VOCABOLI DESUETI

Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:

AC=          Accademia della Crusca

DO=         Dizionario Olivetti

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

Z=           Lo Zingarelli 2009

LL=          Locuzione Latina

NdL=       Nota trovata nel libro in oggeto

GO=          Google

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati nei sopraddetti, né in altre fonti

abbietto. Spregevole, ignobile (Z): in cui mestieri più abbietti ed infami si esercitavano da uomini liberi – Pag.127.I

abbiezione. Bassezza d’animo, meschinità (Z): Attraverso del suo smeraldo Nerone vedeva la profonda abbiezione del mondo. – Pag.137.I

abbominato. Detestato (Z): abbominato e maledetto ei sente da per tutto il nome di Agrippina. – Pag.136.I

abluzione. Lavaggio delle mani (Z): vennero appresso tre giovanetti schiavi che recarono dell’acqua per l’abluzione delle mani de’convitati, – Pag.70.II

abominazione. Azione odiosa (Z): Il rispetto che abbiamo a’nostri lettori c’impone di tirare un velo sovra cosiffatte abominazioni, – Pag.184.II

aborrire. Avere in avversione (Z): non seppe travolgere nei suoi vortici la donna aborrita; – Pag.61.I

ab ovo. Dalle origini, dagli inizi (Lat.): Da questa costumanza nacque il motto latino ab ovo cioè dal principio. – Pag.71.II

acaja. Toponimo di una regione della Grecia (DO): Pria di recarsi nell’Acaja a raccogliere nuove corone di merito artistico, – Pag.176.II

accattata. Procurata (Z): entrava nella camera che con voce accattata di Francia si direbbe oggi camera da toletta. – Pag.161.I

acciocché. Affinchè (Z): Alle Ancelle di Ottavia si dà la tortura acciocché rea confessino la loro padrona; – pag.140.I

acconcia. Adatta, appropriata (Z): Con che studio aveva acconcia a scaglioni la sua zazzera. – Pag.127.II

accozzaglia. Raccolta disordinata di cose o persone (Z): Erano questi cavalieri un’accozzaglia di terrazzani e di cortigiani che a’favori di Cesare aspiravano. – Pag.36.II

aculeo. Organo pungente (Z): e questo sarà supplizio contro il quale ogni altro aculeo si spunta. – Pag.81.I

addietro. Indietro, antecedente (Z): e le cascava in grosse pieghe addietro le spalle. – Pag.191.I

addimandare. Nominare, appellare (F): ed abbeveriamone questo gran mostro che si addimanda popolo. – Pag.94.I

adescare. Attrarre con lusinghe o promesse (Z): e sempre più adescato da’vezzi della scaltra figliuola di Sabina, – Pag.139.I

adirossi. Si adirò (TM): furiosamente adirossi e si lasciò scappare di bocca che colla stessa facilità – Pag.26.I

adunque. Dunque (Z): provata per sicurtà la navigazione in quel misenio golfo impossibile adunque una fortuna di mare. – Pag.74.I

aere. Aria, atmosfera (Z): si affrettò tra strepitose grida che assordavano l’aere – Pag.153.II

affettare. Ostentare, desiderare (Z): Seneca affettava la virtù senza essere veramente virtuoso. – Pag.64.I

affettazione. Mancanza di naturalezza, leziosaggine (Z): e con studiata affettazione gli dice che i centurioni i tribuni e l’esercito ringraziano gl’iddii – Pag.91.I

affine. Al fine, allo scopo (Z): Due o tre volte i convitati si alzavano per andare a vomitare affine di sgravare il ventricolo – pag.75.II

afrodisiaco. Sostanza che favorisce lo stimolo sessuale (Z): e il terribile afrodisiaco addimandato hippomane, – Pag.168.I

aggravio. Molestia, incomodo (Z): non fosse cagione di novello aggravio di catene al novello apostolo; – Pag.225.I

agognare. Desiderare, bramare ardentemente (Z): E questa la felicità alla quale entrambi agognamo. – Pag.214.I

alabastro. Roccia sedimentaria (Z): essa offrì a Nerone una specie di coppa d’alabastro rappresentante una poppa di donna, – Pag.78.II

albana. Dell’Albania (AC) : Le schiave posero a nudo le belle membra della superba albana, – Pag.160.I

allividire. Diventare livido (Z): che illividisca gli occhi e faccia disseccare ne’calami della vita la giovinezza e la freschezza. – Pag.198.I

allogare. Trovare posto, sistemare (Z): ordina che il suo nome sia allogato nella lista dei cantanti – Pag.102.II

almanaccare. Fantasticare, congetturare (Z): Su quanto è avvenuto ella rumina almanacca conghietture. – Pag.74.I

alterco. Litigio, violento scambio d’inulti (Z): venuto ad alterco con esso lui il conciava ben bene; – Pag.151.II

ammantare. Coprire (Z): quanto di cupi e densi nugoloni si ammanta il cielo: – Pag.219.I

amorino. Puttino dipinto o scolpito raffigurante il dio Amore (Z): Le dulciarie venivano portate in cestini d’oro e d’avorio da piccoli schiavi d’ambo i sessi vestiti da genii o da amorini. – Pag.72.II

ancella. Domestica, cameriera (Z): la quale non ismentì il mendacio della ancella, – Pag.59.I

anco. Anche (Z): che potevano essere oggetti di valore od anco alcun dolce o liquore prelibatissimo, – Pag.78.II

ancorché. Benché, quantunque (Z): Le bestie immonde odiano la luce ancorché sia questa artificiale. – Pag.107.I

annerare. Annerire, oscurare (Z): Come l’aria annerava Nerone usciva dal Serapidis Antrum, – Pag.115.I

annoverare. Elencare (Z): e che il genetliaco di Agrippina fra i giorni infausti si annoverasse. – Pag.103.I

antitesi. Contrasto (Z): sorgeva nell’occidente l’antitesi della mostruosa antitesi neroniana, – Pag.90.I

antro. Caverna, spelonca (Z): andò a trovare il figliuolo di Agrippina nell’antro di Serapide. – Pag.120.I

antropofagia. Consumo di carne umana, cannibalismo (Z): l’origine d’un altro mondo in cui l’antropofagia è comune a tutti gli abitanti. – Pag.95.I

appaurato. Impaurito, appaurito (P): non meno del suo vil padrone appaurato e tremante. – Pag.86.I

appicco. Opportunità, pretesto, occasione (Z): Una gran quantità di edifizii era stata atterrata per non dare alle vampe novello appicco. – Pag.19.II

appo. Presso, accanto (Z): liberto e prefetto dell’esercito appo Miseno e della puerizia di lui educatore. – Pag.45.I

apporre. Trovare da ridire, obiettare (Z): e ciascheduno teme che parlando non si apponga o malamente. – Pag.65.I

ara. Antico altare (Z): e la renderai felice cristiana ed io ti giurerò eterna fede su l’ara del tuo dio; – Pag.174.II

arca. Cassa per riporvi oggetti preziosi (Z): Gli avari vogliono trasportare con esso loro gli oggetti preziosi e le loro arche – Pag.15.II

arconte. Antico magistrato greco (Z): Gli arconti e i demarchi aveano dato alla novella città un reggimento aristocratico – Pag.111.I

arena. Sabbia, rena (Z): lento fragnersi delle onde sull’arena e il frascheggio degli olmi e de’pioppi – Pag.85.I

armeggiare. Maneggiare le armi (Z): convocò su l’arena tutt’i gladiatori che doveano quel dì armeggiare tra loro. – Pag.124.I

armeggio. Armamento (Z): Magnifico letto fregiato di porpora e d’oro e ricoperto di solido armeggio era stato apparecchiato per l’imperatrice madre. – Pag.56

armilla. Bracciale per ornamento. In splendidezza di monili di armille di catenelle e di gemme, – Pag.10.I

ascondere. Nascondere (Z): che in questo invito del figliuolo mortale insidia si ascondesse; – Pag.51.I

ascosa. Nascosta (Z): E questo buffone è insanguinato sino alle più ascose cripte dell’anima. – Pag.103.II

aspergere. Spargere, cospargere (Z): di acque odorose e di elette essenze le asperge un’altra; – Pag.162.I

assassinamento. Assassinio (Z): era eziandio difficile il trovare la mano che a tanto assassinamento si prestasse. – Pag.45.I

asseverare. Affermare con certezza (Z): e chi può asseverare d’altra parte che la morte sia veramente una pena? – Pag.80.I

astruso. Difficile da capire, complicato (Z): sforzandosi alle più arrischiate volatine a’ gorgheggi più astrusi. – Pag.158.II

attecchire. Radicarsi, diffondersi (Z): Così fatta costumanza non potrebbe attecchire negli odierni popoli civili. – Pag.76.II

attortigliare. Avvolgere (Z): attortigliarsi al collo un serpe vivo ch’ella era giunta a dimesticare ed a rendere innocuo. – Pag.167.I

auctorato. Gladiatore per mestiere (GO): Era un auctorato come di domandavano questi liberi esercenti. – Pag.127.I

aura. Venticello leggero e piacevole (Z): negli estivi calori i Napoletani vi traevano a respirare le fresche aure del mare. – Pag.116.I

auriga. Cocchiere (Z): e comanda all’auriga di saettare per la propinqua baculi, – Pag.52.I

avida. Che desidera ardentemente (Z): Io intendo che le anime nostre avide della luce del vero, – Pag.208.I

avolio. Avorio, dente di elefante lavorato (F): dalla poppa d’ebano di squisita intarsiatura e da’ remi in avolio, – Pag.10.I

avria. Avrebbe (TM): quando fosse riuscito ad ottenere da te la mia libertà mi avria fatta sua sposa. – Pag.206.I

avrieno. Avrebbero (TM): sul cui capo avrieno veduto con soddisfazione posarsi il serto imperiale. – Pag.32.I

avvegnachè. Benché, sebbene (Z): Avvegnachè tutta Roma consacri il mio capo alle furie di Averno. – Pag.68.I

àvvene. Ve ne sono (TM): àvvene una che i nostri lettori troveranno quasi incredibile. – Pag.167.I

avvezza. Abituata (Z): che avvezza ella si era a celare in quella scellerata corte i patimenti e le lacrime, – Pag.31.I

àvvi. Vi sono (TM): che àvvi in comune tra il centurione Valerio e la schiava di Licinia? – Pag.180.I

avviluppare. Ingarbugliare, avvolgere, coprire (Z): Il fumo mostro impalpabile e multiforme che avviluppa a acceca e soffoca le sue vittime, – Pag.14.II

avvinazzato. Ubriaco (Z): di rischiarare quella mostruosa congerie di schiavi avvinazzati, – Pag.154.II

avvizzire. Perdere freschezza e giovinezza (Z): che i seni ricolmi si avvizzino e caschino penzoloni come quelli d’una vecchia mora. – Pag.198.I

baccanale. Baldoria, gozzoviglia (Z): I più sbrigliati baccanali e saturnali non avrieno potuto porsi a paragone – Pag.153.II

bagordo. Stravizzio, gozzoviglia (Z): gli erano compagni di stravizzi e di dissolutezza in tali bagordi – Pag.150.II

balenare. Apparire all’improvviso (Z): gli balenò per la mente il sospetto che costei non gli avesse letto nel cuore. – Pag.175.I

baleno. Bagliore, lampo, in un attimo (Z): Colla rapidità del baleno un voce corre per tutta la Campania. – Pag.5.II

bamboleggiare. Bambineggiare, pargoleggiare (Z): ad ogni magnificenza e nelle braccia di lei bamboleggiava – Pag.25.I

bando. Condanna di esilio (Z): è cacciata in bando e rilegata nell’isola di Ponza. – Pag.140.I

barbisontore. Barbiere (Z): Vatinio entrava spesso nella bottega del vicino barbisontore, – Pag.106.I

bazzicare. Frequentare abitualmente (Z): Uscivano di notte tempo entrambi a bazzicare le taverne le biscazze e i prostriboli. – Pag.22.I

beltà. Bellezza (Z): e di cose rifulgesse splendida e di giovane beltà la novella fede cristiana e quella morale – Pag.153.I

benevoglienza. Benevolenza, buona disposizione d’animo (Z): e s’egli è vero che tu abbi stima e benevoglienza di me, – Pag.185.I

beone. Chi ha il vizio di bere, ubriacone (Z): erano entrambi viziosi libertini crapuloni e dissoluti beoni. – Pag.22.I

biclinio. Antico letto antico (AC): Due letti o biclinii erano particolarmente apparecchiati l’uno per l’imperatore l’altro per la sua ospite. – Pag.58.II

biecamente. In modo bieco, torvo (Z): comechè pur biecamente guardassero ormai il centurione, – Pag.221.I

bieco. Sinistro, minaccioso, turpe (Z): La dama affisò con ciglio bieco e sospettoso la fanciulla. – Pag.212.I

biga. Cocchio, carrozza a due ruote (Z): Appresso alla sua corrono altre bighe ma l’auriga coronato la vince tutte alla corsa. – Pag.29.II

biscazza. Bisca, biscaccia (P): Uscivano di notte tempo entrambi a bazzicare le taverne le biscazze e i prostriboli. – Pag.22.I

bislacca. Stravagante, stramba (Z): avesse stravolto il cervello per qualcuna di quelle poesie bislacche e lunatiche – Pag.209.I

botare. Darsi in voto (P): e si bota agli dei dell’erebo giurando morti e sterminii. – Pag.61

bramatissimo. Molto desiderato (Z): giunse finalmente per Aniceto il tramatissimo giorno della vendetta. – Pag.48.I

brando. Antico spadone (Z): ed il mio brando è sacro per essi. – Pag.175.I

briaco. Ubriaco (Z): La nostra terra sostenne in varii tempi questi briachi di sangue – Pag.95.I

buccinavasi. Ci era qualche voce (P): Buccinavasi che ne fosse l’amante – Pag.26.I

butizia. Sacrificio di bovi (NdL): doveva aver luogo lo spettacolo d’una Butizia. – Pag.16.I

cagione. Occasione, motivo (Z): e questa fu una delle cagioni per cui il filosofo vide sempre di buon occhio la madre di Nerone – Pag.63.I

calamo. Cannuccia (Z): Con sottili calami di ferro una schiava forma vezzose ricciaie; – Pag.162.I

calere. Interessare, stare a cuore (Z): non cale purchè la bruttezza preceda in tutta la sua orridezza. – Pag.198.I

calende. Primo giorno del mese secondo calendario romano (Z): solita a cominciare il dì sedicesimo delle calende di aprile, – Pag.50.I

campare. Sfuggire, scampare (Z): Dice come per singolare mercé degli dei la sua signora a tanto pericolo campasse. – Pag.70.I

cantatore. Chi canta, cantante (Z): vale a dire che aveano l’obbligo di applaudire e festeggiare il coronato cantatore, – Pag.36.II

capire. Contenere, accogliere (Z): ma di un amore che non puoi capire nella tua tenebrosa mente, – Pag.184.I

cantatore. Chi canta, cantante (Z): Era il tempo in cui gl’istrioni d’ogni sorta i citaristi i cantatori i mimi ed altra gente di questa qualità – Pag.14.I

capellatura. Capigliatura (Z): Un gran velo covriva parte della sua ricca capellatura. – Pag.164.II

capriuolo. Capriolo (Z): al quale i capriuoli invidiavano l’elasticità delle gambe. – Pag.119.I

carezzante. Accarezzante, vagheggiante (Z): con voce che ormai si studiava indarno di parer carezzante. – Pag.204.I

carmentali. Festività romana antica (NdL): Licinia era stata tra le prime dame che celebravano in Roma le feste Carmentali. – Pag.11.I

cattivare. Acquistare l’amicizia altrui (Z): e seppe di poi siffattamente insinuarsi nell’animo di lei e cattivarsene le buone grazie, – Pag.46.I

cattivo. Prigioniero, schiavo (Z): ebbe ordine dal re Agrippa di menare cattivo a Roma un uomo, – pag.215.I

cavea. Gradinata per spettatori (Z): Secondo la costumanza romana i condannati alle fiere erano rinchiusi in una cavità aderente all’arena e dappresso alla cavea, – Pag.190.II

cavicchia. Chiavarda, grosso perno metallico (DO): era un anello di ferro che batteva su una cavicchia dello stesso metallo. – Pag.189.I

celare. Nascondere, occultare (Z): che avvezza ella si era a celare in quella scellerata corte i patimenti e le lacrime, – Pag.31.I

centauro. Mostro mitologico (Z): vi sono ghirlande di gramigna capelluta di veronica e di rosso centauro. – Pag.167.I

centurione. Comandante di una centuria (Z): e dietro a questo Erculeo trierarco e Olarito centurione. – Pag.77.I

cesare. Imperatore, sovrano (Z): Ella potrebbe riferire a Cesare le tue audaci parole e tu ne andresti a morte straziante. – Pag.174.I

cesarea. Dell’imperatore, imperiale (Z): La nascita della cesarea bambina avea colmo di gioia l’adultero parricida – Pag.14.I

charistia. Festività romana antica (NdL): I conviti che ella dava nella festa della Charistia vinceano in fasto – Pag.11.I

chieggo. Chiedo (TM): Perché mi fuggi o Trace? Non chieggo te ma i diecimila sesterzi. – Pag.133.I

cimento. Verifica, prova (Z): Che far degg’io in così fieri cimenti e pericoli? – Pag.67.I

cioncola. Sporca, sudicia (P): le più luride ciòncole della Pietra della Pazienza seguono con osceni gridi e schiamazzi il corteo. – Pag.42.II

citaredo. Cantore che accompagnava il suo canto col suono di una cetra (Z): i due buffoni Vatinio e Menecrate e Trepno il citaredo. – Pag.35.II

citarista. Suonatore di cetra (Z): Era il tempo in cui gl’istrioni d’ogni sorta i citaristi i cantatori i mimi ed altra gente di questa qualità – Pag.14.I

ciurma. Insieme dei rematori di una galea (Z): Alloggiò Paolo con Valerio con altri della ciurma in casa del governatore dell’isola, – Pag.223.I

clangore. Strepito (Z): tra il clangore di festose bande musicali e gli evviva de’pretoriani. – Pag.137.I

claque. Gruppo di spettatori che applaudono a comando (Z): erano ordinati a formare quello che a’dì nostri con vocabolo di Francia dicesi la claque, – Pag.36.II

clavicario. Fabbro, fabbricante di chiavi (GO): Alla lotta avea scavezzato il clavicario Dione il siculo, – Pag.118.I

cocchio. Carrozza signorile trainata da cavalli (Z): Alle porte di Roma in dorato cocchio Poppea la seduttrice aspetta il ritorno di Cesare. – Pag.137.I

cocuzzole. Cocuzzolo, arte più alta del capo (Z): la quale ei si era lasciata crescere dal cocuzzole in giù. – Pag.33.II

colà. In quel luogo, laggiù (Z): abbiamo tratto colà per impetrare dalla dea la nostra conciliazione, – Pag.51.I

comechè. Comunque, sebbene (Z): comechè pur biecamente guardassero ormai il centurione, – Pag.221.I

cominciamento. Inizio, principio (Z): Conforme la costumanza nel darsi cominciamento a somiglianti spettacoli, – Pag.124.I

compra. Cosa comprata, acquisto (Z): E forse questa parte del pubblico era la più imparziale la più intelligente la meno compra; – Pag.106.II

concento. Armonia, accordo musicale (P): i citareti e i flautisti per rallegrare con armonici concenti il convito. – Pag.71.II

conciossiaché. Poiché, qualora (Z): conciossiaché pel gran loto ch’era nella grotta gli fosse paruto di aver fatto – Pag.37.II

concubina. Convivente, amante (Z): La conversione al cristianesimo d’una concubina di Nerone, – Pag.4.I

concupiscenza. Desiderio bramoso di piaceri sessuali (Z): chè noi temevamo sempre di offuscare con la più lieve concupiscenza – Pag.209.I

confessommi. Mi confessò (TM): confessommi essser lui cristiano e deliberato a confessare la novella sua fede – Pag.229.I

congeria. Insieme di cose confuse (Z): di rischiarare quella mostruosa congerie di schiavi avvinazzati – Pag.154.II

congettura. Ipotesi (Z): Era impossibile il formarsi la più lontana congettura su la età di questa donna: – Pag.190.I

conghiettura. Congettura, ipotesi (Z): Su quanto è avvenuto ella rumina almanacca conghietture. – Pag.74.I

congratulamento. Congratulazioni (P): per ricevere da’senatori e da’cavalieri gli omaggi e i congratula menti. – Pag.143.II

connubio. Matrimonio (Z): essa lei giaciuta a marital connubio col figliuolo imperatore; – Pag.42.I

consesso. Assemblea di persone ragguardevoli (Z): mentre così il truce consesso delibera su la morte di Agrippina, – Pag.69.I

contezza. Notizia, conoscenza (Z): die’contezza al re dell’uomo ch’era tenuto prigione per predicazioni sovversive, – Pag.215.I

converso. Contrario (Z): La vil turba mostrò pel converso noia e disattenzione:Pag.139.II

conviensi. Si conviene (TM): consulta medici e segretisti per apprendere e praticare ciò che meglio conviensi – Pag.10.II

convitato. Chi è invitato e interviene a un convito (Z): vennero appresso tre giovanetti schiavi che recarono dell’acqua per l’abluzione delle mani de’convitati, – Pag.70.II

convito. Pranzo solenne (Z): I conviti che ella dava nella festa della Charistia vinceano in fasto – Pag.11

corillo. Gorilla (TM): Il piccolo corillo accettò e fu raccettato in casa del calzolaio. – Pag.105.I

corsemi. Mi corse (TM): un fremito dilettosissimo corsemi per le vene, – Pag.228.I

cosiffatta. Tale, simile (Z): Il rispetto che abbiamo a’nostri lettori c’impone di tirare un velo sovra cosiffatte abominazioni, – Pag.184.II

costrutto. Formato (Z): Si è costrutto un palco per l’imperatore. – Pag.43.II

costumanza. Usanza, consuetudine (Z): che estollavano conforme corre la costumanza la bellezza del bambino neonato, – Pag.33.I

cotale. Tale, siffatto (Z): e colto il destro che Agerino si era un cotal poco più appressato all’ imperatore, – Pag.71.I

cotanto. Così tanti (Z): è più facile immaginare che dipingere le scene dolorose di cotanto disastro. – Pag.14.II

coturno. Calzatura dalla suola alta (Z): Nerone si presentò su la scena di Napoli vestito da attore tragico. Calzava il coturno. – Pag.127.II

covrire. Coprire (Z): Un gran velo covriva parte della sua ricca capellatura. – Pag.164.II

crapula. Mangiare e bere smoderatamente (Z): il che mostra come avessero arricchiti quelli scellerati ministri dalle crapule del loro padrone. – Pag.178.II

crapulone. Chi mangia troppo (Z): erano entrambi viziosi libertini crapuloni e dissoluti beoni. – Pag.22.I

cripta. Piccola cavità (Z): E questo buffone è insanguinato sino alle più ascose cripte dell’anima Pag.103.II

curula. Sedia per magistrati maggiori (Z): Su le loro sedie curuli nel Podium eran seduti magistrati e senatori. – Pag.189.II

daccapo. Di nuovo, un’altra volta (Z): i commensali riempiono novellamente le coppe d’oro e bevono daccapo – Pag.30.I

dape. Banchetto, vivanda (Z): vinceano in fasto ed in rarissime e costose dapi quelli de’più celebri epuloni – Pag.11.I

dattile. Dattero (Z): l’isola di Melito ricca di odorosi aranci e di datteri squisiti. – Pag.222.I

daddovero. Davvero, sul serio (Z): e dove alcuno degli spettatori morisse daddovero improvvisamente – Pag.141.II

debile. Debole (Z): dal cui seno partiva il debil lume d’una lucernuola. – Pag.84.I

dechinare. Declinare, calare verso l’orizzonte (DO): Il sole dechinava all’occaso dopo una lunga giornata d’estate – Pag.9.I

decollare. Decapitare (Z): I tre cristiani invece di essere divorati dalle fiere sarebbero stati decollati. – Pag.192.II

deggo. Devo (TM): Che far degg’io in così fieri cimenti e pericoli? – Pag.67.I

deificare. Esaltare, glorificare (Z): Le popolazioni del mezzogiorno deificano tutto ciò che agli occhi loro ha qualche cosa di soprannaturale, – Pag.7.II

delubro. Santuario, tempio (Z): Giove Statore voto di Romolo fu arso e i Penati di Roma nel delubro di Vesta, – Pag.19.II

demarco. Capo di un piccolo territorio (Z): Gli arconti e i demarchi aveano dato alla novella città un reggimento aristocratico Pag.111.I

desinare. Pasto sostanzioso della giornata (Z) nel momento che questi iva a giacere pel suo lungo desinare. – Pag.42.I

dessa. Essa (AC): Non è dessa la dama che abita sul colle di Pausilipo rimpetto alli scogli di Epulea? – Pag.193.I

destro. Opportuno, propizio (Z): e colto il destro che Agerino si era un cotal poco più appressato all’imperatore, – Pag.71.I

dettame. Precetto, norma (Z): sempre ligio al suo dovere sempre ossequente al dettame del Cristo, – Pag.224.I

diafana. Delicata, esile, gracile (Z): la dolce diafana trasparenza della carnagione del suo viso; – Pag.24.I

dianzi. Or è poco tempo, una volta (Z): il femminacciolo imperante che mai dianzi non avea veduta la donna di Ottone. – Pag.23.I

diconsi. Si dicono (TM): Abita colà una di quelle donne che diconsi Sagae si noma Eubea. – Pag.169.I

dilacerare. Affliggere, tormentare (Z): a far sentire una specie di ragghio disaggradevole che dilacerava l’orecchio. – Pag.130.II

dimenticanza. l’essersi dimenticato (Z): dov’ella cercò in altre distrazioni la dimenticanza della sua sconfitta. – pag.53.II

dimesticare. Domesticare, addomesticare (Z): attortigliarsi al collo un serpe vivo ch’ella era giunta a dimesticare ed a rendere innocuo. Pag.168.I

dimora. Indugio, ritardo (Z): la quale brama che io ti meni con me senza dimora veruna. – Pag.193.I

dimorare. Indugiare (Z): Ma ora non posso più oltre dimorare a secondare l’antico desiderio dell’animo mio, – Pag.203.I

dipartita. Partita, allontanata (Z): le dame non si erano dipartite da’loro posti, – Pag.154.II

disacerbare. Lenire, mitigare (Z): né perché antico si fosse disacerbato si era unquemai; – Pag.45.I

disaggradevole. Sgradevole (Z): a far sentire una specie di ragghio disaggradevole che dilacerava l’orecchio. – Pag.130.II

discaro. Sgradito (Z): non sarà discaro a’nostri lettori che a brevi pennellate noi tracciamo il crudele matricidio – Pag.20.I

discernere. Vedere distintamente, riconoscere (Z): il quale serviva appena a far discernere tutto l’orrore di quella convulsione degli elementi. – Pag.220.I

disgradare. Sminuire, degradare (Z): e d’una perfezione di forme da digradarne l’Apollo greco. – Pag.170.I

disiato. Cosa desiderata (Z): e seduzioni della figliuola di Sabina produssero a poco a poco il disiato effetto. – Pag.26.I

disiosa. Desiderosa (Z): E come disiosa di novelle torture: – Pag.209.I

dissemi. Mi disse (TM): e dissemi ch’ei non bisogna prestar fede a simili fole; – Pag.229.I

dissoluto. Che manca di freni morali (Z): fu contrassegnato dalle più sconce mattezze di un dissoluto giovinastro. – Pag.114.I

distico. Strofa di due versi (Z): Gli scrittori latini di quel tempo ci parlano di mediocri distici – Pag.93.II

divedere. Mostrare chiaramente (Z): S’ella avesse dato a divedere di temere i vezzi di Licinia Gabolo, – Pag.100.I

divinare. Intuire, immaginare (Z): che niun di loro si arrischia a divinare l’animo dello imperatore: – Pag.64.I

divisamento. Proposito (Z): Nerone si aprì con Aniceto intorno al suo divisamento di dar morte alla madre; – Pag.48.I

divisato. Immaginato, pensato (Z): Per mandare ad effetto il divisato veneficio Nerone consulta una rinomata avvelenatrice – Pag.27.I

dogliosi. Si lagnano (TM): dogliosi soltanto che questa li colga sovra un campo che non è quello dove a’morienti sorride un pensiero di gloria. – Pag.219.I

domandogli. Gli domandò (TM): Chi sei tu domandogli torvo e sospettoso l’imperatore. – Pag.62.II

donativo. Dono, elargizione (Z): Era costumanza neroniana lo indurre con donativi personaggi di alta levatura – Pag.122.I

donde. Da dove (Z): Donde potrò io avermi consiglio se non da Burro e da Seneca, – Pag.62.I

donzella. Giovinetta (DO): Cento robusti garzoni e cento leggiadre donzelle sono scelti ad offerire – pag.43.II

draconia. Gioiello fattodalla testa di un dragone (NdL): nell’atrio stesso della magione di Licinia trasse dal suo imperial mantello una draconia; – Pag.66.II

driade. Ninfa dei boschi (Z): ad accogliere avventurate coppie o le belle membra di driadi o sirene. – Pag.55

druda. Amante, innamorata (Z): una druda che avanzava in bellezza ogni altra donna dell’occidente. – Pag.20.I

dubbiezza. Stato di dubbio, indecisione (Z): Da mille dubbiezze e sospetti è assalita la mente della donna. – Pag.74.I

duce. Capo, condottiero (Z): di colui dinanzi al quale prostavansi nella polvere imperatori sovrani duci, – Pag.173.I

dulciarie. Confetterie (Lat.): Le dulciarie venivano portate in cestini d’oro e d’avorio da piccoli schiavi. – Pag.72.II

ebbro. Esaltato, eccitato (Z): Cesare ebbro di vini volea disfogare i suoi brutali istinti su la fanciulla cristiana – Pag.166.II

echeggiare. Risuonare (Z): i cortigiani facevano echeggiare di applausi il teatro dove l’istrione cantava – Pag.18.II

eculeo. Strumento di tortura (Z): l’odiata schiava sarebbe stata esposta a’tormenti agli eculei alle fiere. – Pag.55.II

efferata. Feroce, crudele (Z): Sbramò l’efferata donna i suoi occhi in quel miserando avanzo del corpo di colei – Pag.152.I

effigiare. Ritrarre (Z): e i pittori lo avevano effigiato in marmo e su tela; – Pag.118.I

effigie. Figura, ritratto (Z): e specialmente l’effigie in marmo della danzatrice greca Egloge. – Pag.96.II

effluvio. Esalazione di un odore (Z): Gli effluvii di tutte quelle mortifere piante aveano gittato un lento ma efficace veleno – Pag.191.I

egloga. Componimento poetico (Z): i miti di Esiodo e d’Omero le egloghe di Virgilio i versi di Lucullo. – Pag.111.I

elce. Leccio, simile a quercia (Z): in cui verdeggiano eternamente il lauro il mirto e l’elce marina; – Pag.55

emiciclo. Gradinata riservata agli spettatori di un teatro (Z): Ogni teatro di costruzione greca formava un emiciclo ligato ad un parallelogramma rettangolo; – Pag.105.II

empetiggine. Infezione cutanea (Z): le empetiggini vi spiccavano come scrolli di pennello intinto nel color rubbia. – Pag.130.II

empietà. Sacrilega irreligiosità (Z): Il seme di Adamo delirava nelle tenebre dell’empietà. – Pag.9.II

empio. Scellerato, crudele (Z): non voler più oltre portar la signoria di un principe così empio, – Pag.43.I

empire. Riempire, colmare (Z): scaricando di tempo in tempo il sacco per empirlo di nuovo. – Pag.75.II

epa. Pancia, ventre (Z): Egli cantava dopo di essersi empita l’epa di sterminata quantità di cibo. – Pag.130.II

epicedio. Componimento funebre (Z): con fiaccole ardenti vengono appresso a’suonatori cantando erotici epicedii. – Pag.42.II

epirota. Abitante o nativo dell’antico Epiro (Z): città in cui l’epirota Pirro fu sconfitto da M. Curio, – Pag.177.II

epistola. Lettera prolissa e noiosa (Z): Nella sua lunga epistola Nerone rammentava il pugnale raccolto ai piedi di Lucio Agerino, – Pag.101.I

epulone. Mangione, ghiottone (Z): vinceano in fasto ed in rarissime e costose dapi quelli de’più celebri epuloni – Pag.11.I

eranle. Le erano (TM): Essa non si arrischiava di palesare i bui sospetti che eranle surti nell’animo. – Pag.57.I

erbolaia. Erborista, chi vende piante medicinali (P): Questa bottega o seplasia della misteriosa erbolaia era un fac-simile di quella che teneva cappo il campo Scellerato a Roma. – Pag.188.I

erebo. Dimora dei morti (Z): e si bota agli dei dell’erebo giurando morti e sterminii. Pag.61.I

erudizione. Ampio corredo di cognizione (Z): Forse gli dovè increscere di non avere che un solo uditore di quella sua artistica erudizione.Pag.89.I

essolei. Rafforzamento del pronome lei (Z): e poscia la farò esporre alle fiere del circo e te con essolei… Pag.173.II

essolui. Rafforzamento del pronome lui (Z): e con essolui il centurione e i soldati di scorta. – Pag.219.I

estollere. Innalzare (Z): Ed ecco che l’imprudente Ottone si pone ad estollere a’cieli la bellezza di sua moglie Poppea. – Pag.22.I

etimologia. Forma originaria di una parola (DO): L’etimologia di questi luoghi di riposo indica presso a poco a quale uso erano ordinati. – Pag.106.II

eziandio. Anche (Z): ma Poppea non avea consentito che vi tornasse eziandio la temuta rivale. – Pag.13.I

face. Fiaccola (Z): Ardevano tutto all’intorno del triclinio innumere faci… – Pag.29.I

faceto. Piacevole, arguto, spiritoso (Z): Il diavolo l’avea modellata in una delle sue ore di faceto umore. – Pag.127.II

facezia. Amenità, arguzia, frizzo (Z): A Nerone piacevano le facezie. – Pag.72.II

fac-simile. Cosa simile a un’altra (Z): Questa bottega o seplasia della misteriosa erbolaia era un fac-simile di quella che teneva appo il campo Scellerato a Roma. – Pag.188.I

fallace. Falsa, illusoria (Z): che fallaci e bugiardi sono gl’iddii de’pagani perocchè un sol Dio, – Pag.216.I

farmacotribo. Macinatore di droghe (NdL): Queste donne entravano in concorrenza coi farmacotribi ovvero macinatori di droghe, – Pag.191.I

farmacotrito. Pestatore d’erbe (NdL): e coi farmacotriti o pestatori d’erbe: Pag.191.I

fasto. Sfarzo, lusso (Z): I conviti che ella dava nella festa della Charistia vinceano in fasto – Pag.11.I

fato. Destino, caso, fatalità (Z): Ormai il giovinetto Britannico non potea più sfuggire la suo fato. – Pag.28.I

fattezza. Fisionomia, sembianze (Z): Le fattezze di costei non erano più riconoscibili tanto l’odio le avea trasformate. – Pag.186.I

fattizia. Non naturale o autentica (Z): Il senato e il popolo contro me muovono eccitati dalle fattizie lacrime della donna. – Pag.62.I

fauci. Aperture, bocche (Z): Nulla di più lungi di quel carcere nulla di più oscuro di quelle fauci… –Pag.38.II

fazioso. Violento, facinoroso (Z): e con alte grida richiedere che loro si desse nelle mani il fazioso di Cesarea. – Pag.220.I

fellonia. Slealtà, falsità, tradimento (Z): perché l’imperatore dallo improvvido pericolo campasse e dalla fellonia della madre. – Pag.92.I

femminacciolo. Donnaiuolo (P): il femminacciolo imperante che mai dianzi non avea veduta la donna di Ottone. – Pag.23.I

ferino. Selvaggio, crudele (Z): che dava alla sua guardatura qualche cosa di bieco e ferino: – Pag.34.II

ferità. Crudeltà (Z): covasse nella sua bestiale ferità la morte di lei. – Pag.33.I

fiata. Circostanza (Z): mi aveano lasciata una grata impressione quella prima fiata che a Puteoli il vidi. – Pag.227.I

figgere. Conficcare (Z): Me! Esclamò Aniceto figgendo gli occhi atterriti sul volto di Cesare. – Pag.144.I

financo. Anche, perfino (Z): E il grido di maledizione giunse financo agli orecchi del tiranno-istrione – Pag.17.II

fio. Pena (Z): Ma l’ora in cui il mostro che reggeva lo scettro del mondo doveva pagare il fio delle sue scelleraggini, – Pag.89

foggiare. Plasmare, formare (Z): confermate le foggiate ad arte dichiarazioni della schiava Lidia. – Pag.149.I

fola. Cosa non vera, frottola (Z): e dissemi ch’ei non bisogna prestar fede a simili fole; – Pag.229.I

fomentare. Istigare, incoraggiare (Z): e sembrava pigliar diletto nel fomentarla ed accrescerla. – Pag.99.I

fosforescenza. Bagliore, luccichio (Z): Dalle pupille di Nerone partì una sinistra fosforescenza. – Pag.135.II

fragnersi. Infrangersi (Z): lento fragnersi delle onde sull’arena e il frascheggio degli olmi e de’pioppi – Pag.85.I

frascheggio. Continuo stormir di fronde (Z): lento fragnersi delle onde sull’arena e il frascheggio degli olmi e de’pioppi – Pag.85.I

fremere. Essere agitato (Z): I secoli che sono trascorsi fremono e ridono ancora e fremeranno fino al dì che il cuore umano – Pag.90.II

frine. Cortigiana, donna di facili costumi (Z): Con licenziosi modi ciascuna di quelle frini invitava il dio Apollo a scendere da lei… – Pag.184.II

fronda. Ramoscello con foglia, frasca (Z): gli coronava la fronte un serto di dorate fronde di lauro: – Pag.123.I

fulgido. Splendente, brillante (Z): perocchè dai fulgidi occhi vulcanici di costei rompea sovente una lacrima – Pag.161.I

fusolo. Parte inferiore della gamba (Z): Certo è che quelli sbilenchi fusoli delle sue gambe oscillavano – Pag.129.II

ganza. Amante, persona in gamba (Z): So che tu fosti una delle tante ganze dello impudico ed adultero figliuolo di Enobardo. – Pag.174.I

gaudio. Contentezza, piacere (Z): Ora dunque io ti annunzio un gaudio infinito. – Pag.203.I

genetliaco. Attinente alla nascita di qualcuno (Z): e che il genetliaco di Agrippina fra i giorni infausti si annoverasse. – Pag.103.I

germano. Nato dagli stessi genitori, fratello (Z): la sorte dello sventurato germano le facea correre alle ciglia, – Pag.31.I

ghiribizzo. Capriccio, idea bizzarra (Z): Nerone avea di questi ghiribizzi. – Pag.148.II

giambo. Componimento poetico satirico (Z): mentre egli sarebbesi divertito a suonare la lira ed a cantare i suoi giambi. – Pag.125.II

giammai. In nessun tempo, mai (Z): Atte amò Nerone come nessuna donna lo amò giammai. – Pag.41.I

giostratore. Cavaliere che partecipava a una giostra (Z): Il giovine giostratore napolitano si nomava Melancoma. – Pag.118.I

giubilo. Sentimento di gioia intenso (Z): e ne furono ringraziati i numi e sgozzate vittime a testimonianza di giubilo; – Pag.153.I

giullare. Buffone, saltimbanco (Z): Un re giullare non è cosa che si vede ogni giorno; – Pag.126.II

gladiatoria. Di gladiatore, fiero, aggressivo (Z): Ma Glauco non vivea che per le commozioni gladiatorie: – Pag.128.I

gramigna. Pianta erbacea (Z): vi sono ghirlande di gramigna capelluta di veronica e di rosso centauro. – Pag.167.I

guari. Molto, assai (Z): E non andò guari e le due donne sparirono nelle onde. – pag.59.I

guatare. Guardare (Z): e tutti guatano atterriti il signore di Roma…– Pag.29.I

guiderdone. Ricompensa, remunerazione (Z): la quale sé stessa dando a guiderdone anticipato dell’opera, – Pag.146.I

guisa. Modo, maniera (Z): ed in quella guisa che insane turbe aveano celebrato con osceni tripudii la morte di Agrippina, – Pag.153.I

idra. Serpente, mostruoso mitologico (Z): L’idra feroce che rodeva il cuore di Licinia die’ un grido all’aspetto di quella raggiante felicità. – Pag.204.I

idropico. Malato di idropisia, liquido nei tessuti (Z): L’Enobardo morì idropico dicendo sempre che da lui – Pag.34.I

imbandigione. Complesso di vivande propinate (Z): Il banchetto era sontuoso copiosa l’imbandigione, – Pag.28.I

imbelle. Inesperto, ingenuo, immaturo (Z): tra gli ossequi d’una imbelle turba di senatori, – Pag.137.I

imberbe. Inesperto, ingenuo, immaturo (Z): perché il mondo era allora governato da un imberbe istrione, – Pag.14.I

immane. Terribile, spaventoso, enorme (Z): chè il riverbero dello immane incendio vi gitta larghi sprazzi di sinistra e lugubre luce. – Pag.17.II

immemore. Chi ha perduto o dimostra di aver perduto a memoria (Z): da lunga pezza immemore de’colpi di frusta ond’ella aveva gastigato lo schiavo. – Pag.53.I

imo. Profondo (Z): ed i suoi occhi fissi in volto al centurione ne andava a ricercare l’imo pensiero. – Pag.179.I

imperante. Che impera, dominante (Z): il femminacciolo imperante che mai dianzi non avea veduta la donna di Ottone. – Pag.23.I

imperio. Impero, potere, comando (Z): Divenuto precettore dell’erede dell’imperio fu debole verso costui. – Pag.63.I

imperocchè. Poiché, giacchè (Z): imperocchè Nerone disgustato da tanta scellerata impudicizia, – Pag.35.I

impertanto. Nonostante, pertanto (P): avea impertanto conservato le sue leggi i suoi dii. – Pag.111.I

impetrare. Ottenere con preghiere umili (P): abbiamo tratto colà per impetrare dalla dea la nostra conciliazione, – Pag.51.I

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): dov’ella scorge rizzati ancora impiedi alcuni dei rematori, – Pag.59.I

impromettere. Promettere (Z): favori o premii impromette a quelli che gli saranno larghi di applausi; – Pag.102.II

improvvido. Incauto, poco accorto (Z): perché l’imperatore dallo improvvido pericolo campasse e dalla fellonia della madre. – Pag.92.I

impudicizia. Mancanza di pudore (Z): imperocchè Nerone disgustato da tanta scellerata impudicizia, – Pag.35.I

incendiatore. Chi incendia (Z): Egli è dunque assai probabile se non accertato che Nerone si fosse l’incendiatore di Roma. – Pag.12.II

incongruo. Incoerente (Z): Egli è un essere incongruo inconcepibile tipo originale che sfugge ad ogni analisi. – Pag.160.II

incontanente. Subito (Z): ed il volle incontanente messo ad esecuzione. – Pag.50.I

increscere. Rincrescere, dispiacere (Z): Forse gli dové increscere di non avere che un solo uditore di quella sua artistica erudizione. – Pag.89.I

indarno. Invano, inutilmente (Z): fuggendo indarno un nemico che lo perseguita la propria coscienza. – Pag.82.I

infatuato. Compiaciuto delle proprie qualità (Z): infatuato di possedere la più bella voce che mai uomo al mondo possedesse. – Pag.96.II

informe. Indefinito, vago (Z): Gabina ella disse ad un’altra informe creatura ch’era ivi dentro. – Pag.194.I

iniqua. Malvagio, scellerato (Z): sarà l’iniqua donna soffiare e mantecare negli odi di questa insana plebe, – Pag.142.I

innante. Innanzi, prima che (Z): questa insane plebe ove le si gittasse innante il capo di Ottavia insanguinato. – Pag.142.I

innumere. Innumerevole (Z): Ardevano tutto all’intorno del triclinio innumere faci… – Pag.29.I

insania. Pazzia (Z): Assisteremo allo spettacolo delle feroci insanie della Bestia. – Pag.138.I

insevire. Diventare severo (P): E su quel sanguinoso cadavere volendo ancora insevire quei codardi – Pag.152.I

insino. Anche, persino (Z): la storia delle umane sregolatezze abbia tramandati insino noi. – Pag.12.I

invalsa. Frequente, diffusa (Z): il vomito volontario fosse una costumanza pressoché generalmente invalsa; – Pag.107.II

inverso. Verso, nella direzione di (Z): Non mai più largo di tenere carezze fu Nerone inverso la madre; – Pag.52.I

involare. Dileguare, sparire (Z): Con lievi sforzi si sprigionò da quelle ritorte e rapidamente s’involò da quella donna e da quella casa. – Pag.175.II

iperbole. Esagerazione, eccesso (Z): bruttato con sacrileghe iperboli il nome sacrosanto di Dio – Pag.8.II

ircocervo. Mostro favoloso (Z): Ma la natura che avea rinnegato quel suo mostruoso ircocervo, – Pag.128.II

ire. Andare (DO): nel momento che questi iva a giacere pel suo lungo desinare. – Pag.42.I

iride. arcobaleno (Z): facendo sfolgorare di mille svariate iridi gli adornamenti delle dame. – Pag.119.II

irrefragabile. Inoppugnabile (Z): la morte di Acerronia è argomento irrefragabile della complicità dei rematori. – Pag.74.I

irrorare. Bagnare con gocce di liquido (Z): gli avrebbe irrorata la fronte coll’acqua che redime la colpa originale. – Pag.224.I

isgravarmi. Alleggerirmi (TM): la sua mano toccò la mia per isgravarmi del duro peso della colma secchia – Pag.228.I

istrione. Commediante, attore di poco conto (Z): Era il tempo in cui gl’istrioni d’ogni sorta i citaristi i cantatori i mimi ed altra gente di questa qualità – Pag.14.I

istrutto. Informato (Z): Incontanente compiuto il misfatto Aniceto volò a rendere istrutto il suo signore, – Pag.83.I

ivi. In quel luogo (Z): Gabina ella disse ad un’altra informe creatura ch’era ivi dentro. – pag.194.I

laida. Sporca, lurida (Z): Aprì la laida bocca che rassomigliava a quella del tigre e non seppe dir motto. – Pag.71.I

laidezza. Oscenità, sconcezza (Z): L’altro Vatinio era la più sconcia laidezza dell’uomo bestia. – Pag.104.I

lampreda. Pesce di lago e di fiume (Z): Di ostriche del lago di Lucrino di focaccette di sesamo di lamprede del golfo di Miseno, – Pag.165.I

lascivia. Sensualità licenziosa e lussuriosa (Z): i tiranni di Roma soleano far dimenticare le loro crudeltà e le loro lascivie. – Pag.186.II

lascivo. Impudico, lussurioso (Z): il quale si è inzozzato negl’infami lascivi abbracci della propria madre. – Pag.43.I

lavacro. Fonte battesimale (Z): la quale si purificò poscia nel lavacro di diciotto milioni di martiri. – Pag.96.I

lenocinio. Attività di chi induce o costringe alla prostituzione (Z): la costei incomposta voglia di sedere in soglio con lui le corruzioni i lenocinii le macchinazioni a danno di lui; – Pag.102.I

lepido. Spiritoso, arguto (Z): Il mio lepido Menecrate ha bisogno d’una cura disse Nerone sogghignando. – Pag.135.II

lesina. Avarizia (Z): e quando aveva a pagare lo scotto azzuffavasi col bettoliere per sordida lesina. – Pag.151.II

letale. Mortale, che porta alla morte (Z): spaventata dalle minacce dell’imperatore si adopera a cercare nuova sostanza letale: – Pag.27.I

letizia. Esultanza, felicità, gioia (Z): dicendogli che il popolo si abbandona alla letizia per la morte di Agrippina, – Pag.92.I

lettiga. Portantina coperta (Z): Va e ti reca da lei e menala qui prendi la mia lettiga. – Pag.170.I

libare. Gustare (Z): e che mai vi trattenne dal libare i divini piaceri d’amore? – Pag.207.I

libertino. Licenzioso, sregolato (Z): erano entrambi viziosi libertini crapuloni e dissoluti beoni. – Pag.22.I

liberta. Schiava liberata (Z): nella sua bestiale natura avea pertanto avuta per prima amante la sua liberta Atte, – Pag.36.I

libidine. Voglia smodata di piaceri sessuali (Z): Rotto il freno alle sue libidini e sempre più adescato da’vezzi – Pag.139.I

libidinosa. Lussuriosa (Z): sapendolo rotto ad ogni libidinosa voglia e ricercatore di sozzi godimenti. – Pag.35.I

linteamina. Pannilini, biancheria intima (NdL): Tutte le più cospicue dame romane pigliavano modello da Licinia in quanto ai palliola ai linteamina ed ai sindones. – Pag.11.I

lobulo. Lobo, porzione di un organo (Z): Se Valerio le avesse chiesto un lobulo del cuore, – Pag.168.I

loto. Fango, mota (Z): conciossiaché pel gran loto ch’era nella grotta gli fosse paruto di aver fatto Pag.37.II

lubrica. Indecente, lasciva (Z): avrebbe rialzato la costei bellezza nella lubrica immaginazione del giovine amante. – Pag.100.I

lucernuola. Piccolo lume portatile (Z): dal cui seno partiva il debil lume d’una lucernuola. – Pag.84.I

lucignolo. Stoppino (Z): Altro non si ode che i gemiti degli umani lucignoli. – Pag.28.II

ludo. Spettacolo, gara (Z): un imberbe istrione avido di ludi scenici e di plausi popolari. – Pag.14.I

lunatica. Capricciosa, volubile (Z): avesse stravolto il cervello per qualcuna di quelle poesie bislacche e lunatiche – Pag.209.I

lunghesso. Lungo, accosto a (Z): Lunghesso tutto il litorale di Pausillipo è una folla di curiosi – Pag.5.II

lungi. Lontano (Z): Come da lungi il giovine imperante scorse la madre sua, – Pag.51.I

lupanare. Postribolo, bordello (Z): La Pietra della sapienza era il pubblico lupanare in que’tempi. – Pag.114.I

lustrino. Lucciolo, baco da seta (Z) i suoi occhi neri come il lustrino avevano una espressione di dolce malinconia: – Pag.170.I

macchinismo. Meccanismo (Z): una pioggia di fiori cadea su i convitati per effetto di un macchinismo che era nella volta. – Pag.58.II

magagnata. Rovinata, danneggiata (Z): che lo smalto dei denti sia magagnato da strie nerastre e sanguigne. – Pag.198.I

magione. Casa, abitazione (Z): Incendiati rimasero gli orti di Mecenate annessi alla imperiale magione. – Pag.16.II

magnificenza. Pompa, sfarzo (Z): ad ogni magnificenza e nelle braccia di lei bamboleggiava – Pag.25.I

manco. Sinistro, mancino (Z): prende posto sul palco. Gli siede al manco Licinia Gabolo. – Pag.44.II

maneggio. Amministrazione, direzione (Z): Come costei seppe che il figliuolo avea tolto al suo amico Pallante il maneggio del governo, – Pag.26.I

mantacare. Ansimare, soffiare col mantice (Z): sarà l’iniqua donna soffiare e mantecare negli odi di questa insana plebe, – Pag.142.I

mantice. Apparecchio a otre che aspira e soffia (Z): Affannoso e concitato era il suo respiro che rassembrava a soffio di mantice agitato da presta mano. – Pag.79.II

maritale. Coniugale, nuziale (Z): essa lei giaciuta a marital connubio col figliuolo imperatore; – Pag.42.I

mariuolo. Furfante (Z): a significare i più abietti bravacci e i più svergognati mariuoli? – Pag.8.II

marzocco. Uomo grullo (P): Quella sua faccia di marzocco era un burlesco mascherone. – Pag.127.II

mattezza. Pazzia, follia (Z): fu contrassegnato dalle più sconce mattezze di un dissoluto giovinastro. – Pag.114.I

matricidio. Uccisione della propria madre (Z): Già i più feroci istinti si erano in lui sviluppati dopo il matricidio. – Pag.116.I

meato. Passaggio, apertura (Z): siccome il latte si nasconde ne’meati lattiferi della muliebre poppa. – Pag.78.II

meco. Con me (Z): e ricordo eziandio che tu fosti meco assai generosa pagandomi per la mia droga – Pag.197.I

meganese. Melanese, abitante della Melanesia (Z): I selvaggi de’più inospitali arcipelaghi dei mari meganesii – Pag.48.II

megera. Donna molto brutta, violenta, litigiosa (Z): Ed io ti aspetto disse la megera e partì. – Pag.200.I

mellifluo. Ipocrita (Z): così le volse la parola con accento mellifluo e carezzante: – Pag.202.I

mendacio. Bugia, menzogna (Z): la quale non ismentì il mendacio della ancella, – Pag.59.I

mercé. Aiuto altrui (Z): Dice come per singolare mercé degli dei la sua signora a tanto pericolo campasse. – Pag.70.I

mercede. Paga, salario (Z): ella disse vagheggiando nel pensiero la bella ed incredibile mercede. – Pag.200.I

mestieri. Compito, incombenza (Z): Non basta è mestieri che ambo queste droghe io mi abbia non più tardi di domani a questa ora. – Pag.199.I

metemsicosi. Metesimpcosi, trasmigrazione dell’anima (Z): Nabucconodossorre generò Evilmerodaco e questi generò Baldassarre memetsicosi infernale. – Pag.96.I

mezzana. Ruffiana (Z): le quali aggiugneano a questa industria quella di mezzane d’amore. – Pag.163.I

milensa. Melensa, insulsa (Z): quella grossa pancia sorretta da due gambe milense rese più povere dalla nudità, – Pag.157.II

mimo. Buffone (P): Era il tempo in cui gl’istrioni d’ogni sorta i citaristi i cantatori i mimi ed altra gente di questa qualità – Pag.14.I

ministrare. Versare, servire (Z): Oltre a ciò se il veleno le fosse stato ministrato – Pag.44.I

mirmillone. Gladiatore dell’antica Roma che combatteva contro il reziario (Z): Quando i reziari combattevano coi mirmilloni i quali erano per lo più schiavi galli, – Pag.132.I

mirto. Arbusto sempreverde (Z): in cui verdeggiano eternamente il lauro il mirto e l’elce marina; – Pag.55

misenio. Di Miseno frazione di Bacoli (TM): provata per sicurtà la navigazione in quel misenio golfo impossibile adunque una fortuna di mare. – Pag.74.I

miseranda. Che desta profonda pietà (Z): nessun rimorso nessun turbamento ei prova a tal vista miseranda. – Pag.17.II

mordace. Sarcastico, pungente (Z): prelibati i vini allegra la brigata frizzanti e mordaci i parlari. – Pag.29.I

moriente. Morente, chi sta per morire (Z): un campo che non è quello dove a’morienti sorride un pensiero di gloria. – Pag.219.I

mortifero. Capace di dare la morte (Z): Gli effluvii di tutte quelle mortifere piante aveano gittato un lento ma efficace veleno – Pag.191.I

motto. Parola (Z): Aprì la laida bocca che rassomigliava a quella del tigre e non seppe dir motto. – Pag.71.I

motto. Detto arguto (Z): Fu uno scherzo troppo imprudente. Questo motto gli costò la vita. – Pag.135.II

muggire. Rumoreggiare (Z): Era pertanto una tempesta che muggiva sotto una calma apparente. – Pag.230.I

muliebre. Femminile (Z): siccome il latte si nasconde ne’meati lattiferi della muliebre poppa. –Pag.78.II

multiforme. Versatile, poliedrico (Z): Il fumo mostro impalpabile e multiforme che avviluppa a acceca e soffoca le sue vittime, – Pag.14.II

munificenza. Generosità nello spendere e donare (Z): Con squisita ed inaudita munificenza Cesare o meglio l’artista Claudio Domizio, – Pag.148.II

mutola. Muta per vergogna (Z): e stette mutola sperando salvezza. – Pag.59.I

naiade. Ninfa delle sorgenti e delle fonti (Z): le più belle tra le sue schiave rappresentavano le parti di Naiadi. – Pag.12.I

nascimento. Nascita (Z): intendiam dire il fausto nascimento della principessa Claudia Augusta, – Pag.13.I

natole. Le era nato (TM): natole Nerone ella andò a consultare gli oracoli su l’avvenire del figliuolo. – Pag.33.I

nefanda. Abominevole, turpe (Z): L’aurora del Vangelo spuntava dietro quelle tenebre nefande. – Pag.9.II

nembo. Nube bassa e scura (Z): ma egli non può ritrovare la sua casa attraverso quegli sterminati nembi di fumo. –Pag.14.II

neofita. Chi da poco si è convertito in un’ idea nuova (Z): quello dove i neofiti alle giostre pigliavano la prima polvere; – Pag.113.I

nettossi. Si pulì (TM): nettossi la fronte da un subitaneo sudore che l’avea tutta inondata. – Pag.84.I

niuno. Nessuno (Z): che niun di loro si arrischia a divinare l’animo dello imperatore: – Pag.64.I

nomare. Chiamare per nome (Z): Il giovine giostratore napolitano si nomava Melancoma. – Pag.118.I

nominavasi. Si chiamava (TM): Così nomina vasi un clamoroso sacrificio di bovi, – Pag.16.I

notorio. Che è noto a tutti (Z): ma era notorio che al mestiere infame ch’essa esercitava si davano quelle a cui l’età – Pag.190.I

novella. Nuova, notizia (Z): tra i soldati correvano le novelle degli scandalosi amori di Agrippina – Pag.43.I

novellamente. Di nuovo (F): i commensali riempiono novellamente le coppe d’oro e bevono daccapo – Pag.30.I

novero. Categoria, gruppo (Z): nel novero di questi applauditori vedevasi il giovane Flavio Vespasiano, – Pag.36.II

nudrire. Nodrire, nutrire (Z): a parlare del grande amore ch’essa nudriva sempre pel suo signore. – Pag.43.I

nugola. Nuvola (Z): Acerronia si fece animo alla perfine di accennare alla sua signora queste nugole – Pag.57.I

nugolone. Accrescitivo di nugola, nuvola (Z): quanto di cupi e densi nugoloni si ammanta il cielo: Pag.219.I

nume. Divinità del mondo greco-romano (Z): e ne furono ringraziati i numi e sgozzate vittime a testimonianza di giubilo; – Pag.153.I

nummo. Moneta, denaro (Z): ed il prezzo volle che fosse ridotto a tre nummi. – Pag.19.II

occaso. Occidente, ponente (Z) Il sole dechinava all’occaso dopo una lunga giornata d’estate dell’anno 63 dell’era cristiana.  – Pag.9.I

offeriva. Offriva (Z): Questa donna offeriva in sé il più singolare contrasto. – Pag.17.I

offuscare. oscurare, annebbiare (Z) chè noi temevamo sempre di offuscare con la più lieve concupiscenza – Pag.209.I

oggidì. Oggigiorno, il tempo presente (Z): erano e sono anche oggidì tristi e lugubri nelle lotte. – Pag.85.I

olocausto. Uccisione di massa (Z): Uno steccato era stato eretto su quel lido per la gran dama romana che onorava di sua presenza l’olocausto. – Pag.155.I

ombra. Commensale (Z): è noto che i Romani dicevano ombre i parassiti che ciascun convitato avea licenza di menar seco. – Pag.60.II

onestare. Giustificare, legittimare (Z): come onestare la morte di lei ed attribuirla a naturale accidente? – Pag.44.I

opima. Copiosa, ricca (Z): che con ostie opime offerte ai numi attestarono la loro esultanza pel fausto avvenimento, – Pag.93.I

oracolo. Responso per il futuro (Z): natole Nerone ella andò a consultare gli oracoli su l’avvenire del figliuolo. – Pag.33.I

orbe. Globo, mondo, sfera (Z): un tramonto che non può avere lo eguale per la bellezza in tutto l’orbe. – Pag.9.I

origliere. Guanciale (Z): Un origliere morbidissimo di stoffa orientale era addossato al letto: – Pag.59.II

orridezza. Caratteristica di chi fa orrore, ribrezzo (Z) non cale purché la bruttezza preceda in tutta la sua orridezza. – Pag.198.I

ossequente. Ubbidiente e rispettoso (Z): sempre ligio al suo dovere sempre ossequente al dettame del Cristo, – Pag.224.I

ossequenza. Atteggiamento di grande rispetto (Z): l’ambiziosa e proterva tua genitrice e della stupida ossequenza della tua scempia donna. – Pag.38.I

ottemperare. Adiempere, conformarsi (Z): Il vizio si ribella indarno è forza che ottemperi alla umana fisiologia. – Pag.76.II

paggio. Giovane nobile che serviva nelle corti (Z): è il prediletto di quei servidorelli che con odierna voce si direbbero paggi. – Pag.165.I

palagio. Palazzo (Z): Giunse agli orecchi di Ottavia che Cesare ritornava in Roma ed allo imperial palagio, – Pag.138.I

palesare. Manifestare, rendere palese (Z): Essa non si arrischiava di palesare i bui sospetti che eranle surti nell’animo. – Pag.57.I

palliola. Mantellina (NdL): Tutte le più cospicue dame romane pigliavano modello da Licinia in quanto ai palliola ai linteamina ed ai sindones. – Pag.11.I

pantomimo. Chi comunica a via di gesti (Z): Nevio pantomimo e Vinicio prefetto del pretorio. – Pag.134.II

parimente. Ugualmente (Z): Parimente sorpresi erano rimasti Manecrate e Vatinio. – Pag.69.II

parlari. Discorsi (Z): prelibati i vini allegra la brigata frizzanti e mordaci i parlari. – Pag.29.I

parricidio. Omicidio commesso contro un ascendente (Z): Ad affrettare l’effettuazione del parricidio contribuì non poco una emergenza fatale. – Pag.40.I

paruto. Sembrato (Z): conciossiaché pel gran loto ch’era nella grotta gli fosse paruto di aver fatto Pag.37.II

pastella. Impasto semi liquido (Z): porge alla sua signora le pastelle di mirto e il mastice dell’isola di Scio: Pag.159.I

patrizia. Di nobile stirpe (Z): Valerio era un bellissimo giovine romano discendente di antica patrizia famiglia. – Pag.156.I

patrocinio. Protezione, assistenza (Z) cioè il 18 marzo mese che era sotto il patrocinio di Minerva. – Pag.50.I

pavesata. Parata a festa (P): Poco discosta dalla statua del Dio Nilo è una casa, la cui porta è pavesata di fronde di caprifoglio e di scabbiosa intrecciate in modo da rappresentare la figura d’un caprone. Pag.169.I

pelasgica.  Relativa ai Pelasgi, antico popolo (Z): Ma Napoli era ancora città pelasgica libera, – Pag.109.I

perciocché. Perché (Z): E perciocché di questa gran figura storica di Nerone noi ci occupiamo, – Pag.20.I

perfine. Finalmente, alla fin fine (Z): Acerronia si fece animo alla perfine di accennare alla sua signora queste nugole – Pag.57.I

peritare. Fare scrupolo, esitare, vergognarsi (Z): Nerone non si era peritato di abbandonarsi a turpi amorazzi. – Pag.148.I

perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè molto i Romani amavano quel caro giovinetto, – pag.32.I

perpetrare. Compiere azioni illecite (Z): Tutto sembra sognar le vestigie del testé perpetrato misfatto. – Pag.87.I

pezza. Un poco (Z): da lunga pezza immemore de’colpi di frusta ond’ella aveva gastigato lo schiavo.

piacula. Sacrificio espiatorio (Lat.): Faremo di abbozzare questi orribili piacula dell’anno 64. – Pag.24.II

pica. Gazza (Z): solea la nobil dama mangiare ogni giorno la pica in lesso od arrostita, – Pag.211.I

picciolezza. Piccolezza, pochezza (Z): Non sono credibili le picciolezze a cui scendeva il neofito cantatore – Pag.101.II

piccionaia. Loggione del teatro (Z): potea dirsi il pubblico della piccionaia de’nostri teatri. – Pag.106.II

pira. Catasta di legno, rogo (Z): è costretto ad appiccare da sé stesso il fuoco ad una pira e lasciarvisi abbruciare. – Pag.30.II

pirrica. Antica danza di guerra (Z): Conquistata dal colosso romano ne’tempi della guerra pirrica, – Pag.111.I

plaudente. Che acclama, che approva (Z): Una gran folla di popolo spensierata e plaudente era su quel lido dell’Apicia, – Pag.15.I

plauso. Approvazione, lode (Z): un imberbe istrione avido di ludi scenici e di plausi popolari. – Pag.14.I         

pollastriera. Ruffiana, mezzana (Z): Uno stuolo di meretrici e di pollastriere faceva oscena pompa di laidi vezzi appo l’orchestra. – Pag.120.II

polluto. Contaminato (Z): dove una Giulia una Livia un’Ennia una Ponzia e tante altre aveano polluto il talamo coniugale? – Pag.150.I

pomo. Mela (Z): che trasceglie il più bello de’pomi per dichiarazione d’amore: – Pag.165.I

popa. Specie di boia (P): Valerio veniva per comandare al popa che appo la fonte del platano abitava un sacrificio di bovi – Pag.227.I

popina. Taverna, osteria (DO): A Napoli egli mangiò una sera in una popina pubblica centonovantanove ostriche del lago di Lucrino: – Pag.75.II

poppa. Mammella (Z): essa offrì a Nerone una specie di coppa d’alabastro rappresentante una poppa di donna, – Pag.78.II

poscia. Dopo, poi (Z): per essere poscia condannata a veder vilipeso il mio signore da una madre procace e ambiziosa – Pag.38.I

possanza. Potenza, potere (Z): diva personificazione della possanza generatrice; – Pag.110.I

postribolo. Casa di prostituzione, bordello (Z): scassinavano a furia di colpi le porte delle taverne e de’postriboli; – Pag.151.II

prece. Preghiera, supplica (Z): Pubbliche preci furono dal Senato decretate per la salvezza dello imperatore: – Pag.102.I

pregna. Colma, piena (Z): I profumi di che la stanza era pregna inebbriavano i sensi e turbavano la ragione. – Pag.176.I

presta. Sollecita, rapida (Z): Affannoso e concitato era il suo respiro che rassembrava a soffio di mantice agitato da presta mano. – Pag.79.II

pretoriano. Chi apparteneva alla coorte pretoria (Z): erano Spurio Calpurnio capo dei pretoriani, – Pag.134.II

pretorio. Pretura dell’antica Roma (Z): Nevio pantomimo e Vinicio prefetto del pretorio. – Pag.134.II

pria. Prima (Z): Vengano tosto a me questi miei fidi pria che assalita sia la reggia dagli amici di colei, – Pag.62.I

priegare. Pregare (Z): Qui priega insino alla bassezza colà a’prieghi aggiugne le minacce, – Pag.102.II

prigione. Detenuto (Z): die’contezza al re dell’uomo ch’era tenuto prigione per predicazioni sovversive, – Pag.215.I

primamente. Prima (P): l’avea gridata adultera primamente con un abbietto flautista di Alessandria – Pag.149.I

pristina. Originaria (Z): le tappezzerie più sontuose d’ogni sorta subentrarono alla pristina semplicità. – Pag.109.II

procacciare. Trovare, procurare (Z): Quanto la raffinatezza sibaritica sa inventare per procacciare ai sensi – Pag.158.I

procace. Temerario, sfrontato (Z): per essere poscia condannata a veder vilipeso il mio signore da una madre procace e ambiziosa – Pag.38.I

profferito. Pronunciato (Z): quell’anima scellerata al suo eterno destino fu profferita dalla liberta asiatica. – Pag.42.I

prognosticare. Pronosticare (Z): Nerone l’odiava già perché l’astrologo Babilio avea prognosticato che – Pag.143.II

promisquamente. Ambigenere (Z): Questa corsa si faceva promisquamente dai due sessi, – Pag.47.II

propalare. Divulgare (Z): Il domani come la nuova della morte di britannico si propalò per tutta Roma, – Pag.31.I

propinqua. Prossima (Z): e comanda all’auriga di saettare per la propinqua Baculi, – Pag.52.I

prosieguo. In seguito, poi (Z): Noi vedremo nel prosieguo di questa istoria come su tanta corruttela – Pag.153.I

prostravansi. Si abbassavano, si umiliavano (Z): di colui dinanzi al quale prostavansi nella polvere imperatori sovrani duci, – Pag.173.I

prostribolo. Postribolo, casa di prostituzione, bordello (Z): Uscivano di notte tempo entrambi a bazzicare le taverne le biscazze e i prostriboli. Pag.22.I

proterva. Arrogante, superba (Z): l’ambiziosa e proterva tua genitrice e della stupida ossequenza della tua scempia donna. – Pag.38.I

puerizia. Fanciullezza (Z): liberto e prefetto dell’esercito appo Miseno e della puerizia di lui educatore. – Pag.45.I

pugnare. Combattere (Z): menavano vanto di pugnare con valentia nelle file de’gladiatori. – Pag.189.II

pungolo. Stimolo (Z): Per non sentire il pungolo della coscienza il parricida padrone del mondo – Pag.115.I

pupillo. Minorenne soggetto a tutela (Z): Va che tu sei ancora pupillo di tua madre gli dicea Claudio Nerone regna di nome – Pag.37.I

purità. Purezza (Z): se tu conoscessi quella eccelsa virtù che i cristiani addimandano purità, – Pag.183.I

pustola. Lesione cutanea che contiene pus (Z): tutto il corpo della misera schiava fu coperto di luride pustole, – Pag.19.I

putto. Bambino, fanciullo (Z): disse che non ci era un gran che da ripromettersi da quel putto, – Pag.34.I

quadriga. Antico cocchio che si guidava in piedi (Z): Egli era allo impiedi su dorata quadriga. – Pag.33.II

qualsivoglia. Qualsiasi, qualunque (Z): che avrebbe fatto lietissimo di tanta ventura qualsivoglia mortale, – Pag.119.I

quinquatrii. Festa in onore di Pallade (NdL): Era prossima in Baja la festività de’Quinquatrii, – Pag.50.I

quivi. Lì, là (Z): Era quivi un gran numero di schiave intente a preparare l’acconciatura e gli adornamenti della loro padrona. – Pag.161.I

raccettare. Accogliere (DO): Il piccolo corillo accettò e fu raccettato in casa del calzolaio. Pag.105.I

ragghio. Raglio, verso dell’asino (Z) a far sentire una specie di ragghio disaggradevole che dilacerava l’orecchio. – Pag.130.II

ramingo. Di chi va errando senza mai fermarsi (Z): ordinò che in tutta fretta si costruissero pe’poveri raminghi; – Pag.19.II

rammentossi. Si rammentò (TM): Ella rammentassi di quel che Valerio le avea detto l’ultima volta che lo avea veduto. – Pag.212.I

rassembrare. Sembrare, somigliare (Z): Affannoso e concitato era il suo respiro che rassembrava a soffio di mantice agitato da presta mano. – Pag.79.II

rattizzare. Riattizzare, rinfocolare (Z): A rattizzare l’odio del figlio per la madre contribuirono le suggestioni della druda Poppea, – Pag.36.I

rea. Colpevole (Z): Ma sopra tutte le ree passioni di questa dama era a porsi la vanità. – Pag.18.I

regicidio. Uccisione di re o di regina (Z): è in un attimo coperto di catene e menato al supplizio de’regicidi. – Pag.72.I

redimere. Liberare, riscattare (Z): gli avrebbe irrorata la fronte coll’acqua che redime la colpa originale. – Pag.224.I

referendario. Spia (Z): Mille referendarii erano stati da Cesare incaricati segretamente di tenere la polizia del teatro – Pag.122.II

reina. Regina (Z): Troppo di nostra vittoria abusammo a danno di quella infelice reina crudelmente pesta a furia di vergate. – Pag.172.I

remigare. Remare (Z): dieci naviglietti remigati da bellissimi garzoni esperti in ogni maniera di dissolutezza. – Pag.182.II

reticole. Sistema di fibre ottiche (GO): Le placide acque di Pausillipo sembravano portare a pie’ di quella cameretta reticole d’oro e d’argento pel riflesso de’raggi solari. – Pag.165.II

retore. Antico oratore (Z): Nerone era poeta e retore come il maestro Seneca. – Pag.92.II

reziario. Gladiatore armato di rete e tridente (Z): Quando i reziari combattevano coi mirmilloni i quali erano per lo più schiavi galli, Pag.132.I

ria. Malvagia, cattiva (Z): Così stillava la rìa femmina il veleno dell’odio contro la madre – Pag.39.I

ricalcitare. Recalcitare, opporsi, fare resistenza (Z): sbranare senza mettere un ruggito senza ricalcitare agli orribili morsi. – Pag.25.II

ricettacolo. Luogo, ambiente (Z): Nerone frequentava di notte questi luridi ricettacoli del vizio: – Pag.150.II

ricetto. Ricovero, rifugio (Z): Parea che la natura avesse creato quel sito proprio per un ricetto di voluttà e di amori. – Pag.158.I

riedere. Ritornare (Z): Perché indugia questi a riedere a Baculi? – Pag.75.I

rifulgere. Risplendere (Z): e di cose rifulgesse splendida e di giovane beltà la novella fede cristiana e quella morale – Pag.153.I

rigottata. Crespa, ricciuta (Z): Nerone è gioviale profumata di squisite essenze è la sua zazzera rigottata a scaglioni: – Pag.29.I

rimpetto. Di fronte, di faccia (Z): Non è dessa la dama che abita sul colle di Pausilipo rimpetto alli scogli di Epulea? Pag.193.I

ripartimento. Sezione, scomparto (Z): era il ripartimento destinato alle esercitazioni de’giovanetti; – Pag.113.I

ristare. Astenersi dal fare qualcosa (Z): Candida ristette pochi istanti per prender lena. – Pag.224.I

ritorta. Catena, fune per legare i prigionieri (Z): Con lievi sforzi si sprigionò da quelle ritorte e rapidamente s’involò da quella donna e da quella casa. – Pag.175.II

riverberare. Mandare luce riflessa (Z): è la coscienza che lo riverbera agli occhi.– Pag.82.I

riverbero. Riflesso luminoso (Z): Nerone amava il fuoco come riverbero dell’anima sua. – Pag.10.II

rubbia. Color rosso (Z): le empetiggini vi spiccavano come scrolli di pennello intinto nel color rubbia. –Pag.130.II

rubella. Ribelle (Z): potesse esser da quello interpretato come accusa e punito come rubella espressione. –Pag.93.I

rubra. Rossa (Z): che rifletteano le loro rubre luci nelle coppe d’oro e nei vasellami d’argento. – Pag.52.I

ruffiano. Chi agevola gli amori altrui (Z): Che di’tu signore! Si affrettò a soggiungere quel ruffiano ministro. – Pag.135.II

ruinare. Rovinare (P): che ruinato da tremuoto fu poscia rifatto da Tito Vespasiano – Pag.112.I

ruminare. Rimurginare, ripensare (Z): Su quanto è avvenuto ella rumina almanacca conghietture. – Pag.74.I

sacello. Piccola cappella (Z): non divulghiate ciò che vedeste nel sacello di Priapo. – Pag.39.II

sagae. Donne anziane, avanzi di prostituzione (NdL): Abita colà una di quelle donne che diconsi Sagae si noma Eubea. – Pag.169.I

salvamento. Salvataggio (Z): e tutti a nuoto si ridussero a salvamento sovra un’isola, – Pag.222.I

sarebbesi. Si sarebbe (TM): mentre egli sarebbesi divertito a suonare la lira ed a cantare i suoi giambi. – Pag.125.II

satiro. Divinità dei boschi (Z): Lo sconcio putto imitava a perfezione gli atti lascivi del satiro. – Pag.106.I

satisfare. Soddisfare (Z): A satisfare la sete di giustizia del popolo vengano dunque puniti i Cristiani – Pag.21.II

satollare. Rimpinzare, saziare di cibo (Z): Volea ella satollare gli occhi suoi colla vista del supplizio de’nemici di Giove? – Pag.193.II

saturnale. Tempo di baldoria, di licenza sfrenata (Z): I più sbrigliati baccanali e saturnali non avrieno potuto porsi a paragone – Pag.153.II

sbilenco. Storto, malfatto (Z): Certo è che quelli sbilenchi fusoli delle sue gambe oscillavano – Pag.129.II

sbozzare. Delineare in modo sintetico (Z): Noi non faremo che sbozzare appena il quadro di questo scempio grandioso – Pag.7.II

sbramare.  Togliere la brama, un desiderio smodato o curiosità (Z): Sbramò l’efferata donna i suoi occhi in quel miserando avanzo del corpo di colei – Pag.152.I

scabbiosa. Erba medicamentosa (Z): Poco discosta dalla statua del Dio Nilo è una casa, la cui porta è pavesata di fronde di caprifoglio e di scabbiosa intrecciate in modo da rappresentare la figura d’un caprone. Pag.169.I

scaglione. Gradino (Z): Nerone è gioviale profumata di squisite essenze è la sua zazzera rigottata a scaglioni Pag.29.I

scappucciare. Far fuori, uccidere (DO): Al salto avea scappucciato Elvidio Sabino al quale i capriuoli invidiavano l’elasticità delle gambe. – Pag.118.I

scarabeo. Insetto, scarafaggio (Z): Gli occhi dell’avvelenatrice scintillarono come due scarabei in una scura pozzanghera. – Pag.199.I     

scavezzare. Fare una caduta rovinosa (Z) Alla lotta avea scavezzato il clavicario Dione il siculo, – Pag.118.I

scempio. Sciocco, con poco senno (Z): bello assai della persona ma scempio e vanitoso. – Pag.21.I

scervellato. Privo di senno, di giudizio (Z): Ma sopra ogni altra vanità che distinse questo scervellato, – Pag.96.II

schiarato. Illuminato (Z): Di vivissima luce di sangue sono schiarati gli orti infami. – Pag.28.II

sconciare. Abortire (Z): Una povera donna incinta si sconciò. – Pag.140.II

scotto. Conto che si paga all’oste (Z): e quando aveva a pagare lo scotto azzuffavasi col bettoliere per sordida lesina. – Pag.151.II

scrollo. Scuotimento (Z): le empetiggini vi spiccavano come scrolli di pennello intinto nel color rubbia. –Pag.130.II

scurrile. Sguaiato, volgare (Z): il quale ei divertiva colle sue scurrili buffonerie. – Pag.106.I

sediziosa. Che induce alla ribellione, sommossa (Z): sediziose grida assordano i dintorni della reggia; – Pag.141.I

sedurre. Indurre al male o in errori (Z): E chi vi sedusse alla novella fede? – Pag.214.I

segretista. Chi crede di saper risolvere ogni problema (Z): consulta medici e segretisti per apprendere e praticare ciò che meglio conviensi – Pag.100.II

semitica. Semita, appartenenti ai discendenti di Sem (P): la città originata da quella gente semitica che guerreggiò su tutte le spiagge del Mediterraneo. – Pag.124.II

seplasia. Bottega di erbolaio (NdL): Eubea la venditrice di filtri aveala sua seplasia nel vico degli Alessandrini, – Pag.188.I

serpeggiare. Insinuare, avanzare (Z): cupi nugoloni di fumo tra i quali serpeggiavano vive lingue di fuoco – Pag.13.II

serto. Ghirlanda, corona (Z): sul cui capo avrieno veduto con soddisfazione posarsi il serto imperiale. – Pag.32.I

servidorello. Piccolo servitore (Z): è il prediletto di quei servidorelli che con odierna voce si direbbero paggi. Pag.165.I

sesamo. Pianta tropicale (Z): Di ostriche del lago di Lucrino di focaccette di sesamo di lamprede del golfo di Miseno, – Pag.165.I

sesterzio. Piccola moneta romana (Z): Perché mi fuggi o Trace? Non chieggo te ma i diecimila sesterzi. – Pag.133.I

sibaritica. Voluttuosa, lussuosa (Z): Quanto la raffinatezza sibaritica sa inventare per procacciare ai sensi –Pag.158.I

siffattamente. In tal modo (Z): e seppe di poi siffattamente insinuarsi nell’animo di lei e cattivarsene le buone grazie, – Pag.46.I

significazione. Significato (Z): se questi ne avesse compresa la vera significazione. – Pag.187.I

simigliante. Somigliante, cosa della simile sorta (F): Conforme la costumanza nel darsi cominciamento a somiglianti spettacoli, Pag.124.I

simulacro. Ombra, spettro, immagine lontana dal vero (Z): i nostri corpi rimangono pallidi immoti inerti come simulacri, – Pag.208.I

sindones. Sudario, panno per detergere il sudore (NdL): Tutte le più cospicue dame romane pigliavano modello da Licinia in quanto ai palliola ai linteamina ed ai sindones. – Pag.11.I

sicurtà. Sicurezza, fiducia (Z): provata per sicurtà la navigazione in quel misenio golfo impossibile adunque una fortuna di mare. Pag.74.I

sofo. Sapiente, saggio (Z): ma al sofo premea che Agrippina vivesse perché scorgea in essa sempre l’unica difesa de’dritti di Ottavia. – Pag.65.I

soggiunsemi. Mi soggiunse (TM): Soggiunsemi che appo la sua prima padrona essa avea avuto l’agio d’imparare a leggere, – Pag.182.I

soglio. Trono (Z): la costei incomposta voglia di sedere in soglio con lui, – Pag.102.I

solea. Era solita (Z): Per questa stessa ragione la nobil dama mangiava ogni giorno la pica – Pag.211.I

solinga. Solitaria (Z): Un fioco lume rischiara la solinga stanza… – Pag.77.I

sollazzare. Divertire, intrattenere piacevolmente (Z): spettacoli erano ordinati a sollazzare queste nostre popolazioni. – Pag.48.II

sollazzo. piacere, divertimento (Z): il barbiere che si studiava di procacciar sollazzi al piccolo allievo imperiale, – pag.106.I

somigliante. Cosa della simile sorta (F): Ma Paolo che aveva uditi somiglianti parlari scosse di su la mano il rettile velenoso, – Pag.223.I

sordida. Avara, spilorcia (Z): e quando aveva a pagare lo scotto azzuffavasi col bettoliere per sordida lesina. – Pag.151.II

sorta. Specie (Z): le tappezzerie più sontuose d’ogni sorta subentrarono alla pristina semplicità. – Pag.109.II

sospignealo. Lo sospingevano (TM): il quale sospignealo alle più inaudite mattezze per procacciarsi il diletto – Pag.39.II

soverchia. Eccessiva, esagerata (Z): per la soverchia sensitività che si aguzza in loro; Pag.92.II

sovvenire. Venire in mente (Z): Or mi sovviene… Non è dessa la dama che abita sul colle di Pausillipo, – Pag.193.I

sparuto. Gracile, smunto (Z): nelle interne cavità di quel corpo assai magro e sparuto. – Pag.191.I

spastoiare. Liberare da pregiudizi (Z): e non si era saputo spastoiare da tale vergognosa servitù, – Pag.25.I

spicciare. Sgorgare (Z): ad asciugare le lacrime mie ed il sangue che spiccierà dalle flagellate mie membra. – Pag.171.II

spetrare. Intenerire (Z): e della sua contentezza la metteva a parte che gl’iddii spetrato avessero il cuor di lui – Pag.56

sregolatezza. Dissolutezza (Z): la storia delle umane sregolatezze abbia tramandati insino noi. Pag.12.I

stallo. Sedile di legno (Z): guardie pretoriane occupavano gli stalli addetti alle milizie: – Pag.119.II

stillare. Infondere (Z): Così stillava la rìa femmina il veleno dell’odio contro la madre – Pag.39.I

stolida. Stolta, sciocca (Z): Non mancò chi gli ribadì nella mente questa stolida persuasione. –Pag.97.II

strale. Freccia, saetta (Z): Gli occhi di Licinia lampeggiavano come due strali di fuoco – Pag.17.I

stravizzo. Banchetto, bagordo (Z): né vieta di divisare in queste pagine gli osceni stravizzi – Pag.116.I

stria. Linea biancastra e pigmentata (Z): che lo smalto dei denti sia magagnato da strie nerastre e sanguigne. – Pag.198.I

stuolo. Schiera, moltitudine anche armata (Z): L’appressarsi del naviglio avea richiamato su la spiaggia uno stuolo di curiosi… – Pag.76.I

subitamente. In modo improvviso (Z): il cadavere era subitamente trasportato in uno de vomitorii – Pag.141.II

subitaneo. Repentino, improvvisa (Z): nettossi la fronte da un subitaneo sudore che l’avea tutta inondata. – Pag.84.I

sudario. Panno per detergere il sudore (Z): dilania il sudario che gli cinge il collo e si bota agli dei dell’erebo – Pag.61.I

subitamente. In modo improvviso (Z): Egli tosto mi riconobbe siccome io subitamente avea riconosciuto lui. – Pag.227.I

suffragio. Approvazione, appoggio (Z): la virtù e la morale non sempre godono i femminei suffragi. – Pag.126.II

suggello. Gesto, parola che testimonia (Z): la quale dava il suggello della celebrità agl’istrioni, – Pag.99.II

summentovato. Nominato in precedenza (Z): oltre i due buffoni summentovati e il ministro Tigellino – Pag.134.II

surgere. Sorgere (Z): Essa non si arrischiava di palesare i bui sospetti che eranle surti nell’animo. – Pag.57.I

tacciare. Incolpare, accusare (Z): ma costei la tacciò di sospettosa allegando non poter lei più dubitare – Pag.57.I

talamo. Camera nuziale (Z): dove una Giulia una Livia un’Ennia una Ponzia e tante altre aveano polluto il talamo coniugale? – Pag.150.I

templo. Tempio (Z): Avea questo nume suo templo come dicemmo allo ingresso della grotta puteolana. – Pag.38.II

tenoruzzo. Diminutivo di tenore (TM): Non fa altrettanto a’ giorni nostri un povero tenoruzzo di provincia, – Pag.101.II

terrazzano. Nativo di una città fortificata (Z): Erano questi cavalieri un’accozzaglia di terrazzani e di cortigiani che a’favori di Cesare aspiravano. Pag.36.II

testé. Ora, adesso (Z): Tutto sembra sognar le vestigie del testè perpetrato misfatto. – Pag.87.I

titubanza. Dubbio, esitazione (Z): Noi crediamo che Nerone dovesse in quel momento avere davvero una penosa titubanza. – Pag.129.II

torla. Toglierla (Z): volea farla riconoscere di sangue reale ed avea stabilito di torla a moglie. – Pag.50.II

torma. Quantità disordinata di persone (Z): Una gran torma di popolo si vedea aggruppata sul Platamon – Pag.15.I

torvo. Bieco, astioso, minaccioso (Z): Chi sei tu domandogli torvo e sospettoso l’imperatore. – Pag.62.II

tosto. Subito (Z): tosto fu preso d’ardente desiderio di possederla. – Pag.24.I

trabea. Antica toga romana (Z): le liste d’oro e di porpora delle loro trabee li davano a distinguere. – Pag.155.II

tradigione. Tradimento (Z): tempo più propizio ai maleficii ed alle tradizioni. – Pag.52.I

trambasciare. Assillare, angosciare (Z): Li sguardi appunta sul lontano mare la trambasciata donna… – Pag.75.I

trasandare. Omettere, oltrepassare i limiti (Z): Non lasciava trasandare l’adultera Poppea veruna occasione di pungere – Pag.36.I

trascegliere. Selezionare, scegliere con attenzione (Z): che trasceglie il più bello de’pomi per dichiarazione d’amore: – Pag.165.I

trastullo. Giocattolo, svago (Z): gli mandò un giorno Vatinio per trastullo. – Pag.106.I

travagliato. Afflitto, angustiato (Z): travagliato da tanta sterminata ed irrimediabile sciagura. – Pag.20.II

tremebonda. Timorosa (Z): Sì signori quella voce era tremebonda perché l’istrione tremava. – Pag.129.II

tremuoto. Terremoto (Z): Antichissimo era il Ginnasio di Palepoli che ruinato da tremuoto, – Pag.112.I

trepidanza. Trepidazione (Z): Non è Agerino ripeté l’ancella stupida anch’ella per trepidanza. – Pag.76.I

tresca. Relazione illecita (Z): Sarà facile indurre il popolo e il senato a credere a questa tresca, – Pag.144.I

triade. Gruppo di tre persone (Z): Nerone deliberò nell’animo suo di compiere la prima triade de’suoi misfatti – Pag.139.I

tribuno. funzionario dell’antica Roma (Z): e con studiata affettazione gli dice che i centurioni i tribuni e l’esercito ringraziano gl’iddii – Pag.92.I

triclinio. Sala da pranzo (Z): Ardevano tutto all’intorno del triclinio innumere faci… – Pag.29.I

trierarco. Comandante di un piccolo numero di navi (DO): e dietro a questo Erculeo trierarco e Olarito centurione. – Pag.77.I

trillo. Canto o suono vibrante (Z): custodir la voce e renderla più atta alle modulazioni e trilli. – Pag.100.II

tripode. Sgabello di metallo a tre piedi (Z): Su un tripode di ferro accanto alla dama sono alcuni vasetti d’oro – Pag.168.I

triremi. Antica nave da guerra (Z): Quaranta imperiali triremi salpano dal porto di Pozzuoli dirette verso le sponde partenopee. – Pag.5.II

trovossi. Si trovò (TM): salì e trovossi in una spaziosa camera in cui la luce diurna penetrava appena – Pag.189.I

turba. Gruppo disordinato di persone (Z): tra gli ossequi d’una imbelle turba di senatori, –pag.137.I

turpe. Infame, spregevole (Z): Volle la misera farsi ella stessa testimone del turpe fatto; – Pag.138.I

turpitudine. Indegnità, nefandezza (Z): e che tali turpitudini aveano accreciuto il malumore e l’irriverenza – Pag.43.I

tuttoché. Benché, quantunque (Z): e tuttoché sentir ne dovesse soddisfazione e compiacimento, – Pag.103.I

unquemai. Giammai (Z): né perché antico si fosse disacerbato si era unquemai; Pag.45.I

unzione. Applicazione unguenti o pomate (Z): l’Eleotesio dove avean luogo le unzioni; – Pag.113.I

uopo. Bisogno, necessità (Z) A tal uopo il liberto Agerino fu mandato a Nerone. – Pag.75.I

vacuo. Vuoto, inutile, vano (Z): Dalle sue tragedie traspira un sentimento vacuo. – Pag.64.I

vagheggiare. Desiderate (Z) ella disse vagheggiando nel pensiero la bella ed incredibile mercede. Pag.200.I

vaghezza. Piacere, desiderio (Z): Noi altri non dalle fattezze e dei sembianti pigliamo vaghezza e c’innamoriamo: – Pag.212.I

vampa. Fiammata forte e intensa (Z): Una gran quantità di edifizii era stata atterrata per non dare alle vampe novello appicco. – Pag.19.II

vantaggiare. Migliorare, perfezionare (Z): Melancoma atleta vantaggiava in proporzioni di statura e di arte; – Pag.129.I

vaticinio. Profezia, predizione solenne (Z): il qual vaticinio Agrippina udendo esclamò: Mi uccida pure ma regni. – pag.20.I

vedeansi. Si vedevano (TM): o di quelle che vedeansi al tempo di Augusto – Pag.188.I

veggonsi. Si vedono (TM): dietro alla sua sedia veggonsi Seneca Tigellino Menecrate e Vatinio, – Pag.44.II

vegliardo. Vecchio autorevole (Z): che aveva voluto serbare a sé la custodia del vegliardo, – Pag.225.I

vegnente. Seguente (Z): La terza parte dello spettacolo era annunziata per la prima ora del mattino. – Pag.147.II

velame. Ciò che vela, impedisce la vista (Z): velami di quella luce soave ed ineffabile che scaturiva dall’anima tutta casta. – Pag.204.I

velamento. Condizione di chi porta il velo (Z): non le ingentilisca col prestigio del suo divino velamento. – Pag.184.I

veneficio. Avvelenamento criminoso (Z): Per mandare ad effetto il divisato veneficio Nerone consulta una rinomata avvelenatrice – Pag.27.I

ventricolo. Stomaco (Z): Due o tre volte i convitati si alzavano per andare a vomitare affine di sgravare il ventricolo – pag.75.II

venusta. Che è di una bellezza ideale (Z) e deplorò che si venusta opera di natura fosse stata disfatta. – Pag.89.I

verace. Che è vera (Z): e la folla si disperde facendo voti palesi e segreti veraci o falsi, – Pag.74.I

vergata. Colpo di verga, di bastone (Z): Troppo di nostra vittoria abusammo a danno di quella infelice reina crudelmente pesta a furia di vergate. Pag.172.I

veronica. Pianta erbacea (Z): vi sono ghirlande di gramigna capelluta di veronica e di rosso centauro. –Pag.167.I

veruna. Nessuna, alcuna (Z): la quale brama che io ti meni con me senza dimora veruna. Pag.193.I

vestigia. Traccia, impronta, rudere (Z): Tutto sembra sognar le vestigie del testé perpetrato misfatto. Pag.87.I

vezzo. Parola, che dimostra affetto (Z): i quali essa corrompe coi lascivi suoi vezzi. – Pag.67.I

vieppiù. Sempre più (Z): e vieppiù l’odio suo si riaccende per colei che è causa di quelle sediziose agitazioni. – Pag.141.I

vilipendere. Offendere, ingiuriare (Z): quasi a vilipendere quel Dio di fango e di delitti. – Pag.85.I

vilipeso. Oltraggiato, disprezzato (Z): per essere poscia condannata a veder vilipeso il mio signore da una madre procace e ambiziosa – Pag.38.I

vituperata. Denigrata, insultata (Z): Cesare avrebbe fatto sgozzare te sotto gli occhi suoi e non avrebbe meno vituperata la schiava. – Pag.167.II

volatina. In musica passaggio grazioso sciolto (Z): sforzandosi alle più arrischiate volatine a’ gorgheggi più astrusi.– Pag.158.II

voluttà. Piacere sensuale (Z): che la natura sembra aver creati esclusivamente per la voluttà. – Pag.54.I

voluttuosa. Incline al piacere dei sensi (Z): essere nel mondo acque più voluttuose di quelle che bagnano le coste di Miseno e di Baja. – Pag.54

vuolsi. Si vuole (TM): Vuolsi che arso il rogo Mnestero suo affezionato liberto vi si lasciasse cader trafitto – Pag.89.I

zazzera. Capelli lasciati lunghi e incolti (Z): Con che studio aveva acconcia a scaglioni la sua zazzera. – Pag.127.II