VOCABOLI DESUETI

 Le definizioni dei sotto elencati vocaboli desueti sono state tratte dalle seguenti fonti:

F=           Pietro Fanfani 1856

P=           Policarpo Petrocchi 1894

Z=           Lo Zingarelli 2009

DO=          Dizionario Olivetti

AC=          Accademia della Crusca

N2=        Vocabolario Napoletano Raffaele Andreoli 2000

NdL=       Nota trovata nel libro in oggetto

TM=       Vocaboli usati da Francesco Mastriani non trovati nei sopraddetti, né in altre fonti

abbarbicare. Radicare (Z): non fosse cagione che il male si abbarbicasse o peggiorasse. – Pag.45.II

abbellinare. Abballinare, Ripiegare e alzare i materassi per dare aria ai letti (Z): E gli additò il letto di cui le materasse non erano state ancora abballinate. – Pag.27.I

abbietta. Spregevole, ignobile (Z): non le ho più sentite neanche sui labbri della più abbietta e vituperosa gente. – Pag.44.I

abbiezione. Bassezza d’animo, meschinità (Z): vale a dire da quelli che sono piombati dalla miseria nel fondo di ogni umana abbiezione. – Pag.93.I

abituro. Abitazione angusta e povera (Z): non avea voluto arrecare il più lieve mutamento al vecchio abituro. – Pag.6.I

accapellare. Accapigliare (P): e lasciava noi altri cancheri a casa a battagliare ad accapellarci a morderci. – Pag.41.I

acchetare. Calmare, acquietare (Z): Raffaella si rassegnò si acchetò ma aspettava sempre il suo Eugenio. – Pag.78.II

accoccare. Assestare con forza (Z): temendo sempre che mi volesse accoccare un cattivo tiro. – Pag.57.I

accontare. Intendere (Z): mi esortava a non accontarmi con la gioventù dissipata – Pag.57.I

adasperata. Inasprita (P): con una tosse cupa e secca adasperata dalla fatica e dal cammino. – Pag.22.I

adergente. In salita (Z): e si mettea su per un sentieruccio adergente a guisa di scalea dove i piedi affondavano nell’arena – Pag.4.I

adergere. Elevare, innalzare (Z): su cui fianchi si aderge tanta rigogliosa vegetazione. – Pag.7.I

adescare. Allettare, attrarre con lusinghe (Z): Il prezzo da lui offerto adescò il proprietario e la vendita fu fatta. – Pag.83.I

adimare. Chinare, abbassare (Z): e a capo del quale il suolo adimava un pochetto e il terreno non era più sabbioso, – Pag.4.I

addimandare. Nominare, appellare (F): uno di quelli che con moderno vocabolario si addimandano eccentrici. – Pag.6.I

addurre. Condurre, presentare a sostegno (Z e F): e ciò addurrà maggior maraviglia quando avremo detto che questo signore era un medico. – Pag.4.I

adunque. Dunque (Z): Egli facea adunque ogni giorno il traghetto di quel breve spazio di mare – Pag.85.I

aere. Aria, atmosfera (Z): e l’aere era solcata in tutt’i versi da’fuochi della elettricità. – Pag.4.II

affettare. Ostentare, desiderare (Z): quest’uomo che affettava un cinico disprezzo per l’amore – Pag.46.II

afonia. Perdita della voce (Z): Non più quell’afonia che arriva insino alla perdita assoluta della voce. – Pag.58.II

aggio. Maggior valore (Z): per avere aggio maggiore a studiare ed anco per evitare le occasioni d’insozzarmi – Pag.58.I

aggrada. Come volete, come vi piace (Z): Signore gli disse fate di me ciò che vi aggrada, – Pag.35.I

albergare. Trovarsi, risiedere (Z): dappoichè noi ricoprimmo la terra prima che gli animali d’ogni razza venissero ad albergarla, – Pag.51.I

almanaccare. Fantasticare, congetturare (Z): Non andate ad almanaccare su le ragioni di certe costanti avversità – Pag.41.I

altercazione. Alterco, contrasto (Z): dove giammai non fu udita una parola di altercazione, – Pag.91.I

alveo. Ventre, utero (Z): Un gran numero di creature sono condannate fin nell’alveo materno ad una immatura fine. – Pag.14.II

amorazzo. Peggiorativo di amore (Z): fossi stato guardingo di non cimbottolare in amorazzi – Pag.58.I

amorevolezza. Sollecitudine, premura affettuosa (Z): ma bentosto ebbi ad accorgermi che le amorevolezze che egli mi usava aveano uno scopo scellerato ed infame. – Pag.53.I

anco. Anche (Z): per avere aggio maggiore a studiare ed anco per evitare le occasioni d’insozzarmi – Pag.58.I

anelito. Soffio, respiro ansante (Z): che sembrava poterla rapire il più leggiero anelito di vento. – Pag.91.I

anfrattuosità. Irregolarità del terreno (Z): coprendo di candida spuma tutte le anfrattuosità di quella spiaggia. – Pag.97.I

antivenire. Prevenire, arrivare prima (Z): Antiveniamo ad una osservazione che ci faranno i nostri lettori: – Pag.85.II

apiretica. Priva di febbre (Z): Ma erano stati piuttosto casi di leggiera affezione apiretica del cervello, – Pag.86.I

apologista. Difensore, sostenitore (Z): Gli apologisti della razza umana chiamano l’uomo il sovrano della natura. – Pag.50.I

apoplessia. Grave sindrome neurologica (Z): la quale era piuttosto da definirsi una apoplessia epilettica. – Pag.22.II

appo. Presso, accanto (Z): accadea talvolta il dottor Nereo fosse chiamati appo il letto di un infermo – Pag.10.I

aptero. Che è privo di ali (Z) gli uni acerrimi e spietati apteri pediculdi o sarcopti che si annidano negli strati cutanei per suggere il sangue – Pag.82.I

arca. Cassa per riporvi oggetti preziosi (Z): che avea le arche ben provviste d’oro e d’argento. – Pag.13.I

arcadico. Frivolo, lezioso (Z): Bisogna sempre diffidare di questi arcadici ed innocenti amori. – Pag.94.II

arena. Sabbia, rena (Z): e si mettea su per un sentieruccio adergente a guisa di scalea dove i piedi affondavano nell’arena Pag.4.I

armacollo. Correggia posta trasversalmente sul corpo (Z): Nereo ed il suo giovine ospite col mandolino ad armacollo moveano da Orsano. – Pag.67.II

artritide. Infiammazione delle articolazioni (P): imperciocchè la mamma colta da una maniera di artitride, – Pag.97.I

ascendere. Ammontare (Z): che a tanto ascendea presso a poco il valsente de’pezzi d’oro contenuti nella borsa – Pag.74.I

ascetica. Contemplativa, mistica (Z): giacchè la gittava in una distrazione diremmo quasi ascetica; – Pag.93.II

asciolvere. Colazione, merenda (Z): Senza dir parola egli si levò di tavola e pagò lo asciolvere, – Pag.88.I

ascondere. Nascondere (Z): né dato verun sospetto anche lontanissimo che la vita si ascondesse nelle profondità del cuore. – Pag.87.I

astrusa. Difficile da capire, complicata (Z): vincendo le più astruse difficoltà dell’arte d’Ippocrate. – Pag.18.I

atrofia. Diminuzione di volume di un organo (Z): sareste morto senza meno tra qualche mese per atrofia di cuore, – Pag.15.I

atrofizzare. Indebolire, svigorire, annientare (Z): gli avea per così dire atrofizzato il cuore. – Pag.20.I

attesamente. Con attenzione (P): guardando attesamente se il suo volto facesse la più lieve contrazione di spasimo. – Pag.34.II

attestare. Dimostrare in modo evidente (Z): I cadaveri in generale sorridono quasi per attestare che hanno finito di penare. – pag.49.II

attonito. Fortemente impressionato (Z): ei mormorò figgendo lo sguardo attonito sul volto del dottore. – Pag.33.I

aura. Venticello leggero e piacevole (Z): Un’aura di lassitudine morbosa si spandea su le sue dolci sembianze; – Pag.21.I

avemmaria. Ora del tramonto (Z): e giunse ad Orsano che poco mancava all’avemmaria. – pag.65.II

avrebbemi. Mi avrebbe (TM): ed egli quivi avrebbemi istrutto non pure sul leggere e scrivere, – Pag.52.I

avveggere. Avvedere (Z): Mi avveggo che voi non mi avete ben capito: – Pag.34.I

avvezza. Abituata (Z): Raffaella si era avvezza a vedere ogni giorno il buon Nefasto, – Pag.79.II

avviticchiare. Avvolgere (Z) invocava la mamma tutta le si avviticchiava in su la persona, – Pag.96.I

bagordo. Stravizzio, gozzoviglia (Z): Voi avere sciupato la vostra bella salute appresso ai bagordi, – Pag.14.I

balenare. Emettere, in un attimo (Z): e balenò uno sguardo a sé intorno e poscia su colui che l’aveva introdotta in quella casa. – Pag.100.I

banda. Lato, parte (Z): né la dolce sorellina pensava a porre da banda un piattello per me e neppure un cantuccio di pane. – pag.43.I

barco. Barca, veliero (Z): Era il battelliere in procinto di remigare quando io mi gettai nel barco. – Pag.68.I

barbassore. Chi si dà aria di persona dotta (Z): non già coll’intento di riuscire un saputone o un barbassoore in medicina, – Pag.48.I

barbicato. Radicato (Z): dov’erano barbicati i più perversi istinti i mali esempi, – Pag.42.I

bassà. Pascià (Z): un potere dispotico presso a poco come quello di un bassà o di un beì. – Pag.33.I

bazzicatura. Cosa di poco conto (Z): e ciascheduno vi strappa l’imbeccata a furia di bazzicature a drtitta e a sinistra… – Pag.43.I

beccamorto. Becchino, cascamorto (Z): Bensì nell’atto che i beccamorti la sollevavano per porla nel cataletto e trasportarla al cimitero, – Pag.87.I

beì. Bey, governatore ottomano (Z): un potere dispotico presso a poco come quello di un bassà o di un beì. – Pag.33.I

benché. Sebbene, quantunque (Z): Il giovine avea volto simpatico benché assai pallido e macilento, – Pag.101.I

benevoglienza. Benevolenza, buona disposizione d’animo (Z): non curante di cattivarsi l’altrui benevoglienza, – Pag.23.I

bentosto. Presto, subito (Z): ma bentosto ebbi ad accorgermi che le amorevolezze che egli mi usava aveano uno scopo scellerato ed infame. – Pag.53.I

biliosa. Irritabile, collerica (Z): al misantropo dottore l’originalità dei pensieri e la biliosa tinta dello stile. – Pag.38.I

birbonerie. Birbanteria, furfanteria (Z): gl’improperii le busse le birbonerie d’ogni sorta e via di questo gusto, – Pag.42.I

biordare. Bagordare, crapulare (P): e dove la domenica e i dì festivi si biordava insino alla più sozza ubbriachezza. – Pag.42.

bischero. Legnetto per tendere le corde (Z): senza che i popoli si dieno il fastidio di ritorcere i bischeri dello strumento. – Pag.82.I

bramosia. Desiderio sfrenato (Z): li scongiuravo a non volere che la mia ardente bramosia di uscire per gli studi – Pag.66.I

brancolare. Andare a tentoni (Z): ma lo sarei andato brancolando dal dubbio e nelle tenebre senza la guida dei libri. – Pag.51.I

briaco. Ubriaco (Z): E sempre la stessa odiosa vista dei ricchi briachi e fannulloni che gavazzano su le fatiche de’poveri; – Pag.81.I

bussa. Percossa, colpo (Z): gl’improperii le busse le birbonerie d’ogni sorta e via di questo gusto, – Pag.42.I

bussare. Percuotere, picchiare (Z): e per ogni lieve pretesto mi bussavano il cranio; – Pag.40.I

cagionare. Causare, provocare (Z): forse perché il mio nascimento dové cagionare la morte della mia genitrice – Pag.24.I

cagione. Occasione, motivo (Z): la perdita di care persone ed altri somiglianti cagioni. – Pag.21.II

campanella. Specie di gabbanella che le donne usano per la casa (N2): Quel muliebre vestimento che in Napoli si addimanda campanella, – Pag.48.II

canchero. Persona molesta e importuna (P): un canchero costretto a guardare per molti giorni i quattro muri della sua stanza. – Pag.36.I

canonico. Chierico, ecclesiastico (Z): I gatti amano le comodità della vita come i canonici. – Pag.30.I

cantuccio. Pezzetto di pane (Z) né la dolce sorellina pensava a porre da banda un piattello per me e neppure un cantuccio di pane. – Pag.43.I

canzonare. Burlare, prendere in giro (Z): quello cioè del riso di che la natura ci ha favoriti per metterci in canzone gli uni con gli altri. – Pag.50.I

capellatura. Capigliatura (Z): Nella stessa barca era una giovane dama assai bellina e di bionda capellatura, – Pag.68.I

capezzale. Letto. (Z): che vegliava con paterno ineffabile amore al capezzale della giovane inferma. – Pag.43.II

careggiare. Trattare con eccessiva condiscendenza (Z): erano altri ospiti non meno accetti al padrone non meno careggiati; – Pag.8.I

casupola. Casa piccola e modesta (Z): nell’alto silenzio delle create cose in un’erma casupola di campagna, – Pag.50.II

catalessia. Stato patologico di irrigidità dei muscoli (Z): Era un caso di malattia rarissima un caso di catalessia. – Pag.5.I

catalessi. Morbo che forma quasi una parentesi della vita (NdL): Una sorpresa di quella terribile malattia che è la catalessi. – Pag.3.II

catalettica. Che presenta catalessia (DO): recavasi ogni giorno a Capri per visitare una giovane catalettica a nome Raffaella. – Pag.86.I

cataletto. Barella per trasportare malati o feriti (Z): Bensì nell’atto che i beccamorti la sollevavano per porla nel cataletto e trasportarla al cimitero, – Pag.87.I

cateratte. Pioggia a dirotto (Z): Nessun scampo dallo oceano che si scaricava dalle cateratte celesti. – Pag.98.I

cattivare. Acquistare l’amicizia altrui (Z): non curante di cattivarsi l’altrui benevoglienza, Pag.22.I

cavafondo. Luogo dove si lavora il legno per le navi (Z): al servizio di qualcuno de’cavafondi in rada a Castellammare, – Pag.6.II

celeberrimo. Superlativo di celebre (Z): divenuto un celeberrimo dottore in medicina, – Pag.47.I

chicchessia. Chiunque, qualunque (Z): il nostro medico avea rigorosamente proibito di lasciar vedere a chicchessia l’inferma, – Pag.5.I

chieggo. Chiedo (TM): Io chieggo un gran compenso, un compenso altissimo per la vita che vi restituirò. – Pag.32.I

cigaretta. Sigaretta (TM): e fumava con ispensieratezza una cigaretta di carta, – Pag.68.I

cilestre. Celeste (Z): gli occhi di un cilestre cupo ma così puro che dir si poteano – Pag.21.I

cimbottolare. Capitombolare (Z): fossi stato guardingo di non cimbottolare in amorazzi – Pag.58.I

cinguettare. Chiacchierare di futili motivi (Z): il francese la lingua appunto che ogni buon italiano dovrebbesi vergognare di cinguettare, – Pag.77.I

cioncola. Sporca, sudicia (P): d’insozzarmi con alcuna di quelle cioncole che attraversano la sera le viuzze di quel popoloso quartiere. – Pag.58.I

civettare. Cercare di accattivare qualcuno (Z): intento com’era a corteggiare le impudiche che gli civettavano attorno. – Pag.79.I

colà. In quel luogo, laggiù (Z): e leviamo al cielo il nostro capo coronato di fiori colà per lo appunto – Pag.51.I

comechè. Comunque, sebbene (Z): comechè non di validissima salute in ispezialità le donne, – Pag.91.I

concento. Armonia, accordo musicale (Z): lo stesso dottor Nereo che detestava la musica era rimasto soggiogato dalla possanza di quei concenti, – Pag.57.II

confabulare. Conversare a bassa voce (Z): Maria Rosa e le vicine confabularono sottovoce fra loro, – Pag.33.II

conforme. Simile per forma (Z): conforme allo stile dei novellieri noi ricamiamo un poco il quadretto; – Pag.91.I

connubio. Matrimonio (Z): In singolar connubio la vita e la morte queste due parallele che non si congiungono mai. Pag.50.II

conoscimento. Coscienza, uso di ragione (Z): Parve che allora ella accogliesse un conoscimento della posizione in cui si trovava. – Pag.101.I

consuzione. Consunzione, lento deperimento (Z): e che minacciano sordamente la esistenza di questo corpo che vive di consuzione perpetua. – Pag.82.I

contezza. Notizia, conoscenza (Z): Addio Raffaella le disse verrò domattina a prendere contezza di voi. – Pag.76.II

convalle. Valle spaziosa, vallata (Z): e quei cinque fiori della convalle furono miseramente spezzati su i loro gentili steli. – Pag.90.I

converso. Contrario (Z): Pel converso quando era chiamato appo letto di un infermo, – Pag.10.I

cortigiania. Adulazione, prostituzione (Z): Ingenue mie lettrici e quando dico ingenue è per mera cortigiania letteraria, – Pag.84.II

coscrizione. Arruolamento (Z): ci è questa della leva ovvero coscrizione militare, – Pag.64.I

costumato. Cortese, ben educato (Z): La fortuna dipende dall’ardimento, essa come femmine non ama i timidi, i modesti i costumati. – Pag.48.I

cotanto. Così tanto (Z): Senza stendere la mano a colui che lo avea sublimato cotanto, – Pag.37.II

crocchio. Gruppo di persone (Z): Frattanto le donne raccoltesi in crocchio col dottor don Filippo in un angolo della stanza, – Pag.40.II

cruschello. Crusca più minuta (Z): Avete visto quando vien posto a terra lo scodellino del cruschello? – Pag.43.I

dappocaggine. Inettitudine, incapacità (Z): I popoli hanno voluto eternare la loro dappocaggine. – Pag.81.I

dappoichè. Poiché, da quando (Z): dappoichè agl’istinti ferini che distinguono la nostra specie, – Pag.9.I

dappresso. Vicino, accanto (Z): accogliesse la proposta di sposare un uomo che era dappresso ai cinquant’anni. – Pag.77.II

desinare. Pasto sostanzioso della giornata (Z): E com’erano edificanti que’desinari che si facevano in famiglia! – Pag.43.I

diafana. Delicata, esile, gracile (Z): tanto era emaciato e di quella diafana pallidezza che accusa un malore – Pag.21.I

dianzi. Or è poco tempo, una volta (Z): Come dianzi egli soleva trarre inverso la marina per rivedere l’obbietto della sua adorazione, – Pag.11.II

difforme. Deforme (Z): il condanna a prendere umane forme nel più difforme dei pianeti qual si è per lo appunto la nostra terra. – Pag.39.I

dilacerato. Afflitto, tormentato (Z): l’animo suo non ne sarebbe stato più dilacerato – Pag.10.II

dipartita. Partenza, morte (Z): era stato il desiderio do conoscere ad un dipresso il giorno della sua dipartita da questo mondo, – Pag.65.II

dipresso. Presso a poco (Z): era stato il desiderio do conoscere ad un dipresso il giorno della sua dipartita da questo mondo, – Pag.65.II

disgradare. Sminuire, degradare (Z): e ripetea le lezioni da digradarne la più ferace memoria; – Pag.57.I

divisamento. Proposito (Z): Ma come avrei potuto effettuare il mio divisamento senza qualche cosa di denaro? – Pag.54.I

donzella. Giovinetta (DO): Questo giovine avea dovuto vedere la donzella; – Pag.98.I

dormiente. Chi dorme (Z): e tutto il corpo giacea nella posizione naturale d’una dormiente, – Pag.29.II

dozzina. Vitto e alloggio da famiglia privata (Z): con gli altri studianti che pure erano a dozzina in quella locanda; – Pag.57.I

dubbiezza. Stato di dubbio, indecisione (Z): Io non posso avere più dubbiezza veruna su la mia prossima fine. – Pag.25.I

duole. Fa male (Z): Soltanto vi confesso che mi duole un poco lasciare la vita nel momento in cui – Pag.26.I

eccentrico. Bizzarro, singolare, stravagante (Z): uno di quelli che con moderno vocabolario si addimandano eccentrici. – Pag.6.I

eculeo. Strumento di tortura (Z): Noi che abbiamo creato i tormenti gli eculei i roghi ardenti e la disciplina militare! – Pag.29.I

eglino. Essi (Z): A seconda che eglino ascendevano quel colle Nefasto era costretto di fermarsi – Pag.69.II

elegia. Dolore morale (Z): La tragedia il dramma l’elegia il romanzo vanno a scegliere i loro eroi nel novero di questi sventurati. – Pag.93.I

emaciato. Magro, smunto, macilento (Z): tanto era emaciato e di quella diafana pallidezza che accusa un malore – Pag.21.I

emottoico. Soggetto ad emottisi, fuoruscita di sangue dalla bocca (Z): Raffaella catalettica ed epilettica Nefasto emottoico e tisico. – Pag.18.II

entozoo. Parassita degli animali (Z): altri entozoi che entrano proprio nell’organismo de’visceri interni – Pag.82.I

epilettica. Che o chi è effetto da epilessia (Z): Raffaella catalettica ed epilettica Nefasto emottoico e tisico. Pag.18.II

epilettiforme. Che ha sintomo simili a quelli dell’epilessia (Z): Una convulsione isterica epilettica avrebbe potuto arrestarle per sempre i moti del cuore. – Pag.52.II

epperò. Però (Z): epperò non entreremo a discorrere de’mezzi di che si valse l’abilissimo dottore – Pag.46.II

erma. Luogo solitario, eremo (Z): nell’alto silenzio delle create cose in un’erma casupola di campagna, – Pag.50.II

erta. Salita con forte pendenza (Z): mentre il silenzio circondava quella erta collina e quella caserella, – Pag.53.II

esecrato. Aborrito, detestato (Z): Quando sarà che voi distruggerete questa esecrata razza di ribaldi, – Pag.63.I

essoloro. Rafforzamento del pronome loro (Z): Portano con essoloro in nascendo il germe fatale – Pag.14.II

està. Estate (Z): Al cominciare di questo racconto noi dicemmo che nella està dell’anno 1858, – Pag.85.I

eziandio. Anche (Z): non si allontanava dalla casa dell’infermo dove passava talvolta le notti eziandio. – Pag.20.I

fallare. Commettere un errore (Z): era noto che questo diavolaccio di medico non fallava mai nei suoi pronostici, – Pag.12.I

fantasima. Fantasma, spettro (Z): e cogli occhi smarriti da fantasime coi capelli scompigliati, – Pag.96.I

fascicolato. Radici secondarie (Z): e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo nissuna di esse che siano a fittore o fascicolata, – Pag.50.I

fato. Destino, caso, fatalità (Z): aspettando per così dire il suo fato da quell’uomo così strano. – Pag.31.I

fattizio. Non naturale o autentico (Z): Che nome avrei apposto alle polizze? Il vero o il fattizio? – Pag.61.I

fattura. Opera, creazione (Z): Anzi detesto La razza umana come la peggiore fattura di Dio. – Pag.33.I

favella. Discorso, lingua particolare (Z): ogni più che barbara favella è lecita se togli l’italiano. – Pag.77.I

ferace. Fertile, feconda (Z): e ripetea le lezioni da digradarne la più ferace memoria; – Pag.57.I

ferino. Selvaggio, crudele(Z): dappoichè agl’istinti ferini che distinguono la nostra specie, – Pag.9.I

figgere. Conficcare (Z): ei mormorò figgendo lo sguardo attonito sul volto del dottore. – Pag.33.I

filantropia. Amore per il prossimo (Z): Io non mi vanto di filantropia anzi detesto la razza umana – Pag.33I

filantropo. Chi prova sentimenti d’amore per il prossimo (Z): che non ci fosse stato sotto la cappa del sole uno più sfegatato filantropo di questo medico, – Pag.44.II

financo. Anche, perfino (Z): come financo sotterra dove si estendono e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo, – Pag.50.I

fistola. Grave fastidio, malanno (DO): sacrificando poche fistole di migliaia di ducati, – Pag.14.I

fittone. Radice principale (Z) e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo nissuna di esse che siano a fittore o fascicolata, – Pag.50.I

fondaco. Gran quantità (P): che con tutto il fondaco di scetticismo che io avevo di dentro, – Pag.58.I

frascheggio. Continuo stormir di fronde (Z): ci dilettano gli orecchi colle armonie de’loro frascheggi; – Pag.49.I

frasconaia. Cose senza ordine e gusto (Z): perché si provi un sì gran diletto in queste crudeli frasconaie. – Pag.46.I

fronda. Ramoscello con foglia, frasca (Z): quanto importavagli se una fronda cadesse da un albero – Pag.20.I

fronzuto. Folto di vegetazione (Z): e quando al meriggio cascavo a dormire sotto un fronzuto faggio ch’era nel podere coltivato dal babbo. – Pag.42:I

frosone. Uccello passeriforme (Z): io vedeva emigrare a stormi le famiglie delle lodole de’fringuelli dei frosoni… – Pag.46.I

frutice. Arbusto, boscaglia (Z): ciascun frutice lavora in silenzio per apparecchiare il cibo a questo ingrataccio dell’uomo, – Pag.50.I

furare. Rubare (Z): dove altri te le furasse ovvero che tu le smarrissi, – Pag.61.I

gavazzare. Fare baldoria (Z): E sempre la stessa odiosa vista dei ricchi briachi e fannulloni che gavazzano su le fatiche de’poveri; – Pag.81.I

genia. Discendenza, razza (Z): La scienza e l’oro ecco le grandi potenze che tengono nelle loro mani i destini della perversa genia umana. – pag.31.I

giammai. In nessun tempo, mai (Z): non s’ingannava giammai su l’indole delle persone – Pag.22.I

gravezza. Gravità, difficoltà (Z): appo il letto di un infermo che non mostrava verun segno di gravezza. – Pag.10.I

gretta. Meschina, angusta (Z): Verrò a patti colla fretta ed avara opulenza. – Pag.31.I

guari. Molto, assai (Z): Non andò guari e fu sparso nei dintorni la voce che un gran medico era ad Orsano: – pag.84.I

guisa. Modo, maniera (Z): e si mettea su per un sentieruccio adergente a guisa di scalea dove i piedi affondavano nell’arena – Pag.4.I

idolatrare. Amare incondizionatamente (Z): il cane cui die’il nome russo di Sobakù e che egli idolatrava. Pag.83.I

imbeccata. Nutrimento per volatili che non lo possono far da soli (Z): e ciascheduno vi strappa l’imbeccata a furia di bazzicature a dritta e a sinistra… Pag.43.I

imbrunire. Dopo il tramonto, verso sera (Z): Ogni sera verso l’imbrunire ei ripartiva per non ritornare che il domani verso le undici – Pag.66.II

imperciocchè. In quanto (Z): imperciocchè la più leggiera infrazione al regolamento igienico che vi sarà da me ordinato – Pag.36.I

imperlare. Cospargere di gocce (Z): io vidi le stille di pianto imperlare gli occhi dell’amico, – Pag.60.I

imperocchè. Poiché, giacchè (Z): imperocchè oggidì come innanzi del 60 appo l’alta società non si parla che il francese, – Pag.77.I

impertanto. Nonostante, pertanto (Z): Io nono voglio impertanto lasciarti sprovveduto di quattrini in un paese straniero. – Pag.74.I

impiedi. Grafia unita della locuzione avverbiale «in piedi» (DO): Il medico si tenne allo impiedi dirimpetto allo ammalato, – Pag.24.I

impipare. Non curarsi, infischiarsene (Z): egli impipavasi delle lodi e delle ammirazioni degli uomini… – Pag.37.II

improperio. Ingiuria grave, insulto (Z): gl’improperii le busse le birbonerie d’ogni sorta e via di questo gusto, Pag.42.I

incipiente. Che sta iniziando (Z): vale a dire la guarigione del giovine svizzero tisico in 3° grado incipiente. – Pag.38.I

incogliere. Accadere, capitare (Z): una delle più grandi calamità che possa incogliere ad un figliuolo di padre Adamo. – Pag.41.I

inconseguenza. Mancanza di conseguenza o di coerenza (Z): Il cuore dell’uomo è un abisso di misteri di contraddizioni di assurdità d’inconseguenze e di singolarità maravigliose. – Pag.91.II

incontanente. Subito (Z): Giù Weib giù disse al gatto e l’animale saltò a terra incontanente. – Pag.32

indarno. Invano, inutilmente (Z): una sera Maria Rosa e la figlia aspettarono indarno la visita immancabile del caro giovine. – Pag.81.II

indi. Dopo, di poi (Z): Postergata indi a poco l’Italia egli visitò la Francia l’Inghilterra e la Germania, – Pag.80.I

infusorio. Contenitore a buchi (Z): sono gl’infusorii che vi ballano entro le strane ridde. – Pag.82.I

inebbrinati. Inebbrianti, che procurano stato di ebbrezza (Z): i tuoi banchetti che annegano l’anima sotto i rivoli de’vini inebbrinati, – Pag.51.I

infranciosato. Chi prende costumanze francesi (Z): e che un governo nazionale che non fosse infranciosato, – Pag.77.I

insigne. Eccellente (Z): Non vogliate avversare la volontà di questo insigne uomo, – Pag.40.II

insino. Anche, persino (Z): e dove la domenica e i dì festivi si biordava insino alla più sozza ubbriachezza. – Pag.42.

insonnio. Insonnia, stato di veglia (Z): sul cui seno dopo lunghe ore d’insonnio ella ricascava – Pag.97.I

inverso. Verso, nella direzione di (Z): Come dianzi egli soleva trarre inverso la marina per rivedere l’obbietto della sua adorazione, Pag.11.II

ire. Andare, camminare (DO): il dottor Nereo iva interrogando ed esaminando con molta minutezza; – Pag.10.I

istrutto. Informato (Z): ed egli quivi avrebbemi istrutto non pure sul leggere e scrivere, – Pag.52.I

ivi. in quel luogo (Z): perocchè ivi solea portare i suoi studi e le sue letture. – pag.7.I

laconicità. Concisione, essenzialità (Z): Questa alcun poco scortese laconicità delle mie risposte – Pag.69.I

lavorìo. Lavoro continuo e intenso (Z): e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo nissuna di esse che siano a fittore o fascicolata, – Pag.50.I

leccamento. Adulazione (Z): le ipocrite schifiltosità ed i romanzeschi leccamenti alle passioni ed alle tendenze del secolo – Pag.55.II

leggieri. Facilmente (Z): S’intenderà di leggieri che dopo la catastrofe del 1854, – Pag.95.I

liberalità. Larghezza nel dare nel beneficiare (Z): ella aveva in lui oggimai una sterminata confidenza accresciuta dalla generosa liberalità di lui. – Pag.47.II

libertinaccio. Dispregiativo di libertino, licenzioso (Z): che non ci era scapestrato libertinaccio che avesse l’animo di volgere – Pag.95.I

libidine. Voglia smodata di piaceri sessuali (Z): spingesse tant’oltre la sua libidine del mal fare da divertirsi ad uccidere questi innocenti animaletti. – Pag.46.I

librare. Mantenere sospeso o in equilibrio (Z): in cui un angelo era librato tra la terra e il cielo, – Pag.53.II

lodola. Altro nome dell’allodola (Z): io vedeva emigrare a stormi le famiglie delle lodole de’fringuelli dei frosoni… – Pag.46.I

ludibrio. beffa, scherno (Z): Iddio ha fulminato la razza umana egli aggiungeva col ludibrio della ragione e della parola. – pag.9.I

lungi. Lontano (Z): Lungi dal suo nativo paese abbandonato da quelli stessi che gli aveano dato la vita, – Pag.60.II

macilenza. Estrema magrezza e debolezza (Z): non era più riconoscibile per la estrema diafana macilenza: – Pag.63.II

macilento. Molto magro e debole (Z): Il giovine avea volto simpatico benché assai pallido e macilento, – Pag.101.I

magagnato. Rovinato, danneggiato (Z): pallidezza che accusa un malore sostanziale un organo primario magagnato. – Pag.21.I

magione. Casa, abitazione (Z): Entrando nel salotto maggiore parve che io toccassi la soglia d’una magione di fate. – Pag.76.I

magistero. Opera, insegnamento (Z): se arrivassi a capire il magistero della vita e le leggi a cui è sottoposto questo briccone d’uomo, – Pag.54.I

malleveria. Garanzia (Z): non avea carte non potevo offerire nessuna malleveria di me. – Pag.75.I

malsana. Che ha salute scarsa o cagionevole (Z): lo che non era probabile perciocché la giovane vivea da qualche tempo ritirata e malsana. – Pag.93.II

malvezzo. Cattiva abitudine (Z); Né questo malvezzo è cessato per essersi fatta la gran patria comune; – Pag.77.I

manco. Meno (Z): e dacché l’abilità degli medici era in persona sua venuta manco, – Pag.12.I

mediconzolo. Peggiorativo di medico (Z): il dottor B. non era uno di que’mediconzoli di villaggio, – Pag.22.II

memore. Che conserva il ricordo (Z): memore del discorso che il suo ospite medico gli avea fatto il primo giorno – Pag.57.II

meriggio. Mezzogiorno, le ore intorno al mezzodì (Z): e quando al meriggio cascavo a dormire sotto un fronzuto faggio ch’era nel podere coltivato dal babbo. Pag.42.I

mero. Puro, limpido, semplice (Z): le consideravo come un oggetto di mero lusso, – Pag.68.I

mestieri. Compito, incombenza (Z): Se voglion la vita è mestieri che la comperino da me a ben caro prezzo. – Pag.31.I

mezzana. Mediocre (Z): se una mezzana condizione vi avesse fatto una legge ed una necessità della temperanza, – Pag.15.I

mezzaiuolo. Mezzadro (Z): nel quale non poteano mai conoscere il figliuolo do Ilario d’Orsani il mezzaiuolo, – Pag.84.I

minchione. Persona sciocca e credulone (DO): braccia servili gli altri scellerati i primi minchioni i secondi. – Pag.81.I

minutezza. Piccolezza, minuzia (Z): il dottor Nereo iva interrogando ed esaminando con molta minutezza; – Pag.10.I

misantropico. Poco socievole, che vive da solo (Z): Il suo umore bisbetico, misantropico era noto; – Pag.11.I

misantropo. Chi è poco socievole (Z): al misantropo dottore l’originalità dei pensieri e la biliosa tinta dello stile. – Pag.38.I

miserando. Che desta profonda pietà (Z): un caso miserando una disgrazia piombata su quella povera giovane, – Pag.4.II

moccichino. Fazzoletto per soffiare il naso (Z): e una macchia rossa apparve sul suo moccichino. – Pag.20.II

mollezza. Fiacchezza (Z): Voi avete sciupata la vostra bella salute appresso ai bagordi al vino alle donne all’ozio e alla mollezza. – Pag.14.I

monade. Sostanza semplice indivisibile (Z): gli altri monadi che corrodono le ossa e vi producono carie mortali, – Pag.82.I

monna. Appellativo di signora (Z): ebbi sempre a guardare che i bastardi sono meglio favoriti da questa monna fortuna, – Pag.42.I

moriente. Morente, chi sta per morire (Z): per lunghe veglie circondavano il letto del moriente, – Pag.10.I

morigeratezza. Moderatezza, sobrietà (Z): Questi animali erano di una morigeratezza esemplare; – Pag.8.I

mortella. Mirto, ghirlanda (P): Vi avea fatto costruire un leggiadro padiglione di mortelle intrecciate – Pag.7.I

motto. Parola, detto arguto (Z): La fanciulla non avea detto motto non avea neanco levato lo sguardo – Pag.99.I

muliebre. Femminile (Z): Quel muliebre vestimento che in Napoli si addimanda campanella, – Pag.48.II

nascimento. Nascita (Z): forse perché il mio nascimento dovè cagionare la morte della mia genitrice Pag.24.I

navalestro. Traghettatore (Z): ed un giovane navalestro vestito con alquanta pulitezza, – Pag.3.I

navicellaio. Chi guida il navicello (Z): ridottosi in tutta fretta alla marina dov’era ad aspettarlo il suo navicellaio, – Pag.88.I

neghittoso. Pigro, indolente (Z): Fulmini di Dio perché vi state neghittosi in certe occasioni? – Pag.63.I

nembo. Nube bassa e scura (Z): Nefasto avea benedetto i nembi e la tempesta, – Pag.16.II

nequizia. Azione malvagia (Z): Siete voi complici delle umane nequizie? – Pag.63.I

niuno. Nessuno (Z): per cui niun diletto io saggiavo che non mi venisse amareggiato, – Pag.72.I

nodrire. Nutrire (Z): all’antico rancore che egli nodriva contro il genere umano, – Pag.30.I

nomavasi. Si chiamava (TM): che così nomavasi il giovine allievo macchinista e lo aspettava sempre. – Pag.78.II

novello. Nuovo (Z): qualche forma novella di morbo qualche novità insomma – Pag.19.I

novero. Categoria, gruppo (Z) La tragedia il dramma l’elegia il romanzo vanno a scegliere i loro eroi nel novero di questi sventurati. Pag.93.I

nutricare. Nutrire (Z): Ella provava una specie di gelosia per quel culto da lei nutricato alla memoria dei cari fratelli. – Pag.12.II

obbietto. Oggetto (Z): Ecco l’obbietto della mia venuta signor dottore. – Pag.25.I

obblio. Totale dimenticanza (Z): fu quello di condannarli nel’animo suo al più profondo obblio. – Pag.84

offerire. Offrire (Z): non avea carte non potevo offerire nessuna malleveria di me. – Pag.75.I

oggidì. Oggigiorno, il tempo presente (Z): alle quali io sono debitore di quel che sono oggidì – Pag.48.I

oggimai. Oramai, infine (Z) ella aveva in lui oggimai una sterminata confidenza accresciuta dalla generosa liberalità di lui. – Pag.47.II

olezzante. Profumato (Z): Tutte sale ammobiliate con lusso nel mezzo di parterri olezzanti per squisitissimi fiori… – Pag.76.I

olezzo. Profumo (Z): affinchè co’nostri olezzi occultiamo il puzzo della loro putrefazione. – Pag.51.I

oltracotante. Arrogante (Z): trippe oltracotanti gli uni braccia servili gli altri; – Pag.81.I

opinare. Ritenere, supporre (Z): il quale opinava esser la vita la peggiore delle sciagure – Pag.11.I

opulenza. Dovizia, ricchezza (Z): Verrò a patti colla fretta ed avara opulenza. Pag.31.I

oracolo. Responso sentenzioso (Z): certo è che gli oracoli del dottore non fallavano mai. – Pag.11.I

organografia. Descrizione di animali e piante (Z): Mi detti con passione a studiare l’organografia e la fisiologia delle piante. – Pag.51.I

oste. Esercito, schiera (Z): oste abominevoli si producono a miriadi dalle interne putrefazioni della sostanza alimentare, – Pag.82.I

ottemperare. Adempiere, conformarsi (Z): Fu forza ottemperare al desiderio del dottore. – Pag.14.I

oviparo. Animale che si riproduce per oviparismo (Z): sgrugnate e sgraffigni tra i due mammiferi e paure sterminate dei due vecchi ovipari; Pag.8.I

palesare. Manifestare, rendere palese (Z): Perocchè io gli aveva palesato il furto domestico da me fatto, – Pag.60.I

parimente. Ugualmente (Z): Avea parimente menato seco dai suoi viaggi una collezione di pezzi di storia naturale e di patologia, – Pag.84.I

paroli. Posta doppia a quel che si è giocato (Z): dicendomi non so che cosa di paroli e di grossa vincita che io avevo fatto. – Pag.80.I

parterri. Aiuole di giardino (Z): Tutte sale ammobiliate con lusso nel mezzo di parterri olezzanti per squisitissimi fiori… – Pag.76.I

pascere. Alimentare, nutrire (Z): mentre noi ci pasciamo delle carni di innocenti creature, – Pag.29.I

passionatissimo. Che prova una fortissima passione (Z): per proseguire i miei studii su le scienze naturali delle quali ero sempre passionatissimo. – Pag.75.I

pastrano. Cappotto maschile pesante (Z): i quali intascò nelle ampie saccocce del suo pastrano color verderame. – Pag.14.I

pediculo. Pidocchio (Z): gli uni acerrimi e spietati apteri pediculi o sarcopti che si annidano negli strati cutanei per suggere il sangue – Pag.82.I

peranco. Ancora, finora (Z): noi uscivamo che non era peranco spuntato il giorno, – Pag.58.I

perciocchè. Perché (Z): perciocché sendo femmina costei ha come tutte le femmine una dichiarata simpatia per tutto ciò che è illegittimo. – Pag.42.I

perocchè. Poiché, sebbene (Z): perocchè ivi solea portare i suoi studi e le sue letture. – pag.7.I

perspicacia. Intelligenza acuta e pronta (Z): e neanche d’infiacchire la naturale mia perspicacia e vivezza di mente, – Pag.44.I

pertinacia. Ostinazione (Z): questa illusione sarebbe durata anche alla pertinacia della vista, – Pag.30.II

perversa. Molto malvagia (Z): La scienza e l’oro ecco le grandi potenze che tengono nelle loro mani i destini della perversa genia umana. – pag.31.I

pezza. Grande quantità di tempo (P): Nereo andava da lunga pezza ricercando con avidità – Pag.86.I

podere. Fondo agricolo (Z): e quando al meriggio cascavo a dormire sotto un fronzuto faggio ch’era nel podere coltivato dal babbo. – Pag.42.I

poscia. Dopo, poi (Z): poscia quegli ospiti del dottor Nereo si armarono di prudenza – Pag.8.I

possanza. Potenza, potere (Z): la vista e la voce della madre avea la possanza di gittare un’ombra – Pag.94.I

postergare. Lasciarsi dietro alle spalle (Z): Postergata indi a poco l’Italia egli visitò la Francia l’Inghilterra e la Germania, – Pag.80.I

prece. Preghiera, supplica (Z): Recitate ad alta voce e d’un sol fiato una prece qualunque. – Pag.27.I

preconizzare. Predire, pronosticare (Z): e quando i medici avranno preconizzata prossima la tua fine, – Pag.15.II

probità. Onestà, rettitudine (Z): giacchè non avevo nessuna confidenza nella probità del locandiere. – Pag.56.I

probo. Onesto, retto (Z): era uomo versato nell’arte sua modesto e probo. – Pag.22.II

procella. Tempesta (Z): Conversando daremo il tempo alla procella di diradarsi. – Pag.103.I

proscrivere. Abolire, vietare (Z): dovrebbe proscrivere assolutamente dalle pubbliche scuole. – Pag.77.I

prosieguo. In seguito, poi (Z): che il prosieguo di questa storia darà meglio a conoscere a’nostri lettori, – Pag.85.I

protrarre. Prolungare nel tempo (Z): E voi siete sicuro di protrarre i miei giorni? – Pag.35.I

protervo. Arrogante, superbo (Z): oh come ci darebbero nota di ingiusti di protervi e d’ippocriti, – Pag.28.I

pulitezza. Pulizia, nettezza (Z): ed un giovane navalestro vestito con alquanta pulitezza, – Pag.3.I

qualsivoglia. Qualsiasi, comunque (Z): qualsivoglia fosse il male era sempre un fenomeno spaventevole, – Pag.3.II

quivi. Lì, là (Z): quivi Nereo solea passare una gran parte del dì, – Pag.7.I

rabbuffo. Forte, severo rimprovero (Z): temendo giustamente i suoi rabbuffi e i suoi sgrugni. – Pag.52.I

rancidissimo. Moto vecchio, antiquato, sorpassato (Z): Avrò battuto giù tutto quel sistema rancidissimo – Pag.31.I

raziocinio. Argomentazione, ragionamento (Z): aspirai dunque alle ricchezze e feci tra me e me questo raziocinio. – Pag.48.I

recipe. Ricetta, rimedio (Z): Il dottore fu fatto sedere appo una scrivania ed ecco il recipe che egli scrisse: – Pag.15.I

remigare. Remare (Z): Era il battelliere in procinto di remigare quando io mi gettai nel barco. – Pag.68.I

renitente. Che fa resistenza, che si oppone (Z): Sarei stato arrestato come renitente alla leva e gittato in prigione. – Pag.75.I

repentina. Improvvisa, subitanea (Z): potesse ritardare la guarigione dell’ammalata od anche cagionarne la morte repentina. – Pag.73.II

retaggio. Eredità (Z): gli aveva regalato i tubercoli unico retaggio che egli avea ricevuto. – pag.14.II

reticolo. Tessuto a rete (P): nello intento di scoprire il reticolo del Malpighi e spargervi su non sappiamo che polvere. – Pag.99.II

ricordanze. Ricordo, ricordazione (Z): E queste infantili ricordanze eransi pure a poco a poco scambaiate nella sua mente, – Pag.7.II

ridda. Tumulto, turbine (Z) sono gl’infusorii che vi ballano entro le strane ridde. – Pag.82.I

rifuso. Ripiegato (Z): avea tutto rifuso addosso all’unica figliuola che le era rimasta; – Pag.95.I

rimembrare. Richiamare alla memoria, ricordare (Z): non voglio neppure accordargli l’onore di rimembrarlo in questa carta che io vergo a scorno di questa razza bianca. – Pag.38.I

rimordimento. Pentimento, rimorso (Z): che sentiva un certo rimordimento di non avere obbedito alla mamma, – Pag.98.I

ringagliardire. Rinvigorire, rafforzare (Z): E questo sentimento di gratitudine si ringagliardì di più quando il giovine rifletteva – Pag.59.II

rincalzare. Sostenere, rinforzare (Z): era seduta in una vecchia poltrona di cuoio con due cuscini da letto rincalzati ai reni. – Pag.29.II

rincantucciata. Nascosta (Z): Di fronte al sito dov’era così rincantucciata la giovane, – Pag.98.I

ripugnanza. Riluttanza, ritrosia (Z): Come se io avessi avuto ripugnanza di venire in questo brutto mondo, – Pag.39.I

ritemprare. Riprendere vigore (Z): e l’odio contro la specie umana non aveano ritemprato l’essere mio – Pag.75.I

ritenutezza. Riserbo, riguardo (Z): taceva in lei ogni altra ragione di ritenutezza di diffidenza o di altro. – Pag.100.I

ritorcere. Voltare in senso contrario (Z) senza che i popoli si dieno il fastidio di ritorcere i bischeri dello strumento. – Pag.82.I

ritorta. Catena, fune (Z): da un’antica oppressione e da certe penosissime ritorte in cui erano gemuti per anni, – Pag.66.II

rivolo. Piccolo ruscello (Z): i tuoi banchetti che annegano l’anima sotto i rivoli de’vini inebbrinati, Pag.51.I

rollina. Gioco d’azzardo, roulette (AC): Il barbaro gittava sul rosso e nero e su la rollina grosse manate di rubli, – Pag.79.I

rovaio. Borea, tramontata (Z): Soffiò rovente il rovaio e quei cinque fiori della convalle furono miseramente spezzati – Pag.90.I

saggiare. Assaggiare, degustare (Z): per cui niun diletto io saggiavo che non mi venisse amareggiato, – Pag.72.I

sanscrito. Sanscrita, lingua antica indiana (Z): appunto come se io l’avessi scritta in turco o in sanscrito. – Pag.67.I

sarcopto. Ascaride della rogna (Z): gli uni acerrimi e spietati apteri pediculi o sarcopti che si annidano negli strati cutanei per suggere il sangue – Pag.82.I

satisfazione. Soddisfazione (Z): Il mondo era sempre per me un complesso di egoismi di crudeltà di odi di personali satisfazioni. – Pag.76.I

satollarsi. Rimpinzarsi (Z): quando non trova a satollarsi ne’santi affetti della famiglia, – Pag.8.II

scalea. Scala monumentale (Z): e si mettea su per un sentieruccio adergente a guisa di scalea dove i piedi affondavano nell’arena Pag.4.I

scambaiate. Scambiate, confuse (Z): E queste infantili ricordanze eransi pure a poco a poco scambaiate nella sua mente, – Pag.7.II

scapestrato. Dissoluto scioperato, sregolato (Z): che non ci era scapestrato libertinaccio che avesse l’animo di volgere – Pag.95.I

scemare. Ridurre, diminuire (Z): D’altra parte ei mi pare che già vada scemando la dirotta pioggia. – Pag.102.I

scetticismo. Inclinazione a dubitare di tutto (Z): che con tutto il fondaco di scetticismo che io avevo di dentro, – Pag.58.I

schernitore. Chi dileggia, insulta (Z): questo schernitore implacabile di tutte le umane debolezze, – Pag.51.II

scherno. Derisione, dileggio (Z): vollero aggiungere lo scherno alla crudeltà. – Pag.103.II

schifiltosità. Atteggiamento sprezzante, altezzoso (Z): le ipocrite schifiltosità ed i romanzeschi leccamenti alle passioni ed alle tendenze del secolo – Pag.55.II

scientismo. Atteggiamento di chi considera il sapere delle scienze  sperimentali l’unico sapere valido (Z): Il scientismo che formava la base della sua filosofia, – Pag.20.I

scorno. Vergogna, profonda umiliazione (Z): non voglio neppure accordargli l’onore di rimembrarlo in questa carta che io vergo a scorno di questa razza bianca. – Pag.38.I

screziato. Macchiettato, tinto in vario modo, variegato (DO): e il terreno non era più sabbioso ma screziato di vegetazioni parassite e selvatiche. – Pag.4.I

sdrucito. Scucito, strappato (Z): Maria Rosa seduta anch’essa su un seggiolone sdrucito, – Pag.47.II

seco. Con sé (Z): Avea parimente menato seco dai suoi viaggi una collezione di pezzi di storia naturale e di patologia, – Pag.84.I

serotino. Serale (Z): ignorava affatto lo scopo e l’indirizzo dei serotini viaggi del medico, – Pag.67.II

serto. Ghirlanda, corona (Z): e cingere ciascheduna di quelle croci con uno di quei serti, – Pag.12.II

sfegatato. Appassionato, sviscerato (Z): che non ci fosse stato sotto la cappa del sole uno più sfegatato filantropo di questo medico, – Pag.44.II

sgraffione. Grande graffio (Z): sgrugnate e sgraffioni tra i due mammiferi e paure sterminate dei due vecchi ovipari; – Pag.8.I

sgrugnata. Pugno, colpo dato o preso sul muso (Z) sgrugnate e sgraffioni tra i due mammiferi e paure sterminate dei due vecchi ovipari; – Pag.8.I

sgrugno. Sgrugnata, pugno (Z): temendo giustamente i suoi rabbuffi e i suoi sgrugni. – Pag.52.I

siffattamente. In tal modo (Z): Questo disgustoso spettacolo assorbì siffattamente la mia attenzione che, – Pag.79.I

significazione. Significato (Z): Ci era in queste parole del dottore una crudele significazione che agghiacciò il cuore del povero giovine. – Pag.88.II

silvestre. Selvatica (Z): Per mala ventura la via ch’ella batteva era solitaria e silvestre… – Pag.97.

simulacro. Immagine lontana dal vero (Z): la cui sorprendente bellezza vinceva il fosco simulacro di morte. – Pag.30.II

sincopato. Detto di una parola che ha subito una sincope (Z): Quel nome rimasto sincopato sul labbro della fanciulla era la rivelazione del suo cuore. – Pag.97.II

sincope. Improvvisa perdita di coscienza (Z): Non vi spaventate Maria Rosa disse il dottore questa volta la sincope non durerà molto a lungo. – Pag.99.II

siniscalco. Specie di maggiordomo (Z): A un cenno del loro padrone due di questi siniscalchi o servi che si vogliano, – Pag.79.I

smagrare. Smagrire, diventare magro (Z): Il male non avea peranco avuto tanta forza da smagrare quel corpo e quel viso, – Pag.30.II

soffuso. Cosparso lievemente (Z): La pallidezza ond’erano soffuse le guance della giovane cedé il posto ad una fiamma – Pag.95.II

soggiogare. Dominare dall’alto, sovrastare (Z): lo stesso dottor Nereo che detestava la musica era rimasto soggiogato dalla possanza di quei concenti, – Pag.57.II

solinga. Solitaria, che ama star sola (Z): poscia mosse con passo lento per ritornare alla solinga sua casetta. – Pag.7.II

sollazzare. Divertire, intrattenere piacevolmente (Z): le dame romane si sollazzavano a veder morire a colpi di spille le schiave per cavarne gli oroscopi. – Pag.46.I

sopraccapo. Grattacapo, preoccupazione (DO): le bestie si nodriscono di carne viva e l’uomo a sopraccapo uccide sempre; – Pag.45.I

sopravvivente. Che o chi sopravvive (Z): unica sopravvivente della quale ci occuperemo tra poco, – Pag.91.I

sordamente. Alla sordina, di soppiatto (P): e che minacciano sordamente la esistenza di questo corpo che vive di consuzione perpetua. – Pag.82.I

sotterra. Sotto terra (Z): come financo sotterra dove si estendono e si ramificano le radici nel loro tenebroso lavorìo, – Pag.50.I

spanna. Mano aperta (Z): ma badate di non allontanarvi una spanna dalle mie prescrizioni; – Pag.36.I

spillacherare. Pulire dalle pillacchere, schizzo di fango che macchia l’abito (Z): non avesse voluto spillaccherarmi la lana addosso – Pag.66.I

stilla. Piccola goccia (Z): io vidi le stille di pianto imperlare gli occhi dell’amico, – Pag.60.I

stolido. Stolto, sciocco (Z): esse ci darebbero di belle e utili lezioni per umiliare il nostro stolido orgoglio. – Pag.50.I

strambasciare. Trambasciare, opprimere (Z): con tanti malanni addosso per cui strambasciate il dì e la notte, – Pag.14.I

stridere. Mandare un suono acuto e sgradevole (Z): interrotto a quanto a quanto dallo stridere di qualche grillo – Pag.71.II

studiante. Studente (Z): con gli altri studianti che pure erano a dozzina in quella locanda; – Pag.57.I

stupefazione. Sbalordimento, stupore (Z): era cascata di botto in uno stato di stupefazione cadaverica – Pag.87.I

subbietto. Soggetto (Z): vincendo la gran ripugnanza che egli avea a toccare questo subbietto, – Pag.19.II

subitamente. In modo improvviso (Z): ci è persona che conosce la mia firma tu intascherai subitamente il denaro, – Pag.62.I

sublimare. Innalzare, elevare (Z): Senza stendere la mano a colui che lo avea sublimato cotanto, – Pag.37.II

suggere. Succhiare (Z): gli uni acerrimi e spietati apteri pediculi o sarcopti che si annidano negli strati cutanei per suggere il sangue – Pag.82.I

surrettizia. Qualcosa d’essenziale taciuta (P): circondavano l’inferma non poche dimande surrettizie per iscavare la simulazione della malattia; – Pag.32.II

tabernacoluccio. Piccola nicchia dove vengono conservare immagini sacre (Z): dinanzi ad un tabernacoluccio della Madonna del Rosario; – Pag.34.II

terebindo. Pianta aromatica (Z): due di candidissime rose per le sue vergini sorelle e tre di terebindi pe’tre fratelli. – Pag.12.II

tetanica. Relativa al tetano (Z): in guisa che la rigidezza tetanica del sistema muscolare era durata più o meno – Pag.86.I

torre. Togliere, prendere (Z): e ciò per torsi almeno la curiosità di leggere il plico che Graziano gli avea consegnato, – Pag.61.II

tosto. Subito (Z): non sì tosto cessa l’affezione apiretica del cervello, – Pag.98.II

tralucere. Trasparire (Z): che quegli occhi tralucevano la bontà più squisita… – Pag.18.II

trambasciare. Assillare, angosciare (Z): si accorse di uno strano fenomeno che il fece trambasciare d’angoscia, – Pag.104.I

trasfondere. Trasmettere, infondere idee (Z): parea che volesse trasfondere in quel marmo animato una scintilla di fuoco che gli abbruciava le vene. – Pag.100.II

trepidanza. Trepidazione (Z): Maria Rosa tra la gioia e la trepidanza avrebbe voluto slanciarsi al collo di sua figlia – Pag.74.II

tubercolo. Nodulo dell’infezione tubercolare (Z): gli aveva regalato i tubercoli unico retaggio che egli avea ricevuto. – pag.14.II

uggia. Antipatia, noia (Z): Mi ricordo che io passavo i giorni interi nelle uggie della inerzia; Pag.42.I

uopo. Bisogno, necessità (Z): per ora egli è d’uopo che essi conoscano l’uomo che avea preso a curare la povera giovanetta. – Pag.5.I

vaghezza. Piacere, desiderio (Z): ebbe vaghezza di rivedere il paesello dove nacque. – Pag.83.I

valsente. Valore in denaro (Z): il Banco pagherebbe il valsente delle dette polizze. – Pag.61.I

vecchiezza. Condizione di chi è vecchio (Z): In cui l’ebano della giovinezza cominciava a cedere il posto all’avorio della vecchiezza. – pag.5.I

vedovata. Rimasta priva di qualcosa (Z): e perché le croci del cimitero erano rimaste vedovate delle ghirlande… – Pag.14.II

veggere. Vedere (Z): Come ora si dovesse ritrovare la povera vecchia in veggendo caduta la figliuola – Pag.21.II

vergare. Scrivere di proprio pugno (Z): non voglio neppure accordargli l’onore di rimembrarlo in questa carta che io vergo a scorno di questa razza bianca. – Pag.39.I

veruno. Nessuno, alcuno (Z): appo il letto di un infermo che non mostrava verun segno di gravezza. – Pag.10.I

ventilare. Esporre ad altre persone ciò che si pensa (Z): A che scopo avrei ventilata la cosa? – Pag.65.I

versatissimo. Che ha una speciale attitudine per qualcosa (Z): ed egli era versatissimo nella storia della medicina, – Pag.31.II

vespertina. Del vespro, della sera (Z): Nelle ore vespertine il silenzio di quei siti campestri era solenne. – Pag.7.I

vezzosa. Graziosa, leggiadra (Z): Nefasto stette su l’orlo di scervellarsi per questo favore della sua vezzosa fioraia. – Pag.9.II

vieppiù. Sempre più (Z): faceano vieppiù spiccare la estrema pallidezza di quella faccia così bella e gentile, – Pag.29.I

villereccio. Campestre, rurale (Z): Orsano è uno di quei paeselli che rappresentano un gruppo di case villerecce. – Pag.5.I

vituperosa. Infame, abbietta (Z): non le ho più sentite neanche sui labbri della più abbietta e vituperosa gente. – Pag.44.I

vivezza. Somiglianza con la realtà (Z): e neanche d’infiacchire la naturale mia perspicacia e vivezza di mente, – Pag.44.I

vivuto. Vissuto (Z): dov’egli era nato dov’erano vivuti i suoi genitori i suoi fratelli. – Pag.6.I

voluttà. Piacere sensuale (Z): ero certo che per quel dì dovevo assaggiare le voluttà della fame, – Pag.43.I

zazzeretta. Capelli lasciati lunghi e incolti (Z): che gli scendeano in lunga zazzeretta infin su gli omeri, – Pag.21.I