DIZIONARIO DESUETI LETTERA T

343 vocaboli

tabarro. s.m. ● Ampio mantello, pastrano [Z-26(32.II)] vidi uscirne un uomo tutto chiuso nel tabarro; 

tabe. s.f. • Consunzione, pus [Z-22(130)] Il medico curante rilascia un certificato di morte, in cui dichiara che la giovanetta è morta di tabe, o di tisi, o di mal di cuore,

tabellionario. s.m. ● Professione di notaio [AC-39(48.II)] in data 12 aprile 1574 per notaio tabellionario don Romualdo Bonfidi,

tabellionato. s.m. ● Sigillo notarile [Z-91(141)] Il notaio certificatore aveva accertato con la sua firma e col bollo del suo tabellionato 

tabernacolo. s.m. ●  Luogo dove si conservavano le Tavole ebraiche [Z-38(98.II)] la esecuzione della sentenza era stata differita dopo le feste dei tabernacoli.

tabernacoluccio. s.m. ● Piccola nicchia dove vengono conservare immagini sacre [Z-26(202.II)] davanti ad un tabernacoluccio cone entro una statuetta della Vergine Addolorata. 

tablinum. s.m.  Tablino, posto adibito per ricevimento [Z-8(76)] erano seduti a colazione nel salottino pompeiano addimandato il Tablinum.

taccia. s.f. • Accusa [Z-46(63.I)] Così ha detto il babbo, e ha soggiunto che Padre Vincenzo potrebbe, dov’io gliel dicessi, farmene una taccia.

tacciare. verb. • Incolpare, imputare [Z-32(37.III)] anzi ognuno avrebbe tacciato d’infame calunniatore 

taccola. s.f. • Magagna [Z-51(8.I)] disse uno di quelli che aveano trovato le taccole su la bella napoletana che abitava in un ricco appartamento del faubourg S.t Germain.

tàccola.  agg. Da taccolare, ciarlona, chiacchierona [Z-28(101.I)] Egli è perché tàccola quel sei tu ne possa riempir la contrada, 

taccolino. s.m. • Sudiciume o specie di panno rozzo [P-10(74.I)] Poco è mancato che non finissi in mare colla mia tartana e col taccolino che trasportavo a bordo dell’Ercolano

tacitesco. agg. Tacitiano, che è proprio di Tacito [Z-La Domenica («La storia de’Borboni di Napoli» 7 Luglio 1867)] Imperocchè non è l’andatura grave sentenziosa e tacitesca del Colletta; 

tafferugia. s.f.  Tafferuglio, baldoria [Z-9(87.III)] ora immaginandosi la tafferugia che sarebbe avvenuta in quella casa…

taffettà. s.m. • Tessuto di seta [Z-1(140)] Le forme di questa donna sono coverte anziché nascoste da finissimi taffettà di Persia.

tagliacantone. s.m. • Bravaccio [P-71(66)] non lasciava mai la sua canna da zucchero, la quale ei solea portare in bilico nella mano sinistra, siccome è la costumanza di questi tagliacantoni.

taglimma.  s.f. • Tritume di tufo che si spargeva per attutire il rumore delle ruote e dei cavalli [SN-La Domenica («Cronaca della Settimana del 2 dicembre 1866»)] Per la stessa festa per nozze fu sparsa nella via Concezione Montecalvario la così detta taglimma.

talamo. s.m. • Camera nuziale, letto coniugale [Z-29(66.I)] abbiate contaminato od anche pensato di  contaminare il suo talamo. 

talare.  s.m.  Abito lungo indossato da preti [Z-27(86.II)] avete dovuto non poco meravigliarvi veggendomi sotto questa veste talare; 

talchè. cong. Tale che, cosicchè [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 4 Agosto 1867»)] Talchè per non avere a patire tale inconveniente,

talentare. verb. • Andare a genio [Z-3(47.I)] Questo appunto talentava i desideri di Rionero, il quale fin dalle 11 del mattino, erasi tenuto in fondo d’una carrozza,

tallo. s.m.  Germoglio giovane [Z-1(27)] Mmizo a stu vico nc’ è nato nu tallo; e piccirillo e fa li cucuzzielle;

talmudista. s.m. Studioso o interprete del talmud [Z-38(111.III)] d’incorrere nella collera de’Talmudisti e di spiacere alla sua donna. 

talora. avv. • Talvolta [Z-38(87.I)] se permette talora che la casa dell’empio prosperi, 

taluno. pron. ind. Qualcuno, qualche persona [Z-34(186)] Ci ha taluni che preferiscono  l’aprile o il maggio; 

talvolta. avv. • Qualche volta [Z-39(63.I)] e trascorrevano talvolta  mesi ed anni interi 

tamarisco. Specie di albero [Z-8(130)] da ontani, da tamarischi, da giunchi e da quante palustri erbacce allignino su melmoso terreno.

tambellone. s.m. • Sorta di mattone [P-86(121 – Guida.109)] Le fornaci erano alle spalle della casupola, formate con grossi tabelloni.

tambussare. verb. • Bastonare, picchiare [Z-21(250)] e, con tutto ciò, ognuno di que’tambussati cervellacci non trovava l’equilibrio del piede su per quelli osceni strarupatissimi scalini,

tampoco. avv. • Nemmeno [P-3(11.I)] Tutto ripieno dei suoi pensieri, addato non si era tampoco de’suoi compagni di classe,

tamurro. s.m. • Il primo grado nella milizia camorristica  [N1 e NdL-44(79.IV)] In faccia alle donne e a’tamurri don Nicolino spiegava una sovranità da disgradarne  i bei di Tripoli e di Algeri,

tange. verb. • Tocca  [Z-19(67.IV)] mi troverò in tali condizioni che più la vostra miseria  non mi tange come dice Dante… 

tanghero. agg. ●Persona grossolana, rozza, villana [Z-39(11.II)] Come ebbe levato gli occhi ed ebbe visto quel tanghero 

tarda. agg. • Che rivela una lentezza grave e severa [Z-30(74.II)] Era di cenci coperto questo canuto e appoggiava le tarde membra ad un bastone. 

tardanza. s.f. • Ritardo, indugio, esitazione [Z-107(novella Stella 7.I)] e parea che l’inquietasse la tardanza di qualcuno;

tardigrado. agg. • Che cammina o si muove lentamente [Z-La Domenica («Filosofia pratica e popolare. 17 febbraio 1867»)] Questi tardigradi non afferrano mai la meta della vita,

tardità. s.f.  Ottusità [Z-9(11.I)] Se qualche cosa era da riprendere alla Sì Rosa era una tal quale tardità,

tarì. s.m. •Antica moneta [Z e NdL-21(30)]  La lavoratrice de’campi lucra un tarì al giorno e lavora otto ore.

tarlato. agg. • Decrepito, danneggiato [Z-37(35.II)] e seguitò  studiare la natura del lento malore del quale erano tarlati i giorni della bella e virtuosa principessa. 

taroccare. verb. • Brontolare, borbottare [Z-32(9.II)] Ricordava eziandio come un fantasma imbrogliatissimo un uomo che taroccava spesso colla donna 

tarsiare. verb. • Eseguire una decorazione a tarsia [DO-32(8.II)]  il corpo di lui miseramente tarsiato da battiture del suo barbaro padrone. 

tartane. s.f.  Piccoli velieri da carico [Z-12(98)]  furono solcate per la prima volta dalle tre tartane del gran nocchiere genovese.

tassare. verb. • Assegnare la misura di un premio o di una pena [Z-92(37 – Guida.35)] Fa d’uopo di portarsi con molto garbo acciò non ci abbia a tassare d’ingratitudine 

tassello.  s.m. • Come segno [AC-92(155 – Guida.136)] tolse da uno scaffale un libraccione ligato in carta pecora e che portava sul tassello le parole: 

tasta. s.f.  Rotoletto di fila per tenere aperta una ferita  [P-21(66)] peggio che il riconficcare una tasta tra le labbra di una ferita per non farla troppo rimarginare

tattamella. s.f. • Ciarlata [P-83(306)] Va bene! va bene! buona Brigida, interruppe il giovine che ha ben altro pel capo che sentire quella tattamella.

tattamellata. s.f. • Ciarlata [P-66(176 – Guida.149)] Questa tattamellata fu pronunziata, per così dire, tutta d’un fiato.

tàttera. s.f. ●  Bagatella, oggetto di scarso valore [Z-26(112.I)] Queste non sono già tàttere da prendere a gabbo. 

taumaturgo. s.m. • Chi compie miracoli [Z-86(89 – Guida.80)] l’amor materno, gran taumaturgo, avea operato un miracolo.

taurino. agg. •  Pieno di forza e di vigore[Z -21(123)] e gli urli taurini che accompagnano le loro tappe dettero a questi asmatici, 

tavano. s.m. • Zanzara, spia di polizia [N1 e NdL-26(441.II)] recò una sera nella fossa de’ladri alla Masseria la nuova che il signorino era diventato un tavano.

tecnicismo. s.m. •  Predominio del fattore tecnico [Z -21(187)] furono fatti venire dalla Francia uomini esperti nel tecnicismo della fabbricazione, 

teco. forma pron. • Con te [Z-34(59)] Se almeno mi fosse permesso di venirmene teco di starti dappresso

teda. s.f. • Fiaccola resinosa [Z-4(153.II)] non permise che le tede del tuo imeneo fossero i ceri della morte.

tediare.  verb. • Annoiare, infastidire [Z-80(253 – D’Amico.213)] ed anche per non tediare chi ci legge noi non terremo dietro agli antenati del  nobilissimo uomo, 

tedio. s.m. • Profonda noia, stanchezza [Z-32(35.II)] nessuno di que’tedii delle faccende domestiche dei quali son prese a volta le accivettate fanciulle. 

tegghia. s.f. • Tegame senza manico [Z-80(157 – D’Amico.138)] nella cucina è stata trovata una tegghia in cui erano ancora gli avanzi di qualche cosa che forse avea dovuto essere una torta.

tegnenti. agg. •  Compatti [DO-37(97.I)] tanto solidi e tegnenti e durevoli sono gli elementi de’quali si compone. 

tegnere. verb. • Tenere [DO-93(150 – Guida.181)] e tegnamo per fermo che nello acconciarsi abbastanza vezzosamemente le lunghe chiome 

tegumento. s.m. • Rivestimento [Z-84(113)] Donna Mariannina doveva avere un cuore molto ampio, a giudicarne almeno dagli esterni tegumenti,

tellecariello. agg. ● Vispo, stizzoso [TC e NdL-26(9.I)] Neh Tellecariello è lontano il gatto? Domandò quegli che portava il fagotto. 

teloneo. s.m. • Tassa, imposta [Z-37(63.I)] dietro a lui erano gli orrori della gleba, del fodro, dell’ albergaria e del teloneo.

tema. s.f.Timore, paura [Z-92(310– Guida.272)] Era forse la tema che Maria scorgendo il pericolo in cui si trovava di cedere 

temenza. s.f. ● Timore [Z-14(6.I] nel cui animo suscita vasi una inesplicabile temenza all’aspetto di quell’uomo.

temerità. s.f. ● Esagerato e irragionevole coraggio [Z-26(467.II)] la forza e la temerità sono le qualità principali che seducono le donne. 

tempiale. s.f. ● Asta laterale dell’occhiale [F-66(57 – Guida.52)] Oh madonna mia esclamò la donna sollevando le tempiali degli occhiali.

templo. s.m. • Tempio [Z-35(38.II)] Avea questo nume suo templo come dicemmo allo ingresso della grotta puteolana. 

tempone. s.f. • Allegria , festa [Z-3(15.I)] non dirò mica di bei quattrini onde darsi anch’ei tempone e gavazzare in allegre brigate,

tenagliata. s.f.  Tanagliata, tormento, tortura [Z-66(130 – Guida.111)] Benchè questo cognome avesse dato una rapida tenagliata al cuore del giovine poeta… 

tenasuc. s.m. • Sostanza eccitante [TS e NdL-26(112.II)] La smania delle cose orientali era giunta a tal segno da Parigi che le grandi dame comperavano il tenasuc,

tenebrìo. s.m. • Fitte tenebre [Z-42(4.II)] In queste perplessità, in questi dubbii era la giustizia, allorché il primo interrogatorio della Cordier venne a gittare più tenebrìo nel processo.

tenebrore. s.m. • Tenebre, buio, oscurità [Z-31(23.III)] Il sole degli occhi vostri dirada ogni tenebrore dell’anima. 

tenente. agg. •  Che ha, che possiede [Z – La Domenica («Cronaca della Settimana. 7 Aprile 1867»)] divertimento di cui sembrano assai ghiotti i tenenti cioè i ricchi.

tengonsi. verb. • Si tengono [TM-92(409 – Guida.360)] quando si sentono men travagliati dal male tengonsi pressochè risanati; 

tenoruzzo. s.m. • Diminutivo di tenore [TM-35(101.II)] Non fa altrettanto a’ giorni nostri un povero tenoruzzo di provincia, 

tenzonare. verb. • Combattere [Z-92(279 – Guida.243)] l’animo suo trepidante tenzonava ancora tra il sì e il no.

tenzone. s.f. ● Sfida cavalleresca [Z-26(134.II)] unire i vostri sforzi perché il colonnello desista da questa tenzone.

tepido. agg. •  Tiepido [Z-40(123)] e il tozzo di pane stantìo o mazzero e il bicchier d’acqua tepido e torbido, 

terebindo. s.m.  • Pianta aromatica [Z-36(12.II)] Erano cinque ghirlande, due di candidissime rose per le sue vergini sorelle, e tre di terebinti pe’ tre fratelli.

tergere. verb. Pulire asciugando [Z-40(198)] quanto sarei ancora più felice di tergere le sue lagrime 

tergo. s.m. • Di dietro, da dietro [Z-30(31.I)] Una specie di giardino era a tergo di questa casetta,

ternario. s.m. • Verso trisillabo [Z-37(17.I)] A scrivere quadernarii e ternarii in lingua volgare in lode della novella imperatrice e regina. 

terraquee. agg. • Composto di terra e di acqua [Z-26(381.II)] era una miscellanea di concertazioni terraquee saturate di tutto il lusso della putredine. 

terrazzano. agg. • Nativo di una città fortificata [Z-35(36.II)] Erano questi cavalieri un’accozzaglia di terrazzani e di cortigiani che a’favori di Cesare aspiravano. 

terribilio. s.m. • Evento terrificante [AC-109(91)] una sera si affacciò alla finestra dell’Osservatorio per vedere un po’quel terribilio;

terso. s.m. • Limpido, senza impurità [37(103.II)] che il Muratori estima il più terso fra i rimatori di quel tempo

terzeruolo. s.m. • Vela di terzo ordine [Z-8(22)] nonostante un grosso vento sciroccale che gonfiava, fino a creparli, i terzeruoili delle barche commerciali,

terzetta. s.f. • Antica pistola [Z-62(26)] Ritiratevi voialtri, disse l’armiere, ed arrecatemi la mia terzetta.

tessere. verb. • Macchinare, ordire [Z-34(154)] Per carità del suolo natio noi non tesseremo la dolorosa storia  de’ tanti illustri, 

testare. verb. • Fare testamento [Z-19(79.III)] atti di spoliazione dei propri parenti per testare a favore di questo o quel monastero,

testatico. s.m. • Imposta su ciascun capo di bestiame [Z-26(64 9.I)] Ci erano le corrispondenze di galline di testatico di fumo e di vetture. 

testatore. s.m. • Chi fa testamento [Z-La Domenica («L’Albergo de’Poveri. 21 Luglio 1867»)] per la vastità del suo recinto e per le sue vistose rendite accresciute da più testatori.

testè. avv.  Ora, adesso [Z-4-16.II)] dappoichè egli avea dato testè una prova irrefragabile della sincerità dei suoi detti.

testiera. s.f. • Finimento di cavallo [Z-82(349– Guida.305))] Le testiere, le sguance e i posolini dei cavalli erano ci cuoio finissimo inglese.

testificare. verb. • testimoniare [Z-85(248)] Ci vien manco la penna per descrivere in quali e quanti modi i napolitani testificarono al generoso principe la loro riconoscenza per la eccelsa concessione.

testimonio. s.m. •  Testimonianza  [Z -21(283)] e col buon testimonio ch’ei sentivasi dentro la coscienza di fare opera accetta a Dio, 

tetanica. agg. • Relativa al tetano [Z-36(86.I)] in guisa che la rigidezza tetanica del sistema muscolare era durata più o meno 

tetra. agg. ●  Cupa, malinconica, triste [Z-40(153)] I miei giorni trascorrevano nella tetra immobilità del sepolcro

tetraggine. s.f.  Umore nero [Z-38(27.III)] a dissipare la nera tetraggine che ottenebrava il ciglio della regina, 

tetragono. agg. • Resistente [Z-84(321)] sapea che per lo addietro il calzolaio del Borgo Sant’Antonio Abate non era stato tetragono alle amorose occhiate delle donne.

tetrarca. s.m. • Re o governatore di un regno [Z-40(27.I)] tetrarca o re della Galilea era il secondo Erode; 

teutonico. agg. • Appartenente all’antica popolazione dei Teutoni [Z-37(12.II)] era il conte Ermanno Salza gran maestro de’cavalieri teutonici, 

tignoso. agg. ● Miserabile, spregevole [Z-40(155)] Sbarazzarsi di me come d’un can tignoso,

tilburi. s.m. • Tilbury, calesse leggero [Z-21(54)] ravvisare negli eleganti zerbini che guidavano qualche tilburi le sembianze del suo Luigi;

timidità. s.f.  Timidezza, comportamento da timido [Z-1(59)] Abbassai le palpebre per timidità;

timonella. s.f. • Carrozza da nolo [Z-79(23)] infilava la strada Ventaglieri, dove in uno di quei portoni aveva la sua timonella e il suo cavallo.

tianella. s.f. •Piccola teglia [N2-21(8)] venditori ambulanti di nicchietti  di sego che gridavano allummate allummate nu turnese a tianella!

tigna. s.f. • Malattia cutanea contagiosa [DO-30(43.I)] Le pubbliche calamità scoprono gli animi piccini, a quella guisa che il vento scopre la tigna

tira. s.f. • Parte della scrivania (?) [TM-60(182)] Sulla tira della sua scrivania erano notati questi brani del da Kempis, acciocché ei potesse averli sempre sott’occhio:

tiramole. s.m. • Cavadenti [N1-48(44.I)] Ci erano i così detti carri, cioè le pubbliche mascherate nei grandi carrozzoni, i festini pubblici e privati, i donnicoli, le zeze, i tiramole pel basso popolo.

tirata. s.f.  Sfida con il coltello [TC-26(294.II)] Il coltello di Capuozzo facea spavento a tutti e ne avea fatto di tirate il bravaccio! 

tiritera.  s.f.  Discorso prolisso e noioso [Z-28(108.I)] Durante questa tiritera di Colantonio Maria si rabbruscava in volto sempre più 

tirone. s.m. ● Novizio, novellino [Z-11(110)] Io giovine ancora e tirone nell’arte,

tirso. s.m. ● Bastone del dio Bacco [Z-27(20.II)] al suon di nacchere, di tirsi, tra danze grottesche ed amorose.

titò. s.m. ● Svizzero [TD e NdL-26(379.II)] Qui almeno non si temono cattivi incontri e se non altro non abbiamo paura de’ titò. 

tittola. s.f.  Fettina di scagliuozzo [SN-80(214 – D’Amico.181)] e sono dette zeppole scagliuozzole tittole tortanielle e pastecrisciute, 

titubanza.  s.f.  Dubbio, esitazione [Z-33(120.II)] Non ci è di peggio in questo mondo che la titubanza, l’incertezza la irresolutezza

titubare. verb Esitare, tentennare [Z-32(38.III)] Egli non titubò di dire  che quel denaro  poteva essere il frutto di una ruberia. 

toccato. s.m. ● Toccata, suonata d’introduzione [Z-34(85)] die’il primo saggio del suo genio musicale in un toccato per organo, 

tocchetto. s.m. • Tazza da un soldo di caffè [TD-83(41)] Gli restavano presso a poco altre lire cinque al mese per un tocchetto di caffè nel mattino, e per qualche altro piccolo lusso…

tocchista. s.m. ● Chi fa il gioco del tocco a bere [TD-26(294.II)] Così dicono i beoni e i tocchisti per intendere che nel bere non e scono guari dalle leggi del codice de’tocchi. 

tocco. s.m. • Gioco di bevuta di vino [TD-96(144 – Guida.123)] risse, baruffe e peggio per dispute surte nel giuoco, e massime per quel pericoloso giuoco del tocco.

tofa. s.f. • Sirena navale [N2 e NdL-15(76.IV)] Come era prossima l’ora della tofa rimisi al domani il soddisfare alla mia curiosità.

tofa. s.f. • Arma da fuoco [TC e NdL-15(118.III)] Io sono un giovine mo’ci vuole non lo fo per dire che non ho paura nè della punta nè della tofa.

toglievansela. verb ●  Se la toglievano [TM-39(16.I)] e poscia toglievansela in grembo e tutta accarezzandola 

tomaio. s.m. ● Parte superiore della scarpa [Z-84(281)] E non si sono ancora posti i tomai a queste scarpe!

tonco. s.m. • Insetto [Z-102(21)] se non che uno stuolo di gorgoglioni o di tonchi, come sono più comunemente addimandati questi insetti roditori de’legumi,

tondere. verb ●  Tagliare capelli, barba, baffi [(Z)-La Domenica («Il mio barbiere. 7 Luglio 1867»)] questo artista non esercita solamente il comune officio di tondere le barbe, 

tonnina. s.f. • Salume di tonno, tellina [Z-89(165)] non si fa mancare i buoni bocconi, e la cui dispensa è sempre ben rifornita di cacicavalli, salumi e tonnine.

tonsura. s.f. • Tosatura, chierica [Z-77(255 – Guida.232)] quelli che da’ loro genitori furono indotti alla tonsura, non sono all’altezza della loro sublime e santa missione.

tonsurato.  s.m. • Chierico sottoposto  tonsura, tosatura [Z-80(323 – D’Amico.267)] una bella vendetta del mascalzone che lo avea oltreggiato vendetta degna di un tonsurato. 

toppa. s.f. • Perdere la posta al primo tratto [N2-32(38.I)] La donna fece toppa vale a dire che fu la prima carta a venir fuora. 

toppone. s.m. • Rinforzo di panno ai pantaloni [Z-77(37 – Guida.38)] dà due passate di ferro ad un moccichino di suo marito, a’topponi ed alle soprappezze d’un bambino;

torbido. agg. ● Liquido impuro [Z-40(123] Ee il tozzo di pane stantìo o mazzero e il bicchier d’acqua tepido e torbido, 

torbiera. s.f. • Deposito di torba [Z-46(10.IV)] questa mia zia menommi a spasso con essolei lungo le paludose torbiere della città di Oldemburgo.

torcere. verb Distogliere, volgere, piegare [Z-6(257)] Torciamo lo sguardo da queste tristizie e riportiamolo verso quadri più racconsolanti.

torchetto. s.m. • Torchietto, grosso cero, rametto flessibile [Z-6(132)] Empie ed oscene canzoni risuonavano per quell’aere incendiato da’torchetti di verbena.

torchio. s.m. • Grosso cero [Z-10(188.III)] Io sposava un cadavere, le tede di morte si accendevano quando accender di doveano i torchi nuziali!

torchista. s.m. • Persona che portava il torchio o grosso cero [TM-50(18.I)] che non si è dato mai il caso che il corteo sia proceduto regolarmente e senza che la doppia fila de’ torchisti non si sia scucita,

torcoliere. s.m. •  Operaio addetto al torchio nelle antiche tipografie [Z-77(10 – Guida.15] Due compositori un torcoliere e un fattorino formavano tutto il personale della stamperia

torla. verb  Toglierla [TM-35(50.II)] volea farla riconoscere di sangue reale ed avea stabilito di torla a moglie

torma. s.f. • Quantità disordinata di persone [Z-30(40.I)] Una mattina una gran torma di gente veniva su dall’Arenaccia, capitanata da un grosso frate francescano,

tormini. s.m. • Torcimenti viscerali [F-86(247 – Guida.212)] Quando accadea che il mare avesse questi tormini di visceri, il Maruzzaro no si arrischiava di gittare su l’onda il suo vuzzariello,

torneamento. s.m. • Il torneare, torneo [Z-26(331.II)] Questa costumanza de’torneamenti fu detta da Le sage un gran solco di luce che serpeggiò tra le tenebre del medio evo. 

tornese. s.m. • Moneta di rame napoletana [Ze NdL-26(239.II] Le altre due figliuole di Peppe lavoravano in un trappeto tutta la giornata e ricevevano nove tornesi al giorno 

torno. s.m. • In quel periodo di tempo [Z-87(207)] che in quel torno di tempo scorrazzavano le nostre contrade,

tornossene. verb ● Se ne tornò [TM-26(78.I)] mogio mogio tornossene a Napoli snocciolando un rosario ­

torre. verb.  Togliere, prendere [Z-10(118.I)] il coro degli angioli che doveano tormi nelle loro braccia

torrentuolo. s.m. • Diminutivo di torrente [TM-38(106.I)] sovra un olivo che quivi era a fianco di un torrentuolo

torta. agg. ● Ingiusta, sgarbata, storta [DO-25 (106)] Che ragioni hai tu di darmi questa torta qualificazione? 

torriere. s.m. • Custode di una torre [Z-37(99.I)] Nell’interno del cortile vedesi un gran numero di soldati di guardie di torrieri e fantini. 

torrione. s.m. • Copricapo da guappo [TC-89(12)] A noi altri giovani di core non fa specie nessun ommo, rispose il gradasso cacciandosi un poco più su la coppa del capo il torrione bianco.

torronaro.  s.m. • Venditore di giocherelli  [AC-16(387)] nascosta dietro la baracca di un tonnonaro.

tortaniello. s.m. • Pane o dolce a forma di ciambella [SN-80(214 – D’Amico.181)] e sono dette zeppole scagliuozzole tittole tortanielle e pastecrisciute, 

torte. agg.  Da torcere, devianti [Z-8(118)] travolgergli il cervello con tante sconce e torte idee

tortorella. agg.  Colore grigio [Z-26(576.II)] per certe frodi che si commettono in guantio color tortorella.

tortuoso. agg. Poco chiaro, ambiguo [Z-34(96)] le velate apostrofi i zig-zag più tortuosi d’una dichiarazione amorosa, 

torvi. verb ● Togliervi  [TM-19(80.II)] diventa per lo meno ridicolo  l’invito ch’ella mi fa di torvi al mio servizio. 

torvo. agg.  Bieco, astioso, minaccioso [Z-92(85 – Guida.76)] Evaristo affisò con torvo ciglio quello impudente femminacciolo. 

torzutoagg.   Detto di cavolo che ha grosso torso [F-18(135.IV)]  don Sabino avea mangiato una minestra di cavoli torzuti, 

tosone. s.m. • Ordine cavalleresco [Z-1(16)] e tu eri seduta vicino a tuo padre presso quella dipintura di Carlo V col guanto in mano e il tosone in petto.

tossicone. agg. • Persona con tosse forte e catarro [F-106(55)] potrò impedire che ella si cacci nella stanza di que’ due tossiconi?

tostamente. avv. • Rapidamente, prestamente [Z-91(21)] Ne fu tostamente informato il giudice commessario di quartiere, 

tosto. agg.  Subito [Z-27(103.III)] e mandò la sera stessa pel medico Villari, il quale si recò tosto da lui.

tostochè. cong. ● Subito che [F-96(280)] e tostochè avremo fatto colazione usciremo per ritornare questa sera.

trabaldare. verb. • Trafugare, rubare [Z-26(475.I)] Allorché la banda la trabaldò da una capanna nelle campagne di Casandrino, 

traballare. verb Vacillare, tentennare [Z-40(182)] e traballai un istante nella mia risoluzione; 

trabalzare. verb. • Mandare, sbalzare da un luogo all’altro [Z-21(226)] pria che ella si fosse trovata trabalzata nel fiume. 

trabante. s.m. • Soldato domestico [Z-80(333 – D’Amico.275)] e gli rendeva altri simili servigi, al quale non bastava l’opera del trabante.

trabea. s.f. • Antica toga romana [Z-43(98)] dimandò l’indovino figgendo i fulvi occhi in un grosso topazio che chiudea su l’omero sinistro la trabea del cavaliere.

trabiccolo. s.m. • Aggeggio in cui si poneva lo scaldino [Z-61(92)] e nel verno metteva la mia camicia e le mie mutande sul trabiccolo per farmele trovare ben calde.

traboccante. agg. • Ricolmo [Z-21(300)] A grandissima pena si arrivò a calmare la traboccante gelosia di Mariano,

traboccare. verb Versare, straripare [Z-26(232.I)] quello stesso che io ebbi l’onore quella sera di traboccare nel laghetto

trabocco. s.m. • Caduta, tracollo, rovina [Z-26(444.I)] Da un momento all’altro potremmo vederci piombarci addosso un trabocco; 

tracannare.  verb. • Bere avidamente [Z-27(165)] ripigliò il prete dopo di aver tracannato un colmo calicetto dello spumante vino di Francia. 

tracotante. agg. • Insolente, arrogante [Z-37(106.II)] balestrati da lotte intestine da tracotanti ambizioni e da grettezze da campanile. 

tracotanza.  s.f. • Insolenza, arroganza [Z-34(134)] ed avete spinta la temerità e la tracotanza fino ad introdurvi di soppiatto 

tradigione. s.m. • Tradimento [Z-88(300)] con la quale egli avea fatta ammenda della scellerata tradigione fatta alla disgraziata Teresita,

traditora. s.f. • Lanterna cieca [TC o NdL-81(135 – Guida.121)] quando, svoltando per la via di Porto, mi vidi in faccia la traditora; era una pattuglia di gatti.

trafugamento. s.m. • Sottrazione furtiva [Z-37(53.II)] ma come fare per sapere da questo l’autore del tentato trafugamento? 

trafugare. verb Fuggire, sottrarsi nascostamente, portare via di nascosto o furtivamente [Z-26(232.I)] Dopo un mese di notte tempo io trafugai la donna in Napoli, 

trafugavala. verb La portava via [TM-40(187)] la carne di che era testè rivestito e trafugavala con esso.

traggomi. verb  Mi porto [Z-8(135)] la zuppa che io traggomi a casa per dividerla col vecchio mio babbo.

tralcio. s.m. • Ramo giovane della vite [Z-38(83.III)] e che condanna ad essere arso ogni tralcio che non dà frutto.

traliccio. s.m. • Tela robusta [Z-86(183 – Guida.159)] trovò sotto la mano la sua rozza veste di traliccio, e la indossò.

tralignare. verb. • Allontanare, degenerare [Z-92(351 – Guida.309)] forse avrei saputo soffocare nel mio cuore la funesta passione che mi ha fatto tralignare da’principii che debbono essere di norma nella vita di un gentiluomo;

tralordo. agg. • Lordissimo [P-26(358.I)] Ora gliela faccio pisciare per l’ombelico la zuppa soggiunse nel suo tralordo linguaggio. 

tralucere. verb. • Trasparire [Z-83(436)] Gerardo non avea fatto tralucere né a quel povero padre, né alla diletta inferma la insidiosa indole del malore che lentamente attossicava il cuore di lei;

tralunata. verb. •Stralunata, meravigliata [Z-21(175)] mentre Marcellina guatavala come tralunata parendole tutto strano quando le accadeva.

tramandare. verb. • Emettere, esalare [Z-38(88.I)] Tutto il suo corpo tramandava  un puzzo di putridume 

tramare. verb.Complottare, macchinare inganni [Z-40(101)] Io credo che con le arpie delle sorelle ei dovesse tramare  

tramazzare.  verb. • Stramazzare, cadere a terra [Z-26(106.II)] per via di acclamazioni e di evviva il tramazzino al suolo 

trambasciamento. s.m. • Ambascia, angoscia [Z-34(79)] Insomma un gran trambasciamento si leggea su la faccia del buon prete. 

trambasciante. agg. • Oppressa da grave oppressione [AC-33(124.II)] e con perplessa e trambasciante ansietà aspettativa

trambasciare. verb. • Essere oppresso, assillare, angosciare [Z-100(54 – Guida.72)] andare a ritrovare, dove che fosse, il suo garibaldino, che certamente non l’avrebbe fatta trambasciare di fame.

trambasciosa. agg. • Oppressa da grave oppressione [TM-33(119.II)] In tale stato di trambasciosa inquietezza si torvava la cara fanciulla. 

trambo. agg. • Strambo, strano, bizzarro [Z-37(5.II)] alla solitudine della sua stanza animata soltanto dalli trambi giochetti della scimia. 

trambussare. verb. • Urtare gagliardamente [P-84(368)] sebbene, come io ti dico, si fu la Claudina che la trambussò spignendola a quella ruina;

trambusto. s.m. • Confusione, disordine [Z-34(118)] per che la famiglia era tutta sossopra e in trambusto grandissimo. 

tramendue. agg. • Ambedue [Z-26(604.I)] Nascono tramendue nudi dal seno materno, amendue arrivati dalle ignote regioni di Dio, ospiti novelli di questa immensa locanda che chiamasi mondo.

tramesso. s.m. • Il piatto di mezzo, più leggero, servito tra l’uno e l’altro piatto forte di un pranzo;   entremets [DO-(136) E poi ci furono tramessi composti dalle interiora di fagiano, 

tramestare. verb.  Rimestare, rimescolare [Z-91(229)] e vanno cercando il pelo nell’uovo per inquietare la gente e tramestare le cose.

tramestio. s.m. • Movimento continuo e disordinato [Z-40(18)] difficilissimo di ripescarla per entro a quel tramestίo

tramite. s.m. • Sentiero, tralcio [P-43(40)] La lussuria è fuoco che divora le fibre, e tutto avvizza nel suo tramite, come il simun del deserto.

tramoggia. s.f. • Attrezzo dei frantoi e mulini [Z-26(435.I)] Onesimo lasciò la tramoggia e si avanzò verso quelli. 

tramutamento. s.m. • Trasferimento [Z-92(233 – Guida.292)] Interrogata su la ragione del suo temporaneo tramutamento a Messina, 

tramutossi. verb.  Si tramutò [TM-29(111.I)] la espressione piuttosto affabile della sua fisionomia tramutossi in dura e severa. 

trangosciare. verb. • Soffrire [Z-83(213)] mi lascerei mille volte trangosciare di fame anzi che chiedere ad un amico la più piccola moneta.

tranguggiare. verb. • Trangugiare, ingozzare, inghiottire ingordamente [Z-14(9.I)] Il diacono si era avvicinato alla donna e parea che se la volesse tranguggiare cogli occhi.

trannechè.  prep.  Tranne [Z-24(48.IV)] trannechè non vogliate di vostra spontanea volontà fare qualche regaluccio alla sposa. 

tranquillare. verb. ● Calmare [Z-59(47)] Ma ella si tranquillava stringendo un aguzzo coltello di cui, per ogni evento, si era provveduta nel tornare a casa…

trapassamento. s.m. ● Morte, trapasso [Z-25(118)] neppure a quelli che più si dolsero  del loro trapassamento e più lacrime versarono su la loro tomba. 

trapelare. verb. ● Rivelare di nascosto [Z-40(180)] ma tu guardati dal far trapelare alcuna cosa. 

trappa. s.m. ● Convento dell’ordine trappista [Z-87(159)] Io non ho detto già che Ernesto fosse un monaco della trappa od un San Luigi Gonzaga.

trappeto. s.m. • Frantoio [Z-26(239.II)] Le altre due figliuole di Peppe lavoravano in un trappeto tutta la giornata, e ricevevano, nove tornesi al giorno la più grande, e tre grana la più piccola.

trappista. s.m. • Chi vive molto austeramente [Z-47(30.II)] Armando si fece trappista, per così dire; e per due anni circa egli non è uscito dal suo eremitaggio che per venire a vedere me e voi.;

trarrotti. verb. • Ti trarrò [TM-38(24.II)] io ti torrò incontanente dalla schiavitù e meco trarrotti a vivere; 

trasalire. verb.  Sussultare, scuotersi per un’improvvisa emozione [Z-40(172)] una parola che io credeva dovesse farlo trasalire, 

trasaltare. verb. • Trasalire [Z-51(77.IV)] Trasaltò; il suo volto si fece una vampa; e quella grossa di lacrime che pocanzi gli avea fatto intoppo al parlare si sgonfiò in presente dagli occhi.

trasandare verb. • Omettere, oltrepassare i limiti [Z-8(122)] Perda pure il suo tempo nelle più vituperevoli letture, trasandi pure di vegliare agl’interessi della famiglia;

trascegliere. verb. • Selezionare, scegliere con attenzione [Z-35(165.I)]  e di squisite frutte componesi l’asciolvere della dama, che trasceglie il più bello de’pomi per dichiarazione d’amore:

trascendere. verb. • Passare i limiti [Z-80(13 – D’Amico.26)] trascese a cotali violenze da parte del bilioso principe di Capua contro la sacra persona del re, 

trascorrere. verb. • Andare, correre oltre [Z-26(352.I)] e trascorrendo come un’anguilla smuccia su per li letti 

trascorso. s.m. ● Vicenda del passato [Z-39(67.I)] è d’uopo che facciate subito emenda di questi trascorsi.

trasecolare. verb. • Meravigliarsi [Z-87(158)] vi pare mo che noi ci abbiamo ad ingozzare cotesta pappolata da farci smammare e trasecolare,

trasfondere. verb.  trasmettere, infondere idee [Z-36(100.II)]  parea che volesse trasfondere in quel marmo animato una scintilla del fuoco che gli abbruciava le vene.

traslato. s.m. ● Metafora, tropo [Z-21(3)] diseredate di quei beni che con assurdo traslato si dicono beni di fortuna. 

traslocamento. s.m. ● Trasloco [Z-26(84.I)] Questo traslocamento era stato punizione o promozione

traslucida. agg. ●  Corpo che lascia passare parzialmente la luce [Z-19(75.III)]  (Z): È il cuore di una deforme che per così dire si traslucida su la carta. 

trasmigrazione.  s.f. • Reincarnazione [Z-33(14.I)] Vuolsi che il dottore P. uno dei primarii l’avesse aiutato in questa trasmigrazione, 

trasmodare. verb. • Eccedere [Z-72(9)] la moderazione nei piaceri della vita e segnatamente nel mangiare e nel bere, in cui sogliono per lo più trasmodare i preti in generale.

trasmutamento. s.m. ● Trasmutazione, trasformazione [DO-25 (78)] per riguardare agl’incredibili trasutamenti avvenuti in quei cuori 

trasmutare. verb. • Tramutare, trasferire [Z-92(220 – Guida.191)] Un giorno m’interrogò se io volessi trasmutarmi in Napoli per dar lezioni di piano alla figliuola del principe di San Mattia suo genero.

trasportolla. verb. • La trasportò [TM-26(262.II)] Fu rapita da un ricco moscovita il quale trasportolla su le rive del Volga? 

trassevi. verb. • Vi trasse [TM-37(119.I)] Chi siete donde venite che motivo trassevi in questo castello? 

trassinare. verb. • Strapazzare, maltrattare [Z-57(91)] fu fermato parecchie volte dalle piccole pattuglie di soldati svizzeri e guardie reali che il trassinarono per tutta la persona.

trassonla. verb. • La trassero (TM): le ligarono le tenere mani con salde funi e con essooloro trassonla. – Pag.108.I

trastullare. verb. • Baloccarsi, gingillarsi [Z-21(298)] se Dio benedirà il mio nodo si trastullerebbero insieme

trastulleria. s.f. • Da trastullare, abbandonarsi ai piaceri amorosi  [Z-21(251)] e l’altra persona che neppure s’era mischiata in quella disonesta trastullerai era una giovane donna 

trastullo. s.m • Giocattolo, svago [Z-3(58.II)] ad assestare tutt’i trastulli e i doppieri ch’eran sulle mensole, a situare i torcetti nelle lumiere,

tratto.  s.m • Parte, spazio [Z-28(52.II)] La regina si è degnata di entrar meco in conversazione un buon tratto; 

traudire. verb. • Udire una cosa per un’altra [Z-5(192.I)] i maldicenti sentivansi rodere le budella per saper qualche cosa dei fatti suoi; ma altro non aveano potuto traudire,

travagliare. verb. Affliggere, angustiare [Z-31(128.II)] ritrovare almanco in una ora di sonno la quiete in quella procella d’animo in cui travagliava. 

travaglio. s.m. Angoscia, afflizione, pena [Z-33(135.II)] moglie di un baronetto il cui unico travaglio era una penosa digestione. 

travagliosa. agg.  Angosciosa [Z-9(71.II)] In sul vespro di questa travagliosa giornata,

travedere. verb. ● Prendere un abbaglio  [Z-22(314)] travedendo il vero spirito della emancipazione della donna, 

traveggole. s.f. • Abbagli, inganni della vista [Z-26(60.I)] e dicevano aver lui le càccole o le traveggole, 

traviamento. s.m. • Aberrazione [Z-100(328 – Guida.256)] Nel riporre il piede in quel casino la madre di Andreana ebbe a provare uno stringimento di cuore, ricordando i passati traviamenti.

traviata. agg.  Che si è allontanata dalla retta via [Z-40(58)] per le donne traviate anzi che per le oneste;

travisare. verb. Alterare, modificare [Z-34(216)] Oh quante volte abbiam sentito travisate ne’melodrammi 

trebbio. s.m. • Crocchio, adunanza [Z-3(61.I)] e, provvedutosi di quattrini, iva a starsi a trebbio co’ compagni nelle biscazze e ne’rioni.

trecca. s.f. • Venditrice ambulante [Z-81(94 – Guida.86)] ella dimandò ad una trecca ivi presso, sapreste dirmi se in questo palazzo abita un giovane pittore di stanze a nome Giacinto Cerfuoglio?

treccalli. s.m.  Antica moneta [N1-9(69.I)] Vi assicuro madre Isabella che io non possedeva il treccalli,

treccone. s.m. • Imbroglione, venditore ambulante [Z-39(102.I)] ma so bensì che, se Virginia fosse la figliuola d’un lustrascarpe o d’un treccone qualunque, io l’amerei del pari e forse più,

tregenda. s.f. • Notte cupa di avvenimenti [Z-82(373– Guida.324))] ma uno dei più scellerati mimi nella oscena e sanguinosa tregenda del giugno ’99.

treggia. s.f. • Carro rudimentale [Z-99(4)] Non ho trovato da Pozzuoli fin qui neppure un carretto o una treggia per gittarmici sopra e fare un tratto di via.

trelasagna. s.m. • Ispettore [TC-93(122 – Guida.113)] perché la Società si trova esposta all’altro pericolo che la guagnanella non si squagli col capolasagna o col trelasagne o con qualche lasagnone padreterno.

tremebondo. agg. • Timoroso [Z-105(180)] Mi trovai sola in compagnia della tremebonda anima mia, a fronte della mia vergogna, in preda della stupefazione del dolore.

tremolare. verb Tremare [Z-66(213 – Guida.180)] Avresti detto che avesse un eccesso di febbre perché le mani gli tremolavano.

tremule.  agg. • Vibranti, oscillanti  [Z-92(10 – Guida.7)] sul quale la limpida luna versava le sue tremule fasce d’argento.

tremuoto. s.m. • Terremoto [Z-34(100)] una messa in onore di Santo Emiddio ritenuto da’Napolitani come particola patrono contro i tremuoti. 

trengolo. s.m. • Trogolo (?) vasca alimenti per maiali.  [TM-23(96.II)] e un gran numero di figliuoli d’Adamo s’impiparono la sentenza della Genesi, e vissero nell’ozio assoluto, ingrassando nel trengolo della eredità.

trepidanza. s.f. ● Trepidazione [Z-27(97.I)] e col cuore che le battea di trepidanza di timore 

trepidezza. s.f. ● Trepidazione, ansia, tremore [Z-30(7.III)] la donzella affisava con stupore non iscevro da una vaga trepidezza il sembiante del giovine, 

trescare. verb Gozzovigliare, fare baldoria [Z-5(240.I)] eran vaghe e scinte donne che trescavano;

tresca. s.f. Relazione illecita [Z-96(77 – Guida.68)] i tuoi squasilli con lo scarpariello, e forse le tue  disoneste tresche…

trescone. s.m. • Ballo rustico [Z-50(95.I)] su i quali sedettero i reali personaggi per assistere a quel trescone del popolo che si addimanda la tarantella.

tre setti. s.m. • Tressette, gioco di carte [Z-23(29.II)] E poscia, graziosi ridotti nel mezzo di ombrosi recinti per trattenervisi a giocare a’frussi od a’ tre setti.

trespolo. s.m. • Appoggio poco sicuro [P-100(200 – Guida.158)] Tremò tutta, stette in trespoli e dovette lasciarsi cadere su una slombata seggiola senza spalliera…

triaca. s.m.  Antico medicinale [Z-12(96)] datogli a bere un bicchierino di gin con piccola dose di triaca.

triade. s.f. Gruppo di tre persone [Z-30(25.III)] Strana triade che un fine provvidenziale avea riunita in una famigliuola, 

trianon. s.m.  Tipo di cappellino, cappellino alla Trianon  [AC-La Domenica («Cronaca della Settimana». 16 dicembre 1866)] Coll’aiuto della cameriera la marchesa potè finalmente ritrovare il suo trianon,

tribade. s.f. • Lesbica [Z-15(51.II)] Alberto scoprì che Madama Antonetta era divenuta una tribade.

tribolato. agg. • Afflitto da sofferenze [Z-38(137.IV)] Egli ama in preferenza  i poveri i sofferenti i tribolati gli egri i lunatici gli storpi i ciechi, 

tribuno. s.m.  funzionario dell’antica Roma [Z-35(92.I)] e con studiata affettazione gli dice che i centurioni i tribuni e l’esercito ringraziano gl’iddii 

triccabballacche. s.m. • Strumento popolare napoletano [Z-61(34)] formavano un’orchestra di tofe, caccavelle, triccabballacche e ed altri strumenti di questa fatta,

triclinio. s.m. • Sala da pranzo [Z-43(23)] Lascia, o pretoriano, che io viva, come sono vivuto finora, appiattato nel triclinio e nella cucina.

tricò. s.m. • Tricot, maglia, indumento o tessuto [Z-11(45)] Egli è il diavolo in carne ed ossa, il diavolo in calzoni di tricò e colla canna d’India sotto il braccio.

tric-trac. s.m. • Fuoco d’artificio [N2-11(144)] Avete udita la commedia di Altavilla Tric-trac, tanto a parte?

tridente. s.m. Forcone con tre denti [Z-34(135)] Ci sono parole che squarciano come tridenti e il cuore squarciato manda un grido di dolore. 

trierarco. s.m. • Comandante di un piccolo gruppo di navi [DO-35(77.I)] e dietro a questo Erculeo trierarco e Olarito centurione. 

trillo. s.m. • Canto o suono vibrante [Z-35(100.II)] custodir la voce e renderla più atta alle modulazioni e trilli. 

trinare. verb.  Guarnire di trine [Z-9(125.I)] erano ricoperte da velluto cremisi trinate d’oro

trincetto. s.m. • Coltello da calzolaio [Z-103(7)] e un’altra volta avea mozzato netto col suo trincetto il pollice di un suo compagno col quale giocava a bazzica…

trinciante. s.m. • Coltello affilato [Z-96(310 – Guida.260)] Dimmi, Rosella cara, dovrò portar meco qualche trinciante per iscalcare i due piccioni?

trinciare. verb. ● Tagliare in pezzettini [Z-26(58.I)] e si trinciava il cuoio del prossimo femmineo. 

trinciare. verb. ● (fig.) Sputare sentenze, dare giudizi affrettati [Z-77(115 – Guida.107)] esclamò Erminia che si trovava oramai  in vena di trinciarla da donna di gran cuore,

trinciatrice. s.f. • Tagliatrice di vivande [Z-84(307)] Claudina, che facea l’ufficio di trinciatrice, invitò Maria a sedersi al suo lato.

trincieramenti. s.m. • Trinceramento, insieme di più  trincee [Z-26(635.II)] delle milizie napolitane che aveano seguito il re in quegli ultimi trinceramenti. 

trincio. s.m. • Taglio [Z-34(147)] Va bene, va bene, vedremo, buona donna. Tra mezz’ora sarò a casa del mio caro Pergolesi, disse tosto il medico per troncare di trincio la cicalata della donna.

tripude. s.m. • Festa grande [Z-26(537.I)] e gavazzare sguazzare ne tripudi impinguarsi nei braghi della vita bestiale,

tripode. s.m. • Sgabello di metallo a tre piedi [Z-80(7 – D’Amico.21)] Portava nelle mani un tripode di ferro ad uso delle zingare.

triremi. s.m. • Antica nave da guerra [Z-35(5.II)] Quaranta imperiali triremi salpano dal porto di Pozzuoli dirette verso le sponde partenopee. 

tristanzuolo. agg. • Piuttosto cattivo, meschino [Z-19(7.II)] Vattene brutta gobba le diceano quei tristanzuoli, 

tristizia. s.f. • Malvagità [Z-50(74.II)] imperciocché quanto di bene egli operava era oscurato dalle tristizie del figliuolo.

trisulco. agg. • Infido [Z-15(15.VII)] e lasciava che le cose prosperassero colla lingua viperina e trisulca della esimia consorte.

triviale. agg. • Volgare, sguaiato [Z-34(68)] La commedia non si era sciolta ancora dalle grettezze indecenti e dalle scurrilità triviali; 

trivialità. s.f. • Caratteristica di chi è triviale, volgare, sguaiato [Z-La Domenica («Teatri. 23 Giugno 1867»)] La soverchia spontaneità e naturalezza  del dialogo trascende qualche volta in qualche trivialità,

trivio. s.m • Punto d’incrocio di tre vie, luogo da prostitute [Z-96(77 – Guida.68)] Perdonate, Madre Isabella, perdonate alla bestialità d’una stupida femminella da trivio.

troia. s.f. • Scrofa, femmina di maiale, moglie (fig.) [Z-93(27 – Guida.30)] In tal caso, quando rientravano nella stamberga il porco e la sua troia, e quegli non trovava che i servigi erano stati fatti a dovere,

troiaccia. agg. • Donna spudorata, troia [Z-44(59.IV)] Mi cominciò a parlare di quella troiaccia della moglie, siccome ei la chiamò, e delle due zitelle che avea in casa.

trombetto. s.m. ● Trombettiere, araldo [Z-26(332.II)] Intanto si avanzano quattro trombetti il re delle armi e dodici vessilliferi. 

trombone. s.m. ● Stivalone [Z-84(282)] Se sei venuto pe’ tuoi tromboni da postiglione,

trompettella. s.f. • Trombettella, strumento medico [Z-73(24)] Non ci erano allora le trompettelle di cui si servono gli odierni profumati Esculapii.

tronchetto.  s.m. ● Mezzo stivale [Z-77(104  – Guida.96)] Vestiva calzoni di tela bruna a mezza gamba e tronchetti inzaccherati;

tronfio. agg. • Gonfio di superbia, pieno di sè [Z-La Domenica («Cronaca della Settimana. 14 Aprile 1867»)] Il Peppino tutto tronfio della paura che egli avea messo in corpo a quei due, 

tropo. s.m. • Metafora, figura retorica per la quale si esprime, sulla base di una similitudine, una cosa diversa da quella nominata [P-83(214)] Se io scrivessi un romanzo, direi che la fanciulla bresciana era un angelo di bellezza, soliti tropi che ormai sanno di rancido.

troscia. s.f. • Pozzanghera [Z-84(286)] Mio Dio, come sei tutto acceso in volto! e i sudori ti sgocciolano a trosce giù per la fronte.

trotta. s.f.  Trota [TM-6(191) colei è la più bella trotta che siasi mai pescata nella Deva!

trottata. agg. • Donna di facili costumi [TM-96(296 – Guida.248)] Aniello avea ragione? ti sei pure tu accorta che questa trottata della pettinatrice se la intenda col tuo sposo?

trovatore. s.m. • Poeta rimatore e musico della Provenza[Z(29)] Era il tempo di que’noiosi trovatori o menestrelli che ci doveano togliere l’umido fino aègiorni nostri ne’romanzi, ne’drammi e ne’melodrammi. 

trovossi. verb. ● Si trovò [TM-25 (121)] e per una via cognita a lui solo trovossi dinanzi al piccolo monumento 

truculento. agg. • Torvo, terribile [Z-5(128.I)] Che diascine! Siete un geloso matto, e questa mattina siete stato d’un grugno il più truculento;

truffaiuolo.  agg. • Imbroglione [AC-91(15)]  in un manicomio come pazzo o in prigione come truffaiuolo e peggio. 

trufferia.  s.f. • Frode, inganno  [Z-18(40.II)] Nessuno avrebbe potuto asserire che il signor Bertrando usasse trufferia al giuoco 

trullo. s.m. ● Peto, scorreggia [Z-26(224.I)] de’morsi de’trulli e de’maligni mi ridevo e tiravo innanzi a vivere a conto mio. 

truogo. s.m. • Truogolo, recipiente per mangiare maiali [Z-18(58.I)] Non altro che un maiale che si allontana, per sazietà, dal suo truogo.

tuba. s.f. • Tromba bronzea di guerra [Z-38(49.II)] suona la tuba per annunziare a’credenti che il kipur è finito

tubercolo. s.m. ●  Nodulo dell’infezione tubercolare [Z-36(14.II)]  gli aveva regalato i tubercoli unico retaggio che egli avea ricevuto

tuberoso. s.m.Tuberosa, pianta ornamentale [Z-26(533.II)] Eraci il cactus il rèsèda il forget.me-not il tamarisco il tuberoso l’aristocrazia de’fiori insomma. 

tucca. Punta, coltello [TM-26(527.I)] la sua tucca andava a ricercare i più intimi visceri. 

tugurio. s.m.Abitazione squallida [Z-31(24.I)] Quando Gaetano Pisani entrò nel tugurio della Sì-Mariangiola, 

tumultuante.  agg ● Chi fa o partecipa a una sommossa [Z-30(95.I)] Forse veduta da lungi la folla tumultuante che veniva alla volta della Cupa, 

tumultuare. verb. ● Essere in conflitto, agitarsi [Z-34(190)] le gioie o gli affanni del passato gli affetti che ci tumultuarono nel cuore; 

tumultuazione. s.f. ● Tumulto [Z-81(246 . Guida.216)] figuratevi se ella potesse dormire un dieci minuti con quelle tempestose tumulazioni che ci avea nell’animo.

tumultuosa. agg ● Che si agita, si ribella [Z-38(119.II)] voci tumultuose di popolo si udirono fin su le alture 

tumultuosamente.  avv. ●In modo contradditorio, confuso [Z-39(94.I)] la famiglia si raccolse tosto tumultuosamente a consiglio

tunga. s.m.  Morbo particolare [NdL-12(106)] Si acchiappa la sarna o la tunga;

tuono. s.m.  Tono [Z-96(47 – Guida.43)] continuò padre Rocco in tuono solenne e ispirato,

tura. s.f.  Serra, argine [P-26(243.I)] Un gran pino ombreggiava un piccolo rialto formato da una tura montana… 

turba. s.f.  Gruppo disordinato di persone [Z-27(44.II)] Il popolo, la società intera, la turba degli infelici occupavano la sua mente;

turbazione. s.f.  Turbamento, inquietudine [Z-80 (218 – D’Amico.184)] Comunque fosse venne a crescere la turbazione degli animi la chiusura dei teatri 

turbinio. s.m. ● Movimento continuo, rapido, incalzante [Z-33(73.II)] agli ozi eleganti al turbinio d’una vita di dissipazioni e di piaceri

turbolenza. s.f. Sommossa, tumulto [Z-37(112.I)] gravi turbolenze ebbero luogo nel regno per due fazioni che si erano formate, 

turbossi. verb. ● Si turbò [TM-38(16.I)]Udendo queste parole Zaccaria vie più turbossi,

turchesca.  agg ● Turca [Z-29(93.I)] sottrarre un gran numero di venete donzelle da una galea turchesca  che le menava cattive in Oriente.

turf. s.m. ● Pista erbosa su cui si svolgono le corse dei cavalli [Z-19(56.II)] avrebbeli tutti lasciati addietro e xche il premio del turf era per lui. 

turibolo. s.m. • Recipiente per l’incenso [Z-40(31)] Di ogni qualità di uomini in questo mondo ci è il buono e il tristo: i turiboli accecano quelli che incensano e quelli che sono incensati

turpe. agg ● Infame, spregevole [Z-32(128.III)] Un momento di alienazione mentale il fece commettere una turpe azione. 

turpitudine.  s.f. Indegnità, nefandezza [Z-32(109.III)] Non ci è turpitudine  che non si possa lavare col pentimento e col sincero ritorno alla virtù.

turzo. s.m. • Uomo stupido [N1-83(266)] poi la Teresina scoppiò a ridere sgangheratamente, e Luisella esclamò: che turzo!

tuttafiata. avv. • Continuamente [Z-106(110)] chiedere un ricovero nel reale Albergo de’poveri per non essere tuttafiata esposti alle umiliazioni ed agli oltraggi perpetui della nuora.

tuttavolta. avv. ● Tuttavia, nondimeno [Z-5(84.II)] Tuttavolta ei non trascurava di coltivar l’arte sua  

tuttochè. cong.  Benchè, quantunque [Z-4(45.I)] Tuttochè l’incognito straniero non avesse giammai mancato di portare egli stesso,

tuttodì.  avv.  Continuamente, sempre [Z-3(119.I)] e tuttodì versavasi sulle opere mediche di questa grande nazione.