VOCABOLI DESUETI

Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:

AC=          Accademia della Crusca

DO=         Dizionario Olivetti

DEA=      De Agostini

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

TB=          Tommaso Basileo

Z=           Lo Zingarelli 2009

N1=           Vocabolario Napoletano  Avallardi 2009

GO=          Google

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati nei sopraddetti, né in altre fonti

abbacinare. Abbagliare, illudere (Z): che egli solea spesso mostrare per abbacinare la gente, ‒ Pag.97.II

aculeo. Organo pungente (Z): oh! questi pensieri erano aculei al cervello dell’amantissimo figliuolo. ‒ Pag.52.I

adunque. Dunque (Z): Egli è chiaro adunque che un secondario pensiero induceva ‒ Pag.22.III

adusto. Inaridito (Z): come nessun leggiadro fiorellino può sbucciare un adusto terreno. ‒ Pag.101.III

affastellare. Mettere alla rinfusa (Z): di tutte quelle sciocche tattamellate che il Pasicci affastellava. ‒ Pag.104.II

affermativa. Risposta positiva (Z): Ho meco medesimo freddamente ponderata la cosa; e domani gli darò l’affermativa. ‒ Pag.109.III

aforismo. Breve massima (Z): e che sembra tornare al razionalismo degli antichi aforismi ‒  pag.103.IV

agiamento. Luogo di decenza (Z): per andare a rinchiudersi in uno degli stanzini da agiamenti ‒ Pag.22.I

allignare. Mettere radici (Z): se un sentimento d’invidia avesse potuto allignare nel cuor vostro, ‒ Pag.115.III

allogare. Trovare posto, sistemarsi (Z): A tavola Aurelio fu allogato di fronte a madamigella Faustina, ‒ Pag.65.III

allumare. Accendere (Z): E i suoi occhi si allumarono come due tizzi. ‒  Pag.38.II

almanaccare. Fantasticare, congetturare (Z): Si faccia dunque come la signora Marianna ha almanaccato. ‒ pag.14.V

amanuense. Scrivano, copista (Z): perché non voglio mettere i giovani amanuensi a parte di ciò  che devo dettare. ‒ Pag.74.II

ammaccare. Schiacciare (N1): che avea voluto ammaccare la vanità di quella carta pecora dipinta e azzimata. ‒ Pag.101.II

appo. Presso accanto (Z): illuminava le facce delle due donne sedute appo il tavolo, ‒ Pag.7.I

appresa. Imparata (Z): la quale pertanto non fu appresa dalla crassa ignoranza del Pasicci. ‒ Pag.94.II

ara. Antico altare (Z): vittima prossima ad essere immolata su l’ara di triste ed abbiette passioni, ‒ pag.18.V

arguire. Dimostrare, argomentare (Z): Queste due parole faceano arguire che un comando,  una preghiera, ‒ Pag.71.III

aringare. Esortare col discorso (Z): A ventun anno egli aveva aringato per la prima volta nella gran sala della Corte Criminale. ‒ Pag.19.I

arrabattare. Sforzare (Z): questi vecchi scapoli infelici si arrabattano indarno a crearsi un’ affezione sincera, ‒ Pag.115.II

arrogare. Attribuirsi qualcosa senza averne il diritto (Z): che non si era in quel momento arrogata la licenza di domandare a suo figlio ‒ Pag.63.II

ascetismo. Modo di vivere austero e contemplativo (Z): erasi però gittata nell’ascetismo religioso perciocché la sua viva immaginazione avea bisogno di alimento. ‒ pag.81.V

ascoso. Nascosto (Z): Che sappiamo noi degli ascosi fini della sua provvidenza? ‒pag.109.IV

assetto. Ordine (Z): quanto assetto era in ogni cosa, quanta nettezza! ‒ Pag.8.I

assunto. Asserzione, prova (F): Per tornare adunque al nostro assunto, ‒ Pag.32.III

astrazione. Pensiero o idea non fondata (Z): giacchè astrazion facendo dell’affezione che vi porto e della stima che ho per voi, ‒Pag.35.III

attesamente. Con attenzione (P): Il Foulquier guardò attesamente negli occhi del Pasicci ‒ Pag.99.II

aura. Venticello leggero e piacevole (Z): scevra d’ogni aura febbrile la sera della vigilia di Natale. ‒ pag.106.IV

autossia. Esame di un cadavere (F): si dovè procedere all’autossia del cadavere della misera donzella ‒  pag.75.V

avvegnachè. Benchè, sebbene (Z): avvegnachè ella si sentisse mancar la vita disse con una certa solennità: ‒ Pag.39.II

avviticchiare. Avvolgere (Z): questi disgraziati si avviticchiano a questa miserabile esistenza, ‒ Pag.116.II

azzimata. Acconciata con ricercatezza (Z): che avea voluto ammaccare la vanità di quella carta pecora dipinta e azzimata. ‒ Pag.101.II

baia. Burla, canzonatura (Z): baie! Esclamò Edmondo egli voleva allontanarvi da Napoli ‒ Pag.24.III

balbutire. Balbettare (Z):  Madamigella io sono troppo felice, balbutì il Pasicci stendendo alla fanciulla la sua mano coperta di un guanto color paglia. pag39.IV

banda. Lato, parte (Z): Co’miei risparmi ho messo da parte qualche capitaluccio, ‒ pag.101.III

bragia. Brace (Z): Gli occhi del commendatore Pasicci si erano fatti di bragia. ‒ Pag.102.I

bulletta. Accessorio su cui apporre il nome (P): sul cui uscio da sala di cristalli opachi è una bulletta di ottone su cui, ‒ Pag.78.I

caduco. Deciduo, che è destinato a cadere (Z): le più friabili, le più caduche sono quelle appunto che più a lungo e meglio resistono ‒ Pag.25.I

caldano. Scaldino di rame (Z): raccoglie la famigliola accanto alle vive braci del caldano, ‒ Pag.9.I

cammino. Camino, impianto domestico dove si accende il fuoco (Z): Un gran fuoco era acceso nel cammino sendo il tempo assai rigido. ‒ Pag.43.III

canchero. Persona molesta e importuna (P): Che il canchero gli rosicchi addirittura quel naso che è già mezzo scaduto e fradicio! ‒ Pag.79.I

capellatura. Capigliatura (Z): con folta capellatura già quasi tutta canuta, ‒ Pag.94.I

cappietto. Piccolo nastro ornamentale annodato (Z): Natalia volle fargli il cappietto alla cravattina di seta nera; ‒ Pag.64.III

carcella. Lampada ad olio (DEA): una sterminata copia di ceri e di lumi a carcelle spandeano in tutte le stanze ‒ pag.18:V

centellino. A poco a poco (Z): Bevi un centellino di questo sciroppo cara sorella. ‒ Pag.54.I

cicaleccio. Chiacchiericcio di più persone (Z): a seconda che i bicchieri conici si empivano e si svuotavano il cicaleccio aumentava, ‒ pag.62.V

comechè. Comunque, sebbene (Z): Comechè di presente tutto il discorso del padre le si rimestasse nel capo ‒ pag.30.IV

commendatizia. Raccomandazione (Z): che un giorno gli avea chiesta una commendatizia per una casa libraria di Brusselle; ‒ Pag.18.II

commovimento. Movimento violento (Z): che primamente si era fatta bianca in viso per commovimento, ‒ Pag.83.II

consuolo. Conforto (AC): e solo nel tenerissimo affetto della madre e delle sorelle trovava un consuolo alla tristezza del suo cuore. ‒ Pag.48.III

corrivo. Condiscendente (Z): non conosco un carattere più impressionevole e più corrivo a certe momentanee influenze ‒ Pag.62.I

costipazione. Forte raffreddore (Z): potea benissimo attribuirsi od all’asperità del freddo od a qualche gagliarda costipazione. ‒ pag.25.V

cote. Cosa che cresce la forza altrui (F): come suole spesso accadere a quelli che affilarono la sensitività su la cote de’libri. ‒ Pag.14.III

crassa. Grossolana (Z): la quale pertanto non fu appresa dalla crassa ignoranza del Pasicci. ‒ Pag.94.II

crescione. Pianta erbacea (Z): col succo delle erbe più ovvie e più semplici e segnatamente colla ortica e col crescione: ‒ pag.105.IV

crestaia. Modista (Z): che correrà appresso a tutte le crestaie e a tutte le fantesche. ‒ Pag.107.II

cuna. Culla (Z): Poi quella madre sparì come uno di que’tanti sogni che l’angioletta facea nella cuna; ‒ Pag.121.I

dappoichè. Poiché, da quando (Z): dappoichè nelle mani di quell’uomo era il suo onore, ‒ Pag.92.II

dèbats. Giornale pubblicato a Parigi dal 1789 al 1944 (GO): Il signor Foulquier era seduto ad una poltrona col Dèbats nelle mani. ‒ Pag.70.II

deciferare. Decifrare, interpretare una scrittura (Z): Il commendatore non era forte in sul decifrare le lettere manoscritte; ‒ pag,21.IV

decozione. Decotto (Z): Debbo anche preparare la decozione per Natalia. ‒ Pag.36.II

delibare. Gustare (Z): La disgraziata Faustina non avea mai delibata la felicità dell’affetto de’ genitori. ‒ Pag.121.I

desco. Tavola, banco (Z): l’uomo al cui desco mi sono seduto, ‒ Pag.37.III

diafano. Delicato, esile, gracile (Z): tutta bianco vestita ricinta di diafani veli del color del cielo; ‒ Pag.13.III

discaro. Sgradito (Z): non gli sarà discaro che noi stabiliamo nettamente la nostra rispettiva posizione. ‒ Pag.85.II

discernere. Vedere distintamente, riconoscere (Z): in guisa che non avresti saputo discernere gli uomini dalle donne ‒ Pag.10.I

dispiacimento. Dispiacere, rincrescimento (Z): il signor Foulquier non die’verun segno di dispiacimento, ‒ Pag.59.III

divisamento. Proposito (Z): e che non vogliate opporvi al mio divisamento. ‒ Pag.59.I

doratura. Ornamento, fregio (Z): Quale iattanza di lusso! quale pompa di ornati! Quali splendori di dorature! ‒ pag.78.I

edace. Che divora, consuma (Z): Bisognava ad ogni costo far le fiche al tempo edace. ‒ pag.19:V

edulcorare. Rendere dolce (Z): Certo è che con questo giuleppo edulcherò siffattamente il cuore dell’azzimato sessagenario. ‒ pag.88.I

ellera. Edera (Z): la donzella era sul collo della madre come l’ellera che si avviticchia alla vite. ‒ Pag.49.I

ellissi. Mancanza, omissione (Z): era una ellissi della parola nel senso di Talleyrand, ‒ pag.20.IV

empire. Riempire, colmare (Z): Gli occhi del giovine si empirono di lagrime. ‒ Pag.55.III

epistola. Lettera, anche prolissa e noiosa (Z): rileggeva dall’un capo all’altro la cara epistola ‒  Pag.32.II

epperò. Però (Z): epperò mi penso che non vorreste arrischiare la futura sorte di lei ‒ Pag.107.II

epulone. Persona ricca ed egoista (Z): Questi epuloni non vivono che nelle ore della tavola. ‒ pag.18.IV

està. Estate (Z): non più tardi delle sette d’inverno e delle nove di està. ‒ Pag.13.I

etmoideo. Osso del cranio che forma le cavità nasali (Z): sarebbe spuntata al promontorio già mezzo fradicio del costui etmoideo ‒ pag.21.V

eziandio. Anche (Z): Folta e nera era eziandio era la chioma, ‒ Pag.35.I

fantesca. Donna di servizio, domestica (Z): che correrà appresso a tutte le crestaie e a tutte le fantesche. ‒ Pag.107.II

farmacopea. Arte di preparare i farmaci (Z): la tubercolosa ereditaria aveva allontanato tutto il repertorio della vecchia farmacopea: ‒ pag.105.IV

fornito. Terminato (Z): come prima ebbe fornito il suo compito si affrettò a tor commiato ‒ pag.22.V

fricassea. Vivanda di carne o di verdura (Z): e regalò questo al rispettoso manipolatore di fricassee e timpalli. ‒  pag.23.IV

frustello. Stento (TM): a rischio di vendere tutto di stentare la vita a frustello, ‒ Pag.42.I

fusone. In quantità (P): Il belletto vi era gittato a fusone su ambo le guance e su le labbra. ‒ pag.38.IV

garrulona. Loquace, petulante (Z): Sta zitta la garrulona! La rampognò la signora Marianna ‒ pag.16.V

giuleppo. Sciroppo sedativo (Z): Certo è che questo giuleppo edulcherò siffattamente il cuore dell’azzimato sessagenario ‒ Pag.88.I

gracidare. Parlare in modo noioso (Z): Eh! eh! si contentò di gracidare il vecchio burattino non sentendosi forte abbastanza sul terreno dello spirito. ‒ pag.42.IV

grifo. Grugno, viso umano (Z): si nettò il grifo aperse la lettera e la lesse ad alta voce. ‒ pag.22.IV

guari. Molto, assai (Z): E Roberto avea ragione. Non andò guari ed egli più non soffrì! ‒ Pag.19.I

guatare. Guardare (Z): La giovane inferma guatava attesamente negli occhi del fratello ‒ Pag.35.I

guiderdone. Ricompensa, remunerazione (Z): alla vostra virtù ed al vostro affetto filiale un guiderdone… ‒ Pag.71.II

guisa. Modo, maniera (Z): in guisa che non avresti saputo discernere gli uomini dalle donne se non fosse stato per le vesti. ‒ Pag.10.I

iattanza. Disgrazia, rovina (Z): Quale iattanza di lusso! quale pompa di ornati! Quali splendori di dorature! ‒ Pag.78.I

imene. Dio dei matrimoni (Z): non isdegnano di assistere alle feste d’Imene. ‒ pag.8.V

imperciocchè. In quanto (Z): Imperciocchè il giovine criminalista spinto dalla notabile ambizione ‒ Pag.20.I

imperocchè. Poiché, giacchè (Z): imperocchè egli suol chiamarmi semplicemente col mio nome Aurelio ‒ Pag.56.I

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): La signora Marianna rimase all’impiedi e guardò perplessa il figliuolo. ‒ Pag.37.II

indarno. Invano (Z): questi vecchi scapoli infelici si arrabattano indarno a crearsi un’ affezione sincera, ‒ Pag.115.II

infingimento. Doppiezza, ipocrisia (Z): le lacrime ond’ella inondò la faccia della esinta donzella un abile infingimento per allontanare da sé i sospetti. ‒ pag.73.V

infoscare. Oscurare (Z): Quella trista immagine avea infoscata la fronte del giovine. ‒ Pag.52.I

infra. Fra (Z): Non ci è cosa peggiore che lo stare pendente infra due partiti, ‒ Pag.49.II

ingiuleppare. Dare a bere (TM): Non me la darai a bere … Tu vuoi ingiulepparmi un’amara bevanda… ‒ Pag.38.II

inopia. Povertà assoluta (Z): quel tanto che basti a salvare dalla inopia la mia famiglia. ‒ Pag.33.II

intentanente. Con grande attenzione, intensamente (DO): e si pose a rimirare intentamente il figliuolo. ‒  Pag.40.I

intutto. Completamente (TB): impossibile che questo nobile cuore si spogli all’intutto di quella ruggine. ‒ Pag.64.I

invereconda. Sfacciata (Z): La giovanetta volea ritirare la sua mano da quella molesta e invereconda ispezione; ‒ Pag.90.I

inzibettato. Odoroso (P): tutto inzibettato di squisiti odori con un zigaro di avana tra le labbra, ‒ Pag.82.I

iperbolico. Esagerato (Z): nella sua manifestazione ci era tanta stravagante e iperbolica escandescenza ‒ Pag.14.I

istrutto. Informato (Z): il giovine raccomandato era bastantemente istrutto nell’idioma francese. ‒ Pag.41.III

ivasene. Se ne andava (TM): e raccomandato a Dio e alla Madonna agli angioli a’santi iva sene a dormire. ‒ Pag.27.I

leggieri. Facilmente (Z): costumanza che non si sbarbica sì di leggieri dal nostro basso popolo, ‒ Pag.79.I

lettiera. Fusto del letto (Z): dov’era un letticciuolo senza lettiera e una cucinetta, ‒ Pag.8.I

levita. Nuovo sacerdote (Z): Veramente è qualche cosa di sommamente disgustoso rispondea il levita del tempio ‒ pag.36.V

ludibrio. beffa, scherno (Z): Era tutto un ludibrio della tisi, uni scherno crudelissimo della natura, ‒   Pag. 23.I

malleveria. Garanzia (Z): che forma la più solida mallaveria della felicità di due sposi, ‒ pag.61.IV

marronaccio. Marrone, errore, sproposito (Z): vi lasciaste scappare un certo marronaccio dalla bocca… ‒ Pag.31.III

mattezza. Pazzia, follia (Z): Ma che mattezza è cotesta! Osservò la bionda fanciulla, ‒  Pag.31.I

mercè. Aiuto altrui (Z): e la mercè della vostra operosità del vostro ingegno e della vostra onestà, ‒ pag.61.IV

mestieri. Compito, incombenza (Z): è mestieri che l’oggetto dei suoi pensieri si allontani in vece sua. ‒ Pag.89.III

moschiera. Attrezzo contro le mosche (Z): la quale egli pose su la moschiera che difendeva da’morsi di questi insetti importuni ‒ Pag.19.IV

motto. Parola (Z): Quest’uomo di macigno avea proibito alla sua vittima di mai tenergli motto, ‒ pag.94.V

muliebre. Femminile (Z): un paio di muliebri immagini ornavano le pareti di quella stanza. ‒ Pag.10.I

mutolo. Muto per vergogna (Z): Aurelio chinò il capo in atto malinconico restò mutolo per pochi momenti; ‒ Pag.54.I

neofito. Neofita, chi da poco si è convertito in una nuova idea (Z): Fu pel giovine neofita avvocato un trionfo una ovazione delle più indescrivibili. ‒ Pag.21.I

nodrire. Nutrire (Z): Aurelio dunque nodriva nell’animo suo una segreta passione, ‒ Pag.28.II

novella. Nuova (Z): Non si direbbe che io ti abbia annunziata qualche trista novella? ‒Pag.37.II

novellamente. Di nuovo (F): si accostava novellamente al dormiente  il baciava zitto zitto in su la fronte, ‒Pag.27.I

omoplata. Scapola, spalla (Z): anche quando abbia la testa canuta, gli omoplati curvati innanzi e le mani tremebonde. ‒ pag.20.IV

oriuolo. Orologio (Z): le sue carte e un oriuolo di argento unico retaggio paterno, ‒Pag.25.II

ornato. Insieme di risalti che si usano in architettura (Z): Quale iattanza di lusso! quale pompa di ornati! Che splendore di dorature! ‒ pag.78.I

ortodossia. Adesione rigorosa a principi teorici (Z): Prescindendo dalle esagerazioni che Stefania mettea nella sua ortodossia, ‒ Pag.116.I

parimente. Ugualmente (Z): i cui occhi si erano parimente arrossati di lacrime, ‒ Pag.43.I

paterino. Manicheo (Z): tuttochè pervicace e corrotto  paterino non potè resistervi, ‒  Pag.12.IV

perciocché. Perché (Z): Ma perciocché egli è giovanissimo ho pensato di dargli un compagno di viaggio, ‒ Pag.58.I

peregrina. Singolare, ricercata (Z): abbiano ad essere  oltremodo bellissime  e adorne di peregrine e squisite virtù. ‒ Pag.110.I

peritarsi. Farsi scrupolo (Z): i piedi sembravano peritarsi a toccare que’ tappeti di Persia. ‒  Pag.78.I

perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè non ci è da farsi illusione il rifiuto di mio figlio sarebbe la sua ruina ‒ Pag.56.II

pervicace. Ostinato (Z):  tuttochè pervicace e corrotto  paterino non potè resistervi, ‒  Pag.12.IV

pezza. Un poco (P): Ella rimase lunga pezza in ginocchi orando. ‒ pag.32.V

picciola. Di piccola entità (Z): che si ebbe non picciola parte negli avvenimenti che abbiamo narrati. ‒  pag.91.V

picciolezza. Piccolezza, pochezza (Z): Nel resto un uomo serio non s’impaccia di queste piccolezze. ‒ Pag.102.II

pignere. Dipingere (P): altri mille colori onde la rabbia e la vergogna pignevano la sua faccia. ‒ pag.28.V

possanza. Potenza, potere (Z): Oggi sento tutto la possanza del mio paterno affetto. ‒ pag.94.IV

postergare. Lasciarsi dietro alle spalle (Z): avendo risoluto di postergare la Francia e recarsi in Napoli colla sua bambina Faustina, ‒ pag.77.V

precipuamente. Principalmente (Z): Ciò diceva importa precipuamente al benessere sociale, ‒ p.79.V

primamente. Prima (P): unico retaggio paterno toccato primamente al primogenito Roberto, ‒ Pag.25.II

primiera. Antico gioco d’azzardo (Z): I tre colori non fanno la primiera caro signor Edimondo ci vuole il quarto palo; ‒ Pag.95.II

proconsole. Personaggio che esercita un potere assoluto (Z): avvezza a tremare al cospetto del suo feroce proconsole. ‒ pag.58.IV

proemiata. Scritto d’introduzione ad un argomento.  (Z): Vale a dire la sua versione proemiata della Scuola salernitana,  pag.103.IV

protervo. Arrogante, superbo (Z): Egli era protervo ambizioso infinto sleale e accennava a diventar crudele. ‒ Pag.79.II

pruno. Persona molesta (Z): in quel mondo di fantasia tra mille fiori troverai un sol pruno; ‒ Pag.111.I

pusillo. Umile, misero (Z): quella schiavitù o soggezione dell’animo pusillo per antica ed incancellabile impressione. ‒ Pag.120.I

qualsivoglia. Qualsiasi, qualunque (Z): L’abilità di diventar ricco per qualsivoglia modo è tenuta  nel mondo come un genio invidiabile. ‒ Pag.93.II

quindinnanzi. D’allora in poi (P): Voi resterete quindinnanzi in Napoli, ‒ Pag.87.II

retaggio. Eredità (Z): il genio, la virtù, il sapere sono il nostro retaggio, la nostra gloria: ‒ Pag.64.I

ricingere.  Cingere di nuovo (Z): tutta bianco vestita ricinta di diafani veli del color del cielo Pag.13.III

ricisa. In modo netta (Z): e della brusca apparizione di suo padre e della ricisa domanda che questi gli avea fatta ­‒ Pag.103.III

ridondare. Abbondare, risolversi (Z): il bene che intendete farmi possa ridondare un poco a vostro vantaggio. ‒ Pag.23.III

rimirare. Guardare di nuovo (Z): e si pose a rimirare intentamente il figliuolo. ‒  Pag.40.I

rimprocciare. Rimproverare (Z): E non poche volte l’amante medico la rimprocciava, ‒  pag.106.IV

risultamento. Esito (Z): Il risultamento di questa educazione si fu che Faustina sarebbe riuscita veramente una martire ‒ Pag.127.I

rovello. Tormento (Z): aggiugnea l’implacabile prete come per dare maggior rovello a quel disgraziato ‒ pag.28.V

ruzzo. Voglia, capriccio (Z): Oh via ch’io non ho il capo al ruzzo. Che è venuto a veder me proprio me? ­‒ Pag.78.III

sbarbicare. Estirpare (Z): costumanza che non si sbarbica sì di leggieri dal nostro basso popolo, ‒ Pag.79.I

scaglione. Gradino (Z): nell’atto di porgere il piede sul primo scaglione dell’altare. ‒ pag.41.V

scevra. Priva (Z): il piacere di veder seduta a mensa la Natalia scevra d’ogni aura febbrile, ‒ pag.106.IV

scherno. Irrisione, dileggio (Z): Era tutto un ludibrio della tisi, uno scherno crudelissimo della natura, ‒   Pag. 23.I

secoloro. Presso loro (Z): Papà ed i fratelli sono venuti a prendermi per menarmi secoloro, ‒ Pag.19.I

secolui. Presso lui (Z):  e così secolui e colla fanciulla Faustina partì per l’Italia. ‒ Pag.22.II

segovia. Panno pettinato di fine qualità fabbricato nella città di Segovia (DO): il caro giovine tutto vestito a nuovo con un bel soprabito di segovia nero ‒ Pag.64.III

servaggio. Stato di servitù morale, sociale e politica (Z): la si condanna ad una vita di affanni, di vergogna, di umiliazioni e di servaggio. ‒ Pag.21.III

sfrascare. Portar via, scroccare (P): quando hai finito di sfrascare le pagine di que’volumi, ‒  Pag.110.I

sicurtà. Sicurezza, fiducia (Z): i suoi doveri di gentiluomo gl’imponevano di porre in sicurtà l’onore della sua vittima. ‒ pag.86.V

siffattamente. In tal modo (Z): trovi le cose siffattamente sbiadite e vizze e magagnate che te ne senti stomacato: ‒ Pag.111.I

simulacro. Ombra, spettro, immagine lontana dal vero (Z): questo simulacro di donna che avea tutte le forme  o meglio tutte le linee d’uno spettro, ‒ Pag.25.I

sincopato. Parola che ha subito una sincope (Z): Il commendatore Ignazio Pasicci (nome sincopato da Pasticci, com’era in origine), ‒ Pag.80.I

soprammercato. Per giunta, per di più (Z): virtuosa e ricca per soprammercato non si sarebbe facilmente indotta a sposare un uomo di età matura, ‒ Pag.119.II

soprappresa. Sorpreso, confuso (Z): ch’era stata causa innocente del deliquio ond’ella era stata soprappresa, ‒ pag.58.V

soprassello. In aggiunta (Z): un po’vessatoria per un amante di ventun anno e artista per soprassella, ‒ p.10.II

sossopra. Sottosopra (Z): gli mettea sossopra il cuore per la gioia: ‒ Pag.12.III

soverchiamente. Eccessivamente, troppo (Z): per non darci a credere soverchiamente adulatori del nostro personaggio. ‒ Pag.111.I

soverchiare. Sormontare, oltrepassare (Z): questa altra atrocissima perdita che tutte le altre soverchiava in intensità di sventura. ‒ Pag.24.I

speglio. Specchio (Z):  e da lungi il mare speglio del cielo e in gran distanza  il magnifico e dilettoso panorama di Napoli ‒ Pag.18.I

spera. Piccolo specchio rotondo (Z): Impossibile che questa fanciulla si levi e si metta alla spera ‒  pag.31.IV

sprezzare. Disprezzare, non curare (Z): L’amore è come la fortuna favorisce gli audaci e sprezza i pusillanimi. ‒ pag.54.IV

stomacato. Disgustato (Z): trovi le cose siffattamente sbiadite e vizze e magagnate che te ne senti stomacato: ‒ Pag.111.I

stornare. Dissuadere (Z): A stornare vostro padre dal funesto proposito di mandarvi a Lione ‒ Pag.114.III

strangolatoria. Che strangola (Z): Insomma la faccenda non sarebbe così strangolatoria… ‒  Pag.69.I

subbietto. Soggetto (Z): La conversazione tra i due giovani si aggirò su letterari subbietti. ‒ Pag.45.III

subitamente. In modo improvviso (Z): che annunziava subitamente un lieto avvenimento. ‒ p.18:V

succhiellare. Scoprire una carta (Z): La Francia avea nelle mani i tre colori e succhiellava denaro per la primiera; ‒ Pag.95.II

surrogare. Sostituire (Z): tra giorni il nome di sposa surrogherà quello di figlia. ‒ pag.88.IV

tampoco. Nemmeno (P): Benchè io non sia vecchio non sono giovine tampoco. ‒ pag.107.III

tattamellata. Ciarlata (P): dovesse essere la conchiusione di tutte quelle sciocche tattamellate ‒ Pag.104.II

teda. Fiaccola tedinosa (Z): abbiamo veduto mutarsi in funebre tede le festose luminarie del banchetto nuziale. ‒ pag.76.V

temenza. Timore (Z): Pensate dunque quali temenze dovessero suscitarsi nell’animo di quella madre ‒ Pag.29.I

testificare. Testimoniare (Z): non ci era espressione di cui non si servisse per testificarle la sua tenerezza quasi materna. ‒ pag.86.IV

torchietto. Grosso cero (Z): in quel salotto rischiarato dai cento torchietti della rilucente lumiera ‒   pag.35.V

torla. Toglierla (Z): pigliasse così improvvisamente e tenacemente la decisione di torla a moglie ‒ Pag.113.II

trambasciata. Assillata, angosciata (Z): Non si può dire quale e quanto conforto arreca all’anima trambasciata e palpitante ‒ pag.80.IV

tranguggiare. Inghiottire ingordamente (Z): per fargliela tranguggiare molto amara la pillola a quel tacchino imbottito ‒ Pag.101.II

trannechè. Tranne (Z): trannechè non vogliate di vostra spontanea volontà fare qualche regaluccio alla sposa. ‒ pag.48.IV

tremebonda. Timorosa (Z): gli omoplati curvati innanzi e le mani tremebonde. ‒ pag.20.IV

tricò. Maglia, indumento o tessuto (Z): con i calzoni di tricò inglese con un corpetto di panno anche nero, ‒ Pag.64.III

tripode. Sgabello di metallo a tre piedi (Z): e su gli eleganti tripodi di bronzo dorato allogati negli angoli di quella stanza. ‒ pag.35.V

ufanità. Vanità, boria (N1): e con quella stessa ventosa ufanità onde avrebbe dato un migliaretto di scudi ‒ Pag.90.I

uopo. Bisogno, necessità (Z): fa d’uopo sapere che di quante madri sono state al mondo e sono e saranno, ‒ Pag.14.I

vagheggiare. Desiderare (Z): la proposta che egli avea accolta e vagheggiata lungo tempo nella sua mente ‒ Pag.123.II

vagheggino. Giovane galante (Z): Il vagheggino di sessanta anni può bene nettarsi il grifo a suo talento, ‒ pag.62.IV

vagolare. Vagare (Z): negli occhi di quest’uomo di ferro vagolava una lagrima. ‒ pag.93.IV

vantaggio. Di più (F): ognuno si regoli a modo suo, a gusto suo. Non insisto di vantaggio. ‒ Pag.98.II

venia. Scusa, compiacenza (Z): Ho chiesto la venia della vostra signora madre. ‒ pag.6.V

verecondia. Pudore (Z): per quella natural verecondia che le gentili donzelle si hanno ‒ pag.106.IV

verno. Inverno (Z): Allorché il rigido verno raccoglie la famigliola accanto alle vive braci del caldano, ‒ Pag.9.I

versiera. Diavolessa (Z): sfregio che sembrava essergli stato fatto da qualche versiera inimica o gelosa della sua felicità. ‒ pag.26.V

vessatorio. Oppressivo (Z): E questa terribile soggezione è un po’vessatoria per un amante di ventun anno, ‒ p.10.II

viluppo. groviglio, intreccio (Z): se non temessimo di allargarci troppo in circostanze alquanto estranee al viluppo della storia ‒ p.5.II

whist. Gioco di carte simile al bridge (Z): dove il signor Foulquier giuocava la sera al whist o agli scacchi, ‒ Pag.70.II

zerbino. Giovane galante (Z): giacchè egli era il confessore del vecchio zerbino, ‒ pag.22.IV

zigaro. Sigaro (DO): tutto inzibettato con un zigaro d’avana tra le labbra, ‒ Pag.82.I

zufolare. Fischiettare (Z): i suoi occhi stralunati; gli zufolavano gli orecchi; gli si fiaccavano le gambe. ‒ pag.39.V