FILOSOFIA PRATICA E POPOLARE

   Fu un doppio errore sempre caro agli sciocchi che gli uomini di genio sieno inetti agli affari e che il maneggio degli affari renda gli uomini incapaci di lavori che richiedono genio. La storia ci mostra invece che i più grandi uomini non isdegnarono di guadagnarsi la vita con un lavoro onesto e utile, nel tempo stesso che tendeano a’loro nobili disegni. Talete il primo de’sette saggi, Solone il secondo fondatore di Atene, furono commercianti. Spinoza mentre proseguiva con ardore le sue investigazioni filosofiche, si guadagnava il pane ripulendo specchi. Linneo, il grande naturalista menava di fronte lo studio delle piante e la fabbricazione delle scarpe. Isacco Newton si mostrò direttore valente della Zecca.

   Tutto ciò che si dice del merito modesto obbliato non è troppo spesso che un pretesto di cui le persone indolenti ed irrisolute si servono per imputare al pubblico la loro oscurità. Ma bisogna pur dire che questo merito modesto non è altro che un’inclinazione alla negligenza, all’inazione. Lo ingegno maturato dallo studio e ben disciplinato è sempre sicuro di trovare un campo aperto, purché voglia darsi un po’di pena, e non abbia la pretesa che si venga a cercarlo. In fondo alle accuse che si suol rivolgere al mondo di perdonare tutti gli audaci che si fanno innanzi e lasciare nell’obblio il merito che si nasconde ci è sempre una buona dose d’ ipocrisia. Poiché alla fine quegli audaci sono dotati di qualità preziosissime, come l’attività e la prontezza, senza delle quali il merito non è che una proprietà incolta. Un cane che abbaia è alla fine più utile di un leone che dorme.

   Attenzione, applicazione, accuratezza, metodo, puntualità e prontezza, sono le principali qualità per ottenere de’successi in ogni sorta di affari. Se possono parere a prima giunta bazzecole, e non per tanto sono di somma importanza al benessere ed alla felicità umana. Piccole cose, è vero; ma la vita umana si compone in gran parte di piccole cose. È la ripetizione costante di una quantità d’azioni comparativamente piccole, che costituisce non solamente la somma del carattere umano, ma che determina anche il carattere delle nazioni.

   L’esperienza giornaliera c’insegna che l’attenzione diuturna a’più minuti particolari è la radice dell’umano progresso; che la diligenza soprattutto è la madre del buon successo. Anche l’accuratezza è di molta importanza e segno invariabile di buona educazione in un uomo: accuratezza nel maneggio e nella condotta degli affari. Quel che si deve fare si ha da fare bene, essendochè sia meglio compiere perfettamente una piccola quantità di lavoro che abborracciar molte cose.

   In generale, si accorda troppo poca attenzione a questa importante qualità dell’accuratezza od esattezza che voglia dirsi. E pure negli affari è il modo come sono condotte anche le più piccole materie, che spesso decide gli uomini a favore o contro di voi. Anche se fornita di virtù di capacità e di buona condotta per altri rispetti, la persona che è abitualmente trascurata non sa procurarsi la fiducia altrui, il suo lavoro si ha spesso a rifare, ed egli cagiona per tal modo fastidii impicci e perdita di tempo.

   Il modo più breve di fare molte cose e bene è di fare una cosa per volta. Se mi occorre spedire un dispaccio indispensabile, non penso ad altro finchè non lo abbia finito, e se le bisogne domestiche richiedono la mia attenzione io mi do tutto ad essa finchè non le abbia ultimate.

   Fate subito quel che dovete fare, e non rimandate mai al dimani ciò che si ha da fare oggi. Se ciò che si ha a mano non è fatto subito e regolarmente, le altre cose si accumulano dietro, finchè l’una cosa spinge l’altra, e niun cervello umano può dar sesto alla confusione.

                                                                               (Dal Caserta)

                                                                                                            FRANCESCO MASTRIANI