FATTI DI PARIGI. 14 APRILE 1867

   In uno de’primi restaurants di Parigi entrò giorni sono un giovinotto, e, dopo avere lentamente pranzato, cogliendo il momento in cui non credeva di essere veduto, tentò di svignarsela senza pagare. Ma i garzoni dell’osteria lo tenevano d’occhio, e, vistolo uscire, gli corsero dietro, lo arrestarono, e frugandogli indosso gli trovarono in tasca due coltelli che egli aveva rubati dalla tavola.

   Dopo alcuni giorni, il nostro bel giovinotto fu chiamato a rendere ragione del suo furto dinanzi a’tribunali.

   «Perché avete pranzato al restaurant, mentre sapevate di non avere in tasca il denaro da pagare?» gli chiese il giudice inquirente.

   «Io non sapevo che il mio portamonete fosse vuoto – rispose l’accusato – ho poca memoria».

   «E perché avete rubato i coltelli?».

   «Perché, essendomi accorto di non avere in tasca il denaro per pagare il pranzo, io non poteva sopravvivere a questa vergogna e volevo uccidermi in sull’uscio del restaurant».

   «E non bastava un coltello per uccidervi?».

   «Ne ho presi due, pel caso che il primo non bastasse».

   Come ognun vede, il mariuolo non mancava di spirito; nullameno il tribunale lo condannò ad un mese di carcere.

                                     FRANCESCO MASTRIANI