NECROLOGIA

   Moriva improvvisamente martedì sull’ora del mezzodì il Signor Camillo Mazzola, antico intelligentissimo e solerte impiegato nell’Amministrazione della Dogane di Napoli, lasciando nelle lagrime una numerosa famiglia. Pubblichiamo su questo rimpianto amico le seguenti parole di un nostro caro congiunto:

   Oppressi dal più profondo dolore annunciamo la perdita d’un nostro dilettissimo ed antico amico, Camillo Mazzola, la mattina del dì 18, mentre saliva la scala della sua abitazione fu da male improvviso rapito violentemente alla vita. La sua età non raggiungeva ancora il 12.° lustro, e lo stato di sua salute, non infiacchito né dagli anni né da infermità, non faceva certo sospettare un fine così prematuro. Restano nella più crudele afflizione la sua virtuosa consorte e nove cari figli, la più parte di piccola età. E di questa sventurata famiglia chi potrà mai rattemperare l’acerbissimo duolo e tergere le lagrime per sì amarissima ed inaspettata perdita? Solo l’augusta Religion di Cristo; essa che spiegando il mistero del dolore, ne ha santificato la tolleranza, facendone per gli uomini pegno e condizione d’una futura felicità.

   Non ci facciamo a tesserne la biografia, perché non lo consente l’angusto spazio riserbatoci in questo periodico. Non possiamo però astenerci dal fare aperto ch’egli avea luminosamente percorso la carriera d’impiegato civile, dando per lungo volger di tempo splendide pruove di specchiata probità, di molta intelligenza, e d’esemplare attaccamento ai propri doveri. E, se il precipitoso torrente degli ultimi riordinamenti amministrativi non lo avesse travolto con tanti altri nella sua piena, avrebbe al certo occupato un distinto posto nell’Amministrazione doganale, alla quale sarebbero state di non poca utilità le sue speciali conoscenze in quell’importante ramo – Se era quindi commendevolissimo sotto tutt’i rapporti come uomo pubblico, non lo era meno come uomo privato. Ineffabili prove di affetto dava alla sua prediletta e degna compagna, con la quale mai sempre divideva le poche gioie e i molti affanni della vita: a’suoi amati figli non dava che esempio delle più chiare virtù, dei più sani principî di religione e delle più squisite regole di educazione: ed i suoi parenti ed amici non trovavano in lui che sincero affetto e modi gentilissimi. Con un soffio è sparito per sempre dalla terra Camillo Mazzola. Idolo della sua famiglia non più beata con lui, amore de’suoi amici, che han perduto con esso lo scambio dei sentimenti affettuosi e leali. Ma non sarà mai spenta dai loro cuori la sua memoria; e sarà tributo di amicizia verso il compianto estinto raddoppiare lo antico affetto alla sua cara e addolorata famiglia.

         Napoli, 18 giugno 1867.

                                                     V. GIARDULLO

                                                                                    FRANCESCO MASTRIANI