GLI ABBONATI E GLI AVVENTORI DI PAOLUCCI

 

 

   Gli abituati di Paolucci sono quasi tutti giovani che vivono la vita esclusiva, oziosa de’beatissimi figliuoli del denaro. Eglino non sanno altro della vita che l’abbandono, le mollezze, le sensazioni delicate della seta, l’odore del patchouli, i desideri leggieri. Questi genî delle gallerie, questi prodigi della civiltà, questi elegantissimi sovrani della nostra gentry-fashion, convengono a ritrovo da Paolucci, dove si riposano dalle fatiche d’una notte di ballo, o di un sonno di 12 ore. Quivi ascolti le parole sottili a fior di labbra, le notizie importanti  di un’ora fa, gl’intrighi più ascosi delle società; quivi le frasi sono scelte, speciali, caratteristiche, le parole enigmatiche, i pensieri sfumati! Paolucci sta in mezzo a’nobili abbonati con dignità, con disinvoltura; e comechè alle maniere sempre eleganti lo diresti un confratello di que’signori, ciò nulladimeno egli si tien sempre pel suo modesto grado, e non si permette veruna libertà che esca per poco dalla sfera de’suoi pettini.

   Paolucci è per eccellenza il coiffeur de’lions. In fatti non mai questa classe privilegiata degnasi di farsi accomodar il capo da altri che dall’artista sullodato. Stia pure la cloche d’or per tutti gli eleganti color pallido; stia Raison per tutti i fashiobables color di rosa; stia Cuoci per tutti gl’innamorati provinciali; stieno gli altri saloni per tutti gli economisti, Paolucci riunisce nella sua sala le sommità più auree di Napoli, i notabili per gusto, i creatori della moda.

   Gli abbonati di Paolucci veggono le cose con l’occhio superiore degli uomini posti in cima alla ruota sociale; il disprezzo è la più grande delle loro passioni, come la noia è la più cara delle loro abitudini. Quando costoro parlano, voi li vedete appena muovere le labbra innostrate, quasi temessero di far scappare a terra qualcuna delle perle, ond’eglino regalano i loro uditori. I loro discorsi versano sempre sovra un soggetto, mode, teatri, feste, corse di cavalli, galanterie, ed altri simili puff. Gl’ intrighi di gallerie, le amicizie equivoche, gli amori di tutti, gli odi di famiglia, le piccole miserie umane, tutta questa commedia sociale, è conosciuta dai soli abbonati di Paolucci perché si trovano in tutte le case che hanno un Partez au Portier.

                                                                                                    Francesco Mastriani

.

   Fu pubblicato sul giornale Il Lume a Gas il 5 gennaio 1848.