L’amore 

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Questa edizione è in possesso degli eredi Mastriani

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SCHEDA DEL ROMANZO

La presente scheda è stata realizzata dall’edizione Napoli, Gabriele Regina, 1879, un unico volumetto  di 68 pagine, in 16° 7,5×12,5.  In appendice al libro c’è il racconto Il domino giallo di autore sconosciuto, c’è solo la sigla S.A.

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I TEMPI

La storia si svolge a Napoli nel 1789.

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INDICE

C’è una prima parte di 6 brevi capitoli, e una seconda parte di 8 brevi capitoli.

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PERSONAGGI

Giulia. Una sedicenne innamorata.

Matilde. Sua amica

Pietrantonio. Suo spasimante

Maria ed Errichetta. Sorelle maggiori

Amaliuccia. Sorella minore

Don Michele e donna Gaetana. Genitori di Giulia

Donna Teresa. nonna di Giulia

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..VOCABOLI DESUETI

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TRAMA

    Racconto dalla trama abbastanza semplice. Giulia, una ragazza sedicenne subisce un mutamento: ieri Giulia amava la mamma, il babbo, la nonna, le suore, il gatto, i fiori, il canarino e financo l’amica Matilde; oggi… Giulia ama un uomo. E l’uomo che fa palpitare il cuore della giovanetta si chiama Pietrantonio.

   La sua storia d’amore è un po’ contrastata dalla sorella maggiore Maria che è già arrivata a quella età in cui le zitelle cominciano a veder dileguarsi le speranze di maritarsi, ed ogni giorno vie più si rendono stizzose, più invide dell’altrui felicità. E sono il tormento delle sorelle minori. E anche alla nonna dispiace che la nipote deve lasciare quella casa. A ottant’anni, ogni partenza è come una morte. L’addio è sempre per l’altro mondo.

    Il pensiero per il suo Piatrantonio, le fa commettere dei piccoli disastri in casa, come il far cadere a terra, mentre la spolverava, una preziosa tazza da caffè, e parte di un servizio classico da dodici, uno dei pochi lussi in quella famiglia. E la ragazza subisce i rimbrotti sia dalla madre sia dalle sorelle. L’unica a difenderla è l’anziana nonna.

   Giulia e Pietrantonio riescono a comunicare per via epistolare grazie all’aiuto della fantesca Brigida. Lo spasimante alla fine viene in casa a parlare con i genitori di Giulia e si prende due anni di tempo per sposarla, deve completare gli studi di avvocatura. Pietrantonio ha il permesso di venire a casa della fidanzata due volte la settimana per un paio d’ore. Ma queste due ore che per i due amanti dovevano essere ore dilettose, diventano un supplizio. In amore l’ambo chiuso è più piacevole del terno secco. L’amore in tre è un supplizio inventato dalle mamme e dalle sorelle zitellone.

   Ma alla fine giunge il sospirato giorno del matrimonio. Strane contraddizioni di questo enimma che dicesi cuore: questo giorno che Giulia ha tanto aspettato vorrebbe che non fosse oggi, ma domani, domani l’altro, la settimana entrante. E ciò perché il nuovo, l’ignoto fanno sempre palpitare anche quando questo nuovo ignoto è il paradiso.

   Qualche giorno dopo il giorno del matrimonio, succede una cosa che Giulia non aveva mai pensato: Pietrantonio si appresta ad uscire per recarsi a lavorare nel Tribunale. Quello che ieri chiamavasi sposo oggi si chiama marito. Al che Giulia chiede al marito i soldi per la spesa. Agli occhi di lui Giulia non era più una sposa era una moglie!

   Ma un’altra dolorosa sorpresa aspettava Giulia. Una sera, quattro giorni dopo il matrimonio, Pietrantonio la lascia sola per andare a trovare al Caffè alcuni suoi amici.

Giulia rimase sola, ebbe paura, si rattristò e pianse.

Pianse indi a lungo la tazza che avea rotta.

Questo non era stato uno sbaglio!!!