La Malavita

Un romanzo inedito del grande narratore napoletano che, per la prima volta, descrive e denuncia quel disastrato stato sociale in cui attecchisce la camorra. Se la vicenda si snoda intorno a una storia d’amore travagliata tra due giovani, sullo sfondo appaiono scene di iniziazione alla malavita e di giuramenti di fedeltà, mentre si raccontano eclatanti episodi della criminalità napoletana realmente accaduti nel quadrilatero del vizio e del delitto compreso tra le carceri e le zone più malfamate.

I protagonisti sono infatti capiparanza, guappi, tamurri, affiliati, picciotti di sgarro e camorristi, attivi nella turbolenta Napoli del 1860-61. Qui troviamo la paranza del Pendino e quella della Vicaria, sgherri come Totonno il fetente e Carmine Zerr-Zerr, per non parlare di mezzane, usuraie e misere friggitrici di peperoni che, per intralciare l’arresto di un parente, organizzano una rivolta popolare… E qui conosciamo anche le regole della Società, i ventiquattro articoli del Codice della camorra e il suo vocabolario più autentico.

La Malavita fu pubblicato in 103 puntate sul Roma dal 29 settembre 1889 al 20 febbraio 1890. Il libro è ora nelle librerie per i tipi della Guida editori, grazie al lavoro certosino di Emilio e Rosario che nel corso di un lavoro durato molti anni, hanno trascritto tutti i romanzi inediti del grande scrittore.

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5 pensieri su “La Malavita”

  1. Salve, innanzitutto complimenti e grazie per la pubblicazione di questi romanzi che mostrano tutto il genio creativo di Mastriani. Sto leggendo La Malavita, e lo sto trovando non solo avvincente, ma anche attuale. Colgo l’occasione per chiedervi se riuscirete mai a pubblicare “L’orfana del colera”. Grazie e buon lavoro

    1. Grazie Claudio per i complimenti di cui ci hai onorato, per il lavoro che stiamo effettuando a riguardo la pubblicazione dei romanzi inediti di Francesco Mastriani. “L’orfana del colera” è uno dei romanzi di prossima pubblicazione. Volevo chiederti come mai hai menzionato questo romanzo in particolare. Grazie e buona lettura.
      Rosario Mastriani

      1. Grazie per la risposta. Mi interessava sapere come Mastriani descrivesse l’ambiente napoletano ai tempi del colera, visto che sto conducendo per mio conto alcuni studi sul risanamento, e che quest’ultimo è proprio partito dall’epidemia di colera del 1884. Grazie mille e buon lavoro.

        1. Gentile signor Caludio, le volevo far noto che il romanzo “L’orfana del colera”, venne sì, pubblicato nell’anno 1884 sulle appendici del giornale “Roma” di Napoli, ma la storia prende inizio nell’ottobre del 1836, quando avvenne la prima invasione colerica nella città, e la prima vittima del fiero morbo fu una guardia doganale che si chiamava Gennaro Maggi. Le volevo poi chiedere se è per caso imparentato con Maria Grazia Ciotola, una mia conoscente originaria di Pozzuoli, e residente a Sassuolo, nel mosdenese. La saluto cordialnete.
          Rosario Mastriani

          1. Grazie per la delucidazione. Anche se tratta di un’altra epidemia di colera, sarà comunque un piacere leggere tale romanzo, la cui lettura può essere estremamente attuale, visti i tempi che corriamo. Comunque, non conosco la signora in questione e non credo nemmeno di esserle parente. Attendo la pubblicazione dell’opera in questione. A presto.

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