo cristiano o coll’andare alla bettola come monne.

monomania. s.f.  • Fissazione [P-La Domenica («Fatti Diversi. 24 febbraio 1867»)] tanto si accorasse da essere invaso dalla fatale monomania.

monoculo.  agg. Chi ha un occhio solo  [Z-15(19.VII)] Su terra di ciechi il monoculo regola tutti o mena tutti per il naso.

monta. verb. • Importa [Z-34(151)] Noi forse non ci rivedremo mai più su questa terra ma che monta?

montare. verb • Andare o salire su qualcosa [Z-34(119)] Senza più dare retta a’comenti del ciabattino Pergolesi affrettossi a montar le sue scale. 

montatoio.  s.m. Predellino di vettura, carrozza [Z-39(3.I)] della carrozza per aprire lo portellino e abbassare il montatoio

montheion, premio s.m. •  Il Prix Montyon è un premio letterario assegnato dall’ Acadèmie francaise. [W-23(26.II)] l’eredità meriterebbe il premio Montheion o il brevetto d’invenzione.

monzù. Signore, monsieur, appellativo dato ai cuochi [SN-26(51.I)] Ed io scommetto che sarà caduto dalle scale di  monzù il venditore di basi, 

mora. s.f. • Morra, Antico gioco popolare [Z-96(143 – Guida.122)] che ivi traevano a sbevazzare ed a giocare a bazzica o alla mora.

moralista. s.m. • Che giudica gli altri con estrema intransigenza [Z-39(29.II)] sul quale vuolsi richiamare l’attenzione del filosofo e  del moralista.

morbosa. agg. • Relativa a morbo [Z-34(225)] ma la fibra del corpo languiva sotto l’anemia morbosa;

morchia. s.f. • Sedimento untuoso [Z-15(36.VIII)] I suoi occhi aveano qualche cosa della morchia dell’olio.

morchioso. agg. • Lurido [Z-28(115.I)] e bada di non dire bugie, se non vuoi che ti cacci via coteste tue morchiose lucerne.

mordace. agg. • Sarcastico, pungente [Z-35(29.I)] prelibati i vini allegra la brigata frizzanti e mordaci i parlari

morduta. verb. • Part. pass. di mordere [P -77(295 – Guida.269)] quasi che una vipera gliela avesse morduta;

moresco. agg. • Relativo ai mori, di persona bruna di capelli e carnagione [Z-40(47)] occhi bruni capelli moreschi sfolti al sincipite, 

morganatica. s.f. • Matrimonio tra nobili [Z-66(139 – Guida.119)] era la serenissima duchessa della Floridia, moglie morganatica di sua maestà Ferdinando.

moriente. agg. • Morente, chi sta per morire [Z-80(61 – D’Amico.63)] Alla vista del moriente suo fratello la piccola Emilia l’ultima dei figliuoli 

morigeratezza. s.f. • Moderatezza, sobrietà [Z-36(8.I)] Questi animali erano di una morigeratezza esemplare; 

moriglione. s.m. • Uccello acquatico [Z-26(517.I)] io avrei fatto leccar le dita a vostra riverenza con un moriglione infarsito di lardo 

mormoratore. agg. • Chi mormora, sparla o calunnia [Z-38(72.I)] Giuda era borbottone e mormoratore;

mormorazione. s.f. • Protesta, lagnanza  [Z-77(112 – Guida.104)] Seguitò la mormorazione la vecchia serva senza che Maria Giovanna la desse retta.

morotrofio. s.m. • Manicomio [Z-26(63.I)] Guardate in un morotrofio la conformazione degli ossi frontali di quegl’infelici, ed osserverete presso a poco la stessa fronte, lo stesso sincipite.

morsello. s.m • Boccone, pezzetto [(Z-26 (p.517.I)] con un moriglione infarcito di lardo che è un morsello da cardinale… 

mortaletto. s.m. • Mortaretto, fuoco d’artificio [Z-50(18.I)] Peccato che in quel tempo non si era ancora introdotto l’uso dei mortaletti!

mortaretto. s.m. ● Cannello carico di polvere da sparo, che si fa esplodere in segno di festa [DO-40(107)] Ssenza processioni e mortaretti scampanate senza scapolari e abitini; 

morte cellecatoria. s.f • Morte causata da lunga sottoposizione a solletico [DN-26(536.I)] Fatto è che per molto tempo tempo l’atroce invenzione della morte cellecatoria  formò il subbietto 

mortella. s.f • Mirto, ghirlanda [P-66(237 – Guida.198)] Così venivano qualificati gli austriaci in Napoli per le mortelle che portavano sui cappelli quando entrarono per la prima volta nella capitale…

mortifero. agg. • Capace di dare la morte [Z-35(191.I)] Gli effluvii di tutte quelle mortifere piante aveano gittato un lento ma efficace veleno 

morzillo. s.m. • Giovedì murzillo o Berlingaccio, giovedì grasso [N1-21(75)] Nessuna delle femminelle a quella gozzovigliuccia da giovedì morzillo si fidò di consigliare la Rita da astenersi da quel cibo,

mortifera. agg. • Apportatore di morte, mortale [Z-80(236 – D’Amico.199)] a sperare che presto dal bel cielo di Napoli sarebbesi dissipata la mortifera nebbia colerica. 

mortifera.(fig) Assai dannosa, rovinosa, insopportabile [Z-26(155.II)] Quando non parla un linguaggio divino la donna preferisce parole avvelenate mortifere… 

mosaico. agg, •  Relativo a Mosè [Z-38(62.III)] unti nella Giudea era forza il seguire il culto mosaico. 

mosca. s.f. ● Scroccone [NdL-8(127)] volea che non ci fosse mancata qualche ombra ed anche qualche mosca,

mosca. s.f. ● Pizzetto di barba sotto il labbro inferiore [Z-11(43)] scommetto la mia mosca che tra poco il vedremo arrivare

moscherino. s.m. • Moscerino, persona di nessun valore [Z-107(novella Cinque Grana 37.I)] epperò corteggiata da tutti que’moscherini della moda,

moschiera. s.f. • Attrezzo contro le mosche [Z-24(19.IV)] senza neppure darsi il fastidio di aprire la lettera, la quale egli pose su la moschiera che difendeva da’morsi di questi insetti importuni,

moscone. s.m. • Corteggiatore [Z-80(84  – D’Amico.80)] che io non sia buono ad altro che a fare il moscone di polizia.

moscone. agg. • Varietà di verde [TM-37(139.I)] Le pareti erano di un fondo verde moscone con affreschi che rappresentavano i Dioscuri.

mostacciuta. agg, •  Donna con vigorosa lanugine sul labbro superiore  [TD-77(112 – Guida.104)] Figuratevi donna Maria Giovanna che la mostacciuta chiude a chiave anche il pentolino dov’è il cruschello per le galline.

mostrerotti. verb. • Ti mostrerò [TM-21(196)] e mostrerotti che non ho il cuore di un ingrato. 

mostrommi. verb. Mi mostrò [TM-40(152)] colpito dalla inerzia di morte alzò l’indice e mostrommi il cielo.

motta. s.f. ● Frana, grossa zolla [Z-30(74.II)] e m’indicò quella motta che vedi poco discosta dal nero cespuglio,

motteggiare. verb. • Canzonare, beffare [Z-27(97.III)] Il re la motteggiò su i servigi prestati dalla Luigia al governo della Repubblica. 

motteggiatrice. Burlona, beffarda [P-93(Guida.175)] E quella guardatura quasi motteggiatrice gl’irritava i nervi. 

motteggio. s.m. ● Burla, scherzo, celia [Z-32(3.II)] Ma il carattere abituale della sua fisionomia era la burla, il motteggio la caricatura

mottetto. s.m. ● Piccolo detto arguto [Z-92(390 – Guida.344)] non sofferiva che quelle orgogliose ed invide malignassero con equivoci mottetti il suo sposo. 

motto. s.m. ● Parola, detto arguto [Z-27(92.I)] era a San Leucio una cutrettola maravigliosamente bella, e tu non me ne tenesti mai motto!

movente. s.m. ● Motivo, impulso [Z-40(57) dappoichè nell’uomo è movente la concupiscenza e nella donna l’interesse. 

mozzetta. s.f. • Sorta di bavero [P-88(66)] squadrandosi a bravaccio, soggiunse che a questa bisogna di avvertimento ad una mozzetta di mare, sarebbe bastato egli solo,

mozziamola. verb. • Interrompiamo il discorso [Z-93(93 – Guida.114)] Mozziamola riprese Monzù dimmi dove è ita la ragazza. 

mozzo. s.m. ● Servo addetto alle faccende più umili [Z-29(17.II)] e chiedetene a qualcuno de’mozzi di camera che sono di là. 

mozzone. s.m. • Mozzicone di sigaretta [Z-15(48.VII:)] perciocché sono di loro spettanza quelli mozzoni che rimangono a terra nel recinto del caffè o su i deschetti appo i quali si seggono gli avventori…

mozzorecchi. s.m. • Furfante, malandrino [Z-La Domenica (« Brigantaggio e allocuzione del papa», 11 novembre 1866)] e non crediamo che la finiremo per ora con questi mozzorecchi campioni della religione e del trono,

mpiso. s.m. • Impiccato [N1-56(99)] Faccia de mpiso! assassino! svergognato! Che festa avimmo a fa quanno sentarrammo li sante messe!

mubbe. s.m. • Funghi di tribunale [TM-77(1  – Guida.7)] copisti delle banche, di uscieri, licheni del codice civile, mubbe del criminale, pagliettuzzi officiosi improvvisati,

muccioso. verb. • Chi burlare o fa beffe [Z-48(44.I)] Spesso, in bel cielo frignava come un muccioso, ma Pompei e Altavilla erano sempre ai loro posti,

mucia. s.f. • Gatta[Z-21(53)] E si ch’io credo che quell’altra mucia non debba poi essere quella santarella da accendervi i ceri davanti. 

muffa. s.f. •  Formazione fungina, superbia [Z-91(Guida.185)] Quel fratello delle tue cugine come egli ha detto mi da la muffa di un furfante. 

muffita. agg. • Che ha la muffa [Z-34(124)] il polmone era offeso dall’aria umida e muffita che vi si respirava

mufti. s.m. • Giureconsulta musulmano [Z-37(20.I)] era insomma più che scienziato profeta più che profeta taumaturgo o mago; mufti sabino sofo emiro mandarino onnisciente.

mugghiare. verb • Rumoreggiare cupamente [Z-6(71)] erano certe raffiche che si sentivano venir mugghiando di lungi e appropinquarsi e sbatacchiar violentemente contro gli edifici e giù per le strade.

muggire. verb • Rumoreggiare [Z-35(230.I)] Era pertanto una tempesta che muggiva sotto una calma apparente.

mughetto. s.m. • Fiore, giglio delle convalli [Z-98(8)] sul quale la Clotilde avea lavorato all’uncino un gruppetto di candidi mughetti,

mugolare. verb. • Emettere suoni con la bocca chiusa, lamentare, borbottare [Z-6(61)] e mugolava nella stesa guisa che fa il lupo quando ha il sospetto de’cani cervieri.

mulacchia. s.f. • Cornacchia grigia [Z-26(181.I)] La mulacchia schiattiva sotto il pino, e il babbo non rediva ancora.

mulenda. s.f. • Prezzo per macinatura grano [Z-102(231)] e i mugnai oggidì pretendono che si paghi loro più cara la mulenda.

muliebre. agg. • Femminile [Z-83(12)] e troppo suscettiva ad adombrarsi per ogni lieve offesa alla vanità, che è in cima a tutte le muliebri passioni.

mulignana. s.f • Lividura [N1-96(28 – Guida.27)] Lu bello guaglione, cioè Aniello il materassaio, avea tale e tante mulignane su le braccia, su le mani e su le gambe che sembrava un Santo Lorenzo.

mulinare. verb. • Far roteare [Z-26(183.I)] non istate a mulinar guai per la testa. 

multiforme. agg. • Versatile, poliedrico (Z-35(14.II)] Il fumo mostro impalpabile e multiforme che avviluppa a acceca e soffoca le sue vittime, 

munificente. agg. • Che dimostra generosità [Z-27(141.I)] e segnatamente dalla graziosa e munificente regina. 

munificenza. s.f • Generosità nello spendere e donare [Z-29(59.III)] Io resto confuso da tanta bontà e munificenza dell’ Altezza Vostra

murmure. s.m. • Mormorio [Z-98(96)] Testimone invisibile delle sommesse preci, delle silenziose lacrime, del murmure degli epicedii.

muschio. s.m. • Fazzoletto di seta  [TC-21(186)] operazioni che sa fare il meno desto cacciatore di palombi o di muschi! 

muschioso. agg. • Che ha l’odore acre e penetrante del muschio [Z-26(12.II)] E per uccidere il tempo questi muschiosi da’lunghi artigli seducino mogli disonorano famiglie, 

musciomatteo. s.m. • Tipo pesante, noioso [N2-86(268 – Guida.229)] Un muscio Matteo, che non guardava mai in faccia ad una donna!

mussolo. s.m. • Mussola, tessuto trasparente di seta [Z-93(133 – Guida.161)] La carrozzella era piena di stoffe di tele e di mussoli per biancheria, 

mustacciuolo. s.m. • Dolce natalizio [N2-81(78 – Guida.72)] scava nelle sue profonde tasche. e ne trae fuori uno di quei dolci del Natale a figura romboidale e che si addimandano mustacciuoli;

muta. s.f. • Turno [Z-74(12)] e che si comunicava con un altro campanello messo nella stanza del cappuccino, al quale ricadea la muta della veglia.

mutezza. s.f • Mutismo [Z-37(86.I)] parendogli una maluria quella della mutezza che l’astrologo avea  predetta del fanciullo; 

mutolezza. s.f. ● Mutismo [Z-86(231 – Guida.199)] per le quali nasceva il sospetto della sua mutolezza,

mutolo. agg. • Muto per vergogna [Z-80(52 – D’Amico.56)] ma lo avresti detto mutolo o idiota perché non parlava quasi mai che con monosillabi o per cenni del capo.

mutria. s.f. • Viso accigliato [Z-83(58)] In quanto a Bettina, siede con lunga mutria appo la soglia di una finestra; e guarda la luna e le stelle.

muzzonaro. s.m • Raccoglitori di mozziconi [N1-81(151 – Guida.135)] In quanto ai mozzonari, ovvero ai raccoglitori di mozziconi di sigari, ce ne occuperemo qui appresso