TEATRI

   Perché i nostri teatri dànno principio sì tardi alle loro rappresentazioni? Un gran numero di professori , d’impiegati, di artisti e d’operai non vanno pel consueto al teatro, perché andandoci non avrebbero il tempo di dormire. Che significa che uno spettacolo comincia alle 8 e mezzo ed anco alle 9 della sera? a che ora volete che vada a letto un uomo onesto che ha l’abito salutare di levarsi alle cinque del mattino per attendere alle sue faccende? Si dovrebbe avere maggiori riguardi per quella parte del pubblico che ha la consuetudine del lavoro, e non preferirle invece il comodo di pochi oziosi e scioperati signorotti che per bon ton pranzano alle sette od alle otto. Quando la finiremo con questi codardi corteggiamenti a’ciondoli e ai marenghi?

   La Commessione teatrale badi a questo sconcio, e si ricordi che il pubblico deve essere rispettato in tutte le sue classi.

***

      Fiorentini – La nuova commedia dello egregio Adamo Alberti col titolo La famiglia degli usurai o la rendita vitalizia divertì il pubblico di questo teatro la sera di giovedì. Grazioso è il concetto del lavoro, svolto con naturalezza nel corso de’tre atti, vivace il dialogo, e assai ben tratteggiato il carattere schifoso dell’usuraio; benché il signor Alberti abbia riguardato l’usuraio più nella sua specialità del secolo scorso. L’usuraio moderno non porta più addosso un vestito vecchio color rapè, né piglia tabacco, né calza stivalacci sdruciti. L’usuraio moderno è modello di gentilezza di modi e di fina galanteria.

   L’esecuzione di quest’altro nuovo parto del fecondissimo autore-attore, ornamento del nostro Teatro Fiorentini, fu quale debbesi attendere da attori come una Monti, una Patti, un Zerri, un Bassi, un Suzzi e un Cuniberti.

***

   Teatro Partenope – Venerdì sera in questo teatro si rappresentò una nuova commedia fantastica del signor Domenico Jaccarino col titolo Lo spiritista, ovvero il Medium.

   A tenore delle nostre previsioni espresse nel passato numero, che un tal soggetto non era attagliato al pubblico di questo teatro, la commedia non incontrò il favore che hanno incontrato altri lavori del signor Jaccarino. Lo spiritismo è scienza che è ancora nascente: il popolo in generale, o, per meglio dire, le moltitudini non possono comprenderne ancora gli alti misteri. Né l’aggiunto di fantastica, onde all’autore piacque caratterizzare la sua commedia, poteva giovare all’effetto teatrale, perocchè il fantastico suppone il prestigioso, che, dove non è accompagnato dal maraviglioso e da tutti gli artifici della meccanica teatrale, cade nel puerile e nella parodia.

   Consigliamo l’autore a trattare soggetti popolari, meglio adatti a questo teatro, e ne’quali il signor Jaccarino si mostra sì esperto.

   Nella farsa il signor Parisi divertì il pubblico: e noi gli facciamo i nostri congratulamenti.

                                             FRANCESCO MASTRIANI