TEATRI

Siamo stati informati che qualcuno, assumendo il nostro nome, si è presentato alla porta di qualche teatro per essere ammesso a godere dello spettacolo. Noi dichiariamo che non chiediamo  l’entrata di favore a nessun impresario, né ci presentiamo a nessun teatro dove non siamo personalmente conosciuti, protestandoci d’altra parte obbligatissimi a quelli tra loro che già da molti anni ci sono cortesi del favore della entrata personale. Preghiamo quindi tutti gl’impresari di non permettere l’ingresso ne’loro teatri a quelle persone che si presentassero in nostro nome, o senza la marca di entrata, o senza un nostro viglietto.

 

  1. Carlo – La Fidanzata Corsa del Pacini, riprodotta su queste scene dopo 23 anni, se non ha avuto quel clamoroso successo che si ebbe la prima volta che fu messo in iscena dallo stesso autore, è piaciuta moltissimo, e sarà sempre un’opera accetta al nostro pubblico. L’esecuzione è stata accurata da parte di tutti gli artisti; ma la Bendazzi e il Colonnesi nel sublime finale del 2.° atto strappano gli applausi.

Del ballo non parliamo. È una di quelle miserie che fanno vergogna alla civiltà de’tempo. Sentiamo che andrà quanto prima in iscena un’altra cosa che s’intitola Il Guastatore. Dio sa che altra specie di meschinità sarà questo Guastatore. Si persuada la cocciutissima impresa di questo teatro che i balli saranno tutti più o meno fischiati, finchè i soggetti di queste azioni coreografiche non verranno attinti a sorgenti storiche, e finchè l’occhio dello spettatore non sarà difettosamente sorpreso, senza che la sua logica ne sia offesa.

 

Teatro Fiorentini –

 

 

FRANCESCO MASTRIANI

 

Pubblicato su La Domenica il 18 novembre 1866