FATTI DIVERSI. 29 SETTEMBRE 1867

FILOSOFIA DELLE BOTTIGLIE

   Rèal ha fatto la storia della Francia per mezzo dei vini in un capitolo intitolato: Filosofia della bottiglia. Abbiamo sentito la seguente espressione:

   I Tedeschi si ubriacano di misticismo: essi diventano idioti.

   Gl’Inglesi di birra, e diventano misantropi.

   I Turchi di hachich, e diventano pazzi.

   I Cinesi di oppio, e diventano imbecilli.

   I Francesi e gl’Italiani s’ubbriacano di vino, e diventano spiritosi.

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UCCISIONE DI UN MARITO

   Certo M. G. di Coccaglio prestinaio, reduce da poco in paese, dopo aver scontati colla pena dei lavori forzati a tempo reati di sangue da lui commessi, per qualche tempo si condusse regolatamente sì che la moglie di lui B. G. esercente osteria nello stesso paese, si lasciò indurre a convivere nuovamente con esso.

   Ma di breve durata fu, a quanto ci si dice, la sua buona condotta, sì che la di lui moglie la sera del 12 corrente gli negava l’entrata in casa, e volendo egli entrare con violenza, la B. G. gli scagliò dalla finestra una grossa pietra che gli spaccava il cranio, facendolo di lì a due ore cadavere.

   La B. G. si è resa latitante, e l’autorità si è messa sulle sue tracce.

                        (Il Popol. Ital.)

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AUDACE ASSASSINIO

   Da una corrispondenza da Ravenna togliamo il brano seguente:

   «La sera del 13 corrente la nostra città venne funestata da un audace assassinio.

   Mentre un certo Emilio Ghezzo, in compagnia del consigliere di prefettura signor Ruggiero Fabbri, passeggiava tranquillamente sulla piazza Vittorio Emanuele, dove pure si trovava molta gente, un individuo gli si accostò e gli esplose un colpo di revolver a brucia pelo, di maniera che dopo breve tempo il povero Ghezzo rimase freddo cadavere.

   Compito il suo delitto, l’assassino si mise a fuggire traversando la piazza Alighieri, per la via del Vecchio Seminario, ed infine fu perduto di vista senza che alcuno sapesse, o meglio volesse dare contezza di lui.

   Si crede che l’omicidio sia stato effetto di odio personale.

   Quello che molto sconsola è di pensare che fra quanti i quali si trovarono sul passaggio dell’assassino, nessuno abbia fatto un sol passo per fermarlo; parve anzi che tutti andassero a gara per facilitargli lo scampo, ed impedire che venisse raggiunto».

                        (Pop. ital.)

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DISGRAZIA IN FERROVIA

   Un gravissimo e straordinario accidente ebbe luogo sulla ferrovia che unisce Manchester a Birmingham e Liverpool, fra New-Mills e Peak Forest.

   Avvi per un tratto di detta ferrovia un lungo tunnel. Fra le cinque e le sei ore della sera, un treno di mercanzie vi si inoltrava e, non essendo stato segnalato il suo ingresso, venne seguito da un altro treno che trasportava bestiami, che urtò violentemente il primo, il quale rasi fermato a metà del tunnel per operare lo scarico.

   Due uomini e una donna rimasero uccisi.

   Le due locomotive del secondo treno staccatesi dai vagoni per l’avvenuta rottura delle catene che le tenevano riunite, si misero a discendere lunga la via percorsa che ha una considerevole pendenza, aumentando così vieppiù la loro velocità ad ogni istante, e percorsero così otto miglia, finchè andarono ad urtare in un convoglio di viaggiatori che risaliva da New-Mills. Tutti i vagoni in cui contenevansi i bestiami rimasero sfracellati e il treno dei viaggiatori retrocesse a sua volta dopo una violentissima scossa. Nessun viaggiatore rimase ucciso, ma le bestie vennero ridotte a pezzi e i loro conduttori (in numero di sei) perirono istantaneamente.

                                                                       FRANCESCO MASTRIANI