LETTERA DEL COMM. PADIGLIONE

   In uno dei passati numeri di questo giornale parlammo del francese Cassagnac che aveva avuto il prurito di scrivere contro gl’italiani un articolo plaisant. Ora vuol debito di giustizia che facciamo noto il suo ricredimento. A tal proposito ci facciamo un piacere di pubblicare una lettera che il ch. Comm. Carlo Padiglione ci fa l’onore di dirigerci:

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         «Egregio sig. Francesco Mastriani,

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   Paolo de Cassagnac ebbe il torto di scrivere parole ingiuste contro il valore italiano: il che mosse la nostra indignazione e quella della stessa Francia, che sì nobili simpatie mostra per l’Italia. Il qual fatto però ebbe peso sull’animo suo; per modo che pentito dell’errore, dignitosamente (gioverebbe il crederlo!) disdisse quanto aveva prima asserito. Sia comunque, ci allieta l’animo in vedere come nobilissimi intelletti francesi scambiano con gli italiani i sensi veri di affetto, non che i parti del loro ingegno, in parecchi dei quali traluce l’ossequio e l’amore della risorta nostra nazione. E come prova della loro simpatia cenno alcune opere, che ci pervennero di colà, da scrittori i quali ci onorano di loro amicizia.

   Il sig. Leguay ci parla diffusamente delle opere di carità; facendoci innamorare di questa celeste virtù [1].

   Huard ci racconta le sventure della infelice regina Maria Antonietta con colori così commoventi e patetici da muovere ogni cuore fino alle lagrime [2].

   Turpin de Sansay scrive un romanzo sociale, dal titolo gli Ipocriti, ove è descritta al vivo la società di tutti i popoli. In tal libro troviamo verità di caratteri, di dipinture sociali e di sentimenti condotti secondo le leggi propriamente estetiche [3].

   Il Barone De Septenville narra la storia degli Alfonsi di Spagna, delle Colonie Danesi, e della influenza russa e della Persia in Asia. Il lavoro è ben meditato e governato da vedute sobrie, storiche e politiche [4].

   Jaybert scrive la storia finanziaria della Spagna, e la storia politica della Repubblica di Andorre, che si modella su quella antichissima e monumentale di S. Marino. Ed ultimamente ha pubblicato un nuovo libro, nel quale racconta tutte le azioni generose di uomini, che hanno esposto la loro vita per la salvezza dei loro simili: e propriamente di quelli che appartengono alle Società istituite a tale scopo. Società utili, che noi facciamo voti vedere diffuse anche in Italia, e la cui mancanza ci ha fatto sentire più gravi gli ultimi disastri di mare[5].

   Conservatemi la vostra benevolenza; e, pieno dell’antica amicizia, sono

   Casa 31 del 1867

                                       Tutto vostro aff.mo

                            Comm. CARLO PADIGLIONE

                                                                                 FRANCESCO MASTRIANI

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[1] Note historique sur l’Hopital de la Charitè a Paris-Paris Seringe, in 8°.

[2] Mèmoires sur Marie-Antoinette, Laguy, Varigault, in 12.

[3] Ler Hypocrites, Parsi, Racon, in 8.

[4] Histoire Hèroique et Chevaleresque des Alfonses d’Espagne, Bruxelles, in 8.

  Les Colonies Danoises, sous le Règne de S.M. Christian IX. Paris, Kugelman, in 8.

  Comment La Russie et la Perse peuvent anèantir  l’influence anglaise en Asie, Paris, Kugelman, in 8.

[5] Situation financière de l’Espagne, Paris Poupart-Davyl, in 8.

  La Rèpublique d’Andorre, Paris, Bonaventure, in 8.

  Le Livre d’or des Sauventeurs, Paris, in 8°.