TEATRI

   S. Carlo – Martedì sera si dava la Lucrezia Borgia su queste scene. Il pubblico accorreva per sentire il contralto signora Tati, che canta assai bene in questo spartito. Fatto sta che un istantaneo abbassamento di voce colpì l’artista. L’obbligo della impresa era di dichiarare al pubblico l’impossibilità di darsi lo spettacolo per intero e restituire il denaro a quelli che avevano pagato il biglietto di palco o di platea. Ma l’impresa non bada a queste piccolezze; e, a malgrado dei fischi del pubblico, che si vedeva ingannato nella sua aspettativa, fece andare avanti lo spettacolo, dicendo implicitamente al rispettabile pubblico: Signor, datemi di barba…

   Noi facciamo una innocente osservazione al rispettabile pubblico: Non sarebbe meglio che il denaro che voi regalate all’impresa lo spendeste a comprarne cerini fiammiferi o pasta pei topi?

   Non sappiam dire se la Bellini è superiore alla Boschetti nell’arte della danza o questa a quella; benché ci sembri che la Bellini esegua difficoltà veramente uniche. Ad ogni modo, è innegabile che tutte e due sono valenti danzatrici. Perché dunque una porzione degli avventori si arrovella contro la Bellini? Sarebbe mai vero che… Ciò farebbe pochissimo onore al vero merito.

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   Teatro del Fondo – Mercoledì sera la riproduzione del vecchissimo dramma I Due Sergenti porse novella occasione ai due egregi artisti Sadowsky e Bozzo di attirarsi numerosi plausi.

   La Sadowsky superò quante altre attrici hanno sostenuto finora la parte della moglie di Guglielmo su tutti i teatri d’Italia. De Liguori fece benissimo Caporale senz’affanni; ed il Woller sostenne con dignità la parte del Maresciallo.

 Nella commediola La Collerica si distinse molto la signora Glech, che ogni sera acquista sempre più le simpatie del pubblico. Una parola di lode è dovuta anche al sig. Ceresa.

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   Fenice – Il vecchissimo melodramma del Ricci Un diavolo condannato a prender moglie è piaciuto, per grazia del cielo: così almeno ci è speranza che l’impresa metta al ritiro gli ormai seccantissimi Cicco e Cola che ci hanno rotto le scatole. Lambiase sostiene bene la maschera del Pulcinella, e riscuote ogni sera applausi e chiamate.

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   Partenope – Lunedì a sera la riproduzione degli Spiriti a Mondragone e della Mascherata dei pagliacci richiamò numeroso pubblico.

   La Mascherata dei pagliacci è veramente divertevole. La Scalzo e la Lisgara si distinguono pel brio con cui eseguono le loro parti, e massime la prima che canta con molta grazia Se ti tocco la manina.

   Dobbiamo una sincera lode allo impresario per la buona direzione che dà a questo teatro e per la svariatezza degli spettacoli.

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   Goldoni – Nel balletto comico Un amante sciocco avemmo l’occasione di ammirare davvero la valorosa coppia danzante della Campanile e del Taglioni. In verità non sappiamo che cosa facciano di meglio e di più le così dette ballerine di rango francese. Per noi, la Campanile ci sembra che valga quanto ogni altra primaria danzatrice, e il Taglioni non è secondo a nessuno negli sgambetti e nelle giravolte. Forse ignoriamo le finezze dell’arte, né ci preme di saperle, ma trattandosi di calci, non ci pare che siavi gran differenza.

                                                                                                             FRANCESCO MASTRIANI