TEATRI

   S.Carlo – La riproduzione della Muta di Portici segna un altro semi-fiasco su queste scene. Quella che cantò tutt’i suoi pezzi a meraviglia fu la muta, cioè la Boschetti, il cui gesto espressivo e i cui occhi loquacissimi traducono così bene l’azione del dramma e le passioni che ne formano l’intrigo.

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   Partenope – Martedì a sera si riprodusse a richiesta il dramma del signor Domenico Jaccarino col titolo Maria Carolina d’Austria. Non fu meno felice delle altre volte il successo di questa produzione, in cui si distinsero la signora de Luca e il signor Gagliardi.

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   Teatro Goldoni – Domenica assistemmo il questo teatrino alla rappresentazione di due commediuole, l’una col titolo Che paura! E l’altra, conosciutissima, col titolo I due Pulcinelli simili. È un vero peccato che questo grazioso teatrino non sia incoraggiato da maggior concorso di spettatori! Il presente gentile impresario sig. Musetta nulla trascura per isvariare gli spettacoli e richiamare gente nel suo teatro; ma non risponde la fortuna al suo buon volere. Per questi teatri di prosa secondarii è necessaria una specialità di produzioni adatte alle loro scene, alla loro compagnia ed anco al pubblico che li frequenta. Crediamo che il dramma di genere popolare, alla de Lise, per dir così, sarebbe il più adatto alla compagnia e più confacente agl’interessi della impresa e più utile alle moltitudini che ne potrebbero all’uopo cavare buoni pratici insegnamenti.

   Nella commediola Che paura! avemmo occasione di ammirare la graziosa Furneris, che recita con brio e sveltezza.

                                                    FRANCESCO MASTRIANI